METODO 15 DETERMINAZIONE DEL CARBONIO ORGANICO (METODO WALKLEY E BLACK) 1. Oggetto e campo di applicazione Descrizione di un metodo per la determinazione del carbonio organico. Il metodo e' applicabile a tutti i tipi di suolo: il quantitativo di campione da sottoporre all'analisi va pero' scelto in funzione del contenuto in sostanza organica (cfr. 6.2). 2. Principio 2.1. La sostanza organica viene ossidata con potassio bicromato in presenza di acido solforico, alla temperatura che si raggiunge in conseguenza della brusca diluizione dell'acido solforico. La reazione viene interrotta diluendo con acqua dopo un tempo stabilito. 2.2. La quantita' di potassio bicromato che non ha reagito viene determinata mediante titolazione con una soluzione di solfato ferroso. La titolazione puo' essere eseguita con un titolatore automatico o manualmente. 2.3. Nel calcolo si introduce un fattore empirico (0,77), che tiene conto della frazione realmente ossidata nelle condizioni adottate. Considerando un contenuto medio in carbonio della sostanza organica pari a 580 g/kg, si introduce un secondo fattore (1,724) per trasformare il carbonio organico in sostanza organica. 3. Interferenze 3.1. Sull'accuratezza dei risultati possono interferire gli ossidi superiori di manganese, i composti ferrosi e i cloruri. I primi pero' sono di norma trascurabili e i secondi si ossidano durante l'essiccamento all'aria. 3.2. L'interferenza dei cloruri si elimina, se essi sono inferiori a 2g/kg, con l'aggiunta di qualche cristallo d'argento solfato (o di mercurio solfato) prima dei reagenti. Nel caso di contenuti superiori a 2 g/kg i risultati devono essere corretti sulla base della presenza di cloruri, determinati per altra via (cfr. metodo 40). 4. Reagenti Nel corso dell'analisi utilizzare acqua distillata o di purezza equivalente e reagenti di qualita' analitica riconosciuta. 4.1. Acido solforico concentrato, H2SO4 (rho = 1,84). 4.2. Acido fosforico concentrato, H3PO4 (rho = 1,7). 4.3. Potassio bicromato K2Cr2O7, soluzione 1/6 mol/l: in un matraccio tarato da 1000 ml contenente 600 ml di acqua sciogliere 49,032 g di K2Cr2O7 essiccato in stufa da 130 a 140 C, portare a volume con acqua e omogeneizzare. 4.4. Ferro ammonio solfato, Fe(NH4)2(SO4)2 per 6H2O, soluzione 0,5 mol/l: in un matraccio tarato da 1000 ml contenente 600 ml di acqua sciogliere 196,06 g di Fe(NH4)2(SO4)2 per 6H2O. Aggiungere 15 ml di H2SO4 (4.1), portare a volume con acqua ed omogeneizzare. Il titolo della soluzione non e' stabile e deve essere controllato per ogni serie di analisi. 4.5. Acido 4-difenilamminsolfonato sodico, C12H10NaNO3S, indicatore: porre 0,2 g di acido 4-difenilamminsolfonato sodico in un matraccio tarato da 100 ml, sciogliere in H2SO4 (4.1) e portare a volume sempre in H2SO4 (4.1). 4.6. Argento solfato, Ag2SO4, cristalli. 5. Apparecchiatura Corrente attrezzatura da laboratorio e in particolare: 5.1. Agitatore magnetico. 5.2. Titolatore automatico (opzionale), corredato da elettrodo combinato di platino per misure di potenziale di ossido-riduzione e microburetta automatica da 5 ml con aggiunte unitarie di 2 ul. 6. Procedimento 6.1. Preparazione del campione per l'analisi Preparare il campione come descritto nel metodo 2, setacciato a 2 mm. 6.2. Presa del campione In una beuta trasferire le seguenti quantita' di campione: 6.2.1. terreni con meno di 10 g/kg di sostanza organica: 2,0 g; 6.2.2. terreni con sostanza organica compresa tra 10 e 30 g/kg: 1,0 g; 6.2.3. terreni con piu' di 30 g/kg di sostanza organica: 0,5 g; 6.2.4. terreni torbosi: aliquote inferiori, tali da garantire che alla fine della reazione almeno 3 ml di K2Cr2O7 risultino in eccesso. 6.3. Preparazione della soluzione per la titolazione Aggiungere 10 ml esatti di soluzione di K2Cr2O7 (4.3), agitare cautamente e aggiungere quindi 20 ml di acido solforico concentrato (4.1). Aggiungere qualche cristallo di argento solfato (4.6) e agitare nuovamente evitando che particelle di suolo aderiscano alle pareti, coprire con vetro da orologio e lasciare in riposo per 30 minuti esatti, alla fine dei quali interrompere la reazione aggiungendo 200 ml circa di acqua. 6.4. Titolazione della soluzione 6.4.1. Aggiungere 5 ml di acido fosforico concentrato (4.2) e 0,5 ml di indicatore (4.5), porre la beuta su agitatore magnetico e titolare con la soluzione di ferro ammonio solfato (4.4) fino al viraggio dal blu al verde. 6.4.2. Qualora si disponga del titolatore automatico (4.3) si esegua la titolazione potenziometrica omettendo le aggiunte di acido fosforico ed indicatore. 6.5. Determinazione in bianco Effettuare parallelamente una prova in bianco nelle stesse condizioni, omettendo il campione. 7. Espressione dei risultati 7.1. Il contenuto in carbonio organico si esprime in g/kg, senza cifre decimali. 7.2. In assenza di cloruri Il contenuto in carbonio organico si ricava dalla relazione: (B - Bl) C = 38,961 per ----------- B per P data da: (B - Bl) per 10 per 0,003 C = 1000 per -------------------------- B per P per 0,77 dove: C e' il contenuto in carbonio organico, espresso in g/kg; B e' il volume, espresso in millilitri, di soluzione di ferro ammonio solfato consumata per la prova in bianco; Bl e' il volume, espresso in millilitri, di soluzione di ferro ammonio solfato consumata per titolare il campione; P e' la massa del terreno sottoposto ad analisi, in grammi; 0,003 e' il peso equivalente del carbonio; 0,77 e' un fattore empirico che tiene conto della frazione realmente ossidata nelle condizioni adottate. 7.3. In presenza di cloruri 7.3.1. Se i cloruri sono inferiori a 2 g/kg applicare le formule del punto 7.2. 7.3.2. Se i cloruri sono superiori a 2 g/kg il contenuto di carbonio effettivo Cc e' dato da: Cc = C - 0,085 per Cl dove: C e' il contenuto, in g/kg, di carbonio calcolato al punto 7.2; Cl e' il contenuto, in g/kg, di ioni cloruro nel campione (cfr. metodo 40); 0,11 e' il rapporto tra le masse di un atomo di carbonio e quattro atomi di cloro (0,0846), gia' corretto con il fattore 0,77 (7.1). 7.4. Per trasformare il carbonio organico in sostanza organica utilizzare la seguente espressione: Sostanza organica = 1,724 per C organico 8. Note 8.1. Nel rapporto d'analisi specificare il metodo utilizzato. 8.2. Come indicatore si puo' utilizzare anche la ferroina (14,85 g di 1-10 fenantrolina cloruro monoidrato e 6,95 g di ferro solfato eptaidrato, FeSO4 per 7H2O, in 1000 ml di acqua). In questo caso non va aggiunto l'acido fosforico.