(all. 3 - art. 1)
                                                           ALLEGATO C
INDICAZIONI ALLA DIAGNOSI PRENATALE (desunte dalle "Linee Guida per i
test genetici" approvate dal Comitato Nazionale per la Biosicurezza e
le Biotecnologie della Presidenza del Consiglio dei Ministri)
Le indicazioni per la diagnosi prenatale rientrano in due grandi
categorie:
1. presenza di un rischio procreativo prevedibile a priori: eta'
   materna avanzata, genitore portatore eterozigote di anomalie
   cromosomiche strutturali, genitori portatori di mutazioni geniche;
2. presenza di un rischio fetale resosi evidente nel corso della
   gestazione: malformazioni evidenziate dall'esame ecografico,
   malattie infettive insorte in gravidanza, positivita' dei test
   biochimici per anomalie cromosomiche, familiarita' per patologie
   genetiche.
Le   indicazioni   per   le   indagini   citogenetiche  per  anomalie
cromosomiche fetali sono:
* eta' materna avanzata (= o > 35 aa.)
* genitori con precedente figlio affetto da patologia cromosomica
* genitore portatore di riarrangiamento strutturale non associato ad
  effetto fenotipico
* genitore con aneuploidie dei cromosomi sessuali compatibili con la
  fertilita'
* anomalie malformative evidenziate ecograficamente
* probabilita' di 1/250 o maggiore che il feto sia affetto da Sindro-
  me di Down (o alcune altre aneuploidie) sulla base dei parametri
  biochimici valutati su sangue materno o ecografici, attuati con
  specifici programmi regionali in centri individuati dalle singole
  Regioni e sottoposti a verifica continua della qualita'.
                      Il Ministro della sanita'
                                BINDI