(Allegato 21-Allegato 21)
 
                             Allegato 21 
 
INDICAZIONI OPERATIVE PER LA GESTIONE DI CASI E FOCOLAI DI SARS-CoV-2
         NELLE SCUOLE E NEI SERVIZI EDUCATIVI DELL'INFANZIA 
 
              Parte di provvedimento in formato grafico
 
  Indicazioni  operative  per  la  gestione  di  casi  e  focolai  di
SARS-CoV-2 nelle scuole e nei servizi educativi dell'infanzia 
  Versione del 28 agosto 2020 
     
  Gruppo  di  Lavoro   ISS,   Ministero   della   Salute,   Ministero
dell'Istruzione,   INAIL,   Fondazione   Bruno    Kessler,    Regione
Emilia-Romagna, Regione Veneto 
  Istituto Superiore di Sanita' 
    Fortunato "Paolo" D'ANCONA, Annalisa PANTOSTI, Patrizio PEZZOTTI,
Flavia RICCARDO 
      Dipartimento Malattie Infettive 
    Aurora ANGELOZZI, Luigi BERTINATO, Gianfranco BRAMBILLA,  Susanna
CAMINADA 
      Segreteria Scientifica di Presidenza 
    Donatella BARBINA, Debora GUERRERA, Alfonso MAZZACCARA 
      Servizio Formazione 
    Daniela D'ANGELO, Primiano IANNONE, Roberto LATINA 
      Centro Nazionale Eccellenza Clinica, Qualita' e Sicurezza delle
Cure 
    Angela SPINELLI 
      Centro Nazionale Prevenzione delle Malattie e Promozione  della
Salute 
    Anna Mirella TARANTO 
      Ufficio Stampa 
    Silvio BRUSAFERRO 
      Presidente ISS 
  Ministero della Salute 
    Anna CARAGLIA, Alessia D'ALISERA. Michela GUIDUCCI, Jessica IERA,
Francesco MARAGLINO, Patrizia PARODI, Giovanni REZZA 
      Direzione Generale della Prevenzione Sanitaria 
    Mariadonata BELLENTANI, Simona CARBONE, Andrea URBANI 
      Direzione Generale della Programmazione Sanitaria 
  Ministero dell'Istruzione 
    Laura  PAZIENTI,  Dipartimento  per  il  Sistema   Educativo   di
Istruzione e di Formazione 
  INAIL 
    Benedetta PERSECHINO, Marta PETYX, Sergio IAVICOLI 
      Dipartimento di Medicina, Epidemiologia, Igiene  del  Lavoro  e
Ambientale 
  Fondazione Bruno Kessler 
    Stefano MERLER, Unita' DPCS 
  Regione Emilia-Romagna 
    Kyriakoula PETROPULACOS, Direzione Generale Cura  della  Persona,
Salute e Welfare 
  Regione Veneto 
    Michele MONGILLO, Francesca RUSSO, Michele TONON 
      Direzione Prevenzione, Sicurezza Alimentare, Veterinaria 
  Istituto Superiore di Sanita' 
  Indicazioni  operative  per  la  gestione  di  casi  e  focolai  di
SARS-CoV-2  nelle  scuole  e  nei  servizi  educativi  dell'infanzia.
Versione del 28 agosto 2020. 
  Gruppo  di  Lavoro   ISS,   Ministero   della   Salute,   Ministero
dell'Istruzione,   INAIL,   Fondazione   Bruno    Kessler,    Regione
Emilia-Romagna, Regione Veneto 
  2020, ii, 21 p. Rapporto ISS COVID-19 n. 58/2020 Rev. 
  Questo documento, in previsione  della  prossima  riapertura  delle
scuole (settembre 2020),  vuole  fornire  un  supporto  operativo  ai
decisori e agli operatori nel settore scolastico e  nei  Dipartimenti
di Prevenzione che sono a pieno titolo coinvolti nel  monitoraggio  e
nella risposta a casi sospetti/probabili  e  confermati  di  COVID-19
nonche' nell'attuare strategie di prevenzione a livello  comunitario.
Al suo interno si forniscono indicazioni pratiche per la gestione  di
eventuali casi e focolai di SARS-CoV-2 nelle  scuole  e  nei  servizi
educativi dell'infanzia tramite l'utilizzo di scenari  ipotetici,  in
assenza, per il momento, di modelli previsionali solidi. 
  Istituto Superiore di Sanita' 
  La seguente versione sostituisce la precedente, con le modifiche  e
integrazioni  richieste  dalla  Conferenza  delle  Regioni  e   delle
Province  autonome  e  la  relativa  approvazione  del  documento  in
Conferenza Unificata, il 28 agosto 2020. 
  Per    informazioni    su    questo    documento    scrivere     a:
paolo.dancona@iss.it 
  Citare questo documento come segue: 
    Gruppo  di  Lavoro  ISS,  Ministero   della   Salute,   Ministero
dell'Istruzione,   INAIL,   Fondazione   Bruno    Kessler,    Regione
Emilia-Romagna, Regione Veneto. Indicazioni operative per la gestione
di casi e focolai di SARS-CoV-2 nelle scuole e nei servizi  educativi
dell'infanzia. Versione del 28 agosto 2020. Roma: Istituto  Superiore
di Sanita'; 2020. (Rapporto ISS COVID-19 n. 58/2020 Rev.) 
  ________________ 
  La responsabilita' dei dati scientifici e tecnici  e'  dei  singoli
autori, che dichiarano di non avere conflitti di interesse. Redazione
e grafica a  cura  del  Servizio  Comunicazione  Scientifica  (Sandra
Salinetti e Paola De Castro) 
  © Istituto Superiore di Sanita' 2020 
  viale Regina Elena, 299 -00161 Rom 
 
             Parte di provvedimento in formato grafico

  Indice 
  Destinatari del rapporto Scopo del documento Glossario 
  Introduzione 
  1. Preparazione alla riapertura  delle  scuole  in  relazione  alla
risposta ad eventuali casi/focolai di COVID-19 
    1.1. Peculiarita' dei servizi  educativi  dell'infanzia  (bambini
0-6 anni) 
    1.2. Bambini e studenti con fragilita' 
    1.3. Interfacce e  rispettivi  compiti  dell'SSN  e  del  Sistema
educativo ai vari livelli 
      1.3.1. Interfaccia nell'SSN 
      1.3.2. Interfaccia nel sistema educativo 
    1.4. La tutela della salute  e  sicurezza  dei  lavoratori  della
scuola 
    1.5. I test diagnostici a disposizione 
  2. Risposta a eventuali casi e focolai da COVID-19 
    2.1. Gli scenari 
      2.1.1. Nel caso in cui un  alunno  presenti  un  aumento  della
temperatura corporea al di sopra di 37,5°C o un  sintomo  compatibile
con COVID-19, in ambito scolastico 
      2.1.2. Nel caso in cui un  alunno  presenti  un  aumento  della
temperatura corporea al di sopra di 37,5°C o un  sintomo  compatibile
con COVID-19, presso il proprio domicilio 
      2.1.3. Nel caso in cui  un  operatore  scolastico  presenti  un
aumento della temperatura corporea al di sopra di 37,5°C o un sintomo
compatibile con COVID-19, in ambito scolastico 
      2.1.4. Nel caso in cui  un  operatore  scolastico  presenti  un
aumento della temperatura corporea al di sopra di 37.5°C o un sintomo
compatibile con COVID-19, al proprio domicilio 
      2.1.5. Nel caso di un numero elevato di assenze in una classe 
      2.1.6. Catena di trasmissione non nota 
      2.1.7. Alunno o operatore scolastico convivente di un caso 
    2.2. Alunno o operatore scolastico risultano SARS-CoV-2 positivi 
      2.2.1. Effettuare una sanificazione straordinaria della scuola 
      2.2.2. Collaborare con il DdP 
      2.2.3.  Elementi  per  la  valutazione  della  quarantena   dei
contatti stretti e della chiusura di una parte o dell'intera scuola 
    2.3.  Alunno  o  operatore  scolastico  contatto  stretto  di  un
contatto stretto di un caso 
    2.4. Algoritmi decisionali 
  3. Formazione, informazione e comunicazione per operatori  sanitari
e operatori scolastici 
    3.1. Formazione 
    3.2. Informazione e comunicazione 
      3.2.1. Azioni  di  informazione  e  comunicazione  raccomandate
prima dell'inizio dell'anno scolastico 
      3.2.2. Azioni di informazione e comunicazione raccomandate dopo
l'inizio dell'anno scolastico 
  4. Monitoraggio e studi 
    4.1. Obiettivi specifici 
    4.2. Proposte per la sorveglianza e gli studi 
  5. Tempistica  prevista  di  alcuni  prodotti  correlati  a  questa
tematica 
  6. Criticita' 
  7. Bibliografia 
  Allegato 1. Schema riassuntivo 
  Destinatari del rapporto 
  Il presente rapporto e' destinato alle  istituzioni  scolastiche  e
dei  servizi  educativi  dell'infanzia  nonche'  ai  Dipartimenti  di
Prevenzione del Servizio Sanitario Nazionale (SSN) e a  tutti  coloro
che potrebbero essere coinvolti nella risposta a  livello  di  salute
pubblica ai possibili casi e focolai di COVID-19 in ambito scolastico
e dei servizi educativi dell'infanzia. 
  Scopo del documento 
  Fornire un supporto operativo per la gestione dei casi  di  bambini
con segni/sintomi  COVID-19  correlati  e  per  la  preparazione,  il
monitoraggio e la risposta a potenziali focolai da COVID-19 collegati
all'ambito  scolastico  e  dei   servizi   educativi   dell'infanzia,
adottando modalita' basate su evidenze e/o buone pratiche di  sanita'
pubblica, razionali, condivise e coerenti sul  territorio  nazionale,
evitando cosi' frammentazione e disomogeneita'. 
  A questo documento saranno correlati: 
    •        altri        elementi/iniziative         di         tipo
informativo/comunicativo/formativo rivolti a vari target; 
    • strumenti di indagine  volti  a  fronteggiare  la  mancanza  di
evidenze scientifiche e la relativa difficolta' di stimare  il  reale
ruolo che possono avere le attivita' in presenza nelle  scuole  nella
trasmissione di SARS- CoV-2. 
  Glossario 
  ATA Personale Amministrativo Tecnico e Ausiliario scolastico 
  CTS Comitato Tecnico 
  Scientifico DDI    Didattica 
  Digitale Integrata DdP 
      Dipartimento di 
  Prevenzione 
  DPI Dispositivi di Protezione Individuale 
  MMG Medico di Medicina 
  Generale PLS     Pediatra di 
  Libera Scelta SSN  Servizio 
  Sanitario Nazionale 
  Introduzione 
  La  riapertura  della  scuola  attualmente  prevista  nel  mese  di
settembre 2020 pone dal punto di vista  epidemiologico  un  possibile
aumento del rischio della circolazione del virus nella comunita'.  La
questione centrale delle decisioni di riapertura scolastica non e' se
le scuole debbano riaprire o meno, ma piuttosto  come  procedere  con
una riapertura scolastica piu' sicura attraverso la comprensione e la
consapevolezza dei rischi  per  la  salute  pubblica,  non  solo  sui
bambini,  sul  personale  scolastico  e  sui  loro  contatti  sociali
immediati, ma anche su un aumento della  trasmissione  a  livello  di
virus comunitari. 
  Per  controllare/mitigare  questa  possibilita'  sono  state   gia'
considerate alcune misure di prevenzione in documenti  formali  e  in
documenti tecnici del Comitato Tecnico Scientifico (CTS)  inviati  al
Ministro dell'Istruzione (CTS, 28  maggio  2020;  CTS,  22  giugno  e
successive specificazioni)  che  forniscono  le  indicazioni  per  la
riapertura della scuola e dei  servizi  educativi  dell'infanzia,  in
linea  con  la  situazione  epidemiologica  e   con   le   conoscenze
scientifiche finora disponibili. 
  Va sottolineato che tutte queste misure possono ridurre il  rischio
di trasmissione in  ambito  scolastico,  ma  non  possono  azzerarlo.
Pertanto, in una prospettiva di probabile circolazione  del  virus  a
settembre,  e'  necessario  sviluppare  una  strategia  nazionale  di
risposta a eventuali casi sospetti e confermati  che  ci  si  aspetta
possano avvenire in ambito scolastico o che abbiano ripercussioni  su
di esso. Anche la strategia di risposta a eventuali casi e focolai in
ambito  scolastico  sara'  strettamente  correlata  alla   situazione
epidemiologica. Le attuali  strategie  di  contenimento  sono  basate
sulle conoscenze scientifiche disponibili. Per valutare il  possibile
impatto dell'epidemia in ambito scolastico e' necessario fare  alcune
riflessioni preliminari. 
  Una valutazione  rigorosa  dell'effetto  di  diverse  strategie  di
gestione  di  SARS-CoV-2  nelle  scuole  in  termini  di   interventi
(chiusura preventiva, reattiva, graduale1 ) e di trigger (eccesso  di
assenteismo, incidenza  di  SARS-CoV-2  nella  popolazione  generale,
identificazione di casi sospetti2 o casi confermati3  )  richiede  la
disponibilita' di dati su una serie di fattori che caratterizzano  la
trasmissione di SARS-CoV-2 nelle scuole e tra  scuole  e  popolazione
generale (es. famiglie degli studenti). 
  ______ 
   1 Cioe' prima la  singola  classe,  poi  il  grado  -  es.  scuola
primaria  o  secondaria  -  o  aree  dell'edificio  a  seconda  della
organizzazione ed infine l'intero istituto - o su base geografica 
     
  ______ 
   2 Ad esempio individui con sintomi riconducibili a SARS-CoV-2 
     
  ______ 
   3 Ad esempio individui diagnosticati tramite  test  molecolare  in
RT-PCR o tramite test PCR rapido 
     
  E'  nota  la  trasmissibilita'  di  SARS-CoV-2  nella   popolazione
generale  nelle  diverse  regioni  italiane   (R0   circa   3   prima
dell'identificazione del paziente 1, con Rt ridotto a valori compresi
tra 0,5 e 0,7 durante il lockdown) (Guzzetta et al.,  2020;  Riccardo
et al., 2020; ISTAT et al., 2020). Sono noti con una certa precisione
tutti i tempi chiave che regolano la trasmissione  di  SARS-CoV-2  in
Italia (periodo di incubazione, intervallo seriale, tempo da  sintomi
a  ospedalizzazione,  tempo  da  ospedalizzazione  ad  ammissione  in
terapia intensiva, periodo di degenza  in  terapia  intensiva,  ecc.)
(Cereda et al., 2020; Lavezzo et al., 2020). Sono  disponibili  stime
sulla probabilita' per eta' di sviluppare sintomi, sintomi critici  o
morte, da cui emerge una probabilita' molto inferiore dei bambini  di
ammalarsi o morire a seguito dell'infezione da SARS-CoV-2 (Perez-Saez
et al. 2020; Verity et al., 2020; Poletti et al. (a),  2020;  Poletti
et al. (b), 2020; Wu et al., 2020). E'  prevalente  l'ipotesi  che  i
bambini, specialmente quelli sotto i 10 anni, esposti al  rischio  di
infezione, sviluppino l'infezione  con  minor  probabilita'  rispetto
agli adulti e agli anziani, da  cui  gli  autori  inferiscono  che  i
bambini possano trasmettere meno l'infezione  rispetto  ad  adulti  e
anziani (Zhang et al., 2020; Jing et al. 2020; Wu et al., 2020; Bi et
al., 2020; Viner et al., 2020). E' infine noto che la  carica  virale
di sintomatici e asintomatici non  e'  statisticamente  differente  e
quindi il potenziale di trasmissione e' verosimilmente lo stesso 
  (Cereda et al., 2020; Lavezzo et al.,  2020;  Lee  et  al.,  2020).
Inoltre alcuni recenti studi hanno riportato una carica  virale  piu'
elevata nei bambini al di sotto dei 5  anni  (Heald-Sargent  et  al.,
2020). 
  Sono pero' ancora diverse le incognite, di cui alcune cruciali, che
non permettono al momento una solida valutazione dell'efficacia delle
diverse strategie di intervento attraverso i modelli. In primo luogo,
non e' nota la trasmissibilita' di SARS-CoV-2 nelle scuole, anche  se
cominciano ad essere disponibili descrizioni scientifiche di outbreak
in ambienti scolastici in altri Paesi  (Stein-Zamir  et  al.,  2020).
Piu' in generale, non  e'  noto  quanto  i  bambini,  prevalentemente
asintomatici, trasmettano SARS-CoV-2 rispetto agli adulti,  anche  se
la carica virale di sintomatici e asintomatici e quindi il potenziale
di trasmissione non e' statisticamente differente. 
  Questo non permette una realistica valutazione  della  trasmissione
di SARS-CoV-2 all'interno delle scuole nel contesto italiano. Non  e'
inoltre predicibile il livello di trasmissione (Rt) al momento  della
riapertura delle scuole a settembre. 
  Dopo molte settimane di continuo calo dei casi e di  valore  di  Rt
sotto la soglia di 1, si e' notato un aumento, a partire  dall'ultima
settimana di luglio, di Rt (con Rt  vicino  ad  1)  a  seguito  delle
maggiori aperture nel nostro Paese del 4 e 18 maggio e del 3  giugno.
Se da un lato e' evidente la  migliorata  capacita'  dei  sistemi  di
prevenzione nell'identificare rapidamente i focolai, isolare i casi e
applicare misure  di  quarantena  ai  contatti  dei  casi,  cosa  che
contribuisce in modo determinante a mantenere la  trasmissione  sotto
controllo,  non  e'  noto  al  momento  quale  sia  il   livello   di
trasmissione, ad esempio in termini  di  numero  di  focolai,  che  i
sistemi  di  prevenzione  riescono  a   gestire   efficacemente.   E'
prevedibile che gli scenari possano  cambiare  anche  notevolmente  a
seconda  che  si  riesca  o  meno  a   mantenere   Rt   sotto-soglia.
Un'ulteriore incertezza deriva dalla  probabile  co-circolazione  del
virus  dell'influenza  o  altri  virus   responsabili   di   sindromi
influenzali a partire dai mesi autunnali, che rendera'  probabilmente
piu' complesse le procedure di identificazione dei casi di COVID-19 e
quindi i trigger di applicazione delle strategie.  Un  altro  aspetto
importante da considerare riguarda l'eta' media  dei  casi  e  quindi
l'impatto sul sistema  sanitario.  Recentemente  e'  stata  osservata
un'importante decrescita dell'eta' media dei casi  con  relativamente
poche nuove ospedalizzazioni da COVID-19. Non e' al momento chiaro se
questo e' un fenomeno che puo' protrarsi nel tempo o e' semplicemente
dovuto al basso livello  di  circolazione  attuale  che  permette  di
mantenere protette le categorie a rischio, ad esempio,  gli  anziani.
E' del tutto evidente che l'identificazione di strategie di controllo
ottimali dipendera' dalla conoscenza di  questo  aspetto  che  regola
l'impatto della trasmissione nelle scuole sulla popolazione  generale
e quindi sulle categorie a rischio. 
  Per questi motivi, non e' al momento possibile  sviluppare  modelli
previsionali  solidi  sull'effetto   delle   diverse   strategie   di
intervento. Questi modelli potranno essere sviluppati man mano che si
acquisira' conoscenza su questi aspetti  specifici,  derivante  dagli
studi proposti in questo documento o da studi condotti in altri Paesi
o raccolte di evidenze scientifiche aggiornate e consensus  da  parte
di istituzioni internazionali. 
  Il presente  documento  vuole  fornire  un  supporto  operativo  ai
decisori e agli operatori nel settore scolastico e  nei  Dipartimenti
di Prevenzione che sono a pieno titolo coinvolti nel  monitoraggio  e
nella risposta a casi sospetti/probabili  e  confermati  di  COVID-19
nonche' nell'attuare strategie di prevenzione a livello comunitario. 
  1. Preparazione alla riapertura  delle  scuole  in  relazione  alla
risposta ad eventuali casi/focolai di COVID-19 
  Ogni scuola deve seguire le indicazioni per la prevenzione dei casi
COVID-19 del Ministero della Istruzione  (MI),  del  Ministero  della
Salute  (MdS)  e  del  Comitato   Tecnico   Scientifico   (CTS).   In
particolare, i seguenti documenti aggiornati rappresentano  l'attuale
riferimento: 
    MI: Documento per la pianificazione delle attivita'  scolastiche,
educative e formative in tutte le Istituzioni del  Sistema  nazionale
di Istruzione per l'anno scolastico 2020-2021 (26/6/2020) 
    CTS: "Ipotesi  di  rimodulazione  delle  misure  contenitive  nel
settore  scolastico  e  le  modalita'  di  ripresa  delle   attivita'
didattiche per  il  prossimo  anno  scolastico",  approvato  in  data
28/5/2020 e successivamente aggiornato il 22/6/2020 
    Circolare n. 18584 del 29 maggio 2020: "Ricerca  e  gestione  dei
contatti di casi COVID-19 (contact tracing) ed App IMMUNI" 
    Rapporto ISS COVID-19 n. 1/2020 Rev. Indicazioni ad  interim  per
l'effettuazione  dell'isolamento   e   della   assistenza   sanitaria
domiciliare nell'attuale contesto COVID-19. Versione  del  24  luglio
2020. 
  Ai  fini  dell'identificazione  precoce  dei   casi   sospetti   e'
necessario prevedere: 
    • un sistema di monitoraggio dello stato di salute degli alunni e
del personale scolastico; 
    • il coinvolgimento delle famiglie nell'effettuare  il  controllo
della temperatura corporea del bambino/studente a  casa  ogni  giorno
prima di recarsi al servizio educativo dell'infanzia o a scuola; 
    • la misurazione  della  temperatura  corporea  al  bisogno  (es.
malore a scuola di uno studente o di  un  operatore  scolastico),  da
parte  del  personale  scolastico  individuato,  mediante  l'uso   di
termometri che non prevedono il contatto che andranno preventivamente
reperiti; 
    • la collaborazione dei genitori nel contattare il proprio medico
curante (PLS o MMG) per le  operativita'  connesse  alla  valutazione
clinica e all'eventuale prescrizione del tampone naso-faringeo. 
  E' inoltre necessario  approntare  un  sistema  flessibile  per  la
gestione della numerosita' delle assenze per classe che possa  essere
utilizzato  per  identificare  situazioni  anomale  per  eccesso   di
assenze, per esempio, attraverso il registro elettronico  o  appositi
registri su cui riassumere i dati ogni giorno. 
  Si raccomanda alle scuole e ai servizi educativi dell'infanzia di: 
    •   identificare   dei   referenti   scolastici   per    COVID-19
adeguatamente formati  sulle  procedure  da  seguire  (vedi  capitolo
1.3.2); 
    • identificare dei referenti per l'ambito scolastico  all'interno
del  Dipartimento  di  Prevenzione   (DdP)   della   ASL   competente
territorialmente (vedi capitolo 1.3.1); 
    • tenere un registro degli alunni  e  del  personale  di  ciascun
gruppo classe e di ogni contatto che, almeno nell'ambito didattico  e
al di la' della normale programmazione, possa  intercorrere  tra  gli
alunni  ed  il  personale  di  classi  diverse  (es.  registrare   le
supplenze, gli spostamenti provvisori e/o eccezionali di studenti fra
le  classi,  ecc.)  per  facilitare  l'identificazione  dei  contatti
stretti da parte del DdP della ASL competente territorialmente; 
    • richiedere la collaborazione dei genitori a inviare  tempestiva
comunicazione di eventuali assenze per motivi  sanitari  in  modo  da
rilevare eventuali cluster di assenze nella stessa classe; 
    •  richiedere  alle  famiglie  e  agli  operatori  scolastici  la
comunicazione  immediata  al  dirigente  scolastico  e  al  referente
scolastico per COVID-19 nel caso in cui, rispettivamente, un alunno o
un componente del personale risultassero contatti stretti di un  caso
confermato COVID-19; 
    • stabilire con il DdP un protocollo nel rispetto della  privacy,
per avvisare i genitori degli studenti contatti stretti;  particolare
attenzione deve essere posta alla privacy non diffondendo nell'ambito
scolastico alcun elenco di contatti stretti o di dati  sensibili  nel
rispetto della GDPR 2016/679  EU  e  alle  prescrizioni  del  garante
(DL.vo 10 agosto 2018, n 101) ma fornendo le  opportune  informazioni
solo  al  DdP.  Questo  avra'  anche  il  compito  di  informare,  in
collaborazione  con  il  dirigente  scolastico,   le   famiglie   dei
bambini/studenti individuati come contatti stretti  ed  eventualmente
predisporre una informativa per gli utenti e lo staff della scuola; 
    • provvedere ad una adeguata comunicazione circa  la  necessita',
per gli alunni e il  personale  scolastico,  di  rimanere  presso  il
proprio domicilio, contattando il proprio pediatra di libera scelta o
medico  di  famiglia,  in  caso  di  sintomatologia  e/o  temperatura
corporea superiore a 37,5°C. Si riportano di seguito i  sintomi  piu'
comuni di COVID-19  nei  bambini:  febbre,  tosse,  cefalea,  sintomi
gastrointestinali (nausea/vomito,  diarrea),  faringodinia,  dispnea,
mialgie,  rinorrea/congestione  nasale;  sintomi  piu'  comuni  nella
popolazione   generale:   febbre,   brividi,    tosse,    difficolta'
respiratorie, perdita improvvisa dell'olfatto (anosmia) o diminuzione
dell'olfatto (iposmia), perdita del gusto (ageusia) o alterazione del
gusto (disgeusia), rinorrea/congestione nasale, faringodinia, diarrea
(ECDC, 31 luglio 2020); 
    •   informare   e   sensibilizzare   il   personale    scolastico
sull'importanza di individuare precocemente eventuali segni/sintomi e
comunicarli tempestivamente al referente scolastico per COVID-19; 
    • stabilire procedure  definite  per  gestire  gli  alunni  e  il
personale scolastico che manifestano sintomi mentre  sono  a  scuola,
che prevedono il rientro al proprio  domicilio  il  prima  possibile,
mantenendoli separati dagli  altri  e  fornendo  loro  la  necessaria
assistenza utilizzando appositi DPI; 
    • identificare un ambiente dedicato all'accoglienza e  isolamento
di eventuali persone che  dovessero  manifestare  una  sintomatologia
compatibile    con    COVID-19    (senza    creare    allarmismi    o
stigmatizzazione). I minori non devono restare  da  soli  ma  con  un
adulto munito di  DPI  fino  a  quando  non  saranno  affidati  a  un
genitore/tutore legale; 
    • prevedere un piano di sanificazione straordinaria per l'area di
isolamento e per  i  luoghi  frequentati  dall'alunno/componente  del
personale scolastico sintomatici; 
    • condividere le procedure e le  informazioni  con  il  personale
scolastico, i genitori e gli alunni e provvedere alla formazione  del
personale; 
    •  predisporre  nel  piano  scolastico  per  Didattica   Digitale
Integrata (DDI), previsto dalle Linee Guida, le specifiche  modalita'
di attivazione nei casi di necessita' di contenimento  del  contagio,
nonche' qualora  si  rendesse  necessario  sospendere  nuovamente  le
attivita'  didattiche  in   presenza   a   causa   delle   condizioni
epidemiologiche contingenti. 
    • L'attivazione della didattica a distanza  nel  corso  dell'anno
scolastico 2019-2020 e' stata una delle  modalita'  di  realizzazione
del distanziamento sociale, rivelatosi intervento di sanita' pubblica
cardine per  il  contenimento  della  diffusione  dell'infezione  dal
SARS-CoV-2.  A  fronte   di   cio'   e'   opportuno,   nel   rispetto
dell'autonomia  scolastica,  che  ciascuna  scuola  ne  definisca  le
modalita' di realizzazione, per  classi  e  per  plesso,  qualora  si
dovessero verificare cluster che ne imponga la riattivazione. 
  1.1. Peculiarita' dei servizi educativi dell'infanzia (bambini  0-6
anni) 
  I servizi educativi  dell'infanzia  presentano  delle  peculiarita'
didattiche/educative che  non  rendono  possibile  l'applicazione  di
alcune misure di prevenzione invece possibili per  studenti  di  eta'
maggiore, in particolare il mantenimento  della  distanza  fisica  di
almeno un metro e l'uso di mascherine. Questo e' un aspetto che  deve
essere   tenuto   in   debita   considerazione   specialmente   nella
identificazione  dei  soggetti  che  ricadono  nella  definizione  di
contatto stretto. Per tale motivo e'  raccomandata  una  didattica  a
gruppi stabili (sia per i bambini che per gli educatori). 
  Il rispetto delle norme di distanziamento fisico  e'  un  obiettivo
che puo' essere  raggiunto  solo  compatibilmente  con  il  grado  di
autonomia e di consapevolezza  dei  minori  anche  in  considerazione
dell'eta'  degli  stessi.  Pertanto,  le  attivita'  e  le  strategie
dovranno essere modulate in ogni  contesto  specifico.  Questa  parte
verra'  sviluppata  successivamente  in  seguito   alle   indicazioni
contenute nel documento di indirizzo e orientamento  per  la  ripresa
delle attivita' in presenza dei  servizi  educativi  e  delle  scuole
dell'infanzia (Ministero dell'Istruzione, 2020). 
  1.2. Bambini e studenti con fragilita' 
  In questo contesto si rende necessario garantire  la  tutela  degli
alunni  con  fragilita',   in   collaborazione   con   le   strutture
socio-sanitarie, la medicina di famiglia (es.  PLS,  MMG,  ecc.),  le
famiglie e le associazioni che li rappresentano. La  possibilita'  di
una sorveglianza attiva di questi alunni dovrebbe  essere  concertata
tra il referente scolastico per COVID-19 e DdP, in accordo/con i  PLS
e MMG, (si ricorda che i pazienti  con  patologie  croniche  in  eta'
adolescenziale possono rimanere a carico del PLS fino a 16  anni.  Da
cio' si evince la necessita' di un accordo primario  con  i  PLS  che
hanno in carico la maggior parte dei pazienti fragili fino  a  questa
eta') nel rispetto della privacy ma con lo  scopo  di  garantire  una
maggiore prevenzione attraverso la precoce identificazione  dei  casi
di COVID-19.  Particolare  attenzione,  quindi,  andrebbe  posta  per
evidenziare la necessita'  di  priorita'  di  screening  in  caso  di
segnalazione di casi nella  stessa  scuola  frequentata.  Particolare
attenzione va posta  agli  studenti  che  non  possono  indossare  la
mascherina o che hanno una fragilita' che li pone a maggior  rischio,
adottando misure idonee a garantire la  prevenzione  della  possibile
diffusione del virus SARS-CoV-2 e garantendo un accesso prioritario a
eventuali screening/test diagnostici. 
  1.3.  Interfacce  e  rispettivi  compiti  dell'SSN  e  del  Sistema
educativo ai vari livelli 
  1.3.1. Interfaccia nell'SSN 
  Si raccomanda  che  i  DdP  identifichino  figure  professionali  -
referenti per l'ambito scolastico e  per  la  medicina  di  comunita'
(PLS/MMG) all'interno del DdP  (a  titolo  puramente  esemplificativo
assistenti sanitari,  infermieri,  medici)  -  che,  in  collegamento
funzionale con i medici curanti di bambini e studenti  (PLS  e  MMG),
supportino la scuola e i medici curanti per le  attivita'  di  questo
protocollo e che facciano da riferimento per un contatto diretto  con
il dirigente scolastico o un suo incaricato (referente scolastico per
COVID-19 e con il medico che ha in carico il paziente. Tali referenti
devono possedere conoscenze relative alle modalita'  di  trasmissione
del SARS-CoV-2, alle misure di prevenzione e controllo, agli elementi
di base dell'organizzazione scolastica per contrastare  il  COVID-19,
alle indagini epidemiologiche, alle circolari ministeriali in materia
di contact tracing, quarantena/isolamento e devono interfacciarsi con
gli altri operatori  del  Dipartimento.  Si  suggerisce  che  vengano
identificati referenti del DdP in numero  adeguato  (e  comunque  non
meno di due) in base al territorio e alle attivita' da  svolgere,  in
modo da garantire costantemente la presenza di un punto  di  contatto
con le scuole del territorio.  Si  suggerisce  anche  di  organizzare
incontri virtuali con le scuole attraverso sistemi di teleconferenza,
che permettano la partecipazione di piu'  scuole  contemporaneamente,
al  fine   di   presentare   le   modalita'   di   collaborazione   e
l'organizzazione scelta. Devono essere definiti e  testati  i  canali
comunicativi (es. e-mail, messaggistica elettronica)  che  permettano
una pronta risposta alle richieste scolastiche e viceversa. 
  1.3.2. Interfaccia nel sistema educativo 
  Analogamente in ogni scuola deve essere identificato  un  referente
(Referente scolastico per COVID- 19), ove non si tratti dello  stesso
dirigente scolastico, che svolga un ruolo di interfaccia con il DdP e
possa creare una rete con le altre figure analoghe nelle  scuole  del
territorio.  Deve  essere  identificato  un  sostituto  per   evitare
interruzioni delle procedure in caso di assenza del referente. 
  Il referente scolastico per COVID-19 dovrebbe essere  possibilmente
identificato a livello di singola sede di struttura piuttosto che  di
istituti  comprensivi  e  i  circoli  didattici,  per  una   migliore
interazione con la struttura stessa. Il referente del DdP  e  il  suo
sostituto devono essere  in  grado  di  interfacciarsi  con  tutti  i
referenti scolastici identificati, i quali devono  ricevere  adeguata
formazione  sugli  aspetti  principali  di  trasmissione  del   nuovo
coronavirus, sui protocolli di  prevenzione  e  controllo  in  ambito
scolastico e sulle procedure di gestione dei casi COVID-19  sospetti/
o confermati. 
  E' necessaria una chiara identificazione, messa a punto e  test  di
funzionamento  anche  del  canale  di  comunicazione  reciproca   tra
"scuola", medici curanti (PLS e MMG) e DdP (attraverso  i  rispettivi
referenti) che andra' adattato in  base  alla  tecnologia  utilizzata
(es. messaggistica breve, e-mail, telefono, ecc.). 
  1.4. La tutela della salute e sicurezza dei lavoratori della scuola 
  La tutela della salute e sicurezza dei lavoratori della  scuola  e'
garantita - come per tutti i settori di attivita', privati e pubblici
dal DL.vo 81/2008 e successive modifiche ed integrazioni, nonche'  da
quanto  previsto  dalla  specifica  normativa  ministeriale  (DM   29
settembre 1998, n. 382). 
  Nella "ordinarieta'", qualora il datore di  lavoro,  attraverso  il
processo di valutazione dei rischi evidenzi e riporti  nel  Documento
di Valutazione dei  Rischi  (DVR)  la  presenza  di  uno  dei  rischi
"normati" dal DL.vo 81/2008 che, a sua volta,  preveda  l'obbligo  di
sorveglianza  sanitaria,  deve  nominare  il  medico  competente  per
l'effettuazione delle visite mediche di cui all'art.  41  del  citato
decreto, finalizzate all'espressione del giudizio di  idoneita'  alla
mansione. 
  Tale previsione  non  ha  subito  modifiche  nell'attuale  contesto
pandemico; ogni datore  di  lavoro  del  contesto  scolastico  dovra'
comunque integrare il DVR con tutte le misure individuate da  attuare
per contenere il rischio da SARS-CoV-2. 
  Elemento di novita' e' invece costituito dall'art. 83  del  decreto
legge 19 maggio 2020 n. 34 e sua conversione in Legge 17 luglio 2020,
n. 77 che ha  introdotto  la  "sorveglianza  sanitaria  eccezionale",
assicurata dal datore  di  lavoro,  per  i  "lavoratori  maggiormente
esposti  a  rischio  di  contagio,  in  ragione  dell'eta'  o   della
condizione  di  rischio  derivante  da  immunodepressione,  anche  da
patologia COVID-19, o da  esiti  di  patologie  oncologiche  o  dallo
svolgimento di terapie salvavita o comunque da morbilita' che possono
caratterizzare una maggiore rischiosita'". 
  Come  anche  evidenziato  nel  Documento  tecnico  sulla  possibile
rimodulazione delle misure di contenimento del contagio da SARS-CoV-2
nei luoghi di lavoro e strategie di prevenzione  approvato  dal  CTS,
fin  dall'inizio  della  pandemia,  i   dati   epidemiologici   hanno
chiaramente mostrato una maggiore fragilita' nelle fasce di eta' piu'
elevate della popolazione in presenza di alcune tipologie di malattie
cronico degenerative (ad es. patologie cardiovascolari,  respiratorie
e dismetaboliche) o in presenza di patologie  a  carico  del  sistema
immunitario o quelle oncologiche (indipendentemente  dall'eta')  che,
in caso  di  comorbilita'  con  l'infezione  da  SARS-CoV-2,  possono
influenzare negativamente la severita' e l'esito della patologia. 
  Il concetto di fragilita' va dunque  individuato  nelle  condizioni
dello  stato  di  salute  del  lavoratore  rispetto  alle   patologie
preesistenti (due o piu' patologie) che  potrebbero  determinare,  in
caso di infezione, un esito piu' grave o infausto, anche rispetto  al
rischio di esposizione a contagio. 
  In ragione di cio' - e quindi per tali c.d. "lavoratori fragili"  -
il datore di lavoro assicura la sorveglianza sanitaria eccezionale, a
richiesta del lavoratore interessato: 
    a. attraverso il  medico  competente  se  gia'  nominato  per  la
sorveglianza sanitaria ex art. 41 del DL.vo 81/2008; 
    b. attraverso un  medico  competente  ad  hoc  nominato,  per  il
periodo emergenziale, anche, ad esempio,  prevedendo  di  consorziare
piu' istituti scolastici; 
    c. attraverso la richiesta ai servizi territoriali dell'Inail che
vi provvedono con propri medici del lavoro. 
  1.5. I test diagnostici a disposizione 
  I  test  diagnostici  per  COVID-19  rappresentano  uno   strumento
essenziale non solo per la gestione clinica dei pazienti ma  anche  e
soprattutto per controllare la pandemia, mediante il riconoscimento e
le successive misure di prevenzione e controllo dirette ad  individui
infetti, anche  asintomatici,  che  possono  diffondere  la  malattia
(ECDC, 1° aprile 2020; WHO, 8 aprile 2020). 
  Il gold  standard,  cioe'  il  metodo  diagnostico  riconosciuto  e
validato dagli organismi internazionali per rivelare la presenza  del
virus SARS-CoV-2 in un individuo infetto, e quindi lo strumento  piu'
adatto per un caso sospetto,  e'  un  saggio  molecolare  basato  sul
riconoscimento dell'acido nucleico (RNA) virale mediante un metodo di
amplificazione (Polymerase Chain  Reaction,  PCR)  effettuato  su  un
campione  di  secrezioni  respiratorie,   generalmente   un   tampone
naso-faringeo. Questo saggio deve essere effettuato in un laboratorio
di microbiologia utilizzando reagenti o kit diagnostici e  macchinari
complessi, nonche' personale specializzato.  Per  tutto  il  processo
diagnostico dal prelievo, al trasporto in laboratorio, all'esecuzione
del test e alla refertazione -possono essere richiesti di  norma  1-2
giorni. 
  Questo saggio deve essere considerato il  test  di  riferimento  in
termini  di  sensibilita'  (capacita'  di  rilevare   il   virus)   e
specificita' (capacita' di rilevare  SARS-CoV-2  e  non  altri  virus
seppur simili). 
  I test sierologici, invece, sono utili per rilevare  una  pregressa
infezione da SARS-CoV-2 e vengono utilizzati nella  ricerca  e  nella
valutazione   epidemiologica   della   circolazione   virale    nella
popolazione che non ha presentato sintomi. Pertanto  essi  hanno  una
limitata applicazione nella diagnosi di COVID-19 e nel controllo  dei
focolai. 
  Sono stati  sviluppati,  e  sono  inoltre  in  continua  evoluzione
tecnologica per migliorare la loro performance, dei test  diagnostici
rapidi che rilevano la presenza del virus in soggetti infetti. Questi
test sono in genere  basati  sulla  rilevazione  di  proteine  virali
(antigeni) nelle  secrezioni  respiratorie  (tamponi  oro-faringei  o
saliva). Se  l'antigene  o  gli  antigeni  virali  sono  presenti  in
sufficienti  quantita',  vengono  rilevati  mediante  il  legame   ad
anticorpi specifici fissati su un supporto, producendo la  formazione
di bande colorate o fluorescenti. Questi test rapidi possono  fornire
una risposta qualitativa (si/no) in tempi rapidi,  tipicamente  entro
30 minuti, e non richiedono apparecchiature di laboratorio, anche  se
per la lettura dei risultati di alcuni test e' necessaria una piccola
apparecchiatura portatile. Inoltre, tali test possono essere eseguiti
sia  nei  laboratori  (diminuendo  la  complessita'  e  i  tempi   di
lavorazione) sia anche al "punto di assistenza" (cosiddetto "point of
care"), prevalentemente presso gli studi dei  pediatri  e  medici  di
famiglia, da personale sanitario che non necessita di una  formazione
specialistica.  Sono  in  genere  pero'  meno  sensibili   del   test
molecolare classico eseguito in  laboratorio,  con  una  sensibilita'
(indicata dal produttore) nel migliore dei casi non superiore all'85%
(cioe'  possono  non  riconoscere  15  soggetti  su  100  infetti  da
SARS-CoV-2), anche se in genere la  loro  specificita'  appare  buona
(riconoscono solo SARS-CoV-2). 
  E' prevedibile che nuovi sviluppi tecnologici basati sulle evidenze
scientifiche permetteranno di realizzare test diagnostici rapidi  con
migliore  sensibilita'.  La  disponibilita'  di  questi   test   dopo
opportuna validazione potra' rappresentare un  essenziale  contributo
nel controllo della trasmissione di SARS-CoV-2. 
  2. Risposta a eventuali casi e focolai da COVID-19 
  2.1. Gli scenari 
  Vengono qui presentati gli scenari  piu'  frequenti  per  eventuale
comparsa di casi e focolai da COVID-19. 
  Uno schema riassuntivo e' in Allegato 1. 
  2.1.1. Nel  caso  in  cui  un  alunno  presenti  un  aumento  della
temperatura corporea 
  al di sopra di 37,5°C o un sintomo  compatibile  con  COVID-19,  in
ambito scolastico 
  □ L'operatore scolastico  che  viene  a  conoscenza  di  un  alunno
sintomatico deve avvisare il referente scolastico per COVID-19. 
  □ Il referente scolastico  per  COVID-19  o  altro  componente  del
personale    scolastico    deve    telefonare    immediatamente    ai
genitori/tutore legale. 
  □ Ospitare  l'alunno  in  una  stanza  dedicata  o  in  un'area  di
isolamento. 
  □ Procedere all'eventuale rilevazione della  temperatura  corporea,
da parte del personale  scolastico  individuato,  mediante  l'uso  di
termometri che non prevedono il contatto. 
  □ Il minore non deve essere lasciato da solo ma in compagnia di  un
adulto che preferibilmente non deve presentare fattori di rischio per
una forma severa di COVID-19  come,  ad  esempio,  malattie  croniche
preesistenti (Nipunie Rajapakse et al., 2020; Götzinger et al., 2020)
e che dovra' mantenere, ove possibile, il  distanziamento  fisico  di
almeno un metro e la mascherina chirurgica fino a quando l'alunno non
sara' affidato a un genitore/tutore legale. 
  □ Far indossare una mascherina chirurgica all'alunno se ha  un'eta'
superiore ai 6 anni e se la tollera. 
  □ Dovra' essere dotato di mascherina chirurgica chiunque  entri  in
contatto con il caso sospetto, compresi i genitori o i tutori  legali
che si recano in Istituto per condurlo presso la propria abitazione. 
  □  Fare  rispettare,  in   assenza   di   mascherina,   l'etichetta
respiratoria (tossire e starnutire direttamente su di  un  fazzoletto
di carta o nella piega del gomito). Questi fazzoletti dovranno essere
riposti dallo  stesso  alunno,  se  possibile,  ponendoli  dentro  un
sacchetto chiuso. 
  □ Pulire e  disinfettare  le  superfici  della  stanza  o  area  di
isolamento dopo che l'alunno sintomatico e' tornato a casa. 
  □ I genitori  devono  contattare  il  PLS/MMG  per  la  valutazione
clinica (triage telefonico) del caso. 
  □  Il   PLS/MMG,   in   caso   di   sospetto   COVID-19,   richiede
tempestivamente il test diagnostico e lo comunica al DdP. 
  □ Il DdP provvede all'esecuzione del test diagnostico. 
  □  Il   DdP   si   attiva   per   l'approfondimento   dell'indagine
epidemiologica e le procedure conseguenti. 
  □ Se il test e' positivo, si notifica il caso e si avvia la ricerca
dei  contatti  e  le  azioni  di  sanificazione  straordinaria  della
struttura scolastica nella sua parte interessata. Per il  rientro  in
comunita' bisognera' attendere la guarigione clinica (cioe' la totale
assenza di sintomi).  La  conferma  di  avvenuta  guarigione  prevede
l'effettuazione di due tamponi a distanza di 24 ore l'uno dall'altro.
Se  entrambi  i  tamponi  risulteranno  negativi  la  persona  potra'
definirsi guarita, altrimenti proseguira' l'isolamento. Il  referente
scolastico COVID-19 deve fornire al  DdP  l'elenco  dei  compagni  di
classe nonche' degli insegnanti del caso confermato che sono stati  a
contatto nelle 48 ore precedenti l'insorgenza dei sintomi. I contatti
stretti individuati dal DdP con  le  consuete  attivita'  di  contact
tracing, saranno  posti  in  quarantena  per  14  giorni  dalla  data
dell'ultimo contatto con il caso  confermato.  Il  DdP  decidera'  la
strategia  piu'  adatta  circa  eventuali  screening   al   personale
scolastico e agli alunni. 
  □ Se il tampone naso-oro faringeo e' negativo, in paziente sospetto
per infezione  da  SARS-CoV-2,  a  giudizio  del  pediatra  o  medico
curante, si ripete il test a distanza di 2-3  gg.  Il  soggetto  deve
comunque restare a casa  fino  a  guarigione  clinica  e  a  conferma
negativa del secondo test. 
  □ In caso di diagnosi di patologia  diversa  da  COVID-19  (tampone
negativo), il soggetto rimarra' a  casa  fino  a  guarigione  clinica
seguendo le indicazioni del PLS/MMG che  redigera'  una  attestazione
che il  bambino/studente  puo'  rientrare  scuola  poiche'  e'  stato
seguito il percorso  diagnostico-terapeutico  e  di  prevenzione  per
COVID-19 di cui sopra  e  come  disposto  da  documenti  nazionali  e
regionali. 
  2.1.2. Nel  caso  in  cui  un  alunno  presenti  un  aumento  della
temperatura corporea al di sopra di 37,5°C o un  sintomo  compatibile
con COVID-19, presso il proprio domicilio 
  □ L'alunno deve restare a casa. 
  □ I genitori devono informare il PLS/MMG. 
  □ I genitori dello studente devono comunicare l'assenza  scolastica
per motivi di salute. 
  □  Il   PLS/MMG,   in   caso   di   sospetto   COVID-19,   richiede
tempestivamente il test diagnostico e lo comunica al DdP. 
  □ Il DdP provvede all'esecuzione del test diagnostico. 
  □  Il   DdP   si   attiva   per   l'approfondimento   dell'indagine
epidemiologica e le procedure conseguenti. 
  □ Il DdP provvede ad eseguire il test diagnostico e si procede come
indicato al paragrafo 2.1.1. 
  2.1.3. Nel caso in cui un operatore scolastico presenti un  aumento
della temperatura corporea  al  di  sopra  di  37,5°C  o  un  sintomo
compatibile con COVID-19, in ambito scolastico 
  □  Assicurarsi  che  l'operatore  scolastico  indossi,  come   gia'
previsto, una mascherina chirurgica; invitare e ad allontanarsi dalla
struttura, rientrando al proprio domicilio e contattando  il  proprio
MMG  per  la  valutazione  clinica  necessaria.  Il  Medico   curante
valutera' l'eventuale prescrizione del test diagnostico. 
  □ Il MMG, in caso di sospetto COVID-19, richiede tempestivamente il
test diagnostico e lo comunica al DdP. 
  □ Il DdP provvede all'esecuzione del test diagnostico. 
  □  Il   DdP   si   attiva   per   l'approfondimento   dell'indagine
epidemiologica e le procedure conseguenti. 
  □ Il DdP provvede all'esecuzione del test diagnostico e si  procede
come indicato al paragrafo 2.1.1. 
  □ In caso di diagnosi di patologia  diversa  da  COVID-19,  il  MMG
redigera' una attestazione  che  l'operatore  puo'  rientrare  scuola
poiche' e' stato seguito il  percorso  diagnostico-terapeutico  e  di
prevenzione per COVID-19 di cui al punto precedente e  come  disposto
da documenti nazionali e regionali. 
  □ Si sottolinea che gli operatori scolastici  hanno  una  priorita'
nell'esecuzione dei test diagnostici. 
  2.1.4. Nel caso in cui un operatore scolastico presenti un  aumento
della temperatura corporea  al  di  sopra  di  37.5°C  o  un  sintomo
compatibile con COVID-19, al proprio domicilio 
  □ L'operatore deve restare a casa. 
  □ Informare il MMG. 
  □ Comunicare  l'assenza  dal  lavoro  per  motivi  di  salute,  con
certificato medico. 
  □ Il MMG, in caso di sospetto COVID-19, richiede tempestivamente il
test diagnostico e lo comunica al DdP. 
  □ Il DdP provvede all'esecuzione del test diagnostico. 
  □  Il   DdP   si   attiva   per   l'approfondimento   dell'indagine
epidemiologica e le procedure conseguenti. 
  □ Il DdP provvede ad eseguire il test diagnostico e si procede come
indicato al paragrafo 2.1.1. 
  □ In caso di diagnosi di patologia  diversa  da  COVID-19,  il  MMG
redigera' una attestazione  che  l'operatore  puo'  rientrare  scuola
poiche' e' stato seguito il  percorso  diagnostico-terapeutico  e  di
prevenzione per COVID-19 di cui al punto precedente e  come  disposto
da documenti nazionali e regionali. 
  □ Si sottolinea che gli operatori scolastici  hanno  una  priorita'
nell'esecuzione dei test diagnostici. 
  2.1.5. Nel caso di un numero elevato di assenze in una classe 
  □ Il referente scolastico per il COVID-19 deve comunicare al DdP se
si verifica un numero elevato di assenze improvvise  di  studenti  in
una classe  (es.  40%;  il  valore  deve  tenere  conto  anche  della
situazione delle altre classi) o di insegnanti. 
  □ Il DdP effettuera' un'indagine  epidemiologica  per  valutare  le
azioni di sanita' pubblica  da  intraprendere,  tenendo  conto  della
presenza di casi confermati nella scuola o  di  focolai  di  COVID-19
nella comunita'. 
  2.1.6. Catena di trasmissione non nota 
  Qualora un alunno risultasse contatto stretto  asintomatico  di  un
caso di cui non e' nota la catena di trasmissione, il  DdP  valutera'
l'opportunita'  di  effettuare  un   tampone   contestualmente   alla
prescrizione  della  quarantena.  Il  tampone  avra'  lo   scopo   di
verificare il ruolo dei minori asintomatici  nella  trasmissione  del
virus nella comunita'. 
  2.1.7. Alunno o operatore scolastico convivente di un caso 
  Si sottolinea che qualora un alunno o un operatore scolastico fosse
convivente  di  un  caso,  esso,  su  valutazione  del   DdP,   sara'
considerato contatto stretto e posto in  quarantena.  Eventuali  suoi
contatti  stretti  (esempio  compagni  di   classe   dell'alunno   in
quarantena), non necessitano di  quarantena,  a  meno  di  successive
valutazioni del DdP  in  seguito  a  positivita'  di  eventuali  test
diagnostici sul contatto stretto convivente di un caso  (si  consulti
il capitolo 2.3). 
  2.2. Alunno o operatore scolastico risultano SARS-CoV-2 positivi 
  2.2.1. Effettuare una sanificazione straordinaria della scuola 
  La sanificazione va effettuata se sono trascorsi 7 giorni o meno da
quando la persona positiva ha visitato o utilizzato la struttura: 
  □ Chiudere le  aree  utilizzate  dalla  persona  positiva  fino  al
completamento della sanificazione. 
  □ Aprire porte e finestre per favorire  la  circolazione  dell'aria
nell'ambiente. 
  □ Sanificare (pulire e disinfettare) tutte le aree utilizzate dalla
persona positiva, come uffici, aule, mense, bagni e aree comuni. 
  □ Continuare con la pulizia e la disinfezione ordinaria. 
  2.2.2. Collaborare con il DdP 
  In presenza di casi confermati COVID-19, spetta al  DdP  della  ASL
competente territorialmente di occuparsi dell'indagine epidemiologica
volta ad  espletare  le  attivita'  di  contact  tracing  (ricerca  e
gestione dei contatti). Per gli alunni  ed  il  personale  scolastico
individuati come contatti stretti del caso confermato  COVID-  19  il
DdP provvedera' alla prescrizione della quarantena per  i  14  giorni
successivi all'ultima esposizione. 
  Per  agevolare  le  attivita'  di  contact  tracing,  il  referente
scolastico per COVID-19 dovra': 
  □ fornire l'elenco  degli  studenti  della  classe  in  cui  si  e'
verificato il caso confermato; 
  □ fornire  l'elenco  degli  insegnati/educatori  che  hanno  svolto
l'attivita' di insegnamento all'interno della classe  in  cui  si  e'
verificato il caso confermato; 
  □ fornire  elementi  per  la  ricostruzione  dei  contatti  stretti
avvenuti nelle 48 ore prima  della  comparsa  dei  sintomi  e  quelli
avvenuti nei 14 giorni successivi alla comparsa dei  sintomi.  Per  i
casi asintomatici, considerare le 48 ore precedenti la  raccolta  del
campione che ha portato alla diagnosi e i 14 giorni  successivi  alla
diagnosi; 
  □ indicare eventuali alunni/operatori scolastici con fragilita'; 
  □ fornire eventuali elenchi  di  operatori  scolastici  e/o  alunni
assenti. 
  2.2.3. Elementi per la valutazione della  quarantena  dei  contatti
stretti e della chiusura di una parte o dell'intera scuola 
  La valutazione dello stato di contatto stretto e' di competenza del
DdP e le azioni sono intraprese dopo una valutazione della  eventuale
esposizione.  Se  un  alunno/operatore  scolastico  risulta  COVID-19
positivo, il DdP valutera' di prescrivere la quarantena a  tutti  gli
studenti della stessa classe e agli  eventuali  operatori  scolastici
esposti che si configurino come contatti stretti. La chiusura di  una
scuola o parte della stessa dovra' essere valutata dal DdP in base al
numero di casi confermati e di eventuali cluster  e  del  livello  di
circolazione del virus all'interno della comunita'. Un  singolo  caso
confermato in  una  scuola  non  dovrebbe  determinarne  la  chiusura
soprattutto se  la  trasmissione  nella  comunita'  non  e'  elevata.
Inoltre, il  DdP  potra'  prevedere  l'invio  di  unita'  mobili  per
l'esecuzione di test diagnostici presso la  struttura  scolastica  in
base alla necessita' di definire eventuale circolazione del virus. 
  2.3. Alunno o operatore scolastico contatto stretto di un  contatto
stretto di un caso 
  Si sottolinea che, qualora un  alunno  o  un  operatore  scolastico
risultasse contatto stretto di un  contatto  stretto  (ovvero  nessun
contatto diretto con il  caso),  non  vi  e'  alcuna  precauzione  da
prendere a  meno  che  il  contatto  stretto  del  caso  non  risulti
successivamente positivo ad eventuali test diagnostici  disposti  dal
DdP e che quest'ultimo abbia accertato una possibile esposizione.  In
quel caso si consulti il capitolo 2.2.3. 
  2.4. Algoritmi decisionali 
  In una prima fase, con circolazione limitata del virus,  si  potra'
considerare un approccio individuale sui casi sospetti  basata  sulla
loro individuazione in collaborazione tra PLS/MMG, scuola e  DdP  per
mantenere un livello di rischio accettabile. 
  In caso di una aumentata circolazione del  virus  localmente  o  di
sospetto tale, sara'  necessario  definire  trigger  di  monitoraggio
appropriati per attivare azioni di  indagine/controllo.  Ad  esempio,
potrebbe essere preso in considerazione un trigger indiretto come  il
numero di assenze in ambito scolastico che potrebbe rappresentare  un
elevato numero di studenti/staff ammalato. 
  3. Formazione, informazione e comunicazione per operatori  sanitari
e operatori scolastici 
  3.1. Formazione 
  L'impatto dell'emergenza COVID-19 su tutto il settore  "formazione"
e' stato notevole, con una progressiva rapida cessazione delle  fonti
di erogazione degli eventi formativi residenziali  e  la  contestuale
necessita'/urgenza  di  formare  il  maggior  numero   di   operatori
possibile in tutto il territorio nazionale. 
  L'urgenza temporale, congiuntamente all'esigenza  di  garantire  il
distanziamento fisico, impone la scelta di utilizzare la Formazione A
Distanza (FAD) come modalita' di erogazione dei  percorsi  formativi.
L'Istituto Superiore  di  Sanita'  (ISS)  dispone  della  piattaforma
EDUISS (http://www.eduiss.it) attraverso la quale,  dal  2004,  eroga
formazione a distanza in salute pubblica. 
  L'ISS,  inoltre,  e'  sia  provider  nazionale  ECM  sia   soggetto
certificato SOFIA. In  questo  contesto,  attraverso  opportuna  fase
preparatoria, come sintetizzato a seguire, il gruppo di lavoro ISS  e
le altre istituzioni coinvolte nella preparazione  di  questo  piano,
attraverso la piattaforma EDUISS fornira' un  percorso  formativo  in
tema di COVID-19 per la gestione dei casi sospetti  o  confermati  di
COVID-19. 
  I destinatari della formazione FAD sono i  referenti  COVID-19  per
ciascuna istituzione o struttura scolastica e gli operatori  sanitari
dei DdP referenti COVID-19 per le scuole. 
  Il corso FAD asincrono sara' accessibile e fruibile alla coorte  di
utenti (previsti tra i 50.000 e 100.000 utenti) nel periodo 28 agosto
- 31 dicembre 2020. 
  3.2. Informazione e comunicazione 
  Una campagna di comunicazione efficace sulle misure di  prevenzione
assume un ruolo molto importante per potere mitigare gli  effetti  di
eventuali focolai estesi in ambito scolastico.  Vengono  raccomandate
le seguenti azioni. 
  3.2.1. Azioni di informazione e  comunicazione  raccomandate  prima
dell'inizio dell'anno scolastico 
  • Target: stampa 
  -  Comunicazione  delle  azioni  di  contenimento/mitigazione   del
SARS-CoV-2 in ambito scolastico  a  ridosso  dell'apertura  dell'anno
scolastico attraverso la diffusione alla stampa di un press  release.
Nel press release si raccomanda vengano descritti il piano, i criteri
su cui si basano le  azioni  previste  e  sara'  sottolineato  tra  i
messaggi centrali l'obiettivo di garantire per  quanto  possibile  le
attivita' didattiche. 
  • Target: famiglie e operatori scolastici 
  -  Preparazione  brochure,  prodotte  in  collaborazione   tra   le
istituzioni   coinvolte   scaricabili   dal   sito   del    Ministero
dell'Istruzione e linkate dal  Ministero  della  Salute  e  dall'ISS,
destinate agli insegnanti, al  personale  ATA,  alle  famiglie  e  ai
ragazzi. 
  - Valutazione dell'opportunita' di un video per il  target  ragazzi
da promuovere e viralizzare  a  cura  dell'ISS  e  condiviso  con  il
coordinamento per la comunicazione. 
  - Valutazione della  possibilita'  di  mettere  a  disposizione  un
numero gratuito  a  cura  del  Ministero  della  Salute  per  fornire
informazioni e supporto alle scuole e i alle famiglie. 
  - Promuovere l'uso della App Immuni anche in ambito scolastico4 . 
  ______ 
   4 E' necessario avere almeno 14 anni per usare Immuni. Se si hanno
almeno 14 anni ma meno di 18,  per  usare  l'App  si  deve  avere  il
permesso di almeno  uno  dei  genitori  o  di  chi  esercita  la  tua
rappresentanza legale. 
     
  3.2.2. Azioni di informazione  e  comunicazione  raccomandate  dopo
l'inizio dell'anno scolastico 
  • Aggiornamento costante delle pagine web dedicate. 
  • Supporto da parte del Coordinamento per la comunicazione, in base
alla  situazione  epidemiologica,  ai   casi   e/o   focolai   e   ai
provvedimenti   conseguenti,   nella   gestione    di    un'eventuale
comunicazione del rischio o di crisi, i Dirigenti scolastici, le  ASL
e tutti i soggetti istituzionali coinvolti nell'emergenza. 
  4. Monitoraggio e studi 
  4.1. Obiettivi specifici 
  • Definire le caratteristiche e  modalita'  di  raccolta  dei  dati
necessari ad un  monitoraggio  piu'  stringente  delle  infezioni  da
SARS-CoV-2 in contesti scolastici, anche esplorando  la  possibilita'
di integrare dati di sorveglianza epidemiologica con quelli di  altri
flussi informativi (es. dati su assenteismo scolastico o da luogo  di
lavoro). 
  • Per fronteggiare la attuale  limitatezza  di  evidenze  circa  il
reale ruolo che possono avere le attivita' in presenza  nelle  scuole
nella trasmissione di SARS-CoV-2 all'interno delle  scuole  stesse  e
nella comunita', l'ISS proporra' strumenti di indagine  ad  hoc  (es.
protocolli di studio FFX adattati al contesto scolastico). 
  4.2. Proposte per la sorveglianza e gli studi 
  • Sviluppare una  analisi  ad  hoc  della  trasmissione  in  ambito
scolastico introducendo nella sorveglianza  integrata  nazionale  per
COVID-19 gestita dall'ISS una variabile  che  permetta  di  segnalare
casi che lavorano o  frequentano  una  scuola  utilizzando  i  codici
meccanografici gia' in uso per identificare  le  scuole  e  un  campo
ulteriore che permetta di specificare l'istituto frequentato.  Questi
dati  andrebbero  a  complementare   la   rilevazione   dei   focolai
settimanali gia' realizzata nell'ambito del monitoraggio di fase 2 da
cui sarebbe possibile estrapolare i  focolai  attivi  nell'ambito  di
interesse. La modifica alla  sorveglianza  andrebbe  comunicata  alle
regioni per tempo per renderla operativa sin dall'inizio della scuola
in tutto il territorio nazionale. Una sezione dedicata a monitoraggio
COVID-19  nelle  scuole  potra'  essere   presente   nel   bollettino
epidemiologico settimanale. 
  • Realizzare una rapida indagine  esplorativa  di  eventuali  altre
fonti dati complementari utili al monitoraggio epidemiologico e  loro
possibile  integrazione,   nonche'   definire,   dalle   fonti   dati
identificate, potenziali trigger per attivare le azioni  di  risposta
sul territorio (vedere capitolo 3). 
  • Valutare la preparazione di un protocollo di indagine modello FFX
per i  primi  focolai  identificati  nelle  scuole  a  seguito  della
riapertura da proporre alle regioni per poter realizzare studi  volti
ad accertare la reale suscettibilita' a COVID-19 e  la  capacita'  di
trasmettere  SARS-CoV-2  nelle  varie  fasce  di  eta'  nel  contesto
scolastico e nella comunita'. 
  5. Tempistica  prevista  di  alcuni  prodotti  correlati  a  questa
tematica 
  •  Disponibilita'  della  FAD  per  i  referenti   COVID-19   delle
istituzioni scolastiche e dei DdP: 28 agosto. 
  • Inizio della sorveglianza scolastica integrata nella sorveglianza
nazionale integrata su COVID-19 gestita da ISS: 14 settembre. 
  6. Criticita' 
  • Dovrebbe essere identificato  il  meccanismo  con  il  quale  gli
insegnanti  posti  in  quarantena  possano  continuare   a   svolgere
regolarmente la didattica a distanza,  compatibilmente  con  il  loro
stato di lavoratori in quarantena. 
  • Dovrebbe essere identificato regolamentato e  condiviso  con  gli
attori coinvolti, ll meccanismo di attestazione da parte  dei  PLS  e
MMG per il rientro degli studenti/staff  a  scuola  dopo  sospetto  o
conferma di caso di COVID-19. 
  Bibliografia 
  Bi Q, et al. Epidemiology and transmission of COVID-19 in 391 cases
and 1286 of their close contacts in Shenzhen, China: a  retrospective
cohort study. Lancet. 2020 
  Cereda D et al.  The  early  phase  of  the  COVID-19  outbreak  in
Lombardy, Italy. Arxiv. 2020 
  Comitato Tecnico Scientifico (CTS). Documento tecnico  sull'ipotesi
di rimodulazione delle misure contenitive nel settore scolastico.  28
maggio 2020 
  Comitato Tecnico Scientifico (CTS). Documento tecnico  sull'ipotesi
di rimodulazione delle misure  contenitive  nel  settore  scolastico.
Aggiornamento 22 giugno 2020 
  European Centre for  Disease  Prevention  and  Control  (ECDC).  An
overview of the rapid test situation for COVID-19  diagnosis  in  the
EU/EEA. 1 April 2020. Stockholm: ECDC; 2020 
  European Centre for Disease Prevention and Control (ECDC). COVID-19
in children and the role of school settings in COVID-19 transmission.
DRAFT TECHNICAL REPORT 31 July 2020 
  Götzinger F et al. COVID-19 in children and adolescents in  Europe:
a multinational, multicentre cohort study [published online ahead  of
print,  2020  Jun  25].  Lancet  Child  Adolesc  Health.  2020;S2352-
4642(20)30177-2. doi:10.1016/S2352-4642(20)30177-2 
  Guzzetta G et al. The impact of a nation-wide lockdown on  COVID-19
transmissibility in Italy. ARxiv. 2020. 
  Heald-Sargent T et al. Age-related  differences  in  nasopharyngeal
Severe Acute Respiratory Syndrome Coronavirus 2  (SARS-CoV-2)  levels
in  patients  with  mild  to  moderate   Coronavirus   Disease   2019
(COVID-19). JAMA Pediatr. 2020 
  ISTAT e Ministero della Salute. Primi  risultati  dell'indagine  di
sieroprevalenza     sul     SARS-CoV-2.      3      agosto      2020.
https://www.istat.it/it/files//2020/08/ReportPrimiRisultatiIndagineSi
ero.pdf 
  Jing QL, et al. Household secondary attack  rate  of  COVID-19  and
associated determinants in Guangzhou, China: a  retrospective  cohort
study. Lancet Infectious Diseases. 2020 
  Lavezzo E, et al. Suppression  of  a  SARS-CoV-2  outbreak  in  the
Italian municipality of Vo'. Nature. 2020  Lee  S,  et  al.  Clinical
course  and  molecular  viral   shedding   among   asymptomatic   and
symptomatic  patients  with  SARS-CoV-2  infection  in  a   Community
Treatment Center in the Republic of Korea. JAMA Intern Med, 2020 
  Ministero  Istruzione.  Adozione  del  "Documento  di  indirizzo  e
orientamento per la ripresa delle attivita' in presenza  dei  servizi
educativi   e   delle   scuole   dell'infanzia"   3    agosto    2020
https://www.miur.gov.it/documents/20182/0/doc02426720200803184633.pdf
/95304f45-f961-bffc-5c6a- 8eed6b60fc92?t=1596533993277 
  Perez-Saez J, et  al.  Serology-informed  estimates  of  SARS-CoV-2
infection fatality risk in  Geneva,  Switzerland.  Lancet  Infectious
Diseases. 2020 
  Poletti P, et al.(a) Infection  fatality  ratio  of  SARS-CoV-2  in
Italy. Arxiv. 2020 
  Poletti P, et al.(b) Probability of symptoms and  critical  disease
after SARS-CoV-2 infection. Arxiv. 2020 Rajapakse N, Dixit  D.  Human
and novel coronavirus infections in children: a  review.  Paediatrics
and 
  International Child Health 2020. doi: 10.1080/20469047.2020.1781356 
  Riccardo F, et  al.  Epidemiological  characteristics  of  COVID-19
cases in Italy and estimates of the reproductive  numbers  one  month
into the epidemic. Medrxiv. 2020 
  Stein-Zamir C, et al. A large COVID-19 outbreak in a high school 10
days after schools' reopening, Israel,  May  2020.  Eurosurveillance.
2020 
  Stringhini  S,  et  al.  Seroprevalence  of   anti-SARS-CoV-2   IgG
antibodies in Geneva, Switzerland (SEROCoV-POP):  a  population-based
study. The Lancet. 2020 
  Verity R, et al. Estimates of the severity of  coronavirus  disease
2019: a model-based analysis. Lancet Infectious Diseases. 2020 
  Viner RM, et al. Susceptibility to  and  transmission  of  COVID-19
amongst children and adolescents compared with adults:  a  systematic
review and meta-analysis. MedRxiv. 2020 
  World Health Organization.  Advice  on  the  use  of  point-of-care
immunodiagnostic tests for COVID-19. Scientific Brief 8  April  2020.
Geneva: WHO; 2020 
  Wu JT, et al. Estimating clinical severity  of  COVID-19  from  the
transmission dynamics in Wuhan, China. 
  Nature Medicine. 2020 
  Zhang J, et al. Changes in contact patterns shape the  dynamics  of
the COVID-19 outbreak in China. 
  Science. 2020