(Allegato)
                                                             Allegato 
 
                   Al Presidente della Repubblica 
 
    L'organo di Direzione generale dell'Azienda sanitaria provinciale
di Reggio Calabria e' stato sciolto con decreto del Presidente  della
Repubblica in data 11 marzo 2019, registrato alla Corte dei conti  il
19 marzo 2019, per la durata di mesi diciotto, ai sensi dell'art. 143
del decreto  legislativo  18  agosto  2000,  n.  267,  essendo  stati
riscontrati fenomeni di  infiltrazione  e  condizionamento  da  parte
della criminalita' organizzata. 
    Per effetto dell'avvenuto scioglimento la  gestione  dell'azienda
sanitaria e' stata affidata a una commissione  straordinaria  che  ha
perseguito  l'obiettivo  del  ripristino  della  legalita'  e   della
corretta gestione dei servizi, pur in presenza di  un  ambiente  reso
estremamente difficile per la radicata presenza della criminalita'. 
    Come rilevato dal  prefetto  di  Reggio  Calabria  con  relazione
dell'8 giugno 2020, con la quale e' stata chiesta  la  proroga  della
gestione commissariale, nonostante i  positivi  risultati  conseguiti
dall'organo   di   gestione   straordinaria   l'avviata   azione   di
riorganizzazione  e  risanamento  dell'azienda  sanitaria  non   puo'
ritenersi conclusa. 
    Tali aspetti sono stati oggetto  di  approfondimento  nell'ambito
della riunione del Comitato provinciale per l'ordine e  la  sicurezza
pubblica, integrato  con  la  partecipazione  del  procuratore  della
Repubblica vicario presso il Tribunale di Reggio Calabria - Direzione
distrettuale antimafia, nel  corso  della  quale  e'  stato  espresso
parere favorevole al prosieguo della gestione commissariale. 
    L'attivita' della commissione straordinaria e'  stata  improntata
alla massima discontinuita' rispetto al  passato  con  l'attivazione,
sin dall'insediamento, di interventi che  hanno  interessato  diversi
settori dell'azienda sanitaria nonche' i rapporti  intercorrenti  tra
l'azienda e le strutture private accreditate. 
    Particolarmente  complessa  e  impegnativa  si  e'  rivelata   la
progettazione del nuovo assetto degli uffici amministrativi dell'ente
e la connessa definizione della pianta organica, tenuto  anche  conto
della  carenza  di  figure  apicali.  In  tale  ambito,   avvalendosi
dell'ausilio di  personale  amministrativo  e  tecnico  assegnato  in
posizione di sovraordinazione ai  sensi  dell'art.  145  del  decreto
legislativo n. 267/2000, al fine di colmare  le  attuali  carenze  di
organico dell'azienda, sono  state  riassunte  procedure  concorsuali
gia' indette dal precedente organo di gestione  e  poi  sospese;  nel
contempo, sono stati banditi nuovi concorsi per  il  reclutamento  di
ulteriore personale. 
    In proposito, come evidenziato nella relazione  del  prefetto  di
Reggio Calabria, la commissione straordinaria  ha  rappresentato  che
tali  procedure  non  potranno  concludersi  entro  i  diciotto  mesi
previsti per l'espletamento del  mandato  mentre,  in  considerazione
della  loro  permeabilita'  a  illecite  ingerenze,  e'  quanto   mai
opportuno  che  le  stesse  siano  portate  a   termine   dall'organo
straordinario. 
    Inoltre,  nell'ottica  di  garantire  una  gestione  dell'azienda
improntata al rispetto dei principi di legalita', in particolare  per
quanto  attiene  all'apparato  amministrativo,  la   commissione   ha
provveduto ad adottare il piano  della  performance  2020-2022  e  il
codice di comportamento aziendale di cui A.S.P. non  si  era  dotata,
strumenti organizzativi questi, tra loro  strettamente  connessi.  Il
completamento  delle  attivita'   negli   stessi   previste   risulta
essenziale per poter  assicurare  il  perseguimento  degli  obiettivi
prefissati e i correlati benefici nel lungo periodo. 
    La commissione straordinaria ha inoltre avviato una  ricognizione
del patrimonio immobiliare, finalizzata anche alla  redazione  di  un
piano di valorizzazione dei relativi cespiti. Tale progetto e'  volto
a garantire  la  corretta  gestione  delle  strutture  di  proprieta'
dell'ente anche con  riferimento  a  quelle  date  in  locazione.  La
ricognizione e' altresi' finalizzata a verificare la possibilita'  di
dismettere gli immobili condotti in locazione passiva. Tutto cio' con
evidenti vantaggi economici in  termini  di  maggiori  entrate  e  di
minori spese. 
    L'organo  di  gestione  straordinaria,  inoltre,   al   fine   di
assicurare il regolare svolgimento delle procedure di affidamento  di
lavori, servizi e  forniture,  nell'ambito  delle  quali  sono  state
riscontrate diverse criticita', ha attivato un  attento  monitoraggio
del sistema delle gare  e  degli  appalti  approvando,  altresi',  un
regolamento per gli acquisti  di  beni  e  servizi  -  finalizzato  a
rendere uniformi le procedure di  aggiudicazione  -  e  ha  proceduto
inoltre a diramare specifiche linee guida agli uffici. Tra le diverse
procedure di gara avviate dalla commissione straordinaria e in  corso
di completamento  il  prefetto  di  Reggio  Calabria  segnala  quella
concernente l'affidamento del  servizio  di  lavanolo  -  attualmente
svolto in regime di proroga  -  da  diverse  societa'  e  quella  per
l'affidamento del servizio di ristorazione ospedaliera. 
    E' opportuno  che  le  menzionate  procedure,  tenuto  conto  del
rilevante valore economico degli appalti,  siano  portate  a  termine
dall'organo di gestione straordinaria tenuto conto  che  attengono  a
settori  in  cui   notoriamente   gravitano   gli   interessi   della
criminalita' organizzata. 
    Ulteriori interventi sono stati disposti per quanto attiene  alla
dotazione tecnologica, carente e  obsoleta,  utilizzata  nei  presidi
ospedalieri. A tal fine, sono  state  intraprese  diverse  iniziative
volte al miglioramento dei reparti diagnostici, sia con l'utilizzo di
apparecchiature gia' in dotazione ma mai installate,  sia  attraverso
la definizione di un nuovo programma di acquisto di macchinari dotati
di tecnologie avanzate. 
    Particolarmente  complessa  si  e'  rivelata  l'attivita'   della
commissione straordinaria nel settore economico-finanziario, anche  a
causa di una riscontrata  situazione  di  diffusa  illegalita'  e  di
disordine amministrativo che  ha  permeato  negli  anni  la  gestione
dell'azienda, nella quale  addirittura  fin  dal  2013  non  venivano
approvati i bilanci. Tale grave situazione  ha  reso  necessaria,  da
parte  della  commissione  straordinaria,  l'effettuazione   di   una
puntuale ricognizione della situazione debitoria dell'azienda. 
    In  tale  ambito  la  commissione  segnala  di  aver   recuperato
importanti risorse economiche e che sono in itinere provvedimenti per
ulteriori recuperi. 
    La relazione del prefetto riferisce inoltre dell'istituzione,  da
parte della commissione straordinaria, di un'unita' di crisi  per  il
monitoraggio, il coordinamento e la gestione dell'emergenza  derivata
dalla pandemia COVID-19. Attualmente sono in corso le acquisizioni di
presidi  tecnologici  e  di  risorse  umane  dedicati   all'emergenza
sanitaria ed e'  altresi'  in  fase  di  istituzione  la  sezione  di
sierologia  per  i  test  rapidi  nel  laboratorio  COVID  di  Reggio
Calabria. 
    Il perfezionamento delle menzionate procedure richiede di  essere
proseguito dall'organo di gestione straordinaria  per  assicurare  la
dovuta trasparenza  e  imparzialita'  ed  evitare  il  riprodursi  di
tentativi di ingerenza da parte della locale criminalita'  gravemente
radicata sul territorio. 
    Per i motivi descritti  risulta  necessario  che  la  commissione
disponga di un maggior lasso di tempo per completare le attivita'  in
corso e per perseguire una maggiore qualita' ed efficacia dell'azione
amministrativa,  essendo  ancora  concreto  il  rischio  di  illecite
interferenze della criminalita' organizzata. 
    Ritengo pertanto che, sulla base di tali elementi,  ricorrano  le
condizioni per  prorogare  di  ulteriori  sei  mesi  lo  scioglimento
dell'organo di Direzione generale dell'Azienda sanitaria  provinciale
di Reggio Calabria, ai sensi dell'art. 143,  comma  10,  del  decreto
legislativo 18 agosto 2000, n. 267 applicabile, in virtu' del  rinvio
operato  dal  successivo  art.  146,  anche  alle  aziende  sanitarie
provinciali. 
      Roma, 13 luglio 2020 
 
                                  Il Ministro dell'interno: Lamorgese