(Allegato 1B)
                                                          Allegato 1B 
 
 
STANDARD PER LA RIORGANIZZAZIONE DELLE U.O.  DI  OSTETRICIA  E  DELLE
UNITA' OPERATIVE DI PEDIATRIA/NEONATOLOGIA E TERAPIA INTENSIVA 
NEONATALE (TIN) 
 
     A) U.O. OSTETRICIA DI I LIVELLO (500 - 1000 parti/anno) (*) 
 
Unita' che assistono gravidanze e parti', in eta' gestazionale > o  =
34  settimane,  in  situazioni  che  non  richiedono  presuntivamente
interventi di livello tecnologico ed assistenziale elevato tipiche 
del II livello, per la madre e per il feto. 
 
(*) Il numero di parti/anno > di 1000 non  determina  cambiamento  di
livello, essendo i requisiti per il livello legati anche al bacino di
utenza, alla presenza nella stessa struttura di TIN e di discipline 
specialistiche in numero e con intensita' di cura piu' elevata 
 
                         Standard Operativi 
 
- parti/anno: 500 - 1000; 
- risorse umane adeguate, sulla base dei carichi di  lavoro,  per  le
varie figure professionali coinvolte nel processo assistenziale, 
tenendo anche conto del volume di attivita' ginecologica; 
- garantire assistenza con personale ostetrico  e  ginecologico  h24,
assicurando inoltre supporto di pronta disponibilita' integrativa 
notturna e festiva di personale ostetrico-ginecologico; 
- garantire un numero adeguato di ostetriche per turno. Si raccomanda 
fino a 1000 parti/anno almeno 2 ostetriche per turno; 
- garantire, con spazi dedicati, l'accettazione ostetrica h24 
- disponibilita' di assistenza anestesiologica h24 all'interno della 
struttura ospedaliera; 
- garantire assistenza pediatrica/neonatologica h24; 
- si raccomandano come adeguati per l'assistenza/degenza ostetrica a 
15/20 posti letto ogni 1000 parti/anno; 
-  devono  essere  presenti  due  sale   travaglio-parto.   Le   sale
travaglio-parto (riferimento LG ISPESL) devono essere 3 se il numero 
dei parti > 1000/anno e 4 oltre i 2000 parti/anno; 
- una sala operatoria deve sempre pronta e  disponibile  h24  per  le
emergenze ostetriche nel blocco travaglio-parto (riferimento LG 
ISPESL); 
- area dedicata alla gestione del travaglio-parto 
fisiologico/naturale; 
- devono essere presenti ambulatori per le gravidanze a termine e per 
le gravidanze a rischio in accordo con normativa regionale; 
- garantire terapia sub-intensiva alla gravida ed alla puerpera; 
- garantire l'integrazione funzionale con lo S.T.A.M. del  territorio
di competenza (integrandosi con il servizio urgenza/emergenza 
territoriale); 
- garantire esami di laboratorio ed indagini di diagnostica per 
immagini e la disponibilita' di emotrasfusioni h24. 
 
Funzioni collegate ai livelli assistenziali: 
 
- garantire l'assistenza alla gravidanza e ai parti per epoca 
gestazionale > o = 34 settimane; 
- garantire, con spazi dedicati, l'accettazione ostetrica h24; 
- garantire alla donna partoriente la riservatezza, la tranquillita',
il riconoscimento della propria dignita', una adeguata  informazione,
il diritto di vivere il parto come evento  naturale,  potendo  fruire
della presenza di una persona di sua scelta, anche attraverso la 
costituzione di percorsi dedicati alla gravidanza fisiologica; 
- garantire un'adeguata assistenza all'evento nascita anche mediante 
tecniche di controllo del dolore farmacologiche e non; 
- rimuovere gli ostacoli organizzativo-funzionali che si  frappongono
alla pratica del rooming-in ed al sostegno dell'allattamento al seno; 
- garantire la disponibilita' di emotrasfusioni h24; 
- garantire l'effettuazione di qualunque intervento 
ostetrico-ginecologico di emergenza; 
- garantire terapia sub-intensiva alla gravida ed alla puerpera; 
- garantire esami di laboratorio ed indagini di diagnostica per 
immagini urgenti; 
- essere formalmente e funzionalmente collegata con i punti nascita 
di II livello secondo il modello hub e spoke; 
-  provvedere  al  trasferimento  della  gravida  (STAM)  laddove  si
verifichino condizioni o patologie materne e/o fetali che richiedano,
in situazioni di non emergenza, l'invio ad unita' di II livello (*). 
- garantire il trasferimento a struttura di II livello delle  gravide
per le quali  si  preveda  che  il  nascituro  abbisogni  di  terapie
intensive, salvo le situazioni di emergenza nelle quali cio' non  sia
possibile e per le quali deve essere attivato con tempestivita' lo 
S.T.E.N (*).; 
 
(*) Delegare il Ministero per la redazione di linee guida per 
l'attivazione dello STAM/STEN 
 
                        Standard di sicurezza 
 
Si raccomanda che le aree  per  l'assistenza  ostetrica  e  neonatale
siano funzionalmente collegate  tra  loro  in  modo  agevole.  Devono
essere istituite un blocco travaglio-parto (area travaglio - parto  -
sala  operatoria  ostetrica)  e  aree   di   degenza   puerperale   -
nido-rooming-in -  degenza  neonatale  preferibilmente  sullo  stesso
piano dell'edificio o quanto meno allocate nel medesimo, sebbene in 
piani differenti, ma ben collegati attraverso ascensori dedicati. 
Tali requisiti devono essere soddisfatti ogni qualvolta si proceda ad
interventi di ristrutturazione o di nuova progettazione di servizi 
ospedalieri per l'assistenza perinatale. 
 
-  Ogni  sala  travaglio-parto  deve   essere   autosufficiente   per
arredamento, attrezzatura (si raccomanda un cardiotocografo per posto
letto)  e  dotazione   impiantistica   tali   da   poter   consentire
l'espletamento di almeno due parti in contemporanea, (riferimento  LG
ISPESL) nonche' consentire l'accesso a persona indicata dalle 
partorienti; 
- deve essere presente una sala operatoria sempre pronta e 
disponibile per le emergenze h24 nel blocco travaglio-parto; 
devono essere presenti punti/aree dedicate all'accettazione 
ostetrica; 
-  deve  esserci  disponibilita'  di   aree   utili   alla   gestione
dell'assistenza al travaglio-parto fisiologico/  naturale  anche  con
l'ausilio di metodiche non farmacologiche per il controllo del 
dolore; 
- una zona deve essere dedicata all'osservazione post-partum; 
- devono essere presenti aree per le degenze ostetriche separate da 
quelle ginecologiche e D.S.; 
- devono essere presenti ambulatori per la gravidanza a termine,  per
la gravidanza a rischio e di diagnostica per immagini in accordo con 
la normativa regionale; 
- deve essere disponibile un servizio di rianimazione e terapia 
intensiva generale o un collegamento formalizzato con lo stesso; 
- se la struttura garantisce il servizio IVG, devono essere presenti 
locali dedicati 
 
                        Standard tecnologici 
 
Ove non diversamente predisposto dalle Regioni Regioni gli standard 
tecnologici raccomandati sono elencati nella tabella a). 
Specificatamente deve essere predisposto un piano di controllo  e  di
valutazione periodica dello stato di conservazione  e  di  efficienza
delle tecnologie a disposizione, con predisposizione  di  una  scheda
per ogni singola apparecchiatura indicante le scadenze previste  e  i
controlli  effettuati  nel  rispetto  della  normativa  e  di  quanto
previsto a  livello  dipartimentale.  L'integrazione  funzionale  tra
l'organizzazione dipartimentale dell'area materno  infantile  e  D.P.
per quanto attiene la prevenzione e la sicurezza relative  al  rischi
connessi  all'uso   di   tecnologie,   agli   ambienti   di   lavoro,
all'impiantistica e agli infortuni sul lavoro deve essere continua  e
adeguata  al  contesto  tecnologico  utilizzato,   con   criteri   di
manutenzione dedicati (normativa ISO 9000 - manutenzione 
attrezzature). 
 
Tab. a) 
Ogni 1000 parti/anno (tali indicazioni vanno adattate al volume delle 
prestazioni dei singoli punti nascita 
 
 
    
---------------------------------------------------------------------
    
                     Accettazione Travaglio-parto Degenza ambulatorio 
    
---------------------------------------------------------------------
    
ecografi 1 (*) 1 1 
    
---------------------------------------------------------------------
    
Cardiotocografo (**) 1 2 1 1 
    
---------------------------------------------------------------------
    
Carrello emergenza 1 1 1 
    
---------------------------------------------------------------------
    
Collegamenti fissi per aspirazione 
    
---------------------------------------------------------------------
    
n. 1 apparecchio vacuum extractor con relativi accessori sterili e/o 
ventose ostetriche monouso 
    
---------------------------------------------------------------------
    
n. 1 forcipe 
    
---------------------------------------------------------------------
    
n. 5 set pronti sterili per l'assistenza al parto 
    
---------------------------------------------------------------------
    
n. 4 set pronti sterili per effettuazione Taglio Cesareo 
    
---------------------------------------------------------------------
    
n. 2 set pronti sterili per Taglio Cesareo demolitore 
    
---------------------------------------------------------------------
    
illuminazione adeguata fornita da lampada a soffitto scialitica e da 
faro mobile orientatile 
    
---------------------------------------------------------------------
    
n. 1 orologio con contasecondi a muro 
    
---------------------------------------------------------------------
Possibilita' di sterilizzazione all'interno del blocco travaglio parto
    
    
---------------------------------------------------------------------
    
n. 2 elettrocardiografi 
    
---------------------------------------------------------------------
    
n. 1 rilevatori di pressione arteriosa per ogni letto travaglio e 
parto. 
    
---------------------------------------------------------------------
    
n. 4 pompe a siringa 
    
---------------------------------------------------------------------
    
pompe infusione continua 
    
---------------------------------------------------------------------
    
n. 2 saturimetri pulsati 
    
---------------------------------------------------------------------
    
rilevatore Doppler portatile 
    
---------------------------------------------------------------------
    
n. 1 emogasanalizzatore 
    
---------------------------------------------------------------------
    
 
 (*)  E'  altresi'  necessario  garantire  la  disponibilita'  di  un
ecografo 
      h24 per le emergenze ostetriche e nell'area travaglio-parto. 
 (**) In ogni caso 1 per ogni sala travaglio-parto. 
 
 
 
All'interno dello stesso presidio devono essere disponibili le 
seguenti prestazioni diagnostiche: 
radiologia, le comuni analisi chimico-cliniche ed immunoematologiche. 
 
B) UNITA' OPERATIVE PEDIATRICHE/NEONATOLOGICHE DI I LIVELLO 
[nati/anno 500 - 1000)(*) 
 
Unita' che assistono neonati sani ed i nati con patologia che non 
richiedano ricovero presso T.I.N. (II livello). 
 
(*) Il numero di parti/anno > di 1000 non  determina  cambiamento  di
livello,    essendo    i    requisiti    per    il     Il     livello
pediatrico/neonatologico legati  anche  al  bacino  di  utenza,  alla
presenza nella stessa struttura di punto nascita di II livello  e  di
discipline specialistiche in numero e con intensita' di cura piu' 
elevata. 
 
                         Standard Operativi 
 
- nati/anno: 500 - 1000; 
- risorse umane adeguate sulla base dei carichi  di  lavoro,  per  le
varie figure professionali coinvolte nel processo assistenziale 
specificatamente dedicate; 
- garantire l'assistenza neonatale (isola neonatale e rooming-in - 
degenza neonatale) affidata al pediatra-neonatologo; 
- garantire l'assistenza ai neonati di eta' gestazionale > o = 34 
sett. senza alterazione dei parametri vitali; 
-  U.O.  di  pediatria  -  neonatologia  con  livelli  di   autonomia
funzionale determinata da norme  regionali.  Sono  raccomandate  come
adeguate culle: 15 ogni mille nati/anno destinate  al  neonati  sani;
posti letto 4,5 ogni mille nati/anno, con dotazione di almeno 4 
incubatrici; 
- garantire l'assistenza h24 da parte del neonatologo o del  pediatra
con provata competenza nella assistenza neonatologica in  sala  parto
con, nelle situazioni di emergenza, collaborazione 
dell'anestesista-rianimatore del presidio; 
- garantire un laboratorio d'urgenza attivo h24, con possibilita' di 
eseguire tutti gli esami ematochimici con micrometodi; 
- garantire l'integrazione funzionale con lo S.T.E.N. del  territorio
di competenza; garantire diagnostica per immagine nelle situazioni di 
emergenza 
 
Funzioni collegate ai livelli assistenziali: 
 
- garantire l'assistenza  in  sala  parto,  fin  dalla  nascita,  con
garanzia  di  rianimazione  primaria  neonatale  h24  con   eventuale
collaborazione dell'anestesista-rianimatore del presidio ove 
necessario; 
- garantire l'osservazione transizionale post-parto; 
- garantire assistenza a tutti i neonati con eta' gestazionale > o  =
34  settimane  e  neonati  patologici  e  che   comunque   richiedano
monitoraggio polifunzionale e cure intermedie, ma che non necessitino 
di trattamenti intensivi. 
- garantire formalmente e funzionalmente collegata con T.I.N. di 
riferimento; 
- garantire la disponibilita' di emotrasfusioni h24; 
-  garantire  l'assistenza  immediata  d'urgenza  ai   soggetti   che
imprevedibilmente   presentano   condizioni   cliniche    richiedenti
l'intervento dello S.T.E.N., nell'attesa che il paziente possa essere 
preso in carico da quest'ultimo; 
- garantire accoglienza ai neonati ritrasferiti dalla T.I.N di 
livello referente per l'area. 
-  garantire   l'applicazione   di   protocolli   nazionali/regionali
predisposti per il livello di appartenenza, con particolare  riguardo
a: esecuzione di screening, registro delle malformazioni, pratiche 
vaccinali, ecc.; 
- garantire le pratiche del rooming-in, l'allattamento al seno ed il 
contatto precoce dopo il parto; 
- garantire con lettera di dimissione al neonato l'integrazione con 
il territorio; 
- concorrere con  l'U.O.  ostetrica  dell'Ente  di  appartenenza  nel
fornire i dati necessari per la sorveglianza epidemiologica 
dell'evento parto-nascita; 
-  favorire  elevati   livelli   di   integrazione   funzionale   tra
neonatologi/pediatri ed ostetrici atti a garantire il  massimo  della
sicurezza nell'ambito di un processo multidisciplinare e complesso 
anche attraverso regolare attivita' di audit. 
 
                         Standard sicurezza 
 
Si raccomanda che le aree  per  l'assistenza  ostetrica  e  neonatale
siano funzionalmente collegate  tra  loro  in  modo  agevole.  Devono
essere istituite un blocco travaglio-parto (area travaglio - parto  -
sala  operatoria  ostetrica)  e  aree   di   degenza   puerperale   -
nido-rooming-in -  degenza  neonatale  preferibilmente  sullo  stesso
piano dell'edificio o quanto meno allocate nel medesimo, sebbene in 
piani differenti, ma ben collegati attraverso ascensori dedicati. 
Tali requisiti devono essere soddisfatti ogni qualvolta si proceda ad
interventi di ristrutturazione o di nuova progettazione di servizi 
ospedalieri per l'assistenza perinatale. 
-  nell'area  travaglio-parto   deve   essere   possibile   assistere
contemporaneamente due neonati in area dedicata (isola  neonatale)  e
ben identificata opportunamente attrezzata per la rianimazione 
neonatale e facilmente accessibile; 
- nell'isola neonatale l'impiantistica tecnica deve  essere  adeguata
al carico ed alla tipologia di lavoro sostenuto dal servizio 
neonatologico; 
  --  aree  ben  distinte  per  assistenza  al  neonato  sano  e  per
assistenza alla patologia intermedia, con possibilita' di attuare 
misure di isolamento nel sospetto di infezione; 
  -- area per la pulizia e sterilizzazione delle culle e delle 
incubatrici; 
  -- ambulatori e area D.H. per il follow-up, indagini strumentali di 
controllo post dimissione, ecc. 
  -- possibilita' di accogliere i genitori senza limitazioni di 
orario 
- la distribuzione degli spazi di degenza puerperale deve tener conto
delle esigenze minime strutturali che favoriscono la pratica del 
rooming-in e la promozione dell'allattamento al seno; 
- nell'area di degenza, anche  in  regime  di  rooming-in  integrale,
dovranno essere predisposti spazi di degenza per neonati sani, per 
piccola patologia, per l'allattamento; 
- devono essere predisposti spazi funzionali per  lo  stoccaggio  del
latte materno, per preparazione, conservazione e distribuzione dei 
nutrienti e per il successivo ripristino. 
- ambulatori per follow-up e sostegno all'allattamento materno. 
 
                        Standard tecnologici 
 
Ove non diversamente predisposto dalle Regioni gli standard 
tecnologici raccomandati sono elencati nella tabella b). 
Specificatamente deve essere predisposto un piano di controllo  e  di
valutazione periodica dello stato di conservazione  e  di  efficienza
delle tecnologie a disposizione, con predisposizione  di  una  scheda
per ogni singola apparecchiatura indicante  le  scadenze  previste  e
controlli  effettuati  nel  rispetto  della  normativa  e  di  quanto
previsto a livello  dipartimentale..  L'integrazione  funzionale  tra
l'organizzazione dipartimentale dell'area materno  infantile  e  D.P.
per quanto attiene la prevenzione e la sicurezza relative  ai  rischi
connessi  all'uso   di   tecnologie,   agli   ambienti   di   lavoro,
all'impiantistica e agli infortuni sul lavoro dev'essere  continua  e
adeguata  al  contesto  tecnologico  utilizzato,   con   criteri   di
manutenzione dedicati (normativa ISO 9000 - manutenzione 
attrezzature). 
 
Tab b 
 
Isola neonatale 
- 2 lettini per rianimazione neonatale fornito di pannello radiante; 
3 se 
- il numero dei parti 
- >1000/anno e 4 oltre i 2000 parti/anno 
- 2 erogatori di 02, aria compressa e sistema di aspirazione 
- 2 sistemi di miscelazione, umidificazione e riscaldamento dei gas 
medicali 
- 2 valvole d limitazione del picco pressorio dei gas erogati 
- 3 set di materiale per intubazione e ventilazione manuale, per 
incannulamento dei vasi ombelicali 
- e posizionamento di drenaggio toracico disponibili h24 
- 2 saturimetro percutaneo (disponibile) 
- 2 misuratore P.A. (disponibile) 
- 3 pompa a siringa (disponibile) 
-  1  incubatrice  da  trasporto  con  dotazioni  dotazioni  come  da
indicazioni dello S.T.E.N. per trasporto intramoenia.  Per  eventuali
trasporti d'emergenza indicati dal responsabile dello S.T.E.N., sara' 
lo stesso S.T.E.N. a mettere a disposizione culle da trasporto. 
 
Area degenza rooming-in: per ogni 500 nati/anno sono indispensabili: 
- 2 incubatrici 
- 2 pannelli radianti 
- 2 lampade per fototerapia 
- 3 aspiratori da rete centralizzata 
- 3 erogatori di 02 ed aria 
- 1 lettore di glucosemia 
- 1 bilirubinometro 
- 3 mastosuttori 
 
Area degenza patologia  intermedia:  in  ogni  punto  nascita  dovra'
essere garantita la capacita' di gestire neonati con patologia 
intermedia e dovranno essere disponibili per 1000 nati/anno: 
- 6 incubatrici 
- 10 lettini 
- 4 pannelli radianti 
- 2 lampade per fototerapia 
- 2 sistemi di aspirazione 
- 4 sistemi di erogazione di 02 e aria e vuoto dotati di controllo 
Fi02 
- 3 pompe per microinfusione 
- 2 saturimetri percutanei 
- 1 lettore di glucosemia 
- 1 bilirubinometro 
- 1 misuratore P.A. 
- 1 microscopio 
 
Il presidio ospedaliero deve disporre h24 di: 
- ecografo 
- apparecchio radiologico portatile 
- apparecchio per equilibrio acido-base ed emogasanalisi 
- elettrocardiografo portatile 
- laboratorio per ricerche ematochimiche, immunoematologiche e 
microbiologiche 
- servizio immunotrasfusionale 
 
      C) U.O. OSTETRICIA Di II LIVELLO (parti/anno > 1000) (*) 
 
Unita' che assistono gravidanza e parto indipendentemente dal livello 
di rischio per madre e feto. 
 
(*) I requisiti per il ll livello sono legati oltre che al numero  di
parti anche al bacino di utenza, alla presenza nella stessa struttura
di TIN e di discipline specialistiche in numero e con intensita' di 
cura piu' elevata 
 
                         Standard Operativi 
 
- bacino di utenza, comprensivo delle strutture di I livello 
afferenti, corrispondente ad almeno 5000 parti/anno (**); 
- parti/anno: >1000; 
- risorse umane adeguate, sulla base dei carichi di  lavoro,  per  le
varie figure professionali coinvolte nel processo assistenziale, 
tenendo anche conto del volume di attivita' ginecologica; 
- garantire assistenza con personale ostetrico  e  ginecologico  h24,
assicurando inoltre il supporto di pronta disponibilita'  integrativa
notturna e festiva ed eventuale  pronta  disponibilita'  pomeridiana;
garantire un numero adeguato di ostetriche per turno.  Si  raccomanda
fino a 1500 parti/anno almeno 3 ostetriche per turno; 4 fino  a  2000
parti/anno e 5 oltre i 2000 parti/anno, con incremento di 1 ostetrica 
ogni 750 parti in piu': 
- garantire l'identificazione di un responsabile dedicato all'area 
ostetrica per la continuita' e la qualita' assistenziale; 
- si raccomandano due unita' mediche h24 al di sopra dei 2000 
parti/anno; 
- garantire il funzionamento di un pronto soccorso ostetrico 
ginecologico h24; 
- garantire assistenza anestesiologica h24; 
- garantire guardia attiva, h24, con supporto di pronta reperibilita' 
integrativa h24 da parte di neonatologi; 
- si raccomandano come adeguati per l'assistenza/degenza ostetrica 
15/20 posti letto ogni 1000 parti/anno; 
- tre sale travaglio - parto. Le sale travaglio-parto (riferimento LG 
ISPELS) devono essere 4 oltre i 2000 parti/anno; 
- una  sala  operatoria  sempre  pronta  e  disponibile  h24  per  le
emergenze ostetriche nel blocco travaglio-parto (riferimento LG 
ISPELS); 
- per un numero di parti > 1200/anno deve essere garantita una 
seconda sala operatoria d'emergenza nella struttura ospedaliera; 
- garantire area dedicata alla gestione del travaglio-parto 
fisiologico/naturale; 
- devono essere presenti ambulatori per le gravidanze a termine e per 
le gravidanze a rischio in accordo con la normativa regionale; 
- garantire la possibilita' di ecografia nell'area travaglio parto e 
nell'area di accettazione-emergenza; 
- garantire terapia intensiva alla gravida ed alla puerpera; 
-  garantire  il   coordinamento   S.T.A.M.   in   accordo   con   la
programmazione regionale integrandosi con il servizio urgenza 
/emergenza territoriale); 
-  possibilita'   di   usufruire,   anche   attraverso   una   pronta
disponibilita'  integrativa,  di  competenze  specialistiche  per  la
gravida (psicologica, cardiologica, neurologica, nefrologica,  ecc.);
garantire h24 ore l'utilizzo d diagnostica per immagini, laboratorio 
d'urgenza e emotrasfusioni; 
 
(**) vincolo quantitativo di almeno 5000  nati/anno  che  orienta  la
programmazione regionale nel numero dei  punti  nascita  di  livello,
puo' non accompagnarsi ad una precisa identificazione dei  bacini  di
utenza in determinate aree con  ridotta  densita'  di  popolazione  e
condizioni  oro-geografiche  disagiate,  nelle   quali   il   vincolo
quantitativo di 5000 nati/anno puo' essere inferiore ma non al di 
sotto di 3500 nati/anno. 
 
Funzioni collegate ai livelli assistenziali: 
 
- garantire l'assistenza a qualsiasi gravidanza e parto, specialmente 
nelle condizioni di alto rischio perinatale; 
- garantire alla donna partoriente la riservatezza, la tranquillita',
il riconoscimento della propria dignita', una adeguata  informazione,
il diritto di vivere il parto come evento  naturale,  potendo  fruire
della presenza di una persona di sua scelta, anche attraverso la 
costituzione di percorsi dedicati alla gravidanza fisiologica 
- garantire un'adeguata assistenza all'evento nascita anche mediante 
tecniche di controllo del dolore non farmacologiche; 
- garantire rooming-in e alla promozione dell'allattamento al seno; 
- garantire le competenze per l'effettuazione di qualunque intervento 
ostetrico-ginecologico di emergenza; 
- garantire terapia intensiva alla gravida ed alla puerpera; 
- garantire esami di laboratorio urgenti ed indagini di diagnostica 
per immagini urgenti; 
- essere formalmente e funzionalmente collegata con i punti nascita 
di I livello secondo il modello hub e spoke; 
- coordinare la rete del trasporto d'emergenza (integrandosi  con  il
servizio  servizio  urgenza  /emergenza  territoriale),  per   quanto
attiene ai trasferimenti delle gravide a rischio dalle strutture di 
livello inferiore in accordo con la programmazione regionale. 
- Le Regioni, in base alle  evidenze  epidemiologiche  e  nell'ambito
della loro programmazione, individuano, presso i punti nascita di  II
livello, i centri regionali o interregionali per la diagnosi 
prenatale e ne assicurano la qualita' delle attivita'. 
Le Regioni identificano il centro con compiti di coordinamento  e  di
assicurazione continua di qualita' delle attivita' di diagnosi 
prenatale per l'area territoriale di competenza. 
Ogni centro di diagnosi prenatale deve essere collegato con il centro
di coordinamento regionale o interregionale che, a sua volta  ,  deve
essere  collegato  con  il  Registro  nazionale  delle  malformazioni
congenite il quale ha, tra le proprie funzioni, l'assicurazione ed il 
miglioramento continuo della qualita'. 
Il dati di ogni centro di diagnosi prenatale devono confluire al 
Registro regionale o interregionale per le malformazioni congenite. 
 
                        Standard di sicurezza 
 
Si raccomanda che le aree  per  l'assistenza  ostetrica  e  neonatale
siano funzionalmente collegate  tra  loro  in  modo  agevole.  Devono
essere istituite un blocco travaglio-parto (area travaglio - parto  -
sala  operatoria  ostetrica)  e  aree   di   degenza   puerperale   -
nido-rooming-in -  degenza  neonatale  preferibilmente  sullo  stesso
piano dell'edificio o quanto meno allocate nel medesimo, sebbene in 
piani differenti, ma ben collegati attraverso ascensori dedicati. 
Tali requisiti devono essere soddisfatti ogni qualvolta si proceda ad
interventi di ristrutturazione o di nuova progettazione di servizi 
ospedalieri per l'assistenza perinatale. 
-  Ogni  sala  travaglio-parto  deve   essere   autosufficiente   per
arredamento, attrezzatura (si raccomanda un cardiotocografo per posto
letto)  e  dotazione   impiantistica   tali   da   poter   consentire
l'espletamento di almeno tre parti in contemporanea, (riferimento  LG
ISPESL) nonche' consentire l'accesso a persona indicata dalle 
partorienti; 
- una  sala  operatoria  sempre  pronta  e  disponibile  h24  per  le
emergenze ostetriche nel blocco travaglio-parto (riferimento LG 
ISPESL); 
- per un numero di parti >1200/anno deve essere garantita una seconda 
sala operatoria d'emergenza nella struttura ospedaliera; 
- devono essere presenti aree dedicate al pronto soccorso ostetrico; 
-  deve  esserci  disponibilita'  di   aree   utili   alla   gestione
dell'assistenza al travaglio-parto fisiologico/naturale anche con 
l'ausilio di metodiche non farmacologiche per controllo del dolore; 
- una zona deve essere dedicata all'osservazione post-partum; 
- devono essere presenti aree per le degenze ostetriche  separate  da
quelle ginecologiche, aree dedicate a patologie materno-fetali. D.S.; 
- devono essere presenti ambulatori per la gravidanza a termine e per
la gravidanza a rischio, ambulatori di ecografia ostetrica e di 
diagnostica strumentale, in accordo con la normativa regionale; 
- deve essere disponibile, nel presidio ospedaliero, un servizio di 
rianimazione e di terapia intensiva generale; 
- se la struttura garantisce il servizio IVG, devono essere presenti 
locali dedicali 
- si raccomanda ambulatorio anestesiologico al fini della  visita  ed
adeguata informazione alla paziente per partoanalgesia/TC 
programmato. 
 
                        Standard tecnologici 
 
Ove non diversamente predisposto dalle Regioni gli standard 
tecnologici raccomandati sono elencati nella tabella a). 
Specificatamente deve essere predisposto un piano di controllo  e  di
valutazione periodica dello stato di conservazione  e  di  efficienza
delle tecnologie a disposizione, con predisposizione  di  una  scheda
per ogni singola apparecchiatura indicante le scadenze previste  e  i
controlli  effettuati  nel  rispetto  della  normativa  e  di  quanto
previsto a  livello  dipartimentale.  L'integrazione  funzionale  tra
l'organizzazione dipartimentale dell'area materno  infantile  e  D.P.
per quanto attiene la prevenzione e la sicurezza relative  ai  rischi
connessi  all'uso   di   tecnologie,   agli   ambienti   di   lavoro,
all'impiantistica e agli infortuni sul lavoro deve essere continua  e
adeguata  al  contesto  tecnologico  utilizzato,   con   criteri   di
manutenzione dedicati (normativa ISO 9000 - manutenzione 
attrezzature). 
 
Tab. a) 
Ogni 1000 parti/anno (tali indicazioni vanno adattate al volume delle 
prestazioni dei singoli punti nascita) 
 
 
    
---------------------------------------------------------------------
    
                     Accettazione Travaglio-parto Degenza ambulatorio 
    
---------------------------------------------------------------------
    
ecografi 1 (*) 1 1 
    
---------------------------------------------------------------------
    
Cardiotocografo (**) 1 2 1 1 
    
---------------------------------------------------------------------
    
Carrello emergenza 1 1 1 
    
---------------------------------------------------------------------
    
Collegamenti fissi per aspirazione 
    
---------------------------------------------------------------------
    
n. 1 apparecchio vacuum extractor con relativi accessori sterili e/o 
ventose ostetriche monouso 
    
---------------------------------------------------------------------
    
n. 1 forcipe 
    
---------------------------------------------------------------------
    
n. 5 set pronti sterili per l'assistenza al parto 
    
---------------------------------------------------------------------
    
n. 4 set pronti sterili per effettuazione Taglio Cesareo 
    
---------------------------------------------------------------------
    
n. 2 set pronti sterili per Taglio Cesareo demolitore 
    
---------------------------------------------------------------------
    
illuminazione adeguata fornita da lampada a soffitto scialitica e da 
faro mobile orientatile 
    
---------------------------------------------------------------------
    
n. 1 orologio con contasecondi a muro 
    
---------------------------------------------------------------------
    
Possibilita' di sterilizzazione all'interno del blocco travaglio 
parto 
    
---------------------------------------------------------------------
    
n. 2 elettrocardiografi 
    
---------------------------------------------------------------------
    
 
 
 
 D) UNITA' OPERATIVE NEONATOLOGICHE DI II LIVELLO - (Centri TIN) (*) 
 
 bacino di utenza di almeno 5000 nati/anno e almeno 50 neonati/anno 
          con peso alla nascita < 1500gr; > 1000 nati/anno 
                      nella struttura (Inborn); 
 
Unita' che assistono neonati fisiologici e neonati patologici, ivi 
inclusi quelli bisognosi di terapia intensiva. 
 
(*) I requisiti per II livello sono legati oltre che  dal  numero  di
parti anche al bacino di utenza, alla presenza nella stessa struttura
di punto nascita di II livello e di discipline specialistiche in 
numero e con intensita' di cura piu' elevata 
Rappresentano eccezione U.O.  neonatologiche  di  II  livello,  senza
punto nascita nella stessa struttura, purche' collocate in  strutture
super-specialistiche  con  la  possibilita'  di  erogare  prestazioni
particolarmente complesse. Il ricovero dei neonati in  queste  unita'
dovrebbe avvenire, di norma, solo se tali prestazioni si rendono 
necessarie. 
 
                         Standard Operativi 
 
- bacino di utenza di almeno 5000 nati/anno; 
- 1000 nati/anno nella struttura (Inborn); almeno 50 neonati/anno con 
peso alla nascita <1500gr 
- risorse umane adeguate sulla base dei carichi  di  lavoro,  per  le
varie figure professionali coinvolte nel processo assistenziale 
specificatamente dedicate; 
- garantire l'assistenza neonatale (isola neonatale e rooming-in - 
degenza neonatale, T.I.N.), affidata al pediatra-neonatologo; 
- garantire assistenza ai neonati fisiologici e patologici, ivi 
inclusi quelli bisognosi di terapia intensiva; 
- garantire T.I.N. e terapia sub-intensiva con posti letto pari a: 
  -- intensiva: 1/750 nati/anno del bacino d'utenza 
  -- sub-intensiva: 2 per ogni letto di intensiva 
  -- letti di neonatologia/patologia neonatale rapportati  al  volume
dell'attivita' (come nel I livello);  eventuali  letti  supplementari
per esigenze chirurgiche (cardiochirurgia, neurochirurgia, chirurgia 
ricostruttiva, ecc.) 
  -- dotazione di incubatrici non inferiore a venti; 
- garantire guardia attiva, h24, con supporto di pronta reperibilita' 
integrativa h24 da parte di neonatologi; 
-  garantire   disponibilita'   h24   di   usufruire   del   servizio
emotrasfusionale e del laboratorio con possibilita' di eseguire tutti 
gli esami ematochimici; 
- garantire integrazione nel sistema emergenza (STEN) ed eventuale 
coordinamento; 
- si raccomanda la possibilita' di poter attivare, h24,  in  rapporto
alle esigenze emergenti, ed in base  alle  convenzioni  sottoscritte,
consulenze  ed   interventi   di   cardiochirurgia,   neurochirurgia,
chirurgia ricostruttiva, oculistica, valutazione emodinamica, 
broncoscopia, ecc., 
- possibilita' di effettuare diagnostica per m gine h24; 
 
Funzioni collegate ai livelli assistenziali: 
 
- garantire l'assistenza in sala parto, fin dalla nascita, con 
garanzia di rianimazione primaria neonatale h24; 
- garantire l'osservazione transizionale post-parto; 
- assistere i soggetti "inborn" ed "outborn" necessitanti di 
assistenza intensiva di qualsiasi peso o eta' gestazionale; 
In particolare deve accogliere: 
  -- neonati in ventilazione assistita intubati o no; 
  -- neonati chirurgici in fase pre e post operatoria; 
  -- neonati con malformazioni complesse; 
  -- neonati con gravi compromissioni delle funzioni vitali  e/o  che
abbisognino di procedure diagnostiche invasive oppure specialistiche; 
  -- neonati che devono terminare  il  percorso  di  accrescimento  e
sviluppo prima di essere dimessi, qualora non sia possibile un 
trasposto presso U.O. di I livello; 
  -- neonati che richiedono procedure diagnostiche invasive o 
trattamenti che necessitano di monitoraggi, ecc.; 
  -- neonati non dimissibili affetti da patologie croniche, ne' 
trasferibili in U.O. di I livello. 
- Garantire il coordinamento con le strutture di I livello 
funzionalmente collegate; 
- garantire la disponibilita' di emotrasfusioni h24; 
-  garantire  il  coordinamento  dello  lo  S.T.E.N.  (o   integrarsi
funzionalmente con lo S.T.E.N. dedicato se esistente) per l'area 
assegnata; 
- si  raccomanda  l'applicazione  di  protocolli  nazionali/regionali
predisposti per il livello di appartenenza, con particolare  riguardo
a: esecuzione di screening, registro delle malformazioni, pratiche 
vaccinali, ecc.; 
- garantire le pratiche del rooming-in, l'allattamento al seno ed 
contatto precoce dopo il parto; 
- garantire con lettera di dimissione al neonato l'integrazione con 
territorio; 
- garantire con l'U.O. di Ostetricia dell'Ente  di  appartenenza  nel
fornire i dati necessari per la sorveglianza epidemiologica 
dell'evento parto-nascita e outcome neonatale; 
-  dovranno  essere  garantite  elevati   livelli   di   integrazione
funzionale tra neonatologi/pediatri ed ostetrici atti a garantire  il
massimo della sicurezza nell'ambito di un processo multidisciplinare 
e complesso anche attraverso regolare attivita' di audit; 
- collaborare con U.O.C. di neuropsichiatria infantile e  di  terapia
riabilitativa, per usufruire delle relative competenze per il neonato 
sin dalle prime fasi della degenza. 
Le U.O. di II livello dovrebbero far parte di strutture con  adeguate
articolazioni funzionali ed organizzative in grado di garantire,  per
la   madre   e   per    il    neonato,    le    massime    competenze
diagnostico-terapeutiche a livello  subspecialistico,  oppure  essere
funzionalmente collegate con queste  ultime  attraverso  contratti  e
convenzioni,  in  particolare  per  quanto  riguarda   la   chirurgia
neonatale,  la  cardiochirugia  e  la  neurochirurgia.  In  caso   di
particolare attrazione di casistica da parte delle  U.O.  chirurgiche
subspecialistiche, dovra' essere adeguata la dotazione dei posti 
letto. 
Nelle aree ad alta densita'  di  popolazione,  per  esempio  le  aree
metropolitane, il vincolo quantitativo di almeno 5000  nati/anno  che
orienta la programmazione regionale  del  numero  delle  U.O.  di  II
livello, puo' non accompagnarsi ad una  precisa  identificazione  dei
bacini di utenza. Al di fuori di questa circostanza si raccomanda  di
evitare l'attivazione di sub-U.O. di T.I.N. con meno di 6 posti letto
per bacini inferiori a 4000 nati/anno, salvo in casi con ridotta 
densita' di popolazione e condizioni oro-geografiche disagiate. 
Va altresi' posta particolare attenzione alle evidenze correlate alla
dimissione protetta dei soggetti dimessi dalle T.I.N. con particolari
condizioni sociali, malattie gravi disabilitanti, malattie rare, ecc. 
richiedenti interventi sanitari e socio-assistenziali 
multidisciplinari domiciliari e/o ambulatoriali. 
 
                        Standard di Sicurezza 
 
Si raccomanda che le aree  per  l'assistenza  ostetrica  e  neonatale
siano funzionalmente collegate  tra  loro  in  modo  agevole.  Devono
essere istituite un blocco travaglio-parto  (area  travaglio-parto  -
sala  operatoria  ostetrica)  e  aree   di   degenza   puerperale   -
nido-rooming-in -  degenza  neonatale  preferibilmente  sullo  stesso
piano dell'edificio o quanto meno allocate nel medesimo sebbene in 
piani differenti, ma ben collegati attraverso ascensori dedicati. 
Tali requisiti devono essere soddisfatti ogni qualvolta si proceda ad
interventi di ristrutturazione o di nuova progettazione di servizi 
ospedalieri per l'assistenza perinatale. 
-  nell'area  travaglio-parto   deve   essere   possibile   assistere
contemporaneamente due neonati in area dedicata (isola  neonatale)  e
ben identificata opportunamente attrezzata per la rianimazione 
neonatale e facilmente accessibile; 
- nell'isola neonatale l'impiantistica tecnica deve  essere  adeguata
al carico ed alla tipologia di lavoro sostenuto dal servizio 
neonatologico; 
- la distribuzione degli spazi di degenza puerperale deve tener conto
delle esigenze minime strutturali che favoriscono la pratica del 
rooming-in e la promozione dell'allattamento al seno; 
- nell'area di degenza, anche  in  regime  di  rooming-in  integrale,
dovranno essere predisposti spazi di degenza per neonati sani, per 
piccola patologia, per l'allattamento; 
- devono essere predisposti spazi funzionali per  lo  stoccaggio  del
latte materno, per preparazione, conservazione  e  distribuzione  del
nutrienti e per il successivo ripristino. Se presente la banca del 
latte dovra' avere locali specificamente dedicati. 
- aree di degenza secondo standard specifici con possibilita' di 
distinzioni di aree funzionali (terapia sub-Intensiva, ecc.).; 
- ambulatori per follow-up e controlli specialistici post dimissione 
ed eventualmente D.H.; 
- aree per laboratori 
- aree sufficienti per effettuare procedure specialistiche quali: 
diagnostica per immagini, chirurgica, oculistica, ecc.; 
- aree di servizio  quali:,  spogliatoio  e  filtro,  depositi  vari,
spazio destinato a genitori e parenti, zona di ristoro per il 
personale, lavaggio incubatrici; 
- area di coordinamento dello S.T.E.N. 
 
                        Standard Tecnologici 
 
Ove non diversamente predisposto dalle Regioni gli standard 
tecnologici raccomandati sono elencati nella tabella c). 
Specificatamente deve essere predisposto un piano di controllo  e  di
valutazione periodica dello stato di conservazione  e  di  efficienza
delle tecnologie a disposizione, con predisposizione  di  una  scheda
per ogni singola apparecchiatura indicante le scadenze previste  e  i
controlli  effettuati  nel  rispetto  della  normativa  e  di  quanto
previsto a livello  dipartimentale..  L'integrazione  funzionale  tra
l'organizzazione dipartimentale dell'area materno  infantile  e  D.P.
per quanto attiene la prevenzione e la sicurezza relative  ai  rischi
connessi  all'uso   di   tecnologie,   agli   ambienti   di   lavoro,
all'impiantistica e agli infortuni sul lavoro dev'essere  continua  e
adeguata  al  contesto  tecnologico  utilizzato,   con   criteri   di
manutenzione dedicati (normativa ISO 9000 - manutenzione 
attrezzature). 
 
Isola neonatale: come I livello 
Area degenza nido - rooming-in e patologia intermedia: come I livello 
 
Tab. c) 
Area degenza terapia intensiva - subintensiva: 
 
 
    
---------------------------------------------------------------------
    
                                                           TERAPIA 
       ATTREZZATURE       TERAPIA       INTENSIVA        SUBINTENSIVA
--------------------------------------------------------------------- 
Incubatrici P.L. + 50% P.L. + 20% 
    
---------------------------------------------------------------------
    
Respiratori P.L. + 2 riserva 
    
---------------------------------------------------------------------
    
02 - CO2 transcutanea P.L. + 2 riserva 
    
---------------------------------------------------------------------
    
Saturimeth 02 P.L. + 2 riserva 50% P.L. 
    
---------------------------------------------------------------------
    
Pressione arteriosa cruenta P.L. 
    
---------------------------------------------------------------------
    
Pressione arteriosa non cruenta P.L. 30% PL. 
    
---------------------------------------------------------------------
    
Monitor cardiorespirografico P.L. + i riserva 30% PL 
    
---------------------------------------------------------------------
    
Monitor FC + FR P.L. 
    
---------------------------------------------------------------------
    
Pompa di infusione 2 x P.L. + 30% riserva P.L. 
    
---------------------------------------------------------------------
    
Aspiratori P.L. + 50% 50% P.L. 
    
---------------------------------------------------------------------
    
Ossimetri P.L. 50% P.L. 
    
---------------------------------------------------------------------
    
Incubatrice da trasporto 2 
    
---------------------------------------------------------------------
    
Apparecchio Rx dedicato 
 (portatile) 1 
    
---------------------------------------------------------------------
    
Ecografo (con ecodoppler) 1 
    
---------------------------------------------------------------------
    
Apparecchiatura per terapia 
 con Ossido Nitrico 1 
    
---------------------------------------------------------------------
    
Apparecchiatura per trattamento 
Ipotermico 1 
    
---------------------------------------------------------------------
    
Possibilita' sterilizzazione 
 incubatrici SI 
    
---------------------------------------------------------------------
    
Possibilita' effettuazione 
alimentazione enterale SI 
    
---------------------------------------------------------------------
    
Disponibilita' (24/24 ore) di 
tecnologie avanzate SI 
    
---------------------------------------------------------------------