(Articolo 1, comma 1, lettera g) ) ALLEGATO 2 PROCEDURE DI CAMPIONAMENTO IN FASE DI PROGETTAZIONE Le procedure di campionamento devono essere illustrate nel Piano di Utilizzo. La caratterizzazione ambientale dovra' essere eseguita preferibilmente mediante scavi esplorativi (pozzetti o trincee) ed in subordine con sondaggi a carotaggio. La densita' dei punti di indagine nonche' la loro ubicazione dovra' basarsi su un modello concettuale preliminare delle aree (campionamento ragionato) o sulla base di considerazioni di tipo statistico (campionamento sistematico su griglia o casuale). Nel caso in cui si proceda con una disposizione a griglia, il lato di ogni maglia potra' variare da 10 a 100 m a secondo del tipo e delle dimensioni del sito oggetto dello scavo. I punti d'indagine potranno essere localizzati in corrispondenza dei nodi della griglia (ubicazione sistematica) oppure all'interno di ogni maglia in posizione opportuna (ubicazione sistematica causale). Il numero di punti d'indagine non sara' mai inferiore a tre e, in base alle dimensioni dell'area d'intervento, dovra' essere aumentato secondo il criterio esemplificativo di riportato nella Tabella seguente. --------------------------------------------------------------------- |Dimensione dell'area | Punti di prelievo | |--------------------------------|----------------------------------| |Inferiore a 2.500 metri quadri | Minimo 3 | |--------------------------------|----------------------------------| |Tra 2.500 e 10.000 metri quadri | 3 + 1 ogni 2.500 metri quadri | |--------------------------------|----------------------------------| |Oltre i 10.000 metri quadri | 7 + 1 ogni 5.000 metri quadri | | | eccedenti | --------------------------------------------------------------------- Nel caso di opere infrastrutturali lineari, il campionamento andra' effettuato almeno ogni 500 metri lineari di tracciato ovvero ogni 2.000 metri lineari in caso di progettazione preliminare, salva diversa previsione del Piano di Utilizzo, determinata da particolari situazioni locali, quali, ad esempio, la tipologia di attivita' antropiche svolte nel sito; in ogni caso dovra' essere effettuato un campionamento ad ogni variazione significativa di litologia. Nel caso di scavi in galleria, la caratterizzazione dovra' essere effettuata prevedendo almeno un sondaggio e comunque un sondaggio indicativamente ogni 1000 metri lineari di tracciato ovvero ogni 5.000 metri lineari in caso di progettazione preliminare, con prelievo, alla quota di scavo, di tre incrementi per sondaggio, a formare il campione rappresentativo; in ogni caso dovra' essere effettuato un campionamento ad ogni variazione significativa di litologia. La profondita' d'indagine sara' determinata in base alle profondita' previste degli scavi. I campioni da sottoporre ad analisi chimico-fisiche saranno come minimo: - campione 1: da 0 a 1 m dal piano campagna; - campione 2: nella zona di fondo scavo; - campione 3: nella zona intermedia tra i due; e in ogni caso andra' previsto un campione rappresentativo di ogni orizzonte stratigrafico individuato ed un campione in caso di evidenze organolettiche di potenziale contaminazione. Per scavi superficiali, di profondita' inferiore a 2 metri, i campioni da sottoporre ad analisi chimico-fisiche possono essere almeno due: uno per ciascun metro di profondita'. Nel caso in cui gli scavi interessino la porzione satura del terreno, per ciascun sondaggio oltre ai campioni sopra elencati sara' necessario acquisire un campione delle acque sotterranee, preferibilmente e compatibilmente con la situazione locale, con campionamento dinamico. In presenza di sostanze volatili si dovra' procedere con altre tecniche adeguate a conservare la significativita' del prelievo. Qualora si preveda, in funzione della profondita' da raggiungere, una considerevole diversificazione dei materiali da scavo da campionare e si renda necessario tenere separati i vari strati al fine del loro riutilizzo, puo' essere adottata la metodologia di campionamento casuale stratificato, in grado di garantire una rappresentativita' della variazione della qualita' del suolo sia in senso orizzontale che verticale. In genere i campioni volti all'individuazione dei requisiti ambientali dei materiali da scavo devono essere prelevati come campioni compositi per ogni scavo esplorativo o sondaggio in relazione alla tipologia ed agli orizzonti individuati. Nel caso di scavo esplorativo, al fine di considerare una rappresentativita' media, si prospettano le seguenti casistiche: - campione composito di fondo scavo - campione composito su singola parete o campioni compositi su piu' pareti in relazione agli orizzonti individuabili e/o variazioni laterali Nel caso di sondaggi a carotaggio il campione sara' composto da piu' spezzoni di carota rappresentativi dell'orizzonte individuato al fine di considerare una rappresentativita' media. Invece i campioni volti all'individuazione di eventuali contaminazioni ambientali (come nel caso di evidenze organolettiche) dovranno essere prelevati con il criterio puntuale. Qualora si riscontri la presenza di riporto, non essendo nota l'origine dei materiali inerti che lo costituiscono, la caratterizzazione ambientale, dovra' prevedere: - l'ubicazione dei campionamenti in modo tale da poter caratterizzare ogni porzione di suolo interessata dai riporti, data la possibile eterogeneita' verticale ed orizzontale degli stessi; - la valutazione della percentuale in massa degli elementi di origine antropica. Fermo restando quanto stabilito dal Decreto del Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare del 7 novembre 2008 "Disciplina delle operazioni di dragaggio nei siti di bonifica di interesse nazionale, ai sensi dell'articolo 1, comma 996, della legge 27 dicembre 2006, n. 296" (GU n. 284 del 4-12-2008) la caratterizzazione dei materiali derivanti dalle operazioni di scavo di sedimenti marini, fluviali, lacustri e palustri potra' essere effettuata sia in sito sia in banco dopo la loro rimozione. Per la caratterizzazione in sito si potra' effettuare un campionamento, a seconda delle condizioni del corpo idrico, secondo le seguenti modalita': - transetti: caratterizzazione in aree di notevole estensione, senza specifiche indicazioni di attivita' contaminanti (linee perpendicolari alla linea di costa o di riva); - maglie: caratterizzazione di dettaglio laddove sia atteso un medio-alto grado di contaminazione in relazione alle attivita' sul territorio; - linee: lungo canali o fiumi, integrato con transetti in situazioni particolari; - misto: transetti-maglie-linee dove sono presenti tutte o parte delle situazioni precedentemente considerate.