Allegato 3. Le Linee Guida per l'Educazione Alimentare del MIUR Il documento - presentato anche al Salone Internazionale del Libro di Torino il 14 maggio 2016 - e' scaricabile dal sito istituzionale del Ministero dell'Istruzione, dell'Universita' e della Ricerca all'indirizzo: http://www.istruzione.it/allegati/2015/MIUR_Linee_Guida_per_l'Educazi one Alimentare 201 5.pdf Redatte a cura della Direzione generale per lo studente, l'integrazione e la partecipazione del Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e di formazione del MIUR e del Comitato per l'Educazione alimentare del MIUR, le Linee Guida per l'Educazione Alimentare, 2015 - adeguamento e aggiornamento delle Linee Guida del MIUR per l'Educazione Alimentare nella Scuola Italiana, 2011 - configurano il quadro epistemologico nel quale collocare l'Educazione alimentare nel Sistema educativo di istruzione e di formazione italiano, anche alla luce delle eredita' educative e culturali di EXPO 2015. Per il tipo di approccio sistemico che sostengono, e' indispensabile che tali Linee Guida trovino l'attenzione non soltanto della scuola, ma anche l'interesse di tutti i soggetti diretti e indiretti, esterni alla scuola, chiamati ad agire nell'interesse comune. I comportamenti alimentari scorretti sono stati individuati tra i quattro primari fattori di rischio - insieme a fumo, alcol e inattivita' fisica - nei quali e' possibile identificare con certezza i principali determinanti delle malattie croniche piu' frequenti nel nostro Paese. Molte sono le sollecitazioni che inducono a considerare prioritario l'impegno nell'agire sul piano dell'educazione alimentare. Tuttavia, affinche' gli interventi risultino significativi, e' necessario promuovere nel complesso una reale Cultura Alimentare mediante un approccio sistemico. La scuola si rivela essere, in particolare, il luogo di elezione per fare un'efficace educazione alimentare attraverso il proprio radicamento territoriale, la specifica ricchezza interculturale, il dialogo e l'osservazione quotidiana e continua tra e con i ragazzi, con il presidio costante e interdisciplinare del percorso formativo, con la possibilita' di costruire connessioni cognitive mirate. Attraverso questo approccio, essa si configura come l'istituto sociale che prima di ogni altro puo' assolvere il compito di guidare il processo radicale di riappropriazione e di esplorazione emotiva e culturale del complesso atto alimentare, anche sottolineando in maniera adeguata l'importanza della necessaria attivita' fisica (motoria, ludica o sportiva che sia). Attraverso l'educazione alimentare e' anche possibile contribuire a far crescere, soprattutto nelle giovani generazioni, la consapevolezza del quotidiano esser parte di una comunita', locale e globale. A tal fine e' del tutto indispensabile, per se stessi e per la collettivita', sviluppare un'adeguata sensibilita' ai temi della sostenibilita', del benessere personale e collettivo, dell'adozione di corretti stili di vita, nonche' della prevenzione e la conveniente comprensione del processo di nutrizione personale, delle funzionalita' e necessita' di tutelare territori produttivi, filiere e sistemi alimentari, della stagionalita' e tipicita' dei prodotti alimentari, dei consumi responsabili e allo sforzo di contenere gli sprechi e l'uso di risorse non rinnovabili o difficilmente smaltibili, oltre che dei contesti economici, etici e sociali entro i quali si muove nel suo complesso il Sistema Cibo. L'estrema attualita' e inevitabilita' degli argomenti relativi all'alimentazione e alla sana nutrizione, alla food safety e alla food security, agli obblighi nazionali e comunitari, suggerisce che tali tematiche costituiscano oggetto di attento studio e riflessione collettiva e continuativa, in un'ottica interdisciplinare, anche nell'ambito del dialogo interculturale e dell'educazione allo sviluppo sostenibile inteso secondo i criteri di sostenibilita' ecologica, sociale ed economica, alla solidarieta', alla pace, alla legalita'. In particolare, l'idea della "sostenibilita'", cioe' l'impatto che le produzioni agroalimentari hanno sull'ambiente e sull'organizzazione sociale, deve entrare a far parte - come parametro imprescindibile - del concetto odierno di qualita' del cibo. Con un'attenzione speciale anche agli aspetti etici della produzione e del consumo. Cio' significa uscire da un approccio focalizzato spesso sulla sola nutrizione, per trovare una nuova chiave che - attraverso il lavoro sui molteplici aspetti valoriali del cibo e dell'alimentazione - garantisca la significativita' e l'efficacia dell'educazione alimentare.