(Allegato 18)
 
                             Allegato 18 
 
  Linee  guida  concernenti  la  completa  ripresa  delle   ordinarie
attivita' nelle istituzioni della  formazione  superiore  per  l'anno
accademico 2020/21 
  Le  presenti  linee  guida,  predisposte  sulla  base  delle  prime
indicazioni fornite con nota ministeriale del 4 maggio 2020  e  delle
proposte della CRUI del 26 giugno 2020 e del  22  luglio  2020  sulle
modalita' di erogazione della didattica, accolte dal Comitato tecnico
scientifico del Dipartimento della protezione  civile  il  24  luglio
2020, riguardano le modalita'  di  svolgimento  delle  attivita'  nel
sistema universitario, per il  primo  semestre  dell'anno  accademico
2020/2021, individuando le principali misure per  l'erogazione  della
didattica nelle aule universitarie in condizioni di sicurezza. 
  Le azioni delineate nelle presenti linee guida  si  basano  su  uno
scenario  plausibile  per  il  primo  semestre  del   prossimo   anno
accademico, presupponendo  il  protrarsi  della  pandemia  a  livello
globale  e  nuovi  episodi  di   contagio   a   livello   locale   in
autunno-inverno. Si escludono quindi sia scenari piu'  positivi,  con
la scomparsa della pandemia a livello globale, per  i  quali  sarebbe
agevole ripristinare le  prassi  finora  in  uso,  sia  scenari  piu'
negativi, con la riproposizione del  lockdown  di  marzo-maggio,  che
implicherebbero il blocco  dei  flussi  in  ingresso,  rendendo  vana
qualsiasi azione da parte degli attori coinvolti nelle  procedure  di
accoglienza. 
  Premessa 
  Il  periodo  di  emergenza  sanitaria  connessa  alla  pandemia  da
SARS-CoV-2 ha portato alla necessita' di adottare  importanti  azioni
contenitive che hanno richiesto la sospensione temporanea di numerose
attivita'. Tra i primi interventi adottati, con  il  d.P.C.M.  del  4
marzo   2020,   recante   ulteriori   disposizioni   attuative    del
decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6 "Misure urgenti  in  materia  di
contenimento e gestione dell'emergenza epidemiologica  da  COVID-19",
applicabili sull'intero territorio nazionale, sono  stati  sospesi  i
servizi educativi per l'infanzia di cui all'art.  2  del  d.l.gs.  13
aprile 2017, n. 65, e le attivita' didattiche nelle  scuole  di  ogni
ordine e grado, nonche' la frequenza delle attivita' scolastiche e di
formazione  superiore,  ferma  in  ogni  caso  la   possibilita'   di
svolgimento di attivita' formative a distanza. 
  Le universita' hanno prontamente reagito con forza straordinaria al
periodo di lockdown attivandosi tempestivamente  a  erogare  lezioni,
esami e sessioni di laurea in modalita' telematica. Si e' trattato di
una risposta immediata  che  ha  richiesto  agli  atenei  uno  sforzo
incredibile di riorganizzazione dell'intera didattica.  In  tutto  il
territorio nazionale migliaia di insegnamenti  del  secondo  semestre
sono stati erogati in modalita' telematica, permettendo agli studenti
di procedere con i propri studi e di non rallentare le loro carriere.
L'universita' non si e', di fatto, mai fermata: non solo  le  lezioni
online,  ma  anche  gli  esami  sono  stati  erogati   in   modalita'
telematica, cosi' come le sessioni di laurea. Dal computer di casa in
questi mesi, gli studenti hanno "frequentato le  lezioni",  sostenuto
esami e si sono laureati. 
  Dal 23 marzo 2020 il sistema  di  sorveglianza  integrato  COVID-19
coordinato dall'Istituto superiore di sanita'  (ISS)  ha  iniziato  a
registrare dapprima una stabilizzazione e in seguito una  diminuzione
dei nuovi casi di  COVID-19  diagnosticati  in  coerenza  con  quanto
registrato dal  sistema  di  sorveglianza  aggregato  coordinato  dal
Ministero della salute e dalla Protezione civile. 
  In vista della completa ripresa delle ordinarie attivita', che deve
connotare la c.d. fase 3, le istituzioni della  formazione  superiore
sono ora chiamate ad adeguare la propria programmazione, al  fine  di
coniugare lo svolgimento delle attivita' di ricerca e  di  didattica,
garantendo tutti i servizi agli  studenti,  con  la  sicurezza  delle
persone, nel rispetto delle disposizioni dei protocolli approvati. 
  Ove possibile, la didattica verra' erogata  contemporaneamente  sia
in presenza sia online, delineando  una  didattica  mista  che  possa
essere fruita  nelle  aule  universitarie  ma  al  contempo  anche  a
distanza. E' una scelta che non solo denota l'impegno alla riapertura
volta a sottolineare  l'importanza  dell'universita'  come  luogo  di
ricerca, di scambio e di arricchimento culturale, ma al  contempo  ne
salvaguarda l'inclusione. Tutti gli studenti e le studentesse avranno
la possibilita' di seguire le lezioni anche se  non  potranno  essere
presenti fisicamente negli atenei, ad  esempio  i  numerosi  studenti
internazionali  che  per  motivi  di  mobilita'  non  riusciranno  ad
arrivare per l'inizio del  semestre,  cosi'  come  i  tanti  studenti
extraregionali e gli studenti con particolari patologie per  i  quali
si sconsiglia la ripresa delle attivita' in  presenza.  La  modalita'
online permettera' inoltre di ridurre la numerosita' degli studenti e
delle studentesse presenti nelle aule in  modo  da  salvaguardare  il
distanziamento  di  sicurezza  imposto  dalle  norme  sanitarie.  Gli
studenti potranno seguire i corsi interamente online o in presenza, e
nel  caso  di  classi  numerose  in  modalita'  mista   si   potranno
organizzare sistemi di turnazione. 
  Le universita'  potranno  organizzarsi  al  fine  di  garantire  in
presenza tutte le attivita'  laboratoriali,  le  esercitazioni  e  le
attivita' esperienziali, parte integrante e  imprescindibile  di  una
formazione di qualita', nel pieno rispetto delle norme di sicurezza. 
  Le universita' potranno  provvedere  all'adeguamento  di  tutte  le
strutture tecnologiche delle aule al fine di permettere una didattica
online di qualita', utilizzando le risorse assegnate dal Ministero  a
valere  sul  Fondo  per  le   esigenze   emergenziali   del   sistema
dell'universita', delle istituzioni  di  alta  formazione  artistica,
musicale e coreutica e degli enti di ricerca. 
  Rimodulazione delle misure contenitive nell'universita' 
  Anche  per  le  attivita'  universitarie,  pur   in   presenza   di
specificita' di contesto, restano validi i principi cardine che hanno
caratterizzato le scelte e gli indirizzi tecnici quali: 
  1. distanziamento sociale; 
  2. rigorosa igiene delle mani, personale e degli ambienti; 
  3. capacita' di controllo e risposta  dei  servizi  sanitari  della
sanita' pubblica territoriale e ospedaliera. 
  E'  necessario  quindi  prevedere  specifiche  misure  di  sistema,
organizzative, di prevenzione e protezione, igieniche e  comunicative
declinate  nello  specifico  contesto  delle   universita',   tenendo
presente i criteri gia' individuati  dal  CTS  per  i  protocolli  di
settore, anche facendo riferimento ai documenti di indirizzo prodotti
da ISS e INAIL, ovvero: 
  1. Il rischio di aggregazione e affollamento e la  possibilita'  di
prevenirlo in maniera efficace nelle singole realta' e nell'accesso a
queste; 
  2. La prossimita' delle persone (es. studenti,  docenti,  personale
ecc.) rispetto  a  contesti  statici  (es.  persone  tutte  ferme  in
postazioni  fisse),  dinamici  (persone   in   movimento)   o   misti
(contemporanea presenza di persone in posizioni fisse e di  altre  in
movimento); 
  3. Raccomandazione di mantenere l'uso della mascherina 
  4. Il rischio connesso alle principali vie di trasmissione (droplet
e  contatto)  in  particolare  alle  contaminazioni  da  droplet   in
relazione alle superfici di contatto; 
  5. La concreta possibilita' di accedere alla frequente ed  efficace
igiene delle mani; 
  6. L'adeguata aerazione negli ambienti al chiuso; 
  7. L'adeguata pulizia ed  igienizzazione  degli  ambienti  e  delle
superfici; 
  8. La disponibilita' di una efficace informazione e comunicazione; 
  9. La capacita' di promuovere, monitorare e controllare  l'adozione
delle misure definendo i conseguenti ruoli. 
  Misure organizzative di prevenzione e di protezione per l'esercizio
dell'attivita' didattica in presenza 
  1. AULE. Le aule universitarie, di molteplici  tipologie,  sono  in
molti casi a postazioni fisse, organizzate  in  file  distanziate  di
75-85 cm. 
  Fermo restando l'uso obbligatorio delle  mascherine  per  tutto  il
tempo di  permanenza  nelle  strutture  didattiche,  nelle  aule  con
posizionamento libero delle  sedute  degli  studenti,  le  postazioni
devono essere collocate alla distanza minima di 1 m. Nelle  aule  con
postazioni fisse e' opportuno prevedere l'occupazione  di  postazioni
alternate "a scacchiera", nel rispetto del distanziamento minimo di 1
metro, con un margine della misura  di  +/-  10%,  in  considerazione
delle caratteristiche antropometriche degli studenti,  nonche'  della
dinamicita' della postura. 
  Alle aule e agli spazi universitari  aperti  agli  studenti  devono
essere applicate procedure di sanificazione  quotidiane,  secondo  le
indicazioni dell'ISS previste nella  Circolare  del  Ministero  della
salute  "Indicazioni  per  l'attuazione  di  misure  contenitive  del
contagio da  SARS-CoV-2  attraverso  procedure  di  sanificazione  di
strutture   non   sanitarie   (superfici,   ambienti    interni)    e
abbigliamento",   in   particolare   nella   sezione   Attivita'   di
sanificazione in ambiente chiuso.  Nelle  aule  deve  essere  inoltre
previsto frequente ricambio d'aria (ad esempio  prevendendo  apertura
delle finestre ad ogni cambio di lezione e comunque  non  meno  di  2
volte al giorno). In ogni aula, e negli  spazi  comuni,  deve  essere
disponibile un dispensatore di  soluzione  igienizzante  idroalcolica
per permettere l'igiene delle mani all'ingresso  in  aula,  favorendo
comunque in via prioritaria il lavaggio delle mani con acqua e sapone
neutro. 
  Spazi comuni e flussi. Per ogni complesso didattico  devono  essere
valutati i flussi di entrata e di uscita, gli spostamenti interni, le
caratteristiche degli spazi comuni, ecc. e  devono  essere  messe  in
atto le misure piu' efficaci per prevenire assembramenti al di  fuori
delle lezioni in aula.  In  particolare,  e'  necessario  programmare
flussi ordinati di studenti, attraverso la predisposizione di vie  di
ingresso  e  di  uscita  definite  e  indicate  attraverso  esplicita
cartellonistica, definire capienza e modalita' di utilizzo di aree  e
servizi comuni e, qualora necessario,  predisporre  orari  di  inizio
delle lezioni  non  simultanei  per  permettere  flussi  di  studenti
sfalsati temporalmente. 
  Misure specifiche per i  lavoratori  (docenti,  personale  tecnico,
amministrativo e di ricerca) 
  Per quanto concerne il personale, a seguito dell'approvazione della
legge 17 luglio 2020, n. 77, di conversione, con  modificazioni,  del
decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34, con circolare del Ministro della
pubblica  amministrazione  n.  3  del  24  luglio  2020,  recante  il
"Protocollo quadro per la prevenzione e la sicurezza  dei  dipendenti
pubblici sui luoghi di lavoro in ordine  all'emergenza  sanitaria  da
"Covid-19",  sono  state  fornite  indicazioni  per  il  rientro   in
sicurezza dei dipendenti pubblici, ponendo l'accento  sugli  elementi
di maggior rilievo della norma, quali la presenza del  personale  nei
luoghi  di  lavoro  non  piu'  correlata  alle   attivita'   ritenute
indifferibili e urgenti; la disposizione  in  esame  consente  quindi
alle amministrazioni di prevedere il rientro in  servizio  anche  del
personale fino a oggi non adibito a  queste  ultime.  Le  universita'
definiranno le modalita' per garantire al meglio la piena ripresa  di
tutte  le  attivita'  coinvolgendo,   nell'ambito   delle   ordinarie
relazioni, le Organizzazioni sindacali per  l'ambito  di  competenza,
come gia' anticipato con nota del Ministro dell'universita'  e  della
ricerca del 30 luglio u.s., prot. n. 2833. 
  Si fa quindi rinvio, per le  misure  di  sorveglianza  sanitaria  e
l'organizzazione del lavoro, alle disposizioni di cui agli artt. 83 e
263 del citato d.l. 34/2020 e alla predetta  circolare  del  Ministro
della pubblica amministrazione n. 3/2020. 
  Indicazioni di informazione e comunicazione 
  E' necessario predisporre iniziative di informazione  sulle  misure
di prevenzione e protezione adottate:  le  universita'  assicureranno
adeguata comunicazione agli  studenti,  al  personale  docente  e  al
personale tecnico amministrativo in modalita' telematica  (siti  web,
comunicazioni via mail, webinar dedicati, ecc.), anche attraverso una
cartellonistica, chiara e ben visibile che aiuti nella  gestione  dei
flussi in entrata e in uscita e renda evidenti le misura di sicurezza
necessarie. 
  Le cinque  regole  per  il  rientro  nelle  aule  universitarie  in
sicurezza 
  1. Se hai sintomi di infezioni respiratorie acute  (febbre,  tosse,
raffreddore),    NON     venire     all'universita'.     All'ingresso
dell'universita' NON e' necessaria la rilevazione  della  temperatura
corporea.  Pertanto,  si  rimanda  alla  responsabilita'  individuale
rispetto al proprio stato di salute. 
  2. Quando sei negli spazi comuni  universitari  (aule,  laboratori,
spazi comuni ecc.) indossa sempre una mascherina  per  la  protezione
del naso e della bocca. 
  3. Segui le indicazioni riportate sulla cartellonistica. 
  4.  Nelle  aule  siediti  solo  nelle  sedute   permesse   (saranno
evidenziate   da   appositi   segnali),   evita   gli   assembramenti
(soprattutto in entrata e uscita) e il contatto fisico. 
  5. Lava frequentemente le mani o  usa  gli  appositi  dispenser  di
soluzioni igienizzanti per tenerle pulite; evita di toccarti il  viso
e la mascherina.