Allegato 1 Al fine di garantire l'implementazione e il monitoraggio dell'attuazione del Piano nazionale demenze (PND), di cui all'accordo sancito in sede di Conferenza unificata in data 30 ottobre 2014 (Rep. atti n. 135/CU) e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana 13 gennaio 2015, n. 9, e dei documenti successivamente elaborati dal Tavolo permanente sulle demenze, coordinato dal Ministero della salute in base all'azione 1.6 del medesimo PND, sono stabiliti i criteri e le modalita' di riparto del Fondo per l'Alzheimer e le demenze istituito nello stato di previsione del Ministero della salute dall'art. 1, comma 330, della legge 30 dicembre 2020, n. 178, nonche' i criteri per la valutazione ed il monitoraggio dell'impiego delle somme. 1. Criteri di riparto 1. Il Ministero della salute, avvalendosi dell'Istituto superiore di sanita', provvede alla redazione di Linee guida sulla diagnosi e sul trattamento della demenza, nell'ambito del Sistema nazionale linee guida (SNLG), sulla base dell'evoluzione delle conoscenze fisiopatologiche e terapeutiche derivanti dalla letteratura scientifica e dalle buone pratiche nazionali e internazionali, con il coinvolgimento di tutti gli attori istituzionali nonche' con la collaborazione delle maggiori Associazioni di pazienti e familiari e delle principali societa' scientifiche. 2. Il Ministero della salute, avvalendosi dell'Istituto superiore di sanita', provvede all'aggiornamento del Piano nazionale delle demenze (PND). 3. Il Ministero della salute, attraverso il Tavolo permanente sulle demenze e con il supporto tecnico dell'Istituto superiore di sanita', svolge le seguenti attivita', che recepiscono alcuni degli obiettivi gia' previsti dal vigente PND e concorrono alla loro realizzazione: monitoraggio del recepimento del PND nonche' dei documenti successivamente elaborati dal Tavolo permanente sulle demenze e verifica del loro stato di implementazione; aggiornamento della mappa dei servizi dedicati alla diagnosi e alla presa in carico delle persone con demenza anche mediante la conduzione di survey sui servizi esistenti e capacita' di presa in carico; promozione di strategie e programmi per la prevenzione primaria e secondaria, cosi' come previsto dall'azione 1.1 del PND; definizione e attuazione di iniziative di formazione per rafforzare, preferibilmente con modalita' integrate, conoscenze e competenze specifiche di tutte le figure coinvolte, in ambito sanitario, socio-sanitario e sociale, nonche' dei familiari, nella diagnosi e presa in carico delle persone con demenza; definizione e implementazione di una cartella clinica informatizzata dei Centri per i disturbi cognitivi e per le Demenze - CDCD per la raccolta di dati clinici dei pazienti con demenza, propedeutica all'istituzione di un Sistema informativo per la demenza di livello nazionale, cosi' come previsto dall'azione 1.7 del Piano nazionale vigente. 4. In applicazione del PND, le regioni e le province autonome, ai sensi dell'art. 1, comma 331, della legge n. 178 del 2020, predispongono linee di azione mediante Piani triennali di attivita', volti ad affrontare, tra l'altro, specifiche aree di criticita' nella diagnosi e nella presa in carico delle persone con demenza, anche con soluzioni sperimentali e innovative o con l'ausilio di apparecchiature sanitarie, quali: potenziamento della diagnosi precoce del Disturbo neurocognitivo (DNC) minore/(Mild cognitive impairment - MCI) e sviluppo di una carta del rischio cognitivo per la pratica clinica, mediante investimenti, ivi incluso l'acquisto di apparecchiature sanitarie; diagnosi tempestiva del DNC maggiore; sperimentazione, valutazione e diffusione di interventi di telemedicina tesi ad assicurare la continuita' delle cure nei diversi setting assistenziali; sperimentazione, valutazione e diffusione di interventi di tele-riabilitazione tesi a garantire un progetto riabilitativo mirato, con lo scopo di migliorare partecipazione, inclusione e qualita' della vita del paziente; sperimentazione, valutazione e diffusione dei trattamenti psico-educazionali, cognitivi e psicosociali nella demenza. 2. Modalita' di erogazione Il finanziamento complessivo, pari a euro 15.000.000,00, e' ripartito mediante: a) l'assegnazione di euro 900.000,00 all'Istituto superiore di sanita' per le attivita' di cui ai punti 1, 2 e 3 del paragrafo 1; b) l'assegnazione di euro 14.100.000,00 alle regioni e alle province autonome per le attivita' di cui al punto 4 del paragrafo 1. La quota di euro 900.000,00 di cui alla lettera a) e' erogata all'Istituto superiore di sanita' nell'ambito di apposito accordo di collaborazione sottoscritto tra il Ministero della salute e il predetto Istituto e deputato a disciplinare modalita' e tempi di erogazione coerentemente con quanto previsto al paragrafo 1. La quota di euro 14.100.000,00 di cui alla lettera b) e' ripartita cosi' come previsto nella Tabella di seguito riportata. Le somme da erogare a ciascuna regione e provincia autonome sono individuate: per il 40% in quote fisse uguali per tutte le regioni e le province autonome; per il 60% in base alla popolazione ultrasessantacinquenne residente. La prima parte dell'importo (anno 2021), complessivamente pari ad euro 4.700.000,00 e' ripartita tra le regioni e province autonome a seguito della positiva valutazione, da parte del Tavolo permanente sulle demenze, del piano triennale di attivita' che le singole Regioni e Province Autonome devono presentare al Ministero della salute entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto. I piani triennali di attivita' devono essere predisposti in modo da dare contezza delle quote del finanziamento destinate specificatamente alle attivita' e quelle desinate agli investimenti, anche di natura tecnologica e infrastrutturale. La seconda parte dell'importo (anno 2022), complessivamente pari ad euro 4.700.000,00 e' erogata alle singole regioni e province autonome entro il 30 novembre 2022 sulla base di una relazione sulle attivita' svolte e una rendicontazione attestante l'impegno/spesa di almeno l'80% della prima quota erogata, da presentare, improrogabilmente, al Ministero della salute entro il 31 ottobre 2022. Il saldo, pari ad euro 4.700.000,00 (anno 2023), e' erogato entro il 30 novembre 2023 dietro presentazione di una relazione sulle attivita' svolte e della rendicontazione attestante le spese sostenute, da presentare entro e non oltre il 31 ottobre 2023. Ciascuna regione e provincia autonoma si impegna a restituire le somme corrisposte e non spese, secondo modalita' e tempi che saranno comunicati per iscritto dal Ministero della salute. Il Tavolo permanente sulle demenze procede alla valutazione e al monitoraggio degli interventi previsti dai piani triennali di attivita' delle regioni e delle province autonome. 3. Valutazione e monitoraggio dei piani Alla valutazione e al monitoraggio dei piani di cui al punto 4 del paragrafo 1 procede il Tavolo permanente sulle demenze sulla base dei seguenti criteri: coerenza organizzativa degli interventi proposti; fattibilita' tecnica e finanziaria; appropriatezza degli interventi proposti sulla base delle evidenze scientifiche; innovativita' delle soluzioni proposte. Per quanto concerne l'attivita' di monitoraggio, il Tavolo permanente sulle demenze procede con cadenza semestrale ad acquisire, da parte delle regioni e delle province autonome, dei report sulle attivita' svolte al fine di avere contezza dei seguenti aspetti: punti di forza eventualmente trasferibili ad altre realta' regionali; eventuali criticita'; necessarie ripianificazioni delle attivita'; obiettivi raggiunti/ obiettivi riparametrati. Sia in fase di valutazione che di monitoraggio il Tavolo permanente sulle demenze puo' prevedere un confronto tecnico con i referenti regionali. Parte di provvedimento in formato grafico