(Allegato 1)
                                                           Allegato 1 
 
              Informazioni per gli operatori sanitari  
 
    -  Medicinale  sottoposto  a   monitoraggio   addizionale.   Cio'
permettera' la rapida identificazione  di  nuove  informazioni  sulla
sicurezza.  Agli  operatori  sanitari  e'  richiesto   di   segnalare
qualsiasi  reazione  avversa  sospetta.  Vedere  paragrafo  4.8   per
informazioni sulle modalita' di segnalazione delle reazioni avverse. 
    Questo medicinale non e' stato ancora  completamente  studiato  e
non ha ricevuto l'approvazione dell'Agenzia europea per i  medicinali
(EMA). In Italia ne e' stata autorizzata la temporanea  distribuzione
per il trattamento di COVID-19 con decreto del Ministro della  salute
del 12 luglio 2021 pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 29  luglio
2021, n. 180. 
1. Denominazione del medicinale 
    Sotrovimab concentrato per soluzione per infusione 500  mg  (62,5
mg/mL) 
2. Composizione qualitativa e quantitativa 
    Ogni flaconcino contiene 500 mg  di  sotrovimab  in  8  mL  (62,5
mg/mL). 
    Sotrovimab  e'  un  anticorpo  monoclonale  IgG1  kappa   (IgG1k)
completamente umano. 
    Per l'elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1. 
3. Forma farmaceutica 
    Concentrato per soluzione per  infusione  (concentrato  sterile).
Sotrovimab concentrato per soluzione per infusione e'  una  soluzione
chiara, incolore o di colore da giallo a marrone, da diluire  in  una
soluzione di  cloruro  di  sodio  prima  della  somministrazione  per
infusione endovenosa. 
4. Informazioni cliniche 
    4.1 Indicazioni terapeutiche 
    Sotrovimab e' indicato  per  il  trattamento  della  malattia  da
coronavirus  2019  (COVID-19)  lieve  o  moderata,  negli  adulti   e
adolescenti (di eta' pari o superiore a 12 anni che abbiano  un  peso
corporeo di almeno 40 kg)  che  non  necessitano  di  ossigenoterapia
supplementare per COVID-19 e che sono a  rischio  di  progressione  a
COVID-19 severa. 
    Si definiscono ad alto rischio i pazienti che  soddisfano  almeno
uno dei seguenti criteri: 
      indice di massa corporea (Body Mass  Index,  BMI)  ≥30,  oppure
>95° percentile per eta' e per genere 
      insufficienza renale cronica,  incluse  dialisi  peritoneale  o
emodialisi 
      diabete mellito non controllato (HbA1c>9,0% 75 mmol/mol) o  con
complicanze croniche 
      immunodeficienza primitiva o secondaria 
      eta' >65 anni 
      malattia  cardio-cerebrovascolare  (inclusa  ipertensione   con
concomitante danno d'organo) 
      broncopneumopatia  cronica  ostruttiva   e/o   altra   malattia
respiratoria cronica  (ad  es.  soggetti  affetti  da  asma,  fibrosi
polmonare o che necessitano di ossigenoterapia per ragioni differenti
da SARS-CoV-2) 
      epatopatia cronica [con seguente box di warning: «gli anticorpi
monoclonali non sono stati studiati in  pazienti  con  compromissione
epatica moderata o severa»] 
      emoglobinopatie 
      patologie del neurosviluppo e patologie neurodegenerative. 
    COVID-19 deve essere di recente insorgenza  (e  comunque  da  non
oltre dieci giorni) e confermata da positivita' di  esame  virologico
diretto per SARS-CoV-2. Il trattamento e'  possibile  oltre  i  dieci
giorni  dall'esordio  solo  in  soggetti  con  immunodeficienza   che
presentino:  sierologia  per   SARS-COV-2   negativa   e   prolungata
positivita' al tampone molecolare. 
    Nessun beneficio clinico e' stato osservato  con  sotrovimab  nei
pazienti ospedalizzati per COVID-19. Pertanto,  sotrovimab  non  deve
essere usato in pazienti che: 
      sono ospedalizzati per COVID-19 
      ricevono ossigenoterapia per COVID-19 
      necessitano, a causa di COVID-19, di un aumento del  flusso  di
ossigenoterapia cronica gia' in atto per comorbilita' preesistente. 
    4.2 Posologia e modo di somministrazione 
    Il trattamento deve essere iniziato e  monitorato  da  un  medico
adeguatamente formato. L'utilizzo  di  sotrovimab  e'  limitato  alle
strutture sanitarie che consentano una pronta ed appropriata gestione
di eventuali reazioni avverse severe (vedere paragrafo 4.4). 
    Posologia 
    Dose raccomandata 
      La  dose  raccomandata  di  sotrovimab  negli  adulti  e  negli
adolescenti (di eta' pari o superiore a 12 anni e che abbiano un peso
corporeo di almeno 40 kg) e' una singola  infusione  endovenosa  (ev)
diluita di 500 mg. 
    Durata del trattamento e monitoraggio 
      Dose singola 
    I pazienti devono essere monitorati durante e almeno un'ora  dopo
il completamento dell'infusione di sotrovimab. 
    Popolazioni speciali 
    Uso pediatrico 
      La  sicurezza  e  l'efficacia  di  sotrovimab  in   bambini   e
adolescenti di eta' inferiore  a  12  anni  o  che  abbiano  un  peso
inferiore a 40 kg non sono state ancora stabilite. Non ci  sono  dati
disponibili. Non e'  raccomandato  un  aggiustamento  della  dose  in
pazienti di eta' pari o superiore a 12 anni e che  pesano  almeno  40
kg. 
    Uso geriatrico 
      La farmacocinetica di sotrovimab in pazienti  di  eta'  pari  o
superiore a 65 anni non e' stata ancora stabilita. In ogni caso,  non
e' considerato necessario un aggiustamento della dose. 
    Compromissione renale 
      Sotrovimab non e' stato studiato in pazienti con compromissione
renale.  In  ogni  caso,  non   e'   considerato   necessario   alcun
aggiustamento della dose. 
    Compromissione epatica 
      Non e' noto se sia necessario un aggiustamento  della  dose  in
pazienti con compromissione epatica. Non sono  stati  condotti  studi
specifici. 
    Modo di somministrazione 
      Per uso endovenoso. 
    Sotrovimab deve essere diluito prima della somministrazione. 
    Sotrovimab  deve  essere  somministrato  come  singola  infusione
endovenosa (ev) nell'arco di 30  minuti.  I  pazienti  devono  essere
monitorati durante e almeno un'ora dopo la somministrazione. 
    Sotrovimab non deve essere somministrato come infusione rapida  o
bolo. 
    Sotrovimab  deve  essere  preparato  da  un  operatore  sanitario
qualificato utilizzando tecniche asettiche. 
    Preparazione per la diluzione 
      1. Rimuovere un flaconcino di sotrovimab dal frigorifero (2  °C
- 8 °C) e lasciarlo stabilizzare a temperatura  ambiente,  al  riparo
dalla luce, per circa 15 minuti. 
      2.  Ispezionare  visivamente   il   flaconcino   per   rilevare
l'eventuale presenza di particelle e  verificare  che  non  ci  siano
danni  visibili  al  flaconcino.  Se  il  flaconcino  risulta  essere
inutilizzabile, eliminarlo e ripetere l'operazione con un  flaconcino
nuovo. 
      3. Ruotare delicatamente  il  flaconcino  diverse  volte  prima
dell'uso  senza  creare  bolle  d'aria.  Non   scuotere   o   agitare
energicamente il flaconcino. 
    Istruzioni per la diluizione 
      1. Prelevare 8 mL da una sacca per infusione contenente 50 mL o
100 mL di cloruro di sodio per preparazioni iniettabili allo 0,9%  (9
mg/mL). 
      2. Prelevare 8 mL dal flaconcino di sotrovimab. 
      3. Iniettare gli 8 mL di sotrovimab nella sacca  per  infusione
attraverso il setto. 
      4. Eliminare ogni residuo inutilizzato nel flaconcino in quanto
il prodotto non contiene conservanti. La confezione e' per un singolo
utilizzo e deve essere usata per un singolo paziente. 
      5. Prima dell'infusione, agitare  delicatamente  la  sacca  per
infusione, avanti e indietro, da 3 a  5  volte.  Non  capovolgere  la
sacca per infusione. Evitare che si formino bolle d'aria. 
    La soluzione diluita  di  sotrovimab  deve  essere  somministrata
immediatamente. Se la somministrazione immediata non e' possibile, la
soluzione diluita puo' essere conservata per un massimo di  4  ore  a
temperatura ambiente (da 20 °C a 25  °C)  o  in  frigorifero  per  un
massimo di 24 ore (da 2 °C a 8 °C). 
    Istruzioni per la somministrazione 
      1. Collegare un set per  infusione  alla  sacca  per  infusione
utilizzando un tubo con foro standard. Per la somministrazione  della
soluzione si raccomanda l'utilizzo di  un  filtro  in  linea  da  0,2
micron. 
      2. Effettuare la preparazione (priming) del set  per  infusione
con una soluzione per infusione di cloruro  di  sodio  allo  0,9%  (9
mg/mL). 
      3. Somministrare l'infusione per via endovenosa nell'arco di 30
minuti a temperatura ambiente. 
    4.3 Controindicazioni 
      Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno  qualsiasi  degli
eccipienti elencati al paragrafo 6.1. 
      Precedente reazione anafilattica ad un anticorpo monoclonale. 
    4.4 Avvertenze speciali e precauzioni d'impiego 
    Ipersensibilita' 
      In uno studio su  pazienti  ospedalizzati  e'  stata  riportata
anafilassi in seguito all'infusione di sotrovimab. Se  si  verificano
segni e sintomi di  una  reazione  di  ipersensibilita'  clinicamente
significativa,  interrompere  immediatamente  la  somministrazione  e
avviare una terapia appropriata. 
    Reazioni correlate all'infusione 
      Con  sotrovimab  sono  state   segnalate   reazioni   correlate
all'infusione nello studio  COMET-ICE  (vedere  paragrafo  5)  e  nel
programma clinico in corso. Tutte le reazioni correlate all'infusione
dello studio COMET-ICE sono state di intensita' da lieve a  moderata.
Se si verifica una reazione correlata all'infusione,  considerare  di
rallentare  o  interrompere  l'infusione  e   insieme   somministrare
appropriate cure di supporto. 
    Tracciabilita' 
      Al  fine  di  migliorare  la  tracciabilita'   dei   medicinali
biologici, il nome e il numero di lotto del medicinale  somministrato
devono essere chiaramente registrati. 
    4.5 Interazioni con altri medicinali ed altre forme d'interazione 
      Non sono  stati  condotti  studi  formali  sull'interazione  di
sotrovimab con altri medicinali. 
    Sotrovimab non e' escreto per via renale e non  e'  metabolizzato
dagli enzimi del  citocromo  P450  (CYP);  percio'  sono  improbabili
interazioni con medicinali concomitanti  che  sono  escreti  per  via
renale o che sono substrati, induttori o inibitori degli  enzimi  del
CYP. 
    La  somministrazione  concomitante  di  sotrovimab  con   vaccini
anti-COVID-19 non e' stata studiata. 
    4.6 Fertilita', gravidanza e allattamento 
    Fertilita' 
      Non sono stati effettuati studi sulla fertilita'. 
    Gravidanza 
      I dati relativi all'uso di sotrovimab in  donne  in  gravidanza
non esistono o sono in numero limitato. Non sono stati condotti studi
di tossicita' riproduttiva sugli animali. Tuttavia, in uno studio  di
reattivita' crociata utilizzando proteine  umane  embrio-fetali,  non
sono emersi legami di interesse clinico.  Poiche'  sotrovimab  e'  un
anticorpo  del  tipo  immunoglobuline  G  (IgG),  e'  in   grado   di
attraversare la barriera placentare, passando dalla madre al feto  in
fase di sviluppo. Il beneficio o  il  rischio  potenziali  di  questo
passaggio sullo sviluppo del feto non sono noti. 
    Sotrovimab deve essere usato in gravidanza solo se  il  beneficio
atteso per la madre giustifica il potenziale rischio per il feto. 
    Allattamento 
      Non sono disponibili dati  sull'escrezione  di  sotrovimab  nel
latte materno. Il rischio per  i  neonati/lattanti  non  puo'  essere
escluso. E' noto che le IgG umane sono escrete nel latte materno. 
      Deve essere presa la decisione se interrompere l'allattamento o
astenersi dalla terapia con sotrovimab tenendo in  considerazione  il
beneficio dell'allattamento per  il  bambino  e  il  beneficio  della
terapia per la donna. 
    4.7 Effetti sulla capacita' di  guidare  veicoli  e  sull'uso  di
macchinari 
      Non ci sono studi per valutare gli effetti sulla  capacita'  di
guidare veicoli e sull'uso di macchinari. 
      Devono essere considerati lo stato clinico del  paziente  e  il
profilo degli effetti indesiderati di sotrovimab quando si valuta  la
capacita' del paziente di svolgere compiti che  richiedano  capacita'
di giudizio, motorie o cognitive. 
    4.8 Effetti indesiderati 
      Sono in corso  studi  clinici  per  valutare  la  sicurezza  di
sotrovimab. Per le precauzioni d'uso vedere paragrafo 4.4. 
    Riassunto del profilo di sicurezza 
    Il  profilo  di  sicurezza  di  sotrovimab  e'   stato   valutato
nell'analisi ad interim di uno studio controllato, randomizzato verso
placebo su 868 pazienti non ospedalizzati con COVID-19 (COMET-ICE). 
    Tutti i pazienti hanno ricevuto una infusione endovenosa  di  500
mg di  sotrovimab  o  placebo.  Gli  eventi  avversi  registrati  nel
COMET-ICE sono elencati nella Tabella 1 (≥1% in entrambi  i  bracci).
Due pazienti hanno interrotto il trattamento a causa di uno  stravaso
dal  sito  di  infusione;  successivamente   l'infusione   e'   stata
completata per entrambi. Tutte le  reazioni  correlate  all'infusione
sono state di intensita' lieve e moderata (vedere paragrafo 4.4). Non
sono  stati  osservati  eventi  riconducibili   ad   intensificazione
dell'infezione anticorpo-mediata (ADE). L'unico  evento  verificatosi
con una frequenza maggiore all'1%  nel  braccio  di  trattamento  con
sotrovimab e' stata la diarrea (<1% nel gruppo  placebo).  Tutti  gli
altri eventi avversi che hanno avuto una frequenza maggiore o  uguale
all'1% sono avvenuti nel braccio placebo. 
 
                                                            Tabella 1 
 
Incidenza di  eventi  avversi  come  riportati  in  almeno  l'1%  dei
pazienti in entrambi i gruppi di trattamento nello studio COMET-ICE. 
 
=====================================================================
|                         | Sotrovimab 500 |                        |
|                         |   mg (N=430)   |    Placebo (N=438)     |
+=========================+================+========================+
|Infezione polmonare da   |                |                        |
|COVID-19ª                |     4 (<1%)    |         14 (3%)        |
+-------------------------+----------------+------------------------+
|Cefalea                  |     3 (<1%)    |         9 (2%)         |
+-------------------------+----------------+------------------------+
| Infezione polmonare     |        0       |         7 (2%)         |
+-------------------------+----------------+------------------------+
| Disidratazione          |        0       |         5 (1%)         |
+-------------------------+----------------+------------------------+
| Dispnea                 |     2 (<1%)    |         5 (1%)         |
+-------------------------+----------------+------------------------+
| Nausea                  |     4 (<1%)    |         5 (1%)         |
+-------------------------+----------------+------------------------+
| Diarrea                 |     6 (1%)     |         3 (<1%)        |
+-------------------------+----------------+------------------------+
 
  ª come da registrazione dello sperimentatore 
    Nello studio COMET-ICE i ricoveri  in  ospedale,  inclusi  quelli
dovuti alla progressione  di  COVID-19,  sono  stati  inseriti  nella
categoria degli eventi avversi severi.  Eventi  avversi  severi  sono
stati segnalati su 7 dei 430 pazienti (2%) nel  gruppo  trattato  con
sotrovimab e su 26 dei 438 pazienti  (6%)  del  gruppo  trattato  con
placebo. Nel  gruppo  trattato  con  sotrovimab  e'  stata  osservata
diverticolite in due pazienti, ognuno con  una  storia  pregressa  di
diverticolite  e  obesita'.  L'infezione   polmonare   da   COVID-19,
l'infezione polmonare e/o  la  disidratazione  sono  state  segnalate
in due o piu' soggetti nel gruppo trattato con placebo Nel braccio di
trattamento con sotrovimab sono  stati  riportati  singoli  casi  di:
cancro del polmone non a piccole cellule,  ostruzione  dell'intestino
tenue, iperglicemia e  diabete  mellito.  Nel  braccio  trattato  con
placebo  sono  stati   riportati   singoli   casi   di:   ipovolemia,
insufficienza   respiratoria   acuta,   dispnea,   ipossia,   embolia
polmonare,   sofferenza   respiratoria,    pancreatite    ostruttiva,
saturazione di ossigeno diminuita e lesione traumatica renale  acuta.
L'infezione polmonare da COVID-19 che si e'  manifestata  nel  gruppo
placebo, e' stata considerata dallo  sperimentatore  come  un  evento
avverso severo possibilmente correlato al trattamento in studio. 
    Segnalazione delle reazioni avverse sospette 
      La  segnalazione  delle  reazioni  avverse  sospette   che   si
verificano dopo l'autorizzazione del  medicinale  e'  importante,  in
quanto   permette   un    monitoraggio    continuo    del    rapporto
beneficio/rischio  del  medicinale.  Agli   operatori   sanitari   e'
richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il
sistema      nazionale      di      segnalazione       al       link:
https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse
includendo il numero di lotto, se disponibile. 
    4.9 Sovradosaggio 
      Non vi sono  trattamenti  specifici  per  il  sovradosaggio  di
sotrovimab. In caso di sovradosaggio, avviare una terapia di supporto
e monitoraggio, se necessario. 
    5. Proprieta' farmacologiche 
    Meccanismo d'azione 
      Sotrovimab e' un anticorpo monoclonale ricombinante umano  IgG1
che si lega ad un epitoto altamente conservato della  proteina  spike
(S) nel sito di legame del recettore (RBD) del SARS-CoV-2 con un'alta
affinita' (costante di dissociazione Kd = 0,21 nM),  ma  non  compete
con il sito di legame del recettore umano dell'enzima 2 che  converte
l'angiotensina. Il dominio Fc di sotrovimab include  le  sostituzioni
amminoacidiche M428L ed N434S (modifica  LS)  che  aumenta  l'emivita
dell'anticorpo ma non inficia la funzione effettrice  della  porzione
Fc che e' stata dimostrata in colture cellulari. 
    Attivita' antivirale 
      Sotrovimab ha  dimostrato  attivita'  neutralizzante  verso  il
virus SARS-CoV-2 in vitro (EC50 100,1 ng / mL) e in vivo (≥5 mg /  kg
in criceti  infettati  dal  SARS-CoV-2)  come  anche  alta  attivita'
neutralizzante verso virus pseudo-tipizzato  contenente  la  proteina
spike del SARS-CoV-2. 
      Sotrovimab ha dimostrato in vitro  attivazione  della  porzione
FcyR in un test con cellule Jurkat che esprimono FcyRIIa (alleli R131
a bassa affinita' e H131 ad alta affinita'), FcyRIIIa (alleli F158  a
bassa affinita' e V158 ad alta affinita') e  FcyRIIb.  Sotrovimab  ha
inoltre mostrato attivita' ADCC and ADCP su colture cellulari. 
    Resistenza antivirale 
      Esiste un potenziale rischio di fallimento  terapeutico  dovuto
all'emergere  di  varianti  virali  resistenti  a   sotrovimab.   Gli
operatori sanitari prescrittori devono prendere in considerazione  la
prevalenza delle varianti del SARS-CoV-2 nella loro area,  laddove  i
dati siano disponibili, quando valutano le opzioni  terapeutiche.  In
una selezione di colture cellulari di virus resistenti e' emersa  una
sostituzione di E340A e ha mostrato una riduzione di  attivita'  >100
volte in colture con pseudovirus (VLP). 
    Una valutazione con VLP in  colture  cellulari  ha  mostrato  che
l'epitopo contenente  la  sequenza  dei  polimorfismi  P337H/L/R/T  e
E340A/K/G conferiva una ridotta suscettibilita' a sotrovimab in  base
all'aumento osservato dell'EC50, nei valori mostrati  tra  parentesi:
E340K (>297 volte), P337R (>276  volte),  P337L  (180  volte),  E340A
(>100 volte), E340G (27 volte), P337H (7,50  volte)  e  P337T  (5,438
volte). La presenza della variante D614G ad alta prevalenza, da  sola
o in associazione, non ha alterato  la  capacita'  neutralizzante  di
sotrovimab. Le valutazioni in vitro con pseudovirus VLP indicano  che
sotrovimab mantiene  attivita'  contro  le  seguenti  varianti  della
proteina spike: variante del Regno Unito (Alpha) (B.1.1.7; variazione
di 2,30 volte del  valore  EC50  );  variante  del  Sudafrica  (Beta)
(B.1.351; variazione di 0,60 volte del valore EC50  );  variante  del
Brasile (Gamma) (P.1; variazione di 0,35 volte del valore  EC50  )  e
variante della California (Epsilon) (B.1.427 /B.1.429; variazione  di
0,70 volte del valore EC50 ). I dati sulla microneutralizzazione  del
virus originale SARS-CoV-2 indicano  anche  che  sotrovimab  mantiene
attivita'  nei  confronti  delle  seguenti  varianti:   Regno   Unito
(variazione di 3 volte del valore EC50 ),  Sudafrica  (variazione  di
1,2 volte del valore EC50 ) e Brasile (variazione di  1,4  volte  del
valore EC50 ). 
    Nello studio clinico COMET-ICE varianti dell'epitopo emerse  dopo
la valutazione al basale sono state rilevate in otto pazienti inclusi
nel braccio di  trattamento  con  sotrovimab.  L'impatto  clinico  di
queste varianti non e' ancora noto. La raccolta e l'analisi dei  dati
sono ancora in corso. 
    Efficacia clinica 
      Lo studio 214367 (COMET-ICE) era uno studio di Fase  II  /  III
randomizzato, in doppio  cieco,  controllato  verso  placebo  che  ha
valutato sotrovimab  come  trattamento  per  i  pazienti  affetti  da
COVID-19 non ospedalizzati e ad alto rischio di  complicanze  mediche
della malattia. I pazienti inclusi avevano un'eta' pari o superiore a
18 anni  e  presentavano  almeno  una  delle  seguenti  comorbidita':
diabete, obesita' (BMI> 30), malattia renale  cronica,  insufficienza
cardiaca congestizia, malattia polmonare ostruttiva cronica o asma da
moderata a severa, o  erano  pazienti  che  avevano  un'eta'  pari  o
superiore a 55 anni.  Lo  studio  ha  incluso  pazienti  con  sintomi
insorti da ≤ 5 giorni, che  avessero  una  saturazione  dell'ossigeno
misurata a temperatura ambiente ≥94% e infezione da SARS-CoV-2,  come
confermato da  test  di  laboratorio  locali  e  /  o  effettuati  in
strutture abilitate ad effettuare i test.  I  pazienti  con  COVID-19
severa che richiedevano ossigeno  supplementare  od  ospedalizzazione
sono stati esclusi dallo studio. I pazienti sono stati  trattati  con
una singola infusione di 500 mg di sotrovimab (N = 291) o placebo  (N
= 292) per oltre un'ora (popolazione Intention to  treat  (ITT)  alla
prima analisi ad interim). 
    Il 46% dei  partecipanti  randomizzati  era  di  sesso  maschile.
L'eta' mediana della popolazione complessiva randomizzata era  di  53
anni (range: 18-96). Il 22% dei partecipanti  aveva  un'eta'  pari  o
superiore a 65 anni e l'11% aveva piu' di 70 anni. La maggioranza dei
partecipanti era di razza bianca (87%); il 7% era  di  razza  nera  o
afroamericana e il 6%  asiatica.  L'etnia  della  maggior  parte  dei
soggetti era ispanica o latina (63%).  Il  58%  dei  partecipanti  ha
ricevuto sotrovimab o placebo  entro  3  giorni  dall'insorgenza  dei
sintomi di COVID-19 e il 42% entro  4-5  giorni.  I  tre  fattori  di
rischio o comorbidita' predefiniti piu' comuni sono stati  l'obesita'
(63%), i 55 anni o piu' di eta' (47%) e  il  diabete  richiedente  un
trattamento farmacologico (23%). Nel  complesso,  le  caratteristiche
demografiche e della malattia al basale erano ben  bilanciate  tra  i
bracci di trattamento. 
    L'efficacia di sotrovimab e'  stata  valutata  in  un'analisi  ad
interim dello studio COMET-ICE  in  corso.  L'endpoint  primario,  la
progressione di  COVID-19  al  Giorno  29,  si  e'  ridotto  dell'85%
rispetto al placebo (riduzione del  rischio  relativo  corretto)  nei
soggetti che hanno ricevuto sotrovimab vs placebo (p = 0,002).   
    La tabella 2 fornisce i risultati dell'obiettivo primario e degli
endpoint secondari piu' rilevanti dello studio COMET-ICE. 
  
 
              Parte di provvedimento in formato grafico
 
     6. Informazioni farmaceutiche 
    6.1 Elenco degli eccipienti 
    La soluzione di sotrovimab contiene: 
      L-istidina 
      L-istidina cloruro monoidrato 
      saccarosio 
      polisorbato 80 
      metionina 
    6.2 Incompatibilita' 
    Questo medicinale  non  deve  essere  miscelato  o  somministrato
simultaneamente con altri medicinali nella stessa linea dedicata,  ad
eccezione di quelli di quelli menzionati al paragrafo 4.2. 
    6.3 Periodo di validita' 
      Flaconcino chiuso: 18 mesi. 
      Soluzione per infusione dopo diluizione 
      La  soluzione  diluita  e'  destinata  ad   essere   utilizzata
immediatamente. 
    Se la somministrazione immediata non e' possibile,  la  soluzione
diluita deve  essere  conservata  fino  a  un  massimo  di  4  ore  a
temperatura ambiente (da 20 °C a 25  °C)  o  in  frigorifero  per  un
massimo di 24 ore (da 2 °C a 8 °C). 
    6.4 Precauzioni particolari per la conservazione 
      Conservare in frigorifero (da 2 °C a 8 °C). 
      Non congelare. 
      Conservare  nella  confezione  originale  per   proteggere   il
medicinale dalla luce. 
      Per le condizioni di conservazione dopo la  diluizione,  vedere
paragrafo 6.3. 
    6.5 Natura e contenuto del contenitore 
      Sotrovimab e' una soluzione per infusione concentrata (8 mL  di
soluzione) in un flaconcino di vetro Tipo I con tappo in clorobutile,
sigillo in alluminio e cappuccio in plastica rimovibile. 
    Il flaconcino e' monouso e privo di conservanti. 
    6.6 Precauzioni particolari per lo smaltimento 
      Il medicinale non utilizzato  e  i  rifiuti  derivati  da  tale
medicinale devono  essere  smaltiti  in  conformita'  alla  normativa
locale vigente. 
    7. Titolare della autorizzazione alla distribuzione e produttore 
    Titolare dell'autorizzazione alla distribuzione:  GlaxoSmithKline
S.p.a. Viale dell'Agricoltura, n. 7 - 37135 Verona (Italia). 
    Produttori: 
      GlaxoSmithKline  Manufacturing  S.p.a.  -  Strada   provinciale
Asolana, 90 - 43056 San Polo di Torrile, Parma, Italia 
    (Produzione,   confezionamento    primario,    etichettatura    e
confezionamento secondario, prove di rilascio, rilascio di lotti) 
    PPD Development, L.P., USA 
    (Rilascio di prodotto e test di stabilita')