Allegato II
(Art. 2, comma 1)
REQUISITI ESSENZIALI IN MATERIA DI SALUTE E DI SICUREZZA PER LA
PROGETTAZIONE E LA COSTRUZIONE DI APPARECCHI E SISTEMI DI
PROTEZIONE DESTINATI AD ESSERE UTILIZZATI IN ATMOSFERA
POTENZIALMENTE ESPLOSIVA.
Osservazioni preliminari
A. Occorre tener conto delle conoscenze tecnologiche, soggette a
rapida evoluzione, nonche' applicarle, per quanto possibile, con la
massima celerita'.
B. Per i dispositivi di sicurezza, di controllo e di regolazione
cui all'articolo 1, comma 1, lettera b), i requisiti essenziali di
salute e sicurezza si applicano soltanto se sono necessari per la
manipolazione ed il funzionamento sicuri ed affidabili per quanto
concerne i rischi di esplosione.
1. Requisiti comuni relativi agli apparecchi e sistemi di
protezione
1.0. Requisiti generali
1.0.1. Principi della sicurezza integrata contro le esplosioni
Gli apparecchi e i sistemi di protezione destinati ad essere
utilizzati in atmosfera potenzialmente esplosiva devono essere
progettati secondo il principio della sicurezza integrata contro le
esplosioni.
A tal fine il fabbricante prende le misure necessarie per:
- evitare anzitutto, per quanto possibile, che gli apparecchi e
i sistemi di protezione producano o liberino essi stessi atmosfere
esplosive,
- impedire l'innesco all'interno di un'atmosfera esplosiva
tenendo conto della natura di ciascuna sorgente potenziale di
innesco, elettrica e non elettrica,
- qualora, malgrado tutto, si produca un'esplosione che puo'
mettere in pericolo persone e, eventualmente, animali domestici o
beni con un effetto diretto o indiretto, soffocarla immediatamente
e/o circoscrivere la zona colpita dalle fiamme e dalla pressione
derivante dall'esplosione, secondo un livello di sicurezza
sufficiente.
1.0.2. Gli apparecchi e i sistemi di protezione devono essere
progettati e costruiti tenendo presenti eventuali difetti di
funzionamento, per evitare al massimo le situazioni pericolose.
Qualunque uso errato, che sia ragionevolmente prevedibile, deve
essere preso in considerazione.
1.0.3. Condizioni particolari di controllo e manutenzione
Gli apparecchi e i sistemi di protezione soggetti a condizioni
particolari di controllo e manutenzione devono essere progettati e
costruiti in funzione di tali condizioni.
1.0.4. Condizioni ambientali circostanti
Gli apparecchi e i sistemi di protezione devono essere progettati
e costruiti in funzione delle condizioni ambientali circostanti
esistenti o prevedibili.
1.0.5. Marcatura
Su ciascun apparecchio e sistema di protezione devono figurare in
modo leggibile e indelebile almeno le seguenti indicazioni:
- nome, denominazione commerciale registrata o marchio
registrato e indirizzo del fabbricante,
- marcatura CE [cfr. allegato II del regolamento (CE) n.
765/2008],
- designazione della serie o del tipo,
- numero di lotto o di serie (se esiste),
- anno di costruzione,
- marchio specifico di protezione dalle esplosioni seguito dal
simbolo del gruppo di apparecchi e della categoria,
- per il gruppo di apparecchi II, la lettera «G» (relativa alle
atmosfere esplosive dovute alla presenza di gas, di vapori o di
nebbie),
e/o
- la lettera «D» relativa alle atmosfere esplosive dovute alla
presenza di polveri.
Essi devono inoltre recare, se necessario, tutte le indicazioni
indispensabili all'impiego in condizioni di sicurezza.
1.0.6. Istruzioni per l'uso
a) Ogni apparecchio e sistema di protezione deve essere corredato
di istruzioni per l'uso, contenenti almeno le seguenti indicazioni:
- un richiamo alle indicazioni previste per la marcatura, ad
eccezione del numero di lotto o di serie (cfr. punto 1.0.5),
eventualmente completate dalle indicazioni che possono agevolare la
manutenzione (ad esempio: indirizzo del riparatore ecc.),
- le istruzioni per effettuare senza rischi:
- la messa in servizio,
- l'impiego,
- il montaggio e lo smontaggio,
- la manutenzione (ordinaria o straordinaria),
- l'installazione,
- la regolazione,
- se necessario, l'indicazione delle zone pericolose situate
in prossimita' degli scarichi di pressione,
- se necessario, le istruzioni per la formazione,
- ulteriori indicazioni necessarie per valutare, con
cognizione di causa, se un apparecchio di una categoria indicata
oppure un sistema di protezione possa essere utilizzato senza
pericoli nel luogo e nelle condizioni di impiego previsti,
- i parametri elettrici, di pressione, le temperature massime
delle superfici o altri valori limite,
- se necessario, le condizioni di impiego particolari,
comprese le indicazioni relative agli errori d'uso rivelatisi piu'
probabili in base all'esperienza,
- se necessario, le caratteristiche essenziali degli
strumenti che possono essere montati sull'apparecchio o sul sistema
di protezione;
b) Le istruzioni per l'uso devono contenere piani e schemi
necessari alla messa in servizio, alla manutenzione, all'ispezione,
alla verifica del corretto funzionamento e, eventualmente, alla
riparazione dell'apparecchio o del sistema di protezione, nonche'
tutte le istruzioni utili, segnatamente in materia di sicurezza;
c) Per quanto riguarda gli aspetti di sicurezza, qualsiasi
documentazione relativa all'apparecchio o al sistema di protezione
non deve essere in contraddizione con le istruzioni per l'uso.
1.1. Selezione dei materiali
1.1.1. I materiali utilizzati nella costruzione degli apparecchi
e dei sistemi di protezione non devono provocare l'innesco di
un'esplosione, tenuto conto delle sollecitazioni di funzionamento
prevedibili.
1.1.2. Nei limiti delle condizioni di impiego previste dal
fabbricante, fra i materiali utilizzati e i componenti dell'atmosfera
esplosiva non deve prodursi alcuna reazione che possa deteriorare la
situazione esistente per quanto concerne la prevenzione delle
esplosioni.
1.1.3. I materiali devono essere scelti in modo che i cambiamenti
prevedibili delle loro caratteristiche e la compatibilita' con altri
materiali impiegati congiuntamente non diminuiscano la protezione
assicurata, in particolare per quanto riguarda la resistenza alla
corrosione, la resistenza all'usura, la conducibilita' elettrica, la
resistenza meccanica, l'invecchiamento e gli effetti delle variazioni
di temperatura.
1.2. Progettazione e fabbricazione
1.2.1. Gli apparecchi e i sistemi di protezione devono essere
progettati e fabbricati tenendo conto delle conoscenze tecnologiche
in materia di protezione contro le esplosioni, affinche' essi possano
funzionare in modo sicuro per tutta la durata di funzionamento
prevista.
1.2.2. I componenti destinati ad essere inseriti o utilizzati
come pezzi di ricambio negli apparecchi e nei sistemi di protezione
debbono essere progettati e fabbricati in modo che, se montati
secondo le istruzioni del fabbricante, abbiano una sicurezza di
funzionamento adeguata all'impiego cui sono destinati, per quanto
riguarda la protezione contro le esplosioni.
1.2.3. Sistema di costruzione stagna e prevenzione dei difetti di
tenuta
Per gli apparecchi che possono essere all'origine di gas o di
polveri infiammabili, si devono prevedere, per quanto possibile, solo
ambienti chiusi.
Se detti apparecchi presentano aperture o difetti di tenuta,
questi devono, per quanto possibile, far si' che le emissioni di gas
o di polveri non possano provocare, all'esterno, la formazione di
atmosfere esplosive.
Gli orifizi di riempimento e di svuotamento devono essere
concepiti ed attrezzati in modo da limitare, al momento del
riempimento e dello svuotamento, per quanto possibile, le emissioni
di materie infiammabili.
1.2.4. Depositi di polveri
Gli apparecchi e i sistemi di protezione destinati a essere
utilizzati in zone polverose devono essere progettati in modo da non
provocare l'infiammazione dei depositi di polveri che si formano
sulla loro superficie.
Di norma, i depositi delle polveri devono essere limitati al
massimo. La pulizia degli apparecchi e sistemi di protezione deve
essere agevole.
Le temperature superficiali delle parti degli apparecchi devono
essere nettamente inferiori alle temperature d'incandescenza delle
polveri che vi si depositano.
Occorre tener conto dello spessore dello strato di polveri che si
depositano e, se necessario, prendere misure di limitazione delle
temperature, allo scopo di evitare un accumulo di calore.
1.2.5. Mezzi di protezione supplementari
Gli apparecchi e i sistemi di protezione che possono essere
esposti a determinati tipi di sollecitazioni esterne devono essere
dotati, se necessario, di mezzi di protezione supplementari.
Gli apparecchi devono poter resistere alle sollecitazioni cui
sono soggetti senza che la protezione contro le esplosioni subisca
alterazioni.
1.2.6. Apertura senza pericoli
Se gli apparecchi e i sistemi di protezione sono alloggiati in un
contenitore (rigido o flessibile) facente parte della protezione
stessa contro le esplosioni, questo deve poter essere aperto soltanto
con un attrezzo speciale oppure con misure di protezione adeguate.
1.2.7. Protezione contro altri rischi
Gli apparecchi e i sistemi di protezione devono essere progettati
e costruiti in modo da:
a) evitare i rischi di ferite o altre lesioni dovuti a contatti
diretti o indiretti;
b) evitare che si producano temperature superficiali delle
parti accessibili o irradiamenti atti a generare pericoli;
c) eliminare i pericoli di carattere non elettrico riscontrati
in base all'esperienza;
d) far si' che le condizioni di sovraccarico previste non
determinino situazioni pericolose.
Quando, per gli apparecchi e i sistemi di protezione, i rischi di
cui al presente punto sono contemplati, totalmente o parzialmente, da
altre normative dell'Unione, la presente direttiva non si applica o
cessa di essere applicata per detti apparecchi e sistemi di
protezione e per detti rischi, a partire dall'applicazione di tali
normative specifiche dell'Unione.
1.2.8. Sovraccarico degli apparecchi
Si deve evitare di sovraccaricare pericolosamente gli apparecchi
servendosi di dispositivi integrati di misurazione, di comando e di
regolazione fin dal momento della loro progettazione, in particolare
mediante limitatori di sovracorrente, limitatori di temperatura,
interruttori di pressione differenziali, flussometri, rele' a
temporizzatore, contagiri e/o dispositivi di controllo analoghi.
1.2.9. Sistemi di protezione antideflagrante
Se delle parti che possono innescare un'atmosfera esplosiva sono
chiuse in un contenitore flessibile, occorre accertarsi che questo
resista alla pressione sviluppata da un'esplosione interna di una
miscela esplosiva ed impedisca la trasmissione dell'esplosione
all'atmosfera esplosiva circostante.
1.3. Sorgenti potenziali di innesco di esplosione
1.3.1. Pericoli derivanti da varie sorgenti di innesco di
esplosione
Si devono evitare sorgenti potenziali di innesco quali scintille,
fiamme, archi elettrici, temperature superficiali elevate, emissioni
di energia acustica, radiazioni ottiche, onde elettromagnetiche o
altre sorgenti.
1.3.2. Pericoli provenienti dall'elettricita' statica
Occorre evitare, con misure appropriate, le cariche
elettrostatiche che potrebbero provocare scariche pericolose.
1.3.3. Pericoli derivanti dalle correnti elettriche parassite e
dalle fughe di corrente
Occorre impedire che nelle parti conduttrici degli apparecchi si
formino correnti elettriche parassite o di fuga, che diano luogo, per
esempio, alla formazione di corrosioni pericolose, al riscaldamento
delle superfici o a scintille in grado di provocare un innesco.
1.3.4. Pericoli risultanti da surriscaldamento
In fase di progettazione occorre, per quanto possibile, evitare
il surriscaldamento degli apparecchi provocato da attriti o urti che
possono prodursi, ad esempio, nel caso di parti in moto relativo o
per compenetrazione di corpi estranei.
1.3.5. Pericoli dovuti a fenomeni di compensazione delle
pressioni
I processi di compensazione delle pressioni devono essere
regolati, sin dalla progettazione, rispettivamente con dispositivi
integrati di misurazione, di comando o di regolazione, in modo da non
provocare onde d'urto o di compressione che possono provocare
inneschi.
1.4. Pericoli derivanti da perturbazioni esterne
1.4.1. Gli apparecchi e sistemi di protezione devono essere
progettati e fabbricati in modo da svolgere con la massima sicurezza
la funzione per la quale sono previsti, anche in presenza di
variazioni ambientali, di tensioni parassite, di umidita', di
vibrazioni, di inquinamenti o di altre perturbazioni esterne, tenuto
conto dei limiti delle condizioni di impiego indicati dal
fabbricante.
1.4.2. Le parti degli apparecchi devono essere adeguate alle
sollecitazioni meccaniche e termiche previste e resistere all'azione
aggressiva delle sostanze presenti o prevedibili.
1.5. Requisiti delle attrezzature di sicurezza
1.5.1. I dispositivi di sicurezza devono funzionare
indipendentemente dai dispositivi di misura e/o di comando necessari
all'esercizio.
Per quanto possibile, il guasto di un dispositivo di sicurezza
deve essere individuato con sufficiente rapidita', con l'ausilio di
mezzi tecnici appropriati, in modo da ridurre al minimo le
probabilita' di insorgenza di una situazione pericolosa.
Di norma, si deve applicare il principio della sicurezza positiva
(fail-safe).
Di norma, i comandi di sicurezza debbono agire direttamente sugli
organi di controllo interessati, senza intermediazione del software.
1.5.2. Per quanto possibile, in caso di guasto dei dispositivi di
sicurezza, gli apparecchi e/o i sistemi di protezione devono essere
messi in posizione di sicurezza.
1.5.3. I sistemi di arresto d'emergenza dei dispositivi di
sicurezza devono, per quanto possibile, essere muniti di un sistema
di blocco che impedisca la ripresa non intenzionale del
funzionamento. Un nuovo ordine di avvio deve poter agire sul
funzionamento normale soltanto dopo che sia stato deliberatamente
reinserito il sistema di blocco che impedisce la ripresa del
funzionamento.
1.5.4. Dispositivi di segnalazione e di comando
Se utilizzati, i dispositivi di segnalazione e di comando devono
essere progettati secondo principi ergonomici, per ottenere la
massima sicurezza di impiego per quanto riguarda il rischio di
esplosione.
1.5.5. Requisiti applicabili ai dispositivi con funzioni di
misurazione, destinati alla protezione contro le esplosioni
I dispositivi con funzioni di misurazione, per quanto riguarda
gli apparecchi utilizzati in atmosfera potenzialmente esplosiva,
devono essere progettati e costruiti in modo conforme alle capacita'
di funzionamento prevedibili e alle loro condizioni speciali di
impiego.
1.5.6. In caso di necessita', la precisione di lettura e la
capacita' di funzionamento dei dispositivi con funzioni di
misurazione devono poter essere controllate.
1.5.7. Nella progettazione dei dispositivi con funzioni di
misurazione si deve tener conto di un coefficiente di sicurezza che
garantisca che la soglia di allarme sia abbastanza lontana dai limiti
di esplosivita' e/o di innesco dell'atmosfera da analizzare,
prendendo segnatamente in considerazione le condizioni di
funzionamento dell'impianto e le possibili imprecisioni dei sistemi
di misurazione.
1.5.8. Rischi provenienti dal software
Gia' in fase di progettazione degli apparecchi e sistemi di
protezione e dei dispositivi di sicurezza comandati da software,
occorre tenere conto particolarmente dei rischi provenienti dalle
anomalie dei programmi.
1.6. Integrazione dei requisiti di sicurezza del sistema
1.6.1. Gli apparecchi e i sistemi di protezione incorporati in
processi automatici che deviano dalle condizioni di funzionamento
previste devono poter essere disinseriti manualmente, purche' cio'
non comprometta le condizioni generali di sicurezza.
1.6.2. Le energie accumulate devono essere dissipate nel modo
piu' rapido e sicuro possibile, oppure isolate, quando sono azionati
gli interruttori di emergenza, in modo da non costituire una fonte di
pericolo.
Cio' non vale per le energie accumulate con metodi
elettrochimici.
1.6.3. Pericoli derivanti dalle interruzioni di corrente
Gli apparecchi e i sistemi di protezione in cui un'interruzione
della corrente puo' peggiorare la situazione di pericolo devono poter
essere mantenuti in condizioni di funzionamento sicure
indipendentemente dal resto dell'impianto.
1.6.4. Rischi derivanti dagli allacciamenti
Gli apparecchi e i sistemi di protezione devono essere muniti di
adeguate entrate per i cavi e per le condutture.
Quando gli apparecchi e i sistemi di protezione sono destinati ad
essere utilizzati congiuntamente ad altri apparecchi e sistemi di
protezione, le interfacce non devono costituire una fonte di
pericolo.
1.6.5. Installazione di dispositivi di allarme quali parti
integranti di un apparecchio
Qualora un apparecchio o un sistema di protezione sia dotato di
dispositivi di individuazione o di allarme destinati a controllare la
formazione di un'atmosfera esplosiva, devono essere fornite le
indicazioni necessarie per collocare detti dispositivi nei luoghi
appropriati.
2. Requisiti supplementari per gli apparecchi
2.0. Requisiti applicabili agli apparecchi del gruppo I
2.0.1. Requisiti applicabili alla categoria di apparecchi M1 del
gruppo I
2.0.1.1. Gli apparecchi devono essere progettati e fabbricati in
modo che le sorgenti di innesco non si attivino, neanche in caso di
anomalie eccezionali dell'apparecchio.
Essi devono essere muniti di mezzi di protezione tali che:
- in caso di guasto di uno dei mezzi di protezione, almeno un
secondo mezzo indipendente assicuri il livello di protezione
richiesto,
- oppure se si manifestano due anomalie indipendenti l'una
dall'altra, sia assicurato il livello di protezione richiesto.
Se necessario, gli apparecchi devono essere muniti di speciali
mezzi supplementari di protezione.
Essi devono poter restare operativi in presenza di atmosfere
esplosive.
2.0.1.2. Se necessario, gli apparecchi devono essere fabbricati
in modo che la polvere non possa penetrare all'interno.
2.0.1.3. Per evitare l'infiammazione delle polveri in
sospensione, le temperature superficiali degli apparecchi devono
essere nettamente inferiori alla temperatura di infiammazione della
miscela aria-polvere prevedibile.
2.0.1.4. Gli apparecchi devono essere progettati in modo che sia
possibile aprirne le parti che possono costituire sorgente di innesco
soltanto in assenza di energia o in condizioni intrinseche di
sicurezza. Qualora non sia possibile disattivare gli apparecchi, il
fabbricante deve apporre un'etichetta di avvertimento sulle parti
apribili degli apparecchi.
Se necessario, gli apparecchi devono essere dotati di meccanismi
di apertura supplementari adeguati.
2.0.2. Requisiti applicabili alla categoria di apparecchi M 2 del
gruppo I
2.0.2.1. Gli apparecchi devono essere muniti di mezzi di
protezione in modo che le sorgenti di innesco non possano attivarsi
durante il funzionamento normale, neppure in condizioni di esercizio
gravose, dovute in particolare ad un uso severo dell'apparecchio e a
continue variazioni ambientali.
In presenza di atmosfere esplosive, l'alimentazione di energia di
detti apparecchi dovrebbe poter essere interrotta.
2.0.2.2. Gli apparecchi devono essere progettati in modo che
l'apertura delle parti che possono costituire una sorgente di innesco
sia possibile soltanto in assenza di energia o con meccanismi di
apertura appropriati. Qualora non sia possibile disattivare gli
apparecchi, il fabbricante deve apporre un'etichetta di avvertimento
sulle parti apribili degli apparecchi.
2.0.2.3. Per quanto concerne le misure di protezione contro le
esplosioni derivanti dalla presenza di polveri, devono essere
rispettati i requisiti corrispondenti della categoria di apparecchi M
1.
2.1. Requisiti applicabili alla categoria di apparecchi 1 del
gruppo II
2.1.1. Atmosfera esplosiva dovuta alla presenza di gas, vapori o
nebbie
2.1.1.1. Gli apparecchi devono essere progettati e fabbricati in
modo da evitare che le sorgenti di innesco, anche quelle derivanti da
una anomalia eccezionale dell'apparecchio, si attivino.
Essi devono essere muniti di mezzi di protezione tali che:
- in caso di guasto di uno dei mezzi di protezione, almeno un
secondo mezzo indipendente assicuri il livello di protezione
richiesto,
- oppure se si manifestano due anomalie indipendenti l'una
dall'altra, sia assicurato il livello di protezione richiesto.
2.1.1.2. Per gli apparecchi le cui superfici possono riscaldarsi,
occorre fare in modo che, anche nelle peggiori ipotesi, non si
raggiunga la temperatura superficiale massima prescritta.
Devono essere presi in considerazione anche gli aumenti di
temperatura derivanti da un accumulo di calore e da reazioni
chimiche.
2.1.1.3. Gli apparecchi devono essere progettati in modo che sia
possibile aprirne le parti che possono costituire sorgente di innesco
soltanto in assenza di energia o in condizioni intrinseche di
sicurezza. Qualora non sia possibile disattivare gli apparecchi, il
fabbricante deve apporre un'etichetta di avvertimento sulle parti
apribili degli apparecchi.
Se necessario, gli apparecchi devono essere dotati di meccanismi
di apertura supplementari adeguati.
2.1.2. Atmosfera esplosiva dovuta alla presenza di miscele
aria-polveri
2.1.2.1. Gli apparecchi devono essere progettati e fabbricati in
modo da evitare l'infiammazione di miscele aria-polveri, anche quelle
dovute ad un'anomalia eccezionale dell'apparecchio.
Essi devono essere muniti di mezzi di protezione tali che:
- in caso di guasto di uno dei mezzi di protezione, almeno un
secondo mezzo indipendente assicuri il livello di protezione
richiesto,
- oppure se si manifestano due anomalie indipendenti l'una
dall'altra, sia assicurato il livello di protezione richiesto.
2.1.2.2. Se necessario, gli apparecchi devono essere costruiti in
modo che la penetrazione o la fuoriuscita di polveri sia possibile
solo nei punti dell'apparecchio a tal fine previsti.
Anche le entrate dei cavi e dei raccordi devono soddisfare questo
requisito.
2.1.2.3. Per evitare l'infiammazione delle polveri in
sospensione, le temperature superficiali delle parti degli apparecchi
devono essere nettamente inferiori alla temperatura di infiammazione
della miscela aria-polveri prevedibile.
2.1.2.4. Per quanto concerne l'apertura senza pericolo di parti
dell'apparecchio, si applica il requisito di cui al punto 2.1.1.3.
2.2. Requisiti applicabili alla categoria di apparecchi 2 del
gruppo II
2.2.1. Atmosfera esplosiva dovuta alla presenza di gas, vapori o
nebbie
2.2.1.1. Gli apparecchi devono essere progettati e fabbricati in
modo da evitare le sorgenti di innesco, anche in caso di anomalie
ricorrenti o di difetti di funzionamento degli apparecchi di cui
occorre abitualmente tener conto.
2.2.1.2. Le parti degli apparecchi devono esser progettate e
costruite in modo che le temperature delle superfici non siano
superate, neppure nel caso in cui i rischi provengano da situazioni
anormali previste dal fabbricante.
2.2.1.3. Gli apparecchi devono essere progettati in modo che
l'apertura delle parti che possono costituire sorgente di innesco sia
possibile soltanto in assenza di energia o attraverso meccanismi di
apertura adeguati. Qualora non sia possibile disattivare gli
apparecchi, il fabbricante deve apporre un'etichetta di avvertimento
sulle parti apribili degli apparecchi.
2.2.2. Atmosfera esplosiva dovuta alla presenza di miscele
aria-polveri
2.2.2.1. Gli apparecchi devono essere progettati e fabbricati in
modo da evitare l'infiammazione di miscele aria-polveri, anche quella
derivante da anomalie ricorrenti o da difetti di funzionamento degli
apparecchi di cui occorre abitualmente tener conto.
2.2.2.2. Per quanto concerne le temperature superficiali, si
applica il requisito di cui al punto 2.1.2.3.
2.2.2.3. Per quanto concerne la protezione contro la polvere, si
applica il requisito di cui al punto 2.1.2.2.
2.2.2.4. Per quanto concerne l'apertura senza pericolo di parti
dell'apparecchio, si applica il requisito di cui al punto 2.2.1.3.
2.3. Requisiti applicabili alla categoria di apparecchi 3 del
gruppo II
2.3.1. Atmosfera esplosiva dovuta alla presenza di gas, vapori o
nebbie
2.3.1.1. Gli apparecchi devono essere progettati e costruiti in
modo da evitare le sorgenti di innesco prevedibili durante il
funzionamento normale.
2.3.1.2. Nelle condizioni di funzionamento previste, le
temperature superficiali non devono superare le temperature massime
indicate. Un eventuale superamento e' tollerabile, in casi
eccezionali, se il fabbricante adotta misure di protezione speciali
supplementari.
2.3.2. Atmosfera esplosiva dovuta alla presenza di miscele
aria-polveri
2.3.2.1. Gli apparecchi devono essere progettati e costruiti in
modo che le sorgenti di innesco prevedibili in condizioni normali di
funzionamento non rischino di infiammare le miscele aria-polveri.
2.3.2.2. Per quanto concerne le temperature superficiali, si
applica il requisito di cui al punto 2.1.2.3.
2.3.2.3. Gli apparecchi, comprese le entrate dei cavi e dei
raccordi previsti, devono essere fabbricati tenendo conto delle
dimensioni delle particelle di polveri per impedire la formazione di
miscele potenzialmente esplosive aria-polveri o di depositi di
polvere pericolosi all'interno.
3. Requisiti supplementari per i sistemi di protezione
3.0. Requisiti generali
3.0.1. I sistemi di protezione devono essere dimensionati in modo
da ricondurre gli effetti di un'esplosione ad un livello di sicurezza
sufficiente.
3.0.2. I sistemi di protezione devono essere progettati e
installati in modo da impedire che le esplosioni si trasmettano
pericolosamente per reazione a catena oppure irraggiamento del calore
e che le esplosioni si trasformino sul nascere in detonazioni.
3.0.3. In caso di interruzione dell'alimentazione, i sistemi di
protezione devono conservare la capacita' di funzionamento per un
periodo adeguato, onde evitare situazioni pericolose.
3.0.4. I sistemi di protezione non devono presentare anomalie di
funzionamento dovute a perturbazioni esterne.
3.1. Studio e progettazione
3.1.1. Caratteristiche dei materiali
La pressione e la temperatura massime di riferimento per lo
studio delle caratteristiche dei materiali sono la pressione
prevedibile in caso di esplosione innescatasi in condizioni di
esercizio estreme e l'effetto di riscaldamento provocato dalla fiamma
prevedibile.
3.1.2. I sistemi di protezione progettati per resistere alle
esplosioni o contenerle devono resistere all'onda d'urto senza
perdere la loro integrita'.
3.1.3. Gli accessori collegati ai sistemi di protezione devono
resistere alla pressione massima di esplosione prevista, senza
perdere la capacita' di funzionamento.
3.1.4. Nello studio e nella progettazione dei sistemi di
protezione, si deve tener conto delle conseguenze derivanti dalla
pressione sulle attrezzature periferiche e sulle tubature di
allacciamento.
3.1.5. Scarichi
Se si prevede che i sistemi di protezione utilizzati saranno
sollecitati al di la' della loro resistenza, si dovranno prevedere
fin dalla progettazione scarichi adeguati, che non espongano a
pericoli il personale che si trova nelle vicinanze.
3.1.6. Sistemi di soffocamento delle esplosioni
I sistemi di soffocamento delle esplosioni devono essere studiati
e progettati in modo che, in caso di incidente, controllino il piu'
rapidamente possibile l'esplosione sul nascere e la contrastino in
modo ottimale, tenendo conto dell'aumento di pressione piu' rapido e
della pressione massima dell'esplosione.
3.1.7. Sistemi di disinserimento
I sistemi previsti per disinserire determinati apparecchi sul
nascere dell'esplosione, con dispositivi adeguati ed entro brevissimo
tempo, devono essere studiati e progettati in modo da rimanere stagni
alla trasmissione della fiamma interna e conservare la resistenza
meccanica nelle condizioni di funzionamento.
3.1.8. I sistemi di protezione devono poter essere integrati nei
circuiti con una soglia di allarme adeguata, affinche', in caso di
necessita', vengano interrotti l'arrivo e l'uscita dei prodotti e
vengano disinserite quelle parti degli apparecchi che non
garantiscono piu' un funzionamento sicuro.