(Allegato 2)
                             ALLEGATO II 
            REQUISITI ESSENZIALI DI SALUTE E DI SICUREZZA 
1. 
REQUISITI DI CARATTERE GENERALE APPLICABILI A TUTTI I DPI 
I DPI devono assicurare una protezione adeguata contro i rischi. 
1.1. 
Principi di progettazione 
1.1.1. 
Ergonomia 
I DPI devono essere progettati e fabbricati in modo tale  che,  nelle
condizioni di impiego prevedibili cui sono destinati,  l'utilizzatore
possa svolgere  normalmente  l'attivita'  che  lo  espone  a  rischi,
disponendo al tempo  stesso  di  una  protezione  appropriata  e  del
miglior livello possibile. 
1.1.2. 
Livelli e classi di protezione 
1.1.2.1. Livelli di protezione quanto possibile elevati 
Il livello di  protezione  ottimale  da  prendere  in  considerazione
all'atto della progettazione  e'  quello  al  di  la'  del  quale  le
limitazioni risultanti dal fatto di portare il DPI ostacolerebbero la
sua effettiva utilizzazione durante l'esposizione  al  rischio  o  il
normale svolgimento dell'attivita'. 
1.1.2.2. Classi di protezione adeguate a diversi livelli di un 
rischio 
Qualora le  diverse  condizioni  di  impiego  prevedibili  portino  a
distinguere vari  livelli  di  uno  stesso  rischio,  all'atto  della
progettazione del DPI devono essere prese in considerazione classi di
protezione adeguate. 
1.2. 
Innocuita' dei DPI 
1.2.1. 
Assenza di rischi e altri fattori di disturbo "autogeni" 
I DPI devono essere progettati e fabbricati in modo da non  provocare
rischi e altri fattori di disturbo nelle  condizioni  prevedibili  di
impiego. 
1.2.1.1. et Materiali costitutivi appropriati 
I materiali costitutivi dei  DPI  e  i  loro  eventuali  prodotti  di
decomposizione non devono avere effetti nocivi per l'igiene o la  sa-
lute dell'utilizzatore. 
1.2.1.2. et Stato di superficie adeguato di ogni parte di un DPI a 
contatto con l'utilizzatore 
Ogni parte di un DPI a contatto, o suscettibile di entrare a contatto
con  l'utilizzatore  durante  l'impiego  non  deve  avere  asperita',
spigoli  vivi,  sporgenze,  ecc.,  suscettibili  di   provocare   una
irritazione eccessiva o delle ferite. 
1.2.1.3. et Ostacoli massimi ammissibili per l'utilizzatore 
I DPI devono ostacolare il meno possibile i  gesti  da  compiere,  le
posizioni da assumere e la percezione sensoriale e non devono  essere
all'origine di gesti che possano mettere in pericolo l'utilizzatore o
altre persone. 
1.3. 
Fattori di confort e di efficacia 
1.3.1. 
Adeguamento dei DPI alla morfologia dell'utilizzatore 
I DPI devono essere progettati e fabbricati in  modo  tale  da  poter
essere messi il piu' comodamente possibile  sull'utilizzatore,  nella
posizione appropriata e  retarvi  durante  il  periodo  necessario  e
prevedibile dell'impiego, tenendo conto dei fattori  ambientali,  dei
gesti da compiere e delle posizioni da assumere. A  tal  fine  i  DPI
devono rispondere il piu' possibile alla morfologia dell'utilizzatore
mediante ogni mezzo opportuno: adeguati sistemi di regolazione  e  di
fissazione o una gamma sufficiente di misure e numeri. 
1.3.2. 
Leggerezza e solidita' di costruzione 
I DPI devono essere il piu' possibile leggeri senza  pregiudizio  per
la solidita' di costruzione e la loro efficacia. 
Oltre ai requisiti supplementari specifici previsti al punto 3, cui i
DPI devono rispondere per assicurare una protezione efficace contro i
rischi da prevenire essi devono possedere una resistenza  sufficiente
nei  confronti  dei  fattori  ambientali  inerenti  alle   condizioni
d'impiego prevedibili. 
1.3.3. 
Compatibilita' necessaria tra i DPI destinati ad essere indossati 
simultaneamente dall'utilizzatore 
Se i diversi modelli di DPI, di categoria o tipo diversi sono immessi
sul mercato da uno stesso fabbricante per assicurare  simultaneamente
la protezione di parti contigue del corpo, tali modelli devono essere
compatibili. 
1.4. 
Nota informativa del fabbricante 
La nota informativa  preparata  e  rilasciata  obbligatoriamente  dal
fabbricante per i DPI immessi sul mercato deve  contenere,  oltre  al
nome e all'indirizzo del  fabbricante  o  del  suo  mandatario  nella
Comunita', ogni informazione utile concernente: 
a)  le  istruzioni  di  deposito,  di   impiego,   di   pulizia,   di
manutenzione, di revisione e di disinfezione. I prodotti di pulizia, 
di manutenzione 
  o di disinfezione consigliati  dal  fabbricante  non  devono  avere
nell'ambito delle loro modalita' di uso alcun effetto  nocivo  per  i
DPI o per l'utilizzatore; 
b)  le  prestazioni  ottenute  agli  esami  tecnici  effettuati   per
verificare i livelli o le classi di protezione dei DPI; 
c) gli accessori utilizzabili con i  DPI  e  le  caratteristiche  dei
pezzi di ricambio appropriati; 
d) le classi di protezione adeguate a diversi livelli a rischio  e  i
corrispondenti limiti di utilizzazione; 
e) la data o il termine di scadenza dei DPI  o  di  alcuni  dei  loro
componenti; 
f) il tipo di imballaggio appropriato per il trasporto dei DPI; 
g) il significato della  marcatura,  se  questa  esiste  (vedi  punto
2.12). 
La  nota  informativa  deve   essere   redatta   in   modo   preciso,
comprensibile e almeno nella o nelle  lingue  ufficiali  dello  Stato
membro destinatario. 
2. 
  REQUISITI SUPPLEMENTARI COMUNI A DIVERSE CATEGORIE O TIPI DI DPI 
2.1. 
DPI dotati di sistemi di regolazione 
I DPI dotati di sistemi di regolazione  devono  essere  progettati  e
fabbricati in modo tale che dopo regolazione non  possano  spostarsi,
nelle condizioni  prevedibili  di  impiego,  indipendentemente  dalla
volonta' dell'utilizzatore. 
2.2. 
DPI "che avvolgono" le parti del corpo da proteggere 
I DPI che "avvolgono" le parti del corpo da proteggere devono  essere
sufficientemente aerati,  per  quanto  possibile,  onde  limitare  il
sudore derivante dal fatto di portarli; oppure devono essere  dotati,
se possibile, di dispositivi per assorbire il sudore. 
2.3. 
DPI del viso, degli occhi o delle vie respiratorie 
I DPI del viso, degli occhi o delle vie respiratorie, devono limitare
il meno possibile il campo visivo e la vista dell'utilizzatore. 
I sistemi oculari di queste categorie di DPI devono avere un grado di
neutralita' ottica compatibile con la natura delle attivita'  piu'  o
meno minuziose e/o prolungate dell'utilizzatore. 
Se necessario, devono essere trattati o  dotati  di  dispositivi  che
consentano di evitare la formazione di vapore. 
I modelli di DPI destinati ad  utilizzatori  con  correzione  oculare
devono essere compatibili con l'uso di occhiali o di lenti a contatto
che apportino tale correzione. 
2.4. 
DPI soggetti a invecchiamento 
Se le prestazioni previste dal progettatore  per  i  DPI  allo  stato
nuovo possono diminuire notevolmente a  seguito  di  un  fenomeno  di
invecchiamento, su ogni esemplare o componente intercambiabile di DPI
immesso sul mercato e  sull'imballaggio  deve  figurare  la  data  di
fabbricazione e/o, se possibile, quella di scadenza impressa in  modo
indelebile e senza possibilita' di interpretazione erronea. 
Se il fabbricante non puo' impegnarsi per quanto riguarda la "durata"
di un DPI, egli deve indicare nella sua nota  informativa  ogni  dato
utile che permetta all'acquirente o all'utilizzatore  di  determinare
un termine di scadenza ragionevolmente praticabile in relazione  alla
qualita' del modello e alle  condizioni  effettive  di  deposito,  di
impiego, di pulizia, di revisione e di manutenzione. 
Qualora si constatasse che i DPI subiscono  un'alterazione  rapida  e
sensibile delle prestazioni  a  causa  dell'invecchiamento  provocato
dall'applicazione periodica di un processo di  pulitura  raccomandato
dal fabbricante, quest'ultimo deve apporre, se possibile, su  ciascun
dispositivo posto in commercio, l'indicazione del numero  massimo  di
pulitura al di la' del quale e' opportuno revisionare o sostituire il
DPI; in mancanza di cio' il fabbricante deve fornire tale dato  nella
nota informativa. 
2.5. 
DPI suscettibili di restare impigliati durante l'impiego 
Se le condizioni di impiego prevedibili comportano in particolare  il
rischio che il DPI resti impigliato in un  soggetto  in  movimento  e
ponga in tal modo in pericolo l'utilizzatore, il DPI deve  avere  una
soglia di resistenza superata  la  quale  la  rottura  di  uno  degli
elementi costitutivi consenta di eliminare il pericolo. 
2.6. 
DPI destinati ad un impiego in atmosfere esplosive 
I DPI destinati ad essere utilizzati in  atmosfere  esplosive  devono
essere progettati e fabbricati in modo  tale  che  non  vi  si  possa
verificare nessun arco o scintilla di energia di  origine  elettrica,
elettrostatica o risultante da  un  urto  che  possa  infiammare  una
miscela esplosiva. 
2.7. 
DPI destinati ad interventi rapidi o che devono essere indossati e/o 
tolti rapidamente 
Questi tipi di DPI devono essere progettati e fabbricati in  modo  da
poter essere indossati e/o tolti il piu' rapidamente possibile. 
Se sono dotati di sistemi  di  fissazione  e  di  estrazione  atti  a
mantenerli nella posizione giusta sull'utilizzatore  o  a  toglierli,
tali sistemi devono poter essere manovrati agevolmente e rapidamente. 
2.8. 
DPI d'intervento in situazioni estremamente pericolose 
La  nota  informativa  rilasciata  dal  fabbricante  con  i  DPI  per
interventi in situazioni estremamente pericolose di cui  all'articolo
8,  paragrafo  4,  lettera  a)  deve   comprendere   in   particolare
informazioni destinate all'uso di persone  competenti,  addestrate  e
qualificate per interpretarle e farle applicare dall'utilizzatore. 
Nella nota inoltre deve essere descritta la procedura da seguire  per
verificare  sull'utilizzatore  che  indossa  il  DPI  che  esso   sia
debitamente regolato e pronto per l'impiego. 
Se un DPI e' dotato di  un  dispositivo  di  allarme  che  scatta  in
mancanza del  livello  di  protezione  normalmente  assicurato,  tale
dispositivo deve essere progettato e strutturato  in  modo  tale  che
l'allarme possa essere avvertito dall'utilizzatore  nelle  condizioni
prevedibili di impiego per le quali il DPI e' immesso sul mercato. 
2.9. 
DPI dotati di componenti regolabili o amovibili da parte 
dell'utilizzatore 
Se dei DPI comprendono componenti regolabili  o  amovibili  da  parte
dell'utilizzatore, per  motivi  di  ricambio,  questi  ultimi  devono
essere progettati e fabbricati in modo tale da poter essere regolati,
montati e smontati facilmente a mano. 
2.10. 
DPI raccordabili a un altro dispositivo complementare esterno al DPI 
Se i DPI sono dotati di un sistema di collegamento raccordabile ad un
altro dispositivo, complementare,  tale  elemento  di  raccordo  deve
essere progettato e  fabbricato  in  modo  da  poter  essere  montato
solamente su un dispositivo adatto. 
2.11. 
DPI con un sistema di circolazione di fluido 
Se un DPI ha un sistema a circolazione di fluido,  quest'ultimo  deve
essere scelto o progettato e strutturato  in  modo  da  garantire  un
debito rinnovo del fluido nelle vicinanze  dell'insieme  della  parte
del corpo da proteggere, indipendentemente dai gesti, dalle posizioni
o dai movimenti dell'utilizzatore, nelle  condizioni  prevedibili  di
impiego. 
2.12. 
DPI con una o piu' indicazioni di localizzazione o di segnalazione 
riguardanti direttamente o indirettamente la salute e la sicurezza 
Le  indicazioni  di  localizzazione  o  di  segnalazione  riguardanti
direttamente o indirettamente la salute e la  sicurezza,  apposte  su
queste  categorie  o  tipi  di  DPI  devono  essere   preferibilmente
pittogrammi o ideogrammi armonizzati perfettamente  leggibili  e  re-
stare tali per tutta la durata  prevedibile  di  questi  DPI.  Queste
indicazioni devono essere inoltre  complete,  precise,  comprensibili
per evitare qualsiasi interpretazione  erronea.  In  particolare,  se
tali indicazioni comprendono parole o  frasi,  queste  ultime  devono
essere redatte nella o nelle  lingue  ufficiali  dello  Stato  membro
utilizzatore. 
Se a causa delle piccole dimensioni di un DPI (o componente  di  DPI)
non  e'  possibile  apporre  interamente  o  in  parte  l'indicazione
necessaria,  questa  deve  figurare  sull'imballaggio  e  nella  nota
informativa del fabbricante. 
2.13. 
Indumenti DPI dotati di adeguati elementi di segnalazione visiva 
Gli indumenti DPI destinati ad essere utilizzati in condizioni in cui
si prevede sia necessario segnalare individualmente e visivamente  la
presenza  dell'utilizzatore  devono  essere  dotati  di  uno  o  piu'
dispositivi o mezzi di  segnalazione  opportunamente  collocati,  che
emettano una radiazione visibile, diretta o riflessa, con  intensita'
luminosa e opportune caratteristiche fotometriche e colorimetriche. 
2.14. 
DPI "multirischio" 
Ogni DPI destinato a proteggere l'utilizzatore contro diversi  rischi
suscettibili di verificarsi simultaneamente, deve essere progettato e
fabbricato  in  modo  da  soddisfare  in  particolare   i   requisiti
essenziali specifici per ciascuno di questi rischi (vendi punto 3). 
3. 
REQUISITI SUPPLEMENTARI SPECIFICI PER I RISCHI DA PREVENIRE 
3.1. 
Protezione contro gli urti meccanici 
3.1.1. 
Urti derivanti da cadute o proiezioni di oggetti e dall'impatto di 
una parte del corpo contro un ostacolo 
I DPI adatti a questo genere di rischi  devono  poter  assorbire  gli
effetti di un urto evitando ogni lesione a seguito di  schiacciamento
o penetrazione della parte protetta, perlomeno fino ad un livello  di
energia dell'urto al di la'  del  quale  le  dimensioni  o  la  massa
eccessiva  del  dispositivo  ammortizzatore  impedirebbero  l'impiego
effettivo dei DPI durante il periodo necessario e prevedibile in  cui
vengono adoperati. 
3.1.2. 
Cadute di persone 
3.1.2.1. 
Prevenzione delle cadute a causa di scivolamento 
Le suole di usura delle calzature atte a prevenire  gli  scivolamenti
devono  essere  progettate,  fabbricate  o  dotate   di   dispositivi
applicati appropriati, in  modo  da  assicurare  una  buona  aderenza
mediante ingranamento o sfregamento, in funzione della natura o dello
stato del suolo. 
3.1.2.2. 
Prevenzione delle cadute dall'alto 
I DPI destinati a prevenire le cadute  dall'alto  o  i  loro  effetti
devono comprendere un dispositivo di presa del corpo e un sistema  di
collegamento raccordabile a  un  punto  di  ancoraggio  sicuro.  Essi
devono essere progettati e fabbricati in modo tale che, se utilizzati
nelle condizioni prevedibili di impiego, il dislivello del corpo  sia
il minore possibile per evitare qualsiasi impatto contro un ostacolo,
senza  che  la  forza  di  frenatura  raggiunga  la  soglia  in   cui
sopravvengono lesioni corporali o quella di apertura o di rottura  di
un  componente  dei  DPI   per   cui   possa   prodursi   la   caduta
dell'utilizzatore. 
Essi  devono  inoltre  garantire  che  al  termine  della   frenatura
l'utilizzatore abbia una posizione  corretta,  che  gli  consenta  se
necessario di attendere i soccorsi. 
Nella  sua  nota  informativa  il  fabbricante  deve  in  particolare
precisare i dati utili relativi: 
- alle caratteristiche necessarie per il punto di ancoraggio  sicuro,
nonche'  al   "tirante   d'aria"   minimo   necessario   al   disotto
dell'utilizzatore; 
- al modo adeguato di indossare il dispositivo di presa del  corpo  e
di raccordarne il sistema di  collegamento  al  punto  di  ancoraggio
sicuro. 
3.1.3. 
Vibrazioni meccaniche 
I DPI destinati a prevenire gli effetti delle  vibrazioni  meccaniche
devono poter attenuare in modo adeguato le componenti  di  vibrazione
nocive per la parte del corpo da proteggere. 
Il valore efficace delle accelerazioni trasmesse da queste vibrazioni
all'utilizzatore non deve mai superare i valori  limite  raccomandati
in  funzione  della  durata   di   esposizione   quotidiana   massima
prevedibile della parte del corpo da proteggere. 
3.2. 
Protezione contro la compressione (statica) di una parte del corpo 
I  DPI  destinati  a  proteggere   una   parte   del   corpo   contro
sollecitazioni di compressione (statica) devono poterne attenuare gli
effetti in modo da prevenire lesioni gravi o affezioni croniche. 
3.3. 
Protezione   contro   le    aggressioni    meccaniche    superficiali
(sfregamento, punture, tagli, morsicature) 
I materiali costitutivi  e  altri  componenti  dei  DPI  destinati  a
proteggere interamente o parzialmente  il  corpo  contro  aggressioni
meccaniche  superficiali  quali   sfregamenti,   punture,   tagli   o
morsicature, devono essere scelti o progettati e strutturati in  modo
tale che questi tipi di  DPI  siano  resistenti  all'abrasione,  alla
perforazione e alla tranciatura (vedi anche punto 3.1)  in  relazione
alle condizioni prevedibili di impiego. 
3.4. 
Prevenzione di annegamenti (gile' di  sicurezza,  giubbe  e  tute  di
salvataggio) 
I DPI destinati a prevenire gli annegamenti devono poter far risalire
il piu' presto possibile in superficie, senza nuocere alla sua salute
l'utilizzatore eventualmente privo di forze o di conoscenza,  immerso
in un ambiente liquido e tenerlo a galla in  una  posizione  che  gli
consenta di respirare in attesa di soccorsi. 
I DPI possono presentare  una  gallegiabilita'  intrinseca  totale  o
parziale  o  ancora  ottenuta  gonfiandoli  con   un   gas   liberato
automaticamente o manualmente, o con il fiato. 
Nelle condizioni di impiego prevedibili: 
- i DPI devono poter resistere, senza pregiudicare la loro  idoneita'
al funzionamento, agli effetti dell'impatto con l'ambiente liquido  e
ai fattori ambientali inerenti a tale ambiente; 
-  i  DPI   gonfiabili   devono   poter   gonfiarsi   rapidamente   e
completamente. 
Qualora particolari  condizioni  d'impiego  prevedibili  lo  esigano,
alcuni tipi di  DPI  devono  inoltre  soddisfare  una  o  piu'  delle
seguenti condizioni complementari: 
- devono essere muniti di tutti i dispositivi per  il  gonfiaggio  di
cui al secondo comma e/o di un dispositivo di segnalazione luminosa o
sonora; 
- devono essere muniti di un dispositivo di ancoraggio e di presa del
corpo che consenta di estrarre l'utilizzatore dall'ambiente liquido; 
- devono essere idonei ad  un  uso  protratto  per  tutta  la  durata
dell'attivita' che espone l'utilizzatore eventualmente vestito ad  un
rischio di caduta in ambiente liquido. 
3.4.1. 
Sostegni alla galleggiabilita' 
Un indumento che assicuri un grado  di  gallegiabilita'  efficace  in
funzione dell'impiego prevedibile, sicuro da portare  e  che  dia  un
sostegno positivo nell'acqua. Nelle condizioni prevedibili  d'impiego
questo  DPI  non  deve   intralciare   la   liberta'   di   movimento
dell'utilizzatore permettendogli in particolare di nuotare o di agire
per sfuggire ad un pericolo o per soccorrere altre persone. 
3.5. 
Protezione contro gli effetti nefasti del rumore 
I DPI destinati a prevenire gli effetti  nefasti  del  rumore  devono
poter  attenuare  quest'ultimo  in  modo   che   i   livelli   sonori
equivalenti, avvertiti dall'utilizzatore, non superino mai  i  valori
limite di esposizione quotidiana prescritti  per  la  protezione  dei
lavoratori nella direttiva 86/188/CEE del Consiglio,  del  12  maggio
1986, in  materia  di  protezione  dei  lavoratori  contro  i  rischi
derivanti dall'esposizione al rumore durante il lavoro. 
Ogni DPI deve avere un'etichetta in cui sia indicato  il  livello  di
diminuzione  acustica,  nonche'  il  valore  dell'indice  di  confort
offerto dal DPI; ove cio' non sia possibile,  questa  etichetta  deve
essere apposta sull'imballaggio. 
3.6. 
Protezione contro il calore e (o) il fuoco 
I DPI destinati a proteggere  interamente  o  parzialmente  il  corpo
contro gli effetti del calore e (o) del fuoco devono avere un  potere
di isolamento  termico  e  una  resistenza  meccanica  adeguati  alle
condizioni prevedibili di impiego. 
3.6.1. 
Materiali costitutivi e altri componenti dei DPI 
I  materiali  costitutivi  e  altri   componenti   appropriati   alla
protezione contro il calore  raggiante  e  convettivo  devono  essere
caratterizzati da un adeguato coefficiente di trasmissione del flusso
termico incidente e da un grado di incombustibilita' sufficientemente
elevato,  per  evitare  ogni  rischio  di   autoinfiammazione   nelle
condizioni prevedibili di impiego. 
Se la superficie esterna di tali materiali e componenti deve avere un
potere riflettente, esso deve essere adeguato  al  flusso  di  calore
emesso mediante irraggiamento nella regione dell'infrarosso. 
I materiali e altri componenti di dispositivi destinati a  interventi
di breve durata all'interno di ambienti caldi e i DPI suscettibili di
ricevere proiezioni di prodotti caldi, ad esempio  grandi  proiezioni
di materie in fusione, devono inoltre avere una capacita'  calorifica
sufficiente per restituire la maggior parte del calore  immagazzinato
soltanto dopo che l'utilizzatore si  sia  allontanato  dal  luogo  di
esposizione ai rischi e abbia rimosso il suo DPI. 
I materiali e gli altri componenti di DPI, suscettibili  di  ricevere
grandi  proiezioni  di  prodotti  caldi  devono   inoltre   assorbire
sufficientemente gli urti meccanici (vedi punto 3.1). 
I materiali e gli altri componenti  di  DPI  suscettibili  di  venire
accidentalmente a contatto con la fiamma e quelli che rientrano nella
fabbricazione di dispositivi  di  lotta  antincendio  devono  inoltre
essere caratterizzati da un grado di ininfiammabilita' corrispondente
alla classe  dei  rischi  incorsi  nelle  condizioni  prevedibili  di
impiego. Essi non devono fondere sotto  l'azione  della  fiamma,  ne'
contribuire a propagarla. 
3.6.2. 
DPI completi, pronti per l'uso 
In condizioni prevedibili d'impiego: 
1) La quantita' di calore trasmessa  all'utilizzatore  attraverso  il
DPI deve essere sufficientemente bassa affinche' il calore accumulato
per tutta la durata d'impiego nella parte del corpo da proteggere non
raggiunga mai la soglia di dolore o quella in  cui  si  verifichi  un
qualsiasi effetto nocivo per la salute. 
2) I DPI devono impedire, se necessario, la penetrazione di liquidi o
di vapori e non devono causare ustioni derivanti da contatti puntuali
tra il loro rivestimento protettivo e l'utilizzatore. 
Se dei DPI sono dotati di dispositivi di refrigerazione in  grado  di
assorbire il calore incidente mediante evaporizzazione di un  liquido
o sublimazione di un solido, essi devono essere  progettati  in  modo
tale  che  le  sostanze  volatili  che  si  formano  siano   avacuate
all'esterno dell'involucro di protezione e non verso l'utilizzatore. 
Se dei DPI comprendono un  apparecchio  di  protezione  respiratoria,
esso  deve  garantire  in  modo   soddisfacente,   nelle   condizioni
prevedibili d'impiego, la funzione di protezione stabilita. 
Il fabbricante deve in particolare indicare, nella  nota  informativa
allegata ad ogni modello di  DPI  destinato  a  interventi  di  breve
durata  in  ambienti  caldi,  qualsiasi  dato  utile  ai  fini  della
determinazione  della  durata  massima  ammissibile  dell'esposizione
dell'utilizzatore  al  calore  trasmesso  attraverso  i   dispositivi
utilizzati conformemente al loro impiego. 
3.7. 
Protezione contro il freddo 
I DPI destinati a difendere dagli effetti del freddo tutto il corpo o
parte di esso devono possedere un isolamento termico e una resistenza
meccanica adeguata alle prevedibili condizioni  di  impiego  per  cui
sono immessi sul mercato. 
3.7.1. Materiali costitutivi e altri componenti dei DPI 
I materiali costituenti e gli altri componenti dei  DPI  destinati  a
proteggere dal freddo devono possedere coefficienti  di  trasmissione
del flusso termico incidente tanto  bassi  quanto  lo  richiedono  le
condizioni di impiego prevedibili. I materiali e gli altri componenti
flesssibili dei DPI  da  utilizzare  per  interventi  all'interno  di
ambienti freddi devono  conservare  un  grado  di  flessibilita'  che
permetta all'operatore di compiere i gesti necessari  e  di  assumere
determinate posizioni. 
Inoltre, i materiali e gli altri componenti del  DPI  che  potrebbero
essere interessati da proiezioni importanti di prodotti freddi devono
poter ammortizzare sufficientemente gli urti  meccanici  (vedi  punto
3.1). 
3.7.2. DPI completi, pronti all'uso 
Nelle prevedibili condizioni d'impiego: 
1) Il flusso trasmesso all'utilizzatore attraverso il DPI deve essere
tale che il freddo accumulato  durante  il  periodo  d'impiego  sulle
parti del corpo da proteggere, comprese le punte delle dita dei piedi
e delle mani, non raggiunga in alcun  caso  la  soglia  di  dolore  o
quella in cui si manifesta un qualsiasi effetto nocivo per la salute. 
2) I DPI devono impedire quanto possibile la penetrazione di liquidi,
i quali, ad esempio, la pioggia, e non dovono essere  all'origine  di
lesioni in seguito a contatti puntuali tra il  loro  rivestimento  di
protezione e l'utilizzatore. 
Se i  DPI  sono  dotati  di  un  apparecchio  di  protezione  per  la
respirazione, quest'ultimo  deve  assolvere  in  modo  soddisfacente,
nelle  condizioni  prevedibili  d'impiego,   la   sua   funzione   di
protezione. 
Il fabbricatore deve in particolare indicare, nella nota  informativa
relativa ad ogni modello di  DPI  destinato  a  interventi  di  breve
durata in  ambienti  freddi,  qualsiasi  dato  utile  ai  fini  della
determinazione  della  durata  massima  ammissibile  dell'esposizione
dell'utilizzatore al freddo trasmesso attraverso l'attrezzatura. 
3.8.Protezione contro gli shock elettrici 
I DPI destinati a proteggere tutto il corpo o  parte  di  esso  dagli
effetti della  corrente  elettrica,  devono  possedere  un  grado  di
isolamento adeguato ai valori di tensione ai quali l'utilizzatore  e'
esposto nelle piu' sfavorevoli condizioni d'impiego prevedibili. 
A tal fine, i materiali costituenti e gli altri componenti di  questo
tipo di DPI devono essere scelti, o concepiti, e  combinati  in  modo
che la corrente di fuga, misurata attraverso  l'involucro  protettore
in condizioni di prova effettuate a tensioni corrispondenti a  quelle
che possono incontrarsi in situ, sia quanto piu' bassa possibile e in
ogni caso inferiore a un valore  convenzionale  massimo  ammissibile,
corrispondenti alla soglia di tolleranza. 
I tipi di DPI destinati esclusivamente ad attivita' o  interventi  su
impianti elettrici sotto tensione o che possono essere sotto tensione
devono portare l'indicazione, ripetuta anche sulla confezione,  della
classe di protezione e/o della  tensione  d'impiego,  del  numero  di
serie e  della  data  di  fabbricazione;  sui  DPI  si  deve  inoltre
prevedere, all'esterno dell'involucro, di protezione, uno spazio  sul
quale si possa segnare ulteriormente la data di messa in  servizio  e
quelle delle prove o dei controlli da effettuare periodicamente. 
Il fabbricante deve indicare  nella  sua  nota  d'informazione  l'uso
esclusivo di questi tipi di DPI, nonche' la  natura  e  la  frequenza
delle  prove  dielettriche  alle  quali  devono  essere  assoggettati
durante il loro "periodo di vita". 
3.9.Protezione contro le radiazioni 
3.9.1.Radiazioni non ionizzanti 
I DPI destinati  a  prevenire  gli  effetti  acuti  o  cronici  delle
sorgenti di  radiazioni  non  ionizzanti  sull'occhio,  devono  poter
assorbire o riflettere la maggior parte dell'energia irradiata  nelle
lunghezze d'onda nocive, senza per cio' alterare in modo eccessivo la
trasmissione della  parte  non  nociva  dello  spettro  visibile,  la
percezione dei contrasti e  la  distinzione  dei  colori  qualora  le
condizioni prevedibili di impiego lo richiedano. 
A tale  scopo,  le  lenti  protettrici  devono  essere  progettate  e
fabbricate in modo da disporre in particolare, per ogni onda  nociva,
di un fattore spettrale di  trasmissione  tale  che  la  densita'  di
illuminamento energetico della radiazione suscettibile di raggiungere
l'occhio dell'utilizzatore attraverso il filtro  sia  la  piu'  bassa
possibile e non superi mai il valore limite  di  esposizione  massima
ammissibile. 
Le lenti inoltre non devono deteriorarsi o perdere le loro proprieta'
per  effetto  dell'irraggiamento  emesso  in  condizioni  di  impiego
prevedibili  e  ogni  esemplare  immesso  sul  mercato  deve   essere
caratterizzato dal numero di grado di protezione cui  corrisponde  la
curva della distribuzione spettrale del suo fattore di trasmissione. 
Le lenti adatte a sorgenti di radiazione dello stesso genere,  devono
essere classificate in ordine crescente  secondo  i  loro  numeri  di
grado di protezione e il fabbricante deve in  particolare  nella  sua
nota informativa indicare le curve di trasmissione che consentano  di
scegliere il DPI piu' appropriato tenendo conto di  fattori  inerenti
alle condizioni effettive  di  impiego,  ad  esempio  della  distanza
rispetto alla sorgente e della distribuzione  spettrale  dell'energia
irradiata a tale distanza. 
Il numero di grado di protezione di ogni esemplare di lente filtrante
deve essere indicato dal fabbricante. 
3.9.2. 
Radiazioni ionizzanti 
3.9.2.1. 
Protezione contro la contaminazione radioattivaesterna 
I materiali e gli altri componenti dei  DPI  destinati  a  proteggere
tutto il corpo o parte di esso contro le polveri, i  gas,  i  liquidi
radioattivi o le loro miscele, devono essere scelti  o  progettati  e
strutturati  in  modo  tale  che   questi   dispositivi   impediscano
efficacemente  la  penetrazione  delle  sostanze  contaminanti  nelle
condizioni prevedibili d'impiego. 
La necessaria tenuta stagna puo' essere ottenuta, in  relazione  alla
natura  o  allo  stato  delle   sostanze   contaminanti,   attraverso
l'impermeabilita' dell'"involucro" di  protezione  e  (o)  attraverso
qualsiasi altro mezzo appropriato, ad esempio sistemi di ventilazione
e di pressurizzazione che impediscano la  retrodiffusione  di  queste
sostanze contaminanti. 
Se  e'  possibile  decontaminare  i  DPI,  la  decontaminazione  deve
avvenire in modo da non  pregiudicare  il  loro  eventuale  reimpiego
durante la "durata" prevedibile di questo genere di dispositivi. 
3.9.2.2. 
Protezione limitata contro l 'irradiazione esterna 
I  DPI  intesi  a  proteggere   interamente   l'utilizzatore   contro
l'irradiazione esterna o, se cio'  non  e'  possibile,  ad  attenuare
sufficientemente quest'ultima possono essere progettati soltanto  per
radiazioni elettroniche (ad esempio, radiazioni beta) o fotoniche (X,
gamma) di energia relativamente limitata. 
I materiali costitutivi e  altri  componenti  di  questi  DPI  devono
essere scelti o progettati e strutturati in modo tale che il  livello
di protezione offerto  all'utilizzatore  sia  tanto  alto  quanto  lo
richiedono le condizioni prevedibili di impiego senza  che  per  cio'
gli impedimenti ai  gesti,  alle  posizioni  o  agli  spostamenti  di
quest'ultimo implichino un aumento della durata di esposizione  (vedi
punto 1.3.2). 
Sui DPI devono essere indicati le caratteristiche e lo  spessore  del
materiale  o  dei  materiali  costituenti  adatti   alle   condizioni
prevedibili di impiego. 
3.10. 
Protezione dalle sostanze pericolose e gli agenti infettivi 
3.10.1. 
Protezione respiratoria 
I DPI destinati a  proteggere  le  vie  respiratorie  devono  fornire
all'utilizzatore aria  respirabile  se  quest'ultimo  e'  esposto  ad
un'atmosfera inquinata e (o) la cui concentrazione  di  ossigeno  sia
insufficiente. 
L'aria respirabile fornita all'utilizzatore dal DPI e' ottenuta con i
mezzi  adatti,  ad  esempio:  dopo  filtrazione  dell'aria  inquinata
attraverso il dispositivo o mezzo di protezione o mediante un apporto
proveniente da una sorgente non inquinata. 
I materiali costitutivi e  altri  componenti  di  questi  DPI  devono
essere scelti o progettati e strutturati in modo tale che la funzione
e l'igiene delle vie respiratorie dell'utilizzatore siano  assicurate
debitamente durante il periodo  di  utilizzazione,  nelle  condizioni
prevedibili di impiego. 
Il grado di tenuta stagna della parte facciale, le perdite di  carico
all'inspirazione e,  per  gli  apparecchi  filtranti,  il  potere  di
depurazione, devono essere tali che nel caso di  atmosfera  inquinata
la penetrazione dei contaminanti sia sufficientemente  bassa  da  non
pregiudicare la salute o l'igiene dell'utilizzatore. 
I DPI devono possedere un marchio d'identificazione del fabbricante e
un'etichetta con le caratteristiche di ciascun tipo di dispositivo in
modo tale da  permettere  a  qualsiasi  utilizzatore  sperimentato  e
qualificato, con l'ausilio delle istruzioni per l'uso,  di  farne  un
impiego appropriato. 
Nella nota informativa degli apparecchi filtranti il fabbricante deve
inoltre indicare la data limite di deposito in magazzino  del  filtro
nuovo, come conservato nella confezione d'origine. 
3.10.2. 
Protezione dai contatti epidermici o oculari 
I DPI destinati a evitare contatti superficiali di tutto il  corpo  o
di una parte di esso  con  sostanze  pericolose  e  agenti  infettivi
devono impedire la penetrazione o  la  diffusione  di  tali  sostanze
attraverso l'involucro di  protezione  nelle  condizioni  prevedibili
d'impiego per le quali tali DPI sono immessi sul mercato. 
A tal fine, i materiali costituenti e gli altri componenti di  questo
tipo di DPI devono essere scelti, o concepiti e combinati in modo  da
garantire per quanto possibile una chiusura ermetica  totale  che  ne
consenta se necessario un uso quotidiano eventualmente prolungato  o,
in caso contrario,  una  chiusura  stagna  limitata  con  conseguente
limitazione della durata d'impiego. 
Qualora, per loro natura e per le condizioni prevedibili di  impiego,
talune sostanze pericolose o agenti infettivi avessero un  potere  di
penetrazione elevato e limitassero  quindi  il  tempo  di  protezione
offerto dai DPI, questi ultimi devono essere sottoposti  a  prove  di
tipo convenzionale che permettano di classificarli in funzione  della
loro efficacia. I DPI risultanti conformi alle  specifiche  di  prova
devono possedere un'etichetta contenente i nomi  o,  in  mancanza  di
questi, i codici delle sostanze utilizzate per le prove,  nonche'  il
corrispondente tempo di protezione convenzionale. Il fabbricante deve
inoltre  fornire,  nella  sua  nota  d'informazione,  il  significato
eventuale dei codici, la descrizione  particolareggiata  delle  prove
convenzionali e qualsiasi dato utile alla determinazione della durata
massima  ammissibile  d'impiego  del  DPI  nelle  diverse  condizioni
prevedibili. 
3.11. 
Dispositivi di sicurezza delle attrezzature per l'immersione 
1) Apparecchio respiratorio 
L'apparecchio   respiratorio   deve    consentire    di    alimentare
l'utilizzatore con una miscela gassosa respirabile, nelle  condizioni
prevedibili d'impiego e tenuto conto, segnatamente, della profondita'
massima di immersione. 
2) Qualora le  condizioni  prevedibili  d'impiego  lo  richiedano,  i
dispositivi devono comprendere: 
a) una tuta che assicuri la protezione  dell'utilizzatore  contro  la
pressione dovuta alla profondita' di immersione (vedi punto 3.2)  e/o
contro il freddo (vedi punto 3.7); 
b) un dispositivo d'allarme destinato ad  avvertire  in  tempo  utile
l'utilizzatore  della  mancanza  di  ulteriore  alimentazione   della
miscela gassosa respirabile (vedi punto 2.8); 
c) una tuta di salvataggio che consenta all'utilizzatore di  risalire
in superficie (vedi punto 3.4.1).