(Allegato)
                                                             Allegato 
 
                    Al Presidente della Repubblica 
 
    Il consiglio comunale di Pizzo (Vibo Valentia) e'  stato  sciolto
con decreto del Presidente della Repubblica  del  28  febbraio  2020,
registrato alla Corte dei conti il 6 marzo 2020,  per  la  durata  di
mesi diciotto, ai sensi dell'art.  143  del  decreto  legislativo  18
agosto  2000,  n.  267,  essendo  stati   riscontrati   fenomeni   di
infiltrazione  e  condizionamento   da   parte   della   criminalita'
organizzata. 
    Per effetto dell'avvenuto scioglimento, la gestione dell'ente  e'
stata affidata ad una commissione  straordinaria  che  ha  perseguito
l'obiettivo del ripristino della legalita' e della corretta  gestione
delle risorse comunali, pur operando in un ambiente reso estremamente
difficile per la presenza della criminalita' organizzata. 
    Il prefetto di Vibo  Valentia,  nella  relazione  dell'11  giugno
2021, ha evidenziato come  l'avviata  azione  di  riorganizzazione  e
ripristino  della  legalita',   nonostante   i   positivi   risultati
conseguiti  dalla  commissione  straordinaria,  non  puo'   ritenersi
conclusa,   proponendo   pertanto   la   proroga    della    gestione
commissariale. 
    Le motivazioni addotte a sostegno della richiesta di proroga sono
state condivise nella riunione del comitato provinciale per  l'ordine
e  la  sicurezza  pubblica,  integrato  con  la  partecipazione   del
procuratore della Repubblica di Vibo Valentia  e  del  rappresentante
della direzione distrettuale antimafia di Catanzaro. 
    L'organo di gestione straordinaria ha  perseguito,  sin  dal  suo
insediamento, l'obiettivo di ripristinare  la  legalita'  all'interno
dell'ente pur operando in  un  contesto  gestionale  connotato  dalla
generale  disapplicazione  dei   principi   di   buon   andamento   e
imparzialita' dell'azione amministrativa. 
    Le iniziative promosse dalla commissione  sono  state  improntate
alla massima discontinuita' rispetto al  passato,  al  fine  di  dare
inequivocabili  segnali  della  forte  presenza  dello  Stato  e  per
interrompere le diverse forme di ingerenza riscontrate nell'attivita'
del comune, con il prioritario obiettivo di ripristinare il  rapporto
fiduciario tra la collettivita' locale e le istituzioni. 
    L'organo  commissariale,   riscontrato   un   diffuso   disordine
amministrativo ed una carenza delle figure apicali indispensabili per
il corretto espletamento delle competenze  gestionali  dell'ente,  ha
disposto una generale riorganizzazione degli  uffici  e  dei  servizi
comunali, avvalendosi anche dell'ausilio di unita'  di  personale  in
posizione di sovraordinazione ex art. 145 del decreto legislativo  18
agosto 2000, n. 267, posto a presidio  dei  settori  piu'  nevralgici
dell'ente quali l'area tecnica e l'area amministrativa. 
    Il riassetto  organizzativo  dell'ente  ha  comportato  anche  la
sostituzione del segretario comunale ed ha reso necessaria l'adozione
di atti regolamentari di cui l'ente era privo  e  l'adeguamento  alle
normative vigenti di  quelli  in  essere,  a  garanzia  del  corretto
funzionamento degli uffici comunali. 
    L'azione amministrativa  e'  stata  improntata  al  rispetto  del
codice degli appalti e, in linea generale, delle disposizioni vigenti
avendo  cura  di  implementare   l'informatizzazione   degli   uffici
comunali. 
    Il settore sul quale l'organo di gestione straordinaria, sin  dal
suo insediamento, ha rivolto particolare  attenzione  e'  quello  dei
lavori pubblici. 
    In tale ambito e' stato predisposto il piano di  priorita'  degli
interventi ex art. 145, comma 2, del decreto  legislativo  18  agosto
2000, n. 267, sulla base del quale, avvalendosi di fondi gestiti  dal
Ministero dell'interno in favore degli enti sciolti per infiltrazione
mafiosa  e  di  quelli  dissestati,  sono  stati  avviati  lavori  di
manutenzione straordinaria delle  reti  idriche  e  fognarie,  di  un
palazzo di proprieta' comunale e del comando di  polizia  municipale;
inoltre, al fine di superare  pregresse  criticita'  che  ne  avevano
impedito la realizzazione, e' stata disposta una nuova programmazione
di alcuni interventi tra i quali  quelli  per  il  completamento  del
centro di raccolta differenziata dei rifiuti,  la  funzionalizzazione
dell'impianto  di  depurazione  comunale,  la  riqualificazione   del
cimitero comunale,  il  miglioramento  della  rete  di  illuminazione
pubblica del centro storico, la realizzazione di un pozzo a  servizio
del  serbatoio  di  accumulo  della  rete  idrica,  oltre  a   lavori
concernenti l'edilizia scolastica e la messa in sicurezza  di  alcune
strade comunali. Sono in corso di completamento anche le procedure di
affidamento ad evidenza pubblica per  lavori  urgenti  relativi  alla
chiesa di Piedigrotta e al molo «Pizzapundi», opere danneggiate dalle
mareggiate  invernali.  L'organo  di  gestione  straordinaria  ha  al
riguardo riferito che sta  cercando  di  affrontare  alcune  di  tali
criticita'  anche  attraverso  la  richiesta  di  finanziamenti  alla
Regione Calabria, in corso di attribuzione. 
    Nell'ambito del settore tecnico, sono  state  diramate  direttive
agli uffici e avviate verifiche sulle  concessioni  demaniali  e,  in
generale, per il contrasto all'abusivismo. 
    Gli interventi sopradescritti necessitano  di  essere  portati  a
compimento dalla stessa commissione straordinaria, in  considerazione
del fatto che i lavori programmati o in fase di esecuzione riguardano
settori di attivita' sui quali notoriamente gravitano  gli  interessi
della criminalita' organizzata. 
    La terna commissariale ha, altresi', avviato la ricognizione  del
patrimonio comunale attesa la  mancanza  di  un  inventario  generale
esaustivo ed aggiornato; da  tali  accertamenti  e'  stato  possibile
rilevare situazioni edilizie rimaste  incompiute,  tra  le  quali  il
programma di recupero urbano (PRU) avviato nel 2004 e per il quale la
Regione Calabria ha chiesto la rendicontazione pena la revoca  di  un
finanziamento pari a circa cinque milioni di euro. 
    Nel  settore  economico-finanziario  l'organo  straordinario   ha
attivato, in collaborazione con il revisore dei conti, una  serie  di
misure volte a razionalizzare le  spese  per  beni  e  servizi  ed  a
recuperare i canoni per l'utilizzo dei beni comunali, al fine di  una
corretta e regolare applicazione delle norme  e  dei  principi  della
contabilita'   pubblica,   nonche'   a   limitare   il    contenzioso
amministrativo-tributario. 
    Nella medesima  prospettiva  di  miglioramento  delle  condizioni
finanziarie dell'ente,  la  commissione  straordinaria  si  e'  posta
l'obiettivo di ridurre la consistente area di  evasione  dei  tributi
comunali che per i ruoli del consumo idrico e dei  rifiuti  raggiunge
la quota del 50% dei contribuenti; a tal fine, e' stata  avviata  una
gara  ad  evidenza  pubblica  per  esternalizzare  il   servizio   di
accertamento,  di  riscossione  ordinaria  e  coattiva  dei   tributi
comunali e di altre entrate. 
    Le descritte iniziative, una volta perfezionate, consentiranno al
comune di Pizzo di proseguire il percorso di risanamento  finanziario
conseguente al pregresso dissesto deliberato nell'anno 2017. 
    Significative iniziative  sono  state  avviate  anche  in  ambito
sociale, in particolare sono stati adottati i decreti di assegnazione
di  alloggi  di  edilizia  residenziale  pubblica,  finalizzati  alla
consegna degli alloggi prevista subito  dopo  la  definizione  di  un
contenzioso  pendente  tra  la   ditta   costruttrice   e   l'azienda
territoriale edilizia residenziale pubblica della  Calabria  (ATERP),
per la cui risoluzione la commissione sta  svolgendo  una  importante
opera di mediazione. 
    E' inoltre stata disposta la  stabilizzazione  di  quarantuno  ex
lavoratori socialmente utili, per i  quali,  compatibilmente  con  le
risorse finanziarie disponibili, sono in corso approfondimenti  anche
con le organizzazioni sindacali per un aumento dell'orario di  lavoro
allo scopo di adeguare le  capacita'  del  personale  alla  complessa
attivita' burocratica dell'ente. 
    Va evidenziato, altresi', che sin dalle prime fasi dell'emergenza
epidemiologica da Covid-19  l'organo  commissariale,in  affiancamento
alle notizie riportate sul sito istituzionale del comune,  ha  aperto
un nuovo canale di comunicazione con la cittadinanza,  attraverso  un
social  network  che  ha  contribuito  a  migliorare  e   velocizzare
sensibilmente  l'informazione  diretta  all'utenza  sulle  principali
disposizioni  emanate  a  seguito  dell'emergenza  sanitaria   e   di
coordinarsi con le diverse associazioni locali  volontarie  impegnate
nell'attivita' di assistenza alla popolazione. 
    Le numerose iniziate poste in essere necessitano, senz'altro,  di
una continuita' amministrativa, per cui il prefetto di Vibo  Valentia
ha chiesto di prorogare di sei mesi  la  gestione  commissariale  per
consentire il consolidamento dei risultati  raggiunti  e  seguire  le
attivita' ancora in corso, e cio' a beneficio della collettivita'. 
    Per i motivi sopra descritti risulta, quindi, necessario  che  la
commissione straordinaria disponga di un maggior lasso di  tempo  per
completare le attivita' in corso, scongiurare condizionamenti o forme
di ostruzionismo e perseguire,  inoltre,  una  maggiore  qualita'  ed
efficacia dell'azione  amministrativa,  essendo  ancora  concreto  il
rischio di illecite interferenze della criminalita' organizzata. 
    Pertanto, sulla base di tali elementi, ritengo che  ricorrano  le
condizioni per prorogare di ulteriori sei mesi  lo  scioglimento  del
consiglio comunale di Pizzo (Vibo Valentia), ai sensi dell'art.  143,
comma 10, del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267. 
      Roma, 24 giugno 2021 
 
                                  Il Ministro dell'interno: Lamorgese