(Allegato)
                                                             Allegato 
 
DOCUMENTO PROGRAMMATICO GENERALE DEL PIANO DI SETTORE  DELLA  FILIERA
DELLE PIANTE OFFICINALI. 
 
    Il giorno 19 maggio 2022 si e' tenuta la riunione  d'insediamento
del Tavolo tecnico di settore, istituito con decreto ministeriale  n.
223640  del  17  maggio  2022,  ai  sensi  dell'art.  5  del  decreto
legislativo 21 maggio 2018, n. 75. 
    Gli esperti del Tavolo tecnico, tra i quali i sei  rappresentanti
regionali designati dalla Segreteria della Conferenza permanente  per
i rapporti tra lo Stato, le regioni e le Province autonome di  Trento
e Bolzano, considerate le esigenze di urgenza del Ministero  ai  fini
dell'emanazione del decreto per la revisione  del  Piano  di  settore
20142016, ormai obsoleto, che  ha  raggiunto  solo  parzialmente  gli
obiettivi prefissati, ha  proceduto  alla  definizione  del  seguente
documento programmatico generale, propedeutico alla stesura del Piano
di settore aggiornato. 
    Nel documento programmatico sono riportati i macro-obiettivi  per
il settore delle Piante officinali (PO), cosi' come individuati dagli
esperti del settore, le cui azioni attuative  saranno  descritte  nel
dettaglio nel documento finale  in  ottemperanza  a  quanto  previsto
all'art. 4, comma 2, del decreto legislativo 21 maggio 2018,  n.  75.
Inoltre, il 18 maggio 2022 nella Gazzetta Ufficiale della  repubblica
italiana e' stato pubblicato il decreto interministeriale 21  gennaio
2022, recante l'«Elenco delle specie di piante  officinali  coltivate
nonche' criteri di raccolta e prima trasformazione  delle  specie  di
piante officinali spontanee». 
    In particolare, tale elenco  consta  nel  complesso  di  n.  1649
specie di piante aromatiche, medicinali e da profumo, di n. 32 specie
di funghi macroscopici, di n. 31 specie di alghe e di n. 14 specie di
licheni. Alla luce del nuovo elenco, molte  delle  piante  officinali
riportate sono da  considerarsi  a  duplice  attitudine  (e.g.  vite,
olivo, actinidia,  tra  le  altre);  di  conseguenza,  la  principale
difficolta' riscontrata  e'  stata  quella  relativa  alla  raccolta,
elaborazione e gestione dei dati produttivi ed economici. 
    Una ulteriore criticita' importante e' relativa alla  difformita'
delle informazioni presenti nelle diverse  banche  dati  consultabili
(i.e. AGEA, SINAB, ISTAT, EUROSTAT, FAOSTAT), legata  soprattutto  ad
una non corretta attribuzione delle colture. 
    Tutto cio' ha reso impossibile la restituzione, in termini  cosi'
brevi,  di  un  quadro  statistico  economico  robusto  e   validato,
considerato che i dati precedenti redatti  da  ISMEA,  attraverso  un
progetto finanziato dal MIPAAF, risalgono all'anno 2013 e sono  stati
allegati al  Piano  di  settore  sopracitato.  Pertanto,  si  ritiene
opportuno evidenziare che i dati  riportati  nel  presente  documento
sono restituiti nella stessa forma in cui sono  stati  forniti  dalle
principali  banche  dati  interpellate  (SINAB  e  AGEA)  e  dovranno
necessariamente essere oggetto di attenta valutazione ed elaborazione
opportuna per il loro inserimento, nonche' di implementazione  con  i
dati provenienti dalle  altre  banche  dati,  nel  piano  di  settore
definitivo. 
    Tali dati, quindi, sono da considerare assolutamente previsionali
e  potrebbero,  in  fase  di  elaborazione  definitiva,   discostarsi
significativamente in percentuale, non stimabile al momento, dal dato
reale. 
    Si rappresenta, comunque, che in ottemperanza a  quanto  previsto
dall'art. 5, comma 5, del decreto legislativo 21 maggio 2018, n.  75,
e' gia' operativo l'Osservatorio economico e di  mercato  permanente,
rappresentato, tra gli altri, da esperti  di  AGEA,  ISTAT,  CREA  PB
presenti nel Tavolo tecnico, gia' istituito come Gruppo di lavoro con
il decreto dipartimentale  n.  0073436  del  19  ottobre  2018;  tale
decreto dei Gruppi di lavoro  verra'  aggiornato  in  tempi  brevi  a
seguito del nuovo tavolo tecnico.   
    Dati statistici previsionali. 
    Figura 1. Superficie coltivata in biologico di Piante  officinali
in Italia: serie storica 2017 - 2020 (fonte dati SINAB). 
 
              Parte di provvedimento in formato grafico
 
    Figura 2. Ripartizione superficie coltivata a  piante  officinali
in regime biologico e in  conversione:  serie  storica  2017  -  2020
(fonte: SINAB). 
 
              Parte di provvedimento in formato grafico
 
    Figura  3.  Distribuzione  regionale  superficie   coltivata   in
biologico di Piante officinali: serie storica  2017  -  2020  (fonte:
SINAB). 
 
              Parte di provvedimento in formato grafico
 
    Figura  4.  Dati  previsionali  sulle  superficie  coltivate  con
specifiche essenze officinali gia' riportate nel precedente  dato  di
settore (fonte: AGEA - estrazione non definitiva da  Piano  colturale
grafico). 
 
              Parte di provvedimento in formato grafico
 
    Al fine di  rendere  leggibile  il  dato fornito,  non  e'  stato
volutamente inserito il dato relativo  alla  superficie  coltivata  a
coriandolo, che in via previsionale e' di circa 9900  ettari  (fonte:
Agea - dati previsionali) 
    Principali obiettivi e azioni proposte. 
    Premessa. 
    Il Piano definitivo dovra' essere quanto  piu'  coerente  con  il
nuovo quadro di riferimento comunitario, ovvero il Green Deal,  e  in
particolare la Strategia europea per la biodiversita' al  2030  e  la
Strategia Farm to Fork, ma soprattutto con la  nuova  PAC  e  le  sue
linee di finanziamento. 
    Macrobiettivo 1: strumenti a sostegno  delle  politiche  e  degli
aspetti economici strutturali della filiera. 
      Istituzione       osservatorio        permanente        analisi
statistico-economica del settore; 
      Introduzione  nel  Piano  strategico  nazionale  di   specifici
interventi a favore dello sviluppo del settore; 
      Istituzione reti d'impresa  e  contratti  di  filiera  e  asset
domanda-offerta; 
      Strumenti a sostegno dell'ampliamento delle superfici di piante
officinali a biologico; 
      Definizione di un regime fiscale unificato per il settore delle
PO basato sulla correlazione tra codice relativo all'occupazione  del
suolo e codice di  destinazione  d'uso  finale  AGEA  (basandosi  sui
fascicoli aziendali); 
      Revisione dei codici doganali; 
      Revisione dell'attuale  inquadramento  IVA  relativamente  alle
esigenze emerse dal Settore delle piante officinali. 
    Macrobiettivo 2: strumenti a sostegno dello sviluppo  sostenibile
e di qualita' del settore relativamente alla fase agricola 
      Disciplinare di certificazione e istituzione di un  marchio  di
qualita' nazionale e/o regionale; 
      Predisporre allegati tecnici per la  certificazione  volontaria
dei materiali di propagazione e sementi certificate; 
      Sviluppare e  rendere  disponibile  una  meccanizzazione  delle
colture dedicata; 
      Mutuo riconoscimento dei presidi fitosanitari  per  le  PO  che
rientrano nelle «minor crops» (Per «colture minori» si  intendono  le
colture elencate  nel  decreto  del  16  settembre  1999  -  Gazzetta
Ufficiale della Repubblica italiana n. 278 del 26 novembre 1999  -  e
successive  modifiche,  o  comunque   aventi   superficie   coltivata
inferiore a 20.000 ha - Documento SANTE/2019/12752  del  23  novembre
2020); 
      Strumenti e sistemi  di  tracciabilita'  e  autenticita'  delle
produzioni agricole fino alla prima trasformazione; 
      Valutare eventuali norme a tutela  dell'origine  del  luogo  di
coltivazione/raccolta  per  le  piante  officinali  e  per   relativi
derivati; 
      Definizione di buone pratiche agricole  per  le  principali  PO
coltivate  in  Italia  in  termini  di  correlazione  tra  codice  di
occupazione del suolo e codice di destinazione d'uso finale. 
    Macrobiettivo 3: post raccolta (essiccazione e produzione di  oli
essenziali come previsto dal decreto-legge n. 75/2018 art. 1, comma 7
- prima trasformazione in azienda). 
      Buone pratiche per la gestione post raccolta delle PO; 
      Valutazione  di  un  percorso  volto   alla   possibilita'   di
certificare la qualita' della materia prima  vegetale  come  elemento
strategico  per  vincere  la  concorrenza  rispetto  ai  prodotti  di
provenienza estera; 
      Aggiornamento e formazione degli «stakeholders» sugli  sviluppi
normativi e scientifici, come la prossima revisione delle  «Guideline
on Good agricultural and collection practice for  starting  materials
of herbal origin». 
    Infine, come obiettivo comune  ai  tre  macrobiettivi,  e'  stato
sottolineato dagli esperti del Tavolo quanto sia indispensabile,  per
la crescita dell'intera  filiera,  ottenere  finanziamenti  mirati  e
strutturali  alla  ricerca  nazionale  al  fine   di   aumentare   la
competitivita' del settore nei mercati. 
    Tali obiettivi generali verranno stabiliti nell'ambito del Tavolo
tecnico e dei  Gruppi  di  lavoro,  con  gli  esperti  dei  Ministeri
concertanti, ovvero salute e  transizione  ecologica,  ma  anche  del
Ministero dell'economia e finanze e dell'Agenzia delle dogane  e  dei
monopoli, delle regioni, degli organismi pagatori  regionali  nonche'
delle agenzie  e  di  tutti  gli  enti,  associazioni  di  settore  e
organizzazioni professionali agricole. 
    Le  azioni  necessarie  per  il  raggiungimento  degli  obiettivi
sopraesposti saranno  dettagliate  all'interno  del  nuovo  Piano  di
settore che sara' redatto nei prossimi mesi dagli esperti del  Tavolo
tecnico di settore e inviato per l'intesa alla Conferenza  permanente
per i rapporti tra lo Stato, le regioni e  le  Province  autonome  di
Trento e Bolzano.