(Allegato)
                                                             Allegato 
 
                   Al Presidente della Repubblica 
 
    Il consiglio  comunale  di  Scanzano  Jonico  (Matera)  e'  stato
sciolto con decreto  del  Presidente  della  Repubblica  in  data  27
dicembre 2019, registrato alla Corte dei conti il  14  gennaio  2020,
per la durata di diciotto mesi, ai sensi dell'art.  143  del  decreto
legislativo  18  agosto  2000,  n.  267,  essendo  stati  riscontrati
fenomeni  di  infiltrazione  e   condizionamento   da   parte   della
criminalita' organizzata. 
    Per effetto dell'avvenuto scioglimento, la gestione dell'ente  e'
stata affidata a una  commissione  straordinaria  che  ha  perseguito
l'obiettivo del ripristino della legalita' e della corretta  gestione
delle risorse comunali, pur operando in un ambiente reso estremamente
difficile per la radicata presenza della criminalita' organizzata. 
    Il prefetto di Matera, con  relazione  del  15  aprile  2021,  ha
riferito sull'attivita'  svolta  e  sui  risultati  conseguiti  dalla
commissione  straordinaria,  rappresentando  tuttavia  che  l'avviata
azione di riorganizzazione e riconduzione  alla  legalita'  dell'ente
locale non puo'  ritenersi  conclusa  e,  pertanto,  ha  proposto  la
proroga della gestione commissariale. 
    Sintomatica  della   perdurante   presenza   della   criminalita'
organizzata sul  territorio  e'  l'adozione  di  un  decreto  del  1°
dicembre 2020 con il quale il Tribunale di Potenza ha  sottoposto  un
locale capo cosca  alla  misura  di  prevenzione  della  sorveglianza
speciale di pubblica  sicurezza  per  quattro  anni  formulando,  nei
confronti dello stesso, un  giudizio  di  elevatissima  pericolosita'
sociale alla luce della ragionevole probabilita' di colpevolezza  per
il reato di cui all'art. 416-bis c.p. 
    Inoltre, una recente misura di  fermo  di  indiziato  di  delitto
emessa  dalla  direzione  distrettuale  antimafia  di   Potenza   nei
confronti di tre persone, tra le quali  un  dipendente  comunale  che
svolge anche  attivita'  imprenditoriale,  ha  evidenziato  come  sia
ancora    alto    il    rischio    di     condizionamento     mafioso
dell'amministrazione comunale. Il menzionato  dipendente  infatti  e'
ritenuto responsabile dei reati  di  associazione  di  tipo  mafioso,
estorsione aggravata e illecito trasferimento fraudolento  di  valori
in quanto,  sfruttando  il  potere  di  intimidazione  derivante  dal
vincolo associativo, traeva ingiusti vantaggi acquisendo il monopolio
in alcuni settori dell'economia locale quali quelli  della  fornitura
di beni e servizi ai cantieri, edilizia pubblica e  privata,  servizi
presso strutture turistico - ricettive. Peraltro al fine di eludere i
provvedimenti interdittivi di esclusione dalle  «white  list»  emessi
dalla prefettura di Potenza nei  confronti  di  tre  societa'  a  lui
riconducibili, trasferiva fittiziamente la titolarita' di una  quarta
societa' ad altro soggetto coindagato. 
    La situazione  generale  del  Comune  di  Scanzano  Jonico  e  le
attivita'  fin  qui  avviate  dall'organo  commissariale  sono  state
oggetto di approfondimento da  parte  del  Comitato  provinciale  per
l'ordine  e  la  sicurezza  pubblica  tenutosi  il  14  aprile  2021,
integrato per l'occasione con la partecipazione del procuratore della
Repubblica presso  il  Tribunale  di  Potenza  -  coordinatore  della
direzione distrettuale antimafia, a conclusione del  quale  e'  stata
auspicata l'adozione della  proroga  per  ulteriori  sei  mesi  della
gestione commissariale, ai sensi dell'art. 143 TUOEL. 
    La  relazione  del  prefetto  segnala  come   l'attivita'   della
Commissione straordinaria sia stata da subito improntata alla massima
discontinuita' rispetto al passato, al fine  di  dare  inequivocabili
segnali sulla forte  presenza  dello  Stato,  con  azioni  rivolte  a
ripristinare la legalita' dell'azione amministrativa, interrompere le
diverse forme di condizionamento riscontrate nella vita  dell'ente  e
ricostruire il rapporto fiduciario tra la collettivita' locale  e  le
istituzioni. 
    L'organo  commissariale  e'  prioritariamente  intervenuto  sulle
criticita' segnalate in sede ispettiva dalla commissione di indagine,
in particolare  adottando  provvedimenti  in  materia  di  abusivismo
edilizio e  di  assetto  urbanistico  del  territorio  comunale,  con
l'obiettivo primario di ricondurre l'azione amministrativa  dell'ente
al rispetto dei principi di legalita' e trasparenza. 
    Per quanto attiene all'abusivismo edilizio diffuso sul territorio
comunale, la commissione straordinaria ha constatato  che  tutti  gli
accertamenti relativi  agli  illeciti  e  le  relative  ordinanze  di
demolizione e ripristino dello stato dei luoghi disposti  in  passato
dagli uffici comunali competenti,  di  fatto,  non  erano  mai  stati
portati ad esecuzione. 
    Viene infatti evidenziato che sin dal 1974, anno  di  istituzione
del Comune di Scanzano Jonico, nessuna ordinanza  di  demolizione  e'
stata eseguita. 
    Per porre rimedio a tale stato  di  inerzia,  la  commissione  ha
stanziato nell'apposito capitolo di bilancio  le  risorse  necessarie
per procedere speditamente all'abbattimento dei manufatti abusivi. Il
ripristino della legalita' e' iniziato con il  dare  esecuzione  alle
ordinanze di demolizione, rimaste ineseguite dall'anno 2011,  di  due
immobili abusivi di  proprieta'  di  un  esponente  del  locale  clan
mafioso, provvedimenti che sono stati finalmente eseguiti  nonostante
i tentativi di ostacolare le operazioni di  abbattimento  alle  quali
alcune  ditte  del  posto   non   hanno,   emblematicamente,   voluto
partecipare. 
    L'azione   posta    in    essere    dall'organo    commissariale,
favorevolmente accolta dalla cittadinanza, ha rappresentato un  forte
segnale  di  discontinuita'  rispetto   alle   gestioni   passate   e
contrassegnato la presenza dello Stato  sul  territorio  con  effetti
positivi  e  diretti  a  contrastare  il   fenomeno   dell'abusivismo
edilizio; infatti, in conseguenza  delle  predette  operazioni  altri
illeciti  gia'  accertati  sono  stati   eliminati   direttamente   e
spontaneamente dagli stessi trasgressori. 
    Peculiare attenzione e' stata  posta  dalla  terna  commissariale
all'assetto urbanistico del territorio comunale  in  particolare  per
quanto riguarda gli aspetti amministrativi  attinenti  alle  numerose
lottizzazioni  private  che  hanno  interessato,   negli   anni,   il
territorio di Scanzano Jonico, buona parte delle quali non sono state
attuate nei termini e nel rispetto  delle  prescrizioni  contrattuali
stabilite. 
    A  questo  riguardo  la  commissione  ha  avviato  una   generale
ricognizione delle  diverse  procedure,  con  l'obiettivo  finale  di
definire  con  i  soggetti  interessati  le  singole   modalita'   di
completamento delle opere di  urbanizzazione  primaria  e  secondaria
connesse alle lottizzazioni che saranno poi acquisite  al  patrimonio
comunale. La conclusione positiva di tale attivita' potra' consentire
un reale arricchimento infrastrutturale del territorio  comunale  con
un diretto beneficio della collettivita', oltre all'affermazione  dei
principi di buon andamento e legalita'. 
    Tale obiettivo  finale  necessita'  naturalmente  di  un'adeguata
continuita' dell'azione intrapresa e di adeguate linee  di  indirizzo
da  parte  dell'organo  commissariale,  ragioni  per  le   quali   e'
essenziale estendere temporalmente  il  periodo  di  commissariamento
dell'ente. 
    Numerose  sono  le  procedure   relative   ad   opere   pubbliche
programmate  dalla  commissione  straordinaria,  tra  le  quali,  per
l'entita' degli  importi  richiesti  per  i  singoli  interventi,  si
segnalano i lavori di riqualificazione dell'area PIP, la  costruzione
del  centro  comunale  di  raccolta  differenziata  dei  rifiuti,  la
realizzazione  del  centro  diurno  socio-educativo  polivalente  per
minori, i lavori di infrastrutturazione della nuova area artigianale,
la riqualificazione del lungomare di  lido  Torre,  la  realizzazione
della ciclovia del golfo di Taranto nel tratto lucano Bernalda - Nova
Siri, per la quale il Comune capofila e' Scanzano Jonico. 
    A tal riguardo la terna commissariale,  al  fine  di  ovviare  ai
ritardi accumulati in passato proprio  nelle  procedure  relative  ai
predetti interventi ed in considerazione dei ristretti termini ancora
disponibili   per   non   perdere   i   finanziamenti   delle   opere
sopraelencate, ha concordato con la Regione  Basilicata  un  rigoroso
cronoprogramma che prevede  l'ultimazione  dei  lavori  entro  il  31
dicembre 2021. 
    Viene  inoltre  segnalato  il  progetto  di  implementazione  dei
sistemi  di  videosorveglianza  promosso  in  collaborazione  con  la
prefettura di Matera nell'ambito del «PON legalita'», piano  in  fase
di avanzata definizione che interessa il territorio di  sette  comuni
del Metapontino ove il Comune di Scanzano Jonico e' indicato anche in
questo caso come ente capofila. 
    Le iniziative intraprese  nei  diversi  settori  dell'ente  e  le
numerose  opere  in  programma,  alcune  delle  quali  in   fase   di
esecuzione, rendono opportuno che le relative procedure continuino ad
essere attentamente seguite  e  vigilate  dall'organo  straordinario,
trattandosi di lavori pubblici  su  cui  notoriamente  gravitano  gli
interessi  della  criminalita'   organizzata,   conseguentemente   il
prefetto di Matera  ha  chiesto  di  prorogare  per  altri  sei  mesi
l'attivita' della commissione straordinaria. 
    Per i motivi sopra descritti risulta, quindi, necessario  che  la
commissione straordinaria disponga di un maggior lasso di  tempo  per
completare le attivita' in corso, scongiurare condizionamenti o forme
di ostruzionismo e perseguire,  inoltre,  una  maggiore  qualita'  ed
efficacia dell'azione  amministrativa,  essendo  ancora  concreto  il
rischio di illecite interferenze della criminalita' organizzata. 
    Pertanto, sulla base di tali elementi, ritengo che  ricorrano  le
condizioni per prorogare di ulteriori sei mesi  lo  scioglimento  del
consiglio comunale di Scanzano Jonico (Matera),  ai  sensi  dell'art.
143, comma 10, del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267. 
 
      Roma, 20 aprile 2021 
 
                                  Il Ministro dell'interno: Lamorgese