(Allegato A-art. 9)
                               Art. 9. 
                        Legame con l'ambiente 
 
A) Informazioni sulla zona geografica. 
Fattori naturali rilevanti per il legame. 
    Il riferimento geografico e' il promontorio del monte Conero  che
si erge sul mare Adriatico e le colline che discendono  dallo  stesso
verso l'entroterra. Interessa i Comuni di: Ancona, Camerano,  Numana,
Sirolo, Osimo, Offagna Castelfidardo  ricadenti  nella  Provincia  di
Ancona. 
    Il territorio,  delimitato  per  la  produzione  del  vino  Rosso
Conero, e' un lembo di terra che si inoltra nel  mare  ad  Est  e  ad
Ovest seguono le colline retrostanti il rilievo montuoso  del  Conero
caratterizzate da una morfologia dolce ed omogenea, ove  insistono  i
vigneti formati da vitigni, anche non autoctoni ma che  hanno  eletto
questa parte delle colline del Monte Conero come habitat degli stessi
grazie alla formazione di clima temperato ed  ai  terreni  che  nelle
diverse geopedologie contribuiscono ad esaltare le potenzialita'  dei
vitigni stessi che dimostrano di esser parte  della  viticoltura  del
territorio. 
    Geologicamente i due territori sono costituiti da rocce  calcaree
e  cretacee  quali  strutture  geologiche  specifiche   della   parte
orientale dell'Appennino marchigiano. 
    La peculiarita' geologica del  territorio  e'  rappresentata  dal
fatto che tali terreni riaffiorano lungo la linea di costa  dopo  che
una fascia intermedia di terreni argillosi e  sabbiosi  determina  il
paesaggio pedologico ed agrario delle Marche. 
    L'orografia del territorio presenta un  paesaggio  collinare  con
rilievi dolci ed altezze medie intorno ai  mt  200  s.l.m.  modellato
dall'azione    delle    acque    superficiali    con     affioramenti
pelitico-arenacei e marnosi di eta' mio-pliocenica. 
    Il clima e' mediterraneo con umidita' estiva limitata. 
    Le temperature medie mensili hanno minimi in gennaio e massimi in
luglio-agosto con valori rispettivi di 1-2-C° e 26-28 C°. 
    I mesi piu' piovosi per la parte collinare  del  territorio  sono
settembre-ottobre. La piovosita' media annua e' di 775 mm. 
    L'altimetria dell'area investita a vigneto  da'  una  percentuale
del 70% tra mt 20 e mt 140 s.l.m. con una presenza dell'1% a  mt  550
s.l.m. 
    La pendenza dei terreni da' una percentuale media tra il 2  e  il
25% per circa l'80% della superficie vitata. 
    L'esposizione dominante dei terreni e' Sud-Ovest  per  l'80%,  la
piu' adatta per la coltura viticola di quel luogo. 
    L'esposizione ad Est per ovvi motivi geografici e' trascurabile. 
Fattori umani rilevanti per il legame. 
    L'area anconetana e' stata influenzata dai Dori e dalla  civilta'
dorica, in quanto fondarono la Citta' di Ancona. E proprio  i  coloni
greci 10 secoli a.C. hanno lasciato tracce sicure di viticoltura e di
vinificazione. Altrettanto si puo' dire per gli Etruschi ai quali  si
possono attribuire le prime nozioni tecniche  di  coltivazione  della
vite  e  di  elaborazione  enologica,  che  si  diffusero  anche  nel
territorio marchigiano dov'erano installati i Piceni. 
    Che i Piceni conoscessero l'uva  e  il  vino  e'  dimostrato  dal
ritrovamento  archeologico  di  circa duecento  vinaccioli  di  vitis
vinifera in  una  tomba  in  quel  di  Matelica  del  VII  sec.  a.C.
L'influenza di Roma consenti' a Plinio di descrivere un centinaio  di
varieta' di viti coltivate nell'area Picena al suo tempo  e  di  dire
«sul  mare  Adriatico  si  puo'  citare,  fra  gli  altri,  il   vino
"Pretoriano" prodotto nella zona di Ancona». E, ancora, Apicio  Marco
Gavio,  personaggio  romano  di  arte  culinaria,  ricorda  un   vino
«anconetanum», rosso e piuttosto corposo. 
    La presenza nel territorio di numerose aziende agricole  con  una
lunga tradizione vitivinicola e le residenze storiche costruite negli
scorsi secoli destinando il piano terra alla trasformazione  vinicola
hanno permesso la produzione di vini rossi che  hanno  affrontato  il
mercato con  notevoli  successi  anche  nelle  competizioni  di  alto
livello. 
    Produttori   illuminati   e   cantine,   anche    di    interesse
architettonico, diedero avvio alla denominazione di  origine  con  il
rinnovo e l'espansione dei vigneti  negli  anni  '60  confermando  al
vitigno Montepulciano la massima espressione del legame tra uve, vino
e territorio e che qui esalta le sue migliori caratteristiche. 
    La base ampelografica  e'  riassunta  nel  vitigno  Montepulciano
(min. 85%) in quanto e'  adatto  all'invecchiamento  e  migliora  gli
uvaggi  con  altri  vitigni  consentendo  di  ottenere  profumi   che
ricordano il gusto «bordolese» richiesto dal mercato. 
    Vitigno italico a bacca nera, un  tempo  confuso  con  Sangiovese
grosso e Brunello, presenta una sua identita'. 
    Predilige ambienti caldo asciutti ed esposizioni soleggiate, come
offre il territorio delimitato, per garantire una  buona  e  regolare
maturazione dell'uva. Viene allevato con forme in parete e si  adatta
alla potatura corta. 
    Inoltre, germoglia  tardivamente  e  cio'  consente  ad  esso  di
sfuggire ai danni che le gelate  primaverili  possono  arrecare  alla
vite. E' anche una varieta' poco soggetta alla muffa grigia. 
    L'insieme  delle  caratteristiche  varietali  e   le   condizioni
pedoclimatiche consentono a quest'area  vitata,  protetta  dai  venti
freddi provenienti da Nord e dallo stesso Conero, mt 572  s.l.m.,  di
produrre uve sane, mature e di alto contenuto zuccherino. 
B) Informazioni sulla qualita' o sulle caratteristiche  del  prodotto
essenzialmente o esclusivamente attribuibili all'ambiente geografico. 
    Persistenza  aromatica  e  grande  fruttato  al  palato  sono  le
principali caratteristiche del vino Rosso Conero. Il colore e' rubino
intenso dalle sfumature violacee in eta' giovane e passa a toni  piu'
maturi, granati ed aranciati con  il  passare  dell'affinamento,  che
puo' protrarsi anche oltre i dieci anni. La pungente  tannicita'  che
si avverte se  consumato  entro  il  primo  anno  si  sposta  ad  una
piacevole morbidezza con il passare del tempo. Strutturato e corposo,
il Rosso Conero si fa notare per la sua iniziale vinosita' che  volge
alla frutta, quasi confettura, con il trascorrere degli anni.  Secco,
asciutto e complesso, ha una grande sensazione pseudo-calorica dovuta
alla bassa resa per ettaro delle uve, alla conformazione del  terreno
unita e all'esclusivo microclima presente nel promontorio del Conero. 
C) Descrizione dell'interazione causale fra gli elementi di cui  alla
lettera A) e quelli di cui alla lettera B). 
    La particolare geologia del territorio e la lontana origine della
storia vitivinicola dell'area anconetana hanno permesso che la  vigna
fosse estesa in questi sette comuni fin dai tempi remoti ed  il  vino
rosso prodotto fosse conosciuto di qualita' superiore. 
    Nelle basse pendici bianche (calcaree) ed assolate del  monte  e,
verso terra, a riparo dai venti marini, per ampie  distese,  la  vite
trova le piu' favorevoli condizioni per  produrre  uve  zuccherine  e
profumate del vitigno Montepulciano.