(all. 2 - art. 1)
                                                           Allegato 2
  RIVESTIMENTI  INCAPSULANTI   PER  LA   BONIFICA  DI   MANUFATTI  IN
CEMENTO-AMIANTO
 1. Scopo.
  Il presente disciplinare regolamenta requisiti prestazionali minimi
dei  rivestimenti incapsulanti,  i protocolli  di applicazione  e gli
adempimenti che si rendono obbligatori per eseguire correttamente gli
interventi di bonifica di manufatti in cemento amianto in conformita'
a quanto  previsto dall'art. 3  del decreto ministeriale  6 settembre
1994.
 2. Terminologia.
  a) Manufatti  in fibrocemento:  nel presente documento  si indicano
con questo  termine i  manufatti industriali, rispondenti  alle norme
UNI EN 492, UNI  EN 494 e ISO 8336 di tipo  NT realizzati con cemento
rinforzato per mezzo di fibre  diverse dall'amianto e quindi privi di
amianto.
  b) Manufatti  in cemento amianto:  manufatti nei quali le  fibre di
rinforzo sono  costituite da amianto,  con o senza aggiunta  di altre
fibre.
  c) Supporto:  manufatto in cementoamianto idoneo  alla bonifica per
incapsulamento:
  d)  Prodotto incapsulante:  materiale  che ingloba  e/o ricopre  le
fibre di amianto per prevenirne il rilascio.
   I prodotti incapsulanti possono essere:
  1)  penetranti  se penetrano  nel  materiale  legando le  fibre  di
amianto tra loro e con la matrice cementizia;
  2) ricoprenti se formano una  spessa membrana sulla superificie del
manufatto.
  e)  Ciclo incapsulante:  sequenza  di  operazioni finalizzate  alla
realizzazione   di   un   rivestimento  incapsulante,   comprese   le
indicazioni necessarie per la  loro corretta esecuzione: preparazione
del  supporto, prodotti  da  applicare, modalita'  di diluizione,  di
applicazione e di essiccazione, numero delle applicazioni necessarie,
altre eventuali indicazioni.
  f) Rivestimento incapsulante: il risultato di un ciclo incapsulante
applicato su manufatti di cementoamianto,  avente lo scopo di evitare
la dispersione di fibre nell'ambiente.
  3.  Valutazione  dello  stato  di  conservazione  e  dell'idoneita'
all'incapsulamento.
  L'art.  2  del decreto  ministeriale  6  settembre 1994  riporta  i
criteri  di valutazione  dello stato  di conservazione  dei materiali
contenenti amianto: la tabella 1  fornisce il diagramma di flusso del
processo di  valutazione di tale stato  e della scelta del  metodo di
bonifica.
 
----> Vedere tabella a Pag. 30 della G.U. <----
 
  L'art. 7  comma 7- a)  fornisce i "principali indicatori  utili per
valutare lo stato  di degrado delle coperture  in cementoamianto" che
danno utili indicazioni sull'opportunita'  di procedere alla bonifica
mediante incapsulamento.
  La tabella  2 fornisce il  diagramma di flusso delle  operazioni da
effettuare per  l'incapsulamento dei  manufatti in  cementoamianto ed
indica compiti e responsabilita' dei diversi organismi.
 4. Preparazione del supporto.
  Se  la  superficie  delle  coperture e  degli  altri  manufatti  in
cementoamianto  deve  essere  trattata preliminarmente,  al  fine  di
garantire l'efficacia  del rivestimento incapsulante,  il trattamento
preliminare della superficie deve  essere effettuato con attrezzature
idonee   che  impediscano   la  liberazione   di  fibre   di  amianto
nell'ambiente.
  Le  eventuali acque  reflue di  lavaggio, opportunamente  trattate,
assieme agli  eventuali rifiuti  contenenti amianto  ed ai  fanghi di
risulta saranno smaltite come disposto dalla normativa vigente.
  In ogni  caso, il datore  di lavoro  che effettua le  operazioni di
bonifica sulla base delle condizioni del supporto e delle indicazioni
fornite  dal   produttore  sui   limiti  dell'impiego   del  prodotto
incapsulante,  individuera' la  preparazione del  supporto adatta  al
ciclo incapsulante che intende realizzare.
  Per evitare  la dispersione  delle fibre di  amianto, eventualmente
emerse in  superficie a seguito  della preparazione del  supporto, le
successive  fasi del  ciclo  incapsulante dovranno  avvenire al  piu'
presto  possibile, dopo  la  preparazione.  Sono vietati  trattamenti
preliminari  di  preparazione   all'incapsulamento  di  manufatti  in
cementoamianto in ambienti confinati.
 5. Tipologie dei rivestimenti incapsulanti.
  A  seconda  dell'applicazione  il  rivestimento  incapsulante  puo'
essere:
  A)  a  vista  all'esterno:  se applicato  per  l'incapsulamento  di
manufatti in cementoamianto esposti  agli agenti atmosferici e quindi
soggetti a degrado progressivo, con affioramento e rilascio di fibre;
rientra  in questa  definizione  anche il  rivestimento da  applicare
sull'intradosso  di  lastre  il  cui  estradosso  e'  direttamente  a
contatto con l'ambiente esterno;
  B)  a  vista  all'interno:  se applicato  per  l'incapsulamento  di
manufatti   in  cementoamianto   situati   all'interno  "integri   ma
suscettibili di danneggiamento" o "danneggiati"  (art. 2, commi 2- b)
, 2- c), decreto ministeriale 6 settembre 1994);
  C) non a  vista: se applicato per l'incapsulamento  di manufatti in
cementoamianto, a supporto degli  interventi di confinamento, che, se
non  associati ad  un  trattamento incapsulante,  non impediscono  il
rilascio  di fibre  al  suo  interno (art.  3,  comma  3- c)  decreto
ministeriale 6 settembre  1994) e di sopracopertura,  "inteso come un
intervento di confinamento" (art. 7, comma 7- a) par. c);
  D) ausiliario:  se applicato  per evitare  la dispersione  di fibre
nell'ambiente a supporto degli interventi di rimozione (art. 5, comma
5, del decreto ministeriale 6 settembre 1994) o durante le operazioni
di smaltimento di materiali contenenti amianto. object="og8683a"
 
----> Vedere tabella a Pag. 32 della G.U. <----
 
  6. Caratteristiche prestazionali dei rivestimenti incapsulanti.
  Un ciclo  incapsulante puo'  prevedere l'applicazione di  un numero
qualsiasi di prodotti.  Uno stesso ciclo puo'  impiegare prodotti sia
penetranti che ricoprenti. "Generalmente  i risultati piu' efficaci e
duraturi si ottengono con l'impiego  di entrambi i prodotti" (art. 7,
comma 7- a), del decreto ministeriale 6 settembre 1994).
  Il   rivestimento  secco   dovra'   possedere  le   caratteristiche
prestazionali  riportate nell'appendice  1; per  le norme  UNI dovra'
essere  utilizzata l'edizione  piu'  recente; le  norme UNI  dovranno
essere  sostituite dalle  norme UNI-EN  eventualmente pubblicate  sul
medesimo argomento.
  Se un  rivestimento incapsulante soddisfa almeno  alle prescrizioni
indicate  nell'appendice 1,  e' dichiarato  idoneo all'incapsulamento
dei   manufatti  in   cementoamianto.   Il   superamento  di   queste
prescrizioni dovra' essere accertato dal committente.
  I prodotti  dovranno essere  applicabili con una  apparecchiatura a
spruzzo  secondo l'art.  5, comma  5-  b), paragrafo  8, del  decreto
ministeriale 6 settembre 1994 o con altri sistemi, utilizzati in modo
da non presentare rischi di liberazione di fibre.
  I  rivestimenti incapsulanti  non dovranno  contenere sostanze  che
diano luogo allo  sviluppo di fumi, vapori o gas  tossici che possono
liberarsi  nell'ambiente interno  ed esterno  a seguito  di eventuali
incendi che possano interessare le strutture incapsulate.
 7. Attestazione di conformita'.
  La conformita'  dei rivestimenti incapsulanti  alle caratteristiche
prestazionali richieste nell'appendice  1 (punti 1, 2, 3  e 4), sara'
attestata da  laboratori che presenteranno al  fornitore un documento
nel quale sara' indicato almeno:
  quante  persone lavorano,  il loro  titolo di  studio, gli  anni di
esperienza;
  l'elenco  delle apparecchiature  di  cui  dispone per  l'esecuzione
delle prove previste dalla UNI  10686: nome del costruttore, modello,
anno di fabbricazione;
    come procede alla taratura di queste apparecchiature.
 8. Notifica all'orano di vingilanza.
  Il committente  dovra' dare comunicazione dei  lavori all'organo di
vigilanza competente per territorio in quanto ricorrono le condizioni
previste dall'art. 11, comma 1, lettera c) del decreto legislativo n.
494/1996. Per quanto  riguarda l'igiene e sicurezza  degli addetti, i
lavori  dovranno  svolgersi  secondo   quanto  disposto  dal  decreto
legislativo n.  277/1991, il decreto del  Presidente della Repubblica
n.  164/1956  ed  il  decreto  del  Presidente  della  Repubblica  n.
547/1955.
  Per  interventi  di  incapsulamento che  prevedano  un  trattamento
preliminare  o la  sostituzione di  lastre, il  titolare dell'impresa
dovra' presentare all'organo di vigilanza competente territorialmente
anche  un  piano  di  lavoro   ai  sensi  dell'art.  34  del  decreto
legislativo n. 277/1991.
 9. Attestazione dell'esecuzione dei lavori.
  L'avvenuta  posa  in  opera  di  un  rivestimento  incapsulante  in
conformita'  alle  disposizioni  di   legge  secondo  le  indicazioni
trasmesse  dal  fornitore e  con  le  caratteristiche prescritte  dal
presente  documento,  sara'  attestata dal  responsabile  dei  lavori
dell'impresa di bonifica.
  L'esecutore della  bonifica attesta  gli spessori  del rivestimento
incapsulante secco e indica i metodi, nazionali o internazionali, per
la  loro misura.  Nell'attestato dovranno  essere indicati  i diversi
colori  delle ultime  due  mani del  rivestimento  incapsulante e  la
durata  minima  del  trattamento,  cio'  al  fine  di  consentire  al
committente di  programmare il piano  di controllo e  manutenzione ex
decreto   ministeriale  6   settembre   1994.  L'attestazione   sara'
conservata dal  committente e presentata, a  richiesta, all'organo di
vigilanza competente per territorio.
 10. Programma di manutenzione e controllo.
  La  necessita'  di mantenere  un  programma  di verifica  periodica
dell'efficacia dell'incapsulamento e di manutenzione e' richiamata in
particolare dall'art. 3, comma 3-  b), del decreto ministeriale del 6
settembre 1994.  Questa verifica  periodica dovra'  essere effettuata
dal committente; l'organo di  vigilanza potra' eseguire gli opportuni
controlli.
  Per   effettuare   il   controllo  del   permanere   dell'efficacia
dell'incapsulamento:
  controllare  che  non  siano   avvenuti  distacchi,  sfaldamenti  e
fessurazioni  del  rivestimento  incapsulante  dalla  superficie  del
manufatto;
  controllare che non sia scomparso  il colore dell'ultimo strato con
conseguente affioramento del colore del prodotto sottostante.
  A  seconda dei  risultati  del controllo  saranno  da decidere  gli
opportuni interventi, che potranno essere:
  ripristino  della  continuita'  del rivestimento  incapsulante  con
interventi opportuni da decidere caso per caso.
  applicazione di un altro strato  di prodotto, per sostituire quello
scomparso per effetto degli agenti atmosferici.
  Per i lavori di manutenzione  e ripristino devono essere rispettate
tutte le prescrizioni del presente decreto.
                                                          Appendice 1
    CARATTERISTICHE PRESTAZIONALI DEI RIVESTIMENTI IN CAPSULANTI
               1. Rivestimenti incapsulanti di tipo A.
  Lo spessore  medio del  rivestimento incapsulante secco  non dovra'
essere inferiore a 300 mm, e  in nessun punto dovra' essere inferiore
a 250 mm.
  Gli ultimi due prodotti del  ciclo incapsulante dovranno essere due
prodotti ricoprenti e  di colore diverso e  contrastante. Lo spessore
medio  totale  dell'ultimo prodotto  non  dovra'  essere maggiore  di
quello medio totale del penultimo: in nessun punto lo spessore totale
dell'ultimo  prodotto  dovra'  superare   del  20%  lo  spessore  del
penultimo.
  Per le prove  di laboratorio di seguito prescritte  lo spessore del
rivestimento  non dovra'  essere inferiore  a 250  mm, come  indicato
dalla norma UNI 10686.
  Sui rivestimenti incapsulanti  di tipo A devono  essere eseguite le
seguenti  prove di  laboratorio,  secondo le  modalita' indicate  dai
paragrafi citati della norma UNI 10686:
    1) aderenza: paragrafo 11;
    2) impermeabilita' dell'acqua: paragrafo 12;
    3) resistenza al gelodisgelo: paragrafo 13;
    4) prova di solepioggia: paragrafo 14;
  5) resistenza all'invecchiamento accelerato: paragrafo 15;
    6) reazione al fuoco: paragrafo 16 (vedi nota).
  Nota: La prova di reazione al  fuoco dovra' essere eseguita solo se
lo spessore totale del rivestimento stesso  supera i 600 m m (decreto
ministeriale n.  48 del  26 giugno 1984)  e se  richiesta dall'organo
competente.
 2. Rivestimenti incapsulanti di tipo B.
  Lo spessore  medio del  rivestimento incapsulante secco  non dovra'
essere inferiore a 250 mm e in nessun punto dovra' essere inferiore a
200 mm.
  Gli ultimi due prodotti del  ciclo incapsulante dovranno essere due
prodotti ricoprenti e  di colore diverso e  contrastante. Lo spessore
medio  totale  dell'ultimo prodotto  non  dovra'  essere maggiore  di
quello medio totale del  penultimo; in nessuna misurazione effettuata
lo spessore dell'ultimo prodotto dovra'  superare del 20% lo spessore
del penultimo.
  Per le  prove di  laboratorio n.  1 e 2,  di seguito  descritte, lo
spessore del  rivestimento non dovra'  essere inferiore a 200  mm, in
deroga  a  quanto  indicato  dalla  norma  UNI  10686.  La  prova  di
laboratorio n. 3 potra' essere eseguita solo sull'ultimo prodotto del
ciclo incapsulante  anziche' sull'intero ciclo: lo  spessore del film
secco non dovra' essere inferiore a 100 mm.
  Sul ciclo incapsulante di tipo B devono essere eseguite le seguenti
prove di laboratorio:
  1) aderenza: secondo il paragrafo 11 della norma UNI 10686;
  2) reazione al fuoco: secondo il paragrafo 16 della norma UNI 10686
(vedi nota al paragrafo 1);
  3) resistenza al lavaggio: secondo la norma UNI 10560: il risultato
non deve essere inferiore a 5000 cicli di lavaggio.
 3. Rivestimenti incapsulanti di tipo C.
  Lo spessore  del rivestimento incapsulante secco  non dovra' essere
inferiore a 200 mm, e  nessuna misurazione dovra' risultare inferiore
a tale valore.
  Per le prove  di laboratorio di seguito descritte,  lo spessore del
rivestimento non dovra' essere inferiore a 100 mm, in deroga a quanto
indicato dalla norma UNI 10686.
  Sul ciclo incapsulante di tipo C devono essere eseguite le seguenti
prove  di laboratorio,  secondo le  modalita' indicate  nei paragrafi
citati della norma UNI 10686:
    1) aderenza: paragrafo 11;
    2) impermeabilita' all'acqua: paragrafo 12;
    3) resistenza al gelodisgelo: paragrafo 13;
  4) reazione al fuoco: paragrafo 16 (vedi nota al paragrafo 1).
 4. Rivestimenti imcapsulanti di tipo D.
  Il rivestimento  incapsulante dovra' essere di  colore contrastante
con quello del supporto. Il fornitore dovra' indicare lo spessore del
film secco, la  quantita' da applicare per metro quadrato  e il tempo
di essiccazione.
 5. Attestazione di conformita'.
  Per ottenere  l'attestazione di conformita' sulla  base della norma
UNI  CEI GN  45015 il  fornitore dovra'  presentare al  laboratorio i
campioni dei prodotti che costituiscono  il ciclo incapsulante da lui
proposto,  nella   quantita'  richiesta   dal  laboratorio,   con  le
informazioni  necessarie per  la loro  corretta applicazione:  tipo e
quantita' del diluente (se previsto), spessore da applicare, tempo di
essiccazione, ecc.  Il laboratorio  dovra' applicare  questi prodotti
secondo  le  informazioni ricevute  dal  fornitore.  E' facolta'  del
fornitore assistere all'applicazione dei prodotti da lui presentati.
  Nell'attestato di  conformita' il laboratorio riportera'  almeno le
seguenti informazioni:
    il riferimento al presente disciplinare;
  tutti  i   dati  per   l'identificazione  del   ciclo  incapsulante
esaminato:  nome   del  fornitore,  modalita'  di   preparazione  del
supporto,  tipo di  prodotti  (codice o  denominazione commerciale  o
l'altro elemento identificativo),  sequenza di applicazione, spessore
di  ogni  strato, numero  degli  strati,  modalita' e  condizioni  di
applicazione e di essiccazione;
  tipo di provini  utilizzati e tipo di pretrattamento  al quale sono
stati sottoposti prima dell'applicazione del rivestimento;
  il risultato  della misura  dello spessore totale  del rivestimento
incapsulante e dello spessore di ogni singolo prodotto applicato;
  i risultati delle prove previste del presente disciplinare;
  il  giudizio complessivo  sulla conformita'  del rivestimento  alle
prescrizioni del presente disciplinare;
    la data della prova.
  Tele  attestazione   rilasciata  al   fornitore  sara'   da  questi
presentata al committente.