Allegato Inserimento, in accordo all'art. 12, comma 5, della legge n. 189/2012, in apposita sezione - denominata classe C (nn) - dedicata ai farmaci non ancora valutati ai fini della rimborsabilita' nelle more della presentazione da parte dell'azienda interessata di un'eventuale domanda di diversa classificazione. Le informazioni riportate costituiscono un estratto degli allegati alle decisioni della Commissione europea relative all'autorizzazione all'immissione in commercio dei farmaci. Si rimanda quindi alla versione integrale di tali documenti. Farmaco generico di nuova autorizzazione TRIOSSIDO DI ARSENICO ACCORD Codice ATC - principio attivo: L01XX27 - triossido di arsenico Titolare: Accord Healthcare, S.L.U. Cod. procedura: EMEA/H/C/005175 GUUE 27 dicembre 2019 - Indicazioni terapeutiche Il «Triossido di arsenico» e' indicato per l'induzione della remissione e come terapia di consolidamento in pazienti adulti affetti da: leucemia promielocitica acuta (LPA) di nuova diagnosi a rischio basso/intermedio (conta leucocitaria ≤10×10³/µL) in combinazione con acido all-trans retinoico (ATRA); leucemia promielocitica acuta (LPA) recidivata/refrattaria (il trattamento precedente deve aver incluso un retinoide e chemioterapia), caratterizzata dalla presenza della traslocazione t(15;17) e/o dalla presenza del gene leucemia promielocitica/recettore alfa dell'acido retinoico (PML/RAR-alfa). Il tasso di risposta al «Triossido di arsenico» di altri sottotipi di leucemia mieloide acuta non e' stato esaminato. Modo di somministrazione Il «Triossido di arsenico» deve essere somministrato sotto il controllo di un medico esperto nel trattamento delle leucemie acute e delle speciali procedure di monitoraggio descritte nel paragrafo 4.4. Il «Triossido di arsenico» deve essere somministrato per via endovenosa nell'arco di 1-2 ore. La durata dell'infusione puo' essere prolungata fino ad un massimo di 4 ore se si osservano reazioni vasomotorie. Non c'e' bisogno di catetere venoso centrale. A causa dei sintomi connessi alla patologia, i pazienti dovranno essere ricoverati all'inizio del trattamento onde assicurare un monitoraggio adeguato. Per le istruzioni sulla preparazione del medicinale prima della somministrazione, vedere paragrafo 6.6. Confezioni autorizzate: EU/1/19/1398/001 A.I.C. n.: 048338014/E in base 32: 1G352Y - 1 mg/ml - concentrato per soluzione per infusione - uso endovenoso - fiala (vetro) - 10 ml - 1 fiala; EU/1/19/1398/002 A.I.C. n.: 048338026/E in base 32: 1G353B - 1 mg/ml - concentrato per soluzione per infusione - uso endovenoso - fiala (vetro) - 10 ml - 5 fiale; EU/1/19/1398/003 A.I.C. n.: 048338038/E in base 32: 1G353Q - 1 mg/ml - concentrato per soluzione per infusione - uso endovenoso - fiala (vetro) - 10 ml - 10 fiale. Altre condizioni e requisiti dell'autorizzazione all'immissione in commercio Rapporti periodici di aggiornamento sulla sicurezza (PSUR) I requisiti per la presentazione degli PSUR per questo medicinale sono definiti nell'elenco delle date di riferimento per l'Unione europea (elenco EURD) di cui all'art. 107-quater, paragrafo 7, della direttiva n. 2001/83/CE e successive modifiche, pubblicato sul sito web dell'Agenzia europea dei medicinali. Condizioni o limitazioni per quanto riguarda l'uso sicuro ed efficace del medicinale Piano di gestione del rischio (RMP) Il titolare dell'autorizzazione all'immissione in commercio deve effettuare le attivita' e le azioni di farmacovigilanza richieste e dettagliate nel RMP approvato e presentato nel modulo 1.8.2 dell'autorizzazione all'immissione in commercio e in ogni successivo aggiornamento approvato del RMP. Il RMP aggiornato deve essere presentato: su richiesta dell'Agenzia europea dei medicinali; ogni volta che il sistema di gestione del rischio e' modificato, in particolare a seguito del ricevimento di nuove informazioni che possono portare a un cambiamento significativo del profilo beneficio/rischio o a seguito del raggiungimento di un importante obiettivo (di farmacovigilanza o di minimizzazione del rischio). Regime di fornitura: medicinale soggetto a prescrizione medica limitativa, utilizzabile esclusivamente in ambiente ospedaliero o in struttura ad esso assimilabile (OSP).