(Allegato 1)
                                                           Allegato 1 
 
LINEE GUIDA PER  MISURE  DI  BIOSICUREZZA  PER  GLI  ABBATTIMENTI  DI
  CINGHIALI NELLE ZONE  SOTTOPOSTE  A  RESTRIZIONE  PER  PESTE  SUINA
  AFRICANA. 
 
    L'obiettivo degli abbattimenti del  cinghiale  all'interno  delle
zone sottoposte a restrizione e' quello di contribuire alla riduzione
della  popolazione.  Nelle  zone  di   restrizione   l'attivita'   di
abbattimento del cinghiale deve sempre essere considerata  a  rischio
di contaminazione da virus anche se condotta  in  modo  differenziato
tra zona infetta e zona  confinante,  corrispondenti  rispettivamente
alla parte II e parte  I  del  dell'allegato  I  del  regolamento  di
esecuzione  (UE)  n.   2021/605   e   successive   modificazioni   ed
integrazioni, che stabilisce misure speciali di controllo della peste
suina africana. 
    Ogni Istituto faunistico che intende praticare  abbattimenti  del
cinghiale nelle aree sottoposte a restrizione (parte I  e  II),  deve
sviluppare un piano di gestione della biosicurezza con l'obiettivo di
prevenire la contaminazione  indiretta  di  operatori  e  mezzi,  ivi
inclusi i cacciatori, e la eventuale diffusione  del  virus  in  aree
indenni. Le  attivita'  di  abbattimento  del  cinghiale  nelle  zone
sottoposte a restrizione sono  vincolate  all'approvazione  da  parte
dell'autorita' competente locale (ACL), del piano di  gestione  della
biosicurezza di  cui  sopra,  che  deve  rispettare  le  linee  guida
riportate nel presente documento. Tale piano deve essere  redatto  da
ogni Istituto Faunistico, trasmesso all'autorita'  competente  locale
(ACL) per approvazione e deve contenere l'elenco (i) dei nominativi e
dei  contatti  degli  operatori  abilitati  agli  abbattimenti,   dei
cacciatori  autorizzati  ad   operare   nelle   zone   sottoposte   a
restrizione, e (ii) delle strutture  designate  per  il  conferimento
delle carcasse e (iii) le misure messere in essere  come  di  seguito
descritte.  Anche  personale  diverso  dai  cacciatori  e  operatori,
qualora venisse impiegato in azioni  di  campo,  dovra'  adottare  le
misure di biosicurezza di cui al piano. Non possono essere  abilitati
ad operare soggetti, inclusi i  cacciatori,  che  detengono  suini  o
lavorano a contatto con le stesse e  tali  condizioni  devono  essere
riportate in forma di autocertificazione dai soggetti interessati  ed
inserite nell'elenco di cui sopra. 
 
Formazione 
    Tutto il  personale  autorizzato  deve  ricevere  una  formazione
preliminare riguardo  l'individuazione  precoce  della  malattia,  la
mitigazione dei rischi di trasmissione  del  virus  e  le  misure  di
biosicurezza da  applicarsi.  Tale  formazione  viene  erogata  anche
tramite supporti informatici o in via multimediale dagli II.ZZ.SS.  e
dall'autorita'  competente  locale  (ACL)   in   collaborazione   con
l'autorita'  sanitaria  regionale  previa  richiesta  degli  Istituti
faunistici ricompresi nelle aree di restrizione. 
 
Trasporto del cinghiale dal luogo di  abbattimento  a  una  struttura
  identificata 
    E' vietato eviscerare gli animali abbattuti sul campo e  lasciare
gli organi interni sul terreno. Eventuali parti di  carcassa  che  si
ritrovassero sul terreno devono essere rimosse e l'area  disinfettata
utilizzando  disinfettanti  di  provata  efficacia  (principi  attivi
elencati nel Manuale operativo delle pesti suine). La  carcassa  deve
essere  trasportata  intera  e  in  sicurezza  direttamente  in   una
struttura identificata all'interno della stessa zona  di  restrizione
in  cui  l'animale  e'  stato  abbattuto  (punto  di  raccolta  delle
carcasse, centro di sosta, centro lavorazione selvaggina  o  casa  di
caccia) evitando ogni percolazione di liquidi e  in  particolare  del
sangue. A  tal  proposito  si  consiglia  di  porre  la  carcassa  in
recipienti di metallo o plastica rigida in quanto il solo utilizzo di
sacchi di materiale tipo nylon potrebbero  danneggiarsi.  Qualora  le
carcasse degli animali abbattuti si trovino in  luoghi  difficilmente
accessibili, ove sia per esempio necessario l'utilizzo di argani  per
il recupero, e non sia possibile porre immediatamente le carcasse  in
detti recipienti, il recupero puo' avvenire con  tale  strumentazione
ponendo le  carcasse  successivamente  nei  recipienti  e  applicando
idonee  misure  di  pulizia  e   disinfezione   alla   strumentazione
utilizzata. 
 
Campionamento 
    Le operazioni di  eviscerazione  e  campionamento  dei  cinghiali
abbattuti   andranno   condotte   esclusivamente   nella    struttura
individuata  e  previa  opportuna  identificazione  di  ogni  singola
carcassa. Il  campione  per  il  test  (preferibilmente  milza  e  in
subordine altri organi target) deve essere prelevato  dalla  carcassa
direttamente dal veterinario ufficiale oppure da personale formato, e
inviato  all'IZS  competente   del   territorio,   per   il   tramite
dell'autorita' competente locale (ACL),  per  ottemperare  ai  flussi
informativi preposti. 
 
Gestione delle carcasse 
    Una   volta   ottenuto   l'esito   favorevole   al    test    per
l'identificazione della PSA,  le  carcasse  dei  cinghiali  abbattuti
possono essere inviate, sotto controllo veterinario, ad un Centro  di
lavorazione delle carni di selvaggina e  successivamente  presso  uno
stabilimento di trasformazione in grado di applicare uno  dei  metodi
di riduzione del rischio previsti dall'allegato VII del reg. (UE)  n.
2020/687. Laddove non sia possibile l'invio presso lo stabilimento di
trasformazione, le  carcasse  degli  animali  abbattuti  in  zona  di
restrizione II sono destinate alla  distruzione,  le  carcasse  degli
animali abbattuti in zona I possono andare all'autoconsumo  ai  sensi
dell'art. 4 comma 1, lettera a) punto ii della presente ordinanza. 
 
Abbigliamento e attrezzature 
    Il personale autorizzato a svolgere le attivita' di manipolazione
e gestione delle carcasse deve: 
      indossare  indumenti  e   calzature   lavabili   e   facilmente
disinfettabili; 
      utilizzare strumenti dedicati  che  possono  essere  facilmente
puliti e disinfettati; 
      riporre tutti i prodotti monouso in  sacchetti  di  plastica  e
provvedere al corretto smaltimento; 
      utilizzare esclusivamente disinfettanti  autorizzati  (principi
attivi elencati nel Manuale operativo delle pesti suine); 
 
Requisiti della struttura identificata e delle attrezzature 
    In ogni istituto  faunistico  deve  essere  presente  almeno  una
struttura dedicata che riceve carcasse  di  cinghiali  abbattuti  che
deve essere facilmente raggiungibile dall'autorita' competente locale
(ACL) e disporre dei seguenti requisiti: 
      disinfettanti per ambienti e attrezzature; 
      acqua corrente ed elettricita'; 
      cella frigo/frigorifero o congelatore; 
      pavimenti e pareti lavabili; 
      un'area  dedicata  per  le   attivita'   di   eviscerazione   e
scuoiamento; 
      barriere per evitare l'ingresso di animali nei locali; 
      un'area per la pulizia e disinfezione  degli  strumenti  e  del
vestiario; 
      contenitore per lo  stoccaggio  dei  sottoprodotti  di  origine
animale destinati allo smaltimento; 
      barriere di disinfezione all'ingresso  (vaschette  riempite  di
disinfettante). 
 
Corretto smaltimento dei visceri 
    I visceri degli  animali  abbattuti  devono  essere  stoccati  in
contenitori a tenuta, non accessibili  ad  animali  e  devono  essere
sistematicamente inviati a impianti di smaltimento. 
 
Stoccaggio sicuro in loco  dei  cinghiali  abbattuti  fino  all'esito
  negativo del test per PSA 
    Nessuna parte dei cinghiali puo' lasciare la struttura  prima  di
aver acquisito l'esito negativo dei  test  di  laboratorio.  Dopo  le
operazioni  di   eviscerazione   l'intero   cinghiale   deve   essere
identificato  individualmente  e  stoccato  all'interno  della  cella
frigo/frigorifero/congelatore. Le carcasse presenti in  contemporanea
all'interno della struttura in attesa del  risultato  dell'esito  del
campione  devono  essere  considerate   come   un   unico   lotto   e
liberalizzate  esclusivamente   a   seguito   dell'acquisizione   del
risultato del test di tutte  le  carcasse.  In  ogni  caso  le  celle
frigorifere/frigoriferi/congelatori   devono    essere    puliti    e
disinfettati dopo aver rimosso le carcasse. 
 
Procedure per lo smaltimento dei cinghiali positivi alla PSA 
    In caso di esito positivo  per  PSA  l'utilizzo  della  struttura
viene sospeso e tutte  le  carcasse  presenti  vengono  avviate  allo
smaltimento a cura dell'autorita' competente locale (ACL). 
 
Pulizia e disinfezione della struttura 
    Una volta riscontrata la  positivita'  ai  test  di  laboratorio,
tutta la struttura deve essere pulita e disinfettata  comprese  celle
frigo/frigoriferi/congelatori, veicoli, strumenti, vestiti  sotto  la
supervisione dell'autorita' competente locale (ACL). Gli addetti alle
operazioni di pulizia e disinfezione devono  ricevere  una  specifica
formazione. La  soluzione  disinfettante  deve  essere  preparata  al
momento e utilizzata con un  tempo  di  contatto  di  almeno sessanta
minuti. I disinfettanti efficaci sono riportati nel Manuale operativo
delle pesti suine. L'autorita'  competente  locale  (ACL)  verificato
l'avvenuta disinfezione dei locali e delle attrezzature.