(Allegato-art. 6)
                               Art. 6. 
                        Legame con l'ambiente 
 
Legame storico 
    La presenza e  le  particolari  caratteristiche  qualitative  del
castagno  nella  pedemontana  trevigiana,  che  va  da   Segusino   a
Cordignano e che trova in Combai il suo epicentro, sono confermate da
numerose testimonianze storiche  che  risalgono  a  partire  dal  XII
secolo. In tal senso la documentazione storica reperita, che  va  dal
1200 al 170, identifica ed individua in modo particolare l'area della
pedemontana, in sinistra Piave, come un'area  di  naturale  vocazione
allo  sviluppo  della  castanicoltura  di  cui  rappresentano  sicura
certificazione storica anche i numerosi toponimi. 
    Tra le varie testimonianze storiche una, del 18  settembre  1665,
pone in  risalto  anche  gli  aspetti  sociali  e  di  partecipazione
connessi alla raccolta delle castagne: tutta la popolazione, donne  e
bambini compresi, partecipava alla raccolta dei frutti, regolamentata
attraverso l'assegnazione di quote in funzione della composizione dei
nuclei familiari. 
    In epoca piu' recente la valorizzazione del Marrone di Combai  e'
stata portata avanti dalla Pro Loco grazie alla Festa dei Marroni  di
Combai, che - a partire dal 1945  -  costituisce  un  avvenimento  di
rilevanza per tutta la  provincia  e,  negli  ultimi  anni,  anche  a
livello nazionale. 
    Nel 995 e' stata costituita  l'Associazione  dei  Produttori  del
Marrone  di  Combai  che  si  e'  affiancata  ala  Pro   Loco   nella
organizzazione delle manifestazioni di valorizzazione commerciale del
prodotto e  che  ha  assunto  direttamente  il  compito  di  unire  i
produttori al fine di omogeneizzare i  comportamenti  e  le  pratiche
colturali. 
Legame territoriale e climatico 
    Le caratteristiche  fisiche  ed  organolettiche  del  Marrone  di
Combai derivano e sono strettamente legate all'ambiente geografico di
produzione. L'abbondante piovosita'  distribuita  secondo  un  regime
pluviometrico  equinoziale,  la  totale   assenza   di   nebbie,   la
distribuzione  della  catena  prealpina  e  delle  «corde  collinari»
secondo una asse SW-NE e l'evoluzione dei suoli determinano un  clima
favorevole ed un'area altamente vocata alla produzione castanicola di
qualita'. 
    La media  annua  delle  precipitazioni,  distribuite  secondo  un
regime sub equinoziale autunnale, e' poco superiore ai 1200 mm  (1263
mm/anno) mentre la temperatura media annua risulta pari  a  12-13  °C
(12,7°C). 
    Le formazioni litologiche che caratterizzano l'area di produzione
appartengono alla categoria dei  substrati  carbonatico  terrigeni  e
piu' precisamente al gruppo dei substrati  flyschoidi  del  Cenozoico
(terziario). Si tratta di substrati ad  elevato  valore  pedogenetico
con ottime caratteristiche di permeabilita' ed alterabilita'.  Questi
aspetti climatici e geolitologici, riferiti ad una fascia altimetrica
compresa tra i 150 m e gli 800 m slm, fanno rientrare  il  territorio
della  Comunita'  montana  delle  Prealpi  Trevigiane  nella  Regione
Forestale esalpica; qui il castagno trova il suo optimum climatico ed
esprime nel miglior modo tutte le potenzialita' produttive. 
    Solo con il verificarsi  di  tali  condizioni  pedoclimatiche  si
possono ottenere frutti con le caratteristiche peculiari del  Marrone
di Combai IGP.