(Allegato 8)
                                                           Allegato 8 
 
Presidenza del Consiglio dei ministri - Dipartimento per le politiche
                           della famiglia 
 
    Linee guida per la gestione in sicurezza di  attivita'  educative
non formali e informali, e ricreative, volte al benessere dei  minori
durante l'emergenza COVID-19 
 
                            Introduzione 
 
    Le presenti linee guida  si  rivolgono  ai  soggetti  pubblici  e
privati che offrono attivita'  educative  non  formali  e  informali,
nonche' attivita' ricreative volte al  benessere  dei  minori,  fermi
restando i protocolli e  le  linee  guida  vigenti  che  disciplinano
attivita' specifiche (es. attivita'  sportive,  attivita'  culturali,
ecc.). 
    Tra  le  attivita'  di  cui  alle  presenti  linee   guida   sono
ricomprese, a titolo esemplificativo: 
      a) attivita' svolte in centri estivi; 
      b) attivita' svolte in servizi socioeducativi territoriali; 
      c)  attivita'  svolte  in  centri  con  funzione  educativa   e
ricreativa destinati ai minori; 
      d)   attivita'   di   comunita'   (es.   associazioni,   scout,
cooperative, parrocchie e oratori, gruppi giovanili  delle  comunita'
religiose); 
      e) attivita' educative che prevedono  il  pernottamento,  anche
residenziali; 
      f) spazi per il gioco libero, laboratori e servizi  doposcuola,
ludoteche; 
      g) scuole di danza, lingua, musica, teatro  e  altre  attivita'
educative extracurriculari, con esclusione di attivita' di formazione
professionale; 
      h)  attivita'  svolte  presso  istituzioni  culturali  e   poli
museali; 
      i) attivita' che prevedono la costante presenza dei genitori  o
tutori insieme ai bambini in eta' da  0  a  6  anni  (es.  corsi  per
neogenitori, corsi di massaggio infantile); 
      l) attivita' svolte da nidi e micronidi,  sezioni  primavera  e
servizi integrativi che concorrono all'educazione e alla  cura  delle
bambine e dei bambini (art. 2, comma 3, del  decreto  legislativo  n.
65/2017); 
      m) attivita' di nido familiare, ai sensi dell'art. 2, comma  3,
del decreto  legislativo  n.  65/2017  e  dell'art.  48  del  decreto
legislativo n. 18/2020 (cd. tagesmutter); 
      n) attivita'  all'aria  aperta  (es.  parchi  pubblici,  parchi
nazionali, foreste). 
    Costituiscono elementi di riferimento trasversali alle esperienze
e attivita' prospettate: 
      a) la centratura sulla qualita' della relazione interpersonale,
mediante il rapporto individuale fra l'adulto e il bambino, nel  caso
di bambini di eta' inferiore ai tre anni, e mediante l'organizzazione
delle attivita' in gruppi nel caso di bambini  piu'  grandi  e  degli
adolescenti, evitando contatti tra gruppi diversi; 
      b) l'attenta organizzazione degli spazi piu' idonei  e  sicuri,
privilegiando quelli esterni e  il  loro  allestimento  per  favorire
attivita' di gruppi; 
       c)  l'attenzione  particolare  agli  aspetti  igienici  e   di
pulizia, al fine di ridurre i rischi tramite protocolli di  sicurezza
adeguati. 
 
                              Sezione 1 
 
Apertura regolamentata di parchi, giardini pubblici e di  aree  gioco
                             per minori 
 
    1. L'utilizzo degli spazi all'aria aperta da  parte  dei  minori,
con l'accompagnamento da parte di un genitore o di  un  altro  adulto
responsabile, ove necessario, avviene nel rispetto del distanziamento
fisico e con l'utilizzo dei  dispositivi  di  protezione  individuale
secondo la normativa vigente. 
    2. Tra gli spazi all'aria aperta oggetto delle linee  guida  sono
ricompresi, a titolo esemplificativo: 
      a) parchi, spiagge, aree di campagna accessibili  al  pubblico,
fiumi, laghi, foreste, sentieri e altre aree verdi; 
      b) giardini pubblici e botanici; 
      c) aree di interesse storico e culturale; 
      d) orti; 
      e) aree gioco e percorsi salute, al chiuso e all'aria aperta; 
      f) attrazioni all'aria aperta; 
      g) giardini e parchi privati. 
    3. Il gestore degli spazi deve: 
      a) disporre la manutenzione ordinaria dello  spazio,  eseguendo
controlli periodici dello stato delle diverse attrezzature  in  esso,
se presenti, con pulizia periodica approfondita delle superfici  piu'
toccate, con detergente neutro; 
      b) posizionare cartelli  informativi  all'ingresso  delle  aree
verdi e delle  aree  gioco  rispetto  ai  comportamenti  corretti  da
tenere, in linea con le raccomandazioni del Ministero della salute  e
delle autorita' competenti. 
 
                              Sezione 2 
 
Attivita' educative non formali e informali, e  ricreative  volte  al
                        benessere dei minori 
 
    1.  Le  attivita'  offerte  possono  essere  organizzate  sia  da
soggetti pubblici che privati. 
    2. Le presenti linee guida riguardano indicazioni in merito a: 
      a) l'organizzazione degli spazi; 
      b) il rapporto tra minori accolti e lo spazio disponibile; 
      c) la protezione e il controllo dell'infezione; 
      d) gli elementi di informazione per gli operatori, educatori  e
animatori, anche volontari; 
      e) la programmazione delle attivita'; 
      f) l'accesso quotidiano, le modalita' di accompagnamento  e  di
ritiro dei minori; 
      g) i protocolli di accoglienza; 
      h) le attenzioni speciali per  i  minori,  gli  operatori,  gli
educatori  e  gli  animatori  con  disabilita',  in   situazioni   di
fragilita' o appartenenti a minoranze. 
 
                             Sezione 2.1 
 
             Indicazioni sull'organizzazione degli spazi 
 
    1. L'accesso alle attivita' deve avvenire tramite iscrizione.  E'
compito del gestore definire i tempi e le modalita' per l'iscrizione,
dandone comunicazione al pubblico e  con  congruo  anticipo  rispetto
all'inizio delle attivita' proposte. 
    2. E' consigliato predisporre spazi dedicati a ospitare i  minori
e  gli  operatori,  educatori  e  animatori,  anche  volontari,   che
manifestino sintomatologia sospetta, attivando le procedure  previste
nella sezione  2.3  delle  linee  guida.  Rimane  comunque  ferma  la
responsabilita' di ciascuno di non lasciare la propria abitazione  in
presenza di sintomi suggestivi di infezione da SARS-COV-2. 
 
                             Sezione 2.2 
 
  Indicazioni sul rapporto tra minori accolti e spazio disponibile 
 
    1.  In  considerazione   della   necessita'   di   garantire   il
distanziamento interpersonale di almeno un  metro  e  l'utilizzo  dei
dispositivi di protezione  individuale,  cosi'  come  previsto  dalla
normativa vigente,  e'  fondamentale  l'organizzazione  in  gruppi  e
l'organizzazione di una pluralita' di diversi spazi  o  aree  per  lo
svolgimento delle attivita' programmate.  Il  rapporto  numerico  fra
operatori, educatori e  animatori,  e  minori  accolti,  deve  essere
definito al fine di rispettare le vigenti disposizioni in materia  di
distanziamento fisico e sicurezza. 
    2. E'  altresi'  opportuno  privilegiare  il  piu'  possibile  le
attivita' in spazi aperti all'esterno, anche se non in via esclusiva,
e tenendo conto di adeguate zone d'ombra. 
    3. Il numero massimo di minori accolti deve  tenere  conto  degli
spazi   e   dell'area   disponibile,   delle   raccomandazioni    sul
distanziamento fisico, nonche' del numero di persone  presenti  nella
stanza, del tipo di attivita' svolta e della durata della  permanenza
quando le attivita' si svolgono in spazi chiusi. 
    4.  In  caso  di  attivita'  in  spazi  chiusi,  e'  raccomandata
l'aerazione dei locali, con il  ricambio  di  aria  che  deve  essere
frequente, tenendo le finestre aperte per la maggior parte del tempo. 
 
                             Sezione 2.3 
 
      Indicazioni per la protezione e controllo dell'infezione 
 
    1. Prevenzione 
    Considerato che il contagio si realizza per goccioline di  saliva
emesse tossendo, starnutendo o parlando (droplets),  o  per  contatto
(es. toccare, abbracciare, dare la mano o anche toccando bocca,  naso
e occhi con  le  mani  precedentemente  contaminate),  le  misure  di
prevenzione da applicare sempre sono le seguenti: 
      a) igienizzarsi frequentemente le mani, in modo non frettoloso,
utilizzando acqua e sapone o soluzioni o gel a base alcolica in tutti
i momenti raccomandati; 
      b) non tossire o starnutire senza protezione; 
      c) mantenere quanto piu'  possibile  il  distanziamento  fisico
cosi' come previsto dalla normativa vigente, seppur con i  limiti  di
applicabilita' per le caratteristiche evolutive  degli  utenti  e  le
metodologie  educative  di  un  contesto  estremamente  dinamico,  ed
evitare attivita' che prevedano assembramenti; 
      d) non toccarsi il viso con le mani; 
      e) pulire frequentemente le superfici con le quali si  viene  a
contatto; 
      f) arieggiare frequentemente i locali. 
    2. Attivita' con neonati o bambini in eta' da 0 a 3 anni 
    Il  gestore  deve  prevedere  protocolli   che   seguano   queste
indicazioni: 
      a) gli operatori, educatori e  animatori,  non  essendo  sempre
possibile garantire il  distanziamento  fisico  dal  bambino,  devono
utilizzare ulteriori dispositivi (es. dispositivi per gli occhi, viso
e mucose) oltre alla consueta mascherina chirurgica; 
      b)  qualora  vengano  utilizzati  prodotti  disinfettanti,   si
raccomanda di  fare  seguire  alla  disinfezione  anche  la  fase  di
risciacquo, soprattutto per  gli  oggetti,  come  i  giocattoli,  che
potrebbero essere portati in bocca dai bambini. 
    3. I gestori delle attivita' devono impiegare  diverse  strategie
per informare e incoraggiare rispetto a comportamenti che riducano il
rischio di diffusione del contagio dal virus SARS-COV-2. A seguire si
elencano alcune attivita', a titolo di esempio. 
Previsioni sulla segnaletica e messaggi educativi per la  prevenzione
del contagio 
    Affiggere  una  segnaletica  nei  luoghi  con   una   visibilita'
significativa (es. presso le entrate in struttura, le aree  destinate
al consumo dei pasti, le  aree  destinate  al  riposo  notturno)  che
promuova misure protettive giornaliere e descriva come ostacolare  la
diffusione dei germi (es. attraverso il corretto lavaggio delle  mani
e il corretto utilizzo delle mascherine,  evitando  di  toccarsi  gli
occhi, il naso e  la  bocca  con  le  mani,  tossendo  o  starnutendo
all'interno del gomito con il braccio piegato  o  di  un  fazzoletto,
preferibilmente monouso). 
    Includere messaggi  (es.  video  esplicativi)  sui  comportamenti
corretti da tenere al fine di prevenire la diffusione  del  contagio,
quando vengono inviate comunicazioni al  personale  o  alle  famiglie
(es. il sito web della struttura, nelle e-mail, tramite  gli  account
ufficiali sui social media). 
    Utilizzare i manifesti e le  grafiche  realizzate  dal  Ministero
della salute disponibili sul sito web istituzionale. 
Utilizzo delle mascherine 
    Le mascherine devono essere indossate da tutto il personale, e da
tutti gli iscritti, cosi' come previsto dalla normativa  vigente.  Le
mascherine sono essenziali quando il distanziamento  fisico  e'  piu'
difficile da rispettare. 
    Le mascherine  non  dovrebbero  essere  utilizzate  nel  caso  di
bambini con meno di 6  anni  di  eta',  di  persone  con  difficolta'
respiratorie o in stato di momentanea incoscienza o  di  persone  con
disabilita'  tale  da  rendergli  impossibile  la   rimozione   della
mascherina senza aiuto da parte di un'altra persona. 
Sicurezza durante visite, escursioni e gite 
    I gestori possono organizzare visite  e  gite  in  giornata,  nel
rispetto delle vigenti disposizioni  di  sicurezza,  con  particolare
riguardo al settore trasporti. 
Garantire la sicurezza del pernottamento 
    Se e'  previsto  un  pernottamento,  il  gestore  deve  prevedere
procedure specifiche, che rispettino queste indicazioni: 
      a)  prevenire  la  condivisione   di   spazi   comuni   per   i
pernottamenti, e comunque assicurare la distanza di almeno  un  metro
fra i letti, con eventuale inversione alternata delle  testate  degli
stessi; 
      b) assicurare la distanza di  almeno  un  metro  anche  durante
l'igiene personale dei minori; 
      c) giornalmente deve essere misurata la  temperatura  corporea,
in base alla procedura indicata nella sezione 2.7; 
      d) devono essere seguite  tutte  le  procedure  indicate  nella
sezione 2.7; 
      e) mantenere sempre distinta la  biancheria  di  ogni  persona,
l'una dall'altra; 
      f) la biancheria deve  essere  pulita  almeno  una  volta  alla
settimana, o  comunque  prima  dell'utilizzo  da  parte  di  un'altra
persona; 
      g) e' consigliato prevedere un erogatore  di  gel  idroalcolico
per le mani all'ingresso  di  ogni  camera  o  tenda,  se  possibile,
altrimenti in aree predisposte e di facile accesso. 
Sicurezza dei pasti 
    Se sono previsti  pasti,  il  gestore  deve  prevedere  procedure
specifiche, che rispettino queste indicazioni: 
      a) gli  operatori,  educatori  o  animatori,  anche  volontari,
devono lavarsi le mani prima  di  preparare  il  pasto  e  dopo  aver
aiutato eventualmente i bambini; 
      b) si devono sempre utilizzare posate,  bicchieri  e  stoviglie
monouso, possibilmente biodegradabili, anche al di fuori dei pasti; 
      c)  e'  possibile  ricorrere  a  un  servizio  di  ristorazione
esterno, purche'  i  pasti  siano  realizzati  secondo  la  normativa
vigente. I fornitori esterni, come ogni soggetto esterno  al  gruppo,
devono rispettare le indicazioni dei protocolli. 
    In  generale,  i  gestori  devono  rispettare  tutte   le   altre
indicazioni e regolamentazioni statali, regionali e locali in materia
di preparazione dei pasti,  anche  in  riferimento  alle  indicazioni
contenute nel rapporto dell'Istituto superiore di sanita' COVID-19 n.
32/2020, concernente indicazioni  ad  interim  sul  contenimento  del
contagio da SARS-COV-2 e sull'igiene degli alimenti nell'ambito della
ristorazione e somministrazione di alimenti. Versione del  27  maggio
2020. 
Pulizia e igiene degli ambienti 
    Il  gestore  deve  assicurare,  almeno  una  volta   al   giorno,
l'adeguata pulizia di tutti gli  ambienti  e  dei  servizi  igienici,
nonche' un'igienizzazione periodica. 
    E' consigliato che il gestore esegua le  procedure  previste  dal
rapporto dell'Istituto superiore  di  sanita'  COVID-19  n.  25/2020,
concernente le raccomandazioni  ad  interim  sulla  sanificazione  di
strutture non sanitarie nell'attuale emergenza  COVID-19:  superfici,
ambienti interni e abbigliamento, e successivi aggiornamenti. 
Previsione di scorte adeguate 
    Il gestore  deve  garantire  l'igiene  e  la  salute  durante  le
attivita'. Il gestore deve prevedere sufficienti scorte di mascherine
di tipo chirurgico, sapone, gel idroalcolico per le  mani,  salviette
asciugamani in carta monouso, salviette disinfettanti e cestini per i
rifiuti provvisti di  pedale  per  l'apertura,  o  comunque  che  non
prevedano contatto con le mani. 
Risposta a eventuali casi sospetti e casi confermati di COVID-19 
    Nel caso in cui un minore presenti un aumento  della  temperatura
corporea al di sopra di 37,5°C o un sintomo compatibile con  COVID-19
durante le attivita', va posto in una  area  separata  di  isolamento
dagli altri minori, sotto la vigilanza di un operatore, possibilmente
vaccinato, che indossera' una  mascherina  chirurgica  e  che  dovra'
mantenere, ove possibile,  il  distanziamento  fisico  di  almeno  un
metro.  Vanno  avvertiti  immediatamente  coloro  che  esercitano  la
responsabilita'  genitoriale,  richiedendo  che   il   minore   venga
accompagnato il prima possibile  al  suo  domicilio.  Ogni  eventuale
rilevazione della temperatura corporea, va fatta  mediante  l'uso  di
termometri che non prevedono il contatto. 
    Fino a quando il minore non sara'  affidato  a  chi  esercita  la
responsabilita'  genitoriale,  lo   stesso   dovra'   indossare   una
mascherina chirurgica se ha un'eta' superiore  ai  6  anni  e  se  la
tollera. Dovra' essere dotato di mascherina chirurgica chiunque entri
in contatto con il caso sospetto, compresi coloro che  esercitano  la
responsabilita' genitoriale e che si recano nell'area  dedicata  alle
attivita' per condurlo presso la propria abitazione. 
    Quando il minore ha lasciato la stanza o  l'area  di  isolamento,
pulire e disinfettare le superfici della stessa, dopo che  il  minore
sintomatico  e'  tornato   a   casa.   Coloro   che   esercitano   la
responsabilita' genitoriale devono contattare il pediatra  di  libera
scelta o il medico di medicina generale per  la  valutazione  clinica
del caso. Il pediatra di  libera  scelta  o  il  medico  di  medicina
generale, in caso di sospetto COVID-19, richiede  tempestivamente  il
test diagnostico e lo comunica al Dipartimento di prevenzione. 
    Qualora durante le attivita' sia un  operatore  a  presentare  un
aumento della temperatura corporea  al  di  sopra  di  37,5°C,  o  un
sintomo compatibile con COVID-19, lo stesso va invitato  a  ritornare
al proprio domicilio e a contattare il medico  di  medicina  generale
per la valutazione clinica del caso. 
    In ogni caso, la presenza  di  un  caso  confermato  necessitera'
l'attivazione da parte della struttura di un monitoraggio attento  da
avviare in  stretto  raccordo  con  il  Dipartimento  di  prevenzione
locale, al fine di identificare precocemente la comparsa di possibili
altri casi  che  possano  prefigurare  l'insorgenza  di  un  focolaio
epidemico. In tale situazione, l'autorita' sanitaria potra'  valutare
tutte le misure ritenute idonee. 
 
                             Sezione 2.4 
 
Elementi di informazione per gli operatori,  educatori  e  animatori,
                           anche volontari 
 
    1. E' consentita la possibilita' di coinvolgimento di  operatori,
educatori e animatori, anche volontari,  opportunamente  informati  e
formati sui temi della  prevenzione  di  COVID-19,  nonche'  per  gli
aspetti di utilizzo dei dispositivi di protezione individuale e delle
misure di igiene e pulizia. 
    2. Il gestore puo' impiegare personale ausiliario o  di  supporto
per  specifiche  attivita'  (es.   maestri   di   musica,   educatori
professionali), o in  sostituzione  temporanea  di  altri  operatori,
educatori o animatori, anche volontari, responsabili dei gruppi. 
    3.  Il  gestore  deve  individuare  un  referente  per   COVID-19
all'interno della propria  struttura  che  sovraintenda  il  rispetto
delle disposizioni previste nelle presenti linee  guida,  a  supporto
del gestore stesso durante le attivita'. 
 
                             Sezione 2.5 
 
          Indicazioni per la programmazione delle attivita' 
 
    1. Il gestore deve favorire l'organizzazione di gruppi di minori,
garantendo la condizione della loro stabilita' per tutto il tempo  di
svolgimento delle attivita' limitando per quanto possibile i contatti
tra gruppi diversi. Anche la relazione tra il gruppo di minori e  gli
operatori, educatori o animatori, anche  volontari,  attribuiti  deve
essere garantita con continuita' nel tempo. 
    2. Le due condizioni di cui sopra proteggono  dalla  possibilita'
di diffusione allargata del contagio,  nel  caso  tale  evenienza  si
venga  a  determinare,  garantendo  il  piu'  possibile  altresi'  la
possibilita' di puntuale tracciamento del medesimo. 
    3. Si consiglia infine di prestare  particolare  attenzione  alle
condizioni di fragilita' fra i minori, gli operatori, gli educatori e
gli  animatori,  anche  volontari,  che  potrebbero  necessitare   di
specifico supporto psicologico. 
 
                             Sezione 2.6 
 
Indicazioni sull'accesso quotidiano e le modalita' di accompagnamento
                         e ritiro dei minori 
 
    1. I gestori devono prevedere punti di accoglienza per  l'entrata
e l'uscita dall'area dedicata alle  attivita'.  Quando  possibile,  i
punti di ingresso devono essere differenziati dai  punti  di  uscita,
con individuazione di percorsi separati. 
    2. E' importante infatti che la situazione di  arrivo  e  rientro
dei bambini e degli adolescenti, da e per la propria  abitazione,  si
svolga senza comportare assembramenti presso gli ingressi delle  aree
interessate. 
    3. I punti di accoglienza devono  essere  all'esterno,  o  in  un
opportuno ingresso separato dell'area o struttura,  per  evitare  che
gli accompagnatori entrino nei luoghi adibiti allo svolgimento  delle
attivita'. 
    4. E' consigliato segnalare con appositi riferimenti le  distanze
da rispettare. 
    5. Gli ingressi e le uscite devono essere scaglionati. 
    6. Nel punto di accoglienza deve essere disponibile una fontana o
un lavandino con  acqua  e  sapone  o,  in  assenza  di  questa,  gel
idroalcolico per l'igienizzazione delle mani del  minore,  prima  che
entri nella struttura. Similmente, il  minore  deve  igienizzarsi  le
mani una volta uscito dalla struttura, prima di  essere  riconsegnato
all'accompagnatore.  Il  gel  idroalcolico  deve  ovviamente   essere
conservato fuori dalla portata dei  bambini  per  evitare  ingestioni
accidentali. 
    7. L'igienizzazione delle mani deve essere realizzata  anche  nel
caso degli operatori, educatori o  animatori,  anche  volontari,  che
entrano in turno,  o  di  eventuali  accompagnatori  che  partecipano
anch'essi alle attivita' (es. corsi per neogenitori). 
    8. E'  opportuno  limitare  per  quanto  possibile  l'accesso  di
eventuali figure o fornitori esterni.  In  caso  di  consegna  merce,
occorre evitare di depositarla negli spazi  dedicati  alle  attivita'
con i minori. 
 
                             Sezione 2.7 
 
              Indicazioni sui protocolli di accoglienza 
 
    Sono previsti 2 protocolli di accoglienza: 
      a) per la prima accoglienza; 
      b) per  le  verifiche  giornaliere,  nel  caso  di  pernotto  e
frequenza delle attivita' per piu' di 24 ore. 
Protocollo per la prima accoglienza 
    Al primo ingresso nell'area dedicata alle attivita', chi esercita
la responsabilita' genitoriale  (per  se'  stesso  e  per  conto  del
minore), gli operatori, educatori o animatori, anche volontari, e gli
accompagnatori dei minori devono autocertificare di: 
      a) non avere una temperatura corporea  superiore  ai  37,5°C  o
alcuna sintomatologia respiratoria o altro  sintomo  compatibile  con
COVD-19, ne' aver avuto tali sintomi nei 3 giorni precedenti; 
      b) non essere in stato di quarantena o isolamento domiciliare. 
    Qualora  si  verificasse  una  delle   condizioni   espressamente
individuate nelle precedenti lettere a) e b),  e'  fatto  divieto  di
frequentare le attivita'. In tal caso, per il rientro  in  comunita',
si  applicano  le  vigenti  disposizioni  previste  per   l'attivita'
scolastica. 
    Nel caso in cui un  minore  o  una  persona  che  partecipa  alle
attivita' presenti un aumento della temperatura corporea al di  sopra
di 37,5°C, o un sintomo compatibile con COVID-19, si rimanda a quanto
indicato nella sezione 2.3. 
    Gli esercenti la responsabilita' genitoriale e  gli  adulti,  nel
caso di operatori, educatori e animatori,  si  raccorderanno  con  il
pediatra di libera scelta o il medico di medicina generale per quanto
di competenza. 
Protocollo  per  le  verifiche  giornaliere  in  caso  di   pernotto,
successive al primo ingresso 
    L'operatore, educatore o  animatore,  anche  volontario,  addetto
all'accoglienza deve misurare  la  temperatura  dell'iscritto  o  del
membro del personale, dopo aver igienizzato le mani,  con  rilevatore
di temperatura corporea o termometro senza contatto. Il termometro  o
rilevatore deve essere pulito con una salvietta igienizzante o cotone
imbevuto di alcool prima del primo utilizzo,  in  caso  di  contatto,
alla fine dell'accoglienza e in caso di possibile contaminazione,  ad
esempio se il bambino  inavvertitamente  entra  in  contatto  con  lo
strumento o si mette a tossire durante la misurazione. 
    Nel caso in cui un  minore  o  una  persona  che  partecipa  alle
attivita' presenti un aumento della temperatura corporea al di  sopra
di 37,5°C, o un sintomo compatibile con COVID-19, si rimanda a quanto
indicato nella sezione 2.3. 
    Chi esercita la responsabilita' genitoriale  e  gli  adulti,  nel
caso di operatori, educatori e animatori,  si  raccorderanno  con  il
pediatra di libera scelta o il medico di medicina generale per quanto
di competenza. 
Indicazioni generali 
    Il gestore deve prevedere un registro di presenza di chiunque sia
presente alle attivita', per favorire le attivita' di tracciamento di
un eventuale contagio da parte delle autorita' competenti. Il gestore
deve mantenere il registro per 14 giorni. 
    Attestazione di guarigione clinica e nulla  osta  al  rientro  in
comunita' 
    Per quanto riguarda le modalita' di attestazione per  il  rientro
in comunita', si applicano le  vigenti  disposizioni  previste  dalla
circolare del Ministero della salute "COVID-19:  indicazioni  per  la
durata  ed  il  termine  dell'isolamento  e  della  quarantena."   n.
32850-12/10/2020. 
 
                             Sezione 2.8 
 
Attenzioni  speciali  per  i  minori,  gli  operatori,  educatori   e
  animatori, anche  volontari,  con  disabilita',  in  situazioni  di
  fragilita' o appartenenti a minoranze 
    1. Nella consapevolezza  delle  particolari  difficolta'  che  le
misure restrittive di contenimento del contagio hanno comportato  per
minori  con  disabilita',  con  disturbi  di   comportamento   o   di
apprendimento, particolare  attenzione  e  cura  vanno  rivolte  alla
definizione  di  modalita'  di  attivita'  e  misure   di   sicurezza
specifiche  per  coinvolgerli   nelle   attivita'   ludico-ricreative
integrative rispetto alle attivita' scolastiche. 
    2. Nel caso di bambini  e  adolescenti  con  disabilita'  e/o  in
situazioni di particolare fragilita', laddove la situazione specifica
lo richieda,  deve  essere  potenziata  la  dotazione  di  operatori,
educatori o animatori nel gruppo dove  viene  accolto  il  bambino  o
l'adolescente, fino a portare eventualmente il rapporto numerico a un
operatore, educatore o  animatore  per  ogni  bambino  o  adolescente
inserito. 
    3.  Gli  operatori,  educatori  e  animatori,  anche   volontari,
coinvolti devono essere adeguatamente formati anche  a  fronte  delle
diverse modalita' di organizzazione delle  attivita',  tenendo  anche
conto delle difficolta' di mantenere il distanziamento  e  l'utilizzo
dei  dispositivi  di  protezione  individuale,   cosi'   come   della
necessita' di accompagnare i minori con fragilita' nel comprendere il
senso delle misure di precauzione. 
    4. Nel  caso  in  cui  siano  presenti  minori  non  udenti  alle
attivita', ricordando che non sono soggetti  all'obbligo  di  uso  di
mascherine i soggetti con forme di disabilita'  non  compatibili  con
l'uso  continuativo  della   mascherina   ovvero   i   soggetti   che
interagiscono  con  i  predetti,  puo'  essere  previsto   l'uso   di
mascherine trasparenti per garantire la comunicazione con  gli  altri
minori  e  gli  operatori,  educatori  e  animatori,   favorendo   in
particolare la lettura labiale. 
    5. In alcuni casi,  e'  opportuno  prevedere,  se  possibile,  un
educatore professionale o un mediatore  culturale,  specialmente  nei
casi di minori che vivono  fuori  dalla  famiglia  d'origine,  minori
stranieri, con famiglie in difficolta'  economica,  non  accompagnati
che vivono in carcere o che vivono in comunita'.