(Allegato-art. 2)
                               Art. 2. 
 
                    Caratteristiche del prodotto 
 
    La  indicazione  geografica  protetta  (I.G.P.),   «Ciliegia   di
Bracigliano», designa i frutti della specie Prunusavium  L.(Rosaceae)
riconducibili   alle   seguenti   cultivar:   Spernocchia,   Sciazza,
Pagliaccia (nota anche come Pagliaccio  o  Pallaccia),  Don  Carmelo,
Silvestre, Bigarreau Burlat, Baron Picella, Palermitana e Principe. 
    Per la produzione della «Ciliegia di Bracigliano»  e'  consentito
anche l'utilizzo  di  altre  cultivar  di  ciliegio  derivanti  dalla
ricerca varietale, a condizione che  ne  sia  dimostrata,  attraverso
prove sperimentali  e  documentali,  la  conformita'  del  metodo  di
ottenimento  e  delle  caratteristiche  qualitative  del  frutto   al
presente disciplinare di produzione. 
    L'utilizzo di queste cultivar per la produzione  della  «Ciliegia
di Bracigliano» deve essere preventivamente comunicato e valutato dal
Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali che  potra'
acquisire allo scopo il parere tecnico dell'organismo di controllo  o
di altro soggetto. 
    La «Ciliegia di Bracigliano» I.G.P. all'atto  dell'immissione  al
consumo allo stato fresco, deve  avere  le  seguenti  caratteristiche
qualitative: 
      buccia: colore brillante, dal rosso scuro all'amaranto; 
      polpa: colore da rosso vivo a  rosso  intenso,  di  consistenza
elevata semi-aderente al nocciolo; 
      dimensioni: frutto medio-grosso  (calibro  minimo  ammesso:  20
mm), nocciolo medio, peduncolo di lunghezza da corta a media; 
      forma: cordiforme, allungata o schiacciata; 
      resistenza alle manipolazioni del frutto: ottima; 
      qualita' organolettiche: polpa consistente, mediamente succosa,
sapore dolce-acidulo fruttato, delicato e gradevole. 
    Tutte  le  varieta'  elencate  devono  presentare  un   contenuto
zuccherino non inferiore a 12° brix. 
    All'atto dell'immissione al consumo i frutti devono essere: 
      integri, senza danni; 
      provvisti di peduncolo; 
      puliti, privi di sostanze estranee visibili; 
      sani, esenti da marciumi e da residui visibili di fitofarmaci; 
      esenti da parassiti. 
    Le ciliegie destinate esclusivamente alla trasformazione  possono
essere prive del peduncolo, parzialmente danneggiate  e  con  calibro
minimo di 17 mm, fermi restando gli  altri  requisiti  richiesti  dal
disciplinare di  produzione.  Tali  frutti  possono  fregiarsi  della
I.G.P. «Ciliegia di Bracigliano» ma non possono essere destinati  tal
quali al consumatore finale.