(Allegato 3)
                             ALLEGATO 3 
MODALITA' DI MISURAZIONE DELLA TEMPERATURA DEGLI ALIMENTI SURGELATI 
   DESTINATI ALL'ALIMENTAZIONE UMANA. 
1. CAMPO DI APPLICAZIONE. 
   Questo metodo va applicato soltanto nel caso  in  cui  l'ispezione
induca a supporre il superamento dei  valori  limite  di  temperatura
previsti dal decreto legislativo 27 gennaio 1992, n. 110. 
2. PRINCIPIO. 
   La  misurazione  della  temperatura  dei  prodotti  surgelati   si
effettua  misurando,  mediante  una   strumentazione   adeguata,   la
temperatura su un campione prelevato conformemente all'allegato 4. 
3. TEMPERATURA. 
   Per  "temperatura"  si  intende  la  temperatura  di  un  alimento
surgelato  misurata  nel  punto   di   posizionamento   della   parte
termosensibile dello strumento o dispositivo  di  misura  secondo  la
procedura di cui al punto 6. 
4. STRUMENTI AUSILIARI PER LA MISURAZIONE DELLA TEMPERATURA. 
   Si utilizza uno  strumento  metallico  appuntito,  ad  esempio  un
punteruolo da ghiaccio o una perforatrice manuale o  meccanica  o  un
succhiello di facile pulitura. 
5. SPECIFICHE GENERALI DEGLI STRUMENTI DI MISURA DELLA TEMPERATURA. 
   Gli strumenti di misurazione della temperatura  devono  soddisfare
ai seguenti requisiti: 
     a) il campo di misura dello strumento  deve  comprendere  almeno
l'intervallo da -20(gradi)C a + 30(gradi)C; 
     b) il tempo di risposta deve essere tale da  consentire  in  tre
minuti la lettura  di  una  temperatura  pari  almeno  al  90%  della
differenza tra i  valori  della  lettura  iniziale  e  della  lettura
finale; 
     c)  l'errore  massimo  tollerato  sui  valori   indicati   dallo
strumento e' pari a (Piu' o  Meno)  0,5(gradi)C,  nell'intervallo  di
temperatura da -20(gradi)C a + 30(gradi)C; 
     d) l'indicazione fornita dallo  strumento  per  una  temperatura
compresa  nell'intervallo  da  -20(gradi)C   a   +30(gradi)C,   sotto
l'influenza  di  temperature  esterne,  non  deve  variare  piu'   di
0,3(gradi)C; 
     e) le divisioni della scala dello  strumento  devono  essere  di
almeno 0,1(gradi)C; 
     f)  l'esattezza  dello  strumento  deve  essere  verificata   ad
intervalli periodici non superiori ad un anno; 
     g)   lo   strumento    deve    essere    di    tipo    approvato
dall'amministrazione metrica secondo le modalita' di cui  all'art.  6
del regolamento  sulla  fabbricazione  metrica  approvato  con  regio
decreto 12 giugno 1902, n.  226,  e  successive  modificazioni;  deve
inoltre  essere  accompagnato  da   un   certificato   di   taratura,
riconosciuto valido dall'amministrazione metrica; 
     h) lo strumento deve poter essere pulito facilmente; 
     i) la parte termosensibile del dispositivo di misura deve essere
progettata in modo da garantire  un  buon  contatto  termico  con  il
prodotto; 
     l) le parti elettriche  devono  essere  protette  dagli  effetti
indesiderabili causati dalla condensa. 
6. PROCEDIMENTO. 
   a)   Prerefrigerazione    degli    strumenti:    Procedere    alla
prerefrigerazione dell'elemento termosensibile e dello  strumento  di
perforazione prima di misurare la temperatura del prodotto. 
   b)  Preparazione   della   confezione   campione:   Gli   elementi
termosensibili  non  sono  in  genere  progettati  per  perforare  un
prodotto surgelato. E' necessario pertanto praticare  precedentemente
un foro nel prodotto  mediante  uno  strumento  di  perforazione  per
potervi quindi inserire l'elemento termosensibile.  Il  diametro  del
foro  deve  essere  leggermente  maggiore  di  quello   della   parte
termosensibile,  mentre  la  sua  profondita'  dipende  dal  tipo  di
prodotto da controllare. 
   c)  Misurazione  della  temperatura  interna  del   prodotto:   La
confezione  campione  e  l'apparecchiatura  devono  essere  mantenuti
all'interno dell'ambiente refrigerato prescelto per il controllo. 
   Procedere come segue: 
    1)  se  le  dimensioni  del  prodotto  lo  consentono,   inserire
l'elemento termosensibile fino ad una profondita'  di  2,5  cm  dalla
superficie del prodotto; 
    2)  se  le  dimensioni  del  prodotto  lo  consentono,   inserire
l'elemento termosensibile ad una  profondita'  corrispondente  a  3-4
volte il diametro dell'elemento termosensibile; 
    3) alcuni prodotti, date le loro dimensioni o la loro natura  (ad
esempio i piselli) non possono essere perforati per poter misurare la
loro temperatura interna; in tal caso la  temperatura  interna  della
confezione contenente detti prodotti viene determinata  inserendo  un
elemento termosensibile  adeguato  e  misurando  la  "temperatura  al
contatto" del prodotto surgelato; 
    4) leggere la temperatura indicata quando ha raggiunto un  valore
stabile.