Allegato 1 DICHIARAZIONE DI NOTEVOLE INTERESSE PUBBLICO DEI TERRENI PRESSO L'ALPE VERCIO E MULATTIERA DI ACCESSO DALLA FRAZIONE BRACCHIO IN COMUNE DI MERGOZZO (VCO) ai sensi dell'art. 136, comma 1, lettere c) e d) del decreto legislativo n. 42/2004. Comune: Mergozzo (VCO). Riconoscimento del valore dell'area. L'area dell'Alpe Vercio ha una straordinaria posizione panoramica che si apre sul lago di Mergozzo e il lago Maggiore, fino al lago d'Orta e di Varese, verso tutta la fascia insubrica del Piemonte; l'Alpe Vercio, localizzata su un costone del Monte Faie', e' raggiungibile dalla frazione di Bracchio attraverso una mulattiera, di particolare interesse costruttivo per il fondo lastricato in pietra, che si inerpica sul versante offrendo scorci panoramici sui laghi e sulle pendici sottostanti. L'Alpe e' caratterizzata da ampie aree prative, dall'Oratorio della Beata Vergine delle Grazie e da una croce in ferro, collocata nel punto maggiormente panoramico, nonche' dalla presenza di diversi edifici rurali, che testimoniano da un lato l'utilizzo storico dell'area come alpeggio - da cui la denominazione di Alpe Vercio -, dall'altro il significato religioso e devozionale attribuito al sito; le aree prative limitrofe all'Oratorio sono connotate da significativi esemplari arborei isolati e da macchie di vegetazione arbustiva di specie acidofile e, nel loro complesso, costituiscono il pregevole contesto nel quale si inseriscono il punto di belvedere della Croce di Vercio e gli affacci panoramici verso le vallate sottostanti. L'insieme del percorso di accesso da Bracchio e le aree dell'Alpe Vercio formano quindi un sistema unitario di forte valenza panoramica, storico-identitaria, paesaggistica e scenico-percettiva: pertanto la dichiarazione riconosce il notevole interesse pubblico dei «terreni presso l'Alpe Vercio e mulattiera di accesso dalla frazione Bracchio» di Mergozzo (VCO), ai sensi delle lettere c) e d) dell'art. 136 del decreto legislativo n. 42/2004, in quanto «complesso di cose immobili che compongono un caratteristico aspetto avente valore estetico e tradizionale, inclusi i centri ed i nuclei storici», all'interno del quale sono inoltre individuate «le bellezze panoramiche e cosi' pure quei punti di vista o di belvedere, accessibili al pubblico, dai quali si goda lo spettacolo di quelle bellezze». Identificazione dei valori. Al fine di preservare integrita' e autenticita' e contribuire alla protezione e gestione dei «terreni presso l'Alpe Vercio e mulattiera di accesso dalla frazione Bracchio», nella determinazione del perimetro della dichiarazione di notevole interesse pubblico si e' scelto di tutelare: le aree prative limitrofe all'Oratorio della Beata Vergine delle Grazie, definendo il perimetro in parte su base catastale, in parte seguendo il tracciato di sentieri esistenti; la mulattiera di accesso dalla frazione Bracchio, definendo il perimetro su base catastale. Si intende ricompresa all'interno della perimetrazione anche la cappella collocata a meta' percorso e individuata in cartografia. Il perimetro ha inizio dal trivio che ospita la Cappella di Re, presso l'incrocio tra via Montebello, via Zanotti e via Rovegro, in corrispondenza del limite settentrionale della particella 133 del foglio 21 del comune di Mergozzo. La delimitazione coincide con il tragitto della mulattiera che conduce all'Alpe Vercio, includendo altresi' la cappella collocata a meta' percorso. In corrispondenza del limite sud-orientale della particella 84 del foglio 16, piega in direzione meridionale, includendo il citato mappale, nonche' i successivi 78, 101, 103, 136 del medesimo foglio. Presso il vertice occidentale di quest'ultimo, il perimetro si congiunge con una linea immaginaria con il sentiero, individuabile su ripresa aerea, che, salendo, segna l'attuale limite della radura rispetto al bosco circostante, fino a incontrare, sempre per mezzo di una linea immaginaria, il vertice nord-occidentale della particella 134 del medesimo foglio 16, comprendendola integralmente, per attestarsi quindi sul limite meridionale della particella 44 (esterna). Scende quindi lungo il sentiero che riconduce alla mulattiera, seguendo il limite meridionale della particella 133 e occidentale delle particelle 65 e 85 (esterne), tutte appartenenti al medesimo foglio 16. L'esatta individuazione cartografica dell'area oggetto della dichiarazione di notevole interesse pubblico e' riportata sulla Base dati territoriale di riferimento degli enti (BDTRE 2018), in scala 1:10.00, con l'ausilio della ripresa aerea ICE 2009-2011 e della base dati catastale SIGMATER 2015. Descrizione generale. L'Alpe Vercio e' situata su un costone del Monte Faie' all'altezza di circa 900 m s.l.m., in comune di Mergozzo (VCO), e si estende su un ampio pianoro che domina il Verbano, il Cusio e la bassa Ossola, tra l'area pedemontana dei laghi e quella alpina costituita da alpeggi, pascoli e boschi di latifoglie. Una significativa porzione dell'alpeggio, in prossimita' dell'Oratorio della Beata Vergine delle Grazie, si distingue dalle aree limitrofe boscate, prevalentemente castagneti, in quanto si presenta prevalentemente come un vasto spazio prativo caratterizzato dalla presenza di esemplari arborei isolati, come faggi e cerri, e da zone arbustive di specie acidofile, che nel periodo di fioritura creano macchie colorate. L'Alpe Vercio e' conosciuta e sfruttata da tempo immemore; fin dal secolo XIV vi si insediarono alcune famiglie provenienti da Bracchio e da Rovegro, le quali costruirono ricoveri per il bestiame e casere per la lavorazione del latte, gia' riportati nel catasto Teresiano del 1722. A partire dal 1728, forse sulle basi di un'antica preesistenza, venne anche edificata una cappella, originariamente dedicata a San Giuseppe, luogo di devozione per i pastori e rifugio per i viandanti. Tra il 1765 e il 1776 la cappella venne, con l'aiuto dei pastori che nell'estate popolavano l'alpeggio, ampliata e convertita a Oratorio, intitolato alla Beata Vergine delle Grazie. A seguito della costruzione dell'Oratorio furono realizzate nuove baite, anche all'esterno dell'antico muro di cinta. L'Oratorio della Beata Vergine delle Grazie venne ampliato nel 1838 con la costruzione di un'ampia sacrestia e dei locali attigui. Con il campanile, eretto nel 1882, l'Oratorio assunse l'attuale configurazione; inoltre, il Catasto Rabbini del 1862 rileva che in quegli anni era stata gia' lastricata una parte del sentiero che dalla frazione di Bracchio conduceva all'alpeggio, facilitando l'accessibilita' all'Alpe. Il percorso della mulattiera ha inizio dalla Cappella Madonna di Re (1778) lungo Via Zanotti; a meta' sentiero si raggiunge un punto di sosta panoramico in cui si trova un'altra piccola cappella votiva, affacciata sulla frazione Bracchio, il comune di Mergozzo, il Lago di Mergozzo e il Lago Maggiore. La mulattiera e' interamente lastricata in pietra e si distingue per una particolare dovizia costruttiva, a testimonianza dell'importanza storica di tale collegamento con l'Alpe Vercio. A seguito della Grande Guerra, presso l'Oratorio fu collocata una lapide in ricordo dei caduti e della devozione popolare alla Madonna di Vercio. Con il termine del conflitto, l'alpeggio divenne luogo di addestramento per i giovani avanguardisti e balilla. Durante la Seconda Guerra Mondiale, alcuni edifici dell'alpeggio, divenuti rifugio per i partigiani, vennero danneggiati dai bombardamenti, mentre l'Oratorio fu risparmiato. Le baite furono successivamente ricostruite nel dopoguerra, ma le attivita' di allevamento e di pascolo furono in buona parte abbandonate; negli anni Cinquanta, a seguito di un lascito, le baite nei pressi dell'Oratorio e i terreni circostanti furono destinati a colonia estiva per i ragazzi, che rimase operativa fino agli anni Settanta. Costanti e attenti interventi di manutenzione sulle aree prative, sulla vegetazione e sui fabbricati, limitrofi all'Oratorio, hanno consentito di mantenere un'elevata qualita' paesaggistica dei luoghi. Buona parte dell'Alpe Vercio ha un'eccezionale valenza panoramica: una croce in ferro, che ha sostituito nel 1901, nel punto piu' meridionale del sito, una in legno gia' esistente nel 1862, e' collocata nel punto dove si apre un esteso panorama sul Verbano, il Cusio, la bassa Ossola, il comune di Mergozzo e la frazione Bracchio, il Lago di Mergozzo, il Lago Maggiore con le Isole Borromee, il Lago d'Orta, il Lago di Varese e il Lago di Monate. Inoltre e' possibile osservare la presenza di molte cime montuose come il Mottarone, il Monte Orfano, il Massone, il Pizzo Proman, i Corni del Nibbio, il Pizzo Faie' e il Monte Rosa. Attraversando le aree prative dell'alpeggio, dai percorsi interni, si aprono altresi' pregevoli scorci sull'Oratorio della Beata Vergine delle Grazie, sui diversi edifici e manufatti rurali presenti e sui significativi gruppi arborei. Oggi l'Alpe Vercio, in parte ancora utilizzata come alpeggio, conserva il legame con la popolazione e il significato storico-devozionale del sito, con l'Oratorio della Beata Vergine delle Grazie e la Croce; inoltre rimane inalterato il valore scenico-percettivo dell'Alpe e della mulattiera che sale da Bracchio e dei punti panoramici, con le ampie visuali che si aprono sul paesaggio sottostante. Altri strumenti di tutela paesaggistica. Decreto legislativo n. 42/2004 - art. 142 «Aree tutelate per legge», comma 1, lettera g). Prescrizioni specifiche. Per l'elevato valore storico, paesaggistico e panoramico devono essere salvaguardati e valorizzati i terreni dell'Alpe Vercio e la mulattiera di accesso che dalla frazione di Bracchio arriva all'Alpe, cosi' come individuati nella perimetrazione allegata alla dichiarazione. A tal fine deve essere esclusa ogni forma di trasformazione che introduca aspetti di alterazione alla percezione consolidata dei luoghi, quali sbancamenti e livellamenti, fatta salva la realizzazione di strutture strettamente necessarie al recupero e alla valorizzazione degli edifici esistenti, all'adeguamento della rete sentieristica, alla regimazione idraulica e alla messa in sicurezza dei versanti. I suddetti interventi devono comunque rispettare il criterio del minimo impatto visivo e del coordinamento con le linee architettoniche dei manufatti esistenti e il contesto paesaggistico. Al fine di tutelare l'integrita' dei versanti montani, gli interventi di riassetto idrogeologico devono essere prioritariamente realizzati con tecniche di ingegneria naturalistica. Deve essere mantenuta l'alternanza tra aree prative e arbustive e la presenza di esemplari arborei anche isolati, di cui occorre conservare il portamento libero e naturale anche in caso di interventi di potatura, a eccezione degli interventi legati a problematiche di stabilita' o fitosanitarie, al fine di mantenere inalterato il valore scenico-percettivo dell'ambito. Gli interventi di recupero e valorizzazione dei fabbricati rurali dell'Alpe Vercio devono essere finalizzati prioritariamente alla conservazione e riqualificazione dei manufatti esistenti, in coerenza con gli schemi insediativi originari e con gli elementi costruttivi caratterizzanti la tradizione locale. Eventuali ampliamenti sono ammessi qualora non compromettano i valori riconosciuti e descritti nella presente dichiarazione (vedi «Identificazione dei valori»), i caratteri di pregio dei fabbricati e la visione storicizzata dei luoghi; gli interventi in ogni caso devono garantire il perseguimento di un elevato livello qualitativo del progetto e dell'integrazione delle strutture nel paesaggio montano. In particolare deve essere tutelata la percepibilita' e riconoscibilita' dell'Oratorio della Beata Vergine delle Grazie rispetto al contesto prativo che lo contorna. Deve essere garantita la piena percezione del paesaggio circostante dalle aree di belvedere, quale la Croce, gli scorci panoramici lungo i percorsi interni all'area e lungo la mulattiera di accesso (con particolare attenzione alla cappella collocata a meta' del percorso), anche mediante il controllo della crescita della vegetazione e ponendo specifica attenzione a non introdurre elementi vegetazionali e manufatti di qualunque natura che possano impedire la fruizione panoramica. Non e' ammessa la realizzazione di recinzioni o altre barriere visive, tali da occludere i varchi visuali verso le viste panoramiche. Le installazioni di cartellonistica pubblica per la fruizione e promozione turistica devono avere caratteristiche uniformi per tipologia e dimensioni, al fine di ottenere il minore impatto visivo. Eventuali opere e arredi relativi ai terreni presso l'Alpe Vercio e alla mulattiera di accesso da Bracchio devono essere progettati e realizzati tenendo conto del contesto di riferimento e privilegiando soluzioni che valorizzino le qualita' paesaggistiche dell'area. L'installazione di impianti per le infrastrutture di rete, la telecomunicazione e la produzione energetica non deve pregiudicare le visuali panoramiche percepibili dai luoghi privilegiati di osservazione del paesaggio e dalle bellezze panoramiche individuate nella presente dichiarazione (vedi «Identificazione dei valori»), prestando attenzione a non compromettere il sedime dei percorsi storici, eventuali manufatti di interesse storico, esemplari arborei di rilevanza paesaggistica. Non e' consentita l'installazione di antenne per gli impianti di telecomunicazione ne' di impianti per l'illuminazione lungo la mulattiera da Bracchio che alterino in maniera significativa la percezione del paesaggio notturno, caratterizzato da basso inquinamento luminoso. E' vietata l'apertura di nuovi tracciati viari all'interno dell'Alpe. Gli eventuali interventi sui tracciati esistenti devono essere realizzati nel rispetto delle visuali panoramiche e degli elementi di valore storico-culturale e paesaggistico individuati (vedi «Identificazione dei valori»), evitando interventi di impermeabilizzazione del fondo. Devono essere mantenuti l'attuale tracciato e le dimensioni della mulattiera di accesso da Bracchio, fatti salvi limitati adeguamenti per esigenze di sicurezza, prestando attenzione a salvaguardare i manufatti presenti e conservandone le parti pavimentate. Parte di provvedimento in formato grafico