(Allegato-art. 5)
                               Art. 5. 
 
                 Metodo di ottenimento del prodotto 
 
    Le condizioni ambientali e di coltivazione, devono essere  quelle
tradizionali della zona di produzione atte a conferire  al  prodotto,
specifiche caratteristiche di qualita'. 
    In tutto l'areale di cui al precedente art. 3, la  «Rucola  della
Piana del Sele» IGP puo' anche essere  coltivata  secondo  il  metodo
dell'agricoltura biologica. 
    Tipicamente, la coltivazione della «Rucola della Piana del  Sele»
IGP, e' effettuata in tunnel o multi-tunnel, non riscaldati,  coperti
con film plastico  al  solo  fine  di  proteggere  la  coltura  dalla
grandine  e  da  piogge  eccessive  che  potrebbero  causare  dannosi
ristagni d'acqua. Nel periodo primaverile estivo puo' essere prodotta
anche in pieno campo o sotto reti protettive. 
    In  particolare,  si  evidenzia  quanto  segue,  in  merito  alle
tecniche colturali adottate: 
      Interventi colturali in pre-semina:  per  la  produzione  della
«Rucola della Piana del Sele» IGP, non  e'  ammessa  la  coltivazione
fuori suolo. 
    Sui terreni destinati a tale coltura, prima della semina al  fine
di assicurare la necessaria quantita' di sostanza organica nel suolo,
e' consentita la pratica del  sovescio.  A  partire  dalla  meta'  di
giugno, e' consentita la pratica della  solarizzazione  del  terreno,
quale intervento, di natura meramente fisica, per la  disinfestazione
e la disinfezione del suolo. 
    Segue la fase  di  lavorazione  del  terreno,  con  l'impiego  di
apposite macchine che sommuovono il terreno e lo rivoltano,  per  poi
procedere alla preparazione del letto di semina. 
      Semina: La «Rucola della Piana del Sele» IGP deve provenire  da
semente certificata e OGM free. La semina va effettuata con l'impiego
di seminatrici di precisione, su terreno sistemato, utilizzando 13-15
milioni di semi ad ettaro pari a 4 - 5 Kg di semente/Ha. 
      Trapianto: e' consentita la tecnica del trapianto. 
      Pacciamatura: e' consentita la tecnica della  pacciamatura  del
terreno. 
      Irrigazione: L'irrigazione  avviene  per  aspersione,  mediante
appositi irrigatori dislocati lungo tutto il tunnel di  coltivazione,
oppure mediante ali gocciolanti a terra o per subirrigazione. 
    Grazie alla buona capacita' idrica dei terreni  di  coltivazione,
l'irrigazione  e',  limitata  ad   alcune   specifiche   fasi   della
coltivazione: la prima subito  dopo  la  semina,  per  assicurare  la
germinazione del seme e la seconda a germinazione avvenuta. Dopo ogni
raccolta,  si  pratica  un'irrigazione  allo  scopo  di  favorire  il
«ricaccio» delle piante. 
    L'acqua utilizzata per  l'irrigazione,  al  fine  di  monitorarne
l'idoneita' all'uso irriguo,  dovra'  essere  sottoposta  ad  analisi
fisico-chimiche   e   microbiologiche,   con   periodicita'    almeno
semestrale, per verificarne la conformita' ai  parametri  qualitativi
previsti dalla specifica normativa vigente. 
      Fertilizzazione e difesa fitosanitaria: Per quanto attiene alla
fertilizzazione e alla difesa fitosanitaria della «Rucola della Piana
del Sele» IGP si fa riferimento, rispettivamente, a quanto  riportato
nel disciplinare di produzione integrata e nelle  norme  tecniche  di
difesa  integrata  della  Regione   Campania.   Per   le   produzioni
biologiche, si fa riferimento alle norme tecniche specifiche di  tale
metodo di coltivazione. 
      Raccolta: e' realizzata mediante l'impiego di apposite macchine
raccoglitrici  oppure  «a  mano»,  mediante  l'impiego  di   appositi
falcioni, falcetti e coltelli. 
    Il prodotto e' raccolto allorquando le foglie  abbiano  raggiunto
uno sviluppo di 8-25 cm di lunghezza. 
    A seconda del periodo, il numero di raccolte puo' variare da 1  a
10, con una  produzione  massima,  per  taglio,  di  60  quintali  di
Rucola/Ha. 
    Immediatamente, dopo la raccolta, nella stessa  azienda  agricola
di produzione, il prodotto deve essere collocato in cassette e  posto
in  celle  idonee  al  raffreddamento   o   in   camion   refrigerato
(temperatura compresa tra +2 e +6°C) cosi' da mantenerne  integre  le
imprescindibili  condizioni  di  freschezza  per  la  successiva  sua
preparazione per il mercato del fresco o per  la  preparazione  delle
confezioni di IV gamma.