(Allegato-art. 6)
                               Art. 6. 
                    Legame con la zona geografica 
 
    La «Colatura di Alici di Cetara» per le  sue  caratteristiche  di
odore e sapore e' utilizzata come condimento ed insaporitore naturale
di pasta e di altre pietanze semplici o piu' complesse. 
    L'odore, persistente ed intenso e' quello delle alici sotto  sale
e del profumo  di  salsedine.  Il  sapore  e'  forte  e  con  elevata
sapidita'. 
    Le caratteristiche di odore e sapore della «Colatura di Alici  di
Cetara» sono dovute alle particolari condizioni della zona  di  pesca
antistante la Provincia di Salerno e all'abilita' nelle attivita'  di
lavorazione  delle  alici  e   di   preparazione   dei   tradizionali
contenitori nei quali avviene la fase di maturazione. 
    Molto  singolari  si  presentano   le   caratteristiche   fisiche
dell'area di produzione che nella parte  a  nord  si  chiude  con  la
catena dei Monti Lattari, spina dorsale delle Costiera  Amalfitana  e
Sorrentina, con escursioni altimetriche notevoli(dal livello del mare
a oltre 1400 metri), e nella parte sud si completa  con  la  Costiera
Cilentana  aventi  analoghe  caratteristiche.   Inoltre,   la   forte
variabilita' dell'areale marino  concorre  a  determinare  condizioni
ambientali specifiche in cui si sviluppano le specie ittiche  oggetto
di pesca: vi sono tratti di mare con profondita' molto elevata gia' a
poche miglia dalla costa con la conseguenza che nella zona  la  pesca
delle alici si svolge fino ad una distanza massima di  12  miglia,  a
profondita' medie di circa 200 mt. 
    In questo tratto di mare si rilevano livelli di salinita' elevata
di circa il 38  per  mille,  con  minore  sviluppo  della  componente
vegetale fitoplantonica, a cui si ricollega la minore  e  piu'  lenta
crescita delle alici che pertanto si presentano con basso livello  di
grasso, elemento che rende piu' gradevole le alici sotto  sale  e  la
colatura che scaturisce dal  processo  di  salagione  prolungato.  Il
basso tenore lipidico riduce il rischio  che  si  producano  reazioni
chimiche che provocano il  fenomeno  dell'irrancidimento  durante  il
periodo di maturazione delle alici sotto sale. 
    L'attivita' della pesca delle alici, condotta tradizionalmente in
numerose localita' costiere della Provincia di Salerno, ha consentito
lo sviluppo di una peculiare e diffusa abilita' nell'attivita'  della
lavorazione e salagione delle stesse,  che  si  e'  prima  sviluppata
presso le famiglie dei pescatori,  poi  nella  creazione  di  piccoli
laboratori e a seguire in aziende industriali di medie dimensioni. La
produzione della «Colatura di Alici di Cetara», anche quando prodotto
in aziende di medie dimensioni continua a mantenere  i  caratteri  di
una forte artigianalita' legata all'abilita' degli operatori locali. 
    Tra le principali  abilita',  si  riscontra  la  capacita'  delle
maestranze,  soprattutto  donne,  dell'area  di  eseguire   in   modo
ineccepibile e rapido l'attivita' di decapitazione  ed  eviscerazione
delle alici, eseguita esclusivamente a mano, per ottenere la completa
rimozione della testa e delle interiora, la  cui  assenza  incide  in
senso positivo sulla qualita' e le caratteristiche di odore e  sapore
della  «Colatura  di  alici  di  Cetara»,  evitando  l'insorgenza  di
possibili note di amaro. 
    Queste attivita' vengono eseguite subito dopo la cattura in  modo
tale  da  evitare  lunghe  ore  di  conservazioni  in  frigo   o   di
congelamento, che determinerebbero un decadimento  qualitativo  della
materia prima. 
    Inoltre,  e'  rilevante  anche  l'abilita'  degli  operatori  nel
preparare i contenitori per la salagione delle alici. La preparazione
avviene manualmente sistemando a strati le alici e  il  sale  marino.
Una volta completati gli strati il contenitore viene coperto  con  un
disco sul quale poi vengono collocati dei pesi. 
    Il corretto riempimento del contenitore, l'ordinata e ravvicinata
sistemazione delle alici nei singoli  strati,  completamente  coperti
dal sale, risultano necessari per evitare il rischio  di  alterazione
con processi  ossidativi  indesiderati,  causati  dalla  presenza  di
sacche  di  ossigeno,  tutte  condizioni  che  rivestono   un   ruolo
importante poiche' e' all'interno del contenitore che la «Colatura di
Alici di Cetara»  origina  e  acquisisce  nel  corso  della  fase  di
maturazione  delle  alici   sotto   sale   le   sue   caratteristiche
organolettiche di odore e sapore. 
    Per secoli la Colatura di alici di Cetara ha trovato una limitata
diffusione esclusivamente nel territorio della  costa  amalfitana  e,
soprattutto,  a  Cetara,  luogo  in  cui,  secondo  una   consolidata
tradizione, costituiva l'elemento base delle  celebrazioni  vigiliari
delle feste natalizie. 
    Secondo  un'antica  tradizione  ogni  famiglia  si   procura   la
«Colatura di  Alici  di  Cetara»  per  condire  gli  spaghetti  o  le
linguine, immancabili nelle  cene  vigiliari.  Una  tradizione  vera,
molto sentita, che ogni anno ricorda ai cetaresi la propria storia di
popolo marinaro. 
    La diffusione e la conoscenza della «Colatura di Alici di Cetara»
sono state favorite, in primo luogo dalla ristorazione  cetarese  che
ha iniziato a proporre, a  partire  dagli  anni  ottanta  del  secolo
scorso, il peculiare condimento nella versione piu'  classica,  quale
ingrediente fondamentale degli spaghetti alla  colatura  di  alici  e
nella sua veste di insaporitore naturale di altre pietanze semplici o
piu'  complesse.  L'attenzione  dei  mezzi  di  comunicazione  e   la
notorieta'  ottenuta  con   interventi   in   numerose   trasmissioni
televisive ha contribuito a favorirne la conoscenza. 
    La commercializzazione del prodotto, prima sul mercato  locale  e
poi su piu' larga scala, risulta avviata dalla  seconda  meta'  degli
anni ottanta del secolo ventesimo. 
    La colatura di alici e' dunque nell'attualita' un elemento  molto
apprezzato in gastronomia in tutta Italia e in molti casi ha  varcato
i confini nazionali quale ingrediente peculiare della  cucina  locale
della Costa d'Amalfi e di Cetara in particolare. A titolo di  esempio
si citano alcuni  articoli  di  quotidiani  italiani  ed  esteri:  Il
Mattino, 16 luglio 2000, Colatura, Cetara conquista Brest, di Erminia
Pellecchia; The Sydney Morning Herald, september 27, 2003, A taste of
celebration, Rob Dunlop;  Le  Monde  (supplement),  n.  18875  du  30
septembre 2005, Produits caches saveurs erudites.