(Allegato 2)
                                                           Allegato 2 
                                                  Articolo 3, comma 3 
 
                        CRITERI SEMPLIFICATI 
   PER L'APPLICAZIONE DELL'ANALISI DI RISCHIO ALLA RETE CARBURANTI 
 
1. Definizione della sorgente di contaminazione 
    L'analisi di  rischio  si  applica  esclusivamente  alle  matrici
ambientali interessate  dalla  contaminazione,  escluse,  quindi,  le
fonti primarie di contaminazione. 
    Le fonti primarie di  contaminazione  (ad  es:  prodotto  libero,
tubazioni danneggiate, serbatoi forati, ecc.) devono essere rimosse o
messe in sicurezza in modo da evitare  ulteriore  propagazione  della
contaminazione. Nelle more del completamento dei necessari interventi
di rimozione del surnatante gia' presente  in  falda,  come  sorgente
primaria di  contaminazione,  saranno  portate  avanti  le  procedure
amministrative  relative  all'analisi  di  rischio,  allo  scopo   di
garantire che l'effettiva bonifica del sito avvenga in tempi brevi. 
    La procedura per la delimitazione della contaminazione nel  suolo
all'interno di un punto vendita  di  carburanti,  puo'  essere  cosi'
riassunta: 
      - Suddivisione  in  poligoni  di  influenza  dell'area  oggetto
d'indagine secondo il campionamento ragionato (poligoni di  Thiessen)
o sistematico (griglia regolare); 
      -  Determinazione  della  continuita'  spaziale  dei   poligoni
d'influenza:  al  fine  di  delimitare  la  sorgente,  si   considera
l'insieme  dei  soli  poligoni  per  cui  e'  stato  riscontrato   un
superamento  delle  CSC  per  almeno  un  contaminante  e  che  hanno
continuita' spaziale. 
      -   Individuazione   della   geometria   della   sorgente    di
contaminazione. 
    La geometria della  contaminazione,  che  puo'  avere  dimensioni
inferiori all'area complessiva del punto vendita e a 50 m × 50 m,  va
individuata  distintamente  per  ciascuno  dei  comparti   ambientali
coinvolti (suolo superficiale, suolo profondo, falda). 
    Per il calcolo delle CSR, la delimitazione delle  sorgenti,  deve
essere effettuata all'interno del sedime di pertinenza, salvo  quanto
previsto in appresso. 
    Qualora il proponente ritenga di  poter  delimitare  con  maggior
precisione la contaminazione, in accordo  con  il  preposto  Ente  di
Controllo, si puo' procedere  ad  un'ulteriore  caratterizzazione  di
dettaglio,  soprattutto  nelle  aree,  anche  esterne,  adiacenti  ai
serbatoi e in corrispondenza di linee interrate,  zone  di  carico  e
scarico ed eventualmente delle centraline elettriche. 
    Si osserva che, ai fini di  una  corretta  caratterizzazione  del
sito e dell'elaborazione  dell'analisi  di  rischio,  sarebbe  sempre
opportuno,  qualora  tecnicamente  possibile,  rimuovere  i  serbatoi
forati e prelevare campioni di terreno  immediatamente  al  di  sotto
degli stessi: la sussistenza di impedimenti tecnici (ad es:  pericoli
di  staticita'  per  le  strutture)  e/o  operativi   dovra'   essere
opportunamente documentata dal proponente. 
    A   giudizio   dell'Ente   di   Controllo,   sulla   base   delle
caratteristiche del sito, potranno essere prelevati anche campioni di
suolo/sottosuolo al di fuori del perimetro del PV, qualora  si  abbia
il fondato sospetto che la contaminazione  ascrivibile  al  PV  possa
aver interessato le aree esterne (ad es: a seguito della presenza  di
surnatante, per sversamenti da serbatoi posti al confine dell'area di
proprieta' con superamenti delle CSC in sondaggi posti al limite  del
sito). 
    Inoltre, per quel che concerne  la  definizione  della  geometria
della  sorgente  e  degli  inquinanti   indicatori   per   le   acque
sotterranee, dovranno essere considerati  i  dati  provenienti  dalle
campagne  di  monitoraggio  effettuate   piu'   di   recente,   ossia
indicativamente nei due anni  precedenti  a  quello  di  applicazione
della procedura di analisi di rischio, se disponibili. La scelta  dei
dati relativi alle  campagne  di  monitoraggio,  da  utilizzare  come
riferimento, dovra' comunque essere effettuata  in  accordo  con  gli
Enti di Controllo. 
    Particolare  attenzione  dovra'  essere   posta,   in   fase   di
caratterizzazione  del  sito,  ad   intercettare   tutte   le   falde
potenzialmente   interessate    dalla    contaminazione    (acquiferi
multistrato) se vi sono indicazioni di contaminazione, ascrivibile al
punto vendita della/e falde profonde ricavate  sulla  base  dei  dati
disponibili  relativi  a  pozzi  esistenti   nell'immediato   intorno
dell'area del punto vendita. 
2. Individuazione dei percorsi di esposizione 
2.1. Valutazione della lisciviazione dal suolo alle acque sotterranee 
    Nel caso di siti di piccole dimensioni molto spesso accade che la
contaminazione nel suolo coincida con l'intera sedime  di  pertinenza
determinando da un lato valori elevati di concentrazione attesi nelle
acque  di  falda  al  punto  di  conformita'  e   dall'altro   valori
conservativi di CSR nel  suolo  a  protezione  della  risorsa  idrica
sotterranea. 
    Pertanto il proponente, ai fini del calcolo del rischio e/o degli
obiettivi di bonifica sito-specifici, potra' concordare con gli  Enti
di Controllo di non attivare il percorso "lisciviazione dal  suolo  e
migrazione al punto di conformita'" assumendo l'obbligo  di  rispetto
al punto di conformita' delle CSC o dei  valori  di  fondo  approvati
dagli Enti di Controllo medesimi.  In  tal  caso,  dovranno  comunque
essere previste campagne di monitoraggio dell'acqua di falda al punto
di conformita', a valle della attivita' di bonifica, per  un  periodo
adeguato, sulla base delle indicazioni degli Enti di  Controllo.  Per
il calcolo del rischio e degli obiettivi di  bonifica  sito-specifici
relativi  al  suolo  dovranno  essere  considerati  tutti  gli  altri
percorsi di esposizione attivi. 
    Il monitoraggio dell'acqua di falda dovra' essere condotto sia in
corrispondenza del punto di conformita' individuato, e  nel  caso  in
cui risulti necessario anche in altri punti di prelievo reale ubicati
all'esterno della sorgente di contaminazione lungo  la  direzione  di
deflusso della falda ed accessibili agli Enti  di  Controllo.  Presso
tali  punti  di  prelievo  sara'  effettuato   il   riscontro   della
conformita' delle acque sotterranee sia in  fase  di  bonifica  e  di
collaudo,  sia  in  ulteriori  campagne  di  monitoraggio   stabilite
dall'Ente di Controllo. 
2.2. Valutazione del percorso di migrazione al punto  di  conformita'
per la falda 
    Per le motivazioni gia' espresse al punto  2.1,  il  percorso  di
migrazione diretta da falda al punto  di  conformita',  ai  fini  del
calcolo del rischio e degli obiettivi di bonifica sito  specifici  da
raggiungere nelle aree interne al sito, puo' essere sostituito  dalla
verifica diretta presso il punto  di  conformita'  delle  CSC  o  dei
valori di fondo approvati dagli Enti di Controllo. Per il calcolo del
rischio e degli obiettivi di bonifica  sito-specifici  relativi  alla
falda nelle aree a monte del punto  di  conformita'  dovranno  essere
considerati tutti gli altri percorsi di esposizione attivi. 
2.3. Valutazione del  percorso  di  inalazione  di  vapori  indoor  e
outdoor 
    Le equazioni per il calcolo dei fattori di  volatilizzazione,  in
ambienti  aperti  (outdoor)  e  chiusi  (indoor)   rappresentano   la
capacita' attuale di descrizione matematica dei fenomeni  nell'ambito
di applicazione di un  Livello  2  di  analisi  di  rischio.  Laddove
l'applicazione di tali equazioni determini un valore di  rischio  non
accettabile per la via di esposizione inalazione  di  vapori  outdoor
e/o  indoor,  potranno  essere  eventualmente  previste  campagne  di
indagini (misure di soil-gas) allo scopo di  verificare  i  risultati
ottenuti mediante l'applicazione del modello di analisi di rischio. 
    Nel caso dei punti vendita della rete carburante, le  valutazioni
dirette della  qualita'  dell'aria  indoor  e  outdoor,  al  fine  di
verificare l'effettivo rischio per i recettori presenti nel sito  e/o
nel suo intorno, risultano particolarmente complesse  e  difficoltose
in quanto per  ottenere  risultati  attendibili  sarebbero  necessari
tempi e risorse non adeguate alla scala di questa tipologia di siti. 
    Si definisce pertanto in questi casi una procedura semplificata e
facilmente  validabile  basata  sul  prelievo  e  l'analisi  di   gas
interstiziale del sottosuolo in accordo con gli Enti di Controllo. 
    Il set minimo di punti di campionamento dovra' prevedere di norma
almeno 3 punti di prelievo gas alla profondita' indicativa di 1 m  da
piano   campagna   sulla   verticale   della   sorgente   considerata
(applicabile quindi solo per suolo profondo  e  falda).  L'ubicazione
planimetrica dei punti dovra' essere stabilita  in  accordo  con  gli
Enti di controllo. 
    I dati di soil-gas  potranno  quindi  essere  utilizzati  per  il
calcolo del rischio in modalita' diretta o per il calcolo delle CSR. 
3. Determinazione dei parametri sito-specifici 
    L'elenco dei parametri sito-specifici da determinare nel caso  di
analisi di rischio applicata ai PV carburanti e' riportato in Tabella
1. 
 
Tabella  1:  Parametri   sito-specifici   da   determinare   mediante
                     verifiche/indagini dirette 
    

+-------------------------------------------------------------------+
|      |       |                                       | UNITA' DI  |
|  N.  |SIMBOLO|              PARAMETRO                |   MISURA   |
+-------------------------------------------------------------------+
|                          SUOLO INSATURO                           |
+-------------------------------------------------------------------+
|1     |LGW    |Profondita' del piano di falda         |cm          |
+------+-------+---------------------------------------+------------+
|2     |Hv     |Spessore della zona insatura           |cm          |
+------+-------+---------------------------------------+------------+
|      |       |Estensione della sorgente di           |            |
|      |       |contaminazione nella direzione         |            |
|3     |W'     |principale del vento                   |cm          |
+------+-------+---------------------------------------+------------+
|      |       |Estensione della sorgente di           |            |
|      |       |contaminazione nella direzione         |            |
|      |       |ortogonale a quella principale del     |            |
|4     |Sw'    |vento                                  |cm          |
+------+-------+---------------------------------------+------------+
|      |       |Area della sorgente (rispetto alla     |            |
|5     |A'     |direzione prevalente del vento)        |cm2         |
+------+-------+---------------------------------------+------------+
|      |       |Profondita' del top della sorgente     |            |
|6     |Ls(SS) |nel suolo superficiale rispetto al p.c.|cm          |
+------+-------+---------------------------------------+------------+
|      |       |Profondita' del top della sorgente     |            |
|7     |Ls(SP) |nel suolo profondo rispetto al p.c.    |cm          |
+------+-------+---------------------------------------+------------+
|      |       |Profondita' della base della           |            |
|8     |Lf     |sorgente rispetto al p.c.              |cm          |
+------+-------+---------------------------------------+------------+
|      |       |Spessore della sorgente nel suolo      |            |
|9     |Ds     |profondo (insaturo)                    |cm          |
+------+-------+---------------------------------------+------------+
|      |       |Spessore della sorgente nel suolo      |            |
|10    |D      |superficiale (insaturo)                |cm          |
+------+-------+---------------------------------------+------------+
|      |       |Soggiacenza della falda rispetto       |            |
|11    |LF     |al top della sorgente                  |cm          |
+------+-------+---------------------------------------+------------+
|12    |Ief    |Infiltrazione efficace                 |cm/anno     |
+------+-------+---------------------------------------+------------+
|      |       |Frazione di carbonio organico nel      |            |
|13    |Foc    |suolo insaturo                         |g-C/g-suolo |
+------+-------+---------------------------------------+------------+
|14    |pH     |pH del suolo insaturo                  |adim.       |
+-------------------------------------------------------------------+
|                           SUOLO SATURO                            |
+-------------------------------------------------------------------+
|      |       |Estensione della sorgente nella        |            |
|15    |W      |direzione del flusso di falda          |cm          |
+------+-------+---------------------------------------+------------+
|      |       |Estensione della sorgente nella        |            |
|16    |Sw     |direzione ortogonale al flusso di falda|cm          |
+------+-------+---------------------------------------+------------+
|      |       |Area della sorgente (rispetto alla     |            |
|17    |A      |direzione del flusso di falda)         |cm2         |
+------+-------+---------------------------------------+------------+
|      |       |Estensione della sorgente di           |            |
|      |       |contaminazione nella direzione         |            |
|18    |W'     |principale del vento                   |cm          |
+------+-------+---------------------------------------+------------+
|      |       |Estensione della sorgente di           |            |
|      |       |contaminazione nella direzione         |            |
|      |       |ortogonale a quella principale del     |            |
|19    |Sw'    |vento                                  |cm          |
+------+-------+---------------------------------------+------------+
|      |       |Area della sorgente (rispetto alla     |            |
|20    |A'     |direzione prevalente del vento)        |cm2         |
+------+-------+---------------------------------------+------------+
|21    |Vgw    |Velocita' di Darcy                     |cm/anno     |
+------+-------+---------------------------------------+------------+
|      |       |Conducibilita' idraulica del terreno   |            |
|22    |Ksat   |saturo                                 |cm/anno     |
+------+-------+---------------------------------------+------------+
|23    |I      |Gradiente idraulico                    |adim.       |
+-------------------------------------------------------------------+
|                     AMBIENTI APERTI/CONFINATI                     |
+-------------------------------------------------------------------+
|24    |Uair   |Velocita' del vento                    |cm/s        |
+------+-------+----------------------------------------------------+
|25    |Ab     |Superficie totale coinvolta            |
|      |       |nell'infiltrazione                     |cm2         |
+------+-------+----------------------------------------------------+
|      |       |Rapporto tra volume indoor ed area di  |            |
|26    |Lb     |infiltrazione (RES. O IND.)            |cm          |
+------+-------+----------------------------------------------------+
|      |       |Distanza tra il top della sorgente nel |            |
|      |       |suolo insaturo (in falda) e la base    |            |
|27    |LT     |delle fondazioni                       |cm          |
+-------------------------------------------------------------------+
|                           ALTRI PARAMETRI                         |
+-------------------------------------------------------------------+
|28    |       |Distanza al punto di conformita'       |m           |
+-------------------------------------------------------------------+

    
              Parte di provvedimento in formato grafico
 
4. Individuazione dei bersagli 
    Nella  predisposizione  degli  scenari  di  esposizione,  per  la
specifica realta' del PV, e' opportuno tenere in  considerazione  che
le situazioni tipiche di contaminazione riguardano il suolo  profondo
se sono correlabili a perdite dai serbatoi di  stoccaggio  e/o  linee
interrate mentre possono riguardare il  suolo  superficiale  se  sono
dovute ad eventi legati alla movimentazione di prodotto in assenza di
pavimentazione in buono stato di conservazione  (ad  esempio  scarico
autobotti o rifornimento di autoveicoli) o per perdite  da  tubazioni
fuori terra. 
    La tipologia  del  recettore  on-site  per  i  punti  vendita  in
esercizio  deve  essere  selezionata  sulla  base  e   dell'effettivo
scenario di esposizione. 
    Per i PV in dismissione si fa riferimento  allo  scenario  futuro
previsto per il sito dagli strumenti urbanistici. 
    All'atto della dismissione dovra' essere valutata  la  necessita'
di aggiornare il modello concettuale del  sito  (sorgenti,  percorsi,
bersagli) e quindi di rielaborare un'analisi  di  rischio  che  tenga
conto del mutato scenario. 
 
Tabella 2: Rappresentazione schematica  dei  potenziali  percorsi  di
     esposizione e bersagli nel caso di punti vendita carburante 
    

+-------------------------------------------------------------------+
|                     |                        |POTENZIALI          |
|                     |POTENZIALI VIE DI       |RECETTORI ON-SITE / |
|MATRICE              |ESPOSIZIONE             |OFF-SITE            |
+---------------------+------------------------+--------------------+
|                     |- Ingestione            |                    |
|                     |- Contatto dermico      |                    |
|                     |- Inalazione vapori e   |- Residenziale      |
|                     |polveri indoor          |- Industriale       |
|                     |- Inalazione vapori e   |- Ricreativo        |
|Suolo Superficiale   |polveri outdoor         |- Agricolo          |
|                     |------------------------+--------------------|
|                     |- Lisciviazione e       |                    |
|                     |migrazione al punto di  |- Protezione risorsa|
|                     |conformita'             |idrica sotterranea  |
+---------------------+------------------------+--------------------+
|                     |- Inalazione vapori     |- Residenziale      |
|                     |indoor                  |- Industriale       |
|                     |- Inalazione vapori     |- Ricreativo        |
|Suolo Profondo       |outdoor                 |- Agricolo          |
|                     |------------------------+--------------------|
|                     |- Lisciviazione e       |                    |
|                     |migrazione al punto di  |- Protezione risorsa|
|                     |conformita'             |idrica sotterranea  |
+---------------------+------------------------+--------------------+
|                     |- Inalazione di vapori  |- Residenziale      |
|                     |indoor                  |- Industriale       |
|                     |- Inalazione vapori     |- Ricreativo        |
|Falda                |outdoor                 |- Agricolo          |
|                     |------------------------+--------------------|
|                     |- Migrazione al punto di|- Protezione risorsa|
|                     |conformita'             |idrica sotterranea  |
+-------------------------------------------------------------------+

    
    Per la matrice "suolo superficiale" il  percorso  di  ingestione,
contatto dermico e inalazione  di  polveri  e'  escluso  in  caso  di
presenza di pavimentazione che presenti caratteristiche tecniche tali
da garantire nel  tempo  l'interruzione  dei  percorsi  suddetti.  Il
percorso di inalazione di vapori indoor, dovra' essere  attivato  per
gli edifici presenti entro 10  m  dalla  sorgente  di  contaminazione
(ASTM E2006, 2008). Valutazioni relative  a  scenari  di  esposizione
specifici potranno essere  condotte  di  concerto  con  gli  Enti  di
Controllo.