(Allegato A-art. 4)
                               Art. 4. 
 
    4.1 - Alimentazione 
    Dalla nascita allo svezzamento e' consentito l'uso  dei  seguenti
sistemi di allevamento: pascolo, stabulazione libera, semibrado. 
    Nelle fasi successive allo svezzamento e fino alla  macellazione,
i soggetti  devono  essere  allevati  esclusivamente  a  stabulazione
libera, a posta fissa, semibrado. 
    I vitelli devono essere allattati naturalmente dalle  madri  fino
al momento dello svezzamento. Successivamente la base  alimentare  e'
rappresentata da foraggi freschi e/o conservati provenienti da  prati
naturali, artificiali  e  coltivazioni  erbacee  tipiche  della  zona
geografica indicata;  in  aggiunta,  e'  permesso  l'uso  di  mangimi
concentrati semplici o composti e l'addizione di integratori. 
    La razione deve comunque essere calcolata in modo  da  assicurare
livelli nutritivi alti o medio alti (maggiori di 0.8 U.F./Kg di  S.S.
per i maschi e maggiori di 0.7 U.F./Kg di S.S. per le femmine) ed una
quota proteica compresa tra il 13% ed il 18% in funzione dello stadio
di sviluppo dell'animale. 
    4.2 - Alimenti vietati 
    Nei  quattro  mesi  che  precedono  la  macellazione  e'  vietato
alimentare il bestiame con foraggi insilati. E' vietato alimentare il
bestiame con i seguenti sottoprodotti dell'industria: 
      - Farina di carne; 
      - Ciccioli; 
      - Farina di pesce; 
      - Sangue; 
      - Grasso di origine animale; 
      - Scarti dell'industria dolciaria 
    I   seguenti   sottoprodotti    dell'industria    sono    ammessi
esclusivamente come componenti di mangimi concentrati: 
      - Polpa di barbabietola esausta fresca; 
      - Potature di olivo macinate; 
      - Foglie di olivo fresche od essiccate; 
      - Pastazzo d'arancia; 
      - Pastazzo secco d'agrumi; 
      - Polpa essiccata d'arancia; 
      - Sansa d'olivo; 
      - Buccette d'oliva; 
      - Buccette e semi di pomodoro; 
      - Residui di distilleria; 
      - Radichette di malto; 
      - Trebbie di birra; 
      - Trebbie fresche o essiccate; 
      - Borlande fresche o essiccate; 
      - Pula vergine o commerciale; 
      - Marco di mele; 
      - Frutta fresca o conservata 
    4.3 macellazione 
    La macellazione deve avvenire in  mattatoi  idonei.  Al  fine  di
evitare l'instaurarsi di fenomeni di stress nell'animale, particolare
cura va prestata al trasporto ed alla sosta prima della  macellazione
evitando l'utilizzo di mezzi cruenti per il carico e lo scarico dagli
automezzi.  Gli  animali   al   mattatoio   devono   essere   avviati
immediatamente alla macellazione o sostare in box singoli. 
    Al  fine  di  preservare  e   proteggere   le   masse   muscolari
dall'ossidazione nella fase di frollatura, nella fase di macellazione
non e' ammesso lo sgrassamento totale della carcassa intesa  come  la
completa rimozione del grasso di copertura del filetto e  del  grasso
di copertura (interno ed esterno) delle masse muscolari che  all'atto
della macellazione risultano ricoperte da grasso. 
    Nel rispetto delle normative  vigenti,  la  refrigerazione  delle
carcasse deve essere effettuata in modo tale da evitare  il  fenomeno
della contrattura da freddo.