(Allegato 1)
                             Allegato 1 
 
  1. Attivazione del Servizio IT-Alert 
 
  L'attivazione del "servizio IT-Alert" richiede  che,  nel  rispetto
degli  standard  3GPP  TS   23.041   V15.3.0   (2018-09)   "Technical
realization of Cell  Broadcast  Service  (CBS)",  ogni  operatore  di
telefonia realizzi e mantenga in operativita' h24 presso  le  proprie
sedi almeno una  coppia  di  entita'  CBC  (Cell  Broadcast  Centre),
finalizzata al trasferimento immediato dei  messaggi  ricevuti  dalle
corrispondenti entita'  CBE  (Cell  Broadcast  Entity)  alle  proprie
infrastrutture di rete, e da qui, in modalita' broadcast, a  tutti  i
dispositivi cellulari ad esse agganciati (Figura 1). 
 
              Parte di provvedimento in formato grafico
 
  Figura 1. Servizio IT-Alert. Schema della catena di trasmissione. 
 
  Di seguito i requisiti utente e  di  sistema  che  dovranno  essere
rispettati per la realizzazione delle entita' CBC: 
    1.  Ogni  sottosistema  CBC  deve   essere   realizzato   facendo
riferimento agli standard 3GPP TS 23.041  "Technical  realization  of
Cell Broadcast Service (CBS)". I requisiti mirano  a  raggiungere  le
caratteristiche della V15.3.0 (2018-09)  degli  standard,  pur  nella
consapevolezza  che  ciascun  operatore  potra'   implementare   tale
versione in tempi diversi e successivi  all'entrata  in  operativita'
del servizio IT-Alert. La  prestazione  di  invio  di  messaggi  Cell
Broadcast (CBS) dovra' comunque essere garantita  entro  le  scadenze
previste per tutte le tecnologie (2G, 3G,  4G  e  5G)  per  le  quali
ciascun  operatore  e'  titolare  di  diritti  d'uso  per   frequenze
nazionali. 
    2. Ogni sottosistema CBC deve distribuire i messaggi  a  tutti  i
nodi della rete dell'operatore  telefonico  in  modo  che,  per  ogni
tecnologia operativa, questi vengano inoltrati contemporaneamente, in
modalita' broadcast, a tutte  le  celle  delle  BTS  attive  comprese
nell'area target e, di conseguenza, ai dispositivi cellulari in  quel
momento connessi. 
    3. Ogni sottosistema CBC deve raggiungere tutti i nodi della rete
telefonica e ripetere il messaggio verso tutte le utenze attive nelle
celle selezionate, comprese le utenze dei  "roamers",  degli  MVNO  e
degli MNO che condividono la rete di accesso radio. 
    4. Ogni sottosistema CBC deve accettare in  ingresso  il  formato
CAP  come  definito  nella  versione  1.2  dello  standard  Oasis   e
dettagliato nella specifica nazionale CAP-IT. 
    5. Ogni  messaggio,  contenente  al  massimo  93  caratteri  (con
riferimento agli alfabeti di 7 bit di cui allo standard tecnico  3GPP
TS 22.038), deve  essere  inviato  ai  dispositivi  cellulari  attivi
nell'area target entro 3 minuti dall'istante di  ricezione  da  parte
del CBC, ed essere ripetuto,  per  tutto  il  periodo  di  validita',
secondo la frequenza  prevista.  L'invio  di  messaggi  di  lunghezza
superiore a 93 caratteri (sempre con riferimento agli alfabeti  di  7
b-it) non deve eccedere di 3 minuti il tempo tecnico di trasmissione. 
  Eventuali  criticita'   che   dovessero   emergere   in   fase   di
realizzazione saranno  prese  in  considerazione  per  una  eventuale
modifica dei requisiti di timing. 
    6. Per ogni messaggio ricevuto da CBE ogni sottosistema CBC  deve
restituire in tempo reale un messaggio di "corretta ricezione"  o  di
"errore". 
    7.  Per  ogni  messaggio   ricevuto,   ottenuto   l'esito   della
trasmissione  dagli  elementi  della  rete  di  accesso  radio,  ogni
Operatore deve restituire un report con le informazioni  relative  al
messaggio (identificativo univoco, tipo,  contenuto,  inizio  e  fine
invio, ripetizioni), nonche' l'elenco contenente il codice CGI/e CGI,
la tecnologia, la posizione della BTS e la direzione di  irradiazione
delle celle a cui, per ogni tecnologia, e' stato inviato il messaggio
per la trasmissione e l'esito della trasmissione. 
    8. Ogni sottosistema CBC deve essere connesso con il Dipartimento
della   Protezione   Civile   attraverso   link   privati   ad   alta
affidabilita'. 
    9. Il testo e tutte le meta-informazioni di ogni  messaggio,  tra
cui l'area  target,  il  periodo  di  validita'  e  la  frequenza  di
ripetizione, dovranno essere ricavati dalla decodifica del  messaggio
CAP-IT  ricevuto.  Allo  stesso  modo,  il  CBC  dovra'  inviare   le
informazioni di risposta nello stesso formato. 
    10.  Le  entita'  CBC  di  uno  stesso  operatore  devono  essere
realizzate  per  lavorare  in  alta  affidabilita'  e  disponibilita'
continua h24, ed essere installate presso  due  nodi  geograficamente
distribuiti. Il presente requisito non  preclude  tuttavia  soluzioni
per l'implementazione del CBC che prevedano la condivisione con  piu'
reti  dello  stesso  operatore   o   di   piu'   operatori   e/o   la
virtualizzazione in  cloud  privato  ovvero  l'esternalizzazione  del
servizio CBC, fermo restando  l'onere  per  l'operatore  al  rispetto
delle specifiche del  presente  documento  e  delle  prescrizioni  di
sicurezza applicabili agli operatori quali  infrastrutture  critiche.
Al fine di assicurare le attivita'  di  prevenzione  e  monitoraggio,
l'eventuale  collocazione  della  funzione  CBC  fuori  dei   confini
nazionali dovra' essere valutata e autorizzata di caso in caso. 
    11.  Ogni  CBC  dovra'  accettare   solo   messaggi   certificati
provenienti da fonti autorizzate. Le rispettive chiavi pubbliche  e/o
i certificati digitali saranno scambiati in modo sicuro  con  ciascun
operatore. 
    12. Al fine di evitare ogni possibilita'  di  invio  di  messaggi
Cell Broadcast che non siano stati debitamente autorizzati, e'  fatto
carico a ciascun operatore di adottare opportuni sistemi di sicurezza
per proteggere  l'accesso  ai  sottosistemi  CBC  conformemente  alle
prescrizioni di cui all'articolo  4  del  decreto  del  MISE  del  12
dicembre 2018, recante misure di sicurezza ed integrita'  delle  reti
di   comunicazione   elettronica   e   notifica    degli    incidenti
significativi, pubblicato nella Gazzetta  Ufficiale,  Serie  Generale
n.17 del 21-01-2019. 
    13. Presso le  sedi  di  installazione  delle  entita'  CBC  ogni
Operatore dovra' consentire l'installazione degli apparati di rete  e
delle connessioni necessarie per  la  ricezione  dei  messaggi.  Agli
Operatori e' dato il compito  di  fornire  l'hosting  degli  apparati
(raffrescamento e continuita' energetica) e di  consentire  l'accesso
per  tutti  i  successivi  interventi  di  manutenzione  secondo   un
protocollo da concordarsi tra le parti. 
    14. La comunicazione verso e dalle entita' CBC  avverra'  secondo
il pattern Publish/Subscribe. Il CBE esporra' un broker a cui tutti i
CBC si dovranno registrare  e  restare  in  attesa  di  messaggi.  Al
ricevimento di un messaggio dalla coda, i CBC dovranno processarlo e,
successivamente, inviare la risposta al CBE tramite il broker stesso. 
    15. Prima dell'inoltro  sulla  rete  cellulare  ogni  CBC  dovra'
verificare la doppia firma digitale associata al messaggio CAP-IT con
cui gli e' stato trasmesso. 
 
  2. Attivazione dei messaggi IT-Alert 
 
    Ogni entita' CBC realizzata come descritto in  precedenza  dovra'
processare due tipi di messaggi: 
      •  Messaggi  Broadcast:  sono  i  messaggi  che  devono  essere
inoltrati sulla rete cellulare; 
      • Connection Test: sono i messaggi per la verifica dello  stato
di funzionamento delle entita' CBC (non devono essere propagati sulla
rete). 
  Per discriminare tra i due tipi  di  messaggi  e'  necessario  fare
riferimento ai seguenti campi dello standard CAP-IT: 
      • Alert.msgType: identificativo CAP del tipo di messaggio; 
      • Alert.status: identificativo CAP dello stato del messaggio; 
      •  Alert.scope:  identificativo  CAP  della   visibilita'   del
messaggio; 
      • Alert.restriction: identificativo CAP della  eventuale  lista
di restrizioni di visibilita' del messaggio. 
    

  La Tabella 1 riporta la valorizzazione dei campi nei due casi.
|===============|=============|=============|===========|===========|
|Messaggio IT-  |Alert.msgType| Alert.status|Alert.scope|   Alert.  |
|   ALERT       |             |             |           |restriction|
|===============|=============|=============|===========|===========|
| Messaggio     |  • Alert    |    Actual   |   Public  |     -     |
| Broadcast     |  • Update   |             |           |           |
|               |  • Cancel   |             |           |           |
|---------------|-------------|-------------|-----------|-----------|
|Connection Test|     Alert   |     Test    | Restricted|    CBC    |
|---------------|-------------|-------------|-----------|-----------|
    
  Tabella 1. Valorizzazione dei campi del  tracciato  CAP-IT  per  la
discriminazione  dei  messaggi  "broadcast"  e  dei  messaggi   "test
connection". 
    Tutti i messaggi che avessero una diversa combinazione di  questi
campi dovranno essere rifiutati dal CBC con un opportuno messaggio di
risposta di tipo "Error". 
 
  a.1 Messaggio Broadcast 
 
  La formalizzazione delle comunicazioni prevede che  ogni  messaggio
inviato da un'entita' CBE sia ricevuto da tutte  le  entita'  CBC  in
ascolto. 
  In Figura 2 e' schematizzato il flusso dei messaggi fra CBE  e  CBC
nel caso di invio di un Messaggio Broadcast: 
 
 
              Parte di provvedimento in formato grafico
 
 
  Figura 2. Servizio IT-Alert. Schema del flusso dei messaggi fra CBE
e CBC nel caso di invio di un messaggio Broadcast. 
 
  Dopo i  controlli  preliminari  dettagliati  alla  lettera  f),  e'
previsto che  ogni  entita'  CBC  risponda  all'entita'  CBE  con  un
messaggio di corretta ricezione (acknowledge) o di rifiuto (error), a
loro volta formalizzati in un nuovo messaggio CAP-IT. 
  La valorizzazione dei diversi campi e' riportata in Tabella 2. 
 
              Parte di provvedimento in formato grafico
 
  Tabella 2. Valorizzazione dei diversi campi  del  tracciato  CAP-IT
nel caso di Messaggio Broadcast 
 
  a.2 Test Connection 
 
  In Figura 3 e' schematizzato il flusso dei messaggi fra CBE  e  CBC
nel caso di "test connection". 
 
              Parte di provvedimento in formato grafico
 
  Figura 3. Servizio IT-Alert. Schema del flusso dei messaggi fra CBE
e CBC nel caso di Test Connection. 
 
  La valorizzazione dei diversi campi e' riportata in Tabella 3. 
 
              Parte di provvedimento in formato grafico
 
  Tabella 3. Valorizzazione dei diversi campi  del  tracciato  CAP-IT
nel caso di Test Connection. 
 
  3. Contenuti dei messaggi IT-Alert 
 
  Le procedure di Protezione Civile che dovranno essere  seguite  per
l'invio di ogni singolo messaggio IT-Alert devono,  in  primo  luogo,
individuare la sua tipologia, definendo  i  nove  item  riportati  in
Tabella 4, tra cui le soglie di attivazione per il loro  trigger.  Le
procedure le soglie e  i  trigger  sono  stabiliti  d'intesa  con  le
Regioni e le Province autonome. 
 
              Parte di provvedimento in formato grafico
 
  Tabella 4. Possibili valorizzazioni dei nove Item  individuati  per
la definizione della tipologia di messaggio IT-Alert 
  I testi di ogni messaggio saranno contenuti in  un  apposito  campo
del  tracciato   CAP-IT   (info.description)   che   sara'   ripetuto
all'occorrenza in diverse lingue. 
  Lo standard tecnologico a cui, dal  2012,  hanno  aderito  tutti  i
produttori di dispositivi  cellulari,  definisce  le  regole  per  la
ricezione e la presentazione dei messaggi di  testo  sui  dispositivi
degli utenti, che avviene come una "notifica", ovvero  attraverso  un
"pannello modale"  (che  prende  il  sopravvento  sul  display),  che
contiene il testo e attende un click di conferma. 
  Ogni pannello, oltre a una intestazione fissa, puo' contenere  fino
a 93 caratteri di testo (spazi inclusi). 
  Per messaggi piu' lunghi lo standard consente  la  possibilita'  di
concatenare fino a 15 pannelli che  si  presentano,  in  sequenza,  a
seguito dei "tap" dell'utente sul tasto OK. 
  Oltre  al  semplice  testo,  lo  standard  afferma  che  l'apparato
ricevente deve poter processare anche un identificativo  URL  di  una
risorsa Internet o un numero telefonico che siano presenti nel  testo
del messaggio. 
 
  4.  Gestione  della  richiesta  per  l'attivazione   dei   messaggi
IT-Alert; 
 
  Tutte le informazioni necessarie per la gestione della richiesta di
attivazione di un'istanza  di  messaggio  IT-Alert  avverra'  tramite
protocollo CAP-IT. 
  Ogni file che incapsulera' un messaggio CAP-IT valido sara'  quindi
definito da un tracciato standard XML che conterra' tutti gli estremi
del messaggio secondo lo schema  definito  e  sara'  composto  da  un
segmento <Alert>, da uno o piu' segmenti <Info> e, per ciascuno,  uno
o piu' segmenti <Area> e <Parameter> (Figura 4) 
 
              Parte di provvedimento in formato grafico
 
  Figura 4 Richiesta attivazione messaggi IT-Alert. Schema CAP-IT 
 
  Ogni CBC dovra' ricavare le informazioni tramite la  mappatura  dei
campi del tracciato CAP riportata in Tabella 5. 
  Viene usata la seguente convenzione tipografica: 
    • Obbligatorio: il grassetto e' utilizzato per i campi del CAP-IT
obbligatori 
    • Condizionale: l'Italico e' utilizzato per i  campi  del  CAP-IT
condizionali 
    • Opzionale: il carattere normale e' utilizzato per i  campi  del
CAP-IT opzionali 
 
              Parte di provvedimento in formato grafico
 
  Tabella 5. Mappatura tra campi del tracciato CAP-IT e  informazioni
di interesse/supportate dai CBC. 
 
  5. Modalita' di autorizzazione della richiesta di attivazione di un
messaggio IT-Alert; 
 
  Prima dell'inoltro di un messaggio sulla rete cellulare,  ogni  CBC
dovra' verificare la  doppia  firma  digitale  associata  al  formato
CAP-IT con cui gli e' stato trasmesso. 
  Le comunicazioni avverranno secondo il protocollo TLS 1.2. 
  Ogni macchina inclusa nella rete dovra', una tantum,  generare  una
propria coppia di chiavi pubblica e privata. Con la  chiave  pubblica
verra' generato un apposito certificato dalla Certification Authority
che  verra'  resa  disponibile   all'interno   della   rete.   Questo
certificato varra' per le comunicazioni TLS, per verifica delle firme
dei messaggi e per la firma dei messaggi di risposta. 
  A livello software, la sicurezza del messaggio dal CBE al CBC viene
garantita da una doppia firma del messaggio CAP-IT  che  deve  essere
verificata da parte del CBC prima dell'invio fisico  sulla  rete.  La
doppia firma rappresenta la certificazione del  sistema  (automatico,
semiautomatico o manuale) che in origine ha scatenato il messaggio  e
del CBE che lo ha ricevuto, processato ed inoltrato al CBC. 
  Per implementare questa doppia firma,  il  messaggio  CAP-IT  viene
incapsulato in un apposito tag xml denominato  <it Alert></it Alert>,
contenente al suo interno: 
  2. Il messaggio cap originale, con l'aggiunta di un attributo  "id"
al tag <Alert> necessario per poterlo "riferire"; 
  3. Le firme <ds:Signature></ds:Signature> che fanno riferimento  al
tag xml che incapsula il vero e proprio cap <Alert></Alert>; 
  Lo schema riportato in Figura 5 rappresenta la  struttura  dei  tag
del messaggio che verra' ricevuto dal brocker. 
 
              Parte di provvedimento in formato grafico
 
  Figura 5. Srvizio IT-Alert. Struttura dei  tag  XML  del  messaggio
CAP-IT inviato dal CBE. 
  L'operazione di verifica delle firme restituisce il  documento  xml
che rappresenta il solo CAP-IT (senza il  tag  che  lo  incapsula  e,
ovviamente, senza le firme). 
  Analogamente, le risposte dal CBC  verso  il  CBE  dovranno  essere
firmate. In questo caso la firma sara' singola. Lo schema dei tag XML
e' rappresentato in Figura 6: 
 
              Parte di provvedimento in formato grafico
 
  Figura 6. Servizio IT-Alert. Struttura dei tag  XML  del  messaggio
CAP-IT di risposta dal CBC. 
 
  6. Modalita' di invio dei messaggi IT-Alert; 
 
  Tulle le regole tecniche per la realizzazione del servizio IT-Alert
sono raccolte  nello  standard  ETSI  TS  102  900  V1.2.1  (2012-01)
"European Public Warning System (EU-Alert) using the  Cell  Broadcast
Service" a cui l'intero progetto si  riferisce,  e  che  contiene  le
indicazioni per uniformare il protocollo di comunicazione tra tutti i
paesi europei. 
  Come riportato in Tabella 66, Il protocollo EU-Alert e'  utilizzato
in Italia per l'invio di cinque tipologie di messaggi. 
    

|===|=================|==============================|==============|
| # |      Tipo       |          messaggio           |Disattivazione|
|   |                 |                              |  notifiche   |
|---|-----------------|------------------------------|--------------|
| 1 |IT-Alert level 1 |Messaggi di allerta a         |      No      |
|   |                 |maggiore severita'            |              |
|---|-----------------|------------------------------|--------------|
| 2 |IT-Alert level 2 |Messaggi di allerta a         |      Si      |
|   |                 |severita' media               |              |
|---|-----------------|------------------------------|--------------|
| 3 |IT-Alert level 3 |Messaggi di allerta a         |      Si      |
|   |                 |bassa severita'               |              |
|---|-----------------|------------------------------|--------------|
| 4 |IT-Monthly test  |Messaggio specifico           |      Si      |
|   |                 |per il test mensile           |              |
|---|-----------------|------------------------------|--------------|
| 5 |IT-Excercise     |Messaggio specifico           |      Si      |
|   |                 |per le esercitazioni          |              |
|---|-----------------|------------------------------|--------------|
    
  Tabella  6.  Classificazione  dei   tipi   di   messaggio   secondo
l'interpretazione italiana dello standard EU-Alert 
  I messaggi di tipo 1, 2 e 3, sono  i  veri  e  propri  messaggi  di
allerta utili per informare i cittadini di una situazione di pericolo
imminente  e  sono  contraddistinti  da  tre  livelli   di   gravita'
decrescente. 
  Per  i  messaggi  di  allerta  di  livello  1,  ovvero  a  maggiore
severita',  le  notifiche  non  possono  essere  disattivate  ed   il
messaggio sara' comunicato a prescindere dalle opzioni  di  ricezione
disposte sull'apparato ricevente. 
  Per tutti gli altri tipi  di  messaggio  ogni  utente  finale  puo'
disattivare dal proprio  dispositivo  cellulare  la  ricezione  delle
notifiche. 
  A parita' di  tutti  gli  altri  campi  valorizzati  nel  tracciato
CAP-IT,  il  CBC  discriminera'  il  messaggio  in  base   al   campo
<info.event> o, in alternativa, in base alla combinazione  dei  campi
<info.severity>, <info.urgency> e <info.  certainty>  e  lo  inviera'
attraverso opportuni canali a priori definiti. 
  Oltre questo, il CBC selezionera' il canale di invio anche a fronte
della valorizzazione del campo info.language. 
  La Tabella 7 mostra la corrispondenza tra i tipi di messaggio dello
Standard EU-Alert e la valorizzazione dei campi  del  tracciato  .XML
del formato CAP-IT. 
  Nelle ultime due colonne i canali di  trasmissione  rispettivamente
nel caso della sola lingua italiana e nel caso di piu' lingue: 
 
              Parte di provvedimento in formato grafico
 
  Tabella 7. Corrispondenza tra i tipi di  messaggio  dello  Standard
EU-Alert e la valorizzazione dei campi del tracciato CAP-IT. 
  L'individuazione dell'area target, ovvero  dell'area  geografica  a
cui si intende inviare il messaggio (a tutte le utenze  cellulari  in
essa attive) e' definita nei segmenti "<Area>" del tracciato CAP. 
  Compito dei CBC e' quello di attivare, ad  ogni  occorrenza  e  per
tutte le tecnologie, tutte le celle  installate  presso  le  stazioni
radio base (BTS) presenti nell'area indicata. 
  In ogni segmento la dimensione e la forma dell'area target  possono
essere definite mediante tre differenti metodi (Figura 7, Figura 8): 
    • <area.polygon>: il messaggio CAP-IT conterra' le coordinate dei
vertici (v) in formato WGS84, di  una  poligonale  chiusa,  convessa,
espresse come coppie LAT,LON di numeri decimali separati da spazio 
    • <area.circle>: il messaggio  CAP  IT  conterra'  le  coordinate
LAT,LON del centro (c) e il raggio (r) espresso in chilometri. 
    • <area.geocode>: il messaggio CAP-IT conterra' il riferimento al
"nome" di una  o  piu'  "features"  note  a  priori,  precedentemente
inserite all'interno di appositi vocabolari controllati (es:  "Comune
di Roma", "area di allertamento LIG-B", "Provincia di Napoli", ecc.). 
  I "vocabolari controllati" saranno resi disponibili agli  Operatori
con cadenza periodica, e conterranno, oltre al nome di  ogni  singola
area target, anche la poligonale geografica che  la  rappresenta  sul
territorio. 
  Atteso che, in ogni caso, l'area  target  non  sara'  perfettamente
sovrapponibile all'area di copertura delle celle e che una data  area
geografica puo' essere servita anche da celle/BTS ubicate all'esterno
dei confini che descrivono l'area, il CBE inviera' a ciascun CBC  una
poligonale gia' "estesa" rispetto all'area effettiva di interesse per
l'invio  dei  messaggi  IT-Alert  affinche'  vengano  individuate  ed
attivate  tutte  le  celle  che  ragionevolmente  offrono   copertura
all'interno dell'area di interesse ("Poligonale netta"). 
 
              Parte di provvedimento in formato grafico
 
Figura 7. Messaggi IT-Alert. Definizione  delle  aree  target  con  i
metodi •area.polygon> e •area.circle>. 
 
  Per gli scopi  del  servizio,  l'eventuale  allertamento  anche  di
utenti all'esterno dell'area target, in  funzione  dell'estensione  e
della forma dell'area di copertura delle celle  individuate  risulta,
infatti, accettabile. 
  Nel caso dei messaggi automatici o  semi-automatici  l'area  target
nominale (corrispondente al nome della  feature)  nel  corrispondente
vocabolario  sara'  sempre  associata   a   una   figura   geometrica
opportunamente estesa, in modo che si possa massimizzare la copertura
delle utenze all'interno di essa (Figura 8). 
 
              Parte di provvedimento in formato grafico
 
  Figura 8. Piattaforma IT-Alert. Definizione delle aree  target  con
il metodo •area.geocode>. 
 
  7. Rispetto della normativa  in  materia  di  protezione  dei  dati
personali; 
 
  Il servizio IT-Alert viene erogato attraverso l'invio  di  messaggi
con la tecnologia Cell Broadcast, come definita dagli  standard  ETSI
TS 102 900  e  3GPP  23041.  In  particolare,  il  funzionamento  del
servizio non e' basato sul numero dell'utente che  deve  ricevere  il
messaggio, essendo, invece - come specificato al  paragrafo  2  dello
standard 3gpp 23041 - un servizio analogo a  quello  televisivo,  che
consente  l'invio   generalizzato   (broadcast   o   "radiodiffusione
circolare") di messaggi a tutti gli apparati in  grado  di  riceverli
all'interno di una determinata area geografica. 
  Tale specificita' tecnica pone il servizio  IT-Alert  al  di  fuori
dello scopo della normativa sulla Privacy,  non  essendo  necessaria,
per chi invia il messaggio, alcuna informazione circa  il  ricevente,
inclusi  il  numero  di  telefono,  nominativo,  etc.  L'assenza   di
riscontro circa la ricezione del  messaggio,  rafforza  l'assenza  di
qualunque violazione della privacy degli utenti. 
  E' comunque fatto divieto di utilizzare  dati  comunque  ricavabili
dalla gestione del Servizio che non siano strettamente necessari  per
il funzionamento dei Servizio stesso e per gli scopi  previsti  dalla
legge.