(Allegato 1)
                                                           Allegato 1 
 
                        (Articolo 3, comma 1) 
 
Criteri generali ai fini della cessazione della qualifica di rifiuto. 
 
    1 - Verifiche sui rifiuti in ingresso. 
    Per la produzione di plastiche eterogenee a base di  poliolefine,
di SAP o di cellulosa ad alto  o  a  basso  contenuto  di  SAP,  sono
ammessi esclusivamente i seguenti rifiuti: 
      a. codice EER 180104 limitatamente  ai  PAP,  qualificati  come
rifiuti,  provenienti  da  apposite  raccolte  urbane   differenziate
dedicate, che  non  devono  essere  raccolti  e  smaltiti  applicando
precauzioni particolari per evitare infezioni, esclusi in  ogni  caso
quelli provenienti da reparti infettivi  e  con  esclusione  dei  PAP
realizzati con materiali biodegradabili; 
      b. codice EER 150203 limitatamente  ai  PAP,  qualificati  come
rifiuti, diversi da quelli di cui alla voce 150202*,  provenienti  da
raccolte urbane differenziate dedicate e scarti  delle  attivita'  di
produzione di PAP con esclusione dei  PAP  realizzati  con  materiali
biodegradabili; 
      c. Per un periodo transitorio della durata di 6 mesi a  partire
dalla entrata in vigore del presente  decreto  sono  ammessi  rifiuti
aventi codice EER  200111  con  annotazione  «rifiuti  costituiti  da
pannolini, pannoloni e assorbenti igienici». 
    Il sistema di controllo  dei  rifiuti  in  ingresso  deve  almeno
assicurare: 
      controlli analitici mediante analisi  merceologiche  e  analisi
chimiche sul rifiuto in ingresso. Tali controlli dovranno  verificare
che la presenza di materiale estraneo, inteso come materiale  diverso
da PAP, non assorbente o non plastico, sia inferiore o uguale  al  5%
nonche' l'assenza di  pericolosita'  del  rifiuto  nel  rispetto  dei
criteri stabiliti dalla normativa sulla classificazione  dei  rifiuti
Il campionamento e' da eseguirsi in conformita' alla norma UNI  10802
e  al  piano  di  campionamento  redatto  secondo  la  norma  UNI  EN
14899:2006.  Le   analisi   chimico-fisiche   vanno   eseguite   dopo
omogeneizzazione e quartatura del materiale campionato; 
      accettazione dei rifiuti da parte di personale con  appropriato
livello di formazione e addestramento; 
      esame della documentazione a corredo del carico dei rifiuti  in
ingresso; 
      controllo visivo del carico di rifiuti in ingresso, incluse  le
informazioni sulla provenienza; 
      stoccaggio dei rifiuti in idonei dispositivi  atti  a  impedire
contatti accidentali con il personale  dell'impianto  e  a  prevenire
qualunque forma di dispersione ambientale; 
      assenza di manipolazione da parte degli  operatori  dei  sacchi
contenenti rifiuti e/o di triturazione dei rifiuti in ingresso; 
      procedura scritta per  la  gestione  e  la  tracciabilita'  dei
singoli flussi di rifiuti nonche' del processo operativo, dalla  fase
di raccolta del rifiuto sino alla produzione  dei  materiali  end  of
waste, e rendicontazione delle non conformita'. 
    2 - Prescrizioni relative al processo di recupero. 
    Il processo di recupero deve prevedere almeno le seguenti fasi: 
      a. stoccaggio dei rifiuti in idonei contenitori atti a impedire
contatti accidentali con il personale  dell'impianto  e  a  prevenire
qualunque forma di dispersione ambientale; 
      b. raccolta di eventuale percolato o di effluenti  liquidi,  da
sottoporre ad idoneo trattamento; 
      c. idoneo trattamento dell'aria esausta di lavorazione; 
      d. ciclo di sterilizzazione dei rifiuti da eseguirsi secondo la
norma UNI EN 285 e UNI EN 17665 (UNI EN 17665-1 e  UNI  EN  17665-2),
che garantisca il rispetto dei criteri microbiologici di cui al punto
3.a del presente allegato; 
      e. recupero e trattamento del vapore di contatto; 
      f.   triturazione   dei   prodotti   uscenti   dal   ciclo   di
sterilizzazione di cui al punto precedente; 
      g. asciugatura fino al raggiungimento di una umidita' inferiore
o uguale al 20%; 
      h. separazione meccanica per l'ottenimento di materiali la  cui
composizione deve soddisfare i criteri di cui ai punti 3.b, 3.c e 3.d
del presente allegato nonche', a seconda della tipologia di materiale
che si intende produrre, quelli di cui agli allegati 2, 3 e 4. 
    3 - Criteri sanitari. 
    Le tre tipologie di materiali: plastiche  eterogenee  a  base  di
poliolefine, SAP e cellulosa ad alto o  a  basso  contenuto  di  SAP,
ottenute solo da  PAP  qualificati  come  rifiuti,  relativamente  ai
parametri igienico-sanitari devono soddisfare tutti i criteri di  cui
ai seguenti punti 3 a), 3 b), 3 c) e 3 d). 
    3.a) Criteri microbiologici. 
    I criteri microbiologici  sono  soddisfatti  se  i  rifiuti  sono
sottoposti ad un ciclo di sterilizzazione  eseguito  in  ottemperanza
alle norme UNI EN ISO 17665-1, UNI CEN ISO/TS 17665-2,  UNI  EN  285,
UNI EN ISO 11138-1 e UNI EN ISO 11138-3, fermo restando la necessita'
di adottare procedure che garantiscano, all'interno della  camera  di
sterilizzazione,   l'apertura   dei    contenitori    dei    PAP    e
l'omogeneizzazione dei materiali trattati, in modo da  consentire  la
perfetta penetrazione del vettore sterilizzante in ciascun  punto  di
materiale durante la fase di sterilizzazione. 
    Per ogni lotto di materiale  sottoposto  a  sterilizzazione  sono
effettuati almeno i controlli riportati in tabella 3 a. 
 
               Tabella 3 a - Controlli microbiologici 
 
 
    


+-----------------------+-------------------------+-----------------+
|      Parametro        |       Requisito         |  Riferimento    |
+-----------------------+-------------------------+-----------------+
|                       |                         |UNI EN ISO       |
|                       |Inattivazione della      |11138-3 UNI EN   |
|                       |crescita delle spore di  |ISO 17665-1 UNI  |
|                       |Geobacillus              |CEN ISO/TS       |
|Indicatore biologico   |Stearothermofilus        |17665-2          |
+-----------------------+-------------------------+-----------------+
|                       |                         |UNI EN ISO       |
|                       |                         |11138-3 UNI EN   |
|Popolazione minima     |                         |ISO 17665-1 UNI  |
|dell'indicatore        |                         |CEN ISO/TS       |
|biologico              |≥106 CFU                 |17665-2          |
+-----------------------+-------------------------+-----------------+
|                       |Nelle condizioni piu'    |                 |
|                       |difficili per la         |                 |
|                       |penetrazione del vettore |                 |
|                       |sterilizzante (ad esempio|                 |
|                       |all'interno dei PAP      |                 |
|                       |chiusi). Una parte dei   |                 |
|                       |campioni dovra' essere   |                 |
|                       |avvolta con almeno 3 PAP.|                 |
|                       |Un terzo dei PAP         |                 |
|Posizionamento dei     |contenenti i campioni    |                 |
|campioni               |dovra' essere            |                 |
|dell'indicatore        |preventivamente bagnato  |UNI EN ISO       |
|biologico              |con acqua.               |17665-1          |
+-----------------------+-------------------------+-----------------+

    
 
    3.b) Criteri chimici. 
    Per ogni lotto di  ciascun  materiale  devono  essere  effettuati
almeno i controlli analitici sui parametri  chimici  riportati  nella
tabella 3 b. 
 
Tabella  3  b-  Limiti  concentrazione  parametri  chimici  (test  di
               cessione in ambiente alcalino-acquoso) 
 
    

+--------------------+-----------------------------+--------+-------+
|                    |                             |        |Unita' |
|                    |                             |        |  di   |
|      Analita       |       Impiego clinico       | Limite |misura |
+--------------------+-----------------------------+--------+-------+
|                    |                             |        |µg/kg  |
|Acido clavulanico   | Coadiuvante per antibiotici |  <10   |ss     |
+--------------------+-----------------------------+--------+-------+
|                    |                             |        |µg/kg  |
|Amoxicillina        | Antibiotici                 |  <10   |ss     |
+--------------------+-----------------------------+--------+-------+
|                    |                             |        |µg/kg  |
|Ampicillina         |                             |  <10   |ss     |
+--------------------+-----------------------------+--------+-------+
|                    |                             |        |µg/kg  |
|Cefalosporine       |                             |  <10   |ss     |
+--------------------+-----------------------------+--------+-------+
|                    |                             |        |µg/kg  |
|Claritromicina      |                             |  <10   |ss     |
+--------------------+-----------------------------+--------+-------+
|                    |                             |        |µg/kg  |
|Ciprofloxacina      |                             |  <10   |ss     |
+--------------------+-----------------------------+--------+-------+
|                    |                             |        |µg/kg  |
|Levofloxacina       |                             |  <10   |ss     |
+--------------------+-----------------------------+--------+-------+
|                    |                             |        |µg/kg  |
|Azitromicina        |                             |  <10   |ss     |
+--------------------+-----------------------------+--------+-------+
|Idrocortisone       |                             |        |µg/kg  |
|acetato             |Cortisonici                  |   <7   |ss     |
+--------------------+-----------------------------+--------+-------+
|                    |                             |        |µg/kg  |
|Benzodiatiazine     |Diuretici-antipertensivo     |  <25   |ss     |
+--------------------+-----------------------------+--------+-------+
|                    |                             |        |µg/kg  |
|Diazepam            |Psicofarmaco                 |  <30   |ss     |
+--------------------+-----------------------------+--------+-------+
|                    |                             |        |µg/kg  |
|Ibuprofene          |FANS                         |  <45   |ss     |
+--------------------+-----------------------------+--------+-------+
|                    |                             |        |µg/kg  |
|Diclofenac          |                             |  <45   |ss     |
+--------------------+-----------------------------+--------+-------+
|Acido               |                             |        |µg/kg  |
|acetilsalicilico    |                             |   <5   |ss     |
+--------------------+-----------------------------+--------+-------+
|                    |                             |        |µg/kg  |
|Bicalutamide        |Antiandrogenico              |  <50   |ss     |
+--------------------+-----------------------------+--------+-------+
|                    |                             |        |µg/kg  |
|Metformina          |Antidiabetico                |  <50   |ss     |
+--------------------+-----------------------------+--------+-------+
|                    |                             |        |µg/kg  |
|Pioglitazone        |                             |  <50   |ss     |
+--------------------+-----------------------------+--------+-------+
|                    |                             |        |µg/kg  |
|Clopidogrel         |Antiaggregante piastrinico   |  <100  |ss     |
+--------------------+-----------------------------+--------+-------+
|                    |                             |        |µg/kg  |
|Lansoprazolo        |Inibitore pompa protonica    |   <3   |ss     |
+--------------------+-----------------------------+--------+-------+
|                    |                             |        |µg/kg  |
|Telmisartan         |Antipertensivo               |  <15   |ss     |
+--------------------+-----------------------------+--------+-------+
|                    |                             |        |µg/kg  |
|Torasemid           |                             |  <15   |ss     |
+--------------------+-----------------------------+--------+-------+
|                    |                             |        |µg/kg  |
|Lovastatina         |Ipercolesterolemia           |  <35   |ss     |
+--------------------+-----------------------------+--------+-------+
|                    |                             |        |µg/kg  |
|Atorvastatina       |                             |  <15   |ss     |
+--------------------+-----------------------------+--------+-------+
|                    |                             |        |µg/kg  |
|Acido clodronico    |Osteoporosi                  |   <1   |ss     |
+--------------------+-----------------------------+--------+-------+


    
 
    3.b.1 I risultati riportati come «minore di» sono  da  intendersi
come valori  inferiori  al  limite  di  rilevabilita'  della  tecnica
utilizzata e determinato a valle di 10 repliche eseguite su soluzioni
di controllo ottenute da paralleli test  di  cessione  effettuati  su
matrice  appositamente  contaminata  da  farmaci.  Le  analisi   sono
condotte  secondo  le  indicazioni  delle  linee  guida  EPA   SW-846
Compendium: Environmental Protection Agency  200,  Test  Methods  for
Evaluating Solid Waste: Physical and Chemical Methods  e  in  accordo
con i metodi EPA 3000C, EPA 3500C e EPA 8000D. 
    3.b.2  Sono  effettuati  test  di  screening  analitici  (1)  sui
materiali per valutare l'eventuale presenza di ulteriori sostanze  (o
gruppi di sostanze) (2) , organiche e inorganiche, pertinenti in base
all'origine dei materiali. A tal fine e' utilizzato il miglior metodo
disponibile, che deve essere, in ogni caso, rispondente ai criteri di
qualita' previsti dalla norma ISO/IEC 17025. La procedura include  la
predisposizione e  conservazione  del  razionale  utilizzato  per  la
scelta degli analiti e le modalita' operative dei test devono  essere
tali da  consentire  di  rivelare  eventuali  quantita'  di  sostanze
residue post trattamento che non comportino, nelle  reali  condizioni
di uso del materiale, un'esposizione per  il  consumatore  a  livelli
superiori al Threshold of Toxicology Concern (TTC) (3) . Nel caso  di
superamento di tali valori il materiale non e'  conforme  ai  criteri
del presente decreto ai fini  della  cessazione  della  qualifica  di
rifiuto.  Tutta  la  documentazione  relativa  alle  analisi  e  alle
valutazioni effettuate e' conservata ed esibita  su  richiesta  delle
Autorita' competenti. 
    3.c) Altri criteri sanitari. 
    Per ogni lotto di  ciascun  materiale  si  procede  a  verificare
l'assenza  di  citotossicita'  (serie  norme  EN  ISO  10993)  e   di
irritazione e sensibilizzazione cutanea (Linee Guida OCSE,  Test  No.
439: In Vitro Skin Irritation:  Reconstructed  Human  Epidermis  Test
Method; Test No. 442C, 442D e 442E, combinate secondo quanto indicato
nel Guidance Document OECD n° 256 per la sensibilizzazione  cutanea).
Le metodologie proposte si avvalgono di test alternativi,  nel  pieno
rispetto  del  benessere  animale.  Solo  per  applicazioni  di   cui
all'Allegato 5 che prevedono il contatto  diretto  con  la  cute,  e'
verificata  l'assenza  di  potenziale  di  sensibilizzazione  cutanea
attraverso patch test ad insulto ripetuto HRIPT (Human Repeat  Insult
Patch  Test)  sull'eluato  del  materiale  ottenuto  secondo   quanto
indicato dalla norma EN ISO 10993. 
    3.d) Test di cessione. 
    Per ogni lotto di ciascun materiale devono  essere  rispettati  i
limiti relativi ai seguenti analiti secondo la metodica del  test  di
cessione condotto in ambiente acido-acquoso ed organico di  cui  alla
tabella 4. Le analisi sono  condotte  secondo  le  indicazioni  delle
linee guida EPA SW-846 Compendium:  Environmental  Protection  Agency
200, Test Methods for Evaluating Solid Waste: Physical  and  Chemical
Methods e in accordo con i metodi EPA 3000C, EPA 3500C e EPA 8000D. 
 
         Tabella 4- Limiti negli eluati da test di cessione 
 
 
    

+----------------------+------------------+-----------+-------------+
|                      |                  | Unita' di |             |
|      Parametri       | Metodo analitico |  misura   |Valori limite|
+----------------------+------------------+-----------+-------------+
|Alluminio             |   APAT 29/2003   |   mg/l    |    ≤ 1      |
+----------------------+------------------+-----------+-------------+
|Bario                 |     APAT 29/2003 |   mg/l    |      ≤ 20   |
+----------------------+------------------+-----------+-------------+
|Cadmio                |     APAT 29/2003 |   mg/l    |   ≤ 0,02    |
+----------------------+------------------+-----------+-------------+
|Cromo totale          |     APAT 29/2003 |   mg/l    |     ≤ 2     |
+----------------------+------------------+-----------+-------------+
|Nichel                |     APAT 29/2003 |   mg/l    |     ≤ 2     |
+----------------------+------------------+-----------+-------------+
|Piombo                |     APAT 29/2003 |   mg/l    |    ≤ 0.2    |
+----------------------+------------------+-----------+-------------+
|Rame                  |     APAT 29/2003 |   mg/l    |    ≤ 0.1    |
+----------------------+------------------+-----------+-------------+
|Zinco                 |     APAT 29/2003 |   mg/l    |    ≤ 0,5    |
+----------------------+------------------+-----------+-------------+
|Cloruri               |     APAT 29/2003 |   mg/l    |   ≤ 1200    |
+----------------------+------------------+-----------+-------------+
|Solfuri               |   APAT 29/2003   |   mg/l    |     ≤ 1     |
+----------------------+------------------+-----------+-------------+
|Solfiti               |   APAT 29/2003   |   mg/l    |       ≤ 1   |
+----------------------+------------------+-----------+-------------+
|Solfati               |   APAT 29/2003   |   mg/l    |   ≤ 1000    |
+----------------------+------------------+-----------+-------------+
|Floruri               |   APAT 29/2003   |   mg/l    |     ≤ 6     |
+----------------------+------------------+-----------+-------------+
|Azoto ammoniacale     |   APAT 29/2003   |   mg/l    |    ≤ 15     |
+----------------------+------------------+-----------+-------------+
|Fenoli                |   APAT 29/2003   |   mg/l    |    ≤ 0,5    |
+----------------------+------------------+-----------+-------------+
|PH                    |   APAT 29/2003   |           |   5,5-9,5   |
+----------------------+------------------+-----------+-------------+
|COD                   |   APAT 29/2003   |   mg/l    |     160     |
+----------------------+------------------+-----------+-------------+

    
 
 
    4 - Piano dei controlli del processo di trattamento. 
    Ai fini del controllo del processo di trattamento  i  rifiuti  in
ingresso e i materiali prodotti devono essere sottoposti ai  seguenti
controlli: 
    Rifiuti  in  ingresso:  controlli  analitici   mediante   analisi
merceologiche  e  analisi  chimiche.  Tali  controlli  devono  essere
effettuati, nel primo anno  di  operativita',  con  la  frequenza  di
almeno una volta ogni sei mesi  e,  successivamente,  di  almeno  una
volta all'anno e devono verificare  che  il  contenuto  di  materiale
estraneo, inteso come materiale diverso da PAP, non assorbente o  non
plastico sia inferiore o uguale al  5%  e  che  il  rifiuto  non  sia
pericoloso  secondo  i  criteri  stabiliti  dalla   normativa   sulla
classificazione dei rifiuti. 
    Materiali recuperati attraverso il processo di riciclo dei PAP da
rifiuti post-consumo: 
      almeno per ogni lotto di ciascun  materiale  recuperato  devono
essere verificati i criteri microbiologici di cui al punto  3.a)  del
presente allegato; 
      almeno per ogni lotto di ciascun  materiale  recuperato  devono
essere verificati i criteri chimici di cui al punto 3.b) del presente
allegato; 
      almeno per ogni lotto di ciascun  materiale  recuperato  devono
essere verificati i  criteri  sanitari  di  cui  al  punto  3.c)  del
presente allegato; 
      almeno per ogni lotto di ciascun materiale  recuperato,  devono
essere verificati i criteri relativi alle  analisi  degli  eluati  da
test di cessione di cui al punto 3.d) del presente allegato. 
    Frazione plastica ottenuta da rifiuti  da  PAP  e  da  scarti  di
lavorazione industriale dei PAP: per ogni  lotto  di  produzione,  la
frazione composta dalle plastiche eterogenee a  base  di  poliolefine
ottenuta  da  rifiuti  post-consumo  e  da  scarti  della  produzione
industriale di PAP cessa  di  essere  classificata  come  rifiuto  se
rispetta i limiti di cui alla Tabella 2 - Allegato 2. 
    Frazione composta da SAP ottenuta da rifiuti da PAP e  da  scarti
di lavorazione industriale dei PAP: per ogni lotto di produzione,  il
SAP ottenuto da rifiuti post-consumo e  da  scarti  della  produzione
industriale di PAP cessa  di  essere  classificato  come  rifiuto  se
rispetta i limiti di cui alla Tabella 3 - Allegato 3. 
    Frazione cellulosica a basso contenuto di SAP ottenuta da rifiuti
da PAP e da scarti di lavorazione industriale dei PAP: per ogni lotto
di produzione, la cellulosa a basso  contenuto  di  SAP  ottenuta  da
rifiuti post-consumo e da scarti della produzione industriale di  PAP
cessa di essere classificata come rifiuto se rispetta i limiti di cui
alla tabella Tabella 4a - Allegato 4. 
    Frazione cellulosica ad alto contenuto di SAP ottenuta da rifiuti
da PAP e da scarti di lavorazione industriale dei PAP: per ogni lotto
di produzione, la cellulosa ottenuta da  rifiuti  post-consumo  e  da
scarti  della  produzione  industriale  di  PAP   cessa   di   essere
classificata come rifiuto se rispetta i limiti di  cui  alla  tabella
Tabella 4 b - Allegato 4. 
 
(1) Per test di screening analitico si intende  un  metodo  analitico
    sistematico in grado di rivelare,  identificare  e  se  del  caso
    quantificare, quali sostanze siano presenti in  un  campione.  Si
    utilizzeranno  tecniche  diverse   per   sostanze   organiche   o
    inorganiche e le condizioni analitiche dovranno essere adeguate a
    seconda della matrice, e delle  caratteristiche  chimico  fisiche
    degli   analiti   per   i    quali    si    voglia    determinare
    quali/quantitativamente la presenza o l'assenza. 
 
 
(2) Per poter effettuare un corretto 'raggruppamento' ci si riferisca
ai documenti OECD Guidance on  Grouping  of  Chemicals,  2nd  Edition
Series    on    Testing    &amp;    Assessment     No.     194     2014),
http://www.oecd.org/officialdocuments/publicdisplaydocumentpdf/?c
ote=env/jm/mono(2014)4&amp;doclanguage=en             ed             ECHA
http://echa.europa.eu/support/grouping-of-substances-and-read-acr oss 
 
(3) Come definito  in  "Review  of  the  Threshold  of  Toxicological
    Concern (TTC) approach and development of new TTC  decision  tree
    European Food Safety Authority  and  World  Health  Organization-
    EFSA   supporting   publications   2016:EN1006,    March    2016:
    https://www.efsa.europa.eu/it/supporting/pub/1006e