Art. 5. Terreni - semine - tecniche colturali - raccolta e lavorazione Terreni. I terreni destinati alla coltivazione della carota dovranno essere ubicati nella zona di produzione di cui al precedente art. 3. Nella preparazione degli impianti si procede con: aratura; fresatura per l'affinamento della superficie; rullatura per consentire una profondita' di semina costante; non e' consentita la concimazione diretta mediante letamazione onde evitare fenomeni di imbrunimento delle radici a causa della decomposizione della sostanza organica durante il ciclo vegetativo. Semine. La semina e' esclusivamente meccanica per garantire uniformita' di distribuzione e densita' colturale ottimale dei semi. Si provvede a mettere a dimora il seme in interfile di 35-40 cm, mentre sulla fila il seme e' distribuito su bande della larghezza di 5-7 cm oppure in file binate continue. Il seme e' posto ad una profondita' variabile dai 0,5 ai 1,5 cm. L'avvicendamento o rotazione colturale da osservare prevede obbligatoriamente che la «Carota dell'Altopiano del Fucino», sia coltivata sulla stessa superficie solo dopo l'avvicendarsi di almeno due cicli di colture principali, uno dei quali destinato a leguminosa, coltura da sovescio o maggese. Quest'ultimo con una permanenza sul terreno non inferiore ai sei mesi. Tecniche colturali. Eseguite normalmente a macchina, le operazioni colturali si effettuano facendo attenzione a non danneggiare le radici o costipare eccessivamente il terreno nelle interfile. Sono comunque prescritte: almeno una sarchiatura per consentire il controllo delle infestanti e la riduzione di compattezza del terreno per assicurare uno sviluppo armonioso della radice senza strozzature o piegamenti; almeno una rincalzatura per evitare fenomeni di inverdimento del colletto. Irrigazioni. Le irrigazioni vanno effettuate con modesti ma frequenti volumi di adacquamento che non superano i 400 mc/ha per intervento, il sistema usato e' per aspersione. Nel periodo estivo (luglio, agosto), le irrigazioni, se necessarie, vengono effettuate durante le ore notturne o al massimo nelle prime ore del mattino; tale scelta si rende necessaria per evitare danni alle piante a causa delle elevate temperature e della forte ventosita' diurne che caratterizzano l'Altopiano del Fucino. Raccolta e lavorazione. La raccolta e' praticata valutando gli stadi di maturazione piu' idonei in funzione della destinazione del prodotto e della tipologia di confezionamento; essa si effettua nel rispetto delle norme di qualita' fissate dalla regolamentazione comunitaria e delle caratteristiche di cui all'art. 2 del presente disciplinare. Il prodotto da destinare alla conservazione dovra' essere raccolto a sviluppo ultimato e non prima del termine previsto per la cultivar. Inoltre si dovra' tener conto dell'andamento climatico per garantire conservabilita' e mantenimento delle caratteristiche qualitative ed organolettiche. Pertanto durante il periodo estivo (luglio, agosto) la raccolta si effettua nelle prime ore del mattino o nel tardo pomeriggio cosi' da evitare l'esposizione al sole del prodotto. Appena raccolte, le carote devono essere trasportate, entro quattro ore, nei centri di condizionamento, dove, prima del lavaggio e confezionamento, subiscono un raffreddamento utile a garantire loro il mantenimento delle caratteristiche di croccantezza, colore dell'epidermide e sapore. Caratteristiche del prodotto. Le carote ammesse a tutela, all'atto della commercializzazione, devono avere le seguenti caratteristiche minime: forma della radice prevalentemente cilindrica con punta arrotondata, priva di peli radicali e assenza di cicatrici profonde nei punti di emissione del capillizio, epidermide liscia, colore arancio intenso su tutta la radice; dimensioni e peso delle radici tali da soddisfare le norme comuni di qualita' e confezionamento fissate dalla normativa comunitaria.