(Allegato A-art. 8)
                               Art. 8. 
 
                  Legame con l'ambiente geografico 
 
A) Informazioni sulla zona geografica, fattori naturali rilevanti. 
Morfologia. 
    La DOP «Colli di Rimini» si estende nella zona di confine tra  la
parte  piu'  meridionale  della  Pianura  Padana  e  la  parte   piu'
propriamente  peninsulare  dell'Italia.  In  un  contesto  ambientale
pertanto fortemente influenzato dal Mare. 
    Il territorio, perpendicolarmente alla linea di costa, e'  diviso
in tre bacini idrografici principali: Marecchia, Conca e Marano e  in
quattro secondari: Uso, Rio Melo, Ventena e Tavollo. 
    Parallelamente al mare,  proseguendo  nelle  direttrici  dei  tre
bacini  idrografici  si  evidenziano  crescenti  quote   altimetriche
passando dal territorio di pianura (sotto  i  60  m  slm)  alle  piu'
tipiche e diffuse unita' di paesaggio pedecollinari (60-250 m slm)  a
territori piu' alti e tipicamente collinari  (200-400  m  slm)  nelle
zone  dell'entroterra  dove  compaiono  anche  affioramenti   litoidi
compatti. 
    Il  contesto  collinare  e'  quello  in  cui   maggiore   e'   la
concentrazione  dei  vigneti  e  che  maggiormente   rappresenta   la
tipicita' di questo  territorio  soprattutto  in  riferimento  ad  un
graduale passaggio da forme tipiche della pianura  e  della  costa  a
quelle dei rilievi appenninici centro meridionali piu' dolci. 
Pedologia. 
    Il territorio collinare di Colli di  Rimini  possiede  una  certa
uniformita' geologica. E' infatti prevalente la Formazione  geologica
delle  Argille  Azzurre  (sigla   FAA),   costituita   da   argilliti
azzurrastre calcaree e compatte, talvolta con alternanze di peliti  e
arenarie. 
    Le forme del  paesaggio  sono  generalmente  costituite  da  ampi
rilievi collinari blandamente ondulati  (pendenze  medie  5-25%)  con
rari e circoscritti fenomeni di dissesto, ivi compresi i calanchi. 
    Si  possono  individuare  tre  grandi  zone  con  caratteristiche
pedologiche sufficientemente omogenee. 
    Una prima zona, coincidente con i territori della  media  e  alta
Valmarecchia, caratterizzata da  elevato  contenuto  di  argilla;  ph
sub-alcalini; alti livelli di calcare  attivo,  soprattutto  in  riva
destra del fiume Marecchia;  bassa  o  media  dotazione  di  sostanza
organica nei terreni di piu' alta collina. 
    Nella fascia collinare intermedia,  compresa  nelle  vallate  del
Marano e del Conca, i terreni sono tendenzialmente di medio  impasto,
con elevata incidenza della componente limosa e  talvolta  argillosa;
ph sub-alcalini; alti livelli di calcare attivo; bassa  dotazione  di
sostanza organica. 
    Infine  nei  terreni  interni,  appartenenti  alla  collina  piu'
elevata della vallata del Conca, si ha una forte incidenza di terreni
con tessitura tendenzialmente sciolta con prevalenza della componente
limosa e, in alcune  aree  soprattutto  di  fondo  valle,  di  quella
argillosa; il ph e' sub-alcalino o alcalino; il contenuto in  calcare
generalmente elevato; la dotazione in sostanza organica e' bassa. 
Suoli. 
    I  suoli  sono  dolcemente  inclinati  o   moderatamente   ripidi
(pendenza tipicamente compresa tra 5 e 25%); e  si  sono  formati  in
rocce  prevalentemente  argillose  o  pelitiche,  con  intercalazioni
sabbiose, di eta' pliocenica e di origine  marina  (Formazione  delle
argille azzurre e Formazione delle Arenarie di Borello). 
    Sono a  tessitura  fine  o  moderatamente  fine,  hanno  moderata
disponibilita' di ossigeno, talvolta buona. 
    Sono tipicamente calcarei, talvolta scarsamente  o  non  calcarei
nella parte inferiore del suolo; sono moderatamente alcalini. 
    I  suoli  maggiormente  rappresentativi  sono   riferibili   alle
seguenti tipologie: 
      Suoli Montelupo (MLP): si sono formati in rocce prevalentemente
argillose (Formazione delle argille azzurre); sono abbastanza diffusi
e hanno una distribuzione uniforme lungo i tratti lineari  e  concavi
dei versanti; sono da dolcemente inclinati  a  moderatamente  ripidi,
profondi o molto profondi  sopra  il  substrato  massivo,  fortemente
calcarei. Suoli  San  Clemente  (SCM1):  si  sono  formati  in  rocce
prevalentemente argillose (Formazione delle  argille  azzurre);  sono
abbastanza diffusi e occupano le sommita' e  i  tratti  convessi  dei
versanti; si trovano tipicamente nei tratti di versante sottoposti ad
intensa erosione idrica di tipo laminare o ad interventi antropici di
rimodellamento  dei  versanti;  sono  da   dolcemente   inclinati   a
moderatamente  ripidi,  moderatamente  profondi  sopra  il  substrato
massivo, presente a 50  -  80  cm  di  profondita',  sono  fortemente
calcarei; 
      Suoli Coriano (COR): si sono formati in  rocce  prevalentemente
argillose (Formazione delle argille azzurre); sono suoli meno diffusi
rispetto ai precedenti, che occupano  preferibilmente  parti  alte  e
medie dei versanti, sono  dolcemente  inclinati,  profondi  sopra  il
substrato massivo presente tra  80-100  cm  di  profondita'  calcarei
negli orizzonti superficiali e fortemente  calcarei  in  profondita',
con accumulo di carbonato di calcio; 
      Suoli Passano (PSS): si sono formati in rocce  limoso  sabbiose
(Formazione  Arenarie  di  Borello);  sono  suoli  poco  diffusi   da
dolcemente a molto inclinati, moderatamente profondi o profondi sopra
il substrato massivo, fortemente calcarei. 
Caratteristiche climatiche. 
    Possono riassumersi con i  seguenti  dati  che  si  rifanno  allo
schema di classificazione climatica di Koppen - Geiger: 
      temperatura media annua pari a 13,2°C 
      temperatura media del mese piu' freddo pari a 3,4°C 
      tre mesi con temperatura media maggiore o uguale a 20°C 
      escursione termica annua pari a 18,8°C 
    Tali  valori  permettono  di  inquadrare  il   territorio   della
Provincia  di  Colli  di  Rimini  in  una  posizione   della   citata
classificazione  climatica  a  cavallo   tra   il   clima   temperato
sublitoraneo e quello temperato subcontinentale. 
    Riguardo  la  misura  dell'indice  bioclimatico  di  Winkler   il
territorio della DOP Colli di Colli di Riminisi colloca in una fascia
che va dai 2100 ai 2200 gradi/giorno. 
    Il regime pluviometrico  presenta  un  andamento  sostanzialmente
simile a quello caratteristico del tipo «Litoraneo  padano»  con  una
piovosita' totale  annua  che  mediamente  si  attesta  sui  754  mm,
abbastanza equamente distribuiti durante l'anno, con un massimo nella
stagione autunnale di 229 mm ed un minimo in quella invernale di  164
mm; la stagione estiva presenta una media di 188 mm di precipitazione
mentre quella primaverile si aggira sui 173 mm. 
2) Fattori umani rilevanti per il legame col territorio. 
    Nel territorio della DOP Colli di Rimini il vino e la vite  hanno
una storia e una tradizione millenarie, le prime  attestazioni  certe
della presenza della vite sono databili all'VIII - VII secolo  avanti
Cristo,  grazie  ai  reperti  delle  tombe  villanoviano-etrusche  di
Verucchio costituiti da pollini e vinaccioli di Vitis vinifera. 
    Da allora, la coltura della  vite  nel  Riminese  e'  documentata
senza soluzione di continuita': 
      le genti etrusche vi hanno introdotto l'usanza  della  potatura
lunga e del sostegno vivo; 
      con i Romani, giunti nel III secolo avanti Cristo,  la  coltura
della  vite  e  la  produzione  del  vino  hanno  assunto  dimensioni
ragguardevoli, diventando un fattore centrale dell'economia. 
      Di quel periodo restano numerose testimonianze figurative e  le
relazioni degli storici latini che esaltano  gli  elevati  rendimenti
dei vigneti locali, capaci di  alimentare,  per  lungo  tempo,  forti
correnti di esportazione verso l'Urbe; 
      una importante  testimonianza  ci  viene  dai  rinvenimenti  di
anfore vinarie prodotte dalle fornaci romane del riminese che coprono
un periodo che va dal III secolo a.C. al III secolo d.C.; 
      la documentazione  scritta  disponibile  per  l'arco  di  tempo
compreso fra V e X secolo, reca numerose notizie sulla presenza della
vite nel Riminese e  contiene  interessanti  informazioni  sui  patti
colonici,   le   tecniche   e   le   attrezzature    relative    alla
vitivinicoltura; 
      dopo   il   Mille,   le   testimonianze   storiche    divengono
numerosissime, per lo sviluppo della produzione e dei  commerci,  per
il consumo interno e le esportazioni sul mercato veneziano; 
      gli  statuti  medievali  di  Colli  di  Rimini,  attraverso  la
minuziosa normativa che regola la vita della citta'  e  del  contado,
offrono una  moltitudine  di  elementi  circa  la  viticoltura  e  la
vinificazione, la  conservazione,  il  trasporto,  lo  smercio  e  il
consumo del vino. 
B) Informazioni sulla qualita' o sulle caratteristiche  del  prodotto
  essenzialmente   o   esclusivamente    attribuibili    all'ambiente
  geografico: 
      nel territorio della  DOP  Colli  di  Rimini  numerosi  sono  i
fattori di natura ambientale, climatica e pedologica che concorrono a
determinare le peculiari  caratteristiche  dei  vini  contemplati  in
questo disciplinare; 
      grande  peso  ha  la  vicinanza  del  territorio  al  mare  che
influenza positivamente il ciclo vegetativo della vite (opponendosi a
minime termiche  eccessive  nel  periodo  invernale  e  mitigando  le
massime termiche nel periodo estivo, mantenendo l'ambiente  ventilato
dalle brezze) e contemporaneamente conferendo vigore  e  suadenza  ai
vini che ne derivano; 
      la peculiare matrice calcareo-argillosa dei terreni,  unita  ad
una piovosita' non eccessiva  nel  periodo  estivo,  alla  fertilita'
medio bassa dei terreni e a sommatorie termiche adeguate  influenzano
fortemente  le  caratteristiche  chimico  fisiche  dei  vini  che  si
presentano in generale con un elevato potenziale in estratto secco  e
tenore in  alcol  unita  nei  vini  rossi  ad  una  buona  intensita'
colorante e ad un elevato tenore in polifenoli,  mentre  nei  bianchi
conferisce spessore e sapidita'. 
C) Descrizione dell'interazione causale fra gli elementi di cui  alla
  lettera A) e quelli di cui alla lettera B). 
    Le peculiari caratteristiche del territorio della DOP  «Colli  di
Rimini» di tipo ambientale, climatico, pedologico  ed  orografico  ne
fanno un "unicum» territoriale che ha  espresso  sin  dall'antichita'
una specifica vocazionalita' alla coltivazione della vite. 
    La grande potenzialita' di questo territorio e'  stata  percepita
da tutte le civilta' che si sono avvicendate  nel  territorio  e  che
hanno quindi dato il proprio contributo di conoscenza  ed  esperienza
nella coltivazione della vite e nella vinificazione. 
    Questa abbondante stratificazione di cultura, ricerca,  selezione
di vitigni ed ecotipi adatti a  questo  ambiente  hanno  generato  un
quadro di fortissima tipicita' che nobilita e  caratterizza  il  vino
«Colli di Rimini» DOP.