Allegato II CONDIZIONI RELATIVE AI MATERIALI DI MOLTIPLICAZIONE I. Condizioni generali. 1. I materiali di moltiplicazione devono possedere l'identita' e la purezza della varieta' e, se del caso, del clone; e' ammessa una tolleranza dell'1% all'atto della commercializzazione dei materiali di moltiplicazione standard. 2. I materiali di moltiplicazione devono possedere una purezza tecnica minima del 96%. Si considerano impurezze tecniche: a) i materiali di moltiplicazione che risultano disseccati totalmente o in parte, anche quando sono stati immersi nell'acqua dopo il loro disseccamento; b) i materiali di moltiplicazione avariati, contorti o con lesioni, in particolare danneggiati dalla grandine o dal gelo, schiacciati o rotti; c) i materiali che non corrispondono ai requisiti di cui al seguente punto III. 3. I sarmenti devono essere giunti ad un adeguato stato di maturita' del legno. 4. Il materiale di moltiplicazione e' praticamente esente da organismi nocivi che riducano il valore di utilizzazione e la qualita' dei materiali di moltiplicazione. I materiali di moltiplicazione soddisfano inoltre i requisiti relativi agli organismi nocivi da quarantena rilevanti per l'Unione e agli organismi nocivi da quarantena rilevanti per le zone protette previsti negli atti di esecuzione adottati a norma del regolamento (UE) 2016/2031, nonche' le misure adottate a norma dell'art. 30, paragrafo 1, di tale regolamento. II Condizioni speciali. 1. Barbatelle innestate. Le barbatelle innestate provenienti da combinazioni di materiali di moltiplicazione della stessa categoria sono classificate in detta categoria. Le barbatelle innestate provenienti da combinazioni di materiali di moltiplicazione di categorie diverse sono classificati nella categoria inferiore. 2. Deroga temporanea. Fino al 31 luglio 2010 le barbatelle innestate costituite da materiale di moltiplicazione iniziale innestato su materiale di moltiplicazione di base sono classificate come materiale di moltiplicazione iniziale. III Calibrazione. 1. Talee di portinnesto, talee da vivaio e nesti. Diametro. Si tratta del diametro maggiore della sezione. Questa norma non si applica alle talee erbacee. a) Talee di portinnesto e nesti: aa) diametro all'estremita' piu' piccola: da 6,5 a 12 mm; ab) diametro massimo all'estremita' piu' grossa, 15 mm, salvo che si tratti di marze (nesti) per innesto sul luogo. b) Talee da vivaio: diametro minimo all'estremita' piu' piccola: 3,5 mm. 2. Barbatelle franche. A. Diametro. Il diametro misurato al centro del meritallo, sotto la cacciata superiore e secondo l'asse piu' lungo, e' almeno uguale a 5 mm. Questa norma non si applica alle barbatelle franche ottenute da materiale di moltiplicazione erbaceo. B. Lunghezza. La lunghezza dal punto inferiore di inserzione delle radici alla giuntura della cacciata superiore e' per lo meno uguale a: a) 30 cm per le barbatelle franche destinate ad essere innestate; tuttavia, per le barbatelle franche destinate alla Sicilia, la lunghezza e' pari a 20 cm; b) 20 cm per le altre barbatelle franche. Questa norma non si applica alle barbatelle franche ottenute da materiale di moltiplicazione erbaceo. C. Radici. Ogni pianta deve avere per lo meno tre radici bene sviluppate e opportunamente ripartite. Tuttavia, la varieta' 420 A puo' avere soltanto due radici bene sviluppate, purche' esse siano opposte. D. Base. Il taglio deve essere al di sotto del diaframma ad una distanza sufficiente per non danneggiarlo, ma non oltre un centimetro al di sotto di esso. 3. Barbatelle innestate. A. Lunghezza. Il fusto deve avere almeno 20 cm di lunghezza. Questa norma non si applica alle barbatelle innestate ottenute da materiale di moltiplicazione erbaceo. B. Radici. Ogni pianta deve avere per lo meno tre radici bene sviluppate e opportunamente ripartite. Tuttavia, la varieta' 420 A puo' avere soltanto due radici bene sviluppate, purche' esse siano opposte. C. Saldatura. Ogni pianta deve presentare una saldatura adeguata, regolare e solida. D. Base. Il taglio deve essere al di sotto del diaframma ad una distanza sufficiente per non danneggiarlo, ma non oltre un centimetro al di sotto di esso.