(Allegato B-art. 3)
                               Art. 3. 
                    Zona di produzione delle uve 
 
3.1 La zona di produzione della denominazione di origine  controllata
e garantita «Chianti» corrisponde a quella prevista dal  decreto  del
Presidente della Repubblica 9 agosto 1967 (Gazzetta Ufficiale n.  217
del 30 agosto 1967) e decreto ministeriale 31 luglio  1932  (Gazzetta
Ufficiale n. 209 del 9 settembre 1932, cosi' come  integrata  con  la
delimitazione della  sottozona  «Montespertoli»  di  cui  al  decreto
ministeriale 8 settembre 1997. 
3.2 Ai sensi dell'art. 6 comma 1, del decreto  legislativo  8  aprile
2010  n.  61,  la  zona  di  origine  piu'  antica  e'   disciplinata
esclusivamente dalla  regolamentazione  separata  autonoma  per  essa
prevista e  pertanto  in  tale  zona  non  si  possono  impiantare  o
dichiarare allo  schedario  viticolo  vigneti  per  la  denominazione
«Chianti». 
3.3 In particolare: 
    decreto del Presidente della Repubblica 9 agosto  1967,  Gazzetta
Ufficiale n. 217 del 30 agosto 1967: 
Provincia di Arezzo 
Territorio A 
    La delimitazione ha inizio nel punto di incontro fra  il  confine
provinciale Firenze-Arezzo  ed  il  torrente  Resco,  a  nord-est  di
Figline Valdarno.  Da  tale  punto  il  limite  segue,  in  direzione
nord-est il confine fra le province sopra indicate e sorpassata quota
399 si immette sulla mulattiera e  poi  sulla  strada  che  per  C.se
Treggiano, quota 512, Menzano e C.S. Donato giunge a Villa  Casamora,
tocca successivamente quota 370 e quota 364 sul T. Resco,  risale  la
mulattiera per il Casino (quota 512) passando per quota 478, poi  per
la carreggiabile giunge a Pulicciano, C. la Fonte, tocca la quota 387
e al bivio successivo ripiega  ad  est  sulla  carreggiabile  per  C.
Mocale. Alla curva di quota 485 che  precede  C.  Mocale,  il  limite
prosegue sul sentiero per C.se le Mura, quota 549 e C. Casale fino al
ponte di quota 466, ove incontra il Borro delle Faelle; risale questo
borro fino a quota 867 e si immette su un affluente del Borro  Rigodi
fino a raggiungere quest'ultimo e  seguirlo  fino  ad  inserirsi,  in
prossimita' di quota 726, sulla mulattiera per Poggioli (quota  699).
Da qui il limite prosegue a nord sul sentiero che per quote 739 e 751
giunge, prima di C. Castagnola, su un affluente del T. Ciuffenna  che
segue fino al T. Ciuffenna; risale questo torrente verso nord fino  a
quota 701, indi devia a est su un altro suo affluente e da quota  814
si identifica con la mulattiera che per quote 840 e 788, Maesta'  del
Renaccio, quota 680 e Poggio di Loro raggiunge  Salci.  Da  Salci  il
limite segue a sud la strada per C. Sagona,  indi  ad  est  segue  la
strada per Trevane e Chiassaia e  al  bivio  di  quota  853  devia  a
sud-ovest sulla strada per le Casacce (quota 823). A questo punto  il
limite segue verso sud la mulattiera ed il sentiero  che  costeggiano
poi il Fosso del Gattaio, indi  segue  questo  fosso  fino  alla  sua
confluenza con T. Agna (quota 566), segue il T.  Agna  fino  a  quota
445. 
    Qui il limite abbandona il T. Agna per risalire  a  C.  la  Costa
(quota 495), da dove, per una  mulattiera  e  in  direzione  sud-est,
raggiunge quota 447 e da qui risale un affluente del T. Agna  fino  a
quota 791. Da tale quota  il  limite  segue  verso  nord  il  confine
comunale Loro Ciuffenna-Castiglion Fibocchi  indi  verso  sud-est  il
confine comunale Castiglion  Fibocchi-Talla  fino  a  quota  670  nei
pressi di Spedale, da dove prosegue sulla mulattiera fino a Bicciano;
volge quindi ad est sulla mulattiera per quote 529 e 555, C. Pratucci
e quota 654, ove incontra la carreggiabile per Bibbiano con la  quale
s'identifica fino a quota 570. 
    Da questo punto il limite segue in direzione nord  la  mulattiera
che per C. Ortelli I (quota 545), C. Fani,  Migliarino  ed  il  Santo
discende a Poggiaccio e da  qui  segue  la  strada  verso  sud  e  si
innesta, prima di Cenina, sulla carreggiabile per Poggiolino,  Podere
Uliveto, quota 414 e la Fornace. 
    Il limite prosegue ancora verso est fino alla  ferrovia,  con  la
quale s'identifica, in direzione sud fino alla  strada  Caliano-Ponte
Caliano; segue detta strada verso sud fino a Capolona (quota  263)  e
da qui, seguendo la riva destra dell'Arno, giunge fino a Felcaio,  da
dove, per la strada che passa per Pieve a Setina, la Posticca,  quota
254 e Castelluccio, giunge a Ponte a Buriano. Da qui la  linea  segue
in direzione nord-ovest la strada per C. Fischio, Casina, quote 231 e
251, le Campora e C. Beccafico da dove, per la carrareccia che  passa
da C. Rocca (quota 228) arriva a Penna; da qui,  seguendo  la  strada
verso nord-ovest e per  quota  250  e  C.  Poggiarello,  arriva  alla
fattoria Mansoglia (quota 267). 
    Da detto punto il limite si identifica con la strada per Laterina
e  da  questo  centro  abitato  prosegue  sulla  strada   che   porta
direttamente a Latereto, Vitereta, C. Pian del Pino,  G.  Gavine,  C.
Ascione, C. Valcello e C. Moracci e per quote  220,  177,  155,  154,
giunge fino a circa 100 metri prima del centro abitato di  Terranuova
Bracciolini; indi s'identifica con la strada che, aggirando a nord lo
stesso centro abitato, passa da C. il Colto e Podere Fondale e giunge
a quota 146. Da qui il limite segue verso nord la  strada  che  passa
per il Podere Ville, indi segue la carrareccia per C.  Macinarotta  e
quota 287 e ad est di Podere Manuali  si  immette  sulla  strada  che
verso sud-ovest costeggia il Borro di Riofi; segue detta strada  fino
al bivio di quota 137,  dove  incontra  il  confine  comunale  di  S.
Giovanni Valdarno col quale s'identifica sino  al  suo  incontro  col
confine  provinciale  Firenze-Arezzo,  al  Podere  Modello;  segue  a
nord-ovest il confine provinciale fino  all'incontro  del  T.  Resco,
punto di partenza della descrizione. 
Territorio B 
    La linea di delimitazione inizia nel centro abitato  di  Subbiano
per percorrere poi, verso nord, la strada parallela al fiume Arno che
passa per la Casina; 350 metri circa dopo questa localita'  volge  ad
est per la strada  che  conduce  a  quota  362,  Benevento  e  Podere
Valbena.  Da  qui,  seguendo  la  mulattiera  verso  sud,  il  limite
raggiunge il fosso di Valbena che segue passando a sud  di  Caggiolo,
indi alla confluenza col ramo principale di detto fosso piega a sud e
aggirando ad ovest Pilli Vecchio, raggiunge per un sentiero la strada
che passa per Pilli Grande e Roccolo; segue quindi detta strada  fino
a giungere al quadrivio di quota 491. Da qui il limite  risale  verso
nord-est sulla carrareccia per Podere Fighille e Poggio Fighille fino
al Fosso Colli, fosso che segue fino al T. La Chiassa; discende lungo
questo torrente fino alla confluenza col T. Chiassaccia (quota  298);
si identifica poi verso est e per breve tratto con il T.  Chiassaccia
per piegare, ad ovest di Mt. Cipollino, sulla mulattiera che conduce,
verso sud, al Podere  Pastina  di  Sotto  e  passando  a  sud-est  di
Giardinelli, raggiunge infine per una carrareccia  le  Ciete;  ancora
verso sud, segue la carreggiabile che tocca le quote 564 e 573,  indi
ancora verso sud, segue la mulattiera che  passa  ad  est  del  punto
trigonometrico di M. Torcellino, fino a quota 642. A questo punto  il
limite segue ad est la carrareccia per il Castello per poi  ripiegare
a sud lungo la carreggiabile che, passando per quota 659 e ad est  di
quote 651 e 674, si innesta sulla strada per San  Polo  ed  Arezzo  a
quota 576;  da  qui  si  identifica  verso  sud  con  la  strada  per
Quarantola fino a quota 604 e prima di quota 598 devia ad  est  lungo
la strada per Querceto fino ad incontrare e poi seguire  il  sentiero
che verso sud in prossimita' di quota 576  si  immette  sulla  strada
Badia a Pomaio-Arezzo; percorre questa strada verso sud-ovest fino al
bivio per Pomaio. Da questo punto segue la strada per  Pomaio  (quota
544) ed a quota 553 segue la mulattiera che  porta  a  il  Palazzo  e
giunge a San Marino (quota 526). Da  qui  il  limite  procede  ancora
verso est e verso sud sulla mulattiera che passa da quota  518  e  ad
est di Crulliano prosegue sulla carreggiabile che, a  quota  470,  si
innesta sulla strada per Arezzo; segue questa strada per breve tratto
verso Teragnano e a sud di quota 514 procede  sulla  mulattiera  che,
attraversato un affluente del T. Castro, passa per Poggio al Mignano,
tocca le quote 537, 513 e 458,  attraversa  il  Fosso  Castiglione  e
raggiunge la carrareccia che si inserisce sulla strada per Arezzo  ad
ovest di Peneto (quota 520). 
    Il limite segue, da questo punto, la  strada  di  Arezzo  fino  a
Peneto, si inserisce sulla  mulattiera  che  conduce  a  C.  Ontaneta
(quota 460), prosegue sul sentiero che  passa  ad  ovest  di  Pescaia
(quota 475), raggiunge Stignano e, per un sentiero arriva a Fonte  di
sala dove si immette sulla S.S.  n.  73  a  nord  di  quota  386;  si
identifica, verso sud, colla S.S. n. 73 fino a  Lentignano,  km  151.
Qui il  limite  devia  ad  ovest  sulla  strada  che,  dopo  Gigiano,
costeggia il Borro di Covole e la segue fino alla confluenza  con  F.
Loreto (quota 345). 
    Da questo punto il limite segue verso ovest il  sentiero  che  si
innesta sulla strada di Poggio delle Torri,  quindi  direttamente  si
innesta e segue la strada che passa da Querceto e  porta  a  Gellaio,
attraversa il T. Vingone e giunge a Gragnone; da Gragnone segue verso
ovest la carreggiabile che porta a quota 367 e da qui, per mulattiere
a sud di Poggio Merenda, giunge a Valtina  Alta.  Da  qui  il  limite
segue la carreggiabile a nord ovest per Saccione,  ridiscende  a  sud
lungo la mulattiera e poi di nuovo sulla carreggiabile per la Torre e
per un sentiero raggiunge San Cosimo; qui si immette  e  segue  verso
sud un sentiero e poi la mulattiera che passa in prossimita' di quota
783 e a nord-ovest di Monte Lignano e a quota 590  si  immette  sulla
strada per  il  Poggiolo;  segue  questa  strada  per  tutto  il  suo
percorso, indi con una linea retta verso sud, raggiunge  e  segue  il
fosso che per quote 563, 488, 415  giunge  ai  Molini  poco  dopo  si
immette sulla strada per Rigutino a quota 313 e con questa strada  si
identifica fino a Rigutino. 
    Da qui il limite segue verso nord la S.S. n.  71  fino  a  l'Olmo
(quota 267) per immettersi e seguire verso sud-ovest la  S.S.  n.  73
fino a quota 249 in prossimita' del km 138.  Il  limite  procede  poi
verso nord sulla strada per San Zeno e San Giuliano e dopo  la  quota
250, devia sulla strada per C. Bianca, quote 250, 248,  246,  250  e,
passando a nord di  Agazzi,  raggiunge  le  Fosse,  quota  252  e  C.
Bagnaia; si innesta al km 145 della S.S. n. 73, strada che segue  per
brevissimo tratto verso nord  per  poi  inserirsi  sulla  strada  che
attraversa la ferrovia a quota 264. Il  limite  segue  verso  sud-est
quest'ultima strada e al  quadrivio  in  prossimita'  di  quota  263,
prosegue verso sud-est fino ad incontrare, ad ovest  di  Gaville,  il
fosso dell'Erpicone, risale lungo detto fosso fino ad  incontrare  la
strada per S. Firmina a quota 278. Da qui il limite risale a nord-est
sulla strada per S. Firmina fino  al  quadrivio  a  nord  del  centro
abitato; segue poi verso sud-est la strada  che  per  Bagnoro,  quote
280, 275, 284 porta ad Arezzo; abbandona detta strada a quota 267,  a
nord-ovest di Villa Funghini, e qui si immette sulla strada  che  per
Pitigliano, quote 276 e 272 porta a S. Maria delle Grazie; da qui poi
in direzione est si immette sulla strada che passa per C. Santini  e,
attraversata la  strada  Bagnoro-Arezzo,  raggiunge  la  Fossa  della
Bicchieraia. Attraversata questa, il  limite  prosegue  in  direzione
nord sulla strada per Soldino e Fiume e al bivio di quota  273  piega
ad ovest seguendo la strada per  Arezzo  fino  alla  periferia  della
citta' e precisamente fino al bivio tra le quote  268  e  281;  segue
quindi in direzione nord, la strada per gli Archi, quota 274 e  Villa
Borghini fino a la Filandra. 
    A questo punto la linea ripiega verso ovest sulla strada  per  la
Cella e a quota 254 risale verso nord sulla strada per Podere Deliegi
e fino al quadrivio per seguire poi la strada che in direzione  ovest
raggiunge la S.S. n. 71 a quota 254;  attraversa  questa  strada  per
immettersi sulla carrareccia  che  subito  incontra  la  ferrovia  in
prossimita' di quota 252. Il limite segue quindi la  ferrovia,  verso
sud, fino alla strada dei Sette (quota 249); segue quindi verso ovest
la strada dei Sette fino al quadrivio  di  Croce  di  Patrignone  ove
ripiega a nord  sulla  strada  per  Pie'  della  Villa,  le  Macchie,
Patrignone, Collalegro, la Contea e a  quota  250  si  innesta  sulla
strada per Campoluci; segue detta strada verso  sud-ovest  per  breve
tratto e a quota 238, seguendo un affluente del F. Arno, raggiunge il
fiume stesso. Il limite percorre poi, verso nord, il F. Arno fino  al
suo affluente la Chiassa, risale  quest'ultimo  fino  al  Ponte  alla
Chiassa sulla S.S. n. 71 e da qui, seguendo verso nord la S.S. n. 71,
raggiunge Subbiano, punto di partenza della descrizione. 
Territorio C 
    La linea di delimitazione inizia nel  punto  in  cui  il  confine
comunale Radda-Gaiole tocca il confine tra le province  di  Arezzo  e
Siena presso Monte Maione; segue verso nord detto confine provinciale
fino in prossimita' di Poggio Torricella,  un  po'  a  nord-ovest  di
quota 721 dove si identifica colla strada per Casignano,  Casa  Campo
Nuovo, quote 313 e 256, C. Fornacina, Casanuova e fino al bivio posto
a nord di Monastero (quota 284). Il limite volge quindi a nord  lungo
la strada per le Casacce e a quota 155,  in  localita'  M.  Malpasso,
volge a est per la Strada campestre che passa per quote  205,  231  e
nei pressi di quota 165 segue i borri che, passando per quote  180  e
170, raggiungono la mulattiera che in direzione nord-est porta  a  C.
Castelvecchio (quota  240).  Da  qui  ancora  verso  est,  il  limite
prosegue lungo la strada campestre che passa da quota 170 e  a  quota
148 si immette sulla strada che per quota 138 giunge al  cimitero  di
S. Giovanni Valdarno (quota 138). Dal cimitero il limite segue a  sud
la carrozzabile che per quota 155, C. Poggio e quota 218 raggiunge il
confine  comunale  in  prossimita'  di  C.  Renai;  segue  quindi  in
direzione nord-est il confine comunale  ed  in  corrispondenza  della
fattoria Pettini, raggiunge la ferrovia che segue verso sud-est  fino
a C. Villanuzza da dove raggiunge, a quota 154, la strada che per  C.
Rotta giunge a Levane. Il limite segue poi tale strada verso  sud-est
fino ad incontrare,  a  quota  227,  la  ferrovia  con  la  quale  si
identifica fino alla S.S. n. 69 (quota 249); segue  questa  S.S.  per
breve tratto fino ad incontrare nuovamente la ferrovia a  quota  260;
riprende quindi a seguire la ferrovia fino  al  cavalcavia  di  quota
266, dove ritorna sulla S.S. n. 69 per percorrerla fino  a  Palazzone
(quota 253); da qui segue nuovamente la ferrovia fino  a  Indicatore.
Da Indicatore il limite procede verso sud sulla strada per  Levarino,
Chiani, S. Giuliano, Battifolle, Tuori,  Badia  Al  Pino  e  stazione
ferroviaria di Badia Al Pino; da questo punto riprende a  seguire  la
ferrovia fino alla stazione di Monte San Savino (quota 265). A questo
punto il limite abbandona la ferrovia per seguire la  strada  per  la
Gora, Rialto, I Confini, Podere della Madonna,  C.  S.  Biagio  e  al
bivio di quota  259  ripiega  a  sud-ovest  sulla  strada  per  Pieve
Vecchia-Foiano e raggiunta la ferrovia a quota 257 la segue verso sud
fino alla localita' Pratomaggio. Da qui il limite segue il canale  di
bonifica che passando per quote 253 e in prossimita' di C.  Nuove,  a
quota 251 segue la strada per Podere, via Larga I, Pasquino e fino  a
quota 249 ove incontra  il  limite  provinciale  Arezzo-Siena;  segue
detto confine provinciale verso nord-ovest fino  a  la  Casella,  qui
l'abbandona per seguire la strada per le Cantine, Bellanda  I,  quota
267,  Montechiori;  prosegue  ancora  a  nord  passando  ad  est   di
Poggiarello e fino al quadrivio di  quota  269  da  dove  piegano  da
nord-ovest, segue per la strada per il Casalino, Maesta' dei  Mori  e
fino ad incontrare nuovamente il confine provinciale Siena-Arezzo col
quale si identifica in direzione nord fino  a  M.  del  Calcione.  Da
questo punto il limite segue verso nord la S.S. n. 73  per  Calcione,
Gorghe, Dreini,  Palazzuolo,  la  Commenda,  fino  ad  incontrare  il
confine provinciale che segue verso nord-ovest fino a  Monte  Maione,
punto di partenza della descrizione. 
Provincia di Firenze e Provincia di Prato 
Territorio A 
    La delimitazione ha inizio nel punto di incontro fra  il  confine
comunale   Cerreto   Guidi-Vinci   ed    il    confine    provinciale
Firenze-Pistoia, nei pressi di Cerbaia (quota 34). Il limite percorre
verso est il confine provinciale predetto fino ad incontrare, sul Rio
Barberoni, la strada Tizzana-Seano; segue questa strada fino a Seano,
indi segue verso nord-est  la  strada  per  Campiglioli  e  al  primo
quadrivio ripiega a sud-est, sulla  strada  per  Carmignano,  fino  a
Montecchio. Di qui il limite prosegue ad est sulla carreggiabile  che
passa a nord del Podere Cegoli, a nord-est de le Torri,  a  ovest  di
Villa Magra, passa per quota 71 e a quota 39 attraversa un  affluente
di destra del F. Ombrone; poco dopo volge a sud sulla strada che  per
le Fornaci e Calcinaia giunge fino a Comeana (quota  51).  Da  questa
localita' il limite, lungo un sentiero, raggiunge il  T.  Ombrone  in
corrispondenza di quota 30 e lo segue fino  alla  confluenza  con  il
fiume Arno, attraversa quest'ultimo per immettersi sulla S.S.  n.  67
che segue fino a Lastra a Signa; indi, in prossimita' di quota 35, si
immette sulla strada per S. Ilario, la segue fino  a  S.  Ilario  per
proseguire poi a est sulla carrareccia che porta sul Borro  Valimorta
con il quale il limite si identifica  fino  alla  confluenza  con  T.
Vingone. Il limite prosegue verso sud-est lungo il T. Vingone fino al
Ponte a Vingone per poi seguire la strada per Scandicci fino al fiume
Greve col quale si identifica verso sud fino a la Gora; da qui, lungo
la strada che passa per  Galluzzo,  S.  Felice,  Pian  de'  Giullari,
Piazza Calda, Cinque Vie e Moccoli, arriva a Bandino  e  Spedalluzzo;
piega quindi a nord-est sulla strada per le Lame e Nave  a  Rovezzano
fino ad incontrare il confine comunale  Bagno  a  Ripoli-Firenze  che
segue verso nord-est fino alla  ferrovia.  Il  limite  segue  poi  in
direzione ovest la linea ferroviaria fino al T. Mensola  (quota  58),
col quale si identifica verso nord fino a Ponte a Mensola (quota 73);
qui devia a ovest sulla strada che dopo Villa  l'Arcolaio  attraversa
il T. Affrico e al quadrivio di quota  65  risale  a  nord  lungo  la
strada per le Lune, Magnolia e S. Domenico ove  incontra  il  confine
tra i comuni di Firenze e Fiesole; segue questo confine in  direzione
nord-ovest fino a incontrare la strada per  Caldine  e  l'Olmo  e  la
percorre fino a Indicatorio (quota  495),  poi  piega  ad  est  sulla
strada per le Colonne e Fattoria di Masseto, a  quota  376,  devia  a
nord sulla carreggiabile che porta a C. Pianola e al Santuario  della
Madonna del Sasso; da qui per una mulattiera si immette sulla  strada
che porta a le Lucole (quota 404), segue  quindi  la  strada  per  S.
Brigida, Fornello (quota 401) e Sportigallo (quota 433), e da  questa
localita', seguendo la strada campestre che passa da  Vignale  (quota
455) e Pietramaggio, attraverso una mulattiera incontra  e  segue  la
strada per Galiga. Da Galiga il limite segue verso est il  fosso  che
passa a nord di Campitroti e 250 metri circa prima di  quota  211  si
immette, risalendo in direzione nord, sul fosso che passa per i Lessi
e quota 829, raggiunge cosi', a sud-est di M. Giovi (fra le quote 992
e 923), il confine comunale  Vicchio-Pontassieve  che  segue  fino  a
Guardianelli      ove      incontra      i      confini      comunali
Dicomano-Vicchio-Pontassieve;  segue  verso  nord-est  quello  tra  i
comuni di Dicomano e Vicchio fino a Poggio al Cucco,  in  prossimita'
di quota 339. Da qui il limite segue verso nord-ovest il  sentiero  e
poi la mulattiera che passa per quota 311, supera il  bivio  per  San
Martino a Scopeto (quota 358), e sempre sulla  mulattiera,  volge  ad
est fino ad inserirsi sul Borro delle Matricole a nord di quota  220,
quindi segue il Borro stesso fino al ponte sulla strada per  Dicomano
(quota 160). Il limite segue poi verso  sud-est  la  strada  Dicomano
fino al bivio di quota 163 da dove, lungo un affluente, giunge sul T.
Sieve a sud-est di quota 151, lo  attraversa  raggiungendo,  a  quota
156, la strada che fiancheggia la  ferrovia  e  segue  questa  strada
verso nord fino in localita' il Rupino,  ad  est  di  quota  162.  Da
questo punto il limite segue in  direzione  est,  la  mulattiera  che
porta a C. Vicigliano (quota 344), quindi in  direzione  nord-est  la
strada campestre per il cimitero; da qui si identifica con la  strada
che in direzione est passa per quota 312  e  raggiunge  poi,  per  un
borro, il Fosso di Rimaggio. Da qui il limite risale  verso  nord  il
Fosso di Rimaggio e a quota 328 piega ad est su un suo affluente  che
segue fino in prossimita' di quota 608, indi segue, in direzione sud,
il sentiero che passa ad ovest di quota 630 fino a giungere al  bivio
poco a nord-est di quota 556 ove segue l'affluente che  a  quota  216
sfocia sul T. S. Godenzo. Da questo punto  il  limite  si  identifica
verso sud col T. S. Godenzo fino nei pressi di  Borghetto,  risale  a
sud un suo affluente di sinistra che passa ad est di quote 310 e  322
fino a giungere, nei pressi del cimitero a  sud-est  di  Frascole,  a
toccare  la  strada  per  Dicomano;  segue  la  suddetta  strada  per
brevissimo tratto verso sud-est, per poi risalire  a  est  il  tratto
iniziale di un affluente del F.  Sieve  ed  immettersi  quindi  sulla
mulattiera per la Cella e Passatoio (quota 518); da  Passatoio  segue
il Fosso del Buio fino ad arrivare ad est di quota 425 ove  devia  ad
est su un suo affluente fino alla mulattiera per  il  Palazzo  (quota
574) e C. Petroniano (quota 594), mulattiera  che  segue  fino  a  C.
Fogna (quota 418) dopo aver attraversato, a  quota  567,  il  confine
comunale di Londa-Dicomano. Ad est di C.  Fogna  il  limite  prosegue
lungo il borro che nei pressi di  quota  529  e  a  sud  de  i  Gocci
attraversa la mulattiera che per quota 533  giunge  a  C.  Petroio  e
oltre la Lastra; percorre questa  mulattiera  fino  ad  incontrare  e
seguire, nei pressi di Valpiana, l'affluente di destra del  Borro  di
Rincine che attraversa la strada per Rincine, si immette, nei  pressi
di quota 353, sul Borro di Rincine e lo segue per  brevissimo  tratto
verso sud fino ad incontrare un affluente di sinistra che segue verso
sud fino al ponte sulla strada per Caiano, a nord di Cave di  Pietra.
Il limite segue quindi la strada per Caiano e al cimitero piega a sud
per il sentiero che passa da quota 508, si immette  sulla  mulattiera
che attraversa il Fosso di Caiano e seguendola aggira a  ovest  quota
613, attraversa il Fosso di Cornioleta per poi piegare ad ovest  e  a
quota 602 volge a sud per Corte da dove, attraverso un affluente  del
T. Moscia che passa a nord di quota 491, giunge al  torrente  stesso.
Da questo punto il limite volge a nord sul T. Moscia e poco prima  di
Londa piega ad ovest su un suo affluente che  passa  per  quota  295,
indi si immette sul sentiero che a quota 534 incontra  la  mulattiera
per C. Rocca Secca e Sussinete, segue questa mulattiera fino a  quota
513 ove si innesta sulla strada per Turicchi, strada che segue  verso
ovest fino ad incontrare il confine  comunale  Dicomano-Londa;  segue
questo confine verso sud fino a quota 692, indi segue la  strada  per
Petrognano, Rimaggio, Molino di Mentone e Borselli.  Da  Borselli  il
limite prosegue sulla S.S. n. 70 per Diacceto e al  ponte  del  km  7
(quota 625) segue a sud l'affluente del Borro di Confico, poi  risale
l'affluente di sinistra che per quote 360 e 524  giunge  alla  strada
per Ristonchi; percorre quindi detta strada e, lungo  la  strada  che
passa dal Cimitero di Ristonchi e da quota 429, giunge a la Rimessa e
a Paterno; si immette poi sulla  strada  per  quota  331  e  Pagiano;
risale per breve tratto  il  T.  Vicano  di  S.Ellero,  indi  il  suo
affluente che per i Macelli giunge a il Vignale.  Da  qui  il  limite
segue la strada per Saltino, indi la strada per Pietrapiana  fino  al
km 3,800 circa ove devia a destra sul T. Chiesimone fino a  ovest  di
quota 646;  da  qui  attraverso  un  affluente  di  sinistra  del  T.
Chiesimone raggiunge e segue la mulattiera per Alberi, quota 815 e C.
Morandina indi, seguendo verso sud un sentiero  e  un  borro,  giunge
sulla strada per  Reggello  ad  est  dell'abitato,  attraversa  detta
strada per seguire prima il sentiero passante per quota 481 e poi  la
mulattiera per quota 588, C. Stoppi e il cimitero di Forli',  fino  a
raggiungere, dopo C. Capanne  (quota  595),  il  confine  provinciale
Firenze-Arezzo. Da qui il limite coincide verso sud-ovest col confine
provinciale fino a quota 129 nei pressi di Macelli, indi  verso  nord
segue la S.S. n. 69 fino al bivio per Rignano sull'Arno; passa a nord
di Rignano e da quota 163 con linee  rette  successive  che  uniscono
Fornace, Villa Pepi, C. Istieto (quota 142) giunge a C. il Pratello. 
    Da C. il Pratello il limite segue per breve tratto la strada  per
Cellai fino a quota 143 e da qui con una linea retta arriva  a  quota
153, a sud-ovest di Villa il Palagio; segue ad ovest  la  strada  per
Salceto fin quasi in corrispondenza di Palazzo di Salceto, giunge per
una strada campestre nel Fosso del Salceto,  indi  risale  per  breve
tratto questo ultimo ed il suo affluente che passa per  quota  155  e
lungo la strada raggiunge Cancello. Da qui il limite segue verso  sud
la strada per Palazzolo e Burchio e  al  ponte  che  precede  Burchio
risale il corso di un affluente dell'Arno fino alla  sua  origine,  a
nord di quota  254.  Da  questo  punto  il  limite,  per  una  strada
campestre, raggiunge e segue la strada per C. Torricella, Fattoria di
Loppiano, S. Vito, quote 267 e 275,  fino  ad  incontrare  il  limite
comunale Incisa in Val  d'Arno-Figline  Valdarno  nei  pressi  di  C.
Moriano. Il limite coincide verso sud-est con detto confine  comunale
fino ad incontrare il Borro del Molinaccio; risale questo borro  fino
a quota 240 per poi seguire la strada che verso est e per  quota  270
giunge a C. Macchie, C. Puccetto, a nord di C. Bagno e a  quota  127;
piega quindi a sud e poi ad ovest sulla strada  per  il  Palagetto  e
fino al cimitero di Figline Valdarno a quota 128. Il limite  discende
poi a sud sulla strada per Case il Crocifisso, Case Calandrina, quote
153 e 183 e fino a quota 202 da dove segue  la  mulattiera  che  dopo
quota 193 si allaccia alla strada per Case  il  Billo;  segue  questa
strada giungendo fino a  Pavelli  e  poco  dopo  piega  a  sud  sulla
carrareccia per quota 276 e sul sentiero fino a C. Mugaione  da  dove
si identifica, verso ovest, col Borro del Cesto fino a quota 308; qui
incontra il confine comunale Greve-Figline Valdarno che  segue  verso
sud fino al confine provinciale Firenze-Arezzo; segue verso sud detto
confine fino ad incontrare quello tra le province di Firenze e  Siena
che segue  fino  al  Podere  Spadino  (quota  93),  a  nord-ovest  di
Poggibonsi. Da questo punto il limite procede in direzione nord-ovest
sulla strada per Certaldo  e  alla  periferia  dell'abitato  volge  a
nord-est risalendo il T. Agliena fino a quota 82 per  poi  proseguire
sulla strada per il Paretaio, Scarpeto  e  Monsala,  dopo  Monsala  a
quota 202 piega a sud sulla strada per Podere Sovigliana e quota 82 e
a quota 191 si innesta sulla strada per Tresanti,  strada  che  segue
fino   a   quota   168   ove    incontra    il    confine    comunale
Montespertoli-Certaldo. 
    Il limite segue verso ovest il predetto confine comunale  fino  a
quota 69 ove piega a nord-ovest sulla carreggiabile che si inserisce,
vicino al cimitero, sulla strada per Voltigiano  e  Castelfiorentino;
segue questa strada fino all'incrocio di quota 70 per proseguire  poi
su quella per Podere Fornace, quota 139, Monte Molino, le  Colmate  e
dopo aver attraversato il rio prosegue a  ovest,  indi  a  sud  sulla
strada per Gello alle Fonti e Podere il Caloso. Da Podere  il  Caloso
il limite, con una  linea  retta,  raggiunge  Villa  Malacoda  e  con
un'altra linea retta in  direzione  sud-nord  raggiunge  il  torrente
Pesciola, lo percorre fino ad inserirsi sulla carrareccia  diretta  a
Bagnolo e poi sulla strada  per  Ortimino  passando  per  Cabbiavoli,
Casanova, Chiesa di Ortimino, Sodera, Ortimino, C. Arzillo, C. Paolo,
Gricciano e Palazzaccio. 
    A Palazzaccio il limite piega a sud-ovest sulla strada per  quota
82, Quercecchio, Podere Poggio Carnicchi, quota 95 e dopo quota 73 si
innesta sulla strada per il Casone,  Borgo  Vecchio,  Fontanella,  S.
Andrea e al bivio per Colombaie piega a nord sulla strada per  Podere
delle Querce, C. Pogni, quota 45, C. Niccolai, quota 33, C.  Bracali,
quota 35, Monteboro, quota 46 (ad ovest di Villa  Comparini),  Podere
Gattaia e Pianezzoli. Da Pianezzoli il limite ripiega verso est sulla
strada per Villanova e Montelupo Fiorentino, attraversa il ponte  sul
torrente Pesa  indi  ripiega  ad  ovest  sulla  strada  per  Capraia,
Castellina, Limite, Sovigliana e al Ponte di Marcarro segue il  corso
dell'Arno fino a C. la Motta dove  prende  la  strada  che  per  Case
Giannini, Fattoria delle Buche e Bassa arriva a C. Marconcini. Da qui
il limite piega a nord lungo la strada per Madonnino e dopo quota  78
piega ad ovest sulla strada per Podere Belvedere, C. Rossetti fino ad
incontrare, poco prima di C. Belvedere, il  limite  comunale  Cerreto
Guidi-Fucecchio che segue verso nord fino ad incontrare, a quota  99,
ad est di Citernella, la strada che verso nord-ovest  porta  a  Villa
Mattei; segue quindi verso nord detta  strada  fino  a  Villa  Mattei
(quota 47) dove riprende  a  seguire  il  confine  comunale  fino  ad
intersecare ad ovest di  Podere  Formica,  la  strada  per  Ponte  di
Masino; segue questa strada fino al bivio di questa a quota  20  poco
prima del torrente Vincio e qui piega a nord-est sulla strada  che  a
nord di C. Pozzolo e per quota 40 giunge a quota 21, dove si  innesta
verso est sulla strada che fiancheggia il torrente Vincio e la  segue
fine a quota 24 sul bivio di Lazzeretto. Da qui il  limite  segue  la
strada per Lazzeretto e a quota  33  si  immette,  verso  nord-ovest,
sulla strada che per quote 29, 25 e 27 raggiunge  quota  20;  da  qui
risale per brevissimo tratto il Rio Vincerello,  poi  risale  il  suo
affluente che scorre ad est di C. Acquerata  fino  ad  incontrare  il
confine comunale Cerreto Guidi-Vinci, confine  che  il  limite  segue
verso nord-ovest per breve tratto fino ad incontrare, a quota 34,  il
punto di partenza della descrizione. 
Territorio B 
    La delimitazione inizia in corrispondenza del punto  di  incontro
fra la strada S.  Gimignano-Camporbiano  ed  il  confine  provinciale
Firenze-Siena, a quota 464. Il limite segue la strada per Camporbiano
e continua sulla stessa fino a giungere al bivio per Castagno  (quota
459); da qui prosegue per  le  Lame  fino  a  C.  Ford  ove  volge  a
nord-ovest lungo una campestre  che  raggiunge  un  ruscello,  risale
detto ruscello verso nord fino a quota 380 e si immette, in direzione
nord, nel Botro delle Penerine che risale fino ad incontrare la prima
sorgente, raggiunge la sorgente verso quota 561, arriva a  Montignoso
ove trova la strada che porta a Marrodo e S. Vivaldo; percorre questa
strada fino a C. Nuova (quota 290) dove la abbandona  per  piegare  a
sud-ovest lungo la campestre che, passando a monte di Redine,  arriva
al T. Carfalo; da qui per un sentiero si immette sulla campestre  che
passa per Poggiali e arriva a Colombaia. Da qui il  limite  segue  la
strada verso nord-ovest fino ai confini con la provincia di  Pisa  in
prossimita' di Podere Strada; segue detto confine fino al T. Carfalo,
risale il T. Carfalo per breve  tratto,  incontra  e  risale  il  suo
affluente di destra che scorre ad ovest di Tonda  e  per  una  strada
campestre giunge a Tonda; qui si immette sulla  strada  che  porta  a
Castellari e al bivio di podere Fornace,  riprende  la  strada  verso
nord per Campiano, S. Cerbone, S. Pietro e fino a Mura  attraversando
il T. Egola. Da Mura il limite risale verso  nord  sulla  strada  per
Collerucci fino ad arrivare a Beccucco da dove piega a nord-est  fino
ad incontrare il rio  Aia;  risale  questo  rio  verso  sud  fino  ad
incontrare e risalire il suo affluente di destra che arriva ad  ovest
di Poggio Bruscolo, piega quindi ad est e raggiunge quota 182. Da qui
il limite si immette sulla strada campestre  che  va  a  la  Collina,
passa a sud di quota 205 e tocca Sevolina e Maremmana 2°; giunge alla
strada per Castelfiorentino 500 metri circa a nord-est di  Tinti  dei
Mori, la segue per C. Fioretti fino al ponte sul Rio  Pietroso  e  da
qui lungo la strada per quote 53, 58, 62, le Vecchiarelle,  raggiunge
quota 54; da qui volge a sud-est lungo la strada che costeggiando  il
T.  Elsa  porta  a  Casino  d'Elsa,  C.  Del  Buon  Riposo,  Caselsa,
Montemagni, Fornace, Melaia, la Catena  dopo  di  che,  a  quota  67,
incontra il confine provinciale Firenze-Siena che segue in  direzione
sud-ovest fino al punto di partenza della descrizione. 
Territorio C 
    Il punto di partenza della delimitazione si  trova  in  localita'
Stradone  sul  confine  provinciale  Firenze-Pisa,  a  nord-ovest  di
Castelnuovo d'Elsa. Da questo punto il limite,  segue,  in  direzione
sud-est, la strada per Dogana e prima di raggiungere  tale  localita'
volge a sud-ovest lungo la strada che fiancheggia il  corso  del  Rio
Vallese fino al Podere Vallese; da qui per una strada  campestre  che
passa a quota 56 arriva attraverso un sentiero a Poggio Carlotta ed a
quota 151 si immette sulla carreggiabile  che  si  congiunge  con  la
strada  che  passa  per  Ovile  d'Orlo;  segue  detta  strada   verso
nord-ovest ed a sud di  Villa  si  immette  sulla  carreggiabile  che
attraversa il Rio Orlo, gira a nord di Poggioderi,  indi  si  immette
sulla strada che per Mezza Costa e Casastrada riporta verso C.  Gello
attraversando  il  Rio  Orlo;  prima  di  raggiungere  C.  Gello,  in
corrispondenza della carreggiabile per Cerreto, si  immette  sul  Rio
Cerreto che risale fino ad incontrare il confine  provinciale;  segue
quindi quest'ultimo per Campriano fino  ad  incontrare  il  punto  di
partenza della descrizione. 
Territorio D 
    La delimitazione inizia in corrispondenza di quota 265, nel punto
di  incontro  del  T.  Agna  degli  Acquiputoli  col  T.  Agna  delle
Banditelle, sul confine provinciale Pistoia-Firenze. Da tale punto il
limite segue in direzione est una carrareccia fino  a  quota  357  da
dove, seguendo la  strada  per  quota  376,  418  e  448,  giunge  in
localita' Casaccia; da qui per una carreggiabile che passa per  quota
425,  C.  Poggetto,  C.  Valiano  si  immette  sul  T.  Bagnolo,   in
prossimita' di C. Montachello, e lo segue fino a Bagnolo. Da  Bagnolo
il limite volge ad ovest  lungo  la  strada  per  Fornacelle  fino  a
raggiungere, a quota 81, il confine provinciale che segue verso  nord
fino al punto di partenza della descrizione. 
Provincia di Pisa 
    La linea che delimita la zona inizia nel punto in cui la S.S.  n.
67 attraversa il Rio S. Bartolomeo, nei pressi di Badia in Comune  di
S. Miniato. Il limite si identifica quindi verso est con la  S.S.  n.
67 fino a C. Taddei (quota 24) e da qui volge a sud e ad est  per  la
strada e per i sentieri che passando a nord delle quote 33, 38  e  31
giungono a Pozzo e, per quota 29, a C.  Ribaldinga;  prosegue  ancora
verso est lungo il sentiero immediatamente a sud del  cimitero,  indi
segue la strada per quota 31 e S. Pietro e il sentiero per  C.  Pozzo
(quota 42); da qui per una carrareccia raggiunge S. Angelo. Da qui il
limite ripiega a nord sulla strada carreggiabile che si innesta sulla
S.S. n. 67 poco prima del km 42, segue la S.S. n. 67 in direzione est
e subito dopo il km 43 piega a sud sulla strada per Pino, quote 73  e
88 fino a quota 108; piega quindi ad est lungo la carrareccia per  C.
Salvini e successivamente a sud-est sulla strada per Poggio a Isola e
sulla carrareccia per C. Pereto e quota 34; da  qui,  passando  sulla
carrareccia  che  giunge  a  sud-est  di  quota  36,  giunge  per  la
carreggiabile a Canneto, a nord-est di quota 88, prosegue  poi  sulla
strada per Vignaccia e  C.  Capo  di  Vacca  e,  verso  sud,  per  C.
Mengrano, fino a giungere sul R. Pilerno a nord-est di  Guazzino.  Il
limite prosegue verso sud-est sul R. Pilerno, indi, verso sud,  segue
il confine provinciale Pisa-Firenze fino a  Paretaio,  poi  segue  la
strada per Podere Gello, C. Collicino, C.  della  Guardia  e  fino  a
quota 135; qui devia  a  nord-ovest  sulla  strada  per  le  Caselle,
Casale, Podere Luigia e, attraversato il R. Ensi,  si  immette  sulla
strada per Sorrezzana, che segue verso sud per  breve  tratto;  devia
quindi sulla strada che passando per C. Brotini e Molinaccio giunge a
Bucciano. Da Bucciano il limite procede ancora verso sud sulla strada
per C. Fontine e C. Barbinaia, attraversa il R. Chiecina  e  prosegue
sulla carrareccia per Mandrie Alte fino a raggiungere il bivio con la
carreggiabile  per  Agliati  a  nord  di  Castiglione;  qui  volge  a
nord-ovest sulla carreggiabile per Agliati e  prima  di  giungere  in
questa localita' devia a sud-ovest sulla carrareccia che si  immette,
in prossimita' di quota 67 sulla strada per  Podere  del  Molinaccio;
segue questa strada per breve tratto poi piega a sud sulla strada che
passa per Paretaio, la Pieve, S. Giorgio e la percorre verso est fino
al bivio immediatamente prima di la Casina. Da questo bivio il limite
percorre verso sud la carreggiabile che, passando ad est di quota 63,
giunge  ad  una  curva  in  prossimita'  di  T.  Carfalo,  quindi  si
identifica verso sud-ovest con T. Carfalo fino al  suo  affluente  R.
Metato; risale poi il R. Metato fino al torrente che scorre ad est di
Sobita, risale lungo questo torrente fino alla sua  testata,  procede
ancora verso sud su una  carrareccia  fino  ad  incontrare  la  croce
isolata sulla strada tra Libbiano e Pratello.  Il  limite  segue  poi
verso sud  la  strada  per  S.  Teodoro  fino  a  il  Molinaccio  per
immettersi poco dopo sul R. Polonia  fino  al  suo  incontro  con  la
carrareccia per Fonticchio; segue questa ultima verso sud-ovest  fino
al suo inserimento sulla strada per  Ghizzano,  strada  che  percorre
fino a C. Corniale (quota 165); da qui procede a sud sulla strada per
C. dei Frati (quota 87) e, lungo una carrareccia ed un  breve  tratto
del T. Roglio, raggiunge  S.  Maria  e  prosegue  fino  al  bivio  di
Castagneto; qui devia a sud-ovest e poi a sud-est  sulla  strada  per
Bardone (quota 67), da dove, seguendo una carrareccia, giunge sul  T.
Roglio in prossimita' di quota 55. Percorso verso  nord-ovest  il  T.
Roglio fino a quota 55, il limite piega a sud  su  un  affluente  del
Roglio fino  ad  intersecare  e  seguire  la  carrareccia  che  verso
sud-est, passando in prossimita' di quota 107, a quota 110 si immette
sulla strada per Guardiola, Poggettino, S.  Martino,  C.  Cuccheri  e
Fabbrica  di  Peccioli;  giunge  cosi'  a  S.  Giusto  dove  volge  a
nord-ovest sulla carrareccia per la localita' Palaie e Colombaia;  da
Colombaia con successive linee rette passa per  Faeta,  C.  Piagge  e
raggiunge la Colcinaia ed il F. Era. Da tale punto la linea  prosegue
a sud sul F. Era e alla  confluenza  del  T.  Sterza  ripiega  a  sud
risalendo quest'ultimo fino al Ponte della Sterza;  segue  poi  verso
est e sud-est la Via delle Saline fino al bivio del km  14,800  circa
(quota 86) e qui prosegue ad ovest sulla strada  per  C.S.  Salvatore
fino al bivio del km 3 (quota 120). 
    Da detto punto il limite segue a sud e per brevissimo  tratto  la
strada per Orciatico fino al Rio Torbido,  col  quale  si  identifica
verso ovest fino ad incontrare la strada che passando in  prossimita'
di quota 174 giunge a  il  Casino  (quota  252);  segue  quest'ultima
strada e sorpassato il Casino piega a nord per Podere Trieste  e  per
quota 178, curvando a sud di Montacuto, giunge sul Rio Cecinella.  Il
limite si identifica per breve  tratto  e  verso  ovest  con  il  Rio
Cecinella e col suo affluente di sinistra fino ad  incontrare  e  poi
seguire il sentiero che  da  quota  255  giunge  sul  T.  Sterza;  si
identifica verso sud col T. Sterza fino  al  punto  di  incontro  dei
confini comunali di Chianni, CastelIina Marittima e  Riparbella,  nei
pressi di Podere delle Gusciane;  segue  poi  verso  nord  i  confini
comunali Chianni-Castellina  Marittima  e  Chianni-S.  Luce  fino  al
Poggio del Tiglio ove incontra,  in  prossimita'  di  quota  593,  un
piccolo corso d'acqua che segue verso ovest  fino  ad  incontrare  la
strada per S. Luce a quota  427.  Il  limite  prosegue  quindi  sulla
strada per S. Luce e Pastina  e  al  km  30  piega  ad  ovest  su  un
affluente del Botro del Rotini fino a  quota  88;  da  qui  segue  la
carrareccia che tra le quote 140 e 122  piega  a  nord-est  giungendo
fino all'incrocio di quota 141; a questo punto ripiega decisamente ad
ovest sulla carrareccia parallela al T. Sabbiena e a quota 140  volge
a nord, attraversa il  T.  Sabbiena  a  quota  97  per  congiungersi,
successivamente, alla strada per S. Luce in prossimita' di quota 126.
Il limite procede, verso nord-est e per breve  tratto,  sulla  strada
per S. Luce e al bivio di quota  130  piega  sulla  carrareccia  che,
attraversata la Fossa a quota 97, giunge al bivio  di  quota  115  e,
toccate le quote 101 e 82, raggiunge quasi il Botro del  Ricavo,  col
quale il limite si identifica verso nord-est fino  ad  incontrare  la
strada per S. Luce pochi metri a nord del km 25; segue  questa  verso
nord per breve tratto e subito dopo il ponte sul  F.  Fine  piega  ad
ovest sulla carrareccia che per quote 303  e  320  giunge  sul  Botro
Torella. Il limite percorre verso nord-ovest il Botro Torella, indi i
confini comunali Casciano Terme-S. Luce  e  Casciano  Terme-Lorenzana
fino ad incontrare la strada per Lorenzana nei pressi di Poggio  alle
Talpe; percorre  quest'ultima  strada  passando  in  prossimita'  dei
Greppioli, Colombaie e C. La Quercia, poi prosegue  per  Laura  e  C.
Pancanti. 
    Prima di giungere a  Acciaiolo,  il  limite  piega  a  sud  sulla
carreggiabile che, costeggiando buona  parte  de  il  Rio,  giunge  a
Forcon, C. Canea e poco dopo C. Viepri la abbandona  per  seguire  un
affluente del Fosso Cunella  indi,  attraversata  la  ferrovia  segue
verso nord la carreggiabile che  fiancheggia  ad  ovest  la  ferrovia
stessa fino al bivio per S. Regolo; segue quindi la strada che  passa
da S. Regolo,  Mezzastrada  e  C.  di  Larignano,  attraversa  il  R.
Fiocina, passa per Case Fondo alla Grotta e  giunge  a  Torretta;  da
qui, verso nord, segue il confine  provinciale  Pisa-Livorno  fino  a
Valico a Pisa. Da qui il limite segue  ad  est  la  carrareccia  che,
passando da quota 16 e poco a nord di Villa Achiardi,  giunge  ad  un
incrocio in prossimita' del F. Isola;  si  identifica  col  F.  Isola
verso sud-est fino ad incontrare il confine comunale Crespina-Fauglia
ad ovest di Ceppaiano, percorre questo confine  verso  nord  fino  ad
incontrare la strada per Ponsacco  ad  ovest  di  Migliano;  percorre
questa  strada  passando  da  Cenaia,  Perignano,  Podere  Poggino  e
all'incrocio di quota 23, prima del km 1, l'abbandona per seguire  ad
est la carreggiabile che tocca quote 26 e 24; da qui attraversa il F.
Cascina e prosegue sulla strada per C. Terrabianca e  S.  Sebastiano;
da qui segue a sud-est la strada Ponsacco-Strada, fino ad  incontrare
il confine comunale Ponsacco-Capannoli che segue verso nord-est  fino
al F. Era. 
    Il limite si identifica verso sud-est col F. Era e con i  confini
comunali  Peccioli-Capannoli  e   Peccioli-Terricciola,   fino   alla
carreggiabile che ad est dei Cappuccini conduce a Peccioli; segue poi
quest'ultima carreggiabile fino al quadrivio di quota 53, indi, verso
nord, sale sulla strada che dopo C. Bachinello aggira  a  nord  Villa
Antinori  e,  passando  poi  ad  ovest  di  C.  Bandonica  e  per  S.
Sebastiano, giunge sul T. Roglio a quota 45. Il limite coincide verso
sud-est col T. Roglio per poi seguire la carrareccia che da quota  48
e verso nord-est si allaccia alla strada  per  Forcoli  e  Pontedera;
segue verso nord-est detta strada e al km 3,300 circa  devia  ad  est
sulla strada per Podere  Valletta,  indi,  verso  sud-est,  segue  la
strada per in Selva e dopo il cimitero di Treggiaia piega a  nord-est
sulla strada per Monte Castello. Da Monte Castello il limite segue ad
ovest e poi a  nord  la  carreggiabile  per  S.  Andrea  e  al  bivio
successivo a quota 100 piega ad ovest sulla carrareccia che passa  ad
ovest di C. Meleto e C. Cerretello, quindi, attraversato il R.  Lama,
piega a sud-ovest per Podere  di  Vardallo;  da  qui  prosegue  sulla
carreggiabile fino al bivio di quota 61 per poi volgere a nord fino a
giungere al Ponte Pollino; da  qui  percorre  poi  verso  sud-est  la
strada per Monte Castello e  al  bivio  per  C.  Petriccio  devia  ad
est-fino all'incrocio del cimitero, segue poi la strada per C.  Giani
e al bivio successivo a quello per Podere le Poste, devia ad est fino
a giungere sul R. Bonello. Da qui il limite si identifica verso  nord
col R. Bonello fino a quota 31, poi col suo affluente di destra  fino
a C. S. Biagio e da qui, lungo la strada per il Cocomero e  Marciana,
si ricongiunge al R. Bonello che risale fino quasi  all'origine,  poi
segue la carrareccia per C. Val di Pulia e quindi piega a sud su  una
carreggiabile che si innesta sulla strada per Forcoli  tra  le  quote
167 e 181. Il limite percorre la strada per Forcoli e al bivio  posto
a sud-ovest di quota 171, con una linea retta, raggiunge il  Piaggino
e da qui, lungo la carrareccia  ad  est,  raggiunge  il  Botro  della
Tosola che segue a sud per breve tratto fino ad incontrare  il  ponte
sulla strada per Forcoli a sud di quota 41; segue poi la  strada  che
passa a nord de il Casino e ad est di Larino risale un  affluente  di
sinistra del Botro del Rigone fino ad incontrare una carrareccia;  da
qui con una linea retta raggiunge verso sud la quota 158  e  prosegue
sulla  carrareccia  per  la  Figuretta;  raggiunta  questa  localita'
prosegue sulla strada ad est e 300 metri prima de le Fornacine, devia
a nord sulla carrareccia che passando da Mucchieto  arriva  al  Botro
della Tosola; segue questo botro fino a  quota  47,  ove  imbocca  la
carrareccia per Centolivi, attraversa la strada per Colleoli,  giunge
a Montemari e per  un  sentiero  si  innesta  sulla  carrareccia  per
Carecchi, proseguendo sulla carrareccia, verso nord attraversa il  R.
Ricavo e si immette sulla carrareccia per il Forrone, aggira  a  nord
C. Arneto e toccando quota 144 arriva a C. S. Giusto; da qui prosegue
sulla carreggiabile per C. Fontanelle e giunge  al  confine  comunale
Palaia-Montopoli sul Rio Ricavo.  Il  limite  si  identifica  col  R.
Ricavo fino ad incontrare il quadrivio  di  quota  24,  quindi  segue
verso est la strada per S. Bartolomeo  fino  a  Muscianello  per  poi
seguire la carrareccia, che attraverso quota  56,  si  immette  sulla
strada per Palaia; segue quest'ultima strada fino ad incontrare il R.
Chiecinella, indi si  identifica  con  il  Rio  fino  al  Podere  del
Molinaccio ove piega a nord sulla carrareccia per S. Emilio  e,  dopo
aver attraversato il R. Chiecina, piega a nord-ovest sulla strada per
S. Lorenzo, C. Pozzo, Podere Chiecina, la Tinta, Villa Dolfin,  quota
69, quota 51 e fino all'innesto sulla strada per  San  Romano  al  km
30,200 circa. Il limite segue per brevissimo tratto la strada per  S.
Romano fino ad incontrare, a quota 25, il T. Vaghera;  si  identifica
con questo torrente verso est fino a nord-ovest di Stibbio, ove segue
la strada per il cimitero, Cascina Ridolfi, C. Valori e al bivio  per
Palagio, a nord di Podere della Fonte, volge ad  est  e  poi  a  nord
sulla strada per Catena; raggiunge Catena a quota 28 e qui  piega  ad
est per Badia, fino al punto di partenza della descrizione. 
Provincia di Pistoia 
    La linea di delimitazione ha inizio nel punto in cui  il  confine
provinciale  Pistoia-Firenze  e'  attraversato  dalla  S.S.  n.   436
Francesca  Fucecchio,  nei  pressi   di   Cerbaia   del   Comune   di
Lamporecchio. 
    Da qui il limite segue in direzione nord-est il confine  comunale
Lamporecchio-Larciano fino ad incontrare la strada per la  Colonna  e
Brucianese; segue quindi detta strada fino a giungere ad ovest di  S.
Rocco di Larciano, ripiega poi sulla strada per Biccimuri e, superato
l'incrocio di quota 31, poco prima di  Camaggiore  volge  a  nord-est
sulla strada per Cecina. Il limite segue questa strada fino al  bivio
posto ad est di Podere Galeotti; da  qui  devia  a  nord-ovest  sulla
carreggiabile per Pozzarello passando da quota 46,  51,  e  56;  dopo
Pozzarello prosegue ancora verso nord-ovest sulla strada che a  quota
48 passa sul Rio Gerbi e al quadrivio di quota 38 piega a nord  sulla
strada che a monte di Monsummano Terme raggiunge  quota  36  e  Villa
Renatico, seguendola fino a Croce e Colonna.  Da  Colonna  il  limite
prosegue a nord-est sulla strada che fiancheggia la ferrovia  fino  a
quota 34, ove incontra i confini comunali Serravalle  Pistoiese-Pieve
a Nievole-Monsummano Terme; quindi, verso  nord,  si  identifica  col
confine comunale di Serravalle  Pistoiese,  fino  in  prossimita'  di
quota 200 a sud-ovest di  Le  Case;  da  qui,  per  una  carrareccia,
raggiunge il T.  Vincio  al  ponte  per  la  Vergine.  Il  limite  in
direzione nord-ovest risale lungo il T. Vincio fino ad incontrare  il
confine comunale Pistoia-Marliana, col quale  si  identifica  fino  a
Cupano (quota 449). Da questo punto il limite segue la mulattiera per
Castellina e C. Masella (quota 398); qui abbandona la mulattiera  per
seguire l'affluente di destra del Rio Torbecchia che discende fino  a
quota 202, risale poi sull'affluente di sinistra corrispondente e, in
direzione nord, si immette sulla carrareccia e sui sentieri  che  per
quote 372, 420, 386 e 312 raggiungono C. Spampani a sud di Sarripoli.
Da qui, in direzione nord-est, il limite prosegue per circa 200 metri
sulla strada per Gello, volgendo quindi a nord sulla carrareccia  che
incontra a sud di quota 312, un piccolo affluente di  destra  del  T.
Vincio di Brandeglio, affluente che il limite  segue  fino  alla  sua
confluenza col T. Vincio di Brandeglio.  A  questo  punto  il  limite
attraversa la strada per Campiglio e per la mulattiera che  tocca  la
quota 200 giunge a Piazza (quota 245); segue poi la carreggiabile che
a quota 239 attraversa la strada Pistoia-Cireglio e poi prosegue fino
a quota 234 a sud di Villa Igno; da qui, per la strada campestre  che
tocca quota 244 e proseguendo verso sud-est,  raggiunge  un  torrente
seguendo il quale giunge sul T. Ombrone ad ovest  di  quota  139.  Il
limite risale quindi verso nord e per breve tratto il T. Ombrone  per
immettersi, a nord di C. Lulli, sulla strada  per  S.  Felice;  segue
verso nord detta strada fino a quota 170, poco  a  sud  di  Campo  a'
Gelsi, e da qui segue, in direzione  sud-est,  la  carreggiabile  che
giunge alla ferrovia per Pistoia; attraversa la ferrovia e, risalendo
lungo il fosso che passa a nord di quota 242,  attraversa  la  strada
per C. Gremignani per congiungersi successivamente alla ferrovia.  Il
limite  segue  verso  est  per  breve  tratto  la  ferrovia  fino  in
corrispondenza della S.S. Porrettana e prima del Casello si dirige in
direzione sud-est lungo un fosso affluente del F.so Torbida  fino  ad
incontrare, per poi seguire,  il  sentiero  per  Fiano  e  quindi  la
carrareccia per Petrucci, quote 247 e 286 e Germinaia.  Da  Germinaia
il limite si dirige verso est lungo la carrareccia e  successivamente
lungo la fossa affluente del T. Bure  di  Baggio  che  confluisce  in
quest'ultimo a nord di quota 163; indi segue verso sud il T. Bure  di
Baggio fino a 250 metri circa dopo quota 163, ove  si  immette  sulla
mulattiera per Colli e Gello; in prossimita' di quota  329  segue  la
carrareccia per Le Pozze e Gagliorana e da  qui  per  una  mulattiera
raggiunge Forra al Pitta e, piu' ad est, quota 331 da dove,  con  una
linea retta, scende direttamente a S. Moro. Da qui il limite segue il
corso del T. Bure fino al  Molino  Morganti;  qui  si  immette  sulla
carrareccia che passa da Castel de' Gai e, proseguendo sulla  stessa,
per un sentiero ad est raggiunge Casina; risale poi a nord-est su  un
sentiero e si immette di nuovo sulla carrareccia che passa  da  quota
462, scende per S. Lucia, attraversa un torrente a quota 418; da qui,
seguendo ancora la carrareccia che passa a  nord  di  quota  422,  si
immette sulla carreggiabile che  tocca  le  quote  426,  445  e  474,
Casello e giunge a sud di C. Settinoro; da qui per una carrareccia ad
est raggiunge la Casina. Da qui il limite prosegue  sulla  mulattiera
che, passando a sud ed a est di C. Piano, attraversa  un  torrente  a
quota 288; abbandona quindi la mulattiera per seguire la  carrareccia
che passa per C. Granchiaia e verso nord raggiunge quote 283  e  296;
da quota 296 piega ad est su un sentiero e quindi su un fosso fino ad
attraversare il T. Agna delle Conche in prossimita' di Scali;  risale
quindi verso nord-est il  fosso  che  attraversa  la  mulattiera  per
Casellina e successivamente si immette sulla mulattiera che passa per
Casellina, C. Scassi, Case Pracchie, Case Fulipaia, quota 339, fino a
raggiungere, in prossimita' di quota  265  ad  est  di  Tobbiana,  il
confine provinciale Pistoia-Firenze. 
    Il limite segue quindi verso  sud-ovest  il  confine  provinciale
fino a Villa Ravallane per proseguire poi sulla strada che per  quote
93, 94, 88 e 89 passa a nord di Montale e giunge al  bivio  di  quota
86; segue per breve tratto verso ovest la strada  per  Fornace  e  al
bivio di quota 78  devia  a  sud-ovest  sulla  strada  per  Dore,  C.
Forramoro, C. Bulicata, e in corrispondenza di quota 65 volge  a  sud
per la strada che a quota 53 ripiega a ovest per Castel dei Milli, C.
Tesi e fino al Ponte alla Chiesina; da qui risale il T. Bure  fino  a
quota 115. Da questo punto il limite  segue  la  strada  per  Pistoia
passando da quote 109 a 99, fino a Villa Landini; indi piega a  ovest
sulla strada che passa da quote 87, 82 e 97, nei pressi di  Villa  S.
Giuseppe, da dove, dopo aver seguita per breve tratto  verso  sud  la
strada per Pistoia, raggiunge, in  direzione  ovest,  la  strada  per
Villa Sbertoli poco a sud di quota 109; segue per breve tratto questa
strada verso sud e a quota 92 segue la  carreggiabile  che  giunge  a
quota 89, indi per un sentiero verso ovest raggiunge il T. Brana.  Da
qui il limite coincide, verso nord, col T. Brana  fino  a  Burgianico
(quota 99), per seguire poi  la  strada  che  per  quote  118  e  114
raggiunge, in direzione ovest, la S.S. n. 66; risale detta S.S.  fino
al Ponte Calcaiola, attraversa l'Ombrone ed in prossimita' del km  41
segue verso sud la carrareccia  per  Forretta,  indi  la  strada  per
Gello,  C.  Gelli,  Villa  Gonfiantini,  quota  100,  S.  Giorgio  e,
raggiunti la strada per Ponte alle Tavole, la segue per breve  tratto
verso ovest fino al ponte sul Rio Tazzera (quota 86). Da detto  punto
il limite segue, in direzione sud, il Rio Tazzera e  subito  dopo  C.
Torbecchia piega ad ovest sulla strada che per quote 84, 95 e  83  si
allaccia, a quota 90, sulla strada per S. Pietro in Vincio; segue per
brevissimo tratto questa strada verso  sud-est  per  poi  seguire  la
carrareccia che raggiunge il Rio della Fallita a quota 78; indi segue
il Rio della Fallita fino al suo incontro con la strada per S. Pietro
in Vincio, con la quale il limite si identifica fino alla curva a sud
dell'abitato, in prossimita' del T. Vincio. Qui il limite  attraversa
il T. Vincio, segue poi la strada che per  quota  72  si  innesta,  a
quota 68, sulla strada Pistoia-Serravalle con la quale si  identifica
fino a S. Maria Spazzavento; indi segue verso sud  la  strada  che  a
quota 69 attraversa l'autostrada Firenze-Mare  e  il  T.  Stella.  Da
questo punto (quota 69) il limite si identifica verso sud-est con  T.
Stella fino a quota 40 dopo Ponte Valenzatico,  ove  si  immette,  in
direzione sud e per breve tratto, su un affluente del  Fosso  Stella;
indi dall'incrocio sul Fosso  Colecchio  segue  quest'ultimo  fino  a
raggiungere il confine  provinciale  Firenze-Pistoia;  si  identifica
quindi, in  direzione  sud-ovest,  col  confine  provinciale  fino  a
raggiungere Cerbaia, punto di partenza della descrizione. 
Provincia di Siena 
Territorio A 
    La linea che delimita la zona di produzione ha inizio  nel  punto
di incontro dei confini provinciali di Firenze, Siena  e  Arezzo,  in
prossimita' di Badiaccia in Comune di Radda in Chianti. 
    La linea suddetta si identifica, verso  sud-est  con  il  confine
provinciale Siena-Arezzo fino a Monte Longo ove incontra  il  confine
comunale di Castelnuovo  Berardenga  che  segue  prima  in  direzione
sud-ovest, indi in direzione ovest fino al T. Arbia ed  ancora  verso
nord sul T. Arbia fino a quota 198. Da qui la  linea  volge  a  ovest
sulla  strada  per  Vico  d'Arbia,  C.  Bianca,  Pieve   Bozzone   e,
attraversato il T. Bozzone, volge a sud sulla  carreggiabile  per  il
Tinaio, C. il Colle  fino  all'innesto  con  la  S.S.  n.  73;  segue
quest'ultima S.S. verso est per breve tratto e dopo Ruffolo  piega  a
sud sulla strada per Abbadia, Villa Andreina e alla Fattoria Renaccio
piega ad ovest e a nord  sulla  strada  di  S.  Pietro  a  Paterno  e
Bucciano. Da qui la linea di delimitazione risale ancora sulla strada
per Siena e tra Bucciano e C. il Poggio, per  una  strada  campestre,
raggiunge il Borro Ribucciano, lo attraversa e segue verso ovest,  la
strada campestre per C. Bocci e la Coroncina, fino a innestarsi sulla
S.S. Cassia; percorre verso sud la Cassia per circa 200 metri per poi
volgere ad ovest lungo la strada campestre che raggiunge il T. Tressa
nei pressi del M. di Sotto (quota 202); segue  verso  sud  per  breve
tratto il corso del T. Tressa,  indi  si  immette  sulla  Strada  per
Doglia e il Sorbo (quota 258). Raggiunto il Sorbo, la linea  prosegue
a sud sulla strada per C. Vannini, C.  Colombaio,  attraversa  il  T.
Sorra a quota 208, raggiunge Fogliano Grosso e C. l'Olmo, si  immette
e segue la strada per Podere S.  Croce,  La  Pace,  C.  il  Pino,  S.
Salvatore a Pilli e Brucciano e a quota 190 si innesta sulla S.S.  n.
223 che segue verso nord fino al Km 11; qui devia verso  ovest  lungo
la strada per C. Cavaglioni e Casalta; percorre per breve  tratto  la
strada per S. Rocco a Pilli, indi devia ad  ovest  sulla  strada  che
passando per C. S. Mattia e ad ovest di Casalvento  raggiunge  C.  S.
Anna, prosegue ancora fino  alla  strada  per  Poggio  alle  Lame  ed
Ampugnano che percorre fino ad Ampugnano (quota 227). A questo  punto
la linea di delimitazione volge a sud lungo la carreggiabile  per  C.
Nuova e i due Ponti e da qui segue la strada che  partendo  da  quota
187 e passando da quota 192 si innesta, a quota 200,  sulla  S.S.  n.
73; segue questa fino a Rosia e piega poi a sud sulla strada  per  C.
Borgia, C. Bellaria, M. Serravalle; attraversa a nord di Bagni il  F.
Merse, passa da quota 250 e giunge a nord de Il Casone; segue  ancora
per breve tratto la strada fino ad incontrare e seguire il Borro  che
sfocia sul T. Merse immediatamente a sud ovest di C.  Martellino.  La
linea di delimitazione segue quindi il F. Merse fino all'ansa posta a
sud del Podere Montestigliano da dove prosegue  lungo  la  mulattiera
che passa ad est di Poggio l'Alberino, tocca il punto  trigonometrico
di Poggio Siena Vecchia (quota 525) e a M. Acuto (quota 402)  ripiega
a sud passando ad est di C. Laiole e a quota 443; da qui la linea  si
identifica, verso nord, col confine  comunale  Sovicille-Chiusdino  e
successivamente con quello Sovicille-Casole d'Elsa fino ad incontrare
la S.S. n. 73 a quota 303. Da detto punto la linea si identifica  con
la S.S. n. 73 fino al km 17,700 circa ove  devia  a  sud-ovest  sulla
strada che, passando da Osteria delle  Macchie  e  da  Podere  Cetina
Scura, si allaccia alla strada per Radicondoli; segue  questa  strada
in direzione ovest  fino  al  km  25,250  circa  per  poi  deviare  a
nord-ovest sulla strada per Mensano e Podere Casale. Il limite  segue
quest'ultima strada fino al bivio di quota 399, ove  ripiega  a  nord
sulla strada per C. S. Maria fino  a  quota  367;  qui  abbandona  la
strada per seguire a est la mulattiera per C. Cetinaglia, quota  284,
C. Monterotondo, quote 229 e 252 e  a  quota  220  si  immette  sulla
strada per Casole d'Elsa; la linea segue questa  strada  verso  ovest
fino a quota 286 ove volge a sud-ovest lungo la strada che passa  per
C. Bassa e a quota 231 segue il sentiero per C.  Rondinicchio  (quota
289). Qui la linea volge ad ovest lungo il  sentiero  che  passa  per
quota 232 dove si immette sulla campestre per  quota  227  e  fino  a
quota 268 e poco dopo si immette sulla strada che proviene da  Casole
d'Elsa; segue quest'ultima strada verso sud-ovest fino a  quota  200,
dove incontra il T. Sellate; segue il torrente verso  nord  risalendo
fino ad  incontrare,  nei  pressi  del  Podere  Baracca,  il  confine
provinciale Pisa-Siena col quale si identifica per breve tratto  fino
ad immettersi, ad est del Podere Scopicciolo, sulla  carrareccia  che
verso nord-est incontra a quota 327 la strada per Cavallano. La linea
di delimitazione segue detta strada fino al quadrivio di quota 255  e
poi la strada per Lucciana  fino  ad  incontrare,  a  quota  302,  il
confine comunale Casole d'Elsa-Colle Val d'Elsa; segue  questo  verso
ovest fino al confine provinciale Siena-Pisa col quale si  identifica
verso nord per proseguire poi  con  quello  Siena-Firenze  fino  alla
localita' Baldaccia, punto di partenza della descrizione. 
Territorio B 
    La delimitazione ha inizio in localita'  Filetta  nei  pressi  di
Bagnaia, al km 5 della strada statale n. 223. Da qui il limite  volge
a nord-est lungo il confine di comune che segue fino ad incontrare la
strada Bagnaia-Grotti; segue verso  est  detta  strada  fino  a  Casa
Succhiello  (quota  375),  qui  l'abbandona  per   immettersi   sulla
campestre che volge a nord fino al  podere  Noceto  e  da  qui  sulla
carreggiabile, verso nord e poi verso est, giunge a Stine Alte. 
    Da questo punto il limite volge ad est, e  con  due  linee  rette
successive, giunge a Parmolaga e le Ville di Corsano; volge quindi  a
nord-est lungo la strada fino a quota 278, per immettersi  poi  sulla
campestre che passa da Belvedere e giunge a Casa Fornace.  Da  questo
punto con una linea retta il limite raggiunge l'incrocio stradale  di
quota 231 dove si immette  sulla  strada  che  in  direzione  sud-est
giunge a quota 253. Qui il limite volge a sud  lungo  la  strada  per
Casa S.  Lucia  (quota  306)  e  passando  per  quota  314  giunge  a
Barattoli, indi al quadrivio di quota 272. Il  limite,  in  direzione
sud-est, sempre lungo la strada, raggiunge a  quota  327  il  confine
comunale di Murlo che segue fino  ad  incontrare  la  confluenza  del
Torrente Crevole nel Fiume Ombrone, a sud di La Befa (quota 121). 
    Qui il limite volge ad  est  seguendo  l'Ombrone  ed  il  confine
comunale di Montalcino fino ad incontrare la ferrovia  a  quota  251,
oltrepassa  la  ferrovia  e,  seguendo  sempre  il  medesimo  confine
comunale, giunge a quota 260; qui volge a  sud-est  e,  sempre  sullo
stesso confine comunale, passa in prossimita' di Celamonti ed  arriva
al Torrente Asso, torrente che il limite segue fino  alla  confluenza
con il Fiume Orcia (quota 185). Da qui  segue  ancora  verso  sud  il
confine comunale di Montalcino fino a raggiungere, a  quota  154,  il
confine provinciale Siena-Grosseto che segue risalendo il Fiume Orcia
fino alla confluenza con il Fiume Ombrone. Da questo punto il  limite
volge a nord seguendo il confine di provincia fino a quota 118,  dove
il Torrente Farma confluisce con il Fiume Merse;  da  qui  il  limite
volge a  nord  seguendo  il  confine  comunale  di  Murlo  fino  alla
localita' Filetta, punto di partenza della descrizione. 
Territorio C 
    La delimitazione ha inizio nei pressi del Podere Monteluco (quota
576) a sud di P.gio Capanne, in Comune di Rapolano Terme. Da  qui  il
limite volge a sud-est lungo la carrareccia che per quote 535  e  530
arriva a quota 519, dopo la quale segue il breve tratto di mulattiera
che arriva a nord-est di Le Bandite, si inserisce  sulla  strada  che
passa per quote 449 e 439 fino a giungere al Podere La Montagna ed al
bivio per l'Osteria, dove  risale  a  nord-est  fino  al  Molino  del
Calcione;  volge  quindi  ad  est  lungo   il   confine   provinciale
Siena-Arezzo fino ad incontrare la strada Rigomagno-Lucignano a quota
280. Il limite scende poi a sud-ovest lungo la strada  per  Rigomagno
fino alla stazione ferroviaria omonima, da dove segue  verso  sud  la
ferrovia fino ad incontrare il confine comunale Montepulciano-Chiusi,
circa 400 metri prima della stazione di Chianciano. Da  questo  punto
il limite segue a sud-ovest il confine comunale fino a  giungere  sul
Fosso Monico a quota 258, per immettersi poi sulla  strada  campestre
che porta a Poderi Boncini, Podere Fornaccio, quota 294, C.  Palazzo,
C. Rosa e quota 259 fino a raggiungere, a quota 261,  la  strada  per
Chiusi. Il limite percorre verso sud detta strada fino al  bivio  per
Dolciano; ripiega sulla  strada  per  Dolciano,  C.  Garella,  Podere
Paccianese, quote 277, 257 e ad est di quota 267 incontra la ferrovia
che segue per breve tratto fino a quota 261;  qui  si  immette  sulla
strada per Chiusi e la percorre verso sud fino al bivio di quota  40;
segue poi la mulattiera per  il  Podere  S.  Felice,  Podere  Bagnolo
(quota 288) indi segue la strada  per  Poggio  Gallina,  stazione  di
Chiusi, Villa  Maccari,  S.  Fiora,  Molino  dell'Oppio,  e  fino  ad
incontrare il confine comunale che segue fino al  T.  Astrone  (quota
267). Da qui il limite segue in direzione sud, il T. Astrone fino  ad
incontrare a quota 251 il limite provinciale col quale si  identifica
verso sud fino al Fosso Stabbiano; segue  quindi  verso  ovest  detto
fosso fino alla strada per S.M. Assunta; segue quindi  questa  strada
per poi proseguire su quella per Fighine e Croce di Fighine. A  Croce
di Fighine (quota 731) il limite devia a nord-ovest  sul  sentiero  e
sulla mulattiera che passando dal Podere  Vetricchina  di  Sotto,  si
inserisce sulla strada  S.  Casciano  dei  Bagni-Camposervoli;  segue
detta strada in direzione nord fino ad  incontrare,  dopo  quota  443
prima di Podere Ulivi, un sentiero, che a C. Belichi (quota  529)  si
ricollega con la strada per Camposervoli, strada che segue fino a  C.
Ferretti (quota 492). Da qui il limite prosegue sulla mulattiera  per
C. Fallerine e con una serie di linee rette passa per C. al Sole  III
(quota 407), C. S. Rocco (quota 23),  del  Soldato  (quota  338),  il
Pollaiolo (quota 378), Patarnione (quota 340),  Poggio  Olivo  (quota
434) e Valle d'Oro II ove segue la carrareccia che  dopo  S.  Stefano
(quota 540) si immette sulla strada per  Sarteano  a  quota  565.  Da
questo punto il limite  segue  a  nord  la  strada  fino  a  Sarteano
passando per Montarioso Boccacciano I e II, Fonte Viera; da  Sarteano
prosegue a nord-ovest sulla strada che ad ovest di la Pedata incontra
la S.S. n. 146. Il  limite  coincide  con  la  S.S.  n.  146  fino  a
Chianciano Bagni; da qui segue poi la strada che per quote 548 e  457
giunge a la Foce, indi segue la mulattiera che dal centro abitato  di
la Foce raggiunge, per quota 652, 710 e per il Poderuccio, il confine
comunale Chianciano-Sarteano e lo segue in direzione  sud-ovest  fino
al T. Miglia. Qui il limite risale  a  nord  il  T.  Miglia  fino  ad
incontrare il confine comunale Montepulciano-Pienza col quale poi  si
identifica fino al suo incontro  con  la  strada  per  Monticchiello;
segue tale strada fino a sorpassare Monticchiello e al  quadrivio  di
quota 477  ripiega  a  nord-ovest  sulla  strada  che  passando  alla
periferia sud di Pienza, in localita' Boccaceroello, si immette sulla
S.S. n. 146; segue questa verso nord fino al  bivio  di  Pietrafitta;
procede poi verso nord  lungo  la  strada  per  Castelmuzio  fino  al
confine comunale che coincide con il T. Toma,  lo  segue,  poi  verso
nord  segue  ancora   il   confine   comunale   Torrita-Trequanda   e
Sinalunga-Trequanda fino  ad  incontrare  la  strada  Miciano-Novolo.
Lungo quest'ultima strada, il  limite  raggiunge  Trequanda  dove  si
immette  sulla  strada  campestre  per  Colle;  raggiunge  Petrera  e
proseguendo verso nord sulla strada per Sole, Piazzolini, Castelnuovo
Grilli e Panico, raggiunge, a Poggio Cannelle (quota 443), il confine
comunale Rapolano-Asciano col quale il limite si identifica  fino  al
Borro della Puzzola (quota 282); prosegue poi  sulla  strada  per  S.
Andrea e Serre di Rapolano fino ad incontrare, a quota 306, la strada
per la stazione di Rigamagno; segue detta strada verso sud fino  alla
ferrovia con la quale poi si  identifica  fino  all'incrocio  con  la
strada che per Vignaccio, Podere Curtone e  Podere  Sodo,  aggira  ad
ovest l'abitato di Poggio S. Cecilia e a quota  394  procede  a  nord
sulla strada per Podere Palazzetta e S.  Maria  in  Ferrata  fino  in
prossimita'  del  Podere   Monteluco,   punto   di   partenza   della
descrizione. 
Territorio D 
    Il limite inizia  al  ponte  sul  T.  Foenna  in  prossimita'  di
Poggiolo, a nord-est di Sinalunga; segue poi la strada  per  Fornaci,
Poggi Gialli e, subito dopo il ponte sul Fosso Busso, l'abbandona per
seguire la carrareccia che per quote 265 e 263 giunge al confine  tra
le province di Siena e Arezzo; il limite segue questo  confine  verso
est e verso sud-est fino a quota  249  ove  incontra  la  strada  per
Bettolle che segue fino al Podere del Forno (quota 278), da  qui  per
un sentiero e una strada raggiunge  direttamente,  a  quota  252,  la
strada per Bettolle e con  una  linea  retta  raggiunge  le  Case  di
Poggio. 
    Da questo punto il limite segue  la  strada  per  il  Casato  ove
risale poi la strada per Bettolle fino alla  periferia  dell'abitato;
poi volge ad ovest lungo la strada per Guazzino  e  Pieve;  abbandona
detta strada al ponte sul T. Foenna (quota 265)  e,  risalendo  verso
nord detto Torrente, giunge  a  Poggiolo,  punto  di  partenza  della
descrizione. 
    Decreto ministeriale 31 luglio 1932 Gazzetta Ufficiale n. 209 del
9 settembre 1932 
Zona di produzione del Montalbano 
    Anche questa zona amministrativamente e' compresa in parte  nella
provincia di Pistoia ed in parte in quella di Firenze.  Incominciando
dalla descrizione dei confini dalla parte appartenente alla provincia
di Pistoia,  si  prende  come  punto  di  partenza  l'estremo  limite
orientale rappresentato dal punto che corrisponde al  crocicchio  del
Fosso di Colecchio con il limite  provinciale  tra  la  provincia  di
Pistoia e la provincia di Firenze. La linea di  confine  fra  le  due
zone del Montalbano segue il confine tra le  due  province,  fino  al
punto che corrisponde all'intersezione di tale limite provinciale con
la strada provinciale che da Lamporecchio conduce a Cerreto Guidi. 
    Da  questo  punto  il  confine  risale  la   strada   provinciale
accennata, verso Lamporecchio, fino all'incrocio, sulla sua sinistra,
con la strada che conduce alla frazione di Castel Martini  in  Comune
di Larciano. Il confine su tale strada corre fino al crocicchio,  ove
esiste un indicatore stradale in pietra,  con  la  strada  denominata
«Via della Colonna» e che conduce a S. Rocco di Larciano. 
    Da S. Rocco il confine prosegue per  la  strada  denominata  «Via
Biccimurri» fino al punto che corrisponde al crocicchio con la strada
che da Cecina in Comune di Larciano, va al  Castel  Martini  pure  di
Larciano. 
    Dal crocicchio indicato, il confine piega  a  destra  e  prosegue
sulla strada denominata «Cecinese» fino al crocicchio con  la  strada
che conduce  alla  localita'  «Pozzarello»  frazione  del  Comune  di
Monsummano;  taglia  la  strada  che  da  Montevettolini  conduce   a
Cintolese, frazione del Comune di  Monsummano,  e  prosegue  fino  al
luogo detto «Vergine del Pino»,  che  indica  il  crocicchio  con  la
strada provinciale di Monsummano. 
    Da questo  punto,  la  linea  di  confine  volge  verso  nord-est
seguendo da prima il corso del Rio della Grotta, fino alla Grotta  di
Monsummano. Di qui risale il rio fino a quota 227, dove  incontra  la
carrareccia che per quota 382 porta a quota 493 (Ca'  Belvedere);  di
qui per una linea virtuale passante per la Villa delle  Grazie  tocca
quota 304, dove incontra una carrozzabile, che passa da quota 226  e,
per   Villa   Montegattoli   (quota   228),   incontra   il   confine
amministrativo fra il Comune  di  Serravalle  e  quello  di  Pistoia.
Seguendo sempre detto confine nonche' il torrente Stella,  si  giunge
alla localita' detta «Ponte sul torrente Stella a Valenzatico».  Poi,
dal Ponte di Valenzatico, il confine prosegue per la  via  denominata
«Vecchia Fiorentino» fino al  «Ponte  sul  rio  di  Campano».  Quindi
prosegue ancora per il rio di Campano e per  il  fosso  di  Colecchio
fino al confine della  Provincia  alla  localita'  denominata  «Botte
sotto il rio Barberoni», ossia al punto est in principio citato e che
chiude il perimetro  della  zona  del  Montalbano  appartenente  alla
provincia di Pistoia. 
    Procedendo alla descrizione del confine della parte  compresa  in
provincia di Firenze, si prende  come  punto  di  partenza  l'estremo
limite meridionale costituito dall'abitato  di  Capraia.  Di  qui  il
confine segue la strada carrozzabile per Limite fino a questo  paese,
passando per Osteria Morona, Castellina, La Pieve. 
    Dal limite lungo la carreggiabile si passa  da  S.  Martino,  «Il
Colle» (quota 84), Carboncino, incontrando in quota 87 e  nei  pressi
del cimitero, la  carrozzabile  che  proviene  da  Collegonzi.  Lungo
quest'ultima passando per «Le Piagge»  (quota  82)  si  giunge  sotto
Villa degli Inglesi e s'incontra la carreggiabile che  attraverso  il
rio d'Ansano immette nella carrozzabile che conduce a S.  Ansano.  Si
prende quindi questa rotabile e  passando  per  Casa  Fabbrica,  Casa
Lucardi, sotto Villa Martelli, si giunge all'altra  carrozzabile  che
porta a Vinci. Percorrendo quindi  la  carreggiabile  che  passa  per
quota 72, per Casa Mazzantina, s'incontra il confine provinciale  fra
Firenze e Pistoia nei pressi di Casa Barzi. 
    Si segue il confine fra le due  provincie  da  Ca'  Barzi  a  Ca'
Barberoni. Di qui la  carreggiabile  si  immette  nella  carrozzabile
presso Casa Vannucci, e seguendo questa passando per la  «Palazzina»,
si giunge a Seano e quindi a Ponte Rosso, Montecchio Vecchio,  Podere
di Casale di Sopra, «Le Croci», Petraia (quota 105) e al  tabernacolo
posto sul bivio di Villamagna. Seguendo la diramazione di  destra,  e
passando sotto il Castellaccio s'attraversa Borro  di  Montiloni,  si
passa da Casa Attucci,  Calcinaia,  Torre  di  Calcinaia,  Podere  La
Consuma, «Le Corti», Comeana e calando quindi nel  torrente  Ombrone.
Si discende il corso del torrente giungendo al suo sbocco  nel  fiume
Arno. 
    Il confine sud-est della zona e' segnato dal corso dell'Arno, che
seguendo la Chiusa della Gonfolina, giunge Capraia,  chiudendo  quivi
il perimetro della zona stessa. 
Zona di produzione della Rufina 
    Si prende come punto di partenza della descrizione dei confini di
questa zona, la confluenza del fiume S. Godenzo con un  affluente  di
destra proveniente da Poggio S. Croce  (quota  584),  in  prossimita'
della  pietra  miliare   M.   22   posta   nella   via   maestra   S.
Godenzo-Dicomano. 
    Si discende lungo il fiume suddetto,  si  passa  sotto  il  ponte
della rotabile S. Godenzo-Dicomano, si costeggia il mulino  Vicolagna
fino ad arrivare alla mulattiera di Frascole, che si risale fino  nei
pressi di Casa Cansana. Qui giunti si abbandona la  mulattiera  e  si
prende il sentiero che passando a sinistra di quota 470, incontra  la
mulattiera che porta a Casa del Poggio nel  punto  in  cui  sorge  la
croce. Dalla croce, per un ruscello si scende nel fosso della Fornace
e per un altro suo affluente  si  risale  fino  nei  pressi  di  Casa
Petrognano  (quota  593),  incontrando  il  sentiero  che   portera',
passando sotto «Il Casone» ed attraverso la carrozzabile che porta  a
Londa, nel fosso di Cornia nei pressi di quota 246. Si risale  quindi
il torrente e costeggiando prima il Mulino di Gorazzaio e  quindi  il
Mulino del Piano, si sottopassa la carrozzabile di Londa e si  giunge
fino sotto Petroio. Qui si abbandona il fosso di Cornia e a mezzo  di
un sentiero ci si porta di casolare in casolare fino a «Il Palazzo» e
a Vallepiano. Da Vallepiano, prendendo  il  ruscello  sottostante  si
cala nel fosso di Rincine, se ne discende  il  corso  per  circa  200
metri e quindi si risale per un suo affluente  di  sinistra  fino  al
cimitero di Caiano. A Caiano si prende la  mulattiera  che  per  Casa
Nuova porta al «Tiglio» dove, a mezzo di un ruscelletto si arriva nel
sottostante fosso di Uccione, che si discende per circa metri  250  e
cioe' fino alla sua confluenza con il  torrente  che  viene  giu'  da
Castello. Si risale quest'ultimo fin sotto al Castello (quota 595)  e
quivi si abbandona, prendendo un piccolo fosso che si risale  per  la
lunghezza del suo corso fino a ridiscendere nuovamente per  mezzo  di
un altro ruscello e passando sotto Casa Scassi, nel torrente  Moscio.
Si percorre il letto del torrente fino a circa metri 200 dall'abitato
di Londa e quindi si  abbandona  per  seguire  un  suo  affluente  di
sinistra che si risale fino a giungere  nei  pressi  di  un  casolare
isolato da dove, a mezzo di un sentiero e quindi di  una  mulattiera,
si giunge a Casa  Rocca  Secca.  Da  Casa  Rocca  Secca  seguendo  la
mulattiera  si  passa   da   Sassineta,   Caselle,   incontrando   la
carreggiabile Turicchi-Rata in prossimita' di quest'ultima. Si prende
la suddetta carreggiabile e in direzione di Turicchi si percorrono su
di essa circa metri 400  dopo  i  quali  si  abbandona  prendendo  il
sentiero che ci porta giu' nel rio Querceto. Si discende il rio  fino
ad incontrare il confine comunale fra i comuni di Rufina e Londa.  Si
segue il suddetto confine e passando vicino all'Oratorio  di  Rugiano
si arriva fin sopra a Casa Monte,  dove  si  abbandona  per  scendere
normalmente nel sottostante rio Casini. 
    Si segue il torrente fino ad incontrare la mulattiera proveniente
dall'Oratorio di Rugiano che ci porta a Castiglioni. Da  Castiglioni,
sempre lungo la carrozzabile passando da  Petrognano,  Fonte  Doccia,
Villa Baldini, Pinzano, Pomino, Fattoria  del  Palagio,  Casa  Querce
Grossa (quota 615), Vallilunga, Tosina, si giunge fino a circa  metri
200 da Borselli, dove si prende la mulattiera che porta a Casa  Valle
e girando attorno a Poggio Boscone, si  entra  nella  strada  maestra
della Consuma nei pressi di quota 587. 
    Si prosegue fino a Diacceto sulla via maestra e quivi  giunti  si
abbandona per seguire la carrozzabile che passando da Villa Pozzo  ci
porta a Pelago. Qui, anziche' entrare nell'abitato, vi si gira  sopra
prendendo la carreggiabile  che  attraverso  il  torrente  Vicano  di
Pelago  passa  per  Podere  Ceti  e  ci  porta   nella   carrozzabile
proveniente da Pelago. 
    Di qui costeggiando a nord l'abitato di Pelago,  e  scendendo  il
corso del torrente Vicano di Pelago, si incontra  la  strada  maestra
Rignano-Pontassieve. Seguendo questa strada, si incontra Casa  Podere
Arno (quota 130),  arrivando  alle  Fabbriche  di  cemento,  dove  si
abbandona la provinciale che per Dicomano-S. Godenzo porta a  Forli',
ai Frati, passa sul Ponte Vecchio sopra la Sieve  e  girando  a  nord
dell'abitato di Pontassieve rientra nella via  maestra  che  porta  a
Firenze nei pressi di un cimitero (localita' «Il Gobbo»). Si prosegue
sulla medesima strada fino  ad  arrivare  al  sottopassaggio  con  la
strada ferrata. Quivi giunti, si abbandona la via maestra, e si segue
la linea ferroviaria, fino all'incrocio del Borro delle Sieci  (quota
80), nei pressi dell'abitato omonimo, e risalendo  il  corso  d'acqua
per Torricella, Fornace, Molino Laura (quota 81) si giunge  a  Mulino
del Piano ed alla sua confluenza con il fosso di Rimaggio. Si  risale
quest'ultimo e passando per Casa Montebello (quota 155), punto in cui
si sottopassa la carrozzabile Mulino  del  Piano-Doccia,  girando  ad
ovest di Strombaccia e di Paroga, si giunge alla sua  confluenza  con
un  suo  affluente  di  destra.  Si  risale  lungo   quest'ultimo   e
sottopassando la carrozzabile Fornello-Mulino del  Piano  si  giunge,
nei pressi di Sortigallo, ad incontrare la mulattiera che  conduce  a
Pietrimaggio (quota 506). Di qui si prosegue sino  ad  incontrare  la
carrozzabile che proviene da Galiga, sotto quota 534.  Si  segue  per
breve tratto quest'ultima (circa metri 400) e giunti a quota  520  si
abbandona per seguire la mulattiera che passa per le  Casacce  (quota
435), «La Sturaia» (quota 339), dopo circa metri 100 dalla  quale  si
prende il sentiero che scende a un affluente del torrente  Argomenna.
Si giunge quindi in quest'ultimo torrente e lo si risale fino  ad  un
mulino ove si prende il corso di un suo affluente che  porta  fino  a
Casa Giardino. Qui si prende la carreggiabile che porta ad Acone e la
si abbandona circa 200 metri sotto il cimitero omonimo  per  prendere
la mulattiera che passa da Lastro, quota 514, Casa Morra (quota 470),
e dopo poco, anziche' seguire per Casa Brucoli, si prende il sentiero
che cambiandosi presto in mulattiera porta giu' nel torrente Uscioli.
A mezzo di un piccolo ruscello si risale a Barberino  dove  prendendo
la mulattiera si intersica in  quota  597  il  confine  comunale  fra
Dicomano e Rufina. Si risale il suddetto confine per proseguire  poco
oltre sul confine comunale fra Vicchio e Dicomano sul quale si giunge
ad incontrare la carrozzabile che da Dicomano porta a  S.  Martino  a
Scopeto (quota 340). Si segue quindi la carrozzabile in direzione  di
Dicomano, giungendo al fiume Sieve in corrispondenza  del  traghetto.
Si attraversa il fiume e si entra nella carrozzabile Dicomano-Vicchio
che si segue fino al ponte del Fosso Cantalupo (quota  160).  Qui  si
prende a risalire il sunnominato fosso e passando sotto a Vigna  alla
Corte, quota 301, Casolare di quota 291, si giunge sotto  Orticaia  e
ad un suo affluente di sinistra che si risale fino ad  incontrare  la
mulattiera che da Frusinaia porta a «La Villa». Si segue la  suddetta
mulattiera e giunti a metri 100 da Casa il Lago si prende il sentiero
che passando vicino all'Oratorio di quota 442 ci porta fin su  Poggio
Santa Croce (quota 584) dal quale si scende giu' per  il  sottostante
torrente nel fiume S. Godenzo nel punto  d'inizio  della  descrizione
dei confini di questa zona. 
Zona di produzione dei Colli Fiorentini 
    Si prende come punto di partenza della descrizione dei confini di
questa zona, l'incontro dei tre comuni di Carmignano, Signa e  Lastra
a Signa  sulla  sinistra  dell'Arno  in  prossimita'  della  stazione
ferroviaria di Carmignano. Di qui si prende la  via  Pisana  fino  al
ponte Macinaia, seguendo quindi la  carrozzabile  che  passa  per  le
Corti,  Granchio,  Bellosguardo  (quota  180),  dove   prendendo   la
carreggiabile si passa sotto Poggio  Fantoni  e  si  giunge  a  Villa
d'Avanzo. Si segue quindi la carrozzabile che passando  dai  Macelli,
Lastra a Signa, Santa Maria a Castagnolo, Fornaci, S.  Ilario,  Villa
Tassinari entra nel borro Vallimonte che si segue fino al suo  sbocco
nel torrente Vingone. 
    Si risale quest'ultimo passando  da  Ponte  Riccardi,  Ponte  del
Moretto,  Casa  Pastacardi,  Casa  Laschina,  «La  Mantellina»,  Casa
Vingone, giungendo a Ponte Vingone (quota 56) dove si prende  la  via
maestra che per Quattro Madonne e passando da Scandicci, incontra  il
fiume Greve. Si risale  il  corso  del  medesimo  passando  da  Ponte
all'Asse (quota 54), «La Gora», e  giunti  alla  sua  confluenza  col
torrente Ema,  si  abbandona  per  quest'ultimo  arrivando  alla  sua
confluenza col torrente di Certosa nei  pressi  di  Galluzzo.  Sempre
lungo il torrente Ema si prosegue incontrando Ponte Nuovo (quota  63)
Ponte a Tozzi e «Le Cascine  del  Riccio»  (quota  70),  Ponte  Rosso
(quota 79) e giungendo a Ponte Ema (quota 78). Qui  si  abbandona  il
torrente e dopo aver seguito per circa m. 500 la strada che conduce a
Grassina, si prende la carrozzabile che  passa  per  Bagno  a  Ripoli
(quota 77), Villa Giovannoni, Quarto (quota  86),  «l'Olmino»  (quota
113), Villa Brogi,  Rimaggio,  Villa  Gerini  (quota  105),  Badia  e
Candeli (quota 89). Da questo punto il  confine  segue  breve  tratto
quello amministrativo fra i comuni di Fiesole e Bagno a Ripoli,  fino
a incontrare la ferrovia Pontassieve-Firenze.  Corre  lungo  di  essa
fino all'incrocio col torrente Mensola (quota 59). Si risale il corso
del torrente Mensola fino ad arrivare a  Ponte  a  Mensola,  dove  si
prende la strada maestra che porta  a  Firenze  fino  ad  arrivare  a
Coverciano. Qui si abbandona pe r seguire il confine comunale  fra  i
comuni di Firenze e di Fiesole, che passando a monte  di  «Maiano  di
Sotto» a valle del «Giardino» (quota 117), e da S.  Domenico,  scende
giu' nel torrente Mugnone. 
    Si risale il corso del torrente fino  a  giungere  a  Ponte  alla
Badia, si entra nella via Faentina, sempre lungo la quale si passa da
Pian di Mugnone, «Le Caldine»,  la  «Querciola»,  Bottega  dell'Olmo,
fino a giungere a quota 503 all'incontro cioe'  con  la  carrozzabile
proveniente da Bivigliano e con l'altra che porta a Mulin del Piano e
a Santa Brigida. Si prende quest'ultima passando da  Casa  Alberaccio
(quota  546),  Colonne,  Massetto,  Roncolino,  «Le  Lucole»,   Santa
Brigida, Doccio, Villa Neri a Fornello, dopo  il  quale  si  prosegue
ancora per circa metri 600 per  poi  abbandonare  la  carrozzabile  e
seguire, piu' a monte, prima la carreggiabile, e  poi  la  mulattiera
che passa per Sportigallo, Pietrimaggio (quota 506). 
    Da questo punto il confine s'identifica  con  quello  della  zona
della Rufina, gia' descritto, fino nella prossimita' di Pelago. 
    Seguendo la carrozzabile  proveniente  da  Pelago,  si  passa  da
Paterno (quota 393) e si arriva a Ponte Pagiano, dove si discende per
il torrente Vicano di S. Ellero fino ad arrivare al punto  d'incontro
con un affluente di sinistra che viene  risalito,  fino  ad  arrivare
nuovamente alla carrozzabile di Pelago. Su di essa, passando  per  la
Fattoria  di  Pitiana,  si  giunge  a  Donnini,  dove  si  prende  la
carrozzabile che porta a Reggello e sempre lungo la stessa  si  passa
per Pitiana, Villa Albero, Mulin dell'Albero, Casa Riva,  S.  Donato,
Mulino della Romola, Villa Graffi, Pietrapiana e Caselli. Qui  giunti
ci  si  porta  sopra  la  strada  seguendo  la  mulattiera,  fino  ad
incontrare il primo affluente di destra  del  borro  Rota,  lungo  il
quale si scendera' nella carreggiabile che ci porta a Reggello. 
    Da Reggello, seguendo la carrozzabile posta a sinistra del  borro
Cascese e passando presso Camprenna si arriva a quota 342 nei  pressi
di Tallini, dove riprende la carrozzabile che porta a Pian  di  Sco'.
Si segue quest'ultima attraversando  il  borro  Rifontolano  fino  ad
incontrare il confine provinciale fra Firenze ed Arezzo a quota 340. 
    Si segue quindi il suddetto confine sino  a  Vaggio;  di  qui  si
prosegue sulla strada carrozzabile proveniente da Figline Val  d'Arno
per circa metri 250 (quota 174), e quindi si prende  la  carrozzabile
che porta ad Ostina. Da Ostina si  scende  nel  sottostante  torrente
Rediluco e si risale lungo la carreggiabile che porta a Sant'Andrea a
Cascia.  Giunti  nei  pressi  del  podere  Renzi,  si  abbandona   la
carreggiabile e passando sotto quota 267 si arriva alla  carrozzabile
che da Ponte  Olivo  porta  a  Sant'Andrea,  giungendo  fin  quasi  a
quest'ultimo (quota 300). Quivi a mezzo di un sentiero, si  cala  nel
borro Soccini, e lo si discende fino ad  arrivare  alla  carrozzabile
che da Ponte Olivo porta a Cancelli, lungo la quale si giunge fino  a
Castellina Vecchia. Si lascia Castellina  Vecchia,  si  discende  nel
fosso  della  Tornia  per  quindi  risalire  immediatamente  ,  nella
carreggiabile che per Fondoli e quindi per  una  strada  poderale  ci
porta nella carrozzabile che da Cancelli conduce a Rignano. Si  segue
questa ultima girando attorno a Casa Costa (quota 267) e passando per
quota 201, quota 155, Casa Leone, Palazzetto,  si  arriva  fino  alla
diramazione (quota 127) che porta a S. Donato, passando per Carraia e
Vallilunga. Si segue quest'ultima fin sotto il Roncicatoio, quivi  la
si abbandona per risalire al medesimo  e  quindi  ridiscendere  nella
carreggiabile  che  passando  sotto  a   quota   226,   giunge   alla
carrozzabile che unisce le frazioni  di  Leccio  e  Sanmezzano  a  S.
Ellero. Si prende quest'ultima e passando presso quota  125,  Casino,
Podere Marnia e mantenendosi paralleli al corso del  torrente  Marnia
si giunge ad incontrare (quota 110) la via maestra che da Rignano per
Pontassieve porta a Firenze. 
    Si segue la suddetta strada e mantenendosi  spesso  in  vicinanza
della riva destra dell'Arno, si  passa  da  S.  Ellero  e  dalla  sua
stazione ferroviaria, da Casa Buonriposo, Canicuccioli,  Casellina  e
s'attraversa l'Arno in corrispondenza del Mulino  Massolina.  Qui  si
prende la carrozzabile che  passando  sul  ponticello  di  quota  123
giunge alla fattoria Casolari dove, seguendo una strada  campestre  e
quindi un sentiero, si passa girando sotto «La Torre»,  dai  casolari
di quota 180 giunge ad una carreggiabile che ci  porta  a  Cogranuzzo
(quota 231) e Casa Colle (quota 251). Da Casa Colle lungo una  strada
campestre che poi si cambia in sentiero, si scende giu' nel fosso  di
Pagnano per risalire immediatamente con una strada campestre  a  Casa
Riciosani (quota 196) e proseguire, passando da casa di quota 261,  e
a valle della Fattoria di Pagnano e  di  Bombone,  per  Case  Fantoni
(quota 264), case di quota 240, arrivando cosi' fino  a  «Sezzano  di
Sopra» e alla carrozzabile che porta a Rignano. Da  questo  punto  si
scende nel sottostante fosso per risalire  poco  dopo  lungo  un  suo
piccolo affluente di destra  ed  arrivando  cosi'  fino  alla  strada
campestre che porta al casolare di quota 239 e quindi nel sottostante
fosso, il cui corso si discende fino alla sua  prima  confluenza  per
risalire per l'altro affluente, fino ad incontrare la strada poderale
che passando dalla casa di quota 240 (metri  500  circa  a  valle  di
Santa Maria), giunge a casa Verazzano e a casa quota 207. Si discende
poi nel fosso della Mollaia  e  si  risale  sempre  lungo  la  strada
campestre a Casa Albiera, Corsignano, casa di quota 225,  s'intersica
la carrozzabile che dalla Chiocciola porta a Rignano,  si  passa  per
Casa l'Olmo, si giunge cosi' all'Oratorio posto  sulla  carrozzabile,
diramazione della sunnominata. 
    Si risale lungo questa strada fino ad arrivare sotto le  Case  di
Poggio Francoli; qui si abbandona per prendere la  carreggiabile  che
scende nel fosso delle Formiche e quindi cambiatasi  in  carrozzabile
prosegue passando sotto Case le Lame  (quota  191)  fino  a  Rimaggio
(quota 177), dove si abbandona per risalire il corso  del  fosso  del
Massone per circa metri 500, prendendo quindi la mulattiera che passa
dal cimitero di Olmeto. Al cimitero suddetto si lascia la  mulattiera
e si scende nel rio dei Bagnani lungo un affluente  del  medesimo,  e
dopo averne disceso il corso per un 200 metri per mezzo di una strada
campestre passando da «La  Colombaia»,  si  arriva  a  S.  Lorenzo  a
Cappiano, da cui si discende lungo il fosso  di  Cappiano  fino  alla
confluenza col fosso dell'Entrata.  Si  risale  quest'ultimo  fino  a
giungere alla carrozzabile proveniente  dalla  Villa  Entrata,  e  si
segue la medesima passando da «La Spagna» (quota  269),  La  Taverna,
Casa Torricella, Fattoria di Loppiano,  incontrando  la  carrozzabile
che viene giu' da Brollo e da S. Pietro al terreno nei pressi  di  S.
Vito. Si risale quest'ultimo passando dal  cimitero  di  S.  Vito,  e
arrivando al borro di Rimaggio, che si segue  per  circa  metri  300,
dove prendendo la mulattiera e quindi la strada campestre,  si  passa
per Casa Bonallo (quota 324), Casa Bonaluzzo, incontrando  quindi  un
affluente di borro di Rimaggio nei pressi di un mulino, ed  arrivando
alla carrozzabile che da Brollo conduce  a  Figline  Val  d'Arno.  Si
segue questa carrozzabile passando da Casa Borre, Casa  Bellosguardo,
Casa Puccetto e prendendo quindi la strada campestre che porta a Casa
il Bagno e al borro di  S.  Biagio.  Qui  giunti  si  risale  per  un
affluente di quest'ultimo  e  dopo  circa  metri  500  si  prende  la
campereccia che passa da Casa Cavalupi, Villa Pescialunga e  incontra
la carrozzabile che viene giu' da S. Martino. Si abbandona la  strada
e si scende lungo un suo  affluente  nel  borro  delle  Granchie  per
risalire  immediatamente  dall'altra  sponda  lungo   una   costa   e
ridiscendere per un fosso nel borro di S. Anna. Si risale il torrente
e sotto Villa Norcenni lo si abbandona per risalire alla medesima. Da
questa Villa lungo la carrozzabile si attraversa il  borro  di  Ponte
Rosso e si giunge ad un casolare isolato, dove lasciata la strada  si
scende nel sottostante fosso e si risale a Casa  Golfonaia.  Da  Casa
Golfonaia lungo la carrozzabile che passa sotto quota 270 si arriva a
Pavelli  (quota  274).  Questa  strada  e'  recente  e  sulla   carta
topografica non figura; corrisponde pero' pressapoco alla  mulattiera
ivi  segnata.  Da  Pavelli  dopo  circa  100  metri  percorsi   sulla
carrozzabile che porta a Ponte agli Stolli, si prende la  campereccia
e quindi il sentiero che porta a Mulino Mugnaione ed al  borro  Cesto
che viene risalito passando per Molino Varichieri fino al Ponte  agli
Stolli. Si prosegue per il borro del Valico fino ad abbandonarlo  per
risalire il corso di un suo affluente che ci porta alla  Fattoria  di
S. Leo e di qui lungo la carrozzabile, si arriva a Celle. 
    Da Celle percorrendo la carreggiabile, si passa da Casa Mosca, si
giunge nel borro di Buco Querceto e lo si discende fin sotto le  Case
allo  Stecchi  ove  s'incontra  con  borro  delle  Scale.  Si  risale
quest'ultimo, e prendendo poi un suo affluente di sinistra si  giunge
a Santa Lucia (quota 505), e proseguendo per la mulattiera si  arriva
a Casa Carpignano (quota 521) da dove  si  cala  per  il  sottostante
ruscello nel borro di S. Biagio discendendone il corso fin sotto Casa
il Vento (quota 434), alla quale si risale abbandonando il  torrente,
da Cafagio seguendo la mulattiera prosegue fino  ad  arrivare  ad  un
fosso che si discende fino alla sua confluenza con un altro  ruscello
che si risale incontrando  la  mulattiera  sotto  Casa  Querceto.  Si
prende questa mulattiera che cambiandosi in campereccia passa da Casa
Pian di Abeto e incontra la carrozzabile che proviene da  Brollo.  Si
segue quest'ultima passando per l'Oratorio sotto Casa Masetto, e poco
dopo la fonte sotto Poggio alla Croce, si trova il  punto  d'incontro
dei confini amministrativi fra  i  tre  comuni  di  Incisa  Valdarno,
Figline Valdarno e Greve. Da  questo  punto  il  confine  della  zona
coincide con quello gia' descritto del Chianti Classico (fiorentino),
fino ad incontrare il confine della provincia di Siena (in Comune  di
Barberino), in corrispondenza del torrente Drove. 
    Di  qui,  dopo  aver  per  breve  tratto   seguito   il   confine
provinciale, lo si abbandona sotto Ponzano,  per  risalire  lungo  un
fosso fino a Ponzano (quota 302), e quindi lungo la carreggiabile  si
passa da «Le Cave»,  entrando  nella  via  maestra  Firenze-Siena  in
prossimita' di un cimitero. Si segue la medesima passando per Pian di
Ponzano, «La Prataccia», quota 312, Monte  Petri,  e  giungendo  alla
diramazione che porta a Pastine (quota 333), a  circa  metri  500  da
Barberino d'Elsa. Qui lungo un  fosso  che  passa  sotto  Casa  Santa
Lucia, si giunge sotto Casa Scheto ad incontrare il borro Agliena,  e
lungo quest'ultimo si prosegue passando  a  nord  di  Santa  Maria  a
Bagnano, e giungendo alla confluenza con «Il Rio». Si risale «Il Rio»
per circa metri 200, fino cioe' ad  incontrare  la  carrozzabile  che
conduce a Nebbiano e a Marcialla e si discende la  medesima  fino  ad
incontrare la carreggiabile che passando per il  «Sodo»,  Montigliano
(quota 174), Strada (quota 196), incontra la  carrozzabile  sotto  S.
Lazzaro. Lungo la medesima e passando per il cimitero di S.  Lazzaro,
«Il Pozzo», Betto, Rogai (quota  242),  Fiano,  Villa  Palchetto,  S.
Donato, Podere della Chiesa  (quota  370),  Casa  Pini  (quota  369),
Podere Ghiole, «Il Quercione», Casanova (quota 236), «Le Fornacette»,
si giunge al torrente Virginio. Sempre seguendo il  corso  di  questo
torrente e passando  sotto  il  Molino  Baron  del  Nero,  Molino  La
Barbara, Molino dell'Albero, Molino Torrebianca, Podere del Ponte, si
giunge sotto Podere del Piano dopo il quale il torrente  Virginio  si
mantiene parallelo e vicinissimo  alla  carrozzabile  finche'  ad  un
certo punto, sotto Podere Barrucciano, si abbandona il  torrente  per
seguire la strada sempre in fondo valle, passando  sotto  Castiglioni
fino a che in corrispondenza di rio Rigonzi,  la  si  abbandona,  per
ridiscendere nel torrente e seguire cosi' il  confine  amministrativo
fra i comuni di Montelupo e Montespertoli, per quello tra i comuni di
Montelupo e Lastra a Signa, indi il  corso  del  torrente  Pesa  fino
all'abitato di Montelupo. 
    Da Montelupo,  il  confine  della  zona  e'  segnato  dalla  riva
sinistra dell'Arno fino al punto di partenza della descrizione  della
zona. 
Zona di produzione dei Colli Senesi 
    Questa zona viene distinta in tre comprensori i cui confini  sono
i seguenti: 
      a) Colline Senesi - Partendo dal punto  in  cui  la  strada  da
Certaldo a S. Gimignano (a  circa  1  km  da  Certaldo)  incontra  il
confine comunale, il limite di questo comprensorio segue  il  confine
comunale di S. Gimignano fino al punto - presso la  localita'  Castel
S. Gimignano - in cui incontra il confine comunale di Colle d'Elsa. 
      Da qui il limite della zona segue il  confine  di  quest'ultimo
comune fino al punto (a circa 1 km dalla localita' di Mulino  d'Elsa)
in cui il confine comunale incontra la strada, che  da  Colle  d'Elsa
conduce alla colonna di Montarrenti. Il limite di zona segue ora tale
strada fino all'incontro del confine comunale di  Sovicille;  da  qui
segue il confine di quest'ultimo comune  fino  alla  localita'  Monte
Acuto; segue ora la strada vicinale  che  conduce  alla  Fattoria  di
Torri e da qui la comunale fino alla frazione di Rosia; da qui  segue
la strada vicinale  che  conduce  alla  fattoria  di  Ampugnano,  poi
quella, prima vicinale e poi comunale,  per  Carpineto  e  Barontoli,
fino ad incontrare il confine comunale di  Siena.  Segue  ora  questo
confine per breve tratto fino alla localita' Montecchio; segue poi la
strada vicinale per Costalpino, ove  attraversa  la  strada  comunale
Siena-Ginestreto e prosegue lungo la strada vicinale di  Doglia  fino
all'incontro della  statale  Siena-Roma,  che  segue  per  brevissimo
tratto. 
      Prosegue poi per la strada vicinale di Bucciano; quindi,  lungo
un piccolo fosso, raggiunge la strada comunale Certosa-Renaccio.  Con
una linea retta virtuale  in  breve  tratto  attraversa  la  ferrovia
Siena-Chiusi e la strada provinciale arrivando fino alla localita' di
Val di Pugna. Sempre con una linea virtuale,  passa  prima  da  Villa
Colombaio, poi da S. Regina ed infine a Pieve a Bozzone. Segue ora la
strada che dalla localita' Due Ponti, conduce a Monteaperti  fino  ad
incontrare prima di quest'ultima localita', il  confine  comunale  di
Castelnuovo Berardenga. Segue ora il confine di questo  comune  prima
procedendo a sud fino a Taverne d'Arbia, poi ad est  e  a  nord-ovest
fino a incontrare il confine della provincia  a  Monte  Largo.  Segue
detto confine fino all'incrocio del borro Ambrella della Vena  presso
«Le Pancole». 
      Da questo punto il confine della zona s'identifica  con  quello
del Chianti classico fino ad incontrare il confine fra  la  provincia
di Firenze e di Siena  in  corrispondenza  della  strada  che  da  S.
Giorgio porta a Barberino  Val  d'Elsa.  Di  qui  continua  lungo  il
confine provinciale fino al  punto  di  partenza  della  zona  presso
Certaldo. 
      b) Colline di Montalcino - Il limite di questo comprensorio  e'
costituito  dai  confini  comunali  dei  due  comuni  contermini   di
Montalcino e di Murlo. 
      c) Colline di Montepulciano - Questo comprensorio partendo  dal
punto, nel Pian di Sentino, in cui il confine comunale  di  Sinalunga
attraversa  la  ferrovia  Siena-Chiusi  e   la   strada   provinciale
Rapolano-Sinalunga, il limite di zona segue il  confine  comunale  di
Sinalunga fino presso il podere S. Biagio; di qui  segue  il  confine
comunale di Torrita di Siena fino alla localita' Poderaccio, e poi il
confine di Pienza fino  alla  localita'  Cacchini.  Da  questo  punto
procede fino  a  Pienza  lungo  la  strada  Castelmuzio-Pienza;  dopo
Pienza, continua lungo la strada Pienza-Montepulciano, fino al  punto
in cui questa incontra il confine comunale  di  Montepulciano.  Segue
allora questo confine comunale fino alla localita' «la  Villona».  Di
qui con una linea virtuale, giunge fino alla localita' «il Bagno» nel
Comune di Chianciano. Segue ora  la  strada  Chianciano-Chiusi,  fino
all'incontro, presso il podere S. Giusto,  col  confine  comunale  di
Chiusi. Segue poi questo confine fino alla localita' Palazzo  Tosoni;
di qui con una linea virtuale raggiunge la localita' Melegnano e  con
altra linea la  strada  Chiusi  città-Chiusi  stazione,  a  circa  un
chilometro dalla citta', al bivio di  una  strada  vicinale.  Da  qui
procede lungo la strada fino a  Chiusi  citta',  poi  con  una  linea
virtuale raggiunge la vicina strada Dolciano-Chiusi,  che  segue  per
breve tratto. Poi procede lungo la strada vicinale che passa  per  la
localita' «Francaville» e «il Boncio» fino ad incontrare  il  confine
comunale di Chianciano,  che  segue  fino  all'incontro  del  confine
comunale di Montepulciano; segue poi questo fino  all'incontro  della
linea ferroviaria Siena-Chiusi. 
      Da questo punto il limite di zona  segue  ininterrottamente  la
linea ferroviaria Siena-Chiusi, fino al punto indicato  in  principio
della descrizione. 
Zona di produzione dei Colli Aretini 
    La bassa valle dell'Arno, e quella  del  suo  affluente  «Ambra»,
divide questa zona in tre  comprensori,  rispettivamente:  quello  di
destra  Arno,  sinistra  Arno-sinistra  Ambra,  sinistra  Arno-destra
Ambra. 
    Di ciascuno d'essi si da' la descrizione dei confini: 
      Comprensorio destra Arno - Si parte da un punto  corrispondente
al confine della  provincia  di  Arezzo  con  quella  di  Firenze  in
localita'   «Ponte    del    Matassino»    sulla    strada    Figline
Valdarno-Piandisco', e seguendo la strada denominata degli  «Orbini»,
si raggiunge la fattoria di Renacci.  In  localita'  Santa  Maria  il
confine  piega  decisamente  a  nord-est,  s'inoltra  nella   stretta
vallatella delle «Cave» lungo l'omonima strada e raggiunge  l'abitato
della «Penna» in Comune di Terranova Bracciolini. Da  tale  localita'
il confine segue la via campestre che porta a  Montelungo  e  di  poi
lungo la  via  comunale  della  «Cicogna»,  «Sergine»  e  «Viterata»,
raggiunge l'abitato di Laterina  capoluogo  dell'omonimo  comune.  Si
segue ancora la strada per «Castiglion Fibocchi» sino al  paese,  poi
lungo la strada di Meliciano si raggiunge la Badia di Capolona  e  il
Castelluccio. 
      Dal Castelluccio si giunge a Giovi paese; da  questo  lungo  la
sponda destra del fiume Arno si arriva sino alla fattoria «La Nussa».
Qui si attraversa l'Arno al Ponte Caliano, e si scende  per  Marcena,
seguendo la base delle colline sino al Ponte alla Chiassa. Dal  Ponte
alla Chiassa il confine passa lungo le prime pendici  collinari  alla
quota di m. 300, toccando Tregozzano,  Antria,  S.  Polo,  Staggiano,
Bagnoro, S. Marco, fino a incontrare  la  ferrovia  Arezzo-Roma  alla
localita' «Olmo» e di la' segue la strada  nazionale  romana  fino  a
Rigutino. Quivi termina verso sud il primo comprensorio ed infatti il
confine da questo punto  volge  verso  nord-est  s'inoltra  lungo  il
crinale del Monte Lignano, lo circuisce alla quota di livello  600  e
raggiunge S. Cosimo. Sulle colline che stanno ad  est  di  Arezzo  si
raggiunge Saccione, poi, lungo la linea ferroviaria per  Sansepolcro,
Gragnone, Bossi e Querceto, dalla cui localita' volgendo  verso  nord
si arriva a S. Firenze, frazione del Comune di Arezzo. Da S.  Firenze
lungo la quota di livello 450-500 ed attraverso Peneto,  Staggiano  e
Pomaio si perviene a Gello, altra  piccola  frazione  del  Comune  di
Arezzo. Si continua  ancora  verso  nord,  si  tocca  Capriano  e  il
Chiavaretto per raggiungere il Molino del Buco, alla quota di livello
353. Fatto un  angolo  acuto,  il  confine  piega  decisamente  verso
sud-ovest, gira attorno a Montegiovi, raggiunge la via di Subbiano  e
per essa perviene a Ponte Caliano. Non piu' strade o  fiumi  limitano
ora il confine del comprensorio, ma quote di livello varianti da  400
ai 450 metri. Lungo  le  colline  di  Capolona  prima,  fino  a  Casa
Vecchia, poi, per Pieve S. Giovanni e attorno al Poggio Macchione, si
arriva in prossimita' di  Gello  Biscardo  in  Comune  di  Castiglion
Fibocchi. 
      Da Gello Biscardo, sempre lungo la curva  di  livello  450,  si
raggiunge  il  «Molinaccio»,  si  ridiscende  a  Case  Corsucci   per
pervenire al Poggio di Sarno sino a sud di Faeto in  Comune  di  Loro
Ciuffenna. Adesso il confine si incunea nella valle  del  «Ciuffenna»
fino a Poggio di Loro, ridiscende per circoscrivere il Monte  Cocollo
alla quota di 550 metri, raggiunge Querceto, Caspri e Mandri e di poi
per Quercioli, Puliciano e Villa Mora, perviene al limite estremo del
confine della provincia di Arezzo con quella di  Firenze.  Girando  a
nord-est seguendo il confine della provincia si raggiunge il punto di
partenza alla localita' «Ponte del Matassino». 
      Comprensorio sinistra Arno-sinistra Ambra.  -  Si  parte  dalla
localita' «Pettini» e lungo  la  ferrovia  Arezzo-Roma  si  raggiunge
Bucine capoluogo dell'omonimo comune. Da tale punto il confine  entra
decisamente nella valle dell'Ambra, in un primo  tempo  non  seguendo
alcuna strada ma raggiungendola ben presto a Panzano.  Lungo  la  via
senese per Cennina, Duddova, S. Marino e Pietraviva  si  perviene  al
punto corrispondente al confine della provincia di Arezzo  con  Siena
alla localita' «Ciglio». Fatto un angolo acuto  rivolto  a  nord,  il
confine del comprensorio si identifica  nel  confine  del  territorio
provinciale fino a raggiungere la Casa  Lavatoio.  Di  qui,  seguendo
dapprima un torrentello, poco dopo quota 360, incontra la  strada  di
Monastero, e la segue scendendo fin presso Casa Santa Lucia  a  quota
268.  Con  un  deviamento  del  confine  verso  sud-ovest,   per   il
«Casalone», risale il  borro  Frati  fino  ad  incontrare  la  strada
Cavriglia-Montevarchi per poi discendere lungo il borro Quercio  alla
localita' «Pettini» da cui siamo partiti. 
      Comprensorio  sinistra  Arno-destra   Ambra   -   Dalla   Villa
Migliarina a nord di Bucine, presa come punto di partenza  del  terzo
comprensorio,  si  segue  la  strada  nazionale  Valdarnese  che  per
Malafrasca, Caggiolo e Ponticino conduce in prossimita' del Ponte del
Palazzone. Si abbandona la via nazionale  per  inoltrarsi,  lungo  le
strade camperecce, alle pendici di Montalfiore e  di  S.  Martino  in
Poggio fino a raggiungere  la  via  consorziale  che  da  Viciomaggio
conduce a Civitella in Val di  Chiana,  si  segue  tale  via  fino  a
Civitella, ed oltre; e si incontra il bivio della strada per Monte S.
Savino e lo si supera; si tocca Verniana e si incontra la  strada  di
Gargonza per Palazzolo e di poi lungo la via senese, si  perviene  al
confine della provincia di Siena che si segue fino sotto Monte Longo. 
      Si  abbandona  nuovamente  il  confine  della   Provincia   per
inoltrarsi nella Val d'Ambra, dove il confine del  comprensorio,  non
ben delimitato da strade, fiumi od altro,  ma  dagli  stessi  confini
delle  proprieta',  perviene  alla  strada  senese   in   prossimita'
dell'abitato di Sogna. Si segue tale strada per 3 chilometri circa  e
a Casa Caroni la si abbandona. Il confine  ora  non  ha  limiti  bene
precisati sulla carta, ma in effetti esso segue le  sinuosita'  delle
curve di livello, esclude la parte pianeggiante della valle, si fissa
ai confini  delle  proprieta'  private,  ed  attraversato  Capannole,
Castiglione Alberti, Ca' Stracca, Pianacci, raggiunge  nuovamente  il
punto di partenza alla Villa di Migliarina. 
Zona di produzione delle Colline Pisane 
    L'estremo est del confine della zona  delle  Colline  Pisane,  e'
rappresentato dal punto che corrisponde al  crocicchio  della  strada
della Val d'Era con la strada denominata «Via delle  Saline»,  presso
il km 21, situato nel Comune di Terricciola. 
    La linea di confine prosegue verso  nord,  segnata  dal  torrente
Sterza, fino alla sua confluenza  col  fiume  Era.  Corre  poi  lungo
questo fiume fino a nord  di  Capannoli,  nel  punto  cioe'  dove  si
diparte la carrareccia  che  passando  per  Case  Roglio,  conduce  a
Montacchita.  Poi  la  delimitazione  del  percorso  del  confine  e'
rappresentata dal botro del Marchesato e dalla strada che  conduce  a
Camugliano e a Casa Terrabianca estremo confine nord, e si  trova  al
crocicchio che la strada  Ponsacco-Lari  fa  con  la  Fossa  Nuova  e
trovasi nel Comune  di  Lari,  presso  la  localita'  denominata  «Il
Poggino».   Ora   il   confine    e'    delimitato    dalla    strada
Ponsacco-Perignano fino al punto in  cui  la  strada  s'incrocia  con
quella Lavaiano-Crespina. Prosegue in direzione  sud  per  la  strada
Lavaiano-Crespina fino all'incrocio con la strada  che  conduce  alla
localita' denominata «Ceppaiano» e da  qui  a  casa  Piccioli,  Villa
d'Achiardi, fino all'incontro con il rio Tavola. La linea di  confine
prosegue verso ovest, seguendo il rio Tavola  e  giunta  all'incontro
con la strada che conduce a Collesalvetti e la lascia per  proseguire
per questa fino all'incontro con la via Aurelia. 
    E' questo l'estremo confine ovest ed il punto  e'  precisato  dal
casello ferroviario, che si trova all'incrocio della via Aurelia  con
la ferrovia ed il torrente Tora ad un chilometro e mezzo circa  dalla
stazione di Collesalvetti, in Comune di Fauglia. 
    Segue per la via Aurelia fino alla localita' denominata «Torretta
Vecchia» e da qui il confine e' delimitato  dalla  via  «Piano  della
Tora», che passa per la frazione di Acciaiolo, in Comune di  Fauglia,
fino presso la localita' denominata «Casetta». Da  questa  localita',
che  rappresenta  il  limite  dei  comuni  di  Fauglia,  Crespina   e
Lorenzana, il confine percorre per la localita' denominata il «Podere
Nuovo», Casa al Fico, proseguendo poi per  il  rio  Galiano.  Poi  la
delimitazione prosegue per  la  strada  che  conduce  alla  localita'
denominata «Casa Capoluogo» e da qui passa per il Poggio alle  Talpe,
seguendo la linea di confine del comune; segue il torrente Forra fino
presso la localita' denominata «Ville Pisane», passa a valle di Monte
Alto, Poggio alla Nebbia, Poggio Biancanelle, Poggio Prunicci. 
    La delimitazione prosegue a  valle  di  Poggio  Roccacce,  Poggio
Canfore, Poggio Sughera e segue per un tratto il torrente delle Donne
fino presso il Molino delle  Gusciane,  rappresentando  questo  punto
l'estremo confine sud in Comune di Chianni. 
    Poi il confine e' delimitato dal torrente Sterza e si ricongiunge
all'estremo est da cui s'e' iniziata la descrizione della zona. 
    Decreto ministeriale 8 settembre 1997 
Zona di produzione di Montespertoli 
    Il  limite  inizia   all'incrocio   del   confine   comunale   di
Montespertoli con la carrozzabile Fiano-Lucardo e passando  per  casa
Pini (quota 369), podere Ghiole, il Quercione, Casanova (quota  236),
Le Fornacette, giunge al torrente Virginio. 
    Sempre seguendo il corso di questo torrente e passando  sotto  il
molino Baron del Nero, molino La Barbara, molino dell'Albero,  molino
Torrebianca, podere del Ponte, giunge sotto podere del Piano dopo  il
quale il torrente Virginio si mantiene parallelo e  vicinissimo  alla
carrozzabile finche' ad un certo punto, sotto podere  Barucciano,  si
abbandona il torrente per seguire la strada sempre  in  fondo  valle,
passando sotto Castiglioni  fino  a  che  in  corrispondenza  di  rio
Rigonzi, si volge a ovest seguendo il confine comunale. 
    Poco prima del Borro di Gricciano, il  limite  si  innesta  sulla
strada per quota 82 a Palazzaccio. Dopo Palazzaccio piega  a  sud-est
sulla strada per Ortimino passando da Gricciano, C.Paolo,  C.Arzillo,
Ortimino, Sodera, Chiesa di Ortimino, Casanova, fino all'incrocio con
la strada per Nebbiano, dove  il  limite  volge  a  sud  seguendo  il
confine comunale. 
    Il limite incontra la strada per Voltigiano e Castelfiorentino  e
dall'incrocio di quota 70 segue la strada per Voltigiano dove piega a
sud-est sulla carreggiabile verso il cimitero, che segue fino a quota
69 ove incontra il confine comunale, che segue fino alla carrozzabile
Fiano-Lucardo a quota 369.