(all. 2 - art. 1)
                                                           Allegato 2
                              GLOSSARIO
Capacita' globale (residua) di cui alla legge n. 104/1992.
    Il   ricorso  al  parametro  "capacita'  complessiva  individuale
residua"  esprime  da  un  lato  la  precisa  volonta' di superare il
ricorso  alla  stima  della "capacita' lavorativa"; almeno cosi' deve
intendersi  l'abbandono  della  qualificazione  delle  capacita', che
nella   indicazione   "complessiva"   assume   una   connotazione  di
"globalita'"  e  cioe'  contorni  piu'  precisi per la qualificazione
individuale.  L'aggettivazione  "residua"  contenuta  nella  legge n.
104/1992,  non va intesa, secondo le finalita' della norma stessa, in
termini  tali  da  porre in evidenza solamente le diversita' negative
della persona considerata.
    La  capacita'  complessiva  di una persona e' il fondamento della
sua individualita'. Tale "capacita'" espressione positiva di cio' che
la  per  e'  effettivamente  in  grado  di  estrinsecare, e' globale,
complessiva,  e  quindi tale da non poter essere ricondotta solo alla
sfera  lavorativa  della  persona  considerata. La capacita' non puo'
prescindere  dal  riferimento  all'ambiente  di vita della persona mi
esame,  in  quanto cio' che si e' chiamati a valutare e' il "globale"
funzionamento   del   soggetto,   non   nel  senso  astratto  di  una
"performance"   teorica,   ma  piuttosto  inteso  come  capacita'  di
interagire ed adattarsi alle piu' diverse circostanze.
Capacita' lavorativa.
    La  capacita'  di  lavoro  e' la potenzialita' ad espletare una o
piu'  attivita' qualora sussistano caratteristiche ben delineate, sia
biologiche,  sia  attitudinali,  sia,  ancora, tecnico-professionali.
L'evoluzione tecnologica ha prodotto un inevitabile ridimensionamento
di   tutte   le   attivita'  a  prevalente  estrinsecazione  motoria,
facilmente   sostituibili   da   strutture  meccaniche,  nonche'  una
moltiplicazione  di  attivita'  diversificate,  "specializzate" nelle
quali    prevale    sempre    piu'   la   componente   intellettuale.
Conseguentemente  sempre  di piu' nel tempo si e' reso necessario, da
un  lato  l'approfondimento dello studio valutativo delle conseguenze
delle  lesioni,  non solo motorie, ma anche viscerali, dall'altro una
sorta   di  "personalizzazione",  definendo  di  volta  in  volta  la
riduzione  della  capacita'  lavorativa  in base alle caratteristiche
specifiche della persona esaminata.
Diagnosi  funzionale  della persona disabile ai fini del collocamento
mirato.
    Consiste  in  una valutazione qualitativa e quantitativa, il piu'
possibile  oggettiva  e  riproducibile, di come la persona "funziona"
per  quanto  concerne le sue condizioni fisiche, la sua autonomia, il
suo ruolo sociale, le sue condizioni intellettive ed emotive.
Profilo socio-lavorativo della persona disabile.
    Consiste  nelle  notizie ed informazioni utili per individuare la
posizione  della persona disabile nel suo ambiente, la sua situazione
familiare,  di  scolarita'  e  di  lavoro e vengono utilizzate per la
diagnosi funzionale.
Servizi di sostegno e di collocamento mirato.
    Strutture  che  operano  con  modalita' alquanto differenziate, a
seconda delle esigenze del territorio in cui sono insediate.
    In  genere questi servizi si configurano come gli organi preposti
alla   programmazione   e   gestione   delle  iniziative  finalizzate
all'integrazione    di    persone    svantaggiate,    attraverso   la
collaborazione  con  gli  uffici periferici del Ministero del lavoro,
con  i  datori di lavoro, i sindacati, le cooperative, le scuole e la
pubblica amministrazione.
    Allo scopo di porsi quale area di "mediazione" si avvalgono delle
seguenti modalita' di intervento:
      rilevazione dei bisogni e progettazione degli interventi;
      promozione   della   collaborazione   tra  i  diversi  soggetti
istituzionali, di mercato e di solidarieta' sociale;
      programmazione  di  progetti  di  integrazione  lavorativa  con
gestione diretta o affidata a servizi convenzionati;
      valutazione,   monitoraggio   e   verifica   delle   esperienze
promozione di iniziative di informazione e sensibilizzazione.
    Vengono  attuati, inoltre, progetti relativi all'orientamento per
valutare,  in situazione lavorativa, le potenzialita' e le attitudini
della  persona  sul  piano  della  autonomia, della socializzazione e
dell'apprendimento  di  regole  base  per  un  eventuale  inserimento
lavorativo  -  alla  formazione  in  situazione  -  finalizzata  alla
maturazione  complessiva  della  personalita'  e  all'acquisizione di
competenze e abilita', specifiche spendibili nel mercato del lavoro -
la  mediazione  al collocamento - per favorire il raggiungimento e il
mantenimento di un rapporto di lavoro.
    Tali  progetti  possono  prevedere  un  eventuale  sostegno  alla
persona anche dopo l'instaurarsi del rapporto lavorativo.