Art. 5. Metodo di ottenimento La tecnica di coltivazione dei meleti idonei a produrre le mele denominate I.G.P. Mele del Trentino sono riconducibili a quelle tradizionalmente seguite nell'ambiente di coltivazione descritto all'art. 3, miranti all'obiettivo di mantenere il giusto equilibro vegeto-produttivo e di conseguenza assicurare l'ottenimento di produzioni di elevata qualita', come storicamente riconosciute dal consumatore. 5.1 Impianto. L'impianto dei frutteti deve essere adeguato alla giacitura dei terreni, spesso declivi, al fine di consentire la preservazione delle geometrie territoriali, il consolidamento dei versanti, la sicurezza del lavoro, l'ottenimento di frutti di qualita'. E' quindi consentita la realizzazione di aiuole, di sistemazioni strada-frutteto, in aggiunta alle file tradizionali. Per la costituzione del frutteto si potranno mettere a dimora piante monoasse o ad impalcatura multipla. 5.2 Gestione del terreno. Le tecniche di produzione tradizionale adottate nella zona prevedono obbligatoriamente l'inerbimento tra le file per tutta la vita dell'impianto. Questa pratica riveste particolare importanza sia per la dotazione nutrizionale del terreno, attraverso una continua restituzione naturale di elementi, sia per la sua struttura fisica e biologica, salvaguardate dal mantenimento ed arricchimento della dotazione di sostanza organica. L'inerbimento del terreno rappresenta inoltre una valida tecnica di difesa del territorio montano dal rischio di erosioni superficiali. E' consentito l'apporto di elementi nutritivi sotto forma minerale e/o organica. 5.3 Controllo della produzione. La corretta gestione del carico produttivo prevede una serie di operazioni colturali quali principalmente la potatura ed il diradamento. La potatura mira a garantire il mantenimento della forma di allevamento ed il giusto equilibrio vegeto-produttivo della pianta e deve essere svolta ogni anno, anche con l'ausilio di mezzi meccanici. Tra le forme di potatura sono consentite tutte le varianti che partono dalla parete stretta fino al vaso espanso. Il diradamento dei frutti viene effettuato in funzione della gestione del carico produttivo. Potranno essere utilizzate tutte le tecniche attualmente disponibili, compresi il diradamento meccanico o l'ombreggiamento tramite reti oscuranti. Il diradamento manuale sara' adottato nei casi ove sia necessaria una rifinitura piu' accurata, orientata al raggiungimento della carica ottimale di frutti in rapporto all'espansione della chioma ed alla esposizione alla luce. 5.4 L'irrigazione. Al fine di ottenere produzioni di elevata qualita', e' possibile l'impiego di pratiche irrigue. 5.5 La raccolta. La raccolta deve essere eseguita attraverso un accurato stacco manuale dei frutti. E' consentita l'effettuazione di piu' stacchi. La raccolta non puo' essere iniziata prima del 20 luglio e non puo' terminare dopo il 15 dicembre. 5.6 Le produzioni. Le produzioni massime di I.G.P. Mele del Trentino non possono superare le 96 t/ha calcolate sulla media dell'intero areale di produzione. 5.7 La conservazione. La conservazione della I.G.P. Mele del Trentino deve essere effettuata in strutture refrigerate ad una temperatura compresa tra 0 °C e 10 °C. Nel corso della conservazione possono essere sottoposte a una prima lavorazione di pre-calibratura, per poi essere riposte nuovamente nella struttura refrigerata.