Con riferimento alle categorie di opere elencate nell'art. 1 del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 377/88, le disposizioni di cui agli articoli 3, 4 e 5 del decreto vengono cosi' specificate ed integrate: 1. Impianti industriali (raffinerie di petrolio greggio, impianti di gassificazione e di liquefazione di carbone o scisti bituminosi, acciaierie integrate di prima fusione della ghisa e dell'acciaio, impianti chimici integrati, impianti per l'estrazione dell'amianto, per il trattamento e la trasformazione). Per quanto attiene il quadro di riferimento programmatico di cui all'art. 3, si terra' conto dei seguenti atti di programmazione e di pianificazione di settore e di area: piani nazionali del settore interessato; piano energetico nazionale; eventuali altri strumenti di programmazione e di finanziamento; piani regionali e provinciali dei trasporti; piani regionali e di area vasta per la salvaguardia e il risanamento ambientale, piani territoriali e paesistici, piani per le attivita' industriali; strumenti urbanistici locali. Per quanto riguarda il quadro di riferimento progettuale, ad integrazione e specificazione di quanto disposto dall'art. 4, comma 4, si dovra' provvedere ai seguenti adempimenti: elenco delle norme e disposizioni, anche di carattere locale, relative alla salvaguardia e tutela dell'ambiente e alla protezione della popolazione, che si applicano alle tecnologie impiegate nei processi produttivi o di costruzione, con riferimento in particolare alla tutela della qualita' dell'aria, alla tutela delle acque, all'utilizzo e trasporto di sostanze infiammabili, esplosive o tossiche, alla sicurezza degli impianti industriali, allo smaltimento dei rifiuti; criteri delle scelte in merito alla tecnologia dei sistemi di processo e di stoccaggio dei combustibili, materie prime, prodotti e sottoprodotti e rifiuti; dei sistemi di abbattimento delle emissioni inquinanti in atmosfera e di trattamento degli effluenti liquidi, dei sistemi di trattamento, condizionamento e smaltimento dei rifiuti solidi e dei sottoprodotti; delle ipotesi di recupero e riciclaggio dei sottoprodotti e/o dei rifiuti; descrizione dei sistemi produttivi e di processo con indicazione delle quantita' e caratteristiche chimico-fisiche dei materiali utilizzati e di quelli finali ed intermedi; descrizione delle condizioni operative delle fasi di processo rilevanti dei sistemi destinati alla prevenzione delle varie forme di inquinamento (abbattimento delle emissioni di inquinanti dell'aria, depurazione degli effluenti liquidi, trattamento e smaltimento dei rifiuti solidi, riduzione di rumori, vibrazioni, odori, ecc.), dei sistemi di monitoraggio e delle infrastrutture civili; descrizione delle infrastrutture di trasporto e stoccaggio di materiali di processo o di servizio (terminali portuali, depositi, oleodotti, gasdotti ed elettrodotti, inclusi i terminali); descrizione del consumo o utilizzo di materie prime e di risorse naturali; ogni altra informazione specifica relativa a particolari tecnologie di processo o all'uso dei materiali impiegati nello specifico impianto; analisi dei malfunzionamenti di sistemi e/o processi con possibili ripercussioni di carattere ambientale (rilasci incontrollati di sostanze inquinanti e nocive, tossiche e/o infiammabili in atmosfera o in corpi idrici, rilasci di radioattivita', esplosioni e incendi, interruzioni di attivita', ecc.), incidenti durante trasporti pericolosi, con individuazione in termini quantitativi (quantita', tassi di fuga, tempi di reazione, durata, ecc.) delle possibili cause di perturbazione nei confronti delle componenti ambientali definite; descrizione dei sistemi preventivi e protettivi (interventi attivi e/o passivi); eventuali predisposizioni per situazioni di emergenza; tipo e durata prevedibile degli eventuali lavori di smantellamento, con indicazione di eventuali residui atmosferici liquidi o solidi prodotti; descrizione di eventuali possibilita' di riutilizzo dell'impianto per altre finalita'; trasformazione degli impianti esistenti; piani di bonifica e risanamento. Secondo quanto previsto dall'art. 5, comma 3, si dovranno descrivere e stimare gli effetti sull'ambiente con riferimento ai punti precedenti, nonche' alle scelte progettuali ed alle misure di attenuazione individuate. 2. Centrali termiche e impianti per la produzione di energia elettrica (impianti di combustione, centrali nucleari ed altri reattori nucleari). Per quanto attiene il quadro di riferimento programmatico di cui all'art. 3, si terra' conto dei seguenti atti di programmazione e di pianificazione di settore e di area: piano energetico nazionale; eventuali altri strumenti di programmazione e di finanziamento; piani dei trasporti; piani regionali e di area vasta per la salvaguardia e il risanamento ambientale, piani territoriali e paesistici, piani per le attivita' industriali; strumenti urbanistici locali. Per quanto riguarda il quadro di riferimento progettuale, ad integrazione e specificazione di quanto disposto dall'art. 4, comma 4, si dovra' provvedere ai seguenti adempimenti: elenco delle norme e disposizioni, anche di carattere locale, relative alla salvaguardia e tutela dell'ambiente e alla protezione della popolazione, che si applicano alle tecnologie impiegate nei processi produttivi e di costruzione, con riferimento in particolare alla tutela della qualita' dell'aria, alla tutela delle acque, alle radiazioni ionizzanti, all'utilizzo e al trasporto di sostanze infiammabili, esplosive o tossiche, alla sicurezza degli impianti, allo smaltimento dei rifiuti; criteri delle scelte in merito alla tecnologia del ciclo termico, dei sistemi di contenimento ed abbattimento degli inquinanti nelle emissioni in atmosfera e negli effluenti liquidi, dei sistemi di trattamento, condizionamento e smaltimento dei rifiuti solidi e dei sottoprodotti e del loro recupero o riciclaggio, con riferimento alle norme e disposizioni di cui sopra ed eventuali norme tecniche di settore; descrizione dei sistemi produttivi e di processo, con particolare riferimento al sistema di generazione di vapore e/o calore, al sistema di raffreddamento della centrale, ai sistemi destinati alla prevenzione delle varie forme di inquinamento (abbattimento delle emissioni di inquinanti dell'aria, depurazione degli effluenti liquidi, trattamento e smaltimento dei rifiuti solidi, riduzione di rumori e vibrazioni ecc.) ed ai sistemi di monitoraggio; descrizione delle infrastrutture elettriche e degli elettrodotti, delle infrastrutture civili e infrastrutture di trasporto e stoccaggio dei combustibili e di altri materiali di processo o di servizio (terminali portuali, carbonili, depositi, oleodotti, gasdotti o altri sistemi lineari di trasporto di materiali); descrizione dell'utilizzo di materie prime e di risorse naturali, con riguardo particolare alla sottrazione di acque di superficie o di falda; ogni altra informazione specifica relativa a particolari tecnologie di processo o all'uso di materiali impiegati nello specifico impianto, in relazione alle condizioni ambientali esistenti nel sito proposto per l'insediamento; analisi dei malfunzionamenti di sistemi e/o processi con possibili ripercussioni di carattere ambientale (rilasci incontrollati di sostanze inquinanti e nocive sul suolo, infiammabili in atmosfera o in corpi idrici, esplosioni e incendi, interruzioni di attivita', ecc.), nonche' delle possibilita' di incidenti durante trasporti pericolosi, con individuazione in termini quantitativi (quantita', tassi di fuga, tempi di reazione, durata, ecc.) delle possibili cause stimate di perturbazione nei confronti delle componenti ambientali definite; descrizione dei sistemi preventivi e protettivi (interventi attivi e/o passivi); eventuali predisposizioni per situazioni di emergenza; tipo e durata prevedibile degli eventuali lavori di smantellamento, con l'indicazione dei residui atmosferici, liquidi o solidi prodotti; descrizione di eventuali possibilita' di riutilizzo dell'impianto per altre finalita'; trasformazione degli impianti esistenti; piani di bonifica e risanamento; recupero a fini naturalistici. Secondo quanto previsto dall'art. 5, comma 3, si dovranno descrivere e stimare gli effetti sull'ambiente con riferimento ai punti precedenti, nonche' alle scelte progettuali ed alle misure di attenuazione individuate. 3. Infrastrutture lineari di trasporto (autostrade e vie di rapida comunicazione, tronchi ferroviari per il traffico a grande distanza). Per quanto attiene il quadro di riferimento programmatico di cui all'art. 3, si terra' conto dei seguenti atti di programmazione e di pianificazione di settore di area: piano decennale ANAS, relativi stralci attuativi, piani straordinari ANAS; piano generale dei trasporti; piani regionali e provinciali dei trasporti; altri strumenti di programmazione e di finanziamento; piani regionali e di area vasta per la salvaguardia ed il risanamento ambientale, piani territoriali e paesistici; strumenti urbanistici locali. Nell'indicare i tempi previsti per l'attuazione dell'intervento, l'attenzione dovra' essere posta anche sulla eventuale apertura all'esercizio della infrastruttura per tronchi, evidenziandone le conseguenze sulla rete. Per quanto riguarda il quadro di riferimento progettuale, ad integrazione e specificazione di quanto disposto dall'art. 4, comma 4, si dovra' procedere ai seguenti adempimenti: nella descrizione del progetto saranno giustificate le scelte di tracciato raffrontando la soluzione prescelta con quelle delle alternative, evidenziando le motivazioni della scelta suddetta in base a parametri di carattere tecnico, economico ed ambientale, con riferimento in particolare a: tracciato e profili; soluzioni tipologiche (viadotto, galleria, scavo, rilevato, raso) e loro relative interrelazioni; saranno indicate la natura, la qualita' e la provenienza dei materiali necessari per la costruzione dell'opera, nonche' fornite indicazioni circa le cave disponibili in base alla normativa vigente ed utilizzabili per quanto riguarda la loro caratterizzazione geologica e potenzialita'; nel caso di cave esclusivamente aperte ed utilizzate in funzione dei lavori in questione, saranno precisate le modalita' tecniche a cui dovra' attenersi l'appaltatore per il risanamento delle cave stesse dopo la loro utilizzazione; andranno altresi' individuate qualita' e, ove possibile, quantita' dei materiali da portare alle discariche, localizzando di massima le stesse e prevedendo le modalita' tecniche a cui dovra' attenersi l'appaltatore per la sistemazione delle stesse. Per quanto riguarda la fase di costruzione, saranno forniti gli elementi atti ad individuare i principali impatti prevedibili, indicando altresi' le prescrizioni da inserire nei progetti esecutivi e nei capitolati di oneri per il contenimento di tali impatti e per il risanamento ambientale. Con riferimento all'art. 5, si dovranno descrivere e stimare gli effetti connessi: all'eventuale variazione del regime delle acque superficiali e, qualora intercettate, delle acque profonde; alle concentrazioni degli inquinamenti atmosferici dovute alle sorgenti in movimento, in relazione a particolari condizioni meteo-climatiche ed orografiche ed in riferimento alla diversa sensibilita' dei ricettori; ai livelli di inquinamento da rumore ed eventuali vibrazioni, in relazione alla protezione delle zone abitate e di aree di riconosciuta valenza o criticita' ambientale; alle modifiche delle caratteristiche geomorfologiche del suolo e del sottosuolo indotte in conseguenza della realizzazione dell'infrastruttura; alle conseguenze di sottrazione e limitazione d'uso di territorio e/o di aree di continuita' territoriale di riconosciuta valenza o criticita' ambientale; agli effetti paesaggistici connessi alla realizzazione dell'opera, intesi anche in termini storico-testimoniali e culturali; alle misure di contenimento dei possibili impatti connessi allo sversamento accidentale di sostanze inquinanti, in relazione alla prevedibile gravita' delle conseguenze di rischio ambientale, con particolare attenzione ove il tracciato interessi acque destinate all'uso potabile o comunque il cui inquinamento possa incidere sulla salute umana. 4. Aeroporti. Per quanto attiene il quadro di riferimento programmatico di cui all'art. 3, si terra' conto dei seguenti atti di programmazione e pianificazione di settore e di area: piano generale dei trasporti; piano nazionale degli aeroporti; piani regionali e provinciali dei trasporti; altri strumenti di programmazione e di finanziamento; piani regionali e di area vasta per la salvaguardia e il risanamento ambientale, piani territoriali e paesistici; strumenti urbanistici locali. Per quanto riguarda il quadro di riferimento progettuale, ad integrazione e specificazione di quanto disposto dall'art. 4, comma 4, si dovra' procedere ai seguenti adempimenti: indicare la natura, la quantita' e la provenienza dei materiali necessari per la costruzione dell'opera, nonche' fornire indicazioni circa le cave disponibili in base alla normativa vigente ed utilizzabili per quanto riguarda la loro caratterizzazione geologica e potenzialita'; nel caso di cave esclusivamente aperte ed utilizzate in funzione dei lavori in questione, saranno precisate le modalita' tecniche a cui dovra' attenersi l'appaltatore per il risanamento delle cave stesse dopo la loro utilizzazione. Andranno altresi' individuate qualita' e, ove possibile, quantita' dei materiali da portare alle discariche, localizzando di massima le stesse e prevedendo le modalita' tecniche a cui dovra' attenersi l'appaltatore per la sistemazione delle stesse; descrivere i fenomeni legati all'inquinamento da rumore (predisposizione di apposita cartografia tematica in conformita' alla circolare della Direzione generale dell'aviazione civile 45/3030, n. 327); descrivere il sistema di smaltimento delle acque meteoriche; descrivere il sistema di smaltimento dei rifiuti (con indicazioni di qualita' e volumi); descrivere le infrastrutture di trasporto e stoccaggio dei combustibili e dei carburanti, nonche' di merci che possono avere rilevanza dal punto di vista ambientale; descrivere le modalita' di rispetto dei vincoli sul territorio derivanti dall'applicazione della legge 4 febbraio 1963, n. 58; confrontare le omogeneita' con quanto previsto dalle norme I.C.A.O. - Annesso 14. Per quanto riguarda il quadro di riferimento ambientale di cui all'art. 5, comma 3, considerato che in fase di esercizio l'eventuale degrado della qualita' ambientale indotto dall'infrastruttura aeroportuale e' riconducibile all'inquinamento prodotto dalle sorgenti in movimento e dall'ingombro fisico dell'opera sul territorio, nonche' dalla gestione dei servizi connessi all'esercizio dell'attivita' operativa, lo studio d'impatto dovra' approfondire l'analisi conoscitiva o previsiva in ordine a quelle componenti che risultano piu' direttamente connesse. 5. Porti e vie navigabili. Per quanto attiene il quadro di riferimento programmatico di cui all'art. 3, si terra' conto dei seguenti atti di programmazione e pianificazione di settore e di area: piano generale dei trasporti, relativamente ai sistemi portuali; codice della navigazione e regolamentazione delle attivita' assentite nelle acque territoriali e in quelle adiacenti soggette a giurisdizione nazionale; piani di programmazione settoriale: nautica da diporto; pesca; portualita' commerciale; piano delle coste; piani regionali e provinciali dei trasporti; programmi regionali settoriali di interventi nell'ambito della pianificazione nazionale: nautica da diporto; pesca; portualita' commerciale; altri strumenti di programmazione e di finanziamento; piani regionali e di area vasta per la salvaguardia ed il risanamento ambientale, piani territoriali e paesistici, di tutela dell'ambiente costiero e marino; strumenti urbanistici locali e piano regolatore portuale. Per quanto riguarda il quadro di riferimento progettuale, ad integrazione e specificazione di quanto disposto dall'art. 4, comma 4, si dovra' procedere ai seguenti adempimenti: descrivere la previsione dei flussi di traffico via mare e via terra; per questi ultimi andranno evidenziati i rapporti tra quantita' e qualita' delle merci e modalita' di trasporto, al fine di ottimizzare la rete infrastrutturale di collegamento con il territorio ed attenuare le eventuali relative interazioni ambientali; nel caso di ampliamenti, precisare i riferimenti all'eventuale sistema portuale locale; illustrare, anche attraverso i modelli di previsione utilizzati, le interazioni tra le opere portuali e l'assetto attuale e futuro della linea di costa; descrivere la configurazione degli specchi acquei protetti dal bacino portuale in relazione all'interscambio con l'ambiente marino esterno, con riferimento alle esigenze di protezione del bacino stesso dal moto ondoso; indicare la natura, la quantita' e la provenienza dei materiali necessari per la costruzione dell'opera, nonche' fornire indicazioni circa le cave disponibili in base alla normativa vigente ed utilizzabili per quanto riguarda la loro caratterizzazione geologica e potenzialita'; nel caso di cave esclusivamente aperte ed utilizzate in funzione dei lavori in questione, saranno precisate le modalita' tecniche a cui dovra' attenersi l'appaltatore per il risanamento delle cave stesse dopo la loro utilizzazione; descrivere le misure atte a minimizzare il rischio di inquinamenti del corpo idrico (dilavamento di piazzali e banchine, scarichi ed emissioni provenienti dai natanti, acque di zavorra, ecc.), anche in relazione alla qualita' dell'ambiente marino circostante; individuare la natura e quantita' dei materiali provenienti dai dragaggi, indicando di massima il punto di discarica terrestre o marittima e fornendo la giustificazione ambientale della scelta effettuata. Secondo quanto previsto dall'art. 5, comma 3, si dovranno descrivere e stimare gli effetti sull'ambiente con riferimento ai punti precedenti, nonche' alle scelte progettuali ed alle misure di attenuazione individuate. 6. Impianti tecnologici (impianti destinati esclusivamente allo stoccaggio definitivo o alla eliminazione dei residui radioattivi, impianti di eliminazione dei rifiuti tossici o nocivi mediante incenerimento, trattamento chimico o stoccaggio). Per quanto attiene il quadro di riferimento programmatico di cui all'art. 3, si terra' conto dei seguenti atti di programmazione e di pianificazione: piani nazionali e regionali di settore; eventuali altri strumenti di programmazione e di finanziamento; piani regionali e provinciali dei trasporti; piani regionali e di area vasta per la salvaguardia e il risanamento ambientale, piani territoriali e paesistici, piani per le attivita' industriali; strumenti urbanistici locali. Per quanto riguarda il quadro di riferimento progettuale, ad integrazione e specificazione di quanto disposto dall'art. 4, comma 4, si dovra' procedere ai seguenti adempimenti: elenco delle norme e disposizioni anche di carattere locale, relative alla salvaguardia e tutela dell'ambiente ed alla protezione della popolazione, che si applicano alle tecnologie impiegate nei processi produttivi di costruzione, di trasporto, di trattamento e di stoccaggio dei materiali; indicazione di massima delle quantita' e caratteristiche chimico-fisiche dei materiali per i quali e' predisposto l'impianto; descrizione delle infrastrutture e modalita' previste per il trasporto ed il conferimento dei rifiuti; criteri nelle scelte in merito alla tecnologia del ciclo di trattamento e condizionamento, dei sistemi di contenimento ed abbattimento degli inquinanti nelle emissioni in atmosfera e negli effluenti liquidi, degli eventuali sottoprodotti e della loro utilizzazione con riferimento alle norme vigenti; indicazione di massima dei volumi e quantita' prodotte nell'unita' di tempo, in relazione alle emissioni in atmosfera e negli effluenti liquidi, alle sostanze e ai flussi energetici eventualmente prodotti e rilasciati e al destino delle scorie finali; infrastrutture di movimentazione, di trattamento e stoccaggio dei rifiuti e infrastrutture di servizio; ogni altra informazione specifica relativa a particolari tecnologie o all'uso di materiali impiegati; descrizione del consumo o utilizzo di materie prime e di risorse naturali; analisi dei malfunzionamenti di sistemi e/o processi con possibili ripercussioni di carattere ambientale (rilasci incontrollati di sostanze inquinanti, nocive, tossiche sul suolo, in atmosfera o in corpi idrici, esplosioni e incendi, etc.), con individuazione in termini quantitativi (quantita', tassi di fuga, durate, etc.) delle possibili cause di perturbazione nei confronti delle componenti ambientali definite; descrizione dei sistemi preventivi e di interventi attivi e/o passivi; sistemi di monitoraggio convenzionale e, ove necessario, radiometrico. Secondo quanto previsto dall'art. 5, comma 3, si dovranno descrivere e stimare gli effetti sull'ambiente con riferimento ai punti precedenti, nonche' alle scelte progettuali ed alle misure di attenuazione individuate. 7. Impianti di regolazione delle acque (dighe ed altri impianti destinati a trattenere, regolare o accumulare acqua in modo durevole). Per quanto attiene il quadro di riferimento programmatico di cui all'art. 3, si terra' conto dei seguenti atti di programmazione e pianificazione: piano generale degli acquedotti; piano energetico nazionale; piano agricolo nazionale; piani di bacino; programmi regionali settoriali; altri strumenti di programmazione e di finanziamento; piani regionali e di area vasta per la salvaguardia e il risanamento ambientale, piani territoriali e paesistici; strumenti urbanistici locali. Per quanto riguarda il quadro di riferimento progettuale, ad integrazione e specificazione di quanto disposto dall'art. 4, comma 4, si dovra' procedere ai seguenti adempimenti: sara' indicata la natura, la quantita' e la provenienza dei materiali necessari per la costruzione dell'opera; saranno fornite le indicazioni circa le cave disponibili in base alla normativa vigente ed utilizzabili per quanto riguarda la loro caratterizzazione geologica e potenzialita'; nel caso di cave esclusivamente aperte ed utilizzate in funzione dei lavori in questione, saranno precisate le modalita' tecniche a cui dovra' attenersi l'appaltatore per il risanamento delle cave stesse dopo la loro utilizzazione. Con riferimento al comma 3 dell'art. 5, lo studio dovra' descrivere e prevedere gli effetti possibili sull'ambiente dell'invaso e delle opere connesse, sia durante la costruzione che per il successivo esercizio, con riguardo a: gli effetti sul clima e sul micro-clima conseguenti ad invasi non inferiori a 20 milioni di mc di acqua e/o 100 ettari di massimo specchio liquido, salvo significativa influenza di temperatura ed umidita' in casi di documentata rilevanza ambientale; le modificazioni indotte al sistema idrico di superficie e sotterraneo, sia in fase di costruzione che di esercizio, e relativi effetti, compresi quelli conseguenti sulla qualita' delle acque interessate; gli effetti sulla morfologia dei luoghi, con particolare riferimento alle oscillazioni del pelo libero dell'invaso; le eventuali modifiche di carattere pedologico per l'area interessata; gli effetti su vegetazione, flora, fauna e habitat; gli effetti paesaggistici connessi alla realizzazione dell'opera, intesi anche in termini storico-culturali; gli effetti prodotti dalla sottrazione fisica di aree inondate e/o inondabili; gli effetti della sottrazione del trasporto solido, sia lungo l'asta fluviale sia sui litorali; la qualita' delle acque e dello stato dei luoghi circostanti l'invaso, al fine di verificare i potenziali usi aggiuntivi degli stessi (turismo, pesca, etc.) oltre a quello previsto; gli effetti di antropizzazione e loro conseguenze ambientali dovute alla realizzazione della viabilita' di accesso, se di uso pubblico.
Note all'allegato III: - Il testo dell'art. 4 del D.P.C.M. n. 377/1988 e' il seguente: "Art. 4 (Vigilanza). - 1. Il Ministro dell'ambiente vigila ai sensi dell'art. 6, comma 6, della legge 8 luglio 1986, n. 349, sulla osservanza delle eventuali prescrizioni contenute nella pronuncia di compatibilita' ambientale. 2. Le amministrazioni interessate rendono noto nel bando di gara o nell'invito a trattare che l'approvazione dei progetti e' assoggettata all'osservanza delle eventuali prescrizioni contenute nella pronuncia di compatibilita' ambientale". - La legge n. 58/1963 reca modificazioni ed aggiunte agli articoli 714 e 717 del codice di navigazione aerea.