(all. 2 - art. 1)
INDICAZIONI METODOLOGICHE
  Sul piano della metodologia dell'insegnamento appaiono fondamentali
tre  momenti  interdipendenti,  ma  non subordinati gerarchicamente o
temporalmente:
- l'elaborazione teorica che, a partire dalla formulazione di  alcune
ipotesi o principi, deve gradualmente portare l'allievo a comprendere
come  si  possa  interpretare  e  unificare  un'ampia classe di fatti
empirici e avanzare possibili previsioni;
- la realizzazione di  esperimenti  da  parte  del  docente  e  degli
allievi   singolarmente   o   in   gruppo,  secondo  un'attivita'  di
laboratorio  variamente  gestita  (riprove,  riscoperte,  misure)  e'
caratterizzata  da  una  continua e intensa mutua fertilizzazione tra
teoria e pratica, con strumentazione semplice e talvolta raffinata  e
con  gli  allievi  sempre  attivamente  impegnati  sia  ne seguire le
esperienze   realizzate   dall'insegnante,   sia   nel    realizzarle
direttamente,  sia  nell'elaborare  le  relazioni  sull'attivita'  di
laboratorio;
- l'applicazione delle conoscenze  acquisite  attraverso  esercizi  e
problemi che non devono essere intesi come un'automatica applicazione
di  formule,  ma  come  un'analisi  critica  del particolare fenomeno
studiato e come  uno  strumento  idoneo  ad  educare  gli  allievi  a
giustificare logicamente le varie fasi del processo di risoluzione.
  L'attivita' di laboratorio, a partire dalla situazione esistente in
ciascun  istituto  e  nella  previsione di potenziarne le strutture e
l'organizzazione, dovra' essere vista prevalentemente come  attivita'
condotta degli allievi e armonicamente inserita nella trattazione dei
temi affrontati di volta in volta.
  Alla  effettiva  attivita'  di  laboratorio  dovra' essere dedicato
almeno il  30  per  cento  del  tempo  disponibile;  pertanto,  nella
formulazione  dell'orario  negli  indirizzi  che  prevedono  tre  ore
settimanali di fisica si fara' in modo che due ore settimanali  siano
consecutive, tali da garantire la pratica del laboratorio a settimane
alterne.
  Durant  l'attivita'  didattica  potra'  essere  utile  ricorrere  a
strumenti quali l'elaboratore o il materiale audiovisivo che potranno
integrare, ma non sostituire l'attivita' di  laboratorio  che  e'  da
ritenersi fondamentale per l'educazione al "saper operare".
  A  titolo  indicativo  si  segnalano alcune possibili utilizzazioni
dell'elaboratore:
- costruzione diretta da parte degli  allievi  di  programmi  per  la
rielaborazione  dei dati raccolti in laboratorio e per la risoluzione
di problemi;
- utilizzazione di programmi di simulazione, anche precostituiti, che
valgano a visualizzare le leggi e i modelli interpretativi  dei  vari
fenomeni  esaminati  o  a  raffigurare  fenomeni  fisici  che non sia
possibile studiare direttamente in laboratorio.
  Durante lo svolgimento delle diverse tematiche deve essere prevista
la lettura di pagine a carattere storico per meglio evidenziare  come
siano state modificate le teorie scientifiche con il progredire delle
conoscenze  e con l'acquisizione di nuove metodologie e come si siano
evoluti i legami tra scienza, tecnica e tecnologica.
OBIETTIVI SPECIFICI
  Alla  fine  dei corsi previsti gli allievi dovranno essere in grado
di:
- analizzare un fenomeno o un problema riuscendo ad  individuare  gli
elementi  significativi,  le  relazioni,  i  dati  superflui,  quelli
mancanti, riuscendo a collegare premesse e conseguenze;
- eseguire in modo corretto semplici misure con chiara consapevolezza
delle operazioni effettuate e degli strumenti utilizzati;
- raccogliere, ordinare e rappresentare i  dati  ricavati,  valutando
gli  ordini  di grandezza e le approssimazioni e mettendo in evidenza
l'incertezza associata alla misura e la precisione degli strumenti;
- esaminare dati e ricavare informazioni  significative  da  tabelle,
grafici e da altra documentazione;
- porsi problemi, prospettare soluzioni e modelli;
-  inquadrare  in  un  medesimo  schema  logico  situazioni  diverse,
riconoscendo  analogie   o   differenze,   proprieta'   varianti   ed
invarianti;
-  trarre  semplici deduzioni teoriche e confrontarle con i risultati
sperimentali;
-  utilizzare  o  elaborare  semplici  programmi  da  verificare  con
l'elaboratore, per la risoluzione di problemi o per la simulazione di
fenomeni.
Con l'attivita' di laboratorio gli allievi dovranno inoltre:
-  aver sviluppato la capacita' di proporre semplici esperimenti atti
a fornire risposte a problemi di natura fisica;
-  aver  imparato  a  descrivere,  anche  per  mezzo  di  schemi,  le
apparecchiature  e le procedure utilizzate e aver sviluppato abilita'
operative connesse con l'uso degli strumenti;
- aver acquisito flessibilita' nell'affrontare situazioni  impreviste
di natura scientifica e/o tecnica.
INDICAZIONI CURRICOLARI
  L'analisi  dei fenomeni, approfondita con il dibattito in classe ed
effettuata sotto la guida dell'insegnante,  facilitera'  lo  sviluppo
continuo  negli  allievi  della capacita' di schematizzare i fenomeni
gradualmente piu' complessi.
  Il metodo sperimentale e la teoria della  misura  rappresentano  un
riferimento  costante durante tutto il corso e saranno affrontati non
separatamente  dai  problemi  fisici  concreti,  ma   come   naturale
conseguenza dell'attivita' teorica e di laboratorio.
  L'esecuzione di pur semplici misure ed esperimenti, la raccolta dei
dati   relativi,   la   loro  rappresentazione,  (evidenziando,  dove
possibilesibile, le  relazioni  tra  le  variabili  in  gioco)  e  la
documentazione   scritta   sull'attivita'   svolta  costituiranno  il
supporto insostituibile per l'acquisizione di metodiche sperimentali.
  Si ritiene inoltre opportuno porre l'attenzione sulla necessita' di
utilizzare le unita' di misura del S.I.
  La fase iniziale del processo di  insegnamento-apprendimento  della
fisica  ha  una  funzione  di raccordo con quanto gia' studiato nella
scuola secondaria di primo grado.
  Le conoscenze e le abilita' degli studenti si consolidano  mediante
l'osservazione  di semplici fenomeni fisici e la esecuzione di misure
e facili esperimenti che richiedano premesse  teoriche  elementari  e
che riguardino alcune proprieta' dei corpi.
  Si  potranno  effettuare,  in  relazione  alle  eventuali esigenze,
misure di:
- lunghezza, superficie, volume;
- tempo;
- massa e densita';
- peso e peso specifico.
  I  contenuti  che  seguono  vengono   rappresentati   secondo   una
suddivisione   per   temi  dettata  dalla  omogeneita'  dei  concetti
portanti, pur se applicati ad  argomenti  riguardanti  anche  settori
diversi della fisica.
  Il programma e' costituito da quattro temi:
- l'equilibrio e i processi stazionari,
- il movimento,
- le onde e la loro propagazione,
- l'energia: sue forme, conservazione e trasformazione.
Il  grado di approfondimento degli argomenti previsti dal programma o
l'esclusione di alcun di essi, senza trascurare completamente  alcuno
dei quattro temi, saranno definiti in fase di progettazione didattica
tenuto  conto  dell'eterogeneita'  degli  indirizzi,  sia per la loro
specificita', sia per il numero  di  ore  assegnate  all'insegnamento
della fisica.
CONTENUTI
Tema 1. - L'EQUILIBRIO ED I PROCESSI STAZIONARI
a) Le forze e l'equilibrio in meccanica
- forza: sua rappresentazione vettoriale e sua misura;
-  vari  tipi di forza: peso, forza elastica, attrito e resistenza in
un fluido, forza gravitazionale, forza di Coulomb, forza di Ampere;
- lavoro, energia potenziale;
- pressione e volume negli aeriformi;
- pressione idrostatica.
b) L'equilibrio termico
- conduttori e isolanti termici;
- equilibrio termico, temperatura;
- dilatazione, termometro e scale termometriche;
- quantita' di calore e sua misura;
- cambiamento di stato e situazioni di equilibrio.
c) L'equilibrio elettrostatico
- fenomeni ed elettrizzazione, elettroscopio;
- equilibrio elettrostatico e potenziale;
- condensatore.
d) Processi stazionari
- flusso  stazionario  di  un  fluido  in  un  condotto,  viscosita',
velocita', portata;
-  relazione  fenomenologica  tra  differenze di pressione e portata;
corrente elettrica continua, amperometro,  voltmetro,  intensita'  di
corrente, differenza di potenziale;
- conduttori ohmici e non ohmici, circuiti elettrici;
- fenomeni magnetici.
  Il    tema    offre    agli   allievi,   situazioni   confrontabili
concettualmente e trattate da capitoli della fisica  che  nella  loro
sistemazione  attuale  appaiono  molto distanti (esempio flusso di un
fluido, di calore, di elettricita').
  La trattazione parallela di tali argomenti permette al  docente  di
evidenziare come uno stesso schema logico possa inquadrare situazioni
diverse   da   un   punto   di  vista  puramente  fenomenologico,  ma
descrivibili con formalismi uguali o analoghi.
  Il concetto di lavoro e' presente nel tema come strettamente legato
alla  condizine di equilibrio e, quindi, didatticamente introducibile
partendo dal concetto di energia potenziale del campo  gravitazionale
(forza  -  peso).  Procedendo  per  analogie  si potra' introdurre il
potenziale gravitazionale e quello elettrico.
Tema 2. - IL MOVIMENTO
- legge oraria e sua rappresentazione grafica;
- velocita', accelerazione;
- sistemi di riferimento;
- le leggi della dinamica ed applicazioni;
- quantita' di moto, energia meccanica e la loro conservazione;
- urti elastici e anelastici.
  L'ampio ricorso a diagrammi e  rappresentazioni  geometriche  nelle
discussioni   teoriche,  l'uso  di  filmati  e  dell'elaboratore  per
integrare gli esperimenti di laboratorio faciliteranno lo svolgimento
di questo tema, che richiede particolari capacita' di astrazione  per
la   necessita'   di   introdurre   concetti   come  la  velocita'  e
l'accelerazioni istantanee.
  Non  e'  prevista  una  trattazione   puntuale   dei   sistemi   di
riferimento;   l'argomento   e'   introdotto   come  attenzione  alla
dipendenza   della   rappresentazione   dei    moti    dallo    stato
dell'osservatore.
  La trattazione degli urti elastici e anelastici richiede esperienze
di laboratorio che ne evidenzino la fenomenologia in due dimensioni.
  La  conservazione  della  quantita'  di  moto  si  presta  in  modo
particolare a mostrare agli allievi l'importanza e la necessita'  dei
principi di conservazione nell'indagine fisica.
Tema 3. - LE ONDE E LA LORO PROPAGAZIONE
- oscillazioni ed onde;
-  propagazione rettilinea della luce; riflessione, rifrazione; lenti
sottili;
- studio quantitativo e fenomenologico delle onde sulla superficie di
un liquido;
- interferenza e diffrazione;
- scomposizione della luce e misura delle lunghezze d'onda;
- onde longitudinali e trasversali;
- onde elettromagnetiche.
  Si consiglia  di  giungere  ad  individuare  le  leggi  dell'ottica
geometrica  attraverso  esperimenti sulla progagazione di pennelli di
luce  e  quindi  di  mostrare  come  le  leggi  di   Cartesio   siano
interpretabili in termini corpuscolari.
  Prima  di  avviare  lo  studio sistematico delle onde, che a questo
livello e' bene sia limitato  all'aspetto  fenomenologico,  anche  se
quantitativo,  si mostreranno all'allievo fenomeni ottici chiaramente
non interpretabili in termini corpuscolari (fenomeni di  interferenza
e  diffrazione).  Si potranno, inoltre, mostrare agli allievi spettri
sia continui che a  righe,  ottenuti  per  dispersione  o  attraverso
reticolo.
  La  misura della lunghezza d'onda della luce potra' anche limitarsi
alla sola stima dell'ordine di grandezza  per  luce  di  vari  colori
attraverso l'esperimento di Young.
  Il  tema  si propone anche di estendere le conoscenze relative alla
propagazione  ondosa  ad  argomenti  quali  il  suono   e   le   onde
elettromagnetiche.
Tema 4. - L'ENERGIA: SUE FORME, CONSERVAZIONE E TRASFORMAZIONE
- calore e lavoro: loro variazioni e trasferimento di energia;
- effetto Joule;
- energia del condensatore carico;
- energia radiante;
- energia: fonti, trasporto, utilizzo; rendimento.
  Gli  allievi  saranno  condotti  a  riconoscere  le  varie forme di
energia e a dimostrare sperimentalmente  alcuni  semplici  esempi  di
processi  di  trasformazione, visti come processi di trasferimento di
energia.
  In particolare si sviluppera' l'argomento del trasporto ed utilizzo
dell'energia   elettrica,   evidenziando   il    fenomeno    basilare
dell'induzione elettromagnetica.
  E'  importante  mettere  in luce la conservazione dell'energia come
invariante comune a tutti i fenomeni studiati.
  LA   PROGETTAZIONE   DIDATTICA   NON   PUO'    PRESCINDERE    dalla
considerazione delle seguenti esigenze contemporanee:
-  stimolare  l'interesse degli studenti e svilupparne il gusto verso
lo studio della fisica;
-  salvaguardare  la  specificita'  dell'indirizzo  di  studi  e  gli
elementi di propedeuticita';
-  facilitare  l'applicazione  delle  conoscenze  fisiche  a contesti
reali.
CHIMICA E LABORATORIO
                                                            Classi
                                                            III, IV e
                                                            V
OBIETTIVI
L'insegnamento  della  chimica  deve  contribuire   alla   formazione
culturale  e  scientifica  del giovane, sia fornendogli le conoscenze
indispensabili per potere interpretare la realta'  che  lo  circonda,
sia  sviluppando  in  lui  la propensione all'indagine critica e alla
verifica sperimentale dei fenomeni osservati.
Il programma si prefigge di fare  acquisire  all'allievo  i  concetti
elementari  della  chimica  generale,  riservando  maggiore  spazio e
approfondendo gli argomenti di specifico interesse professionale.
CONTENUTI
Classe III
Tema 1. - STATI FISICI DELLA MATERIA
- Proprieta' fisiche della materia: generalita'.
- Sostanze pure. Loro stati di aggregazione. Caratterizzazione  delle
sostanze: densita', temperatura di fusione, di ebollizione, ecc..
Tema 2. - MOLECOLE E ATOMI
 -  Costanza  della  composizione come espressione della costituzione
molecolare. Legge dei volumi di combinazione del  gas.  Principio  di
Avogadro.
-  Legge  di Dalton. Gli atomi come costituenti delle molecole. Massa
molecolare e massa atomica relative.
- Formula chimica. Valenza. Formula di struttura.
- Modello elementare della struttura atomica e legame chimico. Ioni.
-  Periodicita'  delle  proprieta' chimiche degli elementi. Uso della
tavola periodica.
Tema 3. - LE REAZIONI CHIMICHE
- Trasformazioni  chimiche.  Caratteri  qualitativi  delle  reazioni:
trasformazioni  della  natura  delle sostanze, scambio di energia con
l'ambiente. Velocita' di differenti reazioni.
- Alcuni aspetti quantitativi  delle  reazioni:  conservazione  della
massa,  riproducibilita'  dei  rapporti  ponderali dei reagenti o dei
prodotti.
- Composti ed elementi.
Tema 4. - SOLUZIONI E MISCUGLI
- Miscugli eterogenei e miscugli omogenei
- Soluzioni e loro concentrazione (% in peso e volume. Solubilita'  e
dipendenza dalla temperatura.
-  Curva  di  solubilita'.  Metodi di separazione: cristallizzazione,
distillazione e cromatografia.
- Sostanze colloidali  e  idrocolliodali:  sol  e  gel.  Composizione
chimica   e   proprieta'   degli   idrocolloidi   reversibili  e  non
reversibili.
Tema 5. - L'EQUILIBRIO CHIMICO
- Concetto di equilibrio chimico dal punto di  vista  fenomenologico:
effetti  della  temperatura,  della  concentrazione, della pressione.
Catalizzatori.
- Equilibri ionici in soluzioni acquose. Il pH.  Le  reazioni  acido-
base. Soluzioni tampone. Indicatori di pH.
- Cenni di termodinamica: entalpia, antropia, energia libera.
CHIMICA E LABORATORIO
                                                            Classi IV
                                                            e V
OBIETTIVI
L'insegnamento della chimica prosegue nelle classi IV e V ampliando e
completando  la  formazione  culturale  e scientifica dell'allievo ed
estendendo le sue conoscenze specificatamente alla chimica organica e
alle prime  nozioni  di  biochimica  con  particolare  riguardo  agli
argomenti di interesse professionale.
CONTENUTI
CLASSI IV
Tema 1. - ELETTROCHIMICA
-  Pile:  semielementi  e loro rappresentazione. Equazione di Nernst.
Potenziali   di   ossidoriduzione.   Reazioni   di   ossidoriduzione.
Combustione.  I  principi  di  corrosione con particolare riferimento
agli aspetti odontotecnici.
- Elettrolisi. Leggi di Faraday. Applicazioni.
Tema 2. - I METALLI
- Struttura, comportamento chimico, composti principali  di  elementi
del  sistema  periodico  con  partolare  riferimento  ai  metalli  di
transizione e agli altri elementi usati in odontotecnica.
Tema 3. - IL CARBONIO E I SUOI COMPOSTI
- Attitudine del carbonio a formare catene aperte e chiuse con legami
semplici e multipli.
- Concetto ed importanza del gruppo funzionale.
- Idrocarburi: alifatici e aromatici.
- Alcani.  Nomenclatura  IUPAC.  Isomeria.  Metodi  di  preparazione.
Alogenazione. Cracking.
-  Alcheni.  Nomenclatura. Isomeria. Metodi di preparazione. Reazioni
di addizione e di polimerizzazione. Dieni: struttura e reazioni.
- Alchini. Metodi di preparazione  e  reazioni  tipiche.  Idrocarburi
cicloalifatici: cenni.
-   Idrocarburi   aromatici  monociclici  e  policiclici:  struttura,
nomenclatura e reazioni.
- Formazione di clorobenzene, nitrobenzene e acidi solfonici.
- Alcoli e  polialcoli,  fenoli,  eteri,  aldeidi  e  chetoni,  acidi
carbossilici, esteri, ammine: caratteristiche, metodi di preparazione
e reazioni tipiche.
Tema 4. - POLIMERI
- Stereoisomeria e attivita' ottica.
-   Polimeri:   classificazione,   proprieta'  fisiche.  Polimeri  di
addizione, di condensazione, stereoregolari. Copolimeri e reazioni di
reticolazione.  Cenni  sui  polimeri  naturali.  Cenni  sulle  resine
speciali siliconiche.
Classe V
Tema 1. - AMMINOACIDI E PROTEINE
- Amminoacidi: classificazione, punto isoionico e punto isoelettrico.
Il legame peptidico.
- Proteine: struttura e funzioni. Denaturazione.
-  Proteine  plasmatiche.  Emogoblina  e  chimica della respirazione.
Trasporto   dell'ossigeno,   trasporto    dell'anidride    carbonica.
Carbossiemoglobina.
- Cenni sugli enzimi.
Tema 2. - CARBOIDRATI E LIPIDI
-  Monosaccaridi.  Struttura  semiacetalica  ciclica,  alfa  e  beta.
Mutarotazione.
- Disaccaridi. Polisaccaridi.
- Classificazione, nomenclatura, struttura. Distribuzione in natura.
- Metabolismi: cenni dei metabolismi dei carboidrati e dei lipidi.
Tema 3. - ACIDI NUCLEICI. VITAMINE. ORMONI.
- DNA ed RNA.
- Vitamine liposolubili e idrosolubili.
- Classificazione e funzioni degli ormoni.
SCIENZA DEI MATERIALI DENTALI E LABORATORIO
                                                            Classe
                                                            III
OBIETTIVI
Il  programma  si  propone  di  fornire  all'allievo  una  conoscenza
elementare,    ma   sufficientemente   completa   dei   principi   di
funzionamento e manutenzione delle principali attrezzature in uso nei
laboratori odontotecnici, nonche' delle norme di giene del  lavoro  e
di prevenzione infortuni.
CONTENUTI
Tema 1. - PROPRIETA' dei materiali
-   Proprieta'   chimichenfisiche,   meccaniche  e  tecnologiche  dei
materiali usati in odontotecnica.
Tema 2. - RESINE SINTETICHE PER PROTESI
-   Cenni   sulla   polimerizzazione.   Struttura    dei    polimeri.
Classificazione e composizione delle laterie plastiche.
- Le resine in campo dentale.
- Resine acriliche polimerizzabili a freddo.
-  Protesi  in  resina  e  ralativi  passi  di lavorazione di protesi
dentarie.
Tema 3. - LEGHE
- Struttura policristallina dei metalli  ed  isotropia  di  compenso.
Vari tipi di leghe.
- Proprieta' chimico-fisiche delle leghe: dilatazione, conducibilita'
termica ed elettrica.
- Fasi. Analisi termiche. Lettura dei diagrammi di Stato.
- Leghe nobili e non di applicazione specifica in campo odontotecnico
e passi di lavorazione.
Tema 4. - MATERIALI CERAMICI
-   Rivestimenti:   composizione  chimica  e  proprieta'.  Struttura,
caratteristiche.
-  Porcellane:  composizione   chimica   e   proprieta'.   Struttura,
caratteristiche.
Tema 5. - MACCHINE E METODOLOGIA D'USO
- Fusione e macchine per la fusione.
- Forni per materiali ceramici.
- Polimerizzazione e relative macchine.
- Finitura e macchine per finitura.
- Principi e metodologie della manutenzione dei macchinari.
Tema  6.  -  PRINCIPI  GENERALI  DI ANTINFORTUNISTICA E DI IGIENE DEL
LAVORO.
SCIENZA DEI MATERIALI DENTALI E LABORATORIO
                                                            Classi IV
                                                            e V
OBIETTIVI
Il programma si propone -  ampliando  ed  approfondendo  i  contenuti
presenti  nel  programma  del terzo anno - di fornire all'allievo una
esauriente  conoscenza  dei  materiali,  degli  strumenti  di  lavoro
nonche'  della  terminologia  specialistica  che  si  richiede per il
raggiungimento di una adeguata preparazione tecnico-professionale.
CONTENUTI
Classe IV
Tema 1. - PROPRIETA' CHIMICO-FISICHE DEI MATERIALI
-  Peso  specifico  assoluto  e  relativo.  Densita'.  Dilatazione  e
contrazione termica.
-  Tensioni  interne  ed accoppiamento di materiali diversi. Tensione
superficiale.
- Calore specifico. Conducibilita' termica.  Resistenza  agli  sbalzi
termici. Temperatura (o intervallo) di fusione.
- Conducibilita' elettrica.
Tema 2. - LE LEGHE
-  Sistemi  di  coesistenza  dei  metalli:  soluzioni solide, miscele
eutettiche e composti intermetallici.
- Diagrammi di stato e loro lettura. Regola delle fasi.
- Trasformazioni allo stato solido.
- Introduzione ai trattamenti termici.
Tema 3. - MATERIALI DA RIVESTIMENTO
 -  Materiali  da   rivestimento   per   leghe   d'oro   da   colata:
classificazione,  composizione, proprieta' fisiche generali. Tempo di
presa. Resistenza alla compressione. Espansione  di  presa  in  aria.
Espansione  igroscopica  di  presa. Tecnica dell'aggiunta controllata
d'acqua.  Espansione  termica.   Contrazione   termica   durante   il
raffreddamento.  Finezza  e porosita'. Conservazione delle polveri da
rivestimento.
- Materiali da rivestimento per leghe ad alta temperatura di fusione.
Rivestimenti   a   legante  siliceo.  Considerazioni  generali  sulla
precisione dei materiali da rivestimento.
- Masse da rivestimento per saldatura.
Tema 4. - LEGHE NOBILI DA COLATA
- Classificazione e proprieta' fisiche. Composizione ed  effetti  dei
costituenti.  Ritiro.  Compensazione del ritiro. Trattamenti termici.
Difetti nelle fusioni in leghe nobili.
- Leghe nobili da colata. Procedimenti di fusione e colata.
- Decappaggio e passi di rifinitura delle protesi.
Tema 5. - LEGHE NON NOBILI DA COLATA
- Classificazione e proprieta' fisiche. Composizione ed  effetti  dei
costituenti.  Ritiro.  Compensazione del ritiro. Trattamenti termici.
Difetti nelle fusioni in leghe non nobili.
- Leghe non nobili da colata. Procedimenti di fusione e colata.
- Decappaggio e passi di finitura delle protesi.
Tema 6. - I POLIMERI
  Caratteristiche generali,  classificazione  ed  applicazione  delle
resine sintetiche per protesi.
Classe V
Tema 1. - SOLLECITAZIONI MECCANICHE DEI MATERIALI E RELATIVE PROVE
-  Le  sollecitazioni  sui  materiali.  Tensioni  e stato tensionale.
Elasticita'.  Resistenza  alle  sollecitazioni   statiche.   Trazione
statica. Rottura tenace e fragile. Problema della sicurezza.
- I vari tipi di sollecitazione e la loro analisi.
-  Resilienza.  Resistenza  a  fatica.  Resistenza  allo  scorrimento
viscoso. Durezza.
-  Particolari  prove   di   carattere   tecnologico   di   interesse
odontotecnico.
Tema 2. - ELEMENTI DI SCIENZA DEI METALLI
- Corrosione di tipo chimico ed elettrochimica.
- Principali modalita' del fenomeno della corrosione.
- Corrosione nel cavo orale.
- Cristallizzazione: generalita'. Contorni dei grani cristallini.
- Liquazione nelle leghe metalliche.
-  Importanza  della  grana cristallina nei sistemi policristallini e
difetti.
Tema 3. - MATERIE PLASTICHE
- Classificazione e applicazioni delle materie plastiche di interesse
odontotecnico.
- Poliaddizionali e policondensati,  polimeri  acrilici,  vinilici  e
carbossilici, resine termoplastiche e termoindurenti.
- Analisi delle strutture e proprieta', diagrammi di prova, amorfismo
e   cristallinita'  nei  polimeri,  proprieta'  chimico  fisiche  dei
polimeri, classificazioni.
Tema 4. - LA PORCELLANA DENTALE
- I materiali ceramici: generalita', materie prime,  classificazione.
Porcellane dentali: proprieta', classificazione, impieghi, componenti
e struttura. Cenni sui passi di lavorazione in laboratorio.
- Porcellane a bassa, media e alta temperatura di cottura.
- La resina acrilica e la porcellana.
-  Metallo-ceramica:  leghe  e  porcellane  ad alta specializzazione.
Passi di lavorazione in laboratorio.
Tema 5. - MATERIALI DA IMPRONTA, PLASTICI ED ELASTICI.
- Caratteristiche generali, classificazione ed applicazione.
Tema 6. - CONFEZIONAMENTO DELLE ODONTOPROTESI
-  Passi  di  lavorazioni delle principali protesi fisse, amovibili e
semi-amovibili.
ANATOMIA FISIOLOGIA E IGIENE
                                                            Classi I,
                                                            II e III
OBIETTIVI
Il programma persegue -  parallelamente  all'obiettivo  didattico  di
dotare  l'allievo  delle  conoscenze indispensabili sulla struttura e
sul funzionamento degli organismi viventi -  finalita'  educative  di
tipo  personale  e  interpersonale,  individuali nell'acquisizione da
parte dell'allievo di un atteggiamento corretto nei  confronti  della
persona umana e dell'ambiente che riveli la consapevolezza da un lato
delle  possibili  interazioni  tra  le  molteplici  componenti  di un
ecosistema e dall'altro  dell'esigenza  irrinunciabile  del  rispetto
dell'equilibrio al suo interno.
CONTENUTI
Classe I
Tema 1. - L'UOMO COME UNITA' STRUTTURALE
-   Studio   delle  forme  corporee.  Regioni  corporee  e  piani  di
riferimento.  Organizzazione   generale   del   corpo.   Criteri   di
nomenclatura anatomica.
Tema 2. - L'IGIENE
-  Definizione,  finalita',  campo  d'azione, importanza sanitaria ed
economica.
- Concetto di salute e malattia.  Classificazione  delle  malattie  e
cause di malattie.
Tema 3. - IL SISTEMA DI SOSTEGNO E IL MOVIMENTO
-   Lo   scheletro:   sviluppo   e   struttura  delle  ossa  e  delle
articolazioni; i muscoli.
- Educazione fisica e sport.  Cenni  sulle  piu'  comuni  alterazioni
dell'apparato locomotore (fratture, strappi, tendiniti, rachitismo,
 ...).   Semplici   nozioni   di  pronto  soccorso  relative  a  tali
situazioni.
Tema 4. - LO SCAMBIO GASSOSO
- Organi dell'apparato  respiratorio:  descrizione  e  localizzazione
anatomica.
- La fisiologia della respirazione. La fonazione.
Tema 5. - IGIENE DELL'ARIA
- Composizione dell'aria atmosferica.
- Inquinamento atmosferico.
- Malattie dell'apparato respiratorio.
- Danni da fumo.
Tema 6. - SISTEMI DI TRASPORTO
-  Il sangue: composizione e funzione. I gruppi sanguigni. Il cuore e
i  vasi  sanguigni:  anatomia  e  fisiologia.  La  circolazione.   La
pressione  sanguigna.  La coaugulazione. Igiene dell'apparato cardio-
vascolare (infarto, flebiti, emorragie, ...).
- Cenni sulla linfa e sui vasi linfatici.
Classe II
Tema 1. - L'ALIMENTAZIONE
- Aspetti igienici e socio-economici.
- Classificazione degli alimenti. Fabbisogno energetico e qualitativo
della dieta.
- Norme per una corretta alimentazione. Controllo delle condizioni di
nutrizione.
-   Conservazione   degli   alimenti:   metodi   fisici   e  chimici.
Intossicazioni e tossinfezioni alimentari. Etilismo.
Tema 2. - LA DIGESTIONE E L'ASSIMILAZIONE
- Gli organi dell'apparato digerente:  descrizione  e  localizzazione
anatomica.
- I processi digestivi e di assorbimento.
Tema 3. - IGIENE DEL CAVO ORALE
- Igiene del cavo orale. Principali malattie del cavo orale.
- Igiene del laboratorio odontotecnico.
Tema 4. - L'ESCREZIONE
- Gli organi dell'apparato urinario.
- Fisiologia sulla formazione dell'urina.
Tema 5. - IGIENE DELL'ACQUA
- L'acqua. Fabbisogno idrico. Fonti di approvvigionamento. Criteri di
potabilita'.
- Malattie veicolate dall'acqua: tifo, epatite, ...
Classe III
Tema 1. - SISTEMI DI COMUNICAZIONE E DI CONTROLLO
- Il sistema nervoso: generalita'. Nervi cranici e nervi spinali.
- Le sinapsi e l'arco riflesso.
- Gli organi di senso.
- Il sistema endocrino e gli ormoni.
- Fisiopatologia dello stress.
Tema 2. - LA DIFESA
- Sistema immunitario.
- I meccanismi di difesa aspecifici e specifici. Gli anticorpi.
-  Immunita'  umorale e cellulare. La profilassi: vaccinoprofilassi e
sieroprofilassi.
- Le allergie. Rigetto dei trapianti.
Tema 3. - CONTINUITA' DELLA VITA
- La riproduzione: gli organi riproduttivi maschili e femminili.
- La fecondazione. Lo zigote e il suo sviluppo.
Tema 4. - LA CELLULA
- Tutti gli organismi sono fatti da cellule.
-  Composizione  e  struttura  della  cellula:  nucleo,   citoplasma,
organuli subcellulari.
- Metabolismo cellulare.
- Codice genetico.
- Diversi tipi di cellule. La cellula tumorale.
Tema 5. - I TESSUTI
-  Differenziamento cellulare e specializzazione. Tessuto epiteliale,
connettivo, muscolare, nervoso.
Tema 6. - GENETICA ED EVOLUZIONE
- Leggi che regolano la trasmissione dei caratteri.
- L'organismo come prodotto dell'interazione del patrimonio  genetico
e dei fattori ambientali.
- Adattamento e selezione naturale.
- Interazione tra i molteplici esseri viventi di un ecosistema.
Tema 7 - ANATOMIA DELL'APPARATO STOMATOGNATICO
-  Anatomia  delle  ossa  del cranio con particolare riferimento alle
ossa  dello  splancnocranio.  Anatomia  dell'articolazione   temporo-
mandibolare.
- Anatomia e azione dei muscoli dell'apparato stomatognatico.
-  Anatomia  macroscopica  dei  denti  decidui e permanenti. Anatomia
microscopica del dente. Anatomia dei tessuti di sostegno del dente.
- Anatomia del cavo orale.
- Anatomia della bocca edentula.
- L'innervazione dell'apparato stomatognatico (trigemino).
GNATOLOGIA
                                                            Classi IV
                                                            e V
OBIETTIVI
Obiettivo  finale  della  disciplina  e'  l'acquisizione   da   parte
dell'allievo    della    conoscenza   dell'anatomia,   fisiologia   e
biomeccanica  dell'apparato  stomatognatico  e   della   biomeccanica
dell'odontoprotesi   anche   attraverso   una  graduale  preparazione
teorico-pratica, nonche' la formazione nell'allievo di una  coscienza
deontologica,  requisito  fondamentale  di ogni degno operatore e, in
particolare, di un operatore sanitario.
CONTENUTI
Classe IV
Tema 1 - BIOMECCANICA DELL'APPARATO STOMATOGNATICO
-  Concetto  di  biomeccanica   nell'ambito   piu'   generale   della
GNATOLOGIA.
-  Assi  di  rotazione  condilomandibolari.  Asse cerniera terminale,
sagittale, verticale. Piani di riferimento in biomeccanica (frontale,
sagittale, camper, Francoforte, ...).
- Analisi  e  interpretazione  spaziale  dei  movimenti  mandibolari:
movimenti  di  apertura,  di  chiusura,  lateralita',  protrusione  e
retrusione. Analisi di Posselt.
- Posizione di riposo della mandibola e dimensione verticale.
-  Relazione  centrica.  Occlusione  centrica.  Occlusione   abituale
fisiologia    e   patologica.   Occlusione   bilaterale   bilanciata,
unilaterale bilanciata, occlusione organica.
- Rapporto dente a due denti (I e II tipo). Rapporto dente a dente.
- Fattori determinanti la morfologia occlusale. Angolo dell'eminenza.
Overjet e  overbite.  Piano  di  occlusione  in  rapporto  all'angolo
dell'eminenza. Curva di compensazione di Von Spec.
-  Fattori  determinanti la direzione dei solchi e delle creste:  in-
fluenza  della  disposizione  craniale  degli  elementi  dentali   in
rapporto  al  condilo  che  ruota,  al piano sagittale, alla distanza
intercondilare.
- Influenza dello spostamento laterale.
- Ciclo masticatorio: fase incisivolacerante, triturante e di taglio.
- Gli articolatori e  l'arco  facciale  (cenni).  Biomeccanica  della
protesi fissa e mobile: generalita'.
-  Elementi  di  ortognatodonzia  e generalita' sulle apparecchiature
ortodontiche.
Tema 2. - SISTEMATICA DEGLI ARTICOLATORI
- Articolatori e strumenti di  registrazione:  variabili  statiche  e
cinematiche  del  movimento  mandibolare; articolatori a valori medi,
semindividuali e individuali.
-  Arco  facciale  localizzatore;  arco  facciale  di  trasferimento.
Pantografo.
Tema 3. - BIOMECCANICA DELLE ODONTOPROTESI
-  Funzioni  biomeccaniche  odontoprotesiche: masticatoria, fonetica,
estetica.
-  Protesi  ricostruttive.   Intarsi:   classificazione   di   Black,
biomeccanica  degli  intarsi.  Denti a perno. Corone parziali. Corone
totali:  fuse  interamente  in  metallo,  metallo-ceramica,  metallo-
resina, interamente in materiale estetico. Biomeccanica.
-  Protesi  parziale  ad  appoggio  paradontale.  Travate  di  ponte:
analisi e valutazione del numero e  dei  caratteri  dei  pilastri  di
ponte; biomeccanica delle travate.
-   Protesi   sostitutive   parziali   ad  appoggio  di  ponte  misto
(scheletrati): generalita'. Edentulismi parziali e classificazione di
Kennedy. Parallelometri. Esame dei componenti della Protesi  Parziale
Mobile  (PPM) e analisi delle loro funzioni biomeccaniche.  Ancoraggi
diretti: ganci sistematica Ney; ganci a filo.  Appoggi.    Connettori
maggiori per l'arcata mascellare e per quella mandibolare.
-  Protesi  Totale  Mobile  (PTM).  Importanza  del rilevamento delle
impronte preliminari e dello sviluppo del  modello  di  studio  e  di
lavoro.  Aspetti  biomeccanici  della  PTM. Blocchi di articolazione.
Scelta e montaggio dei denti artificiali.
Classe V
Tema 1. - FISIOPATOLOGIA DELL'APPARATO STOMATOGNATICO
- Embriologia generale dell'apparato stomatognatico: cenni.  Crescita
e sviluppo dello scheletro cranio-facciale. Anatomia e fisiopatologia
del tessuto osseo.
- Anomalie e disarmonie ortognatodontiche.
- Elementi di fisiopatologia generale.
-  Fisiopatologia dell'articolazione temporo-mandibolare; generalita'
sulla terapia con riferimento alle placche occlusali  di  svincolo  e
stabilizzanti.
-  Malocclusioni  e  parafunzioni;  riabilitazione orale con tecniche
odontoprotetiche.
-    Criteri    fisiopatologici,    biomeccanici,    tecnologici    e
laboratoristici  nella  progettazione  di una Protesi Parziale Mobile
(PPM) e di una Protesi Totale Mobile (PTM).
- Generalita' sulla gnatologia del  paziente  edentulo  portatore  di
anomalie  o  disarmonie scheletriche e relativi aspetti tecnici nella
progettazione di una PTM.
-  Igiene  del  cavo  orale  e  delle  protesi.  Cenni  di  patologia
nell'apparato   stomatognatico:  malattia  cariosa,  patologia  della
polpa, parodontopatie apicali e marginali.
Tema 2. - BIOMECCANICA DELL'IMPLANTOPROTESI
- Definizione  e  stato  attuale  dell'implantoprotesi.  Biomeccanica
dell'implantoprotesi  totale e mista. Indicazioni e controindicazioni
dell'implantoprotesi. Casistica di implantoprotesi.
Tema 3. - ORTOGNATODONZIA ODONTOTECNICA
- Definizione e aspetti fondamentali della moderna ortognatodonzia.
- Cenni sulle  principali  disarmonie  dento-maxillo-facciali  e  sui
principali e piu' comuni apparecchi ortodontici.
-  I  modelli ortognatodontici di controllo e di lavoro: zoccolatura,
squadratura e montaggio su articolatore.
Tema 4. - LA PROFESSIONE E IL LABORATORIO ODONTOTECNICO
- Definizione, registrazione, archiviazione, analisi di una casistica
odontoprotesica    in    laboratorio    con    eventuale     sussidio
dell'informatica.
- La deontologia professionale dell'odontotecnico.
DISEGNO E MODELLAZIONE ODONTOTECNICA
                                                            Classi I,
                                                            II, e III
OBIETTIVI
Il  programma  si  propone  di  sviluppare  nell'allievo,  al  di la'
dell'abilita' espressiva e dell'abitudine a commisurarsi con  criteri
di  proporzionalita',  simmetria e armonia sicuramente utili alla sua
formazione, capacita' logiche di correlazione dello spazio reale  con
la  relativa  rappresentazione  grafica  e, viceversa, di conversione
della rappresentazione grafica bidimensionale in  un  modello  a  tre
dimensioni.
CONTENUTI
Classe I
- Disegno tecnico: norme, scale.
-  Costruzioni  geometriche  piane.  Proiezioni  ortogonali di figure
piane e di solidi.
- Morfologia dentale: composizione del dente; piani di  orientamento;
superfici   dei   denti;   caratteristiche  morfologiche  generali  e
particolari; dimensioni medie dei denti.
-  Proiezioni  ortogonali  di   singoli   elementi   dentari;   viste
vestibolari, palatali, prossimali; generalita'.
-  Proiezione  ortogonale  su  cinque  piani degli elementi delle due
arcate   dentarie;   viste   vestibolari,    palatali,    prossimali:
generalita'.
Classe II
-  Dimensionamento  di  segmenti inclinati. Cenni sui diversi tipi di
assonometria e prospettiva.
-  Rappresentazione  in   proiezione   ortogonale,   assonometria   e
prospettiva  di  gruppi di denti appartenenti alla stessa arcata e ad
arcate diverse.
-  Rappresentazione  in   proiezione   ortogonale,   assonometria   e
prospettiva  di  parti  di  arcate  parzialmente edentule, di piccole
protesi sorrette da ganci.
- Cenni di modellazione in materiale  plastico  di  singoli  elementi
dentari su modelli preesistenti.
Classe III
-  Teoria  generale  della  geometria delle arcate dentarie. Piani di
riferimento: di Camper, occlusale, mesiale. Curva di Spee. Chiave  di
Angle.
- Cenni generali sulla morfologia delle ossa craniche con particolare
attenzione a quelle mascellari e mandibolari.
Teoria generale sui ganci. Sistematica di Ney.
-  Rappresentazione  di  intere  arcate  dentarie proiettate sui vari
piani di riferimento.
- Organizzazione di elementi progettuali finalizzati allo  studio  di
apparati masticatori e loro trasposizione nella grafica del computer.
- Modellazione di corone o di parti anatomiche di esse in scala reale
e in scala di ingrandimento.
ESERCITAZIONI DI LABORATORIO ODONTOTECNICO
                                                            Classi I,
                                                            II e III
OBIETTIVI
L'allievo  deve:  essere  in grado di realizzare tutta la lavorazione
del gesso sviluppando le  impronte  e  sapere  collocare  i  relativi
modelli su articolatore a valore medio; avere acquisito le principali
nozioni  di  morfologia  dentale;  sapere  realizzare in cera tutti i
singoli denti; essersi  impadronito  delle  tecniche  di  lavorazione
necessarie  a  realizzare tutti i tipi di protesi provvisoria fissa e
mobile; sapere eseguire tutti i tipi di riparazione.
CONTENUTI
Classe I
- Norme di sicurezza in laboratorio.
- Materiali da impronta:  composizione  e  proprieta'.  Materiali  da
sviluppo  (gessi  -  resine).  Funzione delle impronte, dei modelli e
degli articolatori.
- Costruzioni in gesso di denti macroscopici  e  di  parti  di  denti
macroscopici.
-  Sviluppo  impronte  di  arcate  complete  edentule  e parzialmente
edentule in alginato, idrocolloidi, sintetici, gessi per  ottenere  i
modelli  di  lavoro  seguendo  tutte  le metodiche possibili (perni a
spillo - Boxing - basi preformate).
- Montaggio in articolatore a valore medio di modelli precedentemente
ottenuti per arcate monconate, edentule e parzialmente edentule.
Classe II
- Morfologia dentale. Definizione  di  prima  e  seconda  dentizione.
Lettura di modelli edentuli.
-  Modellazione  di  denti  singoli  in  cera  su  modelli  in  gesso
sviluppati dagli allievi.
- Realizzazione di portaimpronte individuali in resina e base-plate.
- Esercitazioni di  piegatura  di  fili  di  acciaio  inox  di  varia
sezione.
- Costruzione di ganci a filo.
Classe III
-  Approfondimenti  di morfologia dentale. Varie tecniche di fusione:
materiali e attrezzature relativi. Funzione  della  duplicazione  dei
modelli in protesi scheletrica e in ortodonzia.
- Pratica di fusioni, saldature, muffolature, zeppature e lucidature.
-  Realizzazione  di  elementi  provvisori di protesi fissa in resina
finiti.
-  Realizzazione  di  protesi  parziale   con   ganci   a   carattere
provvisorio, relativa resinatura e rifinitura.
-  Costruzione di cere di registrazione occlusale per arcate edentule
e parzialmente edentule.
- Riparazioni di protesi  parziale  (riparazioni  semplici,  aggiunta
denti, aggiunta ganci, ribasatura).
-  Duplicazione dei modelli per protesi scheletrica, per ortodonzia e
relativa zoccolatura.
ESERCITAZIONI DI LABORATORIO ODONTOTECNICO
                                                            Classi IV
                                                            e V
OBIETTIVI
L'allievo deve sapere realizzare in ogni fase di lavorazione elementi
di protesi fissa, sia singoli che a ponte, e protesi  totali  mobili.
Inoltre,  deve avere acquisito ampia conoscenza delle protesi dentali
in ceramica, della scheletrica con attacchi, dell'ortodonzia.
CONTENUTI
Classe IV
-  Casistica  di  protesi  fissa  e  di protesi totale. La forma e il
colore.
- Programmazione diagnostica  del  tavolato  occlusale  secondo  vari
autori.
- Protesi fissa: modellazione gnatologica di corone e ponti; relativa
scavatura, fusione, saldatura, parte estetica in resina e rifinitura.
-  Protesi  totale:  montaggio  denti  nelle  varie  classi edentule;
rifinitura completa di un caso eseguito.
- Progettazione  degli  scheletrati.  Protesi  scheletrica:  semplici
esercizi di progettazione su parallelometro.
Classe V
-  Casistica  di  protesi  fissa  in  metalceramica.  Protesi  fissa:
modellazione gnatologica di corone e ponti; fusione, saldatura, parte
estetica in ceramica e rifinitura.
- Casistica di protesi scheletrica con attacchi. Realizzazione  della
scheletrica con attacchi.
-  Casistica  ortodontica  fissa  e mobile. Ortodonzia: realizzazione
delle parti principali sia  in  ortodonzia  mobile  che  fissa  come:
ganci, archi, placchette semplici, adattamento bande e disgiuntori.
- Casistica di implantoprotesi totale e mista.
- Casistica di over denture.
                          INDIRIZZO OTTICO
                            QUADRO ORARIO
* AREA COMUNE                          1   2   3   4   5
                                       ----------------------
     ITALIANO                          5    5    3    4    4
     STORIA                            2    2    2    2    2
     LINGUA STRANIERA                  3    3    2    3    3
     DIRITTO ED ECONOMIA               2    2    /    /    /
     MATEMATICA ED INFORMATICA         4    4    3    3    3
     SCIENZE DELLA TERRA E BIOLOGIA    3    3    /    /    /
     EDUCAZIONE FISICA                 2    2    2    2    2
     RELIGIONE (per coloro che se ne   1    1    1    1    1
                avvalgono)             ----------------------
Totale area comune                    22   22   13   15   15
** Area di Approfondimento             ----------------------
                                       4    4    4    /    /
*  verranno  adottati  i  programmi  previsti  nell'ordinamento degli
Istituti Professionali di Stato.-
** La frequenza degli insegnamenti nell'area  di  approfondimento  e'
obbligatoria  per  tutti  gli  alunni,  raggruppati in mete formative
individuate in sede di programmazione  didattica,  privilegiando  gli
interventi di recupero degli svantaggi.-
AREA D'INDIRIZZO                         1   2   3    4     5
                                         ----------------------------
DIRITTO COMMERCIALE, LEGISLAZIONE
SOCIALE E PRATICA COMMERCIALE            /    /    /     /      2
FISICA                                   3    3    3     3      3
DISEGNO                                  4    /    /     /      /
CHIMICA                                  /    3    3     3      /
OTTICA E LABORATORIO                     3    3    5     4(2)*  4(2)*
OTTICA APPLICATA                         /    /    3(2)* /      /
ANATOMIA FISIOLOGIA E IGIENE             /    /    2     /      /
ANATOMIA FISIOPATOLOGIA OCULARE E
LABORATORIO MISURE OFTALMICHE            /    /    /     6(4)*  6(4)*
ESERCITAZIONI DI OPTOMETRIA              /    /    /     5      5
ESERCITAZIONI DI CONTATTOLOGIA           /    /    /     2      3
ESERCITAZIONI DI LENTI OFTALMICHE        4    5    7     /      /
                                         ----------------------------
Totale area d'indirizzo                 14   14   23    23     23
                                         ----------------------------
** Modulo di approfondimento annuo       /    /    /    60     60
 *  ore  in  copresenza  con  insegnante  tecnico pratico del settore
ottico
** modulo obbligatorio  da  svolgersi  all'esterno  della  scuola  in
raccordo  con  realta'  produttive  e  di  ricerca  specializzate nel
settore  (esperienze  scuola  -lavoro)  e/o  mediante  l'utilizzo  di
consulenze di esperti esterni.-
   DIRITTO COMMERCIALE, LEGISLAZIONE SOCIALE E PRATICA COMMERCIALE
                                                            Classe V
OBIETTIVI
L'insegnamento  del  "Diritto  commerciale,  legislazione  sociale  e
pratica  commerciale"  si  propone  di  fornire  conoscenze  sia   di
carattere  generale  che  specifico per avviare gli studenti al mondo
del lavoro con un'esperienza culturale nelle discipline giuridiche ed
economiche che permetta di effettuare scelte autonome e  motivate  di
fronte  al  continuo  volvere dei sistemi di produzione e del sistema
sociale.
La scelta degli argomenti  privilegia  dunque  l'aspetto  sociale  ed
economico  per  mettere  lo  studente  in  condizione di analizzare e
correttamente interpretare le diverse informazioni relative al  mondo
del lavoro, al sistema economico e al sistema sociale.
CONTENUTI
CLASSE V
Tema  - 1 IL SISTEMA ECONOMICO E L'IMPRENDITORE ANALIZZATI IN BASE AI
PRINCIPI CONTENUTI NELLA COSTITUZIONE.
   -  L'affermazione  della  libera  iniziativa  nell'art.  41  della
Costituzione.
   -  Gli  interventi  dello Stato ai fini di pubblica utilita' nello
art. 43 della Costituzione.
   - La tutela e lo  sviluppo  dell'artigianato  nell'art.  45  della
Costituzione.
Tema - 2 IL CONCETTO ECONOMICO E GIURIDICO DI IMPRENDITORE ATTRAVERSO
GLI ELEMENTI CHE NE IDENTIFICANO LA FIGURA.
   - La definizione di imprenditore ex art. 2082 c.c.
   - Tipi di imprese e dimensioni di imprese
   - I collaboratori subordinati ed autonomi dell'imprenditori.
Tema  -  3  LO  "STATUTO"  DELL'IMPRENDITORE  COMMERCIALE:  SCRITTURE
CONTABILI  OBBLIGATORIE,  ISCRIZIONE  NEL  REGISTRO  DELLE   IMPRESE,
SOGGEZIONE AL FALLIMENTO ED ALLE ALTRE PROCEDURE CONCORSUALI.
   -  I  libri  contabili  obbligatori  ed i modi di tenuta stabiliti
dalla legge.
   - L'iscrizione nel Registro delle imprese e le  norme  transitorie
degli  artt.  100  e  101 delle disposizioni di attuazione del Codice
Civile.
   - Il fallimento e i suoi presupposti le procedure atte ad  evitare
il fallimento.
Tema  -  4 LA DISCIPLINA DELLA CONCORRENZA TRA IMPRENDITORI: I LIMITI
LEGISLATIVI A TUTELA DEI PRIVATI INTERESSI E DI QUELLI PUBBLICI.
   - La disciplina della concorrenza e il regime  di  coalizione  fra
imprese.
   -  I  limiti  di  ordine pubblico alla concorrenza e gli interessi
dello Stato in economia.
Tema - 5 IL CONCETTO DI AZIENDE E LE LEGGI  CHE  NE  DISCIPLINANO  LA
CIRCOLAZIONE.
   -  La  definizione  di  azienda  ex  art. 2255 c.c. e gli elementi
costitutivi.
   - Il trasferimento dell'azienda e  la  successione  nei  contratti
aziendali.
Tema - 6 L'IMPRESA COLLETTIVA ED IL SISTEMA DELLE SOCIETA'
   - Il contratto di societa' e la tipicita' della societa'.
   - Societa' di persone e societa' di capitale.
   -   Le   societa'   mutualistiche   e   lo  scopo  prevalentemente
mutualistico.
Tema - 7 LA FUNZIONE INTERMEDIATRICE DELLE BANCHE NELLA  CIRCOLAZIONE
DEL DENARO.
   - Le banche e la funzione creditizia.
   -  Le  principali  operazioni  attive  e  passive  delle banche di
credito ordinario.
Tema -  8  I  TITOLI  DI  CREDITO  QUALI  STRUMENTI  DI  CIRCOLAZIONE
INDIRETTA DELLA RICCHEZZA
   - Funzione, concetto e classificazione dei titoli di credito.
   - I nuovi strumenti di credito.
   -  Le  conseguenze  civili  e  penali dell'inadempimento le azioni
esecutive.
Tema - 9 LA DIREZIONE ED IL  CONTROLLO  DELLO  STATO  SULLA  FUNZIONE
CREDITIZIA NEL SISTEMA ECONOMICO DI TIPO MISTO.
  -  La  disciplina  della  funzione creditizia e gli interessi dello
Stato nel mercato finanziario.
  - Il controllo della banca d'Italia su tutto il sistema bancario.
  - La regolazione pubblica dell'attivita' creditizia  per  contenere
il fenomeno inflazione.
Tema - 10 BISOGNI PUBBLICI E SERVIZI PUBBLICI: ANALISI DELL'ATTIVITA'
FINANZIARIA DELLO STATO.
  -  Il  carattere sociale della Costituzione e' l'organizzazione dei
servizi pubblici nell'amministrazione centrale e locale.
  - La contabilita' nazionale: legge  finanziaria  e  bilancio  dello
Stato.
Tema  -  11  IL  SISTEMA  DELLA PREVIDENZA SOCIALE E LE ASSICURAZIONI
SOCIALI OBBLIGATORIE.
  - Legge sanitaria e organizzazione del  servizio  della  sanita'  a
livello centrale e locale.
  - Le assicurazioni sociali obbligatorie.
  -  La  fiscalizzazione  degli  oneri  sociali  ed  il  sistema  dei
contributi.
  - Il controllo di lavoro subordinato:  forti  normative  di  ordine
pubblico, sociale e internazionale.
Le  nozioni generali verranno completate con applicazioni concrete al
settore specifico.
FISICA
                                                            classi I,
PREMESSA GENERALE E METODOLOGIA
FINALITA'
  Lo studio della fisica nella scuola  secondaria  di  secondo  grado
concorre,   attraverso   l'acquisizione  delle  metodologie  e  delle
conoscenze  specifiche  della  disciplina,  alla   formazione   della
personalita'  dell'allievo,  favorendo  lo  sviluppo  di  una cultura
armonica tale da consentire una comprensione  critica  e  propositiva
del  presente  e costituire una solida base per la costruzione di una
professionalita' polivalente.
OBIETTIVI GENERALI
  L'apprendimento della fisica, in stretto raccordo con quello  delle
altre  discipline  scientifiche,  e'  finalizzato  ai  seguenti esiti
formativi:
-  comprensione   dei   procedimenti   caratteristici   dell'indagine
scientifica,   che   si   articolano  in  un  continuo  rapporto  tra
costruzione teorica e realizzazione degli esperimenti, e capacita' di
utilizzarli, conoscendo con concreta  consapevolezza  la  natura  dei
metodi   della  fisica;  -  acquisizione  di  un  corpo  organico  di
conoscenze e metodi finalizzati ad una adeguata interpretazione della
natura;
- comprensione delle potenzialita'  e  dei  limiti  delle  conoscenze
scientifitifiche;
-  acquisizione  di  un  linguaggio  corretto  e  sintetico  e  della
capacita' di fornire e ricevere informazioni;
- capacita' di analizzare e schematizzare situazioni, in particolare,
tecnologiche e reali e di affrontare problemi concreti anche in campi
al di fuori dello stretto ambito disciplinare;
- abitudine al rispetto dei fatti, al vaglio e  alla  ricerca  di  un
riscontro obiettivo delle proprie ipotesi interpretative;
-   acquisizione   di   atteggiamenti  fondati  sulla  collaborazione
interpersonale e di gruppo;
- acquisizione di strumenti intellettuali  utili  anche  per  operare
scelte successive;
-  comprensione  del  rapporto  esistente  fra  la fisica (e, piu' in
generale, le scienze della natura)  e  gli  altri  campi  in  cui  si
realizzano   le   esperienze,   la  capacita'  di  espressione  e  di
elaborazione razionale dell'uomo e, in particolare, comprensione  del
rapporto  fra  la  fisica e lo sviluppo delle idee, della tecnologia,
del sociale.
INDICAZIONI METODOLOGICHE
  Sul piano della metodologia dell'insegnamento appaiono fondamentali
tre momenti interdipendenti, ma  non  subordinati  gerarchicamente  o
temporalmente:
-  l'elaborazione teorica che, a partire dalla formulazione di alcune
ipotesi o principi, deve gradualmente portare l'allievo a comprendere
come si possa interpretare  e  unificare  un'ampia  classe  di  fatti
empirici e avanzare possibili previsioni;
-  la  realizzazione  di  esperimenti  da  parte  del docente e degli
allievi  singolarmente  o  in   gruppo,   secondo   un'attivita'   di
laboratorio  variamente  gestito  (riprove,  riscoperte,  misure)  e'
caratterizzata da una continua e intensa  mutua  fertilizzazione  tra
teoria  e pratica, con strumentazione semplice e talvolta raffinata e
con gli allievi  sempre  attivamente  impegnati  sia  ne  seguire  le
esperienze    realizzate   dall'insegnante,   sia   nel   realizzarle
direttamente,  sia  nell'elaborare  le  relazioni  sull'attivita'  di
laboratorio;
-  l'applicazione  delle  conoscenze  acquisite attraverso esercizi e
problemi che non devono essere intesi come un'automatica applicazione
di formule, ma  come  un'analisi  critica  del  particolare  fenomeno
studiato  e  come  uno  strumento  idoneo  ad  educare  gli allievi a
giustificare logicamente le varie fasi del processo di risoluzione.
  L'attivita' di laboratorio, a partire dalla situazione esistente in
ciascun istituto e nella previsione di  potenziarne  le  strutture  e
l'organizzazione,  dovra' essere vista prevalentemente come attivita'
condotta degli allievi e armonicamente inserita nella trattazione dei
temi affrontati di volta in volta.
  Alla effettiva attivita'  di  laboratorio  dovra'  essere  dedicato
almeno  il  30  per  cento  del  tempo  disponibile;  pertanto, nella
formulazione  dell'orario  negli  indirizzi  che  prevedono  tre  ore
settimanali  di fisica si fara' in modo che due ore settimanali siano
consecutive, tali da garantire la pratica del laboratorio a settimane
alterne.
  Durant  l'attivita'  didattica  potra'  essere  utile  ricorrere  a
strumenti quali l'elaboratore o il materiale audiovisivo che potranno
integrare,  ma  non  sostituire  l'attivita' di laboratorio che e' da
ritenersi fondamentale per l'educazione al "saper operare".
  A titolo indicativo si  segnalano  alcune  possibili  utilizzazioni
dell'elaboratore:
-  costruzione  diretta  da  parte  degli allievi di programmi per la
rielaborazione dei dati raccolti in laboratorio e per la  risoluzione
di problemi;
- utilizzazione di programmi di simulazione, anche precostituiti, che
valgano  a  visualizzare le leggi e i modelli interpretativi dei vari
fenomeni esaminati o  a  raffigurare  fenomeni  fisici  che  non  sia
possibile studiare direttamente in laboratorio.
  Durante lo svolgimento delle diverse tematiche deve essere prevista
la  lettura di pagine a carattere storico per meglio evidenziare come
siano state modificate le teorie scientifiche con il progredire delle
conoscenze e con l'acquisizione di nuove metodologie e come si  siano
evoluti i legami tra scienza, tecnica e tecnologica.
OBIETTIVI SPECIFICI
  Alla  fine  dei corsi previsti gli allievi dovranno essere in grado
di:
- analizzare un fenomeno o un problema  riuscendo  ad  inviduare  gli
elementi  significativi,  le  relazioni,  i  dati  superflui,  quelli
mancanti, riuscendo a collegare premesse e conseguenze;
- eseguire in modo corretto semplici misure con chiara consapevolezza
delle operazioni effettuate e degli strumenti utilizzati;
-  raccogliere,  ordinare  e rappresentare i dati ricavati, valutando
gli ordini di grandezza e le approssimazioni e mettendo  in  evidenza
l'incertezza associata alla misura e la precisione degli strumenti;
-  esaminare  dati  e ricavare informazioni significative da tabelle,
grafici e da altra documentazione;
- porsi problemi, prospettare soluzioni e modelli;
-  inquadrare  in  un  medesimo  schema  logico  situazioni  diverse,
riconoscendo   analogie   e   differenze,   proprieta'   varianti  ed
invarianti;
- trarre semplici deduzioni teoriche e confrontarle con  i  risultati
sperimentali;
-  utilizzare  o  elaborare  semplici  programmi  da  verificare  con
l'elaboratore, per la risoluzione di problemi o per la simulazione di
fenomeni.
Con l'attivita' di laboratorio gli allievi dovranno inoltre:
- aver sviluppato la capacita' di proporre semplici esperimenti  atti
a fornire risposte a problemi di natura fisica;
-  aver  imparato  a  descrivere,  anche  per  mezzo  di  schemi,  le
apparecchiature e le procedure utilizzate e aver sviluppato  abilita'
operative connesse con l'uso degli strumenti;
-  aver acquisito flessibilita' nell'affrontare situazioni impreviste
di natura scientifica e/o tecnica.
INDICAZIONI CURRICOLARI
  L'analisi dei fenomeni, approfondita con il dibattito in classe  ed
effettuata  sotto  la  guida dell'insegnante, facilitera' lo sviluppo
continuo negli allievi della capacita' di  schematizzare  i  fenomeni
gradualmente piu' complessi.
  Il  metodo  sperimentale  e la teoria della misura rappresentano un
riferimento costante durante tutto il corso e saranno affrontati  non
separatamente   dai   problemi  fisici  concreti,  ma  come  naturale
conseguenza dell'attivita' teorica e di laboratorio.
  L'esecuzione di pur semplici misure ed esperimenti, la raccolta dei
dati  relativi,  la  loro   rappresentazione,   (evidenziando,   dove
possibilesibile,  le  relazioni  tra  le  variabili  in  gioco)  e la
documentazione  scritta  sull'attivita'   svolta   costituiranno   il
supporto insostituibile per l'acquisizione di metodiche sperimentali.
  Si ritiene inoltre opportuno porre l'attenzione sulla necessita' di
utilizzare le unita' di misura del S.I.
  La  fase  iniziale del processo di insegnamento-apprendimento della
fisica ha una funzione di raccordo con  quanto  gia'  studiato  nella
scuola secondaria di primo grado.
  Le  conoscenze e le abilita' degli studenti si consolidano mediante
l'osservazione di semplici fenomeni fisici e la esecuzione di  misure
e  facili  esperimenti  che richiedano premesse teoriche elementari e
che riguardino alcune proprieta' dei corpi.
  Si potranno  effettuare,  in  relazione  alle  eventuali  esigenze,
misure di:
- lunghezza, superficie, volume;
- tempo;
- massa e densita';
- peso e peso specifico.
  I   contenuti   che   seguono  vengono  rappresentati  secondo  una
suddivisione  per  temi  dettata  dalla  omogeneita'   dei   concetti
portanti,  pur  se  applicati  ad argomenti riguardanti anche settori
diversi dalla fisica.
  Il programma e' costituito da quattro temi:
- l'equilibrio e i processi stazionari,
- il movimento,
- le onde e la loro propagazione,
- l'energia: sue forme, conservazione e trasformazione.
Il  grado di approfondimento degli argomenti previsti dal programma o
l'esclusione di alcun di essi, senza trascurare completamente  alcuno
dei quattro temi, saranno definiti in fase di progettazione didattica
tenuto  conto  dell'eterogeneita'  degli  indirizzi,  sia per la loro
specificita', sia per il numero  di  ore  assegnate  all'insegnamento
della fisica.
CONTENUTI
Tema 1 . - L'EQUILIBRIO ED I PROCESSI STAZIONARI
a)Le forze e l'equilibrio in meccanica
- forza: sua rappresentazione vettoriale e sua misura;
-  vari  tipi di forza: peso, forza elastica, attrito e resistenza in
un fluido, forza gravitazionale, forza di Coulomb, forza di Ampere;
- lavoro, energia potenziale;
- pressione e volume negli aeriformi;
- pressione idrostatica.
b)L'equilibrio termico
- conduttori e isolanti termici;
- equilibrio termico, temperatura;
- dilatazione, termometro e scale termometriche;
- quantita' di calore e sua misura;
- cambiamento di stato e situazioni di equilibrio.
c)L'equilibrio elettrostatico
- fenomeni ed elettrizzazione, elettroscopio;
- equilibrio elettrostatico e potenziale;
- condensatore.
d)Processi stazionari
- flusso  stazionario  di  un  fluido  in  un  condotto,  viscosita',
velocita', portata;
-   relazione   fenomenologica   tra   differenze   di   pressione  e
portata;corrente   elettrica   continua,   amperometro,    voltmetro,
intensita' di corrente, differenza di potenziale;
- conduttori ohmici e non ohmici, circuiti elettrici;
- fenomeni magnetici.
  Il    tema    offre    agli   allievi,   situazioni   confrontabili
concettualmente e trattate da capitoli della fisica  che  nella  loro
sistemazione  attuale  appaiono  molto distanti (esempio flusso di un
fluido, di calore, di elettricita').
  La trattazione parallela di tali argomenti permette al  docente  di
evidenziare come uno stesso schema logico possa inquadrare situazioni
diverse   da   un   punto   di  vista  puramente  fenomenologico,  ma
descrivibili con formalismi uguali o analoghi.
  Il concetto di lavoro e' presente nel tema come strettamente legato
alla condizine di equilibrio e, quindi, didatticamente  introducibile
partendo  dal concetto di energia potenziale del campo gravitazionale
(forza - peso). Procedendo  per  analogie  si  potra'  introdurre  il
potenziale gravitazionale e quello elettrico.
Tema 2. - IL MOVIMENTO
- legge oraria e sua rappresentazione grafica;
- velocita', accelerazione;
- sistemi di riferimento;
- le leggi della dinamica ed applicazioni;
- quantita' di moto, energia meccanica e la loro conservazione;
- urti elastici e anelastici.
  L'ampio  ricorso  a  diagrammi e rappresentazioni geometriche nelle
discussioni  teoriche,  l'uso  di  filmati  e  dell'elaboratore   per
integrare gli esperimenti di laboratorio faciliteranno lo svolgimento
di  questo tema, che richiede particolari capacita' di astrazione per
la  necessita'  di  introdurre   concetti   come   la   velocita'   e
l'accelerazioni istantanee.
  Non   e'   prevista   una   trattazione  puntuale  dei  sistemi  di
riferimento;  l'argomento  e'   introdotto   come   attenzione   alla
dipendenza    della    rappresentazione    dei   moti   dallo   stato
dell'oservatore.
  La trattazione degli urti elastici e anelastici richiede esperienze
di laboratorio che ne evidenzino la fenomenologia in due dimensioni.
  La  conservazione  della  quantita'  di  moto  si  presta  in  modo
particolare  a mostrare agli allievi l'importanza e la necessita' dei
principi di conservazione nell'indagine fisica.
Tema 3. - LE ONDE E LA LORO PROPAGAZIONE
- oscillazioni ed onde;
- propagazione rettilinea della luce; riflessione, rifrazione;  lenti
sottili;
- studio quantitativo e fenomenologico delle onde sulla superficie di
un liquido;
- interferenza e diffrazione;
- scomposizione della luce e misura delle lunghezze d'onda;
- onde longitudinali e trasversali;
- onde elettromagnetiche.
  Si  consiglia  di  giungere  ad  individuare  le  leggi dell'ottica
geometrica attraverso esperimenti sulla propagazione di  pennelli  di
luce   e   quindi  di  mostrare  come  le  leggi  di  Cartesio  siano
interpretabili in termini corpuscolari.
  Prima di avviare lo studio sistematico delle  onde,  che  a  questo
livello  e'  bene  sia  limitato all'aspetto fenomenologico, anche se
quantitativo, si mostreranno all'allievo fenomeni ottici  chiaramente
non  interpretabili in termini corpuscolari (fenomeni di interferenza
e diffrazione). Si potranno, inoltre, mostrare agli  allievi  spettri
sia  continui  che  a  righe,  ottenuti  per dispersione o attraverso
reticolo.
  La misura della lunghezza d'onda della luce potra' anche  limitarsi
alla  sola  stima  dell'ordine  di  grandezza per luce di vari colori
attraverso l'esperimento di Young.
  Il tema si propone anche di estendere le conoscenze  relative  alla
propagazione   ondosa   ad   argomenti  quali  il  suono  e  le  onde
elettromagnetiche
Tema 4. - L'ENERGIA: SUE FORME, CONSERVAZIONE E TRASFORMAZIONE
- calore e lavoro: loro variazioni e trasferimento di energia;
- effetto Joule;
- energia del condensatore carico;
- energia radiante;
- energia: fonti, trasporto, utilizzo; rendimento.
  Gli  allievi  saranno  condotti  a  riconoscere  le  varie forme di
energia e a dimostrare sperimentalmente  alcuni  semplici  esempi  di
processi  di  trasformazione, visti come processi di trasferimento di
energia.
  In particolare si sviluppera' l'argomento del trasporto ed utilizzo
dell'energia   elettrica,   evidenziando   il    fenomeno    basilare
dell'induzione elettromagnetica.
  E'  importante  mettere  in luce la conservazione dell'energia come
invariante comune a tutti i fenomeni studiati.
  LA   PROGETTAZIONE   DIDATTICA   NON   PUO'    PRESCINDERE    dalla
considerazione delle seguenti esigenze contemporanee:
-  stimolare  l'interesse degli studenti e svilupparne il gusto verso
lo studio della fisica;
-  salvaguardare  la  specificita'  dell'indirizzo  di  studi  e  gli
elementi di propedeuticita';
-  facilitare  l'applicazione  delle  conoscenze  fisiche  a contesti
reali.
FISICA
                                                            Classi IV
                                                            e V
OBIETTIVI
L'insegnamento della fisica nella classi IV e V mira a sistematizzare
e  formalizzare  le  conoscenze  apprese  dall'allievo   negli   anni
precedenti.  In  particolare,  si  rivedono  alcuni  concetti che non
potevano  essere  stati  compiutamente  acquisiti  dall'allievo   sia
perche'  non  ancora  pervenuto ad un sufficiente grado di maturita',
sia perche' non ancora in possesso di adeguati strumenti matematici.
Lo studio della fisica deve fornire  allo  studente  un  bagaglio  di
conoscenze  scientifiche  adeguato in particolare ad inquadrare in un
contesto piu' ampio le conoscenze acquisite nel campo ottico: cio' al
fine di sviluppare nello studente specifiche capacita' di vagliare  e
correlare   nuove  conoscenze  ed  informazioni  tecnico-scientifiche
(raccolte anche al di fuori della scuola) recependole criticamente  e
inquadrandole in un unico contesto.
CONTENUTI
Tema 1. - FORZE E CAMPI
- Interazioni gravitazionali. La legge di gravitazione universale.
- Interazioni elettrostatiche. La legge di Coulomb.
- Campo gravitazionale e campo elettrostatico.
-    Campi    conservativi.   Potenziale   ed   energia   potenziale.
Circuitazione.
- Capacita' elettrica.  Energia  e  densita'  di  energia  del  campo
elettrico.
- Conservazione dell'energia.
- Interazioni magnetiche tra magneti, circuiti, cariche in moto.
- Campo magnetico. Vettore B.
- Campi non conservativi. Flusso e circuitazione di B, teorema di Am-
pere.
- Campi elettrici e magnetici variabili. Induzione elettromagnetica e
sue leggi.
- Energia e densita' di energia del campo magnetico.
Tema 2. - OSCILLAZIONI E ONDE
- Oscillatore armonico. Sistemi meccanici ed elettrici oscillanti.
- Energia dell'oscillatore.
- Onde e loro propagazione.
-  Onde sinusoidali. Principio di sovrapposizione delle onde. Teorema
di Fourier.
- Riflessione, rifrazione, interferenza, diffrazione, polarizzazione.
Onde stazionarie.
- Interpretazione dei fenomeni mediante il principio di Huygens.
-  La  velocita'  della   luce.   Modello   ondulatorio   e   modello
corpuscolare.
-   Onde   elettromagnetiche  e  propagazione  dell'energia.  Spettro
elettromagnetico.
Tema 3. - QUANTI, MATERIA, RADIAZIONE
- La spettroscopia come metodo di indagine. Emissione e assorbimento.
- Lo spettro dell'idrogeno.
- La quantizzazione  dell'energia  nella  radiazione.  Corpo  nero  o
ipotesi di Planck.
- Effetto fotoelettrico e ipotesi di Einstein.
-  La  quantizzazione dell'energia nella materia. Modello di Bohr per
l'atomo di idrogeno.
- Dualismo onda-corpuscolo. Ipotesi di De Broglie.
- Il principio di indeterminazione di Heisenberg.
- Interazione tra onde elettromagnetiche e materia.
- Sorgenti di radiazione continua, discreta, coerente.
- Radiazioni ionizzanti.
DISEGNO
                                                            Classe I
OBIETTIVI
Il programma di disegno persegue l'obiettivo di portare l'allievo  ad
appropriarsi  di  una  manualita'  nel disegno tale da garantirgli un
sufficiente grado di abilita' nella rappresentazione grafica e  nella
lettura di un disegno tecnico.
CONTENUTI
Tema 1. - ATTREZZATURE PER IL DISEGNO. USO DEGLI STRUMENTI.
- Strumenti e apparecchiature da disegno e loro impiego.
- Scale di rappresentazione.
Tema 2. - APPLICAZIONI GEOMETRICHE DEL DISEGNO
- Rette perpendicolari e rette parallele.
- Divisione di segmenti e di angoli.
- Poligoni.
- Rettificazione di archi.
- Divisioni di circonferenze. Poligoni regolari. Poligoni inscritti.
- Tangenze e raccordi.
- Curve policentriche e meccaniche.
- Eliche ed elicoidi.
Tema 3. - PROIEZIONI ORTOGONALI E ASSONOMETRICHE
-  Proiezioni  su  un  piano di un punto, di un segmento di retta, di
rette incidenti, di un angolo. Vera grandezza di un segmento.
- Proiezioni di superfici, di solidi.
- Applicazioni delle proiezioni ortogonali a pezzi meccanici.
- Vari sistemi di proiezioni assonometriche:  cavaliera,  isometrica,
dimetrica, trimetrica.
Tema 5. - PROSPETTIVA
- Nozioni di prospettiva.
-  Applicazioni  di  prospettiva.  Riproduzione  dal  vero  di  pezzi
meccanici e di strumenti ottici: pianta, prospetto, sezioni.
- Disegno tecnico progettuale di semplici pezzi e strumenti.
CHIMICA
                                                            Classi II
                                                            e III
OBIETTIVI
L'insegnamento  della  chimica  deve  contribuire   alla   formazione
culturale  e  scientifica  del giovane, sia fornendogli le conoscenze
indispensabili per poter interpretare la realta' che lo circonda, sia
sviluppando  in  lui  la  propensione  all'indagine  critica  e  alla
verifica sperimentale dei fenomeni osservati.
Il  programma  si  prefigge  di fare acquisire all'allievo i concetti
elementari della  chimica  generale,  riservando  maggiore  spazio  e
approfondendo gli argomenti di specifico interesse professionale.
CONTENUTI
Classe II
Tema 1. - STATI FISICI DELLA MATERIA
- Proprieta' fisiche della materia: generalita'.
-  Sostanze pure. Loro stati di aggregazione. Caratterizzazione delle
sostanze: densita', temperatura di fusione, di ebollizione, ecc..
Tema 2. - MOLECOLE E ATOMI
- Costanza della composizione  come  espressione  della  costituzione
molecolare.  Legge  dei  volumi di combinazione dei gas. Principio di
Avogadro.
- Legge di Dalton. Gli atomi come costituenti delle  molecole.  Massa
molecolare e massa atomica relative.
- Formula chimica. Valenza. Formula di struttura.
- Modello elementare della struttura atomica e legame chimico. Ioni.
-  Periodicita'  delle  proprieta' chimiche degli elementi. Uso della
tavola periodica.
Tema 3. - LE REAZIONI CHIMICHE
- Trasformazioni  chimiche.  Caratteri  qualitativi  delle  reazioni:
trasformazione  della  natura  delle sostanze, scambio di energia con
l'ambiente. Velocita' di differenti reazioni.
- Alcuni aspetti quantitativi  delle  reazioni:  conservazione  della
massa,  riproducibilita'  dei  rapporti  ponderali dei reagenti o dei
prodotti.
- Composti ed elementi.