CAPITOLATO TECNICO COMPOSIZIONE - CONTROLLO - CONSERVAZIONE E CONFEZIONAMENTO DELL'ANTIGENE E DEL VACCINO CONTRO LA PESTE SUINA CLASSICA Art. 1. A) Per quanto riguarda la preparazione ed il controllo del vaccino contro la peste suina classica vivo, lapinizzato e liofilizzato, si dovranno seguire le seguenti modalita': Il vaccino dovra' essere una preparazione ottenuta da milze di conigli provenienti da allevamenti esenti da microrganismi patogeni, sacrificati al momento dell'acme febbrile consecutivo alla inoculazione intravenosa di un ceppo di virus lapinizzato della peste suina classica. I conigli virus produttori, dopo il prelevamento dei tessuti per la raccolta del virus, dovranno essere distrutti. Durante la preparazione del vaccino non potranno aggiungersi antibiotici come penicillina e streptomicina. Potranno essere aggiunti degli stabilizzanti appropriati per la liofilizzazione del prodotto. Il ceppo utilizzato per la preparazione del vaccino dovra' essere sprovvisto di potere patogeno residuale per gli animali della specie suina mediante adattamento al coniglio, ma dovra' conservare il potere antigene. Il lotto di semenza dovra' risultare sterile ed esente da virus estranei. All'uopo dovranno essere inoculati con il ceppo di semina suinetti recettivi del peso di circa 30 kg provenienti da allevamenti sani, per via intramuscolare con una dose di vaccino. I soggetti cosi' trattati dovranno essere messi a contatto di altri suinetti dello stesso peso e della stessa provenienza, tenuti in osservazione per circa un mese; tutti i soggetti dovranno sopravvivere ed essere in buone condizioni di salute. I soggetti posti a contatto dovranno essere sensibili all'inoculazione di un ceppo patogeno di virus. Dovranno, inoltre, essere inoculati dei soggetti al termine della gestazione per via intramuscolare con una dose di vaccino: i suinetti nati dovranno essere tenuti in osservazione per circa un mese a rimanere in buone condizioni di salute. B) Per quanto riguarda l'antigene virale, esso sara' ottenuto mediante la conservazione alla temperatura di 80 C delle milze di cui al punto A del presente articolo. Le milze cosi' conservate, in contenitori sigillati contenenti ciascuno 400 milze, rappresentano una riserva di antigene da poter trasformare in vaccino in caso di necessita' e su richiesta del Ministero della sanita', sentito l'Istituto superiore di sanita', secondo quanto specificamente indicato nel presente capitolato; C) Le preparazioni di cui ai punti A e B dovranno essere sottoposte ai seguenti controlli: a) saggio di innocuita': dovranno essere inoculati per via intramuscolare dei suinetti recettivi del peso di circa 30 kg con 10 dosi di vaccino ricostituito secondo le prescrizioni. I soggetti mantenuti in osservazione per ventuno giorni, al di fuori di una ipertermia temporanea, non dovranno presentare sintomi di malattia; b) assenza di microrganismi contaminanti: il vaccino dovra' essere sterile; c) potenza del vaccino: la potenza viene espressa come il numero delle dosi protettive al 50% (D.P. 50) per suino contenute nella dose vaccinale. Il vaccino deve contenere almeno 100 (D.P. 50) per dose. Si utilizzano 2 gruppi di 5 suinetti ciascuno, che vengono inoculati per via intramuscolare con: 1/40 della dose vaccinale (I gruppo); 1/160 della dose vaccinale (II gruppo). Altri 2 suinetti sono utilizzati come controllo. Dopo 14 giorni dalla vaccinazione sia i suinetti vaccinati che i controlli sono inoculati, per via intramuscolare, con un virus patogeno della PSC in quantita' tale che porti a morte i controlli nel giro di 7-8 giorni (la sospensione del virus patogeno e' costituita da sangue defibrinato di suini infettati sperimentalmente e salassati in fase preagonica). I suini di controllo muoiono nel giro di 7-8 giorni, mentre i soggetti vaccinati vengono tenuti in osservazione per 14 giorni. In base al numero dei suinetti vaccinati che sopravvivono senza presentare alcun segno clinico di PSC viene calcolato, con gli usuali metodi statistici, il numero di D.P. 50 contenute in una dose di vaccino; d) controllo per la presenza di sostanze antimicrobiche: il vaccino non dovra' contenere penicillina e streptomicina secondo quanto previsto dalla F.U., VII Edizione. Art. 2. Per quanto concerne il confezionamento, la distribuzione e la consegna del vaccino contro la peste suina classica dovranno essere osservate le seguenti condizioni: il vaccino liofilizzato, ovvero l'antigene conservato a - 80 C dovra' avere una validita' di un anno; la data di scadenza verra' stabilita dal giorno in cui sono terminati i controlli ufficiali da parte dell'Istituto superiore di sanita'; il vaccino dovra' essere contenuto in flaconi di vetro muniti di tappo perforabile inamovibile e confezionato come segue: a) da 10 dosi - un flacone di 10 dosi di virus liofilizzato ed un flacone contenente cc 20 di diluente; b) da 20 dosi - un flacone di 20 dosi di virus liofilizzato ed un flacone contenente cc 40 di diluente; c) da 25 dosi - un flacone di 25 dosi di virus liofilizzato ed un flacone contenente cc 50 di diluente; ciascuna confezione dovra' essere posta in apposito astuccio di cartone; il confezionamento per la spedizione dovra' essere effettuato come segue: a) in scatole contenenti 250 confezioni da 10 dosi; b) in scatole contenenti 100 confezioni da 20/25 dosi. Su ogni flacone contenente il virus liofilizzato e su ogni astuccio dovra' essere apposta una etichetta con le seguenti indicazioni: nome e sede dell'istituto produttore; nome e cognome del direttore; la denominazione del prodotto; la dizione "per uso veterinario"; il volume totale del contenuto del recipiente e il numero delle dosi; il numero della partita; le condizioni di conservazione alla temperatura di + 2 C e + 6 C; la data di scadenza; la specie animale alla quale il vaccino e' destinato; il tipo di virus utilizzato; via di somministrazione; la segnalazione di qualsiasi sostanza suscettibile a provocare una reazione secondaria; la segnalazione di eventuali controindicazioni per l'uso del vaccino; la natura e la quantita' del diluente da aggiungere (trattandosi di un vaccino liofilizzato); la dizione "il vaccino deve essere utilizzato immediatamente dopo la sua ricostituzione"; la dose consigliata; la dizione in rosso "fornitura gratuita - vietata la vendita"; sul flacone contenente il diluente dovra' essere apposta la dicitura "diluente - acqua distillata sterile e soluzione fisiologica sterile". Ogni confezione dovra' essere munita del foglio illustrativo con le modalita' d'uso. Il quantitativo di vaccino da fornire dovra' essere confezionato, in via di massima, per il 10% in flaconi da 10 dosi, per il 90% in flaconi da 20/25 dosi. Il vaccino dovra' essere mantenuto, fino al momento della consegna, in luogo fresco ed al riparo della luce, preferibilmente fra + 2 C e + 6 C, sotto la diretta responsabilita' dell'istituto produttore. La partita di vaccino commissionata sara' considerata idonea e pronta per l'uso dopo che l'Istituto superiore di sanita' avra' completato con esito favorevole i prescritti controlli di efficacia, innocuita', sterilita' e rilasciato apposito certificato di avvenuto controllo della partita stessa con esito favorevole. L'istituto dovra' provvedere alla consegna del vaccino a propria cura e spese. La spedizione del vaccino dovra' avvenire in razionali imballaggi isotermici, soprattutto se e' prevedibile che il prodotto stesso impieghi piu' di 24 ore per raggiungere dal luogo di spedizione la sede di destinazione. La consegna del prodotto dovra' essere effettuata entro il termine massimo di venti giorni decorrenti dalla data di ricezione di ciascuna ordinazione. Resta inteso che l'istituto fornitore dovra' assumere l'impegno di rispondere direttamente degli eventuali incidenti vaccinali, imputabili a deficienza del vaccino, sia per quanto riguarda la preparazione, l'efficacia, l'innocuita' nonche' gli effetti collaterali.