(all. 14 - art. 1)
METODO 14
DETERMINAZIONE DEL CARBONIO ORGANICO
(METODO SPRINGER E KLEE)
1. Oggetto e campo di applicazione
Descrizione  di  un  metodo  volumetrico  per  la  determinazione del
carbonio organico di origine biologica.
Il metodo e' applicabile a tutti i tipi di suolo: il quantitativo  di
campione  da  sottoporre  all'analisi va pero' scelto in funzione del
contenuto in sostanza organica (cfr. 5.2).
2. Principio
2.1. La sostanza organica viene ossidata per trattamento a condizioni
definite di acidita' e temperatura con  quantita'  note  di  potassio
bicromato.
2.2.  La  quantita'  di  potassio  bicromato che non ha reagito viene
determinata  mediante  titolazione  con  una  soluzione  di   solfato
ferroso.  La  titolazione  puo'  essere  eseguita  con  un titolatore
automatico o manualmente.
2.3. Considerando un  contenuto  medio  in  carbonio  della  sostanza
organica  pari  a  580 g/kg, si introduce un fattore empirico (1,724)
per trasformare il carbonio organico in sostanza organica.
3. Interferenze
3.1. Sull'accuratezza dei risultati possono  interferire  gli  ossidi
superiori di manganese, i composti ferrosi e i cloruri. I primi pero'
sono   di   norma  trascurabili  e  i  secondi  si  ossidano  durante
l'essiccamento all'aria.
3.2. L'interferenza dei cloruri si elimina, se essi sono inferiori  a
2  g/kg,  con l'aggiunta di qualche cristallo d'argento solfato (o di
mercurio solfato) prima dei reagenti. Nel caso di contenuti superiori
a 2 g/kg i risultati devono essere corretti sulla base della presenza
di cloruri, determinati per altra via (cfr. metodo 40).
4. Reagenti
Nel corso dell'analisi  utilizzare  acqua  distillata  o  di  purezza
equivalente e reagenti di qualita' analitica riconosciuta.
4.1. Acido solforico concentrato, H2SO4 (rho = 1,84).
4.2. Potassio bicromato K2Cr207, soluzione 1/3 mol/l: in un matraccio
tarato  da  1000  ml  trasferire  98,08  g di K2Cr2O7 polverizzato ed
essiccato per un'ora da 130 a 140 ›C; sciogliere,  portare  a  volume
con acqua ed omogeneizzare.
4.3. Acido fosforico, H3PO4, all'85% (rho = 1,7).
4.4.  Ferro  solfato (II), FeSO4 per 7H2O, soluzione 0,2 mol/l: in un
matraccio tarato da 1000 ml trasferire 55,6 g di  FeSO4  per  7H2O  e
addizionare  100  ml  di  acqua.  Aggiungere  20  ml  di H2SO4 (4.1),
raffreddare,  portare  a  volume  con  acqua  ed  omogeneizzare.   La
soluzione dev'essere preparata giornalmente.
4.5.  Acido 4-difenilamminsolfonato sodico, C12H10NaNO3S, indicatore:
porre 0,2 g di acido 4-difenilamminsolfonato sodico in  un  matraccio
tarato da 100 ml, sciogliere in H2SO4 (4.1) e portare a volume sempre
in H2SO4 (4.1).
4.6. Argento solfato, Ag2SO4, cristalli.
5. Apparecchiatura
Al  fine  di avere maggiore uniformita' nel procedimento analitico si
consiglia di usare vetreria tipo Duran.
Corrente attrezzatura da laboratorio e in particolare:
5.1.  Matraccio  per  attacco,  come  da  figura  14.1, di volume non
superiore a 200 ml, completo di termometro con scala fino a 200 ›C  e
graduazione di 1 ›C.
5.2. Piastre di protezione per bunsen in vetroceramica di tipo Ceran.
5.3.   Titolatore  automatico  (opzionale),  corredato  da  elettrodo
combinato di platino per misure di potenziale di  ossido-riduzione  e
microburetta automatica da 5 ml con aggiunte unitarie di 2 ul.

           ---->  Vedere Figura a Pag. 37 del S.O.   <----


6. Procedimento
6.1. Preparazione del campione per l'analisi
Preparare il campione come descritto nel metodo 2, setacciato a 2 mm.
6.2. Presa del campione:
Nel  matraccio  per attacco (5.1) trasferire le seguenti quantita' di
campione:
6.2.1. terreni con meno di 25 g/kg di sostanza organica: 5,0 g;
6.2.2. terreni con sostanza organica compresa  tra  25  e   50  g/kg:
2,5 g;
6.2.3. terreni con sostanza organica compresa tra 50 e 125 g/kg: 1 g;
6.2.4.  suoli  torbosi: aliquote inferiori, tali da garantire che nel
campione siano contenuti non piu' di 80 mg di carbonio.
6.3. Preparazione della soluzione per la titolazione
6.3.1. Addizionare al terreno, per mezzo di una buretta, 20 ml esatti
di soluzione di K2Cr2O7 (4.2) e successivamente goccia  a  goccia,  o
comunque  molto lentamente, 26 ml esatti di H2SO4 (4.1), raffreddando
in bagno di acqua  e  ghiaccio  in  modo  che  la  temperatura  della
soluzione  venga  mantenuta  tra  40  e  50  ›C.  Aggiungere  qualche
cristallo di argento solfato (4.6) e inserire il termometro  in  modo
che il bulbo non tocchi il fondo del matraccio.
6.3.2.  Riscaldare  con  fiamma  il  piu'  rapidamente  possibile per
raggiungere la temperatura di 160 piu'  o  meno  2  ›C  e  mantenerla
costante   per   10  minuti  esatti,  agitando  di  tanto  in  tanto.
Raffreddare   rapidamente   a   temperatura   ambiente,    trasferire
quantitativamente  in  un  pallone tarato da 200 ml, portare a volume
con acqua ed omogeneizzare.
6.4. Titolazione della soluzione
6.4.1. Prelevare con pipetta dal matraccio 20 ml di soluzione limpida
e trasferirli in una beuta da  250  ml.  Aggiungere  8  ml  di  acido
fosforico  concentrato  (4.3) e 4 gocce di indicatore (4.5).  diluire
poi con acqua fino a circa 100 ml.
6.4.2. Titolare l'eccesso di bicromato  con  la  soluzione  di  ferro
solfato (4.4) fino al viraggio dal violetto al verde, utilizzando una
sorgente luminosa al di sotto della beuta.
6.4.3. Qualora si disponga del titolare automatico (4.3) si esegua la
titolazione  potenziometrica omettendo le aggiunte di acido fosforico
ed indicatore.
6.5. Determinazione in bianco
Effettuare  parallelamente  due  prove   in   bianco   nelle   stesse
condizioni, omettendo il campione:
6.5.1.  Prova  in  bianco  a caldo: procedere come descritto al punto
6.3, omettendo il campione.
6.5.2.  Prova  in  bianco a freddo: procedere come descritto al punto
6.3.1., senza riscaldare la soluzione, che va direttamente trasferita
quantitativamente in matraccio da 200 ml, raffreddando e  portando  a
volume.
7. Espressione dei risultati
7.1.  Il  contenuto  in  carbonio  organico si esprime in g/kg, senza
cifre decimali.
7.2. In assenza di cloruri
Il contenuto in carbonio organico si ricava dalla relazione:
                                30
           C = (B - Bl) N1 per ---
                                P
data da:
                      200                1000
  C = (B - Bl) per N1 ---- per 0,003 per -----
                       20                  P
dove:
C e' il contenuto in carbonio organico, espresso in g/kg;
B e' il volume, espresso in millilitri, di soluzione di ferro solfato
consumata per la prova in bianco a caldo;
Bl e' il volume,  espresso  in  millilitri,  di  soluzione  di  ferro
solfato consumata per titolare il campione;
N1  e'  la  normalita' reale del FeSO4, calcolata facendo il rapporto
fra i 2 ml di K2Cr2O7 2N (1/10 del bicromato  aggiunto  inizialmente)
presenti  nella  prova  in  bianco  a freddo (6.5.2) ed i ml di FeSO4
utilizzati per titolarli, cioe':
                        2

   ml FeSO4 per titolare prova in bianco a freddo
La sua determinazione e' richiesta per eliminare sia l'errore  dovuto
alla minima decomposizione del K2Cr2O7 durante il riscaldamento a 160
›C,  sia per normalizzare la soluzione di FeSO4. Fare attenzione alla
differenza tra le quantita' di FeSO4 utilizzate  per  la  titolazione
della prova in bianco a freddo e quelle utilizzate per la titolazione
della  prova  in bianco a caldo. Se tale differenza supera 0,4 ml, e'
opportuno ripetere sia le prove in bianco,  sia  verificare  l'esatta
normalita' della soluzione di FeSO4.
0,003 e' il peso equivalente del carbonio;
P e' la massa del terreno sottoposto ad analisi, in grammi.
7.3. In presenza di cloruri
7.3.1.  Se i cloruri sono inferiori a 2 g/kg applicare le formule del
punto 7.2.
7.3.2. Se i cloruri sono superiori a 2 g/kg il contenuto di  carbonio
effettivo Cc e' dato da:
                        Cc = C - 0,085 per Cl
dove:
C e' il contenuto, in g/kg, di carbonio calolato al punto 7.1;
Cl  e'  il  contenuto,  in  g/kg,  di ioni cloruro nel campione (cfr.
metodo 40);
0,085 e' il rapporto tra le masse di un atomo di carbonio  e  quattro
atomi di cloro.
7.4.  Per  trasformare  il  carbonio  organico  in  sostanza organica
utilizzare la seguente espressione:
              Sostanza organica = 1,724 per C organico
8. Note
Nel rapporto d'analisi specificare il metodo utilizzato.