Allegato C (Art. 6) SPECIFICHE TECNICHE MINIME PER APPARATI RADIOGENI E PROCEDURE DI TEST Il controllo del 100% dei bagagli da stiva sara' effettuato secondo le direttive che saranno impartite dal Ministro dei trasporti e della navigazione con sistemi di controllo di sicurezza che risultino piu' idonei all'entita' di traffico dei singoli aeroporti. 1. Campo di applicazione. Apparati. Le specifiche tecniche e le procedure di test devono essere applicate a qualsiasi apparato di controllo di sicurezza in ambito aeroportuale basato su raggix che forniscano una immagine interpretabile dall'operatore. Quanto sopra si riferisce a apparati convenzionali ed EDS/EDDS quando usati in modalita' "indicativa". 2. Specifiche tecniche. La qualita' dell'immagine deve essere alla base delle specifiche tecniche e deve rispondere ai seguenti criteri: 2.1. Risoluzione del singolo filo metallico (Single wire resolution-SWR). Definisce la capacita' dell'apparato a visualizzare un filo di diametro ridotto. TEST-1: l'operatore deve poter distinguere un filo di rame stagnato non isolato di 30 AWG (0,2540 mm) montato su plexiglas. 2.2. Penetrazione utile (Useful penetration-UP). Definisce il livello di dettaglio che deve essere visualizzato sotto un determinato spessore di materiale noto. TEST-2: l'operatore deve poter vedere un filo di rame stagnato non isolato di 24 AWG (0,5105 mm) dietro 5/16 di pollice (0,78725 cm) di alluminio. 2.3. Risoluzione spaziale (Spatial resolution-SR). Definisce la capacita' dell'apparato di discriminare e visualizzare oggetti molto ravvicinati. TEST-3: l'operatore deve poter vedere delle griglie in fogli di rame dello spessore di 2,0 mm. 2.4. Penetrazione semplice (Simple penetration-SP). Definisce sia lo spessore del metallo che l'apparato e' in grado di penetrare sia la capacita' di visualizzare fogli metallici molto sottili. TEST-4a (immagine SP fogli metallici molto sottili): l'operatore deve poter vedere un oggetto di acciaio di spessore 0,10 mm. TEST-4b (differenziazione SP di metalli spessi): l'operatore deve poter vedere una lastra di piombo dietro 14 mm di acciaio. 2.5. Discriminazione dei materiali (M.D.). Definisce la capacita' di discriminare tra materiali con differente numero atomico medio, consentendo in particolare di distinguere tra materiale organico ed inorganico. TEST-5 M.D.: i codici colori del sale e dello zucchero devono essere visualizzati con colori differenti. Le specifiche tecniche di cui sopra sono da considerarsi specifiche minime di base a cui devono rispondere le prestazioni delle apparecchiature. Sarebbe opportuno che le apparecchiature da impiegare per il futuro sugli aeroporti devono rendere visualizzabile un filo di rame stagnato non isolato di 32 AWG dietro 3/16 di pollice (0,46875 cm) di alluminio (TEST-2), mostrare l'immagine di griglie distanziate di mm (TEST-3), rilevare delle lastre di acciaio di 0,05 mm (TEST-4a) e attraversare 24 mm di acciaio (TEST-4b). 3. Definizione delle procedure di test. Le prestazioni corrispondenti ai criteri enumerati al punto 2 devono essere valutate con l'aiuto di uno strumento di test standard. 3.1. Caratteristiche dello strumento di test standard. 3.1.2. Risoluzione "singolo filo metallico" (SWR) TEST-1. Oltre al filo di rame di 30 AWG lo strumento di test standard deve avere dei fili le cui dimensioni siano comprese fra 24 AWG (0,5105 mm) e 36 AWG (0,1270 mm): 24, 30, 32 e 36 AWG. I fili devono essere disposti in forma sinusoidale. 3.1.2. Penetrazione utile (UP) Test-2. Lo strumento di test standard deve avere una lastra di alluminio di spessore variabile (5/16, 7/16 e 9/16 di pollice ossia 0,78125 cm, 1,09375 cm e 1,40625 cm) dietro la quale saranno posti fili di rame stagnato non isolati di forma sinusoidale di differente diametro come stabilito nel punto 3.1.1. 3.1.3. Risoluzione spaziale (SR) TEST-3. Lo strumento di test standard deve avere, oltre le griglie di 2 mm, una serie di griglie di 1,0 mm e 1,5 mm. Le griglie di rame devono essere utilizzate perpendicolari le une in rapporto alle altre (per poter verificare la risoluzione orizzontale e verticale). 3.1.4. Penetrazione semplice (SP) TEST-4a e 4b. Per rilevare le immagini di materiali sottili lo strumento del test deve avere, oltre alla lastra di acciaio di 0,10 mm, 2 lastre di 0,05 mm e di 0,15 mm di spessore. Per la differenziazione dei metalli spessi utilizzare un calibro in acciaio con una serie di gradini di 2 mm i cui spessori devono essere compresi fra 14 e 30 mm. 3.1.5. Discriminazione dei materiali (M.D.) TEST-5. Lo strumento del test deve contenere delle capsule di sale e di zucchero. 4. Procedure operative. 4.5. Tipo di test. Lo strumento di test standard puo' servire a tre tipi di test differenti: 4.1.1. Test iniziale. Questo test ha per oggetto: bullet di focalizzare gli sforzi di ricerca durante la fase di messa a punto delle macchine; bullet di permettere di valutare comparativamente le macchine per gli acquisti; bullet di paragonare le prestazioni contenute nei capitolati di oneri durante il collaudo. 4.1.2. Test di avvio. Questo test ha per oggetto di verificare rapidamente e semplicemente il buon funzionamento dell'apparecchiatura. 4.1.3. Test di controllo delle prestazioni. Questo test ha per oggetto di misurare le eventuali variazioni di prestazione sulla durata della vita dell'apparecchiatura. 4.2. Periodicita' e responsabilita' dei test. 4.2.1. Test di avvio. a) si raccomanda di utilizzare lo strumento di test standard per un test sistematico rapido fatto da un operatore tutti i giorni all'avvio dell'apparecchiatura al fine di verificare che l'immagine ottenuta sia soddisfacente e che l'apparecchiatura funzioni bene; b) la conferma che il test e' stato effettuato deve essere trascritta in apposito registro autenticato; c) non risulta necessario registrare osservazioni dettagliate concernenti lo strumento di test standard. 4.2.2. Test di controllo delle prestazioni. 4.2.2.1. Periodicita': a) i risultati dettagliati ottenuti sullo strumento di test standard deve essere registrato periodicamente su base mensile; b) i risultati devono essere riportati nel registro tipo le cui specifiche figurano nell'Allegato I; c) i registri devono essere conservati per tutta la durata della vita dell'apparecchiatura. 4.2.2.1. Responsabilita': b) i test di controllo delle prestazioni devono essere eseguiti da persone che abbiano ricevuto una formazione professionale specifica. L'argomento delle prestazioni radioscopiche devono far regolarmente parte sia della formazione iniziale sia dei corsi di aggiornamento seguiti dai supervisori e/o dagli operatori della sicurezza; c) i cambiamenti di prestazioni o delle osservazioni concernenti la qualita' dell'immagine devono essere segnalati. 4.3. Procedure per il test di esame delle prestazioni. 4.3.1. Nota preliminare. Una variabilita' dei risultati del test e' possibile a causa di: bullet diversita' di prestazioni fra campioni differenti di un modello particolare di macchinario radiogeno; bullet la natura dei requisiti della qualita' dell'immagine (dipendente dalla capacita' di un operatore di vedere un filo, ecc.); e la difficolta' nel riprodurre le condizioni del test (posizione del pezzo da testare sul nastro, ecc.); bullet in breve, i risultati per campioni diversi dello stesso modello possono variare. Inoltre, siccome i test sono sensibili sia all'operatore che alle condizioni del test, i risultati per una macchina singola possono anche variare. 4.3.2. Condizioni del test: a) l'oggetto da sottoporre al test puo' essere messo dovunque sul nastro per ottenere l'immagine ottimale, e la sua posizione deve essere registrata nel registro tipo (Logsheet - SL). Ciascuna prova di routine dovrebbe essere eseguita in questa posizione; b) l'oggetto di sottoporre al test dovrebbe essere eseguito con la sua dimensione piu' lunga parallela alla direzione del nastro trasportatore; c) l'oggetto da sottoporre al test puo' essere eseguito interamente tante volte quanto l'operatore lo ritenga necessario affinche' sia ottenuta l'immagine ottimale; d) tutte le caratteristiche possono essere utilizzate (colore, ingrandimento, ampliamento dei margini, ecc.). 5. Linee guida operative. 5.1. Progettazione del sistema. 5.1.1. Tutte le parti dell'apparecchiatura radiogena devono essere conformi alle disposizioni vigenti in materia di sanita' e di sicurezza. 5.1.2. L'attrezzatura ridiogena non deve danneggiare il materiale fotografico, le registrazioni magnetiche e le apparecchiature semiconduttori di memoria. 5.1.3. L'attrezzatura radiogena dovrebbe visualizzare un'immagine completa di ciascun oggetto rilevato nel tunnel. Non ci dovrebbe essere alcun angolo tagliato. 5.1.4. La distorsione delle immagini dell'oggetto visualizzato deve essere ridotta al minimo. 5.1.5. Contrasto: l'attrezzatura radiogena dovrebbe visualizzare almeno 256 livelli di grigio. 5.1.6. Il nastro o la macchina deve essere contrassegnato al punto dove vanno posti i bagagli allo scopo di ottenere immagini ottimali. 5.1.7. Miglioramento del contrasto: l'attrezzatura radiogena dovrebbe avere la capacita' di visualizzare gruppi di sfumatura di grigi (scandire una gamma piu' piccola). 5.1.8. L'immagine di qualsiasi parte dell'oggetto esaminato dovrebbe essere visualizzata sullo schermo per al meno 5 secondi. Inoltre l'operatore dovrebbe avere la possibilita' di arrestare il nastro e, se necessario, invertire il senso di marcia quando e' necessario un esame piu' approfondito. 5.1.9. Tempo di avvio: il sistema dovrebbe essere pienamente funzionale entro 2 minuti. 5.1.10. Al riavviarsi del nastro dopo una sosta, l'attrezzatura a raggi X dovrebbe fornire un'immagine completa dell'oggetto che era esaminato. 5.1.11. Qualunque sia l'opzione selezionata, dovrebbe attivarsi entro 1/2 secondo. 5.1.12. Misura dello schermo: lo schermo del monitor dovrebbe essere della misura sufficiente per la comodita' dell'operatore (14 pollici o superiore). 5.1.13. Caratteristiche dello schermo: lo schermo dovrebbe essere senza tremolii e con almeno 800 linee (di norma 1024 ux 1024 pixels, ad esempio monitors ad alta risoluzione). 5.1.14. Dove sono utilizzati duplici monitor, uno soltanto dovrebbe essere monocromatico. 5.1.15. L'apparecchiatura radiogena dovrebbe essere di concezione modulare per facilitare eventuali miglioramenti. 5.1.16. Le componenti vitali dell'apparecchiatura non dovrebbero essere danneggiate dal riversamento di liquidi sul nastro. 5.1.17. L'apparecchiatura dovrebbe effettuare un'autodiagnosi all'accensione. 5.1.18. L'apparecchiatura dovrebbe essere progettate per permettere il movimento libero attraverso la macchina di bagagli con cinghie da traino. 5.1.19. L'apparecchiattura dovrebbe avere capacita' del trasferimento dei dati sia in locale che in rete al fine di, per esempio, poter servire a: formazione su computer; registrazione di dati dell'immagine; registrazione di identita' dell'utilizzatore, data, ora, ecc. 5.1.20. L'interfaccia dovrebbe essere semplice ed intuitiva 5.1.21. La versione dei software dovrebbe essere visualizzata all'avvio. 5.1.22. Come regola generale, la qualita' dell'immagine si puo' deteriorare se la velocita' del nastro e la misura dell'apetura del tunnel aumenta. La dimensione del tunnel dovrebbe essere della misura minima affinche' sia adatto alle operazioni a cui e' destinato. 5.2. Manutenzione. 5.2.1. Gestione della configurazione: nessun cambiamento non autorizzato, inclusa manutenzione o riparazione, deve essere fatto. Non dovrebbe essere effettuata nessuna modifica all'hardware o al software della macchina senza verificare che cio' non incide sulla visualizzazione dell'immagine. 5.2.2. La composizione del materiale del nastro trasportatore non deve essere modificata senza verificare che questo non produca alcuna alterazione della visualizzazione dell'immagine. 5.2.3. Se e' disponibile l'accesso via modem per la manutenzione o l'estensione, l'accesso stesso dovrebbe essere limitato e controllato. 5.3. Mansioni dell'operatore. Le seguenti funzioni dovrebbero essere considerate come il minimo disponibile per un operatore: 5.3.1 L'apparecchiatura radiogena dovrebbe essere capace di ingrandire almeno per 2 ogni parte dell'immagine. 5.3.2. L'apparecchiatura dovrebbe avere inversione del video. 5.3.3. L'apparecchiatura dovrebbe avere la caratteristica di intensificare i contorni. 5.3.4. L'apparecchiatura dovrebbe indicare visualmente i materiali che non puo' penetrare. 5.3.5. L'apparecchiatura dovrebbe permettere l'eliminazione dei materiali organici ed inorganici. 5.3.6. L'apparecchiatura dovrebbe avere la capacita' di essere commutata per visualizzare il colore principale e il campionario di colore in uso. 5.3.7. Ogni funzione selezionata dovrebbe ripristinarsi automaticamente quando il successivo oggetto viene esaminato. 5.4. Necessita' dei specialisti futuri. 5.4.1. I sistemi dovrebbero essere capaci dl recuperare l'immagine di almeno l'ultimo articolo esaminato. 5.4.2. E' auspicabile che i sistemi provvedono al riconoscimento automatico del pericolo per facilitare la ricerca all'operatore. 5.4.3. I sistemi dovrebbero essere capaci di trasferire immagini su schermi secondari con tutte le funzioni. 5.4.4. Le immagini trasferite dovrebbero essere capaci di avere evidenziato il pericolo per facilitare l'ispezione del bagaglio. 5.4.5. E' auspicabile che i sistemi possano visualizzare l'immagine ottimale con la prima immagine o tramite una singola opzione. Specifiche tecniche dei sistemi di rilevamento esplosivi (E.D.S.) e dei sistemi di rilevamento di ordigni esplosivi (E.D.D.S.) 1. Principi generali. Principi generali E.D.S. 1.1. Un E.D.S. e' un sistema o una combinazione di apparecchiature che ha la capacita' di rilevare mediante un sistema di allarme la presenza di materiale esplosivo contenuto in un bagaglio, indipendentemente dal materiale con cui esso e' stato fabbricato. 1.2. Il rilevamento deve essere indipendente dalla forma, la posizione o l'orientamento del materiale esplosivo. Principi generali E.D.D.S. 1.3. Un E.D.D.S. e' un sistema o una combinazione di apparecchiature che ha la capacita' di rilevare mediante un sistema di allarme la presenza di un ordigno esplosivo, rilevando uno o piu' elementi di questo ordigno contenuto in un bagaglio, indipendentemente dal materiale con cui il bagaglio e' stato fabbricato. 1.4. Il rilevamento deve essere indipendente dalla forma, la posizione o l'orientamento di ciascun elemento dell'ordigno esplosivo o della sua configurazione. Principi generali comuni. 1.5. L'E.D.S. o E.D.D.S. deve essere conforme alle disposizioni sanitarie del settore vigenti in Italia in materia di radiazioni nucleari e ionizzanti. 1.6. L'E.D.S. o E.D.D.S. non deve danneggiare o modificare in maniera permanente i bagagli o il loro contenuto. 1.7. L'E.D.S. o E.D.D.S. deve incidere il minimo possibile sulla operativita' aeroportuale e non deve penalizzare la capacita' sia corrente che programmata dell'aeroporto. 2. Specifiche tecniche per la qualita' dell'immagine. 2.3. La qualita' dell'immagine deve corrispondere alle specifiche tecniche stabilite nel paragrafo 2 delle specifiche tecniche minime e procedure per test per gli apparati radiogeni. 3. Prestazioni. 3.4. Gli apparati devono essere in grado di rilevare, indipendentemente dalla tipologia del bagaglio e dall'occultamento dell'esplosivo e dalla sua forma, posizione ed orientamento, almeno le seguenti categorie di esplosivi: plastici, compatti, polverulenti, in fogli, da soli ed in miscela. 3.5. L'efficienza strumentale degli apparati deve essere in linea con i criteri di sicurezza richiesti in ambito CEAC. Le specifiche tecniche/operative delle apparecchiature per determinarne "l'efficienza strumentale" devono essere espresse in P.O.D. (Probability of detection = probabilita' di rivelazione, espressa percentualmente) e P.F.A. (Probability of false alarm = probabilita' di falsi allarmi, espressa percentualmente). Tali parametri devono essere indicati in relazione ad ogni singola categoria e tipologia di esplosivo e alla loro quantita' e spessore (quest'ultima per gli esplosivi in fogli). 3.6. I dati di cui al paragrafo 3.2. dovranno essere comprovati, pena la ricusazione degli stessi, tramite l'attestazione di avvenute sperimentazioni presso altri Stati ed organizzazioni internazionali, con relativa data della sperimentazione e con l'indicazione degli aeroporti su cui tali apparati sono attualmente utilizzati. 3.7. L'amministrazione contraente si riserva, comunque, di verificare insindacabilmente, presso le sedi o presso organismi qualificati, di accertare la veridicita' dei dati trasmessi. 3.8. In relazione alla necessita' di una gestione corretta ed ottimale di queste apparecchiature gli elementi fondamentali che la ditta deve garantire sono: a) la preparazione professionale del personale addetto all'uso di queste macchine; b) una corretta e tempestiva manutenzione delle stesse nei tempi minimi compatibili con ritmi aeroportuali. 4. Linee guida operative. I sistemi del controllo del bagaglio che si servono di E.D.S. o E.D.D.S. possono essere in posizione sia libera (probabilmente localizzati in o prossimi all'accettazione) sia integrati nel sistema della manipolazione del nastro del bagaglio (probabilmente localizzati nella zona di smistamento del bagaglio). 5. Linee guida operative - Sistema autonomo. Orientazione di bagaglio: ritto o giacente piatto sul nastro trasportatore. Caratteristiche del bagaglio: determinate dalla capienza del sistema di manipolazione del bagaglio; lunghezza massima (lungo il nastro) 0,9 m; altezza massima 0,75 m; larghezza massima 0,3 m; peso massimo 60 kg. Apertura della macchina: sufficientemente grande da garantire la visualizzazione dell'immagine completa di un bagaglio della dimensione massima; orizzontale 1 m; verticale almeno 0,45 m, invertite se l'orientamento del raggio e' orizzontale (per tenere conto di sagome di bagagli nonstandard); Velocita' del nastro trasportatore: caricamento fatto manualmente; fino a 0,3 m/sec soddisfacente. Larghezza del nastro trsportatore: determinata dalla dimensione massima del bagaglio. Altezza del nastro trasportatore: dipende dalla ubicazione; puo' essere dipendente dalle disposizioni in materia di salute e di sicurezza sul sollevamento degli oggetti pesanti. Massimo peso accettabile del sistema: determinato dalla struttura del terminal. Conformita' con le disposizioni sulla salute e sulla sicurezza: secondo le leggi vigenti in materia. Prestazione: 300 bagagli/ora minimo. 6. Linee guida operative - Sistema integrato. Orientazione del bagaglio: giacente piatto su nastro trasportatore. Caratteristiche del bagaglio: determinate dalla capienza del sistema di gestione del bagaglio; lunghezza massima (lungo nastro trasportatore) 0,9 m; altezza massima (trasversalmente il nastro trasportatore) 0,75 m; larghezza massima (dimensione verticale nel caso che il bagaglio giace piatto) 0,3 m; peso massimo 60 kg. Apertura della macchina: sufficientemente da garantire la visualizzazione dell'immagine completa di un bagaglio della dimensione massima: orizzontale 1 m; verticale almeno 0,45 m (per permettere sagome del bagaglio nonstandard). Velocita' del nastro trasportatore: dipende dalla ubicazione, dal numero di bagagli nell'ora di picco e dallo spazio tra i bagagli; necessita di essere almeno a 0,5 m/sec per flussi fino a 20 bagagli/min o 1.200 bagagli/ora, velocita' piu' alte in rapporto al flusso, (per esigenze future 1,5 m/sec). Larghezza del nastro trasportatore: determinato dalla misura massima del bagaglio; 1 m (ma piu' grande per bagagli fuorimisura). Altezza del nastro trasportatore: adattabile ai trasportatori esistenti, tipicamente tra 0,5 m a 0,55 m. Spaziatura sul nastro trasportatore: 0,5 m fino a 1,2 m dipendente dalla velocita' del nastro; probabilmente e' necessario uno spazio costante tra bagagli (spaziatura del testaatesta) di 1,2 m minimo; necessita' di controllare bagagli che sono: troppo lunghi, accostati o troppo alti. Centraggio del bagaglio: non e' desiderabile dover centrare il bagaglio per effettuare il controllo. 7. Linee guida operative - Per operatori. Sistema di gestione dei bagagli per il controllo del sistema di sicurezza: interfaccia tra i due sistemi. Messa in fila d'attesa del bagaglio: per trattare il picco dei flussi del bagaglio; minimo quattro nastri di convogliamento di attesa per nastri trasportatori con velocita' di 0,5 m/sec; tale parametro dipende dalla velocita' del nastro. "Dieback": metodo per trattare il sovraccarico sostenuto dal sistema. Orientamento del bagaglio: metodo per assicurare che i bagagli presentati diritti all'accettazione siano disposti piatti quando raggiungono la macchina. Punto della decisione: posizione di punto di decisione; distanza dalla macchina legata al tempo richiesto per prendere una decisione e dalla velocita' del nastro trasportatore. Massimo peso accettabile del sistema: determinato dalla struttura del terminale. Conformita' con le disposizioni sulla salute e sulla sicurezza: secondo le leggi vigenti in materia. 8. Linee guida operative - Affidabilita'. Metodi di manutenzione: MTBF/MTTR (tempi medi relativi ai guasti/tempi medi relativi alle riparazioni); requisiti elettrici, inclusa la messa a terra; requisiti di condizionamento della macchina (per proteggere i componenti elettronici); sistema di protezione dai guasti del sistema: monitoraggio del guasto; indicazione chiara dei difetti.