(Linee guida)
LINEE GUIDA PER LE  RELAZIONI  ANNUALI  DEL  SINDACO  DEI COMUNI  CON
  POPOLAZIONE SUPERIORE AI 15.000 ABITANTI, DEL SINDACO DELLE  CITTA'
  METROPOLITANE E DEL PRESIDENTE DELLE PROVINCE SUL FUNZIONAMENTO DEL
  SISTEMA INTEGRATO DEI CONTROLLI  INTERNI  NELL'ESERCIZIO  2018,  AI
  SENSI DELL'ART. 148 DEL DECRETO LEGISLATIVO 18 AGOSTO 2000, N.  267
  - TUEL. 
 
    1. Il rafforzamento dei controlli interni degli  enti  locali  e'
un'esigenza imprescindibile per  la  salvaguardia  dell'integrita'  e
della trasparenza della gestione delle risorse finanziarie  pubbliche
assegnate alle autonomie territoriali. 
    Il  sistema  dei  controlli  interni  costituisce,  infatti,   il
necessario contrappeso dell'autonomia concessa ai livelli di  Governo
territoriali dalla riforma del titolo V della Costituzione introdotta
con la legge n. 3 del 2001, specie dopo  l'entrata  in  vigore  della
legge costituzionale 20 aprile 2012,  n.  1,  che  ha  introdotto  la
disciplina  del  principio  del  pareggio  di  bilancio  nella  Carta
costituzionale. 
    Il rispetto degli obblighi di finanza pubblica,  posti  a  tutela
dei  principi  di  equita'   intergenerazionale   e   di   stabilita'
finanziaria,  presuppone  che  gli  organi  di  vertice  degli   Enti
dispongano  delle  informazioni  necessarie  per   valutare   appieno
l'andamento della gestione e, nel caso, apportare le opportune misure
correttive in presenza di  criticita'  e  disfunzioni.  Sotto  questo
profilo, i controlli interni rappresentano un  presidio  fondamentale
per la sana gestione, in quanto utili  ad  assicurare  l'efficacia  e
l'efficienza  delle  attivita'  operative  (controllo  di  gestione),
l'attendibilita'     del     reporting     finanziario     (controllo
amministrativo-contabile),  il  consolidamento  dei  risultati  delle
gestioni (controllo sugli organismi partecipati) e la coerenza  degli
stessi sia con i risultati attesi (controllo strategico) sia  con  le
aspettative degli utilizzatori finali dei servizi erogati  (controllo
di qualita'). 
    Il  mancato  esercizio  della  funzione  pubblica  di   controllo
interno, oltre a ridurre il presidio sugli equilibri di bilancio e la
regolarita'  della  gestione,  rischia   di   alterare   i   processi
decisionali  e  programmatici,  nonche'  di  indebolire   le   scelte
gestionali ed  organizzative,  con  conseguente  pericolo  di  frodi,
abusi,  sprechi  o,  semplicemente,  cattiva  amministrazione   delle
risorse e del patrimonio dell'Ente. A livello contabile, poi, aumenta
il rischio  di  manipolazioni  o  errori  nella  registrazione  delle
transazioni  giornaliere,  con  conseguente  impossibilita'  per   il
controllore  esterno  di  fare  assegnamento  sulla  qualita'   della
rendicontazione economica e finanziaria dell'Ente. 
    2. Al fine di promuovere  il  piu'  corretto  esercizio  di  tale
impianto,   le   presenti   linee    guida    e    lo    schema    di
relazione-questionario sul funzionamento del  sistema  dei  controlli
interni  nell'esercizio  2018  -  che  i  Sindaci  dei   comuni   con
popolazione superiore ai 15.000  abitanti,  i  Sindaci  delle  citta'
metropolitane e i Presidenti delle province  devono  trasmettere,  ai
sensi dell'art. 148 del Tuel, alle Sezioni regionali della Corte  dei
conti ed alla Sezione delle  autonomie  -  intendono  costituire  uno
strumento ricognitivo  approfondito,  stabile  e  ricorrente  per  la
raccolta  di  dati  omogenei  e  comparabili  sul  funzionamento  dei
controlli interni, in  quanto  basati  su  criteri  univoci  utili  a
fornire  una  visione  d'insieme  su  cui  fondare   valutazioni   di
adeguatezza,  affidabilita'  ed  efficacia  circa  il   sistema   dei
controlli realizzato nel corso del tempo dai singoli enti. 
    La puntuale compilazione  dello  schema  di  relazione  consente,
inoltre, una conoscenza analitica degli eterogenei modelli  attuativi
espressi  dalle  realta'  territoriali,  non  sempre  funzionali   al
miglioramento del contesto organizzativo  e  gestionale  del  singolo
Ente, ma, quantomeno, caratterizzati dalla presenza diffusa (anche se
non priva di criticita') dei controlli di regolarita', di gestione  e
sugli equilibri finanziari. 
    La circolarita' di queste informazioni, oltre  ad  assicurare  il
raccordo tra controlli interni e controlli esterni  della  Corte  dei
conti, risponde all'esigenza di promuovere negli  enti  il  confronto
con l'esperienza di altre Amministrazioni attraverso il raffronto fra
contesti operativi  omogenei  e  fra  modalita'  organizzative  e  di
funzionamento differenti per  tipologie  di  contabilita',  strumenti
informatici,  natura  degli  indicatori,  allocazione  degli  uffici,
composizione del  personale,  servizi  monitorati,  report  ed  esiti
conseguiti. 
    Il progressivo miglioramento dei processi di analisi  interna  ha
implementato, altresi', una sinergica collaborazione fra  le  diverse
metodologie di controllo che,  in  taluni  contesti,  e'  riuscita  a
tradursi in indicazioni di  sistema,  con  relativo  affinamento  dei
metodi e dei contenuti delle tipologie  di  controllo  coinvolte  nel
processo integrativo. 
    Nell'intento di  promuovere  tale  processo  sinergico,  l'ottica
delle presenti linee guida continua ad insistere su  un'analisi  piu'
integrata, volta  a  mettere  in  relazione  le  funzionalita'  delle
singole tipologie di controllo, cio' anche al  fine  di  incoraggiare
gli enti ad individuare  le  criticita'  e  le  lacune  del  sistema,
valutarne il complessivo rischio di controllo e proporre le soluzioni
correttive piu' adeguate. 
    3. Lo schema di relazione per l'esercizio 2018 conserva,  quindi,
le principali caratteristiche di forma e contenuto delle linee  guida
approvate lo scorso anno,  le  quali,  privilegiando  una  logica  di
sistema, hanno inteso dare al questionario  una  impostazione  nuova,
piu' idonea a cogliere la forte integrazione esistente fra  le  varie
tipologie dei controlli interni ed  a  far  emergere,  attraverso  il
raffronto tra i diversi ambiti operativi del  controllo,  il  profilo
caratteristico  del  sistema  attuato  dal  singolo  Ente,   la   sua
conformita'  al  disposto  normativo  e  la  capacita'  di   incidere
efficacemente sui processi in atto sviluppando nuove sinergie. 
    A   differenza   del   passato,    infatti,    lo    schema    di
relazione-questionario rivolge una maggiore attenzione ai momenti  di
integrazione e raccordo tra le diverse tipologie di controllo,  cosi'
da offrire una prospettiva unitaria degli  adempimenti  di  carattere
organizzativo e funzionale. Al centro di questa  impostazione  vi  e'
soprattutto l'esigenza di adeguare la base informativa  alle  realta'
operative emergenti dal monitoraggio degli schemi di relazione, cosi'
da assicurare la giusta chiave interpretativa dei processi gestionali
in atto e favorire l'acquisizione, l'elaborazione e l'analisi di dati
piu' significativi e coerenti. In questa logica, si e' proceduto alla
rivisitazione dell'intero questionario, con conseguente  introduzione
di  nuovi  quesiti  ed  eliminazione/precisazione  di   quelli   gia'
formulati in precedenza. 
    Il nuovo schema  di  relazione  e',  dunque,  strutturato  in  un
questionario a risposta sintetica organizzato in 8 sezioni,  dedicate
alla raccolta di informazioni uniformi per ciascuno  dei  profili  di
seguito indicati: 
      la prima sezione (Sistema dei controlli interni)  mira  ad  una
ricognizione dei principali adempimenti comuni a tutte  le  tipologie
di controllo; i  quesiti  attengono  alla  verifica  della  piena  ed
effettiva operativita' dei controlli in conformita' alle disposizioni
regolamentari, statutarie o  di  programmazione,  cui  si  aggiungono
particolari  riferimenti  al  numero  dei  report   da   produrre   e
ufficializzare, alle  criticita'  emerse  e  alle  azioni  correttive
avviate; 
      la seconda sezione (Controllo di regolarita'  amministrativa  e
contabile)  e'  volta  ad  intercettare  le  eventuali  problematiche
presenti  nell'esercizio  del  controllo  di  regolarita'  tecnica  e
contabile sugli atti aventi rilevanza finanziaria  e/o  patrimoniale,
nel funzionamento dei processi a monte e a valle dei report  adottati
nell'esercizio e nell'adozione delle  misure  consequenziali  facenti
capo ai responsabili dei  settori  in  cui  l'amministrazione  locale
risulta articolata; 
      la terza  sezione  (Controllo  di  gestione)  contiene  domande
correlate a profili di carattere  eminentemente  organizzativo  e  di
contesto, con approfondimenti  sull'utilizzo  dei  report  periodici,
sulla natura degli indicatori adottati, sul tasso medio di  copertura
dei costi dei servizi a domanda individuale e sul  grado  complessivo
di   raggiungimento    degli    obiettivi    operativi    dell'azione
amministrativa; 
      la quarta sezione (Controllo strategico) e' intesa,  invece,  a
sondare  il  livello  di  attenzione  delle   verifiche   in   ordine
all'attuazione dei programmi e delle tecniche adottate per  orientare
le  decisioni  dei  vertici  politici  nella   individuazione   degli
obiettivi  delle  scelte  strategiche  da  operare   a   livello   di
programmazione; 
      la quinta sezione (Controllo sugli equilibri finanziari) mira a
verificare il rispetto delle prescrizioni normative  e  regolamentari
da parte dei responsabili del servizio finanziario, ai quali  compete
l'adozione delle linee di indirizzo e di coordinamento per l'ordinato
svolgimento dei controlli finanziari e per l'attuazione delle  misure
di salvaguardia degli equilibri di bilancio; 
      la  sesta  sezione  (Controllo  sugli  organismi   partecipati)
contiene domande dirette a verificare il grado di operativita'  della
struttura dedicata al  controllo  sugli  organismi  partecipati,  con
specifici approfondimenti  sugli  indirizzi  adottati,  l'ambito  del
monitoraggio, i profili organizzativi e  finanziari,  la  valutazione
del rischio aziendale e la tipologia degli indicatori applicati; 
      la settima sezione (Controllo sulla qualita'  dei  servizi)  e'
diretta, infine,  ad  evidenziare  se  i  controlli  di  qualita'  si
spingono ad  esaminare  le  dimensioni  effettive  delle  prestazioni
erogate, in termini  di  prontezza,  coerenza  ed  esaustivita',  con
approfondimenti sull'appropriatezza  degli  indicatori  adottati,  il
livello degli standard di qualita' programmati, la misurazione  della
soddisfazione percepita dagli utenti, l'effettuazione di indagini  di
benchmarking ed il coinvolgimento attivo degli stakeholders; 
      l'ottava sezione (Note) chiude il questionario con  uno  spazio
dedicato ai chiarimenti necessari per la miglior  comprensione  delle
informazioni ovvero all'inserimento di  informazioni  integrative  di
carattere generale, commenti o altri dettagli informativi riferiti  a
specifici  quesiti,  ritenuti  utili   a   rappresentare   situazioni
caratteristiche o peculiari. 
    4. Resta ferma la facolta' per le Sezioni regionali di  controllo
di  integrare  le  informazioni  contenute  nel  presente  schema  di
relazione  con  la  richiesta  di  separati  ed  ulteriori   elementi
informativi, a maggiore illustrazione  dei  profili  esaminati.  Tali
integrazioni  istruttorie  non  dovranno,   comunque,   compromettere
l'integrita' del contenuto e  del  formato  originale  del  documento
scaricabile dall'applicativo «Con.Te.»  (Contabilita'  Territoriale),
che garantisce il riversamento delle informazioni  in  uno  specifico
database. 
    Analogamente, presso le  Sezioni  giurisdizionali  regionali,  in
forza del comma 4 dell'art. 148 del Tuel,  potranno  essere  attivati
giudizi per l'irrogazione di sanzioni agli amministratori nel caso le
Sezioni di controllo dovessero rilevare l'assenza  o  l'inadeguatezza
degli strumenti e delle metodologie  di  controllo  interno  adottati
dagli enti. 
    Appare utile chiarire, altresi', che, in  ottemperanza  a  quanto
previsto dal combinato disposto di cui agli articoli 148 e 156  TUEL,
il presente referto sul sistema dei  controlli  interni  relativi  al
2018 si applica a tutti i comuni che alla data del 31  dicembre  2017
hanno registrato, secondo  le  rilevazioni  demografiche  ISTAT,  una
popolazione superiore a 15.000 abitanti. Sono  tenuti  all'invio  del
questionario anche gli  eventuali  comuni  che,  avendo  superato  il
predetto limite di popolazione nel corso del 2017, non fossero tenuti
ad applicare, nel 2018, le disposizioni di  cui  agli  articoli  147,
comma 2, lettera e), 147-ter e 147-quater, commi 1, 2 e 3, del  TUEL,
relativamente al controllo sulla qualita'  dei  servizi  erogati,  al
controllo strategico ed al controllo sulle societa'  partecipate  non
quotate. 
    Ai  sensi  dell'art.  11-bis  del  decreto-legge   n.   174/2012,
convertito, con modificazioni, dalla legge n. 213/2012, l'obbligo  di
invio del questionario alla Corte dei conti deve intendersi riferito,
altresi',  ai  comuni  ed  alle  province  e   citta'   metropolitane
ricomprese nel territorio delle regioni a  statuto  speciale  nonche'
agli Enti locali delle Province autonome di Trento e di Bolzano. 
    Poiche' dagli esiti del monitoraggio condotto dalla Sezione delle
autonomie sulle risposte fornite dagli enti al questionario  allegato
alle linee guida per l'esercizio 2017 e' emersa la  diffusa  esigenza
di chiarimenti  in  ordine  alla  domanda  1.5  della  prima  sezione
(Sistema dei controlli interni), si rappresenta che per  il  corretto
calcolo delle unita' di personale «anno equivalenti» (cd. «Full  Time
Equivalent» Giuridico) occorre ipotizzare che una unita' di personale
a tempo pieno lavori (secondo il numero di ore  settimanali  previste
dal contratto tipico del pubblico impiego) trentasei ore  settimanali
per trecentosessantacinque giorni l'anno (a prescindere dai giorni di
ferie, di festa, di malattia, di permesso etc.). Pertanto, la formula
del FTE giuridico va intesa come il  prodotto  delle  ore  di  lavoro
dedicate alle attivita' di controllo interno in una settimana, per il
numero  di   addetti   appartenenti   ad   una   medesima   tipologia
contrattuale;  tale  prodotto  andra'  successivamente   diviso   per
trentasei e moltiplicato per il numero di giorni di  lavoro  previsti
(da contratto) nell'anno, risultato, questo, che  dovra'  essere  poi
diviso   per    trecentosessantacinque.    Per    piu'    dettagliate
esemplificazioni  in  merito  alle  unita'  FTE,   si   rinvia   alle
indicazioni contenute nel foglio «Istruzioni» posto  in  apertura  al
questionario. 
    Maggiore considerazione merita, inoltre, la risposta  al  quesito
introduttivo (domanda 1.1) della sezione prima (Sistema dei controlli
interni), poiche' numerosi enti hanno  dichiarato  di  esercitare  il
proprio sistema di controlli interni in conformita' a quanto previsto
dai regolamenti dell'Ente con riferimento a  tutte  le  tipologie  di
controllo previste  come  obbligatorie.  Tale  attestazione  iniziale
risulta poi smentita, in svariate ipotesi, da indicazioni  successive
inconciliabili con una  corretta  e  adeguata  tenuta  dei  controlli
interni, con cio' dimostrando l'esistenza di gravi carenze  operative
evidentemente   sottovalutate   dagli   stessi   amministratori.   Si
sottolinea, pertanto,  come  le  Sezioni  regionali  competenti,  non
potendo assegnare alcun grado di affidabilita' al  funzionamento  del
sistema  di  controlli  interni  cosi'  attestato,  impegneranno   le
suddette Amministrazioni in controlli piu' serrati diretti a  ridurre
il rischio di possibili ricadute sugli equilibri di bilancio e  sulla
sana gestione finanziaria dell'Ente. 
    Quanto al controllo di regolarita' amministrativa e contabile, si
rappresenta, infine, l'esigenza  che  l'esame  ex  post  degli  atti,
attuato mediante campionamento, sia esteso a campioni  significativi,
facendo ricorso a tecniche di campionamento assistite da  attendibili
metodologie statistiche.  Al  riguardo,  si  segnala  che  presso  il
Consiglio  nazionale  dei  dottori  commercialisti  e  degli  esperti
contabili opera un gruppo di studio per l'elaborazione di metodologie
di  campionamento  destinato  ai  revisori  contabili,  che  potrebbe
risultare d'interesse anche a questi fini. 
    5. In ordine alle modalita' di  compilazione  e  di  invio  della
relazione-questionario sul funzionamento del  sistema  integrato  dei
controlli interni nell'esercizio 2018, come per l'anno passato, sara'
necessario accedere al sistema  «Con.Te.»,  dal  quale  scaricare  e,
successivamente, trasmettere compilato  il  documento  contenente  lo
schema di relazione sempre mediante l'applicativo «Con.Te.». 
    A tal fine, occorre collegarsi al sito  della  Corte  dei  conti,
area «Servizi», selezionare l'area «Portale dei servizi  online»  per
poi accedere, con le richieste credenziali, al sistema «Con.Te.»,  da
cui   scaricare   l'allegato   questionario   dal   box   «Utilita' -
Schemi/Modelli» presente nella homepage.  Prima  della  compilazione,
occorre  procedere  alla  ridenominazione  del  file,  in  base  alla
tipologia di ente, utilizzando il seguente schema: 
      REGIONE_SIGLA PROVINCIA_ENTE_Controlli_Interni_2018 
     (Es. 1 Comune: EMILIA ROMAGNA_MO_MODENA_Controlli_Interni_2018; 
      Es. 2 Provincia: 
      EMILIA ROMAGNA_MO_A.P. di MODENA_Controlli_Interni_2018; 
      Es. 3 Citta' Metropolitana: 
      LAZIO_RM_C.M. di ROMA_Controlli_Interni_2018). 
    Per  la   restituzione   della   relazione,   occorrera'   invece
selezionare, sempre  attraverso  il  sistema  «Con.Te»,  la  funzione
«Invio da EETT» presente nel menu' «Documenti». 
    Per  gli  utenti  sprovvisti  di  credenziali  di  accesso  sara'
necessario  eseguire  prima  la  registrazione  sul  Portale  «SOLE».
Quindi, dopo avere effettuato la  registrazione  per  il  profilo  di
pertinenza (Responsabile Servizi Finanziari - RSF; Responsabile invio
dati - RIDC) e  ottenute,  via  e-mail,  user-id  e  password,  sara'
possibile collegarsi a «Con.Te.» 
    In proposito, si richiama l'attenzione sulla  necessita'  che  la
presente  relazione-questionario  riguardante  i   controlli   svolti
nell'anno 2018 sia trasmessa alla Corte dei conti, con le  suindicate
modalita', entro  il  30  ottobre  2019,  salvo  termine  piu'  breve
eventualmente  stabilito  dalle  Sezioni  regionali  per   gli   enti
territoriali di rispettiva competenza. 
 
              Parte di provvedimento in formato grafico