(Allegato tecnico)
                          Allegato tecnico 
 
    1. La rappresentazione dei crediti iscritti a  ruolo  secondo  il
concetto dell'accertamento qualificato di cui all'art.  21-bis  della
legge 31  dicembre  2009,  n.  196,  comporta  la  segmentazione  del
portafoglio dei crediti affidato  all'agente  della  riscossione,  al
fine di individuare tipologie  omogenee  degli  stessi,  sia  per  le
caratteristiche soggettive del debitore sia  per  le  caratteristiche
oggettive del credito, quanto a livelli di riscuotibilita'. 
    2. I segmenti individuati per definire le tipologie  omogenee  di
crediti sono: 
      a)  crediti  di  dubbio  esito:  probabilita'  di   riscossione
marginale, valutabile secondo modalita' forfetarie, in considerazione
del profilo soggettivo del debitore, connotato da elementi indicativi
della difficolta' di riscossione; 
      b) crediti verso procedure  concorsuali:  determinazione  della
riscuotibilita' applicando una curva  di  riscossione  specificamente
determinata  rispetto  ai  tempi  medi  di  incasso  nelle  procedure
fallimentari o concorsuali; 
      c)   crediti   suddivisi   in   classi:    valutazione    della
riscuotibilita' degli altri crediti iscritti a  ruolo,  sulla  scorta
delle variabili discriminanti piu' significative emerse  dall'analisi
storica, a cui applicare curve di riscossione attesa  specifiche  per
ogni classe di credito. 
    3. La suddivisione dei crediti in classi,  di  cui  al  punto  2,
lettera c), e' operata tenendo conto delle  seguenti  variabili,  che
l'analisi storica ha evidenziato come discriminanti: 
      a) natura giuridica del credito; 
      b) origine del credito; 
      c) natura giuridica del debitore; 
      d) vetusta' dell'iscrizione a ruolo. 
    4. La valutazione della riscuotibilita' dei  crediti  di  cui  al
punto 2 considera, ove rilevante, l'incidenza di fattori imprevisti o
contingenti, tra  cui,  in  particolare,  l'evoluzione  del  contesto
normativo e lo scenario socio-economico. 
    5. Le operazioni di valutazione dei crediti sono effettuate nelle
seguenti fasi: 
      a) stesura del progetto di bilancio previsionale; 
      b) aggiornamento delle previsioni in corso  di  esercizio,  ivi
incluso l'assestamento; 
      c) redazione del bilancio consuntivo. 
Nota metodologica 
    Ai fini dell'analisi della  riscuotibilita',  come  indicato,  il
bacino dei crediti viene segmentato in tre macro-categorie di cui  si
indicano partitamente elementi di maggior dettaglio tecnico: 
      a) crediti di «dubbio esito»: gli aspetti  rilevanti  attengono
al profilo soggettivo  del  debitore,  cosicche'  rientrano  in  tale
categoria i crediti iscritti verso persone fisiche decedute  e  verso
persone  giuridiche  cancellate  dal  registro  imprese,  nonche'  ai
crediti  di  importo  «eccezionale»,  in  relazione  alle  possidenze
rilevabili  dalle  banche   dati   consultabili   dall'Agente   della
riscossione. Per tali crediti la riscuotibilita' non  e'  determinata
con  una  curva  di  riscossione  attesa,  bensi'  con  un  tasso  di
riscossione  forfettario,  in  quanto  il  dato  empirico   evidenzia
percentuali marginali di riscossione; 
      b) crediti verso procedure concorsuali o fallimentari: trattasi
di  una  categoria  che  puo'  essere  interessata  da  incassi   non
marginali, ma temporalmente protratti, per cui la determinazione  del
recupero durante la procedura concorsuale ovvero  post-fallimento  e'
rilevata sulla base dell'analisi dei flussi  di  riscossione  occorsi
per altri crediti della specie e della relativa dinamica temporale; 
      c) crediti suddivisi in classi: categoria residuale a sua volta
suddivisa in «classi di credito», ottenute dalla  combinazione  delle
variabili che l'analisi storica della riscossione ha evidenziato come
in grado di discriminare meglio e  in  modo  significativo  l'alto  o
basso livello di successo atteso e, quindi, a contrario,  il  rischio
di   mancata   riscossione.   Tali   variabili    descrittive    sono
essenzialmente: 
        1. la natura giuridica del soggetto; 
        2. la natura  e  tipologia  del  credito,  ambiti  nei  quali
assumono  particolare  rilevanza  l'imposta  sul   valore   aggiunto,
l'imposta sul reddito persone fisiche, l'imposta sul reddito  persone
giuridiche; 
        3. l'origine della pretesa tributaria e, segnatamente, se  si
tratti di un accertamento, di  una  liquidazione,  o  di  altro  atto
idoneo; 
        4. vetusta'  dell'imposta  pretesa,  anche  in  relazione  al
momento dell'affidamento del carico e dell'iscrizione a ruolo. 
    In ogni caso, la valutazione tiene in considerazione la  vetusta'
del ruolo affidato in riscossione. 
    Per  la  redazione  del  bilancio  di  previsione,   oltre   alla
valutazione della riscossione prospettica derivante dal carico  ruoli
affidato all'Agente della riscossione, e'  stimato  anche  il  valore
della riscossione attesa  derivante  dai  carichi  ruoli  non  ancora
consegnati dagli Enti impositori all'Agente medesimo. 
    Per i carichi delle Agenzie fiscali, in particolare, la stima  e'
effettuata in contraddittorio con gli Enti impositori, anche al  fine
di tener conto di eventuali elementi di  discontinuita'  rispetto  al
trend storico degli affidamenti preso a riferimento.  Per  i  carichi
delle altre amministrazioni centrali,  la  stima  e'  effettuata  dal
Dipartimento della ragioneria generale dello Stato  con  il  supporto
dell'Agente della riscossione. 
    Sui volumi attesi di affidamento e' applicata una curva media  di
riscossione, definita dall'Agente  della  riscossione  sull'ammontare
complessivo dei carichi gia' ricevuti in un  significativo  orizzonte
temporale di riferimento. 
    Nelle fasi di  assestamento  del  bilancio,  le  previsioni  sono
aggiornate  tenendo  conto  dei  dati  consuntivi  di  affidamento  e
riscossione  piu'  recenti  disponibili,  formulando  previsioni  sui
carichi attesi nei restanti mesi dell'anno oggetto di assestamento  e
sulle correlate riscossioni. 
    Nel  caso  di  eventi  imprevisti  o   contingenti,   quali,   in
particolare,  l'evoluzione  dello  scenario  socio-economico  o   del
contesto  normativo,  i  relativi  effetti   sulla   prospettiva   di
riscossione sono valutati, ove rilevanti, a  valle  dell'applicazione
del modello storico-statistico attraverso  una  rettifica  in  valore
assoluto  del  dato  di  previsione,  tenendo   anche   conto   delle
valutazioni e quantificazioni gia' formulate nelle relazioni tecniche
di eventuali provvedimenti normativi.