(Allegato-art. 6)
                               Art. 6. 
                    Legame con la zona geografica 
 
    La  zona  tradizionalmente  designata  come  Oltrepo'   mantovano
costituisce alcune tra le piu' interessanti ed antiche  testimonianze
di una pericoltura di qualita'. 
    Dalle indagini storiche effettuate e' emerso che gli  agricoltori
della zona coltivano il pero da centinaia di anni. Il pero e' restato
per molti secoli un frutto prezioso  ma  relegato  per  lo  piu'  nei
«broli»  delle  corti  signorili.  Nel  1475,  nel   brolo   (piccolo
appezzamento delle corti signorili dove venivano coltivati gli alberi
da frutto) di una grande tenuta sita a San Giacomo delle  Segnate  si
trovano «Peri grossi, cotogni, peri, fichi, marasche,  una  corbella,
una nespola e viti moscatelle» (A. Rezzaghi, Pag. 59), va notato come
nell'elenco il pero sia indicato al primo posto e se  ne  distinguano
due tipi di qualita'. Nel corso del '900, migliorate le strutture  di
mercato, di trasporto e di conservazione,  la  coltura  del  pero  ha
avuto  un  vero   decollo   determinando   positivi   risultati   sia
quantitativi che  qualitativi.  Esiste  uno  stretto  legame  tra  il
territorio  dell'Oltrepo'  Mantovano  e  le   caratteristiche   della
produzione locale di pere. 
    In tale territorio la coltivazione puo' essere infatti attuata in
assenza di «forzature», che  l'innovazione  tecnologica  ha  messo  a
disposizione  all'agricoltura  in  questi  ultimi  anni,   sfruttando
adeguatamente   le   condizioni   naturali   dell'area   interessata,
sensibilmente diverse da quelle delle zone limitrofe. 
    La vocazione di questi  territori  alla  produzione  di  pere  e'
dimostrata da numerosi studi scientifici.  Si  tratta  per  la  quasi
totalita' di particolari suoli di pianura,  in  particolare  di  zone
che, anche se prossime al fiume Po,  sono  state  protette  da  tempo
dalle inondazioni per mezzo di dighe  artificiali.  Tali  suoli  sono
altamente fertili.