Allegato A Schema di riparto e nota metodologica concernenti il contributo compensativo del minor gettito IMU a seguito della riclassificazione degli immobili adibiti alle operazioni e ai servizi portuali Premessa. L'art. 1, comma 578, della legge n. 205/2017 (Legge di Bilancio 2018) prevede che a decorrere dal 1° gennaio 2020, le banchine e le aree scoperte dei porti di rilevanza economica nazionale e internazionale di competenza delle Autorita' di sistema portuale, adibite alle operazioni e ai servizi portuali, le connesse infrastrutture stradali e ferroviarie, nonche' i depositi ivi ubicati strettamente funzionali alle suddette operazioni e servizi portuali, costituiscono immobili a destinazione particolare, da censire in catasto nella categoria E/1 (Stazioni per servizi di trasporto terrestri, marittimi ed aerei), anche se affidati in concessione a privati. Sono censite nella categoria E/1 anche le banchine e le aree scoperte dei medesimi porti adibite al servizio passeggeri, compresi i crocieristi. Il successivo comma 579 ha previsto la facolta', a decorrere dal 1° gennaio 2019, per gli intestatari degli immobili sopra indicati, ovvero per i loro concessionari, di presentare atti di aggiornamento per la revisione del classamento degli immobili in esame, censiti in categorie catastali diverse dalla E/1. Viene altresi' precisato (comma 581) che tra le unita' immobiliari censite nella categoria catastale E/1 non possono essere compresi immobili o porzioni di immobili destinati ad uso commerciale, industriale, ad ufficio privato ovvero ad usi diversi, qualora gli stessi presentino autonomia funzionale e reddituale. Il comma 580 della medesima legge di Bilancio stabilisce invece i criteri e le modalita' di accertamento delle dichiarazioni di cui all'articolo 28 del R.D.L. n. 652/1939 (cosiddette nuove costruzioni), presentate in catasto nel corso del 2019 e relative agli immobili indicati dal comma 578. Per tali dichiarazioni la successiva revisione del classamento degli immobili dichiarati, con attribuzione agli stessi della categoria catastale E/1, e' effettuata d'ufficio - entro il 31 marzo 2020 - dai competenti Uffici dell'Agenzia delle entrate. Considerato che il classamento nella categoria catastale E1 degli immobili sopra indicati comporta effetti negativi di gettito ai fini delle imposte immobiliari locali, il comma 582 della legge di Bilancio 2018 stabilisce un contributo annuo di 9,35 milioni di euro a decorrere dall'anno 2020, da ripartirsi tra i comuni interessati secondo la seguente procedura: con decreto del Ministro dell'economia e delle finanze, di concerto con il Ministro dell'interno e secondo una metodologia adottata sentita la Conferenza Stato-citta' ed autonomie locali, sulla base dei dati comunicati, entro il 31 marzo 2020, dall'Agenzia delle entrate al Ministero dell'economia e delle finanze e relativi, per ciascuna unita' immobiliare, alle rendite proposte nel corso del 2019 ai sensi del comma 579, ovvero d'ufficio ai sensi del comma 580, e a quelle gia' iscritte in catasto dal 1° gennaio 2019; con uno o piu' decreti del Ministro dell'economia e delle finanze, di concerto con il Ministro dell'interno e sentita la Conferenza Stato-citta' ed autonomie locali, da emanare entro il 30 aprile 2021, si procede alla rettifica in aumento o in diminuzione del contributo erogato, fermo restando il limite del contributo annuo previsto nell'importo massimo di 9,35 milioni di euro. Tale rettifica viene effettuata sulla base dei dati comunicati, entro il 31 marzo 2021, dall'Agenzia delle entrate concernenti le rendite definitive, determinate sulla base degli atti di aggiornamento presentati nel corso dell'anno 2019 ai sensi del comma 579, ovvero d'ufficio ai sensi del comma 580, nonche' quelle gia' iscritte in catasto dal 1° gennaio 2019. Determinazione del contributo. Con nota n. 147426 del 30 marzo 2020, secondo quanto previsto dall'articolo 1, comma 582 della legge n. 205/2017, l'Agenzia delle entrate, direzione centrale servizi catastali, cartografici e di pubblicita' immobiliare, ha trasmesso un file excel con i dati relativi alle rendite proposte nel corso del 2019, ovvero attribuite d'ufficio, di ciascuna unita' immobiliare oggetto di variazione finalizzata alla revisione del classamento in categoria E/1- Stazioni per servizi di trasporto terrestri, marittimi ed aerei. In particolare, l'Agenzia delle entrate ha inviato una lista di 63 record di richieste di rettifica riferiti a 62 immobili, ubicati in 11 comuni. Nel file sono indicati per ciascuna richiesta: la norma di riferimento per cui e' stata chiesta la rettifica; i dati catastali dell'immobile (comune e mappa); i dati catastali di rendita e categoria catastale al 1° gennaio 2019; i dati catastali di rendita e categoria catastale prima della proposta di rettifica; i dati catastali di rendita e categoria proposti dal contribuente; i dati catastali di rendita e categoria catastale eventualmente accertati dall'Agenzia delle entrate; eventuale variazione della unita' immobiliare (UIU). Tutte le rettifiche hanno come categoria proposta o accertata la categoria catastale E/1, con conseguente esenzione dell'immobile dall'IMU. Ai fini della determinazione della perdita di gettito, per ciascun immobile sono stati considerati come dati catastali di partenza quelli relativi ai valori in atti prima della richiesta. Alla base imponibile calcolata secondo le disposizioni vigenti in materia di IMU sono state poi applicate le ultime aliquote comunali deliberate per le categorie interessate ottenendo il relativo ammontare di imposta. Sulla base dei dati trasmessi dall'Agenzia delle entrate si rileva pertanto una perdita di gettito annua stimata in circa 1,5 milioni di euro per IMU quota Stato e 0,6 milioni di euro per IMU quota comune. Di seguito la distribuzione territoriale della perdita di gettito (quota comune) da ristorare agli enti indicati: Parte di provvedimento in formato grafico