(Allegato-Relazione)
                                                             Allegato 
 
            DIREZIONE GENERALE PROGRAMMAZIONE E BILANCIO 
                  SERVIZIO BILANCIO E CONTABILITA' 
                          CONTO CONSUNTIVO 
                                2017 
 
                       RELAZIONE ILLUSTRATIVA 
              AL CONTO FINANZIARIO DELL'ESERCIZIO 2017 
 
 
   Premessa 
   In applicazione  dell'articolo  32,  secondo  comma,  del  vigente
Regolamento di autonomia finanziaria si espongono qui  di  seguito  i
risultati della gestione del  bilancio  per  l'esercizio  finanziario
2017, sia per la parte delle entrate  che  per  quella  delle  spese,
distintamente  rappresentati  per  ciascuno  dei  quattro  Centri  di
Responsabilita' - Segretariato generale, Direzione generale  gestione
affari  generali,  Direzione  generale  gestione  risorse   umane   e
formazione e Direzione generale sistemi informativi automatizzati - e
per capitoli, riferiti rispettivamente al conto della competenza ed a
quello dei residui. Il bilancio  consuntivo,  cosi'  come  quello  di
previsione 2017, viene redatto in termini di competenza e di cassa. 
   Preliminarmente si  evidenzia  che  nel  quadro  organizzativo  di
riferimento la  figura  del  Segretario  generale,  oltre  ad  essere
indicata    quale    vertice    dell'organizzazione    amministrativa
dell'Istituto,  viene  altresi'  individuata  come  titolare  di   un
autonomo Centro di Responsabilita';  in  tale  contesto  provvede  al
complessivo coordinamento e controllo della  gestione  delle  risorse
umane,  finanziarie  e  strumentali  di  pertinenza   delle   singole
direzioni generali, nell'ambito delle funzioni ad esso attribuite  ed
analiticamente   elencate   all'articolo   6   del   Regolamento   di
organizzazione e, contestualmente, partecipa  alla  diretta  gestione
delle risorse finanziarie assegnate al CdR 1. 
   Il presente schema di conto finanziario viene  utilizzato  per  la
rappresentazione delle scritture relative  all'esercizio  finanziario
2017, atteso che, per il  2018,  e'  stato  adottato  il  riformulato
schema di bilancio approvato con D.P. n 35  del  4  luglio  2017.  Il
nuovo  documento,  pur  nel   rispetto   dell'autonomia   finanziaria
dell'Istituto, e' redatto conformemente ai principi di armonizzazione
dei sistemi contabili della  pubblica  amministrazione  di  cui  alla
riforma del bilancio dello Stato e della contabilita'  pubblica  che,
nel prendere avvio dalla legge 31 dicembre 2009, n. 196, si  completa
con i decreti legislativi del 12 maggio 2016, nn. 90  e  93,  nonche'
con la legge 4 agosto 2016, n. 163. 
 
   ◊ Gestione di competenza 
 
   Nello stato di previsione della spesa del Ministero  dell'Economia
e delle Finanze, per l'esercizio finanziario 2017, relativamente allo
stanziamento delle risorse  statali  da  trasferire  alla  Corte  dei
conti, compare una nuova classificazione, con  una  variazione  nella
denominazione del capitolo 2160,  ora  identificato  come  "Somme  da
assegnare alla Corte dei conti" (4.1.1) (1.1.1), articolato  in  vari
piani  gestionali  e  che,  al  p.g.   01,   e'   comprensivo   delle
disponibilita' in precedenza stanziate sul capitolo  2162  "Spese  di
natura obbligatoria della Corte dei conti", ormai abolito. 
   In particolare, per il conseguimento della  Missione  riconosciuta
alla Corte  dei  conti  ed  individuata  dal  citato  Regolamento  di
autonomia finanziaria nella "Tutela delle  finanze  pubbliche",  sono
stati inizialmente stanziati a favore dell'Istituto € 262.617.376,00. 
   Sulla base del predetto importo, indicato nel disegno di legge  n.
   4127 presentato alla Camera dei Deputati il 29  ottobre  2016,  e'
   stato  redatto  il  bilancio   di   previsione   per   l'esercizio
   finanziario 2017. L'iniziale stanziamento, e' stato ridotto  di  €
   100.614,001 , come gia' evidenziato nella nota  illustrativa  alla
   manovra di assestamento del bilancio di previsione  dell'Istituto,
   approvato con D.P. n. 73 del 2 novembre  2017,  con  il  quale  e'
   stata registrata una variazione  complessiva  di  €  2.736.287,03.
   Quest'ultima  variazione  risulta  motivata  dalla  necessita'  di
   adeguare,  da  un  lato,  il  capitolo  di  entrata   (cap.   110)
   all'ammontare dei  trasferimenti  sopra  indicati,  e  dall'altro,
   quello   di   accertare   l'esatto    importo    dell'avanzo    di
   amministrazione  (cap.  130)  per  l'anno  2016.  Di  contro,   le
   variazioni ai capitoli di spesa sono  state  apportate  a  seguito
   delle documentate richieste espresse dai titolari  dei  Centri  di
   Responsabilita' interessati. 
   Con successivi provvedimenti2 , il MEF ha provveduto ad effettuare
   ulteriori aggiustamenti per un importo complessivo di € 207.085,58
   comprensivo dell'assegnazione delle risorse previste  dal  decreto
   legislativo 19 agosto 2016, n. 177 a compensazione delle  maggiori
   spese  derivanti  dall'assunzione  in  mobilita'   del   personale
   proveniente dal Corpo Forestale. 
   Le  variazioni   cosi'   disposte   producono   un   finanziamento
   complessivo pari ad € 262.723.847,58 rispetto  ad  una  previsione
   definitiva di € 262.516.762,00. 
   L'analisi della  ripartizione  della  spesa,  rappresentata  nella
   Tabella n. 2,  evidenzia  che  il  78,66%  delle  risorse  risulta
   destinato ad oneri inderogabili, il 15,19% a quelle di adeguamento
   al fabbisogno rimodulabili ed il restante  6,15%  alle  spese  per
   investimenti. 
   A corredo del conto consuntivo e' predisposta inoltre  la  Tabella
   n. 3, dimostrativa fra gli altri, degli avanzi di  amministrazione
   maturati nell'ultimo quinquennio (2013/2017). La disponibilita' di
   soddisfacenti avanzi, se da  un  lato  ha  consentito,  e  tuttora
   consente, di  compensare  la  riduzione  delle  risorse  iniziali,
   dall'altro  permette  di  pianificare  nel  tempo   i   molteplici
   interventi di ristrutturazione straordinaria e di riqualificazione
   per i lavori di recupero e  messa  a  norma  dei  locali  e  degli
   impianti in uso sull'intero territorio nazionale, compresi  quelli
   volti ad una maggiore razionalizzazione degli  spazi  nonche'  per
   l'adeguamento alle crescenti esigenze derivanti dallo sviluppo dei
   sistemi operativi. 
 
 -------- 
  1 Vedi DMT 146189 registrato alla Corte dei conti il 17.08.2017  al
 n. 1088. 
 
 -------- 
  2 Vedi DMT 121556 registrato alla Corte dei conti il 23.10.2017  al
 n. 1328, DMT 142791 registrato alla Corte dei conti il 14.09.2017 al
 n. 1176, DMT 170121 registrato alla Corte dei conti il 01.12.2017 al
 n. 1643, DMT 205510 registrato alla Corte dei conti il 28.12.2017 al
 n. 1772, DMT 206500 registrato alla Corte dei conti il 28.12.2017 al
 n. 1786. 
 
 
◊ Gestione delle entrate e delle spese - parte generale 
 
   Il totale delle  entrate  accertate  a  consuntivo  ammonta  ad  €
266.232.814,39 (come da schema del conto finanziario per  il  2017  -
Parte  I  -  Entrate)  al  netto   dell'avanzo   di   amministrazione
dell'esercizio  precedente  accertato  in  €  39.364.326,73  che  per
effetto di arrotondamenti di sistema per di € 0,24, si attesta  ad  €
39.364.326,97. Le somme riscosse sono pari ad € 265.632.726,47 mentre
quelle rimaste da riscuotere ammontano ad € 600.087,92.  Quest'ultimo
importo e' costituito da € 47.501,34, quale rimanenza  di  somme  per
entrate diverse, da  €  544.587,08,  per  rimborsi  da  ricevere  per
competenze anticipate dalla Corte dei conti ai consiglieri di  nomina
regionale ed ancora non ripianate dalle competenti regioni,  e  da  €
7.999,50,  per  residue  somme  da  introitare  a  titolo  di   fondo
perequativo, gia' impegnate dal MEF al termine dell'esercizio 2017  e
versate sul conto di tesoreria dell'Istituto  nel  mese  di  febbraio
2018. 
   In relazione alle spese (Parte II), le somme  impegnate  ammontano
ad € 272.092.783,21  quelle  pagate  ad  €  194.403.204,24  e  quelle
rimaste da pagare ad € 77.689.578,97; di conseguenza, le economie  di
gestione risultano pari ad € 33.008.305,76. 
   La quantificazione dell'avanzo di esercizio per l'anno  in  corso,
   dell'importo di € 11.814.823,30 deriva dal risultato differenziale
   tra  le  entrate  accertate   nell'esercizio   in   corso   di   €
   266.232.814,39 aumentate dei  maggiori  accertamenti  dei  residui
   attivi di € 133.318,363 e delle riduzioni degli  impegni  di  anni
   precedenti (€ 9.905.025,11) nonche'  dei  residui  perenti  al  31
   dicembre  2017  (€  7.636.449,25)  ai  quali  vanno   detratti   €
   272.092.783,21 relativi alle somme impegnate sulla competenza ed €
   0,60 quale arrotondamenti. 
   L'avanzo  di  amministrazione,  al  termine  dell'esercizio   2017
   risulta definitivamente accertato in € 51.179.150,27. Tale importo
   e'  comprensivo  delle  somme  vincolate  sul  fondo  reiscrizione
   residui perenti, delle economie  derivanti  dalle  cessazioni  del
   personale  (di  magistratura  ed  amministrativo)  oltre  ad   una
   restante quota che costituisce l'avanzo non vincolato. 
 
 -------- 
  3 Vedi dettaglio nella Parte III - gestione dei residui. 
 
 
   1. Analisi delle singole poste del bilancio di competenza 
 
   Sono riportati di seguito i fatti piu'  rilevanti  della  gestione
delle entrate e delle spese  con  riguardo  alla  ripartizione  delle
risorse per ciascun Centro di Responsabilita'. 
 
   Parte I - Entrate 
 
   Cap. 110 - Il fondo per il funzionamento della  Corte  dei  conti,
finanziato dal capitolo 2160 iscritto nello stato di  previsione  del
MEF, prevede uno stanziamento iniziale di € 262.617.376,00  al  quale
si aggiungono le variazioni disposte in corso  d'anno  analiticamente
illustrate in premessa. 
   Conseguentemente le entrate accertate a fine  esercizio  ammontano
ad € 262.723.847,58 interamente riscosse. 
   Cap. 120 - L'accertamento delle entrate eventuali e diverse,  pari
ad € 1.448.644,34 (Tabella n. 4), presenta un cospicuo incremento  di
€ 233.644,34, mentre la somma effettivamente riscossa,  nella  misura
del 96,72%,  ammonta  ad  €  1.401.143,00.  Tale  importo  e'  quello
risultante dai trasferimenti sul conto  acceso  presso  la  Tesoreria
centrale della Banca d'Italia intestato alla Corte  dei  conti  e  la
differenza  con  le  entrate  accertate  determina,  per  l'esercizio
finanziario in esame, una somma  rimasta  da  riscuotere  pari  ad  €
47.501,34. 
   Cap. 125 - Al capitolo affluiscono le entrate relative ai rimborsi
delle  competenze  spettanti  ai  Consiglieri  di  nomina   regionale
anticipate dalla Corte. Le modalita' ed  i  tempi  di  rimborso  sono
definite  con  apposite  convenzioni   stipulate   con   le   Regioni
interessate. Trattandosi di rimborsi per spese anticipate, le entrate
accertate corrispondono alle somme richieste a  rimborso  al  termine
dell'esercizio  finanziario.  L'accertamento  cosi'  come   descritto
ammonta  ad  €  1.434.280,03;  le  somme  riscosse  sono  pari  ad  €
889.692,95, per una differenza da riscuotere di € 544.587,08. 
   Cap. 126 - I  fondi  qui  inscritti  corrispondono  ai  versamenti
rilevati sul conto di Tesoreria corrispondenti alle quote di compensi
corrisposti ai magistrati ed al personale dirigenziale  per  la  loro
partecipazione  a   Collegi   arbitrali.   L'iniziale   assegnazione,
prudenzialmente quantificata in € 5.000,00, si e' rivelata  inferiore
all'importo  effettivamente  accertato  di  €  7.999,50,  interamente
rimasto  da  riscuotere.  La  presente  voce  di  entrata,   alquanto
contenuta, risulta dall'applicazione dell'articolo 1, comma 18, della
legge 6 novembre 2012, n. 190 che ha introdotto per i  magistrati  il
divieto di ricoprire incarichi nei collegi arbitrali, fatto salvo  il
completamento di quelli gia' esistenti. 
   Cap.  128  -  Sul  capitolo  vengono  contabilizzate  le   entrate
provenienti da altre Amministrazioni a seguito della  condivisione  e
realizzazione di  alcuni  sistemi  informativi.  In  particolare,  in
attuazione delle convenzioni stipulate con il CNEL e con l'Avvocatura
generale dello Stato sono stati messi a disposizione  delle  suddette
Amministrazioni parte dei  servizi  informativi  in  dotazione  della
Corte, utili non solo alle comuni esigenze  delle  stesse,  ma  anche
alla  riduzione  della  pertinente  spesa  di  questo  Istituto,  con
conseguente devoluzione di parte dei risparmi in tal modo conseguiti,
al Fondo unico di amministrazione ed al Fondo  per  la  remunerazione
della retribuzione di posizione  e  di  risultato  per  il  personale
dirigenziale,  ai  fini  del  finanziamento  di  adeguate   politiche
premiali  a  favore  del  personale  contrattualizzato.  I  precitati
accordi prevedono una partecipazione alla spesa che, per il 2017,  ha
generato versamenti di  €  178.042,94  da  parte  del  CNEL  e  di  €
440.000,00 da parte dell'Avvocatura per un totale di € 618.042,94. 
   L'ammontare definitivo  delle  risorse  finanziarie  accertate  e'
determinato, pertanto, in € 266.232.814,39. 
   Cap. 130 - L'avanzo di amministrazione dell'esercizio  finanziario
2016, inizialmente previsto in €  42.000.000,00,  e  quantificato  in
occasione della manovra  di  assestamento  in  €  39.364.326,73,  per
effetto di arrotondamenti di sistema pari ad € 0,24, si attesta ad  €
39.364.326,97. 
 
   Parte II - Spese 
 
   Gli stanziamenti  appostati  sui  capitoli  di  spesa  sono  stati
quantificati, in perfetta conformita' a quanto richiesto dai titolari
dei quattro Centri di  Responsabilita',  sulla  base  delle  esigenze
dagli stessi rappresentate. I trasferimenti  del  MEF,  tenuto  conto
delle disponibilita'  costituite  dall'avanzo  di  amministrazione  e
della politica di contenimento della spesa da tempo in atto, si  sono
presentati  ancora  adeguati  alle  esigenze  manifestate,  in   piu'
occasioni,  dai  vertici  dell'Amministrazione   relativamente   alla
necessita' di disporre di finanziamenti coerenti con la posizione che
la Corte dei conti occupa nel panorama istituzionale  del  Paese.  Si
procede  ora  alla  descrizione  dell'andamento  dell'utilizzo  delle
risorse finanziarie assegnate a ciascun  Centro  di  Responsabilita',
con particolare attenzione ad alcuni degli aspetti piu' significativi
dell'intera gestione. 
 
   C.d.R. 1 - Segretariato generale 
 
   Le risorse di  questo  Centro  di  Responsabilita',  destinate  al
funzionamento degli organi di governo  dell'Istituto  (Ufficio  della
Presidenza,  Consiglio  di  presidenza,   Uffici   del   Segretariato
generale)  e  della  Biblioteca  centrale,  nonche'  al   trattamento
economico ed alla formazione del personale di magistratura, al  netto
dei fondi di riserva, sono state impegnate per circa l'87,37%, mentre
le relative economie di gestione  calcolate  in  €  14.069.002,34  ne
rappresentano il 12,63%. Le somme  pagate,  a  fronte  degli  impegni
assunti, sono pari all'81,87%. 
   Nell'ambito del CdR 1 sono iscritti altresi', il  capitolo  602  -
Fondo di riserva - per un complessivo stanziamento di €  1.657.193,70
ed il capitolo 603 - Fondo speciale per la reiscrizione  dei  residui
passivi perenti per  un  ammontare  complessivo  di  €  9.050.660,59;
pertanto le economie di gestione 2017, al lordo dei  predetti  fondi,
assommano ad € 24.776.856,63. Le piu' significative somme rimaste  da
pagare, si rinvengono in corrispondenza  dei  capitoli  destinati  al
pagamento delle competenze del personale di magistratura, in  ragione
del  meccanismo  procedurale   previsto   nell'ambito   del   sistema
NoiPa/Corte dei conti/Banca d'Italia  (in  particolare  trattasi  dei
ripianamenti delle retribuzioni relativi al mese di dicembre) nonche'
del limite ai tetti stipendiali di cui all'articolo 5, comma  2,  del
decreto legge del 31 maggio 2010, n. 78 convertito con  modificazioni
nella legge 30 luglio 2010, n. 122, il cui corrispondente importo  va
comunque versato all'Erario dello Stato. 
   Un cenno particolare va inoltre fatto sull'andamento del  capitolo
101, sul quale gravano  i  compensi  per  le  indennita'  di  diretta
collaborazione che  presenta  un  iniziale  stanziamento  pari  ad  €
1.250.000,00 ed un importo complessivo impegnato  di  €  1.053.843,02
con  un  pagato  complessivo  di   €   1.011.144,65,   corrispondente
all'intero anno. Le economie sono pari ad €  196.156,98.  L'andamento
del  capitolo  conferma  il  trend  di  riduzione  della  spesa  gia'
riscontrato nel biennio precedente. 
   In corrispondenza dei capitoli 151-201-202-203 e 204  (assegni  ai
componenti del Consiglio di presidenza,  stipendi  ed  altri  assegni
fissi al  personale  di  magistratura  e  relativi  oneri  accessori,
competenze dovute ai Consiglieri di nomina regionale), si rileva  una
consistente disponibilita' residua, tenuto anche conto che, nel corso
dell'anno sono state collocate a riposo 9 unita' di personale, mentre
altre 2 sono passate ad altra magistratura. 
   Nel mese di aprile, a fronte dei  predetti  pensionamenti,  si  e'
proceduto all'immissione in ruolo  di  11  referendari  vincitori  di
concorso e 12 Consiglieri di nomina governativa. 
   Limitatamente al cap. 204 si rileva l'assunzione di 4  Consiglieri
di nomina regionale assegnati alle Sezioni regionali di controllo per
le Regioni Veneto, Sicilia e Basilicata. 
   Lo stanziamento del  capitolo  423  (spese  per  il  Seminario  di
formazione permanente) e' stato impegnato  per  circa  il  50%  ed  i
pagamenti presentano  una  percentuale  di  impiego  del  60,86%.  Il
fenomeno  che,  come  opportunamente   illustrato   nelle   relazioni
precedenti,  sconta  il  percorso  della   programmazione   formativa
solitamente articolata in un arco temporale triennale, sta  assumendo
un livello di utilizzo piu' in linea con le previsioni di bilancio. 
   Le iniziative formative di seguito elencate che non esauriscono la
programmazione approvata dal Consiglio del  Seminario  per  il  2017,
hanno riguardato per grandi linee: 
   a)  corso  tecnico  pratico  in  tema  di  bilanci  armonizzati  e
linee-guida degli  enti  locali.  Problematiche  applicative  e  casi
pratici. Il corso e' stato replicato  in  tre  edizioni  secondo  una
ripartizione per  macro-aree  regionali  (Nord,  Centro  e  Sud).  In
considerazione del carattere eminentemente tecnico-pratico  il  corso
e' stato aperto ai magistrati e  funzionari  in  servizio  presso  la
sezione delle Autonomie e le Sezioni regionali di controllo; 
   b) seminario di aggiornamento riservato ai magistrati contabili ed
organizzato in collaborazione con la Corte  costituzionale  sui  temi
del diritto costituzionale e della contabilita' pubblica; 
   c) terzo Meeting dell'Eurosai Working group on the audit of founds
allocated to disaster and catastrophes; 
   d) corso istituzionale per i magistrati di nuova nomina diretto  a
10 neo-referendari e 9 Consiglieri di nomina governativa; 
   e) corso sul nuovo codice della giustizia contabile; 
   f) corso tecnico pratico in tema di  "Equilibri  di  bilancio  tra
principi normativi ed applicazioni operative". Il corso si e'  svolto
in continuita' con l'attivita' formativa del Seminario in materia  di
armonizzazione dei bilanci. 
   Per quel che riguarda la spesa per la formazione del  personale  -
di magistratura e contrattualizzato - (capp. 423, 431 e 491)  occorre
evidenziare, come sempre, che sui relativi capitoli gravano anche  le
spese per i viaggi del personale  discente  e  dei  docenti,  qualora
fuori sede e poiche' le richieste di rimborso per  corsi  frequentati
nell'ultimo trimestre dell'anno vengono presentate  a  ridosso  della
chiusura dell'esercizio finanziario, le  corrispondenti  liquidazioni
finiscono inevitabilmente per essere effettuate  con  imputazione  ai
residui. 
   L'esposizione relativa a questo CdR.  si  conclude  con  un  breve
cenno alle spese relative alla gestione complessiva della  Biblioteca
"Antonino Di Stefano". 
   La Biblioteca della Corte dei conti, annoverata fra le  principali
Biblioteche giuridiche nazionali,  sia  per  entita'  del  patrimonio
librario  posseduto,  che   per   qualita'   dei   servizi   erogati,
rigorosamente sottoposti a rilevazioni statistiche e  della  customer
satisfaction, e' struttura di  supporto  all'attivita'  istituzionale
che assolve il ruolo di organismo di riferimento per le necessita' di
studio  e  documentazione  dei  vertici  dell'Istituto,   del   corpo
magistratuale e dei dipendenti tutti, nonche' di un'ampia  platea  di
fruitori  esterni,  proponendosi   come   professionale   centro   di
diffusione  della  cultura  giuridica  e  di  erogazione  di  servizi
informativi. La Biblioteca continua  a  perseguire  il  miglioramento
della produttivita' e  della  qualita'  dei  servizi,  nonche'  della
propria offerta culturale cercando, nel contempo,  di  razionalizzare
la spesa per gli acquisti di beni  librari  e  per  il  funzionamento
della struttura, anche grazie ad  accordi  di  collaborazione  ed  al
regime  di   reciprocita'   gratuita,   nei   servizi   di   prestito
interbibliotecario e  di  document  delivery,  instaurato  con  altre
Istituzioni culturali. Fra i progetti di rilievo, che non esauriscono
il dato complessivo delle misure adottate, si citano:  la  migrazione
dell'applicativo di gestione dei servizi  di  Biblioteca  in  hosting
presso il fornitore e la condivisione di contratti  per  banche  dati
giuridiche esposte sulla Intranet con conseguenti economie di scala. 
 
   C.d.R. 2 - Direzione Generale gestione affari generali 
 
   Le  risorse  finanziarie  a  disposizione  di  questo   CdR   sono
finalizzate al funzionamento  degli  uffici  delle  sedi  centrali  e
regionali, in relazione all'acquisizione di beni e servizi. 
   I fondi  complessivamente  impegnati,  al  netto  dei  residui  di
   stanziamento4 di € 1.318.266,17, sono pari ad € 19.098.317,33,  il
   79,91% dello stanziamento definitivo, con una percentuale di somme
   pagate che sfiora il 79,89%. Le economie pari  ad  €  3.481.823,67
   rappresentano poco meno del 14,57% del totale. 
 
 -------- 
  4 Articolo 34-bis, comma 3, Legge n. 196/2009. 
 
 
   Le attivita' espletate dalla Direzione generale  che  maggiormente
hanno influenzato l'andamento della spesa, si possono riassumere,  in
linea di massima, con gli  interventi  in  materia  di  Assicurazione
sanitaria in collaborazione con la Consip 
   S.p.a. per la definizione degli  atti  di  gara  e  l'espletamento
della relativa procedura concorsuale, conclusasi con l'aggiudicazione
e stipula del contratto di  erogazione  del  servizio  di  assistenza
sanitaria  integrativa  in  favore   del   personale   amministrativo
dell'Istituto. 
   Al fine di un maggiore contenimento delle spese energetiche il CdR
ha  provveduto  al  potenziamento,  alla  riqualificazione  ed   alla
bonifica  degli  impianti  di  climatizzazione  e  di   illuminazione
perimetrale  della  sede  centrale  come  previsto  dalle   normative
vigenti. 
   Con riferimento, invece, al trasferimento  del  personale  di  via
Monzambano ed alla ricollocazione di alcuni uffici della DGSia,  sono
stati necessari interventi di modifica e  di  riorganizzazione  nella
destinazione d'uso di  alcuni  ambienti  precedentemente  adibiti  ad
archivi. 
   Relativamente, poi, agli interventi nell'ambito  della  telefonia,
l'attivazione della Convenzione Consip denominata "Reti lan 5" con la
Societa' Telecom S.p.a., ha dato inizio all'adeguamento di  tutte  le
reti locali presenti nelle sedi, centrali e regionali,  dell'Istituto
al fine  di  aggiornare  l'infrastruttura  LAN,  a  garanzia  di  uno
standard di servizio che soddisfi le esigenze attuali e quelle future
dell'Amministrazione, intervenendo sulle reti di tutte le sedi. 
   Altri interventi hanno interessato la verifica del  cablaggio,  il
ripristino della funzionalita' e la certificazione della rete. 
   Gli interventi programmati per il 2017 hanno riguardato le sedi di
Catanzaro, Palermo e Roma, dove sono stati effettuati anche lavori di
adeguamento della cabina di trasformazione con il rinnovamento totale
degli apparati e delle componenti in ottemperanza alle vigenti norme. 
   Il trasferimento degli uffici e del personale  della  Sezione  del
controllo per il Lazio da via Monzambano alla sede centrale, oltre ai
gia' cennati interventi di adeguamento dei locali, ha richiesto anche
tutti gli adempimenti di ordine pratico di trasloco con il  trasporto
degli arredi, delle apparecchiature e del materiale cartaceo  nonche'
di configurazione delle  postazioni  di  lavoro  e  degli  apparecchi
telefonici. 
   Nel corso dell'anno si e' concluso il trasferimento degli uffici e
del personale della Sezione giurisdizionale regionale, della  Procura
regionale e del Saur per il Veneto presso Palazzo de' Camerlenghi. 
   Inoltre, e' proseguito il progetto di graduale  installazione  dei
sistemi di rilevazione delle presenze del personale che nel corso del
2017 ha interessato le  sedi  di  Ancona,  Napoli,  Torino,  Perugia,
Catanzaro e Venezia. 
   In materia di gestione integrata della salute  e  della  sicurezza
sui luoghi di lavoro sono state garantite le prestazioni  conseguenti
all'adesione alla nuova Convenzione  Consip  aventi  per  oggetto  le
visite periodiche per la sorveglianza sanitaria di tutto il personale
di magistratura ed amministrativo. 
   Nel rispetto delle prestazioni richieste dalla citata Convenzione,
sono state portate a compimento  le  prescritte  indagini  ambientali
presso le sedi centrali. 
   Sono stati infine erogati appositi corsi di formazione in  materia
di salute e di sicurezza sui luoghi di lavoro. 
   E' stata condotta una graduale verifica  dei  piani  di  emergenza
delle sedi  dell'Istituto  presso  tutte  le  sedi  territoriali  con
particolare riguardo alle sedi a piu' alto rischio sismico. 
   Il processo di razionalizzazione  del  servizio  di  telefonia  e'
proseguito con la progressiva acquisizione di telefoni IP ai fini del
completamento  della  migrazione  alla  tecnologia  VoIP.   Cio'   ha
richiesto la  graduale  sostituzione  degli  apparati  telefonici  in
dotazione all'Amministrazione, sia nelle sedi centrali che nelle sedi
regionali, non piu' adeguati alla nuova tecnologia. 
   Nel 2017 e' proseguito, il  processo  di  razionalizzazione  della
spesa mediante ricorso prioritario agli  strumenti  di  e-procurement
messi a disposizione dalla Consip 
   S.p.a.   sulla   piattaforma    "acquisitinretepa"    anche    per
l'acquisizione di gas naturale ed energia, gasolio da riscaldamento e
carburanti extra-rete. 
   Di seguito si procede all'analisi di alcuni capitoli di spesa  fra
i piu' significativi per l'esercizio in esame. 
   Il capitolo 442, relativo alle spese per contratti di  utenza,  ha
fatto registrare impegni complessivi per € 3.481.118,79 che,  pur  se
inferiori   allo   scorso   esercizio,   si   avvicinano   all'intero
stanziamento di bilancio, facendo  cosi'  registrare  un'economia  di
soli € 1.619,21. La previsione e' stata formulata in coerenza con  le
risorse occorrenti, valutate tenendo  conto  anche  delle  iniziative
intraprese in ordine all'adesione  alle  convenzioni  CONSIP  per  le
utenze di gas, luce ed altro, volte al contenimento della spesa senza
incidere negativamente sul servizio agli utenti. 
   Le  risorse  disponibili  sul  capitolo  443  hanno  permesso   di
garantire il necessario buon andamento delle attivita'  degli  uffici
ubicati nella capitale consentendo, al tempo stesso, una  consistente
economia rispetto ai fondi stanziati (€ 371.755,13). Le somme rimaste
da pagare, pari ad € 326.860,87,  si  riferiscono  prevalentemente  a
fatture pervenute dopo i termini di chiusura dell'esercizio. 
   Sul  capitolo  445  l'impegno  per  le  spese   di   manutenzione,
riparazione ed adattamento dei locali e dei relativi impianti e' pari
all'87,47% dello stanziamento definitivo. Le economie conseguite, per
un ammontare di € 286.441,17, sono il  risultato  dell'adesione  alla
convenzione  Consip  per  l'erogazione  dei  servizi  attraverso   il
facility management. 
   Sul capitolo 451, relativo alle spese postali, si sono  registrati
impegni  per  €  173.303,79,  che   rappresenta   il   52,84%   dello
stanziamento, con un totale  di  somme  pagate  pari  all'89,77%  con
conseguenti economie di € 154.696,21. 
   Per quanto riguarda, invece, il capitolo 454 relativo a spese  per
interventi e convenzioni in materia di sicurezza, si precisa  che  le
risorse disponibili sono state utilizzate per € 473.522,67,  con  una
percentuale rispetto  allo  stanziamento  definitivo  del  71,23%,  e
pagate per € 333.069,23, pari al 70,34%  dell'impegnato.  L'ammontare
delle economie realizzate su  tale  capitolo  e'  quantificato  in  €
191.267,83. 
   Il capitolo 455, sul quale confluiscono  le  spese  relative  agli
automezzi commerciali, presenta impegni per € 31.840,84 con un pagato
di € 24.412,72 ed un'economia di € 10.659,16. 
   Relativamente al capitolo 461 si evidenzia che le somme per  fitti
ed oneri accessori delle sedi regionali sono state impegnate  per  il
96,76%, quasi interamente pagate, mentre le economie ammontano  ad  €
72.827,11. 
   Sul capitolo 463 per spese di funzionamento delle  sedi  regionali
risultano   impegnati   €   3.977.915,52   pari   all'80,91%    dello
stanziamento,  restano  da  liquidare  €  302.446,58.   Le   economie
ammontano ad € 938.687,78. 
   Il capitolo 465, utilizzato per le spese di manutenzione ordinaria
degli immobili, ha fatto registrare impegni per € 820.781,02, pari al
65,66% dello stanziamento, di cui pagati circa l'86,92%. La somma non
utilizzata ammonta ad € 429.218,98. 
   Le spese di giustizia di cui al capitolo  469,  per  le  quali  e'
stato stanziato in via precauzionale  un  importo  di  €  350.000,00,
hanno fatto registrare impegni per  €  171.156,49  quasi  interamente
pagati con una economia di € 178.843,51. 
   Le risorse stanziate sul capitolo 550,  pari  ad  €  1.600.000,00,
destinate ad interventi per il benessere del  personale,  sono  state
utilizzate solamente per la parte relativa  all'importo  contrattuale
risultante a seguito di aggiudicazione della gara  svolta  da  CONSIP
quale centrale di  committenza  per  la  fornitura  del  Servizio  di
assistenza sanitaria integrativa  per  il  personale  amministrativo.
L'importo di aggiudicazione e'  stato  pari  ad  €  1.187.033,00  con
un'economia di € 412.967,00. 
   Per quanto riguarda le risorse relative ai  capitoli  740  e  760,
queste   si   riferiscono   all'acquisto   di   mobili   ed   arredi,
rispettivamente, per le sedi centrali e regionali. La  spesa  totale,
che tiene conto anche dei complementi d'arredo, e' stata  pari  ad  €
339.426,17. Di contro i capitoli 742 e 762, inerenti alle  spese  per
attrezzature ed apparecchiature non informatiche, ha fatto registrare
uscite complessive per € 434.797,36. 
   Da ultimo, sul capitolo  790,  a  fronte  di  un  impegnato  di  €
2.938.395,82,  si  e'  registrato  un   utilizzo   effettivo   di   €
1.620.129,65   per   spese   di   ristrutturazione   e   manutenzione
straordinaria degli edifici della Corte,  al  netto  dei  residui  di
stanziamento   (€   1.318.266,17).   La   percentuale    di    pagato
sull'impegnato effettivo e' risultato del 44%. 
   Per  completezza  espositiva,  relativamente  agli  interventi  di
riqualificazione e adeguamento normativo delle sedi della  Corte,  si
evidenzia che parte di essi sono curati dai competenti Provveditorati
alle OO.PP. 
 
   C.d.R. 3 - Direzione Generale gestione risorse umane e formazione 
 
   A questo CdR sono assegnate le risorse finanziarie necessarie alla
corresponsione del trattamento economico fondamentale ed  accessorio,
nonche'   al   versamento   degli   oneri   contributivi   a   carico
dell'Amministrazione per il personale  amministrativo.  I  centri  di
spesa operanti nella Direzione generale in questione hanno  impegnato
il 96,16% delle somme disponibili e pagato  il  73,61%.  Le  economie
rappresentano il 3,84% dello stanziamento  complessivo,  attestandosi
sull'importo di € 4.735.313,67. 
   Per quel che  riguarda  i  capitoli  relativi  agli  stipendi  del
personale amministrativo gli impegni, in corrispondenza dei  capitoli
251 - 252 - 253, si riferiscono al ripianamento  dovuto  dalla  Corte
alla Banca d'Italia per le somme da  questa  anticipate,  nonche'  ai
rimborsi dovuti alle Amministrazioni  centrali  dello  Stato  che  ne
abbiano fatto richiesta, per gli emolumenti corrisposti al  personale
comandato presso la Corte. 
   Le somme rimaste da  pagare  si  riferiscono  alle  mensilita'  di
novembre/dicembre 2017 compresa XIII mensilita', nonche' i versamenti
per le ritenute IRPEF e  corrispondenti  addizionali  ed  i  relativi
contributi previdenziali, nonche'  per  i  rimborsi  a  favore  delle
Amministrazioni del comparto Stato le cui  richieste  sono  pervenute
successivamente alla chiusura dell'esercizio. 
   Nel 2017 e' stato altresi' completato il percorso  di  inserimento
nel cedolino unico delle voci di spesa che compongono il  trattamento
economico del personale amministrativo. Sono confluiti, pertanto,  in
detta procedura, anche le competenze per lavoro  straordinario  e  le
diversificate indennita' comprese nel FUA. 
   Anche per il 2017  la  Corte,  nel  rispetto  della  normativa  in
materia di turn over, ha attivato le  sole  procedure  di  mobilita',
laddove previste (articolo 30 del decreto legislativo  n.  165/2001),
nonche' quelle preordinate all'acquisizione di personale  in  comando
da altre amministrazioni.  Tale  politica  assunzionale  ha  comunque
garantito la pressoche' piena copertura del personale necessario.  In
particolare, si e' provveduto ad acquisire in temporanea posizione di
comando n. 47 unita' di  personale,  provenienti  in  prevalenza  dal
comparto Regioni ed autonomie locali, con priorita' per il  personale
dei ruoli delle Province, interessato dal progetto di  ricollocazione
obbligatoria. 
   Nel corso dell'anno  esaminato  sono  state,  inoltre,  avviate  e
portate  a  compimento  procedure  cumulative   di   mobilita',   con
definitivo inserimento  nel  ruolo  dell'Istituto  di  38  unita'  di
personale, comprensive di 6 unita' provenienti dal  Corpo  forestale,
ripartite fra le varie sedi (centrali e regionali).  Tali  immissioni
in ruolo, sono state piuttosto contenute rispetto a quelle degli anni
precedenti,   in   considerazione   dell'avvenuto   scorrimento    di
graduatorie relative a procedure concorsuali  espletate  dalla  Corte
dei conti in anni precedenti (58 unita' incluse 11 appartenenti  alle
categorie   protette)   mirando   al    contestuale    raggiungimento
dell'invarianza  della  spesa,  tenuto  anche  conto  del  numero  di
cessazioni dal servizio avvenute nello stesso anno (66 unita'). 
   Per i capitoli destinati agli emolumenti accessori, si precisa che
nel corso del 2017, il  "pagato"  relativo  al  compenso  per  lavoro
straordinario (cap. 260) si riferisce al periodo gennaio/agosto 2017;
mentre  le  residue  somme   impegnate   corrispondono   alle   spese
dell'ultimo quadrimestre che saranno oggetto di ripianamento a  Banca
d'Italia nell'esercizio successivo. 
   La spesa sostenuta per  i  buoni  pasto  a  favore  del  personale
amministrativo (cap. 265), rileva un  impegnato  dell'88,21%,  pagato
per una percentuale dell'83%. L'economia su tale capitolo si  attesta
ad € 300.701,31. 
   Da ultimo, relativamente al cap. 491,  destinato  alla  formazione
del personale, si evidenzia che lo stanziamento  e'  stato  impegnato
per il 62,95% ed i pagamenti si sono attestati sulla percentuale  del
73,74%. Sono stati complessivamente organizzati 114  corsi  formativi
con la partecipazione di 1.099 dipendenti provenienti tanto dall'area
del   controllo,   che    da    quella    della    giurisdizione    e
dell'amministrazione attiva. Tali  corsi  sono  stati  erogati  anche
attraverso  convenzioni  con  le  Universita'  e  tramite  la  Scuola
Nazionale dell'Amministrazione (SNA), nel  rispetto  delle  priorita'
indicate dalla Direttiva presidenziale. 
 
   C.d.R. 4 - Direzione Generale Sistemi informativi automatizzati 
 
   Il CdR. gestisce tre capitoli  di  spesa,  di  cui  due  di  parte
corrente (capp. 431 e 437) ed uno di parte capitale  (cap.  700).  Al
termine   dell'esercizio   risulta   impegnato   il   99,96%    della
disponibilita' complessiva, che tiene  conto  anche  dei  residui  di
stanziamento provenienti dal capitolo 700, pari ad € 3.886.427,22. Il
totale impegnato, al netto di questi ultimi, e' di € 31.962.431,36  a
fronte del quale sono stati effettuati pagamenti per  il  38,26%.  Le
economie, pari ad € 14.311,79, rappresentano una percentuale risibile
rispetto allo stanziamento complessivo. Si conferma quindi  il  trend
degli esercizi precedenti. 
   L'analisi dell'andamento  dell'attivita'  realizzata  mostra  che,
anche per effetto delle piu' contenute previsioni di spesa realizzate
a seguito della riduzione degli stanziamenti in sede di  assestamento
al bilancio, risultano limitati gli effetti evidenziati  nei  decorsi
esercizi in ordine  ai  continui  e  sostanziali  differimenti  nelle
procedure di gara che hanno portato ad un  forzato  mancato  utilizzo
dei fondi, rispetto alle previsioni definitive, in particolare per le
spese di investimento per lo sviluppo del sistema i n f o r m a t i v
o ( c a  p  .  700).  L'esame  approfondito  dei  capitoli  di  spesa
evidenzia che il capitolo 437 e' stato impegnato quasi interamente, a
fronte di un  pagato  del  47,79%.  Per  il  capitolo  700  l'impegno
effettivo sulla relativa disponibilita',  al  netto  dei  residui  di
stanziamento, e' stato pari ad € 8.939.763,09. Su questa ultima somma
si riscontra una percentuale di pagato del  13,68%.  L'andamento  dei
pagamenti e' dovuto paradossalmente, in  parte,  al  ritardo  con  il
quale le ditte interessate presentano le proprie fatture e, in parte,
alle obbligazioni derivanti dai contratti di sviluppo e  manutenzione
dei sistemi informativi, per i quali le spese  dell'ultimo  trimestre
vengono fisiologicamente liquidate nell'anno successivo. 
   Oltre che a prestare particolare attenzione al  miglioramento  del
livello dei servizi erogati in un contesto di politiche di  riduzione
delle spese di funzionamento, come richiesto dalle norme di  spending
review, le attivita' poste in essere sono interamente riconducibili a
quelle riportate nel documento  di  pianificazione  per  il  triennio
2017-2019. 
   Detti interventi hanno mirato da un lato a proseguire le attivita'
di informatizzazione 
   - avviate negli anni precedenti - con particolare attenzione  alle
ampliate  funzioni  istituzionali  nell'ambito   del   controllo   e,
dall'altro,  a  consolidare  i  numerosi   sistemi   informativi   in
esercizio, che vanno comunque adeguati sia  all'evoluzione  normativa
che alle innovazioni tecnologiche. Particolare  attenzione  e'  stata
dedicata, inoltre, all'attivita' di  progressiva  dematerializzazione
del cartaceo, sia nell'ambito  dell'amministrazione  attiva,  con  il
fascicolo  del  personale,  che  nell'ambito  del  controllo  con  la
dematerializzazione   dei   rendiconti   contabili,   nonche'   della
giurisdizione con riferimento ai conti giudiziali.  In  tale  ambito,
infatti, il triennio di  riferimento  ha  visto  allocati  importanti
investimenti nei sistemi di gestione documentale e  di  conservazione
sostitutiva. 
   Nonostante l'alta aleatorieta' della pianificazione di  un  budget
annuale o  triennale  per  il  settore  informatico,  influenzato  da
numerosi fattori tra  cui  spiccano  la  variabilita'  dei  requisiti
funzionali ed  i  continui  cambiamenti  tecnologici,  si  e'  potuto
realizzare un significativo ridimensionamento del volume dei  residui
di stanziamento. In particolare  i  dati  numerici  riferiti  a  tale
tipologia  rispetto  all'esercizio  precedente  risultano  pressoche'
dimezzati. 
   Gli interventi di maggiore rilevanza si possono cosi' riassumere: 
   a) anche per l'anno 2017 sono  proseguite  le  collaborazioni  fra
C.d.c. ed altre Amministrazioni Pubbliche, attraverso le  convenzioni
gia' stipulate nel campo dei processi d'integrazione dei servizi  ICT
dell'Istituto con quelli del CNEL  (Consiglio  Nazionale  Economia  e
Lavoro)  e  dell'Avvocatura  dello  Stato  che,  oltre  ai  contenuti
tecnologici, hanno portato a sensibili risparmi sulla spesa in ambito
ICT,  grazie  alla  condivisione   delle   infrastrutture   ed   alla
contribuzione alle spese sostenute  da  parte  delle  Amministrazioni
Pubbliche convenzionate; 
   b)   sviluppo   di   iniziative   connesse   all'impianto    delle
infrastrutture condivise per gli enti  associati  (IDEA@PA),  nonche'
quelle connesse al Disaster Recovery delle infrastrutture ICT ed alla
Continuita' Operativa dei servizi IT. La Corte dei conti  ha  attuato
un percorso evolutivo nel settore dell'IT Service Management  (ITSM),
che prevede che la  gestione  del  ciclo  di  vita  dei  servizi  sia
monitorato attraverso l'integrazione delle  migliori  best  practices
internazionali, con particolare riferimento al framework ITIL.  Nello
specifico contesto operativo, tra le altre,  sono  gestite  tutte  le
componenti che prevedono il cloud computing che nei  diversi  modelli
di distribuzione (privato, ibrido, pubblico, comunita')  e  nei  vari
modelli di servizio (IaaS, PaaS, SaaS) costituisce un'importante leva
sia  relativamente  alla  innovazione   tecnologia   che   a   quella
organizzativa e di cambiamento culturale, leva sulla quale  la  Corte
dei conti vuole puntare per l'evoluzione del contesto operativo; 
   c) nell'ambito del controllo sulla finanza  territoriale,  secondo
quanto stabilito nel relativo Protocollo d'Intesa del 25 maggio 2016,
la Corte dei conti ha messo in comune la  propria  banca  dati  sugli
organismi partecipati con il Ministero dell'Economia e delle Finanze,
unificando  la  rilevazione  dei   dati   all'interno   del   sistema
informativo "Patrimonio PA" del Dipartimento del Tesoro. Pertanto, al
fine di garantire lo  svolgimento  delle  attivita'  di  controllo  e
referto della Corte dei conti per  la  finanza  pubblica,  per  mezzo
dell'elaborazione dei dati acquisiti dal Dipartimento del Tesoro,  il
Servizio per la gestione e il coordinamento dei servizi informatici e
telematici presso le sedi regionali ha  realizzato,  all'interno  del
sistema conoscitivo CONOSCO, il Datamart MOPADT  (MOnitoraggio  delle
PArtecipazioni Dipartimento del Tesoro), le cui finalita'  consistono
nel monitoraggio ed il controllo dei rapporti di  partecipazione  tra
enti territoriali e organismi esterni, acquisendo i dati direttamente
dal sistema "Partecipazioni" del Dipartimento del Tesoro. Il  sistema
e' stato rilasciato in esercizio; 
   d) implementazione dei sistemi conoscitivi in materia  di  finanza
statale e regionale nell'ambito dei  sistemi  informativi  utilizzati
per l'attivita' istituzionale  in  materia  di  controllo  e  referto
(SICR), di finanza statale (SICOFIP), di  controllo  Enti  (SICE)  ed
altri; sistemi indispensabili per  condividere  le  informazioni  dei
vari settori della Finanza Pubblica al fine di rendere piu'  efficace
l'attivita' di controllo e verifica della Corte dei conti. Nel  corso
del 2017 sono state realizzate le attivita' di sviluppo necessarie ad
attuare sul SICR gli adeguamenti richiesti dalla riforma del Bilancio
dello Stato e dal concomitante processo di armonizzazione  contabile,
nonche'  dalla  riorganizzazione  degli  uffici  statali  centrali  e
periferici.  Ulteriore  linea   di   attivita'   e'   quella   legata
all'adeguamento del SICR, alla variazione dei protocolli dei  sistemi
della RGS e della BKI, nonche'  al  recepimento  delle  richieste  di
adeguamento funzionale che  emergono  dalle  periodiche  sessioni  di
confronto con gli utenti del sistema; 
   e) con particolare riferimento all'aspetto  formativo,  molteplici
sono state le iniziative in varie aree  d'interesse  delle  quali  la
breve sintesi che segue non  esaurisce  l'attivita'  complessivamente
svolta. E' stato erogato un corso specialistico,  per  la  formazione
dei funzionari informatici della DGSia, sui temi del cloud computing,
oltre a varie edizioni del corso sull'applicativo SPRING, a  giornate
di formazione per gli applicativi CONOSCO, SICE,  SICR,  ad  edizioni
relative al progetto "Alternanza Scuola-lavoro". Inoltre si e' tenuto
un  corso  relativo  ai  Social  Network  per  l'ufficio  stampa   ed
organizzati  percorsi  specialistici  (Cloud  Computing,  GDPR,  PMI)
indirizzati ai capi progetto  della  DGSia.  Fondamentale  e'  stata,
infine, la prosecuzione del lavoro nell'ambito della  piattaforma  di
e-learning Moodle. 
 
◊ Parte III - Gestione dei residui 
 
   Residui attivi 
 
   Sul capitolo 120, fra le entrate eventuali,  risultano  introitate
somme  provenienti  dal  conto  corrente   postale   per   versamenti
effettuati dai  privati  e  dai  funzionari  delegati  per  le  somme
prelevate e non utilizzate al termine  dell'esercizio  finanziario  e
che, al 31  dicembre  2016  presentava  una  giacenza  residua  di  €
84.372,26 interamente riversati sul conto di tesoreria  dell'Istituto
nel corso del 2017. 
   Sul capitolo 125 affluiscono le somme dovute alla Corte dei conti,
a titolo di rimborso, da parte delle Regioni per gli oneri anticipati
per competenze ai Consiglieri nominati ai sensi dell'articolo 7 della
legge 5 giugno 2003, n. 131. Si riscontra, in proposito, un  maggiore
accertamento pari ad € 133.318,36 in corrispondenza  degli  effettivi
accreditamenti. 
   Sul capitolo 126, le entrate derivanti  dai  compensi  versati  ai
sensi dell'articolo 61, comma 9, della legge 6 agosto 2008,  n.  133,
previste per € 750,00, non sono state ancora riscosse. 
 
   Residui passivi 
 
   La gestione dei  residui  passivi  presenta  un'utilizzazione  del
69,20% delle somme  rimaste  da  pagare  negli  esercizi  precedenti.
All'inizio dell'anno, infatti,  l'importo  complessivo  dei  predetti
residui risultava essere di € 136.727.041,12;  considerate  le  somme
pagate nel corso dell'anno, pari ad  €  94.617.848,48,  le  riduzioni
derivanti dai minori impegni per € 9.905.025,11 ed i residui  perenti
per  €  7.636.449,25,  le  somme  rimaste  da  pagare,  pari   ad   €
24.567.718,28 corrispondono al 17,97% dei residui accertati. 
   Di seguito si espongono alcune osservazioni  sui  dati  analizzati
relativamente a ciascun Centro di Responsabilita'. 
   Nel  CdR  1  i  pagamenti  raggiungono  il   58,97%   dell'importo
accertato. Le somme rimaste da pagare, in generale, sono  di  entita'
minima,  ad  eccezione  di  quelle  indicate  in  corrispondenza  dei
capitoli relativi agli stipendi (capp. 201, 202 e  203)  per  effetto
della  normativa  sui  tetti  retributivi  generatrice  di   cospicue
rimanenze sulle risorse impegnate, che debbono necessariamente essere
mantenute in bilancio in attesa dell'esito dei contenziosi in corso. 
   Per il CdR 2 i pagamenti complessivamente effettuati,  sia  per  i
capitoli destinati agli uffici delle  sedi  centrali  che  di  quelli
regionali, sono del  36,68%.  Anche  in  questo  caso  i  residui  da
liquidare sono generalmente di  entita'  contenuta  ad  eccezione  di
quelli imputati ai sottoelencati capitoli. 
   Sul  capitolo  445  relativo  alle  spese  da  sostenere  per   la
manutenzione, riparazione ed adattamento dei locali l'importo rimasto
da pagare  si  attesta  su  una  percentuale  del  17,82%  mentre  il
successivo capitolo 446 - spese telefoniche ­presenta un pagato di  €
321.570,00 e somme rimaste da pagare per € 52.179,16. 
   Per quel che riguarda le spese in conto capitale sul capitolo 790,
infine, i fondi sono stati utilizzati  in  minima  parte,  poiche'  i
lavori di riqualificazione degli ambienti delle sedi della Corte, sia
centrali che regionali, richiedono tempi lunghi di realizzazione  con
scadenze contrattuali pluriennali. 
   Per il CdR 3 si rileva l'impiego dei residui pari all'87,37%.  Per
quanto riguarda, in particolare,  i  capitoli  251,  252  e  253  gli
importi rimasti da pagare, al netto dei minori impegni registrati, si
riferiscono alle somme occorrenti per le liquidazioni dei trattamenti
residuali (per competenze  fisse  e  relativi  oneri)  del  personale
collocato  a  riposo  negli  anni   precedenti   e   soprattutto   ai
ripianamenti  delle  somme  anticipate  da  Banca  d'Italia  per   le
mensilita' di ottobre-dicembre 2016. 
   Sul capitolo 261 relativo al FUA e'  stato  utilizzato  il  64,52%
dell'intera somma accertata. Nel corso dell'anno sono  state  saldate
le competenze del biennio 2014 - 2015 e l'acconto sui  premi  per  la
produttivita' collettiva per l'anno 2016. 
   Per il CdR 4, i  cui  residui  accertati  sono  stati  pari  ad  €
37.326.443,06, il pagato si attesta al 71,32%.  Restano,  quindi,  da
pagare € 7.778.474,42. 
   Per quel che concerne l'ammontare dei residui perenti,  nonche'  i
relativi provvedimenti presidenziali emessi nel corso  dell'anno,  si
rimanda al dettaglio dell'allegata Tabella D. 
 
   Riepilogo gestione competenza 
 
   A completamento di quanto illustrato nella presente  relazione  si
riporta qui di seguito  la  sintesi  della  gestione  finanziaria  di
competenza dell'esercizio 2017 conclusasi con i seguenti risultati: 
    

+-------------------------------------------------------------------+
|Entrate                                                            |
+-----------------------+---------------------+---------------------+
|Fondo per il           |                     |                     |
|funzionamento della    |                     |                     |
|C.d.c.                 |     € 262.723.847,58|                     |
+-----------------------+---------------------+---------------------+
|Altre entrate          |       € 3.508.966,81|                     |
+-----------------------+---------------------+---------------------+
|TOTALE ENTRATE         |                     |     € 266.232.814,39|
+-----------------------+---------------------+---------------------+
|Avanzo di              |                     |                     |
|amministrazione        |                     |                     |
|dell'anno 2016         |      € 39.364.326,97|                     |
+-----------------------+---------------------+---------------------+
|TOTALE                 |                     |     € 305.597.141,36|
+-----------------------+---------------------+---------------------+

+-------------------------------------------------------------------+
|Spese                                                              |
+-----------------------+---------------------+---------------------+
|Spese impegnate        |     € 272.092.783,21|                     |
+-----------------------+---------------------+---------------------+
|Economie               |      € 33.008.305,76|                     |
+-----------------------+---------------------+---------------------+
|TOTALE                 |                     |     € 305.101.088,97|
+-----------------------+---------------------+---------------------+

    
   L'avanzo di  competenza,  quale  risultato  differenziale  fra  le
entrate accertate e le  spese  impegnate,  concorre  alla  formazione
dell'avanzo di amministrazione quantificato in € 51.179.150,27  cosi'
come dettagliatamente illustrato nella allegata Tabella 6. 
 
   2. Bilancio di cassa 
 
   Con riferimento al rendiconto di cassa 2017, di  cui  al  relativo
schema  (quadro   riepilogativo   ed   allegato   tecnico),   questo,
coerentemente con le scritture contabili risultanti dal sistema SIRGS
(Sistema  integrato  Cdc/RGS/BKI),  dal  SICR  (Sistema   informativo
controllo e referto), nonche' dal  saldo  del  conto  intestato  alla
Corte dei conti acceso presso la Tesoreria centrale,  ne  rappresenta
la  relativa  dotazione,  costituita  per  ciascun  capitolo,   dallo
stanziamento iniziale, piu'/meno le  variazioni  a  qualsiasi  titolo
avvenute in corso d'anno e l'ammontare dei residui provenienti  dagli
esercizi precedenti. 
   Per quanto concerne le entrate occorre precisare che, nel relativo
schema, vengono esposte come incassate tutte le  somme  affluite  sul
conto  di  tesoreria.  La  differenza  tra  la  previsione  e  quanto
effettivamente incassato effettivo e' data dagli  eventi  positivi  o
negativi non prevedibili all'inizio dell'anno, ma accertabili solo in
sede di consuntivo. 
   Per le  spese  si  evidenziano,  invece,  come  per  gli  esercizi
precedenti, due diverse tipologie  di  scostamenti  fra  i  pagamenti
emessi ed i pagamenti realmente effettuati: 
   1. sui capitoli relativi a competenze fisse ed accessorie a favore
del personale non rientranti fra quelle gestite tramite Noi  PA,  nei
quali risultano ritenute pagate, ma non ancora versate ai  rispettivi
enti creditori; 
   2. sui  capitoli  relativi  all'acquisizione  di  beni  e  servizi
effettuati attraverso ordini di accreditamento, sui  quali  risultano
le riduzioni di fine anno nonche'  l'ammontare  dell'IVA  accantonata
sui pagamenti effettuati al termine  dell'esercizio  in  applicazione
della normativa sullo split-payment, da versare all'Erario  entro  il
15 gennaio dell'anno successivo. 
 
   Riepilogo gestione di cassa 
 
   Si procede qui di seguito all'esposizione del  riepilogo  generale
relativo al bilancio di cassa 2017: 
 
     +---------------------------+-----------------------------+
     |Somme incassate            |                             |
     +---------------------------+-----------------------------+
     |Fondo per il funzionamento |                             |
     |della Cdc                  |             € 262.723.847,58|
     +---------------------------+-----------------------------+
     |Altre entrate              |               € 3.379.677,59|
     +---------------------------+-----------------------------+
     |                           |                             |
     +---------------------------+-----------------------------+
     |Pagamenti                  |                             |
     +---------------------------+-----------------------------+
     |Titoli di pagamento emessi |             € 292.148.152,32|
     +---------------------------+-----------------------------+
     |Pagamenti effettuati       |             € 289.021.052,72|
     +---------------------------+-----------------------------+
     |Somme rimaste da versare   |                             |
     |e/o riduzioni OO.AA.       |               € 3.127.099,60|
     +---------------------------+-----------------------------+
 
   L'avanzo di cassa e' pari ad € 152.835.609,60. 
   Tale dato e' la risultante della consistenza iniziale della  cassa
al 1° gennaio 2017, pari ad € 175.753.137,15, maggiorata delle  somme
incassate,  che  ammontano  ad  €  266.103.525,17  e  decurtata   dei
pagamenti  effettuati  nel  corso  dell'anno  per  un  importo  di  €
289.021.052,72. 
 
   3. Patrimonio 
 
   Le   risultanze   patrimoniali,   alla   chiusura   dell'esercizio
finanziario 2017, ammontano ad € 11.641.805,34. Gli aumenti, al lordo
degli ammortamenti, si attestano ad € 1.034.208,55 e sono costituiti,
per l'attivo, da acquisti pari ad €  1.033.926,54,  donazioni  per  €
9.514,20, sopravvenienze per € 3.055,77, mentre, per il  passivo,  da
dismissioni per fuori uso di € 12.287,96. 
   Il piano  degli  ammortamenti  ha  comportato  l'uscita  dall'asse
patrimoniale di 
   1.172 beni ed  una  riduzione  del  valore  dell'inventario  di  €
1.317.925,66,  facendo  riscontrare  una  diminuzione  netta   di   €
283.717,11. 
 
   4. Indicatori di pagamento 
 
   Un  cenno  particolare  va  fatto  in  ordine  alle   disposizioni
   intervenute in materia di tempestivita'  dei  pagamenti5  e  della
   pertinente   normativa   di   dettaglio6   sulle   modalita'    di
   pubblicazione dei relativi indicatori. Questi  ultimi  sono  stati
   pubblicati  sul  sito  istituzionale  con  la  prescritta  cadenza
   trimestrale ed annuale. 
   Il relativo quadro di insieme mostra,  in  corrispondenza  di  una
   gestione da sempre rispettosa dei tempi di scadenza dei  pagamenti
   esigibili, valori globali negativi, da leggere come riduzione  dei
   tempi  fissati  dalla  legge  (30  gg.   salvo   diversi   accordi
   contrattuali). 
   La rappresentazione degli  indicatori,  come  piu'  sinteticamente
   illustrato  nella  tabella  allegata  (Tabella  n.  5),  e'  stata
   elaborata,   oltre   che   sulla    base    dei    dati    globali
   dell'Amministrazione,   anche   con   una   maggiore    attenzione
   all'analisi dei tempi dei singoli  CdR  e,  al  loro  interno,  di
   quelli dei titolari dei centri di spesa centrali e regionali. 
   Il dato di sintesi e' messo in rapporto con gli elementi  presi  a
   base del calcolo, quali il  numero  complessivo  delle  operazioni
   condotte e l'ammontare della spesa sostenuta. 
   In  conclusione,  relativamente  all'esercizio   2017,   si   puo'
   affermare che l'amministrazione non ha  fatto  registrare  ritardi
   nei pagamenti, tutti effettuati nei termini prescritti dalla norma
   o dalle clausole contrattuali, salvo i rari casi per  i  quali  e'
   stato necessario un prolungamento dei tempi al fine  di  acquisire
   ulteriori  elementi  o  documentazione  necessaria  ad   accertare
   l'esigibilita' del credito. 
 
 -------- 
  5 Art. 33 del d.lgs. 14 marzo 2013, n. 33, modificato dall'articolo
 8 del d.l. 24 aprile 2014, n. 66, convertito dalla legge  23  giugno
 2014, n. 89. 
 
 -------- 
  6 D.P.C.M. 22 settembre 2014. 
 
 
   5. Considerazioni finali 
 
   A conclusione di quanto sopra esposto, si analizzano  ora  i  dati
riportati nella Tabella n. 2, nella quale si osserva  che  gli  oneri
inderogabili  si  attestano  al   78,66%   dell'intero   stanziamento
impegnato. Tale tipologia di spesa e' costituita, prevalentemente, da
quella relativa  al  personale  risultando,  come  per  i  precedenti
esercizi finanziari, di gran lunga preponderante rispetto alle  altre
tipologie. 
   Le spese classificate  fra  i  consumi  intermedi  raggiungono  il
15,19% delle somme impegnate nell'anno. 
   Per gli investimenti invece, nel corso del 2017 si  e'  verificata
una lieve riduzione,  rispetto  all'esercizio  precedente,  si  passa
infatti, da un 6,43% del totale impegnato  nel  2016,  al  6,15%  nel
2017. 
   L'allegata Tabella  n.  3  evidenzia,  invece,  l'andamento  della
gestione    finanziaria    dell'ultimo    quinquennio;    da     tale
rappresentazione risulta che l'ammontare delle risorse finanziarie  a
disposizione dell'Istituto subisce un progressivo decremento dal 2013
al 2017 pari al 12%. 
   Siffatto andamento, che con interventi correttivi si e' cercato di
modificare gia' nei precedenti esercizi, non pare assumere,  in  ogni
caso, aspetti patologici in quanto e' in larga parte da ricondurre  a
due diversi profili: l'uno di origine interna connesso  all'autonomia
riconosciuta dall'ordinamento alla Corte, l'altro esterno  riferibile
alle politiche di contenimento della spesa pubblica. Profili  questi,
peraltro, strettamente collegati tra di loro. 
   Quanto al  primo,  la  riconosciuta  autonomia  finanziaria  della
Corte, consente di poter conservare  in  bilancio  le  disponibilita'
derivanti dall'avanzo di amministrazione, distribuite e modulate  nel
proprio documento di  previsione  per  corrispondere  alle  finalita'
istituzionali. 
   Il secondo fattore e', come detto, caratterizzato, negli anni piu'
recenti,  dal  susseguirsi  di  disposizioni   normative   volte   al
contenimento della spesa della P.A. in  molti  settori:  dai  consumi
intermedi, al personale, agli interventi sul patrimonio immobiliare. 
   Per l'esercizio in esame si riscontra un incremento dell'avanzo di
amministrazione che viene quantificato in € 51.179.150,27,  derivante
dall'attenta politica di contenimento della spesa adottata, non  solo
in attuazione della normativa di settore, ma  anche,  e  soprattutto,
per le autonome scelte gestionali  dell'Amministrazione,  che  incide
comunque sull'andamento del risultato finale al quale  si  unisce  la
puntuale riconsiderazione dei residui passivi secondo le disposizioni
dettate dall'articolo 6 del decreto legislativo 12 maggio 2016, n. 93
che, nell'introdurre gli articoli  34-bis  e  34-ter  alla  legge  31
dicembre 2009, n. 196, ha modificato sia i termini  di  conservazione
dei residui che le modalita' di eliminazione degli stessi  dal  conto
del bilancio. 
   Quanto ai saldi esposti nel Quadro Riassuntivo della  Parte  II  -
Spese  -  dello  schema  allegato,  suddivisi   per   classificazione
economica,  i  valori  degli  impegni  relativi  alle  spese  per  il
personale sono ampiamente superiori  agli  altri  dati  (comprendenti
emolumenti fissi ed accessori) attestandosi ad € 214.429.918,00  pari
al 78,81%, mentre quelli di parte corrente per l'acquisizione di beni
e  servizi  (comprendenti  sia  oneri  inderogabili  che  spese   per
adeguamento al fabbisogno) si attestano ad €  39.638.963,90  pari  al
14,57%; quelli in c/capitale di € 16.740.299,36  pari  al  6,15%ed  i
restanti €  1.283.601,95  relativi  ad  interventi  ed  oneri  comuni
rappresentano lo 0,47%. Le economie della gestione  finanziaria  2017
sono quantificate  in  €  33.008.305,76  pari  al  10,82%e  vanno  ad
alimentare l'avanzo di amministrazione. 
   Inoltre, per cio' che riguarda gli importi indicati nella  Tabella
n. 1, relativi alla distribuzione della spesa per funzione-obiettivo,
si evidenzia che la maggior parte delle spese (80,65%) sono assorbite
dalle due funzioni istituzionali della giurisdizione e del controllo.
Quest'ultima, che presenta una percentuale  complessiva  del  41,39%,
mostra una proporzione, a  livello  regionale  (compresa  la  Sezione
regionale Lazio), di  quasi  un  terzo  in  piu'  rispetto  a  quella
centrale. L'andamento  si  presenta  ancor  piu'  accentuato  per  le
attivita' giudicante e requirente che, su una percentuale complessiva
del 40,10%, a livello regionale vede assorbire ben i  quattro  quinti
della spesa, a fronte del  residuo  quinto  erogato  a  favore  della
componente centrale. 
   Si dichiara, infine, che la gestione della spesa si  e'  mantenuta
nei limiti delle disponibilita' finanziarie e che nessuna gestione di
fondi e' avvenuta al di fuori del bilancio. 
 
Il Dirigente generale                        Il Dirigente del 
    Matilde Farina                   Servizio Bilancio e Contabilita' 
                                              Angela Pozzuoli