(all. 2 - art. 1)
                                                           Allegato 2
            PHT - PRONTUARIO DELLA DISTRIBUZIONE DIRETTA
 Per la presa in carico e la continuita' assistenziale H (Ospedale)
                          - T (Territorio)

Il  PH-T  -  Prontuario  della Distribuzione Diretta ovvero con forme
alternative   di   distribuzione   che   garantiscono  uno  specifico
monitoraggio  dei  consumi  e  la  presa  in  carico e la continuita'
assistenziale  H  (Ospedale)  -  T (Territorio), si basa sui seguenti
principi:
-  La  concezione  e  la  struttura  dei  servizi assistenziali si e'
radicalmente modificata negli ultimi anni; in particolare e' cambiata
la  organizzazione  dell'ospedale,  concepito come area della terapia
intensiva e della criticita', mentre alla medicina territoriale viene
affidata la gestione della cronicita'.
- Tale modificazione concettuale e strutturale comporta la necessita'
di  garantire  una  continuita'  assistenziale  tra  l'ospedale (Area
intensiva)  e territorio (Area della cronicita); il PH-T e' concepito
come  strumento  per assicurare tale continuita', ponendo il paziente
al centro della strategia assistenziale, caratterizzata da criticita'
diagnostica  e terapeutica e dalla esigenza di un periodico follow-up
con  la  struttura specialistica e da accessi programmati e periodici
da parte del paziente.
-  In  conseguenza  di  cio'  il PH-T non scaturisce prioritariamente
dalla necessita' di un contenimento della spesa, ma dalla esigenza di
adeguamento    delle   strategie   assistenziali   ai   processi   di
trasformazione  in  Sanita',  senza  destrutturare  l'attuale sistema
distributivo intermedio e finale.
-  I  criteri  per la definizione della lista dei farmaci inclusi nel
PH-T  sono  quelli  della diagnostica differenziale, della criticita'
terapeutica,   del  controllo  periodico  da  parte  della  struttura
specialistica,   che   determina   le  condizioni  per  una  maggiore
appropriatezza    diagnostico-assistenziale,   una   verifica   della
compliance  del  paziente e uno strumento di monitoraggio del profilo
di  beneficio/rischio  e  di  sorveglianza  epidemiologica  dei nuovi
farmaci.
-  Nel  contesto di una adeguata procedura organizzativa, non si crea
alcun   disagio  al  paziente,  ma  anzi  si  realizza  un  beneficio
potenziale,  in quanto vengono contestualmente garantite il follow-up
clinico  e  la  distribuzione  diretta  del  farmaco, evitando che il
paziente  debba  recarsi  alla  struttura  specialistica  ospedaliera
esclusivamente in ragione dell'accesso al farmaco.
-  Coerentemente  con  i principi e con la logica suesposte, la lista
dei  farmaci  inclusi  nel  PH-T  deve  essere sottoposta a revisione
periodica  per garantirne l'aggiornamento quando vengono a mancare le
motivazioni di inclusione del farmaco nel PH-T.
-  Secondo  questo  nuovo  inquadramento  vengono  sostanzialmente  a
delinearsi  tre  ambiti  della terapia, diversi per quanto attiene al
setting assistenziale e di conseguenza alle modalita' distributive:
  1.  Area  H  ovvero  della  terapia  intensiva  ospedaliera, il cui
strumento   e'  il  PTO  (Prontuario  Terapeutico  Ospedaliero)  e  i
medicinali sono distribuiti esclusivamente dalla farmacia ospedaliera
ai pazienti ospedalizzati o in ospedalizzazione domiciliare.
  2.  Area  H-T  ovvero  della  presa  in  carico e della continuita'
terapeutica,   il   cui   strumento  e'  il  PH-T  (Prontuario  della
Distribuzione Diretta).
  3.  Area  T  ovvero  della  cronicita'  o  anche di terapie a breve
termine   per   le   situazioni   cliniche   che  non  richiedono  la
ospedalizzazione, il cui strumento e' il PFN (Prontuario Farmaceutico
Nazionale) con prescrizione da parte dei MMG e PLS e distribuzione da
parte delle farmacie pubbliche e private.
Il PH-T rappresenta la lista dei medicinali per i quali sussistono le
condizioni  di impiego clinico e di setting assistenziale compatibili
con  la  distribuzione  diretta,  ma  la  cui adozione, per entita' e
modalita' dei farmaci elencati, dipende dall'assetto normativo, dalle
scelte  organizzative  e  dalle  strategie  assistenziali  definite e
assunte da ciascuna Regione.

         ---->  Vedere tabelle da pag. 14 a pag. 17   <----