(Allegato 1-art. 9)
                               Art. 9. 
 
 
                  Legame con l'ambiente geografico 
 
  a) Specificita' della zona (fattori naturali, storici e umani), 
 
    Fattori naturali 
    L'area di produzione del vino DOCG  «Colli  Asolani  Prosecco»  o
«Asolo Prosecco» si trova nella Regione Veneto a nord di Venezia,  in
Provincia  di  Treviso,  sui  comprensori  collinari  costituiti  dal
Montello e i Colli Asolani posti ai piedi delle Dolomiti, tra Nervesa
della Battaglia ad est, e l'abitato di Fonte ad  ovest.  Sono  questi
due  sistemi  collinari  quasi  a  se   stanti,   caratterizzati   da
un'altitudine che va dai 100 ai 450 metri s.l.m., il  cui  paesaggio,
elemento fortemente distintivo, presenta una forte integrita'  e  una
giacitura con pendenze  e  curve  che  gli  conferiscono  dolcezza  e
armonia. Lo strato pedogenetico  ha  dato  origine,  soprattutto  sul
Montello, a frequenti fenomeni carsici  testimoniati  da  oltre  2000
«doline», con cavita' del suolo di  diversa  dimensione  formanti  un
perfetto sistema drenante sotterraneo. Le colline  sono  composte  da
grosse formazioni di conglomerato tenace formato da  rocce  cementate
tra di loro e ricoperte da suolo marnoso-argilloso o marnoso-sabbioso
facilmente lavorabile e disgregabile dagli agenti atmosferici,  dalla
tipica colorazione rossa che  sta  a  testimoniare  la  loro  origine
antica. I suoli sono decarbonatati e  a  reazione  acida,  mediamente
profondi, con buona capacita' di riserva idrica e una buona dotazione
minerale,   e,   non   avendo   subito   violenti    interventi    di
rimaneggiamento,  presentano   i   loro   caratteri   originali   con
stratigrafie  intatte  e  tessiture  non  sconvolte,   e   un'elevata
attivita' microbiologica sulla sostanza  organica  che  assicura  una
buona disponibilita' di elementi nutritivi. 
    La peculiarita' climatica del territorio consiste nel susseguirsi
di primavere miti, estati non troppo calde e autunni nuovamente  miti
grazie alla favorevole esposizione a sud dei versanti vitati  e  alla
conformazione dei rilievi  che  si  dispongono  ortogonali  ai  venti
freddi che provengono da nord-est; le temperature estive hanno valori
medi di 22.6 °C con  i  valori  massimi  a  luglio;  gli  autunni  si
presentano caldi e secchi grazie alla  presenza  di  brezze  e  forti
escursioni termiche notte-giorno. 
    Le precipitazioni sono di circa 700 mm da aprile a settembre, con
una distribuzione discretamente regolare;  tale  piovosita'  si  deve
sempre correlare alla giacitura  collinare  dei  suoli  e  quindi  al
facile smaltimento dell'acqua in eccesso e alla  natura  sciolta  del
terreno che permette una veloce infiltrazione sottosuperficiale. 
 
    Fattori storici 
    La presenza e lo sviluppo della vite  sui  Colli  Asolani  e  sul
Montello si deve ai monaci benedettini prima e  alla  presenza  della
Repubblica Veneta poi. 
    I monaci benedettini si insediarono  intorno  all'anno  mille  in
particolare nel monastero di S. Bona a  Vidor  e  nella  Certosa  del
Montello a Nervesa; con il loro operato  essi  hanno  influenzato  in
modo  molto  importante  la  storia  agraria   e   vitivinicola   del
territorio, determinando la profonda cultura per la vite  e  il  vino
che persiste tutt'ora, tanto che la specializzazione  degli  impianti
e' piu' volte sottolineata nei testi storici. Nella seconda meta' del
1300, quando quest'area passo' ai veneziani, i  Colli  Asolani  e  il
Montello vennero subito riconosciuti come un'importante area enoica e
i  suoi  vini  venivano  esportati  all'estero  gia'  nel  1400.  Nel
Cinquecento, che vede il trionfo  della  nobilta'  veneziana  con  la
costruzione di  ville,  barchesse  e  case  di  caccia  con  relativi
vigneti, si ha il diffondersi nella zona di un pensiero aristocratico
di ricerca del bello e del buono che si trasmette nel sapere viticolo
ed enologico popolare. I colli sono ammirati dalle  piu'  prestigiose
personalita' e il vino e' un prodotto ricercato che  si  confronta  a
Venezia con i vini portati dalla Grecia e viene tassato un  terzo  in
piu' perche' considerato migliore rispetto a quello di altre zone. 
    Oggi questo vino, che a partire dal  1977  e'  stato  oggetto  di
tutela con il riconoscimento della DOC «Montello e Colli Asolani», ha
trovato un largo consenso in molti  Paesi  europei  ed  extraeuropei,
dove ne  e'  apprezzata  l'elevata  qualita'  e  l'ottimo  equilibrio
qualita'/prezzo, e grazie ai caratteri di tipicita' e di forte legame
con l'area geografica ha ottenuto numerosi riconoscimenti nazionali e
internazionali nonche' la presenza sulle piu'  prestigiose  guide  di
settore. 
    Dal giugno del 2009 il Ministero, riconoscendone  il  valore,  ha
conferito a  tale  vino  la  DOCG  «Colli  Asolani  Prosecco»o  Asolo
Prosecco» 
 
    Fattori umani 
    Il paesaggio, qui espressione  umana  fortemente  distintiva,  si
caratterizza per una forte integrita' che ha permesso  di  conservare
suoli originari e pertanto  molto  favorevoli  alla  coltivazione.  I
caratteri morfologici si sono conservati  e  il  soprassuolo  ricorda
quello descritto dai viaggiatori del passato, dove  la  presenza  non
invadente del vigneto divide tutt'oggi lo spazio con altre colture  a
ricordare l'antica conduzione familiare. 
    Nel  tempo,  dalla  naturale  rifermentazione  a   primavera   in
bottiglia del residuo zuccherino non svolto in  autunno,  sono  state
affinate   le   tecniche   enologiche   fino   ad    arrivare    alla
spumantizzazione in autoclave, secondo il metodo Martinotti,  che  ha
prodotto  un  vino  che   ha   incontrato   i   gusti   del   mercato
internazionale. 
    In  questo  processo,  fondamentale  e'  la  presenza   a   pochi
chilometri della Scuola  enologica  di  Conegliano,  una  delle  piu'
antiche,  che  ha  determinato  il  crescere  e   l'affinarsi   della
conoscenza degli operatori dando loro gli strumenti per sviluppare la
personalita' di vini espressione del proprio territorio. 
 
  b) Specificita' del prodotto 
 
    All'analisi organolettica il vino della  denominazione,  ottenuto
principalmente con la varieta' bianca Glera, si presenta come un vino
secco, con caratteristiche di eleganza,  leggerezza,  snellezza,  che
assieme  al  delicato  profumo,  gli  donano  gradevolezza  e  ottima
bevibilita'. All'olfatto fa percepire un profumo fresco, dove compare
il fruttato, il floreale e a chiudere un leggero vegetale;  al  gusto
e'  morbido,  con  corpo  delicato,  con  acidita'  presente  e   ben
armonizzata, il tutto con un retrogusto asciutto. 
    Le note agrumate (limone, cedro), quelle fini e delicate di miele
e i sentori di mela matura  e  di  fiori  bianchi  sono  presenti  in
relazione ai suoli di origine delle uve. L'acidita'  e  la  sapidita'
sono sempre ben presenti ad  armonizzare  un  quadro  gusto-olfattivo
esaltato da un giusto  equilibrio  tra  gli  zuccheri  e  gli  acidi.
Analisi  organolettiche  ripetute  su  piu'  annate,  confermano  una
costanza aromatica indice di una stretta  relazione  tra  prodotto  e
luogo di origine. 
 
  c) Legame causa effetto 
 
    Le peculiarita' climatiche della zona di  produzione  del  «Colli
Asolani  Prosecco»   o   «Asolo   Prosecco»   determinano   in   modo
significativo le  qualita'  dell'uva  Glera,  varieta'  che  richiede
primavere miti per sostenere un precocissimo  germogliamento,  estati
non troppo calde per evitare  maturazioni  troppo  anticipate  e  per
mantenere elevato il caratteristico rapporto acidi-zuccheri, nonche',
infine,  autunni  nuovamente  miti  per  permetterne   una   completa
maturazione. 
    I valori di scarto termico tra notte  e  giorno  evidenziano  una
stretta  relazione  con  la  sintesi  di  alcuni  composti  aromatici
terpenici,  tipici  della  Glera;  soprattutto  nelle   porzioni   di
media-bassa collina, dove l'inversione termica  e'  piu'  accentuata,
maggiori sono i sentori fruttati (mela,  pera,  pesca,  albicocca)  e
floreali (glicine,  fiori  bianchi),  che  conferiscono  tipicita'  e
«localita'» ai vini che si distinguono anche per la loro freschezza. 
    La piovosita', la giacitura collinare dei suoli  favorevole  allo
smaltimento dell'acqua in eccesso e la natura sciolta del terreno che
permette una veloce infiltrazione  sottosuperficiale,  permettono  al
vitigno una vigoria sempre su livelli  equilibrati  e  contenuti  che
riesce comunque a proteggere i grappoli e a salvaguardare le sostanze
aromatiche. 
    La  granulometria  e  la   conformazione   dei   suoli   permette
all'apparato radicale un rifornimento idrico regolare, indispensabile
per un vitigno dal quale si vuole  ottenere  freschezza,  acidita'  e
intensita' aromatica. 
    La natura acida di tali suoli  porta  la  pianta  a  privilegiare
l'assorbimento di una maggior  quota  di  microelementi  rispetto  ai
suoli  neutri,  permettendo  alla  Glera  di  raggiungere   un   buon
equilibrio tra l'attivita' vegetativa e produttiva. 
    I suoli marnosi meglio supportati da  una  sufficiente  umidita',
permettono di ottenere vini dai netti sentori  agrumati  e  di  miele
sostenuti da una buona acidita'; nei suoli piu' sottili e  caldi  del
conglomerato, i vini si presentano invece  piu'  ricchi  in  note  di
frutta matura (mela, tropicale), nonche' pera, pesca e albicocca, con
una evidente nota floreale e una piacevole sapidita'.