(Allegato C)
                                                           Allegato C 
                                                             (Art. 6) 
 
                     SPECIFICHE TECNICHE MINIME 
             PER APPARATI RADIOGENI E PROCEDURE DI TEST 
 
  Il controllo del 100% dei bagagli da stiva sara' effettuato secondo
le direttive che saranno impartite dal Ministro dei trasporti e della
navigazione con sistemi di controllo di sicurezza che risultino  piu'
idonei all'entita' di traffico dei singoli aeroporti. 
   1. Campo di applicazione. 
   Apparati. 
  Le specifiche  tecniche  e  le  procedure  di  test  devono  essere
applicate a qualsiasi apparato di controllo di  sicurezza  in  ambito
aeroportuale  basato  su   raggix   che   forniscano   una   immagine
interpretabile dall'operatore. Quanto sopra si riferisce  a  apparati
convenzionali ed EDS/EDDS quando usati in modalita' "indicativa". 
   2. Specifiche tecniche. 
  La qualita' dell'immagine deve essere alla  base  delle  specifiche
tecniche e deve rispondere ai seguenti criteri: 
  2.1.  Risoluzione  del  singolo   filo   metallico   (Single   wire
resolution-SWR). 
  Definisce la capacita' dell'apparato  a  visualizzare  un  filo  di
diametro ridotto. 
  TEST-1: l'operatore deve poter distinguere un filo di rame stagnato
non isolato di 30 AWG (0,2540 mm) montato su plexiglas. 
   2.2. Penetrazione utile (Useful penetration-UP). 
  Definisce il livello di  dettaglio  che  deve  essere  visualizzato
sotto un determinato spessore di materiale noto. 
  TEST-2: l'operatore deve poter vedere un filo di rame stagnato  non
isolato di 24 AWG (0,5105 mm) dietro 5/16 di pollice (0,78725 cm)  di
alluminio. 
   2.3. Risoluzione spaziale (Spatial resolution-SR). 
  Definisce la capacita' dell'apparato di discriminare e visualizzare
oggetti molto ravvicinati. 
  TEST-3: l'operatore deve poter vedere delle  griglie  in  fogli  di
rame dello spessore di 2,0 mm. 
   2.4. Penetrazione semplice (Simple penetration-SP). 
  Definisce sia lo spessore del metallo che l'apparato e' in grado di
penetrare sia la capacita'  di  visualizzare  fogli  metallici  molto
sottili. 
  TEST-4a (immagine SP fogli metallici  molto  sottili):  l'operatore
deve poter vedere un oggetto di acciaio di spessore 0,10 mm. 
  TEST-4b (differenziazione SP di metalli spessi):  l'operatore  deve
poter vedere una lastra di piombo dietro 14 mm di acciaio. 
   2.5. Discriminazione dei materiali (M.D.). 
  Definisce la capacita' di discriminare tra materiali con differente
numero atomico medio, consentendo in particolare di  distinguere  tra
materiale organico ed inorganico. 
  TEST-5 M.D.: i codici colori  del  sale  e  dello  zucchero  devono
essere visualizzati con colori differenti. 
  Le specifiche tecniche di cui sopra sono da considerarsi specifiche
minime  di  base  a  cui  devono  rispondere  le  prestazioni   delle
apparecchiature.  Sarebbe  opportuno  che   le   apparecchiature   da
impiegare per il futuro sugli aeroporti devono rendere visualizzabile
un filo di rame stagnato non isolato di 32 AWG dietro 3/16 di pollice
(0,46875 cm) di alluminio (TEST-2), mostrare  l'immagine  di  griglie
distanziate di mm (TEST-3), rilevare delle lastre di acciaio di  0,05
mm (TEST-4a) e attraversare 24 mm di acciaio (TEST-4b). 
   3. Definizione delle procedure di test. 
  Le prestazioni corrispondenti  ai  criteri  enumerati  al  punto  2
devono essere valutate con l'aiuto di uno strumento di test standard. 
   3.1. Caratteristiche dello strumento di test standard. 
  3.1.2. Risoluzione "singolo filo metallico" (SWR) TEST-1. 
  Oltre al filo di rame di 30 AWG lo strumento di test standard  deve
avere dei fili le cui dimensioni siano comprese fra  24  AWG  (0,5105
mm) e 36 AWG (0,1270 mm): 24, 30, 32 e 36 AWG. 
   I fili devono essere disposti in forma sinusoidale. 
   3.1.2. Penetrazione utile (UP) Test-2. 
  Lo strumento di test standard deve avere una lastra di alluminio di
spessore variabile (5/16, 7/16 e 9/16 di pollice  ossia  0,78125  cm,
1,09375 cm e 1,40625 cm) dietro la quale saranno posti fili  di  rame
stagnato non isolati di forma sinusoidale di differente diametro come
stabilito nel punto 3.1.1. 
   3.1.3. Risoluzione spaziale (SR) TEST-3. 
  Lo strumento di test standard deve avere, oltre le griglie di 2 mm,
una serie di griglie di 1,0 mm e 1,5 mm. Le griglie  di  rame  devono
essere utilizzate perpendicolari le une in rapporto alle  altre  (per
poter verificare la risoluzione orizzontale e verticale). 
   3.1.4. Penetrazione semplice (SP) TEST-4a e 4b. 
  Per rilevare le immagini di materiali sottili lo strumento del test
deve avere, oltre alla lastra di acciaio di 0,10 mm, 2 lastre di 0,05
mm e di 0,15 mm di spessore. 
  Per la differenziazione dei metalli spessi utilizzare un calibro in
acciaio con una serie di gradini di 2 mm i cui spessori devono essere
compresi fra 14 e 30 mm. 
   3.1.5. Discriminazione dei materiali (M.D.) TEST-5. 
  Lo strumento del test deve contenere delle capsule  di  sale  e  di
zucchero. 
   4. Procedure operative. 
   4.5. Tipo di test. 
  Lo strumento di test standard puo'  servire  a  tre  tipi  di  test
differenti: 
   4.1.1. Test iniziale. 
   Questo test ha per oggetto: 
  bullet di focalizzare gli sforzi di  ricerca  durante  la  fase  di
messa a punto delle macchine; 
  bullet di permettere di valutare comparativamente le  macchine  per
gli acquisti; 
  bullet di paragonare le prestazioni  contenute  nei  capitolati  di
oneri durante il collaudo. 
   4.1.2. Test di avvio. 
  Questo  test  ha  per   oggetto   di   verificare   rapidamente   e
semplicemente il buon funzionamento dell'apparecchiatura. 
   4.1.3. Test di controllo delle prestazioni. 
  Questo test ha per oggetto di misurare le eventuali  variazioni  di
prestazione sulla durata della vita dell'apparecchiatura. 
   4.2. Periodicita' e responsabilita' dei test. 
   4.2.1. Test di avvio. 
  a) si raccomanda di utilizzare lo strumento di test standard per un
test  sistematico  rapido  fatto  da  un  operatore  tutti  i  giorni
all'avvio dell'apparecchiatura al fine di verificare  che  l'immagine
ottenuta sia soddisfacente e che l'apparecchiatura funzioni bene; 
  b) la  conferma  che  il  test  e'  stato  effettuato  deve  essere
trascritta in apposito registro autenticato; 
  c)  non  risulta  necessario  registrare  osservazioni  dettagliate
concernenti lo strumento di test standard. 
   4.2.2. Test di controllo delle prestazioni. 
   4.2.2.1. Periodicita': 
  a)  i  risultati  dettagliati  ottenuti  sullo  strumento  di  test
standard deve essere registrato periodicamente su base mensile; 
  b) i risultati devono essere riportati nel  registro  tipo  le  cui
specifiche figurano nell'Allegato I; 
  c) i registri devono essere conservati per tutta  la  durata  della
vita dell'apparecchiatura. 
   4.2.2.1. Responsabilita': 
  b) i test di controllo delle prestazioni devono essere eseguiti  da
persone che abbiano ricevuto una formazione professionale  specifica.
L'argomento delle prestazioni radioscopiche devono  far  regolarmente
parte sia della formazione iniziale sia dei  corsi  di  aggiornamento
seguiti dai supervisori e/o dagli operatori della sicurezza; 
  c) i cambiamenti di prestazioni o delle osservazioni concernenti la
qualita' dell'immagine devono essere segnalati. 
   4.3. Procedure per il test di esame delle prestazioni. 
   4.3.1. Nota preliminare. 
  Una variabilita' dei risultati del test e' possibile a causa di: 
  bullet diversita' di prestazioni  fra  campioni  differenti  di  un
modello particolare di macchinario radiogeno; 
  bullet  la  natura  dei  requisiti  della  qualita'   dell'immagine
(dipendente dalla capacita' di un operatore di vedere un filo, ecc.); 
e la difficolta' nel riprodurre le condizioni del test (posizione del
pezzo da testare sul nastro, ecc.); 
  bullet in breve, i risultati  per  campioni  diversi  dello  stesso
modello possono variare. Inoltre, siccome i test sono  sensibili  sia
all'operatore che alle condizioni  del  test,  i  risultati  per  una
macchina singola possono anche variare. 
   4.3.2. Condizioni del test: 
  a) l'oggetto da sottoporre al test puo' essere messo  dovunque  sul
nastro per ottenere l'immagine ottimale,  e  la  sua  posizione  deve
essere registrata nel registro tipo (Logsheet - SL).  Ciascuna  prova
di routine dovrebbe essere eseguita in questa posizione; 
  b) l'oggetto di sottoporre al test dovrebbe essere eseguito con  la
sua  dimensione  piu'  lunga  parallela  alla  direzione  del  nastro
trasportatore; 
  c) l'oggetto da sottoporre al test puo' essere eseguito interamente
tante volte quanto l'operatore lo ritenga  necessario  affinche'  sia
ottenuta l'immagine ottimale; 
  d) tutte le  caratteristiche  possono  essere  utilizzate  (colore,
ingrandimento, ampliamento dei margini, ecc.). 
   5. Linee guida operative. 
   5.1. Progettazione del sistema. 
  5.1.1. Tutte le parti dell'apparecchiatura radiogena devono  essere
conformi alle  disposizioni  vigenti  in  materia  di  sanita'  e  di
sicurezza. 
  5.1.2. L'attrezzatura ridiogena non deve danneggiare  il  materiale
fotografico,  le  registrazioni  magnetiche  e   le   apparecchiature
semiconduttori di memoria. 
  5.1.3. L'attrezzatura radiogena dovrebbe  visualizzare  un'immagine
completa di ciascun oggetto rilevato  nel  tunnel.  Non  ci  dovrebbe
essere alcun angolo tagliato. 
  5.1.4. La distorsione delle immagini dell'oggetto visualizzato deve
essere ridotta al minimo. 
  5.1.5. Contrasto: l'attrezzatura  radiogena  dovrebbe  visualizzare
almeno 256 livelli di grigio. 
  5.1.6. Il nastro o la macchina deve essere contrassegnato al  punto
dove vanno posti i bagagli allo scopo di ottenere immagini ottimali. 
  5.1.7.  Miglioramento  del  contrasto:   l'attrezzatura   radiogena
dovrebbe avere la capacita' di visualizzare gruppi  di  sfumatura  di
grigi (scandire una gamma piu' piccola). 
  5.1.8.  L'immagine  di  qualsiasi  parte   dell'oggetto   esaminato
dovrebbe essere visualizzata sullo schermo per  al  meno  5  secondi.
Inoltre l'operatore dovrebbe avere la possibilita'  di  arrestare  il
nastro e, se necessario, invertire  il  senso  di  marcia  quando  e'
necessario un esame piu' approfondito. 
  5.1.9. Tempo  di  avvio:  il  sistema  dovrebbe  essere  pienamente
funzionale entro 2 minuti. 
  5.1.10. Al riavviarsi del nastro dopo una sosta,  l'attrezzatura  a
raggi X dovrebbe fornire un'immagine completa  dell'oggetto  che  era
esaminato. 
  5.1.11. Qualunque sia  l'opzione  selezionata,  dovrebbe  attivarsi
entro 1/2 secondo. 
  5.1.12. Misura dello  schermo:  lo  schermo  del  monitor  dovrebbe
essere della misura sufficiente per la comodita'  dell'operatore  (14
pollici o superiore). 
  5.1.13. Caratteristiche dello schermo: lo schermo  dovrebbe  essere
senza tremolii e con almeno 800 linee (di norma 1024 ux 1024  pixels,
ad esempio monitors ad alta risoluzione). 
  5.1.14. Dove sono utilizzati duplici monitor, uno soltanto dovrebbe
essere monocromatico. 
  5.1.15. L'apparecchiatura radiogena dovrebbe essere  di  concezione
modulare per facilitare eventuali miglioramenti. 
  5.1.16. Le componenti vitali  dell'apparecchiatura  non  dovrebbero
essere danneggiate dal riversamento di liquidi sul nastro. 
  5.1.17.  L'apparecchiatura  dovrebbe   effettuare   un'autodiagnosi
all'accensione. 
  5.1.18. L'apparecchiatura dovrebbe essere progettate per permettere
il movimento libero attraverso la macchina di bagagli con cinghie  da
traino. 
  5.1.19.   L'apparecchiattura   dovrebbe   avere    capacita'    del
trasferimento dei dati sia in locale che in  rete  al  fine  di,  per
esempio, poter servire a: 
  formazione su computer; 
  registrazione di dati dell'immagine; 
  registrazione di identita' dell'utilizzatore, data, ora, ecc. 
  5.1.20. L'interfaccia dovrebbe essere semplice ed intuitiva 
  5.1.21. La  versione  dei  software  dovrebbe  essere  visualizzata
all'avvio. 
  5.1.22. Come regola generale, la  qualita'  dell'immagine  si  puo'
deteriorare se la velocita' del nastro e la misura  dell'apetura  del
tunnel aumenta. La dimensione del tunnel dovrebbe essere della misura
minima affinche' sia adatto alle operazioni a cui e' destinato. 
   5.2. Manutenzione. 
  5.2.1.  Gestione  della  configurazione:  nessun  cambiamento   non
autorizzato, inclusa manutenzione o riparazione, deve  essere  fatto.
Non dovrebbe essere effettuata nessuna  modifica  all'hardware  o  al
software della macchina senza verificare che cio'  non  incide  sulla
visualizzazione dell'immagine. 
  5.2.2. La composizione del materiale del nastro  trasportatore  non
deve essere modificata senza verificare che questo non produca alcuna
alterazione della visualizzazione dell'immagine. 
  5.2.3. Se e' disponibile l'accesso via modem per la manutenzione  o
l'estensione,   l'accesso   stesso   dovrebbe   essere   limitato   e
controllato. 
   5.3. Mansioni dell'operatore. 
  Le seguenti funzioni dovrebbero essere considerate come  il  minimo
disponibile per un operatore: 
  5.3.1  L'apparecchiatura  radiogena  dovrebbe  essere   capace   di
ingrandire almeno per 2 ogni parte dell'immagine. 
  5.3.2. L'apparecchiatura dovrebbe avere inversione del video. 
  5.3.3.  L'apparecchiatura  dovrebbe  avere  la  caratteristica   di
intensificare i contorni. 
  5.3.4. L'apparecchiatura dovrebbe indicare visualmente i  materiali
che non puo' penetrare. 
  5.3.5. L'apparecchiatura  dovrebbe  permettere  l'eliminazione  dei
materiali organici ed inorganici. 
  5.3.6. L'apparecchiatura dovrebbe  avere  la  capacita'  di  essere
commutata per visualizzare il colore principale e il  campionario  di
colore in uso. 
  5.3.7.   Ogni   funzione   selezionata    dovrebbe    ripristinarsi
automaticamente quando il successivo oggetto viene esaminato. 
   5.4. Necessita' dei specialisti futuri. 
  5.4.1. I sistemi dovrebbero essere capaci dl recuperare  l'immagine
di almeno l'ultimo articolo esaminato. 
  5.4.2. E' auspicabile che i sistemi  provvedono  al  riconoscimento
automatico del pericolo per facilitare la ricerca all'operatore. 
  5.4.3. I sistemi dovrebbero essere capaci di trasferire immagini su
schermi secondari con tutte le funzioni. 
  5.4.4. Le immagini trasferite dovrebbero  essere  capaci  di  avere
evidenziato il pericolo per facilitare l'ispezione del bagaglio. 
  5.4.5. E' auspicabile che i sistemi possano visualizzare l'immagine
ottimale con la prima immagine o tramite una singola opzione. 
 
Specifiche tecniche dei sistemi di rilevamento esplosivi  (E.D.S.)  e
     dei sistemi di rilevamento di ordigni esplosivi (E.D.D.S.) 
 
   1. Principi generali. 
   Principi generali E.D.S. 
  1.1. Un E.D.S. e' un sistema o una combinazione di  apparecchiature
che ha la capacita' di rilevare mediante un  sistema  di  allarme  la
presenza  di  materiale   esplosivo   contenuto   in   un   bagaglio,
indipendentemente dal materiale con cui esso e' stato fabbricato. 
  1.2. Il  rilevamento  deve  essere  indipendente  dalla  forma,  la
posizione o l'orientamento del materiale esplosivo. 
   Principi generali E.D.D.S. 
  1.3.  Un  E.D.D.S.  e'   un   sistema   o   una   combinazione   di
apparecchiature che ha la capacita' di rilevare mediante  un  sistema
di allarme la presenza di un ordigno esplosivo, rilevando uno o  piu'
elementi   di   questo   ordigno   contenuto    in    un    bagaglio,
indipendentemente  dal  materiale  con  cui  il  bagaglio  e'   stato
fabbricato. 
  1.4. Il  rilevamento  deve  essere  indipendente  dalla  forma,  la
posizione o l'orientamento di ciascun elemento dell'ordigno esplosivo
o della sua configurazione. 
   Principi generali comuni. 
  1.5. L'E.D.S. o E.D.D.S. deve  essere  conforme  alle  disposizioni
sanitarie del settore vigenti in  Italia  in  materia  di  radiazioni
nucleari e ionizzanti. 
  1.6. L'E.D.S. o E.D.D.S.  non  deve  danneggiare  o  modificare  in
maniera permanente i bagagli o il loro contenuto. 
  1.7. L'E.D.S. o E.D.D.S. deve incidere il  minimo  possibile  sulla
operativita' aeroportuale e non deve  penalizzare  la  capacita'  sia
corrente che programmata dell'aeroporto. 
   2. Specifiche tecniche per la qualita' dell'immagine. 
  2.3. La qualita' dell'immagine deve corrispondere  alle  specifiche
tecniche stabilite nel paragrafo 2 delle specifiche tecniche minime e
procedure per test per gli apparati radiogeni. 
   3. Prestazioni. 
  3.4.  Gli  apparati   devono   essere   in   grado   di   rilevare,
indipendentemente dalla tipologia del  bagaglio  e  dall'occultamento
dell'esplosivo e dalla sua forma, posizione ed  orientamento,  almeno
le seguenti categorie di esplosivi: plastici, compatti, polverulenti,
in fogli, da soli ed in miscela. 
  3.5. L'efficienza strumentale degli apparati deve essere  in  linea
con i criteri di sicurezza richiesti in ambito  CEAC.  Le  specifiche
tecniche/operative    delle    apparecchiature    per    determinarne
"l'efficienza  strumentale"  devono   essere   espresse   in   P.O.D.
(Probability of detection =  probabilita'  di  rivelazione,  espressa
percentualmente) e P.F.A. (Probability of false alarm =  probabilita'
di falsi allarmi, espressa percentualmente).  Tali  parametri  devono
essere indicati in relazione ad ogni singola categoria e tipologia di
esplosivo e alla loro quantita'  e  spessore  (quest'ultima  per  gli
esplosivi in fogli). 
  3.6. I dati di cui al paragrafo 3.2.  dovranno  essere  comprovati,
pena la ricusazione degli stessi, tramite l'attestazione di  avvenute
sperimentazioni presso altri Stati ed organizzazioni  internazionali,
con relativa data della sperimentazione  e  con  l'indicazione  degli
aeroporti su cui tali apparati sono attualmente utilizzati. 
  3.7.  L'amministrazione  contraente  si   riserva,   comunque,   di
verificare insindacabilmente,  presso  le  sedi  o  presso  organismi
qualificati, di accertare la veridicita' dei dati trasmessi. 
  3.8. In relazione alla  necessita'  di  una  gestione  corretta  ed
ottimale di queste apparecchiature gli elementi fondamentali  che  la
ditta deve garantire sono: 
  a) la preparazione professionale del personale addetto  all'uso  di
queste macchine; 
  b) una corretta e tempestiva manutenzione delle  stesse  nei  tempi
minimi compatibili con ritmi aeroportuali. 
   4. Linee guida operative. 
  I sistemi del controllo del bagaglio che si  servono  di  E.D.S.  o
E.D.D.S.  possono  essere  in  posizione  sia  libera  (probabilmente
localizzati in o prossimi all'accettazione) sia integrati nel sistema
della  manipolazione   del   nastro   del   bagaglio   (probabilmente
localizzati nella zona di smistamento del bagaglio). 
   5. Linee guida operative - Sistema autonomo. 
   Orientazione di bagaglio: 
    ritto o giacente piatto sul nastro trasportatore. 
   Caratteristiche del bagaglio: 
  determinate  dalla  capienza  del  sistema  di  manipolazione   del
bagaglio; 
    lunghezza massima (lungo il nastro) 0,9 m; 
    altezza massima 0,75 m; 
    larghezza massima 0,3 m; 
    peso massimo 60 kg. 
   Apertura della macchina: 
  sufficientemente   grande   da   garantire    la    visualizzazione
dell'immagine completa di un bagaglio della dimensione massima; 
  orizzontale  1  m;  verticale   almeno   0,45   m,   invertite   se
l'orientamento del raggio e' orizzontale (per tenere conto di  sagome
di bagagli nonstandard); 
   Velocita' del nastro trasportatore: 
    caricamento fatto manualmente; 
    fino a 0,3 m/sec soddisfacente. 
   Larghezza del nastro trsportatore: 
    determinata dalla dimensione massima del bagaglio. 
   Altezza del nastro trasportatore: 
    dipende dalla ubicazione; 
  puo' essere dipendente dalle disposizioni in materia di salute e di
sicurezza sul sollevamento degli oggetti pesanti. 
   Massimo peso accettabile del sistema: 
    determinato dalla struttura del terminal. 
  Conformita' con le disposizioni sulla salute e sulla sicurezza: 
    secondo le leggi vigenti in materia. 
   Prestazione: 
    300 bagagli/ora minimo. 
   6. Linee guida operative - Sistema integrato. 
   Orientazione del bagaglio: 
    giacente piatto su nastro trasportatore. 
   Caratteristiche del bagaglio: 
  determinate dalla capienza del sistema di gestione del bagaglio; 
    lunghezza massima (lungo nastro trasportatore) 0,9 m; 
  altezza massima (trasversalmente il nastro trasportatore) 0,75 m; 
  larghezza massima (dimensione verticale nel caso  che  il  bagaglio
giace piatto) 0,3 m; 
    peso massimo 60 kg. 
   Apertura della macchina: 
  sufficientemente  da  garantire  la  visualizzazione  dell'immagine
completa di un bagaglio della dimensione massima: 
    orizzontale 1 m; 
  verticale  almeno  0,45  m  (per  permettere  sagome  del  bagaglio
nonstandard). 
   Velocita' del nastro trasportatore: 
  dipende dalla ubicazione, dal numero di bagagli nell'ora di picco e
dallo spazio tra i bagagli; 
  necessita di essere almeno  a  0,5  m/sec  per  flussi  fino  a  20
bagagli/min o 1.200 bagagli/ora, velocita' piu' alte in  rapporto  al
flusso, (per esigenze future 1,5 m/sec). 
   Larghezza del nastro trasportatore: 
    determinato dalla misura massima del bagaglio; 
    1 m (ma piu' grande per bagagli fuorimisura). 
   Altezza del nastro trasportatore: 
  adattabile ai trasportatori esistenti, tipicamente tra 0,5 m a 0,55
m. 
   Spaziatura sul nastro trasportatore: 
  0,5 m fino a 1,2 m dipendente dalla velocita' del nastro; 
  probabilmente  e'  necessario  uno  spazio  costante  tra   bagagli
(spaziatura del testaatesta) di 1,2 m minimo; 
  necessita'  di  controllare  bagagli  che  sono:   troppo   lunghi,
accostati o troppo alti. 
   Centraggio del bagaglio: 
  non e' desiderabile dover centrare il bagaglio  per  effettuare  il
controllo. 
   7. Linee guida operative - Per operatori. 
  Sistema di gestione dei bagagli per il  controllo  del  sistema  di
sicurezza: 
    interfaccia tra i due sistemi. 
   Messa in fila d'attesa del bagaglio: 
    per trattare il picco dei flussi del bagaglio; 
  minimo quattro  nastri  di  convogliamento  di  attesa  per  nastri
trasportatori con velocita' di  0,5  m/sec;  tale  parametro  dipende
dalla velocita' del nastro. 
   "Dieback": 
  metodo per trattare il sovraccarico sostenuto dal sistema. 
   Orientamento del bagaglio: 
  metodo  per   assicurare   che   i   bagagli   presentati   diritti
all'accettazione  siano  disposti  piatti   quando   raggiungono   la
macchina. 
   Punto della decisione: 
    posizione di punto di decisione; 
  distanza dalla macchina legata al tempo richiesto per prendere  una
decisione e dalla velocita' del nastro trasportatore. 
   Massimo peso accettabile del sistema: 
    determinato dalla struttura del terminale. 
  Conformita' con le disposizioni sulla salute e sulla sicurezza: 
    secondo le leggi vigenti in materia. 
   8. Linee guida operative - Affidabilita'. 
   Metodi di manutenzione: 
  MTBF/MTTR (tempi medi relativi ai guasti/tempi medi  relativi  alle
riparazioni); 
    requisiti elettrici, inclusa la messa a terra; 
  requisiti di  condizionamento  della  macchina  (per  proteggere  i
componenti elettronici); 
    sistema di protezione dai guasti del sistema: 
     monitoraggio del guasto; 
     indicazione chiara dei difetti.