(Allegato)
                                                             Allegato 
 
    Inserimento, in accordo all'art.  12,  comma  5  della  legge  n.
189/2012, in apposita sezione (denominata classe «C  (nn)»)  dedicata
ai farmaci non ancora valutati ai fini  della  rimborsabilita'  nelle
more  della  presentazione  da  parte  dell'azienda  interessata   di
un'eventuale domanda  di  diversa  classificazione.  Le  informazioni
riportate costituiscono un estratto  degli  allegati  alle  decisioni
della Commissione europea relative all'autorizzazione  all'immissione
in commercio dei farmaci. Si rimanda quindi alla  versione  integrale
di tali documenti. 
 
Nuove confezioni. 
    TRISENOX; 
    codice ATC - principio attivo: L01XX27 - desvenlafaxine; 
    titolare: Teva B.V. 
    codice procedura: EMEA/H/C/388/X/68 
    GUUE: 28 giugno 2019. 
Indicazioni terapeutiche. 
    «Trisenox» e' indicato per l'induzione della  remissione  e  come
terapia di consolidamento in pazienti adulti affetti da: 
      leucemia promielocitica acuta (LPA) di nuova diagnosi a rischio
basso/intermedio (conta leucocitaria ≤ 10 x 103 /µL) in  combinazione
con acido all-trans retinoico (ATRA); 
      leucemia promielocitica acuta (LPA) recidivata/refrattaria  (il
trattamento   precedente   deve   aver   incluso   un   retinoide   e
chemioterapia)  caratterizzata  dalla  presenza  della  traslocazione
t(15;17)     e/o     dalla     presenza     del     gene     leucemia
promielocitica/recettore alfa dell'acido retinoico (PML/RAR-alfa). 
    Il tasso di risposta al triossido di arsenico di altri  sottotipi
di leucemia mieloide acuta non e' stato esaminato. 
Modo di somministrazione. 
    «Trisenox» deve essere somministrato sotto  il  controllo  di  un
medico esperto nel trattamento delle leucemie acute e delle  speciali
procedure di monitoraggio descritte nel paragrafo 4.4. 
    «Trisenox» deve essere somministrato per via endovenosa nell'arco
di una-due ore. La durata dell'infusione puo' essere prolungata  fino
ad un massimo di quattro ore se si  osservano  reazioni  vasomotorie.
Non c'e' bisogno di catetere venoso centrale.  A  causa  dei  sintomi
connessi alla patologia, per i pazienti sara' necessario procedere  a
ricovero all'inizio del trattamento onde assicurare  un  monitoraggio
adeguato.   
    Per le istruzioni sulla preparazione del medicinale  prima  della
somministrazione, vedere paragrafo 6.6. 
    Confezioni autorizzate: 
      EU/1/02/204/002 - A.I.C. n. 035712025 /E in base 32: 121V0T - 2
mg/ml - concentrato per soluzione per infusione -  uso  endovenoso  -
flaconcino (vetro) - 6 ml - 10 flaconcini. 
Altre condizioni e requisiti  dell'autorizzazione  all'immissione  in
commercio. 
    Rapporti periodici di aggiornamento  sulla  sicurezza  (PSUR):  i
requisiti per la presentazione degli PSUR per questo medicinale  sono
definiti nell'elenco delle date di riferimento per  l'Unione  europea
(elenco  EURD)  di  cui  all'art.  107-quater,  paragrafo  7,   della
direttiva 2001/83/CE e successive modifiche, pubblicato sul sito  web
dell'Agenzia europea dei medicinali. 
Condizioni o limitazioni per quanto riguarda l'uso sicuro ed efficace
del medicinale. 
    Piano   di   gestione   del   rischio    (RMP):    il    titolare
dell'autorizzazione all'immissione in commercio  deve  effettuare  le
attivita' e le azioni di farmacovigilanza richieste e dettagliate nel
RMP approvato  e  presentato  nel  modulo  1.8.2  dell'autorizzazione
all'immissione  in  commercio  e  in  ogni  successivo  aggiornamento
approvato del RMP. 
    Il RMP aggiornato deve essere presentato: 
      su richiesta dell'Agenzia europea dei medicinali; 
      ogni  volta  che  il  sistema  di  gestione  del   rischio   e'
modificato,  in  particolare  a  seguito  del  ricevimento  di  nuove
informazioni che possono portare a un cambiamento  significativo  del
profilo beneficio/rischio  o  a  seguito  del  raggiungimento  di  un
importante obiettivo (di farmacovigilanza  o  di  minimizzazione  del
rischio). 
    Regime di fornitura: medicinale soggetto  a  prescrizione  medica
limitativa utilizzabile esclusivamente in ambiente ospedaliero  o  in
strutture ad esso assimilabili (OSP).