(Allegato A-art. 3)
                               Art. 3. 
                    Zona di produzione delle uve 
 
    1. La zona di produzione delle uve atte alla produzione dei  vini
a denominazione di origine controllata «Etna» ricade nella  Provincia
di Catania e comprende i terreni di parte dei territori dei comuni di
Biancavilla,  S.  Maria  di  Licodia,  Ragalna,  Belpasso,  Nicolosi,
Pedara,  Trecastagni,  Viagrande,  Aci  S.  Antonio,   Acireale,   S.
Venerina, Giarre, Mascali, Zafferana,  Milo,  S.  Alfio,  Piedimonte,
Linguaglossa, Castiglione, Randazzo. 
    Tale zona e' cosi' delimitata: 
      da Casale Brancato a quota 1.000  in  contrada  Somatorie,  che
rappresenta l'estremo limite nord-ovest, il confine scende  lungo  il
torrente Torretta verso sud-ovest, fino alla confluenza del  torrente
Torretta con il vallone di Licodia, in contrada  Poggio  dell'Aquila.
Da questo punto, il confine e' rappresentato  dalla  quota  600,  che
attraversa le contrade  Scannacavoli,  Mancusa,  Piano  Vite,  Poggio
Ventimiglia, Difesa,  Pinnina  di  Lupo,  Guardia  Ascino,  Timpazza,
giunge all'abitato di Borello e, attraverso  le  contrade  Palatella,
Mompilieri, Gonnella, Serricciola, giunge all'abitato  di  Pedara  e,
lungo   la   provinciale   Pedara-Trecastagni-Viagrande,    raggiunge
l'abitato di Viagrande. Da questo centro abitato in poi,  il  confine
est della zona viene rappresentato dalla curva di  livello  di  metri
400  che  attraversa  le  contrade:  Sciarelle   Lavinaro,   Pennisi,
Pisanello,  Passo  Pomo,  Favazza,  Perazzo,   e   giunge   a   ovest
dell'abitato  di  Piedimonte,  e  quindi,   raggiunto   il   torrente
Ciappanotto, segue il suo corso fino all'abitato di  Linguaglossa,  a
quota 520. Da  questo  centro  abitato,  il  confine  nord-est  viene
rappresentato dal letto dei vallone Ciapparotta,  all'incrocio  della
strada ferrata della Circumetnea a quota  550.  Da  questo  punto  il
confine raggiunge il limite nord-est della colata lavica dei  1923  e
oltrepassa la strada Linguaglossa Castiglione a quota  624;  da  qui,
lungo la carrabile fra le contrade  Recanati  e  Pantano,  intercetta
ancora la strada ferrata Circumetnea e raggiunge il limite nord della
colata lavica 1911, a quota 600. Da qui, lungo il letto  dei  vallone
Sciambro, raggiunge il fiume Alcantara. 
    Il confine nord e' rappresentato  dalla  riva  destra  dei  fiume
Alcantara fino all'abitato dei Comune di Randazzo. Da questo abitato,
il limite della zona e' rappresentato da quota 800 che, attraverso le
contrade Crocetta, Lupara,  Pino,  Sciara  Nuova,  Marchesa,  penetra
nella colata lavica dei 1911 e, attraverso le contrade Sciara  Manica
e Zacchino Pietre, raggiunge il letto dei vallone Salto dei  Bue.  Da
questo punto in poi, il limite viene  rappresentato  dalla  curva  di
livello  900  che,  attraverso  le  contrade  Ciapparo,   Cannizzaro,
Nocille, Giuliana, Felce Rossa, Algerazzi, oltrepassa il vallone  San
Giacomo, quindi, attraverso la  lava  dei  1792,  raggiunge  contrada
Piricoco a nord di monte Ilice, all'estremo  sud-est  della  predetta
colata lavica. Da questo punto in poi  il  confine  e'  rappresentato
dalla curva di livello 1.000 che, attraverso le  contrade  Cicirello,
Monte   Po,   Pila,   Serruggeri,   Camercia,   Dagala   dell'Ascino,
Eredità-Mollecchino, Perciata e Cavaliere, raggiunge Casale Brancato.